Come passeri sperduti | Intervista a Ennio Trivellin

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  • Опубликовано: 29 ноя 2016
  • Ennio Trivellin aveva sedici anni quando è stato deportato a Mauthausen e poi a Gusen I. Le SS hanno preso prima suo padre, poi la stessa sorte toccherà a lui, staffetta partigiana catturata per delazione.
    Ennio Trivelin:
    "Verona era una sede pericolosa per queste cose, era praticamente la sede della capitale della Repubblica Sociale, della Repubblica Fascista, proprio. Noti che era un fascismo diventato velenoso" racconta Trivellin, "[...] E anche se non te ne parlavano mai, e il sabato bisognava andare a fare le esercitazioni della Gioventù italiana del Littorio eccetera, la capacità critica del giovane esiste e a poco a poco è cominciata una specie di rivolta interiore. [...]"
    "Mauthausen.
    È qualcosa di difficile da descrivere.
    Sembrano quei film dell'orrore che fan vedere adesso al cinema [...]. Tutti pensano che sia un campo di concentramento. No: è un penitenziario, se uno lo vede. È forse l'unico che ha quelle caratteristiche. È costruito su una collina, bellissima per un albergo perchè vedi il Danubio sotto. [...] Potenti mura di granito, non c'era il reticolato fuori, il reticolato era dentro!
    [...] Ci guardiamo intorno e vediamo venire avanti due carri spinti a mano da fantasmi vestiti a righe che li spingevano, e uno davanti che teneva il timone...carico di cadaveri nudi. 'O è un manicomio, o io sto vivendo un film surreale' mi dicevo 'non riesco a capire cosa succeda qua'..."
    Le memorie di Ennio Trivellin sono state raccolte nel libro "Come passeri sperduti" di Paola Dalli Cani (Cierre Verona 2016).
    L'intervista è stata realizzata il 12 novembre a Bolzano in occasione del XVI Congresso Nazionale dell'ANED - Associazione Nazionale Ex Deportati nei campi nazisti.
    Gli autori ringraziano ANED e il prof Trivellin per la disponibilità concessaci.
    Intervista, riprese e montaggio a cura di Erica Picco e Zeno Gaiaschi.

Комментарии • 16

  • @GESUSTAPERTORNARE
    @GESUSTAPERTORNARE 6 лет назад +10

    Ennio, io so`che tu riceverai da Dio la Ricompensa per tutto cio`che ti e`stato tolto in quei tempi, Dio ti Consolera`con la Vita felicemente Eterna, sia a te e tutti coloro che come te e piu`hanno sofferto!! Dio ti Benedica te`e tutte quelle Milioni di Vittime Innoccenti!!!ovunque tu oggi sia !!!

  • @MAPPAZ
    @MAPPAZ 5 лет назад +7

    Grande persona, grazie per averci permesso di assistere a questo racconto del signor Trivellin.

  • @jeanjeudi6364
    @jeanjeudi6364 Год назад

    Grande Ennio ! Che il Cielo l'abbia in gloria. Sono stato a Mauthausen recentemente e sono entrato dalla porta mongola con l'Appelplatz che sarà lunga 600 metri ed ha ragione il Sig. Ennio, sarebbe un hotel fantastico là sulla collina col panorama sottostante, però è diventato luogo sacro, intoccabile al profitto economico.

  • @giuseppinamurachelli1367
    @giuseppinamurachelli1367 4 года назад +1

    Grazie Ennio per la tua preziosa testimonianza.

  • @MrBud-ju2tz
    @MrBud-ju2tz 3 года назад +1

    Il finale del lampione è straordinario

  • @Jackyx28
    @Jackyx28 Год назад

    Grazie signor Ennio.

  • @magdellarovere2800
    @magdellarovere2800 4 года назад +2

    Avete combattuto per la liberta' lo scopo era quello di tutti i giovani che avevano preso coscienza di stare combattendo una guerra persa in partenza anche perche' voi militari italiani eravate stati abbandonati dul campo di battaglia senza viveri e con poche armi Non avreste mai potuto vincere mi sarei ritirata anche io abbandonando le armi altrimenti avrei dovuto battermi contro i miei stessi connazionali italiani quindi rispetto assoluto per chi si è rifiutato di combattere quella guerra inutile e inservibile al popolo italiano onore a te e viva i partigiani che fra l'altro ammiro e stimo perché nel 45 sono riusciti ha liberare torino la mia citta'

    • @giorgiogattoni2313
      @giorgiogattoni2313 4 года назад

      hai le idee parecchio confuse, spero tu sia molto giovane. il signor trivellin li voleva combattere eccome i suoi connazionali italiani, ma hai visto il video?

  • @gabrioxxx
    @gabrioxxx 5 лет назад +4

    Che lucido pensiero critico

  • @renatogasperin9285
    @renatogasperin9285 Год назад

    Ottima intervista ma eliminare il rumore della porta

    • @lab-lapsus
      @lab-lapsus  9 месяцев назад

      Ciao Renato, purtroppo eravamo in un punto di passaggio e non ci è stato possibile migliorare l'audio meglio di così. Grazie del tuo feedback!

  • @robertopesenti1173
    @robertopesenti1173 Год назад

    Ma perchè in così tanti dicono Matausen , quando invece era MAUTHAUSEN...

    • @jeanjeudi6364
      @jeanjeudi6364 Год назад

      Sì è una storpiatura all'italiana chiamarlo Matausen. Anche mio padre lo chiamava così. Il prof. Barbero spiega che ha assonanza con mattatoio e matar dallo spagnolo. Io credo che non sia così e lo chiamino Matausen le persone che non conoscono la lingua tedesca. Infatti Maut = pedaggio, dazio e Hausen = casa, edificio.

    • @robertopesenti1173
      @robertopesenti1173 Год назад

      @@jeanjeudi6364 Sono d'accordo con lei, Barbero dice fesserie. So del significato di Mauthausen, per averlo anche visitato.