Grazie grazie grazie. Ascoltando te mi sono innamorato di questa arte, così ho rimediato il legno (legno da falegnameria e non da liutaio) e mi sono cimentato a costruire una chitarra. Ho reperito online un disegno di una gibson L-00. Ho dapprima creato il profilo in bachelite, poi ho creato le semidime per la cassa. Dal falegname mi son fatto calibrare fondo, fasce (in noce italiana) e tavola armonica in abete. Ho formato le fasce con uno strumento riscaldante autocostruito e le ho inserite nella dima per completare la formatura. Tagliato, rastremato con rasiera il fondo, incollate le catene seguendo il progetto. Ho incollato il fondo e messi tutti i peones in abete. Ho preparato e incollato la controfascia. Il piano armonico mi ha fatto faticare perché la qualità del legno ovviamente era scarso, ma ho seguito tutti i passaggi, rosetta, foro, catene, e infine incollato all cassa. Il progetto prevedeva che il manico si unisse alla cassa in una seconda fase, ma io convinto di non riuscire a fare una perfetta coda di rondine l'ho unito dall'inizio. Adesso sto lavorando il manico e faro la tastiera con un legno che il falegname ha stoccato da circa 20 anni, ma non ho capito che legno è. Non vedo l'ora di suonarla... non che mi aspetti grandi cose considerando con cosa la sto facendo, ma sicuramente mi piacerà molto suonarla. In seguito, se il risultato sarà sufficiente, forse proverò a costruirne una con legni migliori. L'unica cosa che mi ha fatto riflettere è l'incatenatura della tavola armonica. Nel tuo video dedicato hai mostrato delle catene messe a ventaglio, mentre questa ha una grande X e altre catene piu piccole. Cercando online ho visto che questa configurazione la si usa maggiormente sulle chitarre con corde metalliche, ma è solo una mia deduzione e non so se la notizia è attendibile. Spero che in un prossimo video tornerai sull'argomento.
Caspita, bravissimo! Complimenti, non è facile intraprendere un lavoro del genere da autodidatta…sono contento. Aspettiamo gli sviluppi del tuo lavoro.
Davvero notevole l'indicazione della importanza del posizionamento della catena al ponte per l'intonazione della chitarra in sé. La mia è in Fa#. Anni fa, vagando per le vie di Napoli, mi capitò di vedere un liutaio all'opera per strada: con una sgorbia e un diapason in metallo, scavava punto per punto una tavola intera e quindi misurava l'intensità in quel punto col diapason (la tavola aveva forma di piano armonico di chitarra classica, da sgrossare quindi soltanto dalla parte interna). Non ho mai compreso la ragione di tale procedura, dato che ho sempre sentito che le chitarre classiche hanno il piano armonico levigato da entrambe le facce e uno spessore uniforme, che si attesterebbe a circa 3 mm, a seconda i legni e i gusti del liutaio. Ci sono ragioni per "intonare" con sgorbie il piano armonico ? E poi, scusandomi per l'insistenza, il fondo della chitarra classica deve essere necessariamente piatto, oppure, come nella mia Crucianelli del 1968, che presenta una leggera bombatura, simmetrica lungo la linea centrale (tavola unica in palissandro massello, di 2 mm di spessore, credo) ? e come ciò può incidere sulla intonazione della chitarra ?
La tavola armonica ha diversi “modi di vibrazione” a differenti hertz. Agendo sullo spessore della tavola oppure sulle dimensioni delle catene si modificano questi “picchi di risonanza” andando a modificare i modi in cui vibra la tavola armonica, e di conseguenza il timbro e l’emissione dello strumento. Anche il fondo, seppur in maniera minore rispetto alla tavola, agisce allo stesso modo, quindi anche la sua bombatura.
Bravo Mirko, seguirò con attenzione i prossimi interventi...
Davide Gemmo grazie! Allora a presto! 😊
Grazie grazie grazie. Ascoltando te mi sono innamorato di questa arte, così ho rimediato il legno (legno da falegnameria e non da liutaio) e mi sono cimentato a costruire una chitarra. Ho reperito online un disegno di una gibson L-00. Ho dapprima creato il profilo in bachelite, poi ho creato le semidime per la cassa. Dal falegname mi son fatto calibrare fondo, fasce (in noce italiana) e tavola armonica in abete. Ho formato le fasce con uno strumento riscaldante autocostruito e le ho inserite nella dima per completare la formatura. Tagliato, rastremato con rasiera il fondo, incollate le catene seguendo il progetto. Ho incollato il fondo e messi tutti i peones in abete. Ho preparato e incollato la controfascia.
Il piano armonico mi ha fatto faticare perché la qualità del legno ovviamente era scarso, ma ho seguito tutti i passaggi, rosetta, foro, catene, e infine incollato all cassa.
Il progetto prevedeva che il manico si unisse alla cassa in una seconda fase, ma io convinto di non riuscire a fare una perfetta coda di rondine l'ho unito dall'inizio.
Adesso sto lavorando il manico e faro la tastiera con un legno che il falegname ha stoccato da circa 20 anni, ma non ho capito che legno è.
Non vedo l'ora di suonarla... non che mi aspetti grandi cose considerando con cosa la sto facendo, ma sicuramente mi piacerà molto suonarla.
In seguito, se il risultato sarà sufficiente, forse proverò a costruirne una con legni migliori.
L'unica cosa che mi ha fatto riflettere è l'incatenatura della tavola armonica. Nel tuo video dedicato hai mostrato delle catene messe a ventaglio, mentre questa ha una grande X e altre catene piu piccole. Cercando online ho visto che questa configurazione la si usa maggiormente sulle chitarre con corde metalliche, ma è solo una mia deduzione e non so se la notizia è attendibile.
Spero che in un prossimo video tornerai sull'argomento.
Caspita, bravissimo! Complimenti, non è facile intraprendere un lavoro del genere da autodidatta…sono contento. Aspettiamo gli sviluppi del tuo lavoro.
Ottimo ! Ti seguo con interesse!
Luca Di Giambattista grazie, e a presto!
Davvero notevole l'indicazione della importanza del posizionamento della catena al ponte per l'intonazione della chitarra in sé.
La mia è in Fa#.
Anni fa, vagando per le vie di Napoli, mi capitò di vedere un liutaio all'opera per strada: con una sgorbia e un diapason in metallo, scavava punto per punto una tavola intera e quindi misurava l'intensità in quel punto col diapason (la tavola aveva forma di piano armonico di chitarra classica, da sgrossare quindi soltanto dalla parte interna).
Non ho mai compreso la ragione di tale procedura, dato che ho sempre sentito che le chitarre classiche hanno il piano armonico levigato da entrambe le facce e uno spessore uniforme, che si attesterebbe a circa 3 mm, a seconda i legni e i gusti del liutaio.
Ci sono ragioni per "intonare" con sgorbie il piano armonico ?
E poi, scusandomi per l'insistenza, il fondo della chitarra classica deve essere necessariamente piatto, oppure, come nella mia Crucianelli del 1968, che presenta una leggera bombatura, simmetrica lungo la linea centrale (tavola unica in palissandro massello, di 2 mm di spessore, credo) ?
e come ciò può incidere sulla intonazione della chitarra ?
La tavola armonica ha diversi “modi di vibrazione” a differenti hertz. Agendo sullo spessore della tavola oppure sulle dimensioni delle catene si modificano questi “picchi di risonanza” andando a modificare i modi in cui vibra la tavola armonica, e di conseguenza il timbro e l’emissione dello strumento. Anche il fondo, seppur in maniera minore rispetto alla tavola, agisce allo stesso modo, quindi anche la sua bombatura.
La chitarra Giuliani in cedro che incatenatura ha?
Come l’abete ha una incatenatura a cinque raggi con catena sotto ponte, in stile Robert Bouchet
@@classicalguitarsmaurogiuli1179 un ultima cosa maestro la tavola e’ in massello o c’è la tecnica della doppia tavola con il nomex?
@@peterpigna9505 su tutte le chitarre Mauro Giuliani la tavola è in massello costruita in modo tradizionale
@@classicalguitarsmaurogiuli1179 grazie mille