Calabria capo Vaticano

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  • Опубликовано: 18 сен 2024
  • Situato di fronte allo Stromboli e alle isole Eolie, il promontorio di Capo Vaticano divide il golfo di Sant'Eufemia da quello di Gioia Tauro e comprende la zona costiera che si estende dalla baia del Tono alla baia di Santa Maria, fino alle ultime ramificazioni del Monte Poro.
    Le acque limpidissime, le spiaggette candide e appartate e un affascinante susseguirsi di panorami mozzafiato che si affacciano su di un mare dalle più intense sfumature, fanno di Capo Vaticano una delle gemme più preziose della Calabria tirrenica. Una nota rivista francese non ha esitato ad eleggerla terza spiaggia più bella d'Italia e ad inserirla nella classifica delle cento spiagge più belle del mondo.
    Rocce imponenti che si stagliano sul mare, scenari incontaminati ricoperti di una vegetazione ricca di specie rare ed affascinanti, fondali popolosi e viste panoramiche che si estendono a perdita d'occhio fino alla Sicilia e le Isole Eolie la rendono una meta da vedere almeno una volta nella vita.
    La fama mondiale ormai da tempo acquisita dal promontorio da cui la località turistica prende il nome, non è soltanto dovuta all'invidiabile posizione geografica o alla sua storia dai risvolti mitologici che narra di come un tempo, in una grotta, dimorasse un oracolo che offriva responsi alle richieste dei marinai che dovevano prendere il mare. La bellissima altura a strapiombo sul mare suscita, infatti, anche un notevole interesse accademico tra gli studiosi di tutto il mondo attratti dalla natura geologica del magnifico granito bianco-grigio di cui è costituita.
    Anche le rocce a Capo Vaticano, così come il suo mare, assumono, infatti, sfumature uniche e forme estremamente particolari che si specchiano nelle acque racchiuse in calette remote, spesso accessibili soltanto dal mare. A delimitarle, soltanto lisce scogliere di tufo, o aspre rupi di granito, o massicci speroni che talvolta celano gole e grotte raggiungibili soltanto a bordo delle barche dei pescatori più esperti. Il tutto incorniciato da una vegetazione mediterranea estremamente variegata, nella quale spiccano rare specie di felci preistoriche e palme nane che fanno capolino tra ginestre, mirti, fichi d'india, ed eriche, oltre ai celebri ulivi millenari, ai pini marittimi, alle querce, ai sugheri, ai fichi e agli antichi vigneti sui terrazzamenti di terra che i contadini hanno strappato alla roccia realizzando muri di pietra a secco che scivolano dolcemente fino al mare.

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