Puoi fare un video dove parli del tuo corso di laurea magistrale? Perché non ho travato nulla in giro al riguardo, magari parlando di prospettive future, del perché l'hai scelto, come prepararsi al meglio etc. Grazieee
Il vero dilemma di quando si trattano questi argomenti è cercare un’alternativa. Il voto e la media sono indicativi rispettivamente della preparazione nella singola prova e dell’intero percorso. Questo significa che, nella maggior parte delle situazioni, vi è equità: sicuramente chi ha una media superiore al 28 detiene un bagaglio di conoscenze scolastico maggiore rispetto ad un compagno con la media del 23. Poi, altro discorso, è quanto il voto sia collegato alle capacità lavorative di una persona. Questo indicatore però è soggettivo, e quindi l’assegnazione di giudizi rischierebbe di abbattere il limes che separa sufficienza, buono, ottimo, eccellente. Uno studente universitario sa benissimo che in prove difficili passare il gap da 23 a 27 è molto ampio. Comunque, davvero un ottimo video con buoni spunti di riflessione.
Ti ringrazio. L’alternativa venuta fuori sarebbe rendere privato lo score (il tuo voto di laurea comunque è pubblico) in modo che la persona non sia esposta al giudizio altrui se non lo desidera
Il problema del voto è che porta al paragone, io mi sento sempre inferiore a tutti nonostante abbia voti non dico eccellenti ma sufficienti, il voto è come un curriculum e annulla ogni interesse ogni passione e ogni vitalità che qualcuno ci mette, c’è chi studia la sera prima o non sa da che parte è girato e prende voti altissimi, c’è chi fa ricerche e compiti solo con IA e prende voti altissimi… tutto ciò è scorretto è inutile secondo me perché ognuno è diverso e porre dei voti è paragonare delle persone che non possono essere paragonate
Concordo. Purtroppo il voto è un indicatore sintetico e localizzato che torna molto utile nel mondo rapido e sovraffollato in cui viviamo oggi. Bisogna imparare a conviverci e ad esorcizzarlo.
5:44 in realtà ora non ci dovrebbero più essere i voti numerici alle elementari. Secondo me i voti ci devono essere, perché sono un metodo per poter iniziare un’analisi oggettiva della propria preparazione, ovviamente non bisogna fermarsi a quello ma cercare di andare oltre, se io prendo un 25 poi devo essere oggettivo e capire perché ho preso proprio quel voto e non di più o di meno, cosa è andato male e cosa bene, inoltre detesto quelli che non vogliono i voti solo per non dover fare i conti con il fatto che ci può essere qualcuno migliore, è inutile prendersi in giro e mettere un 25 e un 18 nella stessa fascia di “passato”, perché nel 90% il voto più alto implica una maggiore conoscenza dell’argomento (ovviamente se c’è un grande distacco, non dico chi prende 29 invece di 30 o 18 invece di 19). Qualcuno la potrebbe vivere male questa cosa ma è ciò che succede anche nello sport che ci sia qualcuno migliore di noi, altrimenti saremmo professionisti pagati milioni di euro e non ci preoccuperemmo dei voti all’università, come hai detto in altri video bisogna anche imparare ad accettare eventualmente di essere nella media e non nell’eccellenza. Ovviamente il voto non tiene conto delle situazioni personali, magari uno lavora, oppure ha qualche disturbo nell’apprendimento o ha avuto un momento della vita negativo e non è riuscito ad impegnarsi con lo studio, però non toglie che non potrà avere la stessa preparazione di uno che ha preso 30 con merito (quindi non ha copiato o avuto botte di fortuna sconsiderata), bisognerebbe accettare il proprio voto per quelle che erano le proprie capacità massime in quel momento e dovrebbero farlo anche le altre persone, senza giudicare, soprattutto se non conoscono la situazione privata del singolo individuo, secondo me è questo il grande problema. Non ho capito invece che intendi con voto privato, di solito i voti al poli arrivano o al singolo studente o sono pubblicati in base alla matricola da cui è difficile risalire all’ identità della persona (credo, non ci ho mai provato)
Ah okay, non sapevo fossero ritornati i giudizi alle elementari. Concordo con ciò che dici e infatti con voto privato intendo che anche se nessuno sa i tuoi voti comunque questi confluiscono mediante una media pesata sul numero di cfu (noto) in un voto di laurea che poi è, per l’appunto, pubblico. Questo permetterebbe di fare tutto il percorso di cui hai giustamente parlato tu senza necessariamente esporre la persona al possibile giudizio altrui, dove questo non è voluto
Ma in realtà il voto è già privato, i prof (la maggioranza) pubbcano i voti con il tuo numero di matricola proprio per garantire l'anonimato situazione analoga per l'orale, poi sta allo studente rivelare il voto
Ragionamento di grande profondità e intelligenza. Grande!
Grazie 🙈🙈
Puoi fare un video dove parli del tuo corso di laurea magistrale? Perché non ho travato nulla in giro al riguardo, magari parlando di prospettive future, del perché l'hai scelto, come prepararsi al meglio etc. Grazieee
Il vero dilemma di quando si trattano questi argomenti è cercare un’alternativa.
Il voto e la media sono indicativi rispettivamente della preparazione nella singola prova e dell’intero percorso. Questo significa che, nella maggior parte delle situazioni, vi è equità: sicuramente chi ha una media superiore al 28 detiene un bagaglio di conoscenze scolastico maggiore rispetto ad un compagno con la media del 23. Poi, altro discorso, è quanto il voto sia collegato alle capacità lavorative di una persona. Questo indicatore però è soggettivo, e quindi l’assegnazione di giudizi rischierebbe di abbattere il limes che separa sufficienza, buono, ottimo, eccellente. Uno studente universitario sa benissimo che in prove difficili passare il gap da 23 a 27 è molto ampio.
Comunque, davvero un ottimo video con buoni spunti di riflessione.
Ti ringrazio. L’alternativa venuta fuori sarebbe rendere privato lo score (il tuo voto di laurea comunque è pubblico) in modo che la persona non sia esposta al giudizio altrui se non lo desidera
Il problema del voto è che porta al paragone, io mi sento sempre inferiore a tutti nonostante abbia voti non dico eccellenti ma sufficienti, il voto è come un curriculum e annulla ogni interesse ogni passione e ogni vitalità che qualcuno ci mette, c’è chi studia la sera prima o non sa da che parte è girato e prende voti altissimi, c’è chi fa ricerche e compiti solo con IA e prende voti altissimi… tutto ciò è scorretto è inutile secondo me perché ognuno è diverso e porre dei voti è paragonare delle persone che non possono essere paragonate
Concordo. Purtroppo il voto è un indicatore sintetico e localizzato che torna molto utile nel mondo rapido e sovraffollato in cui viviamo oggi. Bisogna imparare a conviverci e ad esorcizzarlo.
5:44 in realtà ora non ci dovrebbero più essere i voti numerici alle elementari.
Secondo me i voti ci devono essere, perché sono un metodo per poter iniziare un’analisi oggettiva della propria preparazione, ovviamente non bisogna fermarsi a quello ma cercare di andare oltre, se io prendo un 25 poi devo essere oggettivo e capire perché ho preso proprio quel voto e non di più o di meno, cosa è andato male e cosa bene, inoltre detesto quelli che non vogliono i voti solo per non dover fare i conti con il fatto che ci può essere qualcuno migliore, è inutile prendersi in giro e mettere un 25 e un 18 nella stessa fascia di “passato”, perché nel 90% il voto più alto implica una maggiore conoscenza dell’argomento (ovviamente se c’è un grande distacco, non dico chi prende 29 invece di 30 o 18 invece di 19).
Qualcuno la potrebbe vivere male questa cosa ma è ciò che succede anche nello sport che ci sia qualcuno migliore di noi, altrimenti saremmo professionisti pagati milioni di euro e non ci preoccuperemmo dei voti all’università, come hai detto in altri video bisogna anche imparare ad accettare eventualmente di essere nella media e non nell’eccellenza.
Ovviamente il voto non tiene conto delle situazioni personali, magari uno lavora, oppure ha qualche disturbo nell’apprendimento o ha avuto un momento della vita negativo e non è riuscito ad impegnarsi con lo studio, però non toglie che non potrà avere la stessa preparazione di uno che ha preso 30 con merito (quindi non ha copiato o avuto botte di fortuna sconsiderata), bisognerebbe accettare il proprio voto per quelle che erano le proprie capacità massime in quel momento e dovrebbero farlo anche le altre persone, senza giudicare, soprattutto se non conoscono la situazione privata del singolo individuo, secondo me è questo il grande problema.
Non ho capito invece che intendi con voto privato, di solito i voti al poli arrivano o al singolo studente o sono pubblicati in base alla matricola da cui è difficile risalire all’ identità della persona (credo, non ci ho mai provato)
Ah okay, non sapevo fossero ritornati i giudizi alle elementari.
Concordo con ciò che dici e infatti con voto privato intendo che anche se nessuno sa i tuoi voti comunque questi confluiscono mediante una media pesata sul numero di cfu (noto) in un voto di laurea che poi è, per l’appunto, pubblico. Questo permetterebbe di fare tutto il percorso di cui hai giustamente parlato tu senza necessariamente esporre la persona al possibile giudizio altrui, dove questo non è voluto
in alcune scuole del nord Europa hanno eliminato qualsiasi forma di giudizio e ottengono risultati eccellenti.
Verissimo, sarebbe interessante leggere studi in merito
Ma in realtà il voto è già privato, i prof (la maggioranza) pubbcano i voti con il tuo numero di matricola proprio per garantire l'anonimato situazione analoga per l'orale, poi sta allo studente rivelare il voto
Quando ti laurei il voto non è privato, ed è diretta conseguenza della tua media esami