1/4. La libertà: arbitrio o dominio?

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  • Опубликовано: 5 сен 2024
  • Padre Giuseppe Barzaghi o.p.
    Prima conferenza di: "Negli occhi della libertà".
    Brescia, 2012.
    Visita il sito. www.accademiadelredentore.it

Комментарии • 15

  • @paologuazzarini518
    @paologuazzarini518 4 месяца назад +1

    - Esempio ombrello 28:19: 36:00-37:00.
    - da libertà come arbitrio a libertà come dominio 31:59.
    - S. Tommaso: Uomo, come Dio, è signore del proprio agire 33:20 - 34:50.
    - Asino di buridano 35:00
    - S. Tommaso, opzione fondamentale che le può rivedere tutte (buttare l'ombrello) 39:00 - 40:50

  • @sobu4245
    @sobu4245 Год назад +1

    Complimenti! Dove trovare maestri così di filo a Roma ?

  • @rawmaterials3909
    @rawmaterials3909 6 месяцев назад

    Un uomo di chiesa, che ha consacrato l'intera sua vita al concetto di sudditanza completa e totale al suo padrone creatore, che parla di libertà...
    ... molto carino.

    • @robertaf7
      @robertaf7 5 месяцев назад

      Penso che tu non abbia capito cosa significhi essere un uomo religioso. Essere liberi significa anche riconoscere di avere bisogno dell’Altro; non si tratta di sudditanza, ma di sostanza.

    • @rawmaterials3909
      @rawmaterials3909 5 месяцев назад

      @@robertaf7 so benissimo cosa significa essere religioso perché lo ero anche io, come molti. poi ho capito che tutte le pippe mentali che posso mai farmi, da solo o con l'aiuto di altri, non potranno mai cancellare quell'unica, semplice, palese verità: che le religioni sono solo miti, invenzioni della civiltà umana, e quella cristiana è solo una come tante. Accettare questo dato di fatto, rinnegando le facili bugie che ti facevano sentire sicuro, protetto, amato e ti davano la speranza della vita dopo la morte, questo significa DAVVERO essere liberi. Il resto sono solo favole: chi vuole crederci continuasse pure ma metta in conto che verrà deriso e sbeffeggiato.

    • @rawmaterials3909
      @rawmaterials3909 5 месяцев назад

      @@robertaf7 Libertà significa per me non avere più paura di porsi certe domande e di affrontare le conseguenze delle risposte. Questa è una Libertà che mi sono conquistato solo quando mi sono distaccato da queste favolette.
      P.s. È inutile che cancellate i miei commenti, tanto li riscrivo. Mi spiace per voi ma il rogo non è più ammesso. 🤣🤣🤣

    • @robertaf7
      @robertaf7 5 месяцев назад

      @@rawmaterials3909 il tuo commento precedente mi ha colpito, fino a spingermi a risponderti. In particolare l’espressione “sudditanza completa” e il tono sarcastico. Indubbiamente affrontiamo ognuno un percorso diverso, ma è proprio questo cammino che ci accomuna e ognuno sceglie la via che crede si accordi maggiormente con le proprie difese, almeno fino a quando non si sente pronto a spingersi oltre, affrontando un viaggio con il proprio misero bagaglio pieno di dubbi e pregiudizi. Rifiutare la storia dell’uomo e il ruolo della religione nello sviluppo della sua coscienza, ci estranea dalla memoria del mondo. Non conosco il tuo percorso, non so quale sia il motivo per cui ad oggi per te il termine “favoletta” sia in qualche modo rassicurante, ma gli errori della Chiesa non devono impedirci di essere religiosi, fa parte della nostra natura da quando l’homo habilis, due milioni di anni fa, ha sviluppato una coscienza estetica che poi lo porterà a contemplare il cosmo, da spettatore del suo ambiente fatto di alberi, montagne, acqua e stelle; così coinvolto diviene un essere simbolico e religioso. Si tratta di una presa di coscienza del sacro, grazie alla semplice contemplazione della volta celeste, che provoca la primitiva esperienza religiosa. A te è mai successo? Questa scoperta ha cambiato profondamente la visione delle origini dell’umanità, caratterizzandosi come il fondamento dell’ominizzazione e non ci fa affatto onore, come specie, estirpare questo bisogno e promuovere il cinismo, non credi?

    • @rawmaterials3909
      @rawmaterials3909 5 месяцев назад

      @@robertaf7 I tuoi ragionamenti fanno parte di una fase ben precisa della mia vita e della mia crescita. Riconosco in loro l'esigenza di coniugare razionalità e spiritualità. Tuttavia, ho superato quella fase transitoria molto tempo fa, nel momento in cui mi sono reso conto che ciò che si nascondeva dietro questo atteggiamento era semplicemente la paura di rivedere posizioni troppo radicate nella storia mia e dell'ambiente dove ero nato e cresciuto. Mi sono liberato di quelle zavorre (e proprio in questo senso ti parlo di una vera "liberazione") e ho visto la realtà sotto una nuova luce.
      È innegabile l'influenza che la religione ha avuto nella storia umana, nessuno lo mette in dubbio. È innegabile il fatto che tutti i popoli abbiano ricercato una loro spiritualità e sacralità.
      Tuttavia, nonostante tutto ciò, la verità dei fatti emerge chiara, innegabile e brutalmente semplice a chiunque si degni di studiare un po di storia e leggere i testi sacri:
      SONO SOLTANTO MITI. Le vicende della bibbia e dei vangeli non sono altro che adattamenti di miti più antichi.
      Quando apprendi che nella mitologia greca, ad esempio, Dioniso si sacrifica per gli uomini andando volontariamente nell'Ade, a cavallo di un asino, con la gente intorno che riconoscente stende dei rami al suo passaggio, non ci vuole molto a capire cosa sia successo poi nei vangeli. Del resto, considerando che il rimaneggiamento dei miti pagani da parte della chiesa dei primi secoli dopo cristo è un fatto storicamente documentato e riconosciuto da tutti gli studiosi, potremmo concludere che chiamarle "favolette" è soltanto una modalità leggermente ironica per descrivere una presa d'atto inoppugnabile. E come questo esempio ce ne sono tantissimi altri.
      Quindi, lasciando da parte la libertà personale di ciascuno (ci mancherebbe altro!) di credere nel sovrannaturale, nel divino o nel sacro, la religione cristiana (e anche le altre, per le stesse motivazioni) è niente altro che mitologia. È ridicolo anche solo continuare a discuterne (in realtà l'uomo ne è consapevole da secoli), così come è assolutamente RIDICOLO continuare a sentire personaggi simili, ecclesiastici e non, che insistono a divulgare fandonie, falsità. Uno che mente sapendo di mentire non è affatto una brava persona, ma un truffatore che non merita alcun rispetto ma soltanto risate e sberleffi.