La sinossi come si fa?
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- Опубликовано: 30 мар 2022
- Cos’è la sinossi, forse lo sai. Ma come si fa?
Nel video ti do qualche dritta!
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Sempre molto concreta, grazie.
Grazie mille per questo video non è per niente scontato sapere queste cose
Grazie!!
Da silenzioso e invisibile seguace, oggi mi sento davvero di riconoscerti una marcia in più nel tuo campo. Ti parlo da tecnico "addetto ai lavori". Sei veramente bravissima ed hai un canale splendido. La cosa più bella è che la leggera divergenza di idee che in alcuni tuoi video ho riscontrato, rispetto al mio pensiero, è esattamente ciò che mi ha portato ad iscrivermi, tempo fa. Sei davvero in gamba. Ti auguro il meglio e nel mio piccolo contribuirò a condividere con chi penso possa apprezzare.
Valerio! Grazie per questo messaggio che davvero mette voglia di fare e di continuare a fare.
E la parola più preziosa è "divergenza" perché le idee divergenti sono la garanzia di uno scambio prezioso perché permette di riflettere e confrontarsi e anche cambiare idea. Se no saremmo una setta e noi vogliamo essere un gruppo che chiacchiera e si stupisce pure un po'. Lo stupore è una "droga" bellissima.
A presto e buona giornata!
@@ChiaraBerettaMazzotta che bella risposta, che bella donna, che bella voce. E che femmina decisa. Per caso cerchi marito?
Bravo Valerio, concordo!
@@Iznogood. 😂😂😂😂😂
@@Iznogood. maritata sono😎! Ma userò questo commento per far ingelosire il marito 😁
Gentilissima, anche una raccolta di poesie richiede una sinossi? La ringrazio e le auguro una buona giornata
Bo.😊
Buona sera Chiara, Io non credo di avere problemi a scrivere una sinossi, e nemmeno a scrivere una storia: rimugino su una vicenda che mi “colpisce” e poi, trovati un buon inizio e un buon finale, entro in una specie di trance che mi porta a unirli con una storia.
Ma noi siamo il frutto del nostro vissuto, e scrivere... pubblicare significa aprire, pericolosamente, il nostro animo agli estranei.
Sarebbe bello se, un giorno, parlasse di come trovare la forza di aprire l’armatura che le nostre esperienze ci hanno fatto indossare: per proteggerli, i nostri sentimenti.
Ma il Suo modo di fare mi piace, e comincio a pensare che potrei almeno alzare la celata: per chiederLe un giudizio su uno dei miei scritti.
Buona serata.
Io dico spesso che il miglior modo per parlare di sé, senza parlare di sé, è scrivere una storia :-)
Vero, ma i miei racconti hanno radici legate a storie vere, che, per la loro “forza”, hanno colpito il mio animo stimolandone la creatività.
Ma i miei amici, quelli ai quali ho chiesto di farmi da cavia e che mi hanno riconosciuto in quei racconti, mi vogliono troppo bene e, almeno per sapere se il mondo sta perdendo o guadagnando nel non conoscermi o nel suo esatto contrario, devo giocare a carte scoperte e, superando la mia diffidenza “Sarditaria”, chiedere… ChiederLe l’aiuto di chi è professionalmente distaccata e formata; così bene, da potermi dire se i miei personaggi meritano di vivere sulle pagine di un libro o restare frutto di quella che potrebbe essere una mia semplice tendenza alla schizofrenia. 😊😊😊
Saluti.
È da un po' che non mi faccio sentire, ma il tuo smalto è sempre impeccabile. La sinossi è il tallone di Achille per molti autori, o per lo meno non credo che ce ne siano molti che amano farla. Quello che però a me innervosisce forse di più è scrivere la quarta di copertina o eventuali strilli. Hai dei consigli anche su come scrivere quella? Non vorrei che tu avessi già fatto un video dove lo spieghi...
Ho parlato del pitch che c'entra parecchio con la quarta... ma ne farò uno sulla quarta. Ciao, Laura! 😘
@@ChiaraBerettaMazzotta grazie tesoro. Adoro i tuoi video, sei pazzesca.
Potrebbe fare un video dedicato alla lettura per bambini e ragazzi? Grazie
Bravissima come sempre ❤ Vorrei chiederti come gestire i flashback nella sinossi. Grazie
Nella sinossi non esistono i flashback! Perché devi raccontare la storia secondo l'ordine cronologico. Quindi parti dal passato e arrivi al presente (pertanto il primo lavoro è fare una bella timeline per capire quando è successo che cosa) 😉
@@ChiaraBerettaMazzotta grazie mille per la risposta! 🥰 Era un dubbio che mi tormentava da un po'
Ciao Chiara. Innanzitutto vorrei ringraziarti per i consigli che ci dai in un modo a dir poco eccellente; poi volevo chiederti, nei minuti 2:15, dici che la sinossi "dev'essere di una/una cartella e mezza": cosa intendi per cartella? Sono forse le pagine? Un Caro Saluto
C'è il video sulla cartella editoriale! 😉ruclips.net/video/0vUeOtc4Rhc/видео.html
@@ChiaraBerettaMazzotta Ok. Ho visto quest'altro tuo video: bravissima come sempre. Grazie mille
Mi chiedo se anche la sinossi può avere anche un effetto "teaser", cioè presentare delle ombre, delle ellissi - rispetto al testo del romanzo - per stuzzicare l'interesse del tecnico editoriale che la esamina, oppure bisogna necessariamente dire tutti gli avvenimenti fondamentali.
La sinossi deve essere esaustiva, Enrico. Quindi i fondamentali ci vanno.
Io separo nettamente la sinossi dal pitch o quarta o teaser. Un conto è un testo che deve incuriosire e acchiappare, altro è un testo che deve chiaramente riassumere una storia. Sono due obiettivi molto diversi e mischiarli, di solito, produce un mix che non convince. Poi, è ovvio, chi ha mestiere riesce a scrivere dei riassunti che sono anche piacevoli e interessanti da leggere... ma un riassunto svela e spiega, difficilmente ti inchioda!
@@ChiaraBerettaMazzotta D'accordo. Ma se io ho scritto un romanzo e lo invio - corredato di sinossi - alla casa editrice perché voglio che sia pubblicato e il lettore tecnico si limita a leggere solo la sinossi e non rimane abbastanza colpito, non c'è il rischio che non dia neppure uno sguardo al testo completo dell'opera?
Mi sembra che leggendo solo la sinossi - anche molto dettagliata e ben fatta di di capolavori immortali della letteratura di tutti i tempi (per es. Il gattopardo, Il giardino dei Finzi Contini, Il giovane Holden, ecc.) si può avere ben poca cognizione del valore artistico e del reale interesse di questi romanzi, che - a prima vista, dalla semplice sinossi - sembrerebbero delle storie dalle trame in alcuni casi banali, in altri inconsistenti. In molti casi è assolutamente necessario valutare l'opera in sé, non la sinossi.
@@enricogarosi6646 se ti chiedono la sinossi e tu gli mandi una quarta di copertina, rischi di bruciarti una occasione. Se ti chiedono la sinossi, mandagli la sinossi.
Se non specificano puoi mandare altro, insieme con la sinossi. Per il che cosa, il discorso è ben più articolato. Ci ho fatto un corso. edday.it/corso-di-formazione/kit-2-proponiti-scopri-come-proporre-il-tuo-testo/
La prego di minimizzare, dove possibile, i termini inglesi e parlare più lentamente, per il resto ottimi riferimenti di sostegno a noi esordienti. Grazie di cuore
Non è libera di usare anglicismi? Per la cronaca, a metà video ne ha detto uno e non parla veloce
Il difficile è, quando ne chiedono una di dieci righe. Folli
Tutto si fa! E ogni volta che lo fai scopri qualcosa della tua storia. Garantito.
😘
...non c'è nessuno che lo sa
La trama un po' vacilla
l'ha scritta una sibilla
e mezza incasinata se ne va
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scusa. Torno a studiare il presente indicativo.
Questo commento meritava più attenzione.
MOLTA più attenzione!
😆
la sinossi è una cosa ridicola, soprattutto giudicare un testo da un riassunto. Piuttosto gli editori dovrebbero leggere un primo capitolo
Per come l'ho imparata io, in venti anni di lavoro, questa è la convinzione più dannosa che ci possa essere.
Uno dei motivi per cui un autore non riesce a lavorare alla propria storia, dipende dal fatto che non si è mai preso la briga di riassumerla. Di scriverla, di spiegarla, di raccontarla. Quando lo si fa, bene, si vede la propria storia con una chiarezza preziosa. Si vedono i pieni e i vuoti, la mancanza di coerenza, di nessi...
Il riassunto non è solo uno strumento di valutazione ma di lavoro. E i professionisti non usano solo questo. Ma ti garantisco che dà ottime informazioni.
La domanda interessante sulla quale potresti lavorare: perché ti fa tanto arrabbiare la sinossi? Ti mette in crisi? Perché?
Buon lavoro!
Capisco cosa dici, ma non si tratta di pigrizia, ci sono libri che non si prestano a un concetto di sinossi (ben diversa da un riassunto). Vorrei leggere la sinossi de Il nome della rosa.
@@MICBigBeef ahia... in che senso diversa da un riassunto! La sinossi è il riassunto della storia - non della trama - dall'inizio alla fine, senza omissioni. Se non concordiamo sulle parole e sui significati, facciamo fatica a fare quella cosa bellissima che è comunicare!