Caro Vittorio è proprio il tuo contagioso entusiasmo che ci fa attendere ogni volta il video successivo, perché ogni volta troviamo spunti per orientare al meglio la vita.
La giustificazione per grazia è la preziosissima " scoperta" rivoluzionaria di Paolo e se pensiamo che non aveva mai vissuto con, nè conosciuto Cristo prima della Resurrezione, ci viene da dire che il suo incontro col Risorto ha dato frutti inauditi al cristianesimo fino a noi. Grazie x l' eccellente chiarezza e coinvolgimento!
Sono laureato in Archeologia, insegnante di Storia antica e di Latino, ateo. Complimenti per la chiarezza e la competenza. Apprezzo il tentativo (talvolta per lei impegnativo) di distinguere tra storia della cultura e degli avvenimenti, filologia e fede. Bella anche la precisione del lessico, benché nelle sue espressioni trapeli a volte un fondo luterano anche più che evangelico.
@@vittoriosecco ho apprezzato anche il tuo dialogo con il divulgatore cattolico di Bella Prof (non ricordo il suo nome e me ne scuso). Premetto che amo i cattolici e li considero nostri fratelli. Pero' il punto e' che se essi leggessero e applicassero le lettere di Paolo di Tarso, e in generale tutto il Nuovo Testamento, non sarebbero piu' cattolici! La tradizione annulla la Bibbia e questo ce lo diceva Danilo Valla in un incontro di cristiani che abbiamo fatto qualche anno fa in Romagna. Comunque mi e' piaciuto il tuo approccio con lui in quel dialogo. Gettare ponti e non cercare divisioni.
@@cristianiattivi grazie Yuri! Gianmario, cui fai riferimento, è un amico e una persona intelligente, prima di qualunque altra qualifica. Il problema del cattolicesimo, a mio modesto avviso, è anche ciò che lo caratterizza intimamente, ovvero l'idea che vi siano più fonti di rivelazione. Per cui non è che non leggano Paolo, anzi c'è chi lo fa molto bene, il fatto è che le loro premesse ermeneutiche sono molto diverse da quelle evangeliche. Però mi rendo conto che un cattolico le cose sono percepite diversamente, e lo rispetto fintanto che c'è correttezza e disponibilità al dialogo. Questo canale accoglie tutte e tutti fintanto che ci si comporta rispettosamente, e a questo tengo molto.
@@vittoriosecco si hai ragione, si chiama Gianmario, infatti avevo posto alcuni commenti sotto i suoi video, ma anche io lo considero una persona pacata e gentile, certamente molto intelligente. Bene, ascoltero' alcuni dei tuoi video, certamente noto in te una preparazione non comune.
Avrei ascoltato ancora, sei così chiaro, semplice, comprensibile ma nel contempo profondissimo! E Mi ha colpito soprattutto il come hai così dolcemente dimostrato la grandissima apertura di Paolo: una lettura finalmente libera da preconcetti che nulla hanno a che vedere con la fede. Un abbraccio
Lezione magistrale! Oltre il contenuto e la forma impeccabili, il tuo entusiamo e la freschezza della presentazione sono coinvolgenti. Docenti come te rinverdiscono la voglia di studiare, di imparare di capire e di conoscere. Continua cosi sei un dono per chi ti ascolta. Buon lavoro.
Non vedo l’ora di seguirti nella prossima lettura…. Troppo bravo, Finalmente con il tuo aiuto riesco a capire quello che leggo… perché devo essere sincera la bibbia la leggo ma riuscire a comprenderla non è per niente semplice. GRAZIE GRAZIE GRAZIE!! 🙏🏻🙏🏻🙏🏻🤗🤗🤗
Carissimo Vittorio, mi permetto il tono confidenziale, sei stata la scoperta più bella e formante di questo anno. Grazie per tutto quello che ci compartecipi, frutto di studi e meditazioni. Un Cordiale saluto, paola
Cara Paola, sei più che la benvenuta e ti ringrazio per questo messaggio così bello e sentito. Le tue parole mi danno forza per proseguire in questo progetto!
davvero tanta stima...per la competenza ma soprattutto per la passione e l'entusiasmo. Questo video, come quello sul Cantico dei Cantici, mi hanno fatto fare una bella sosta, nella commozione....
Grazie Vittorio per aver con tanto entusiasmo spiegato la visione liberatoria di Paolo,la croce come punto di partenza di un'umanità nuova e la radice comune da cui nasce
Vittorio sei sempre preciso, ma qui sento molto l'afflato insieme alla precisione e questo mi rende felice. Quindi sono andata a perlustrare i miei scaffali. Non avevo questa grande affinità con Paolo, ma ricordavo benissimo di avere comprato immediatamente il commentario scritto da Lutero nel 1515/16 - non appena la traduzione comparve nelle nostre librerie,1991- e nel fondo l'avevo riempito di annotazioni. C'è anche "Il pensare dell'apostolo Paolo", 2004, di Giuseppe Barbaglio, ma avevo letto con entusiasmo solo la prima parte. Mi chiedo cosa scriverebbe un Paolo redivivo ai Luterani, oggi. Nessun Cattolico si sognerebbe di derubricare Grazia e Fede, quanto alla centralità della Scrittura credo che tutte le Chiese cristiane rappresentino il virgulto cresciuto dal vecchio ceppo. Almeno: io non le avverto nemiche e "diaboliche" forse perché non conosco loro appartenenti - tranne te. Invece entro abbastanza in collisione con alcuni tipi di cattolici. Ho scritto "tranne te" perché sei limpido. Grazie. Dopo riascolterò, chissà quante volte.
Cara Roberta, anche se non ci conosciamo riesco a percepire la sincerità della tua gratitudine, ed è molto bello. Sentiti più che benvenuta su questo canale!
Video ed esposizione eccezionali. Sempre grazie per questi materiali di alta qualità 🙏 Del resto mostrare il coinvolgimento personale con questo testo, secondo me, è inevitabile. È un bell'aiuto davvero a capire il pensiero Paolino anche in relazione ai messaggio che ti avevo inviato, grazie mille. Anche il libro dei prof. Boccaccini sulle tre vie di salvezza, personalmente mi ha aiutato a fissare meglio alcune idee di Paolo. Dalle nostre parti intanto abbiamo ripreso gli studi biblici, con argomento i dodici profeti minori 🙂 un saluto e a presto!
Ogni Volta che ascolto o un tuo video, Mi sento sempre un po' più ricco, E in modo molto Lineare riesci a trasmettere concetti bellissimi, soprattutto per L'aspetto paolino e delle Epistola hai romani in particolare , Ultimamente A piccoli passi la sto Leggendo e studiando con alcuni commentari e le tue parole si aggiungono, Importantissime a questo immenso discorso di Paolo, Proprio settimana scorsa nella comunità che frequento parlavo della legge, e dello spirito , come una geometria, E del come lo spirito Ci porta in questa libertà e ci fa essere al di sopra della legge , Hai detto bene all'inizio che non si può esaurire in un breve video perché il discorso oltre che bello si complica abbastanza Ma nonostante ciò e molto affascinante , che mi stimola moltissimo, paragonavo la legge ha una circonferenza, un cerchio, in cui ci sentiamo un po' legati, E alla libertà dello spirito come una linea infinita che si protende verso nuovi orizzonti In cui lo spirito ci può portare. (Rapportandomi a rom 8;1-2 Perche dello Spirito si parla veramente troppo poco.Ti ringrazio moltissimo perché tra una sosta e un altra sei un prezioso compagno di viaggio e di lavoro inteso in senso lato. Grazie ancora
Ciao Vittorio perdonami se ti do'del tu ma sei giovanissimo io ho 55 anni volevo farti due domande ,la prima,in romani 2:14 e' scritto che chi non conosce la legge ma fa' le cose della legge ha la legge nel cuore quindi una persona che non conosce la Torah o il nuovo patto ma con il cuore compie la legge non ha bisogno di fede perché questa persona e' legge a se comi chi ama con cuore puro ha compiuto la legge l'apostolo paolo era cristiano ex ebreo perché oggi nel 2024 gli ebrei aspettano ancora il messia paolo 2 millenni fa' ha detto che se Gesù non e' resuscitato la nostra fede è vana mi sembra chiaro Gesù e' cristiano anche se ama i suoi ex fratelli nella fede queste sono le mie domande per te ossia qual'e'secondo te l'errore di questi miei ragiona menti cioè 1chi fa le cose della legge 2 paolo cristiano terza e ultima cosa un gentile hai detto non deve fare niente perché e' gia stato tutto preparato per lui sembra quasi che Dio prepari per ogni essere umano il suo destino quindi giuda e' stato pilotato da Dio ha tradire ed essere maledetto se ho capito bene questo passaggio penso che sia una lettura sbagliata se ho capito male ti chiedo di perdonarmi e ritiro questa affermazione sei bravissimo e un mio parere personale se ci fossero in italia studiosi come te in tutti i campi sarebbe un motivo d'orgoglio per noi cittadini uomini e donne italiani un saluto di ❤️ dai castelli romani
Complimenti per la chiarezza espositiva e per il coinvolgimento emotivo convinto e sincero. I quesiti e anche i dubbi sono davvero tanti. Come mai, se Paolo cerca un approccio con la comunità ebraica romana come ponte per un'azione missionaria verso la Spagna, affronta un tema così importante e innovativo con persone di cui ha sentito solo parlare e che non conosce? C'era qualche motivo specifico? Paolo sembra affrontare il grande tema che attanagliava l'uomo di allora, ma anche quello di oggi, quello del male che lui poi sembra identificare col peccato. Ma il "male", dolore, angoscia, distruzione...morte, non è un enigma che oltrepassa anche il Peccato? O tutto il male è conseguenza del peccato?. La salvezza per grazia presuppone una fede operativa. Il libero arbitrio in questo caso viene rispettato?
Caro Giuseppe, grazie di cuore! Trovo molto bello che il video ti abbia suscitato tutte queste domande, è davvero questo lo scopo! Cerco di risponderti brevemente e con ordine: 1) Questo è un tema storiograficamente controverso, ma in generale i più ritengono che sia un modo per esporre e far conoscere in dettaglio il proprio pensiero proprio ad una comunità che ancora non lo conosceva ma con la quale doveva collaborare. 2) queste sono domande teologiche, quindi potresti trovare affermazioni differenti dalle mie altrove, ad ogni modo: Il male è una categoria filosofica che Paolo non usava direttamente, ma noi sì; il punto è che il peccato non va inteso come un errore o un cedimento morale, ma piuttosto come dimensione complessiva della realtà. Quindi il peccato include ogni male, che pure è previsto da Dio e conduce in ogni caso alla Sua gloria. 3) La salvezza per grazia non presuppone una fede operativa, ma se mai la genera, e il libero arbitrio non è una categoria biblica. Questo ultimo punto è decisivo: la fede non è un'opera che in qualche modo fa accedere alla grazia, ma la grazia, del tutto immeritata, apre la porta alle opere (cioè all'amore) e alla fede. In effetti potremmo dire che la fede non è altro se non la presa di coscienza dell'opera di Dio nella vita di colui o colei che sin dall'eternità sono stati chiamati all'elezione. Spero di averti risposto!
@@vittoriosecco Si, senz'altro, chiaro e puntuale. Grazie! Ovviamente le incertezze sono ancora tante, ma su una chiedo luce e chiarimento. Paolo sembra così "concentrato" o meglio consapevolizzato della portata del "peccato" e quindi della non conformità al volere divino che sembra abbia seguito corsi speciali post tridentini. Ma perchè mai "l'ira di Dio" debba scagliarsi, non solo, ma in particolare verso "passioni infami" che riguardano la sessualità, i corpi, le depravazioni...ciò che nella natura umana viene almeno oggi considerato come espressione dell'impellente propulsione della vita? Questa repulsione alla sessualità e alla donna ripresa anche da Agostino ha creato tante disuguaglianze e problemi nel corso dei secoli che anche oggi ne portiamo conseguenze.
Per la tua descrizione della visione paolina sulla Grazia e sull'Amore, e per la passione e il trasporto che lasci trasparire nell''esporla, mi pare di vedere un Santo Cupido che scaglia le sue frecce argomentative verso di noi per farci innamorare dell'Amore. Grazie.
Gentile Vittorio, da poco ho scoperto questo tuo meraviglioso canale. Grazie davvero per quello che fai! Sto per approcciare seriamente lo studio della Lettera ai Romani; oltre a fare tesoro di questo tuo video e della bibliografia suggerita, mi interesserebbe molto avere una tua opinione sul testo di Antonio Pitta della collana Studi Biblici. Lo avevo scelto poco tempo fa come base di partenza, visto che la traduzione di Barth è introvabile. Vedo che è in bibliografia, ma è il testo giusto con cui iniziare? Grazie mille!
Grazie di cuore a te, caro Lorenzo, per questo commento! Pitta è un ottimo studioso e certamente può essere un buon punto di partenza, anche se naturalmente non si può approcciare un testo come Romani semplicemente con un solo libro in accompagnamento, per te sarà necessario anche leggere commentari e studi specialistici in inglese e, probabilmente anche in tedesco.
Mi chiedo se questa ,e naturalmente tutte le altre lettere, vennero scritte fine a se stesse o davvero furono consegnate ai legittimi destinatari, in che modo e se ci sono prove che ciò sia avvenuto a suo tempo.
Per quanto riguarda Romani, sì: la lettera aveva un destinatario reale e serviva a preparare la missione di Paolo verso occidente. Questo in generale è vero per le protopaoline, ma ad esempio è meno facile per una lettera come Ebrei, ad esempio, che comunque non è di Paolo. Ad ogni modo esistono criteri per lo più interni (struttura, stile, contenuti o richiami ad altri avvenimenti) per stabilire la natura epistolare di uno scritto antico.
Complimenti per l'esposizione calorosa. Purtroppo siamo arrivati alla teologia ( con la lettera a i Romani) e si è notato. Mi congratulo per il difficilissimo tentativo di tenere insieme il Paolo ebreo e rispettoso delle legge e l'introduzione evidente nel suo discorso di nuovi paradigmi. Facendo attenzione nel non cadere in "eresie", di fede o accademiche. Personalmente trovo assurdo che un Dio pretenda un povero fedele di comprendere questi giochi dottrinali esposti da Paolo e da chi lo interpreta. In oltre la teologia della sostituzione è ben presente si nella lettera a i Romani che in tutto il corpus paolino.
Caro Salvatore, ti ringrazio molto! Sono d'accordo e rispetto il tuo punto di vista, tranne sull'ultimo punto: quella della sostituzione è, storicamente, un'idea che appare solo nel II secolo d.C.
Ma anche altre dottrine e dogmi sono state elaborate nei secoli successivi, ma non per questo non vengo accolti da moltissime chiese. Il problema è che la filosofia Paolina si offre a molteplici speculazioni tutte più o meno credibili.
La teologia della sostituzione è demolita dal Testo greco della Lettera ai Romani, purtroppo non c'è peggior cieco di chi non vuol vedere (leggere) e peggior sordo di chi non vuol sentire.
@@salvatoredam6229 certamente, ma la credibilità dei dogmi nasce, almeno in ambito protestante, dalla loro conformità alle Scritture. Quindi il sostituzionismo è del tutto escluso, almeno a partire dalle acquisizioni esegetiche del secolo scorso. Poi ripeto, non ti voglio convincere del fatto che dovresti condividere ciò che dice Paolo, non è lo scopo del canale, e anzi anche critiche motivate e garbate, come del resto sono le tue, sono sempre ben accette!
Premesso che sono contrio alla teologia della sostituzione, è innegabile che Tertulliano, Agostino e anche Giovanni Crisostomo ne fanno un cavallo di battaglia prendo le loro convinzioni dagli scritti Paolini e da altri testi del nuovo e del vecchio testamento. Per circa 2000 questa idea è stata quasi incontrasta in tutto il cristianesimo. Solo nel secolo scorso a causa dell'olocausto si è cercato di mettere una pezza, elaborando varie idee come la doppia alleanza, restaurazione, teologia delle alleanze, ecc. (Idee ovviamente non nuove). Perché ci si è dato tanto da fare? Ovviamente per non ripetere i crimini storici contro gli Ebrei e per salvare il concetto della nuova alleanza o nuovo patto. Sono convinto anche da prove scritturali che questo nuovo patto non è stato mai instaurato da Gesù ma sia il frutto della propaganda del predicatore, visionario di Tarso e di manipolazioni dei vangeli. Comunque sarebbe un discorso troppo lungo che non si può affrontare in questo modo.
Buongiorno. Ho iniziato ad ascoltare un po' in modo random i video del canale ma poi ho deciso di ascoltare con ordine l'introduzione al Nuovo Testamento. In questo video, ma anche in altri, è stato sottolineato più volte come San Paolo, ma in generale tutti i primi cristiani, fossero a tutti gli effetti ebrei che hanno creduto in Gesù Cristo quale Messia atteso da Israele. In quale momento si può dire ci sia stata la consapevolezza di essere una nuova Chiesa? Grazie e complimenti per il lavoro di divulgazione.
Grazie mille e benvenuto sul canale! Diciamo che la separazione dalla sinagoga e la progressiva perdita di consapevolezza dell'identità ebraica del Cristianesimo si consumano nel corso del II secolo d.C., a causa del sempre maggiore successo presso i gentili, che diventano l'elemento etnico dominante nelle chiese.
Ho trovato questo video molto interessante, ora alcuni aspetti del pensiero dell'apostolo Paolo mi sono più chiari. Se ho capito bene Dio ha scelto, prima della creazione del mondo, un determinato numero di persone donando loro la grazia per la salvezza. Questo in accordo con le parole di Gesù: "nessuno può venire a me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato. " Non mi sono però chiari due punti: 1. Su quali basi Dio fa questa scelta? Forse in quanto onnisciente conosce già il comportamento futuro di ogni uomo? 2. Il libero arbitrio è venuto meno con Adamo che disobbedendo ha reso l'umanità schiava del peccato. Quindi solo chi è liberato da questa schiavitù per mezzo della grazia può ritenersi pienamente responsabile del suo operato di fronte a Dio? Mi scuso se ha già trattato questi argomenti, ma ho iniziato da poco a seguire questo canale. La ringrazio.
Cara Signora Bertoli, premettendo che possiamo darci del tu, la ringrazio per questa sua domanda, che non è inopportuna. Il tipo di domanda che Lei mi fa ha un taglio teologico ermeneutico, e quindi le risponderò su questo piano. 1) Non vi è alcun indizio sul criterio adottato da Dio per l'elezione. Questo è molto importante proprio per evitare che una teologia delle opere, fatta uscire dalla porta rientri dalla finestra. La rimando a Rm 10,5-8. La grande liberazione dell'Evangelo consiste proprio nel fatto che la Salvezza non appartiene ad una caratteristica o un agire umano, ma solo a Dio, che ne dispone come meglio crede senza dover rendere conto a nessuno. Per quanto ci riguarda, si può essere raggiunti dalla Grazia di Dio indipendentemente da qualsiasi precondizione, e tuttavia soltanto chi crede in Gesù Cristo e alla Sua opera può essere certo del fatto che le Sue promesse di salvezza non verranno meno. Tuttavia, il comportamento dell'essere umano non è indifferente, anzi è una conseguenza della grazia. Nessun credente che si confessi salvo per Grazia mediante la Fede può sottovalutare il proprio peccato né l'importanza dell'amore per il prossimo. Invece, riconoscendosi peccatore perdonato sarà indirizzato dallo Spirito verso una vita sempre migliore nell'amore a Dio e al prossimo. 2) L'umanità è sottoposta al peccato, dunque qualunque "libero arbitrio" è da escludersi. Quanti sono toccati dalla Grazia, comunque, pur rimanendo nella condizione di peccato sino alla morte fisica, sperimenteranno la libertà nell'amore, agendo in accordo con la volontà di Dio. Questo è ciò che si chiama Santificazione.
Capisco che in Italia il concetto di pagare le persone per il loro lavoro non è di moda, ma se Lei mi fa delle offerte congrue per questo lavoro, io tolgo volentieri la pubblicità. E, per inciso, ovviamente il tipo di pubblicità non lo scelgo io, ma l'algoritmo di RUclips, in base ai dati che Lei fornisce.
È Agostino in sintonia con ia visione paolina quando scrive: "ama e fa’ ciò che vuoi; sia che tu taccia, taci per amore; sia che tu parli, parla per amore; sia che tu corregga, correggi per amore; sia che perdoni, perdona per amore; sia in te la radice dell’amore"?
1 Pietro 3:3-4 dice che l'ornamento (della donna) "non sia quello esteriore, che consiste nell'intrecciarsi i capelli, nel mettersi addosso gioielli d'oro e nell'indossare belle vesti; ma sia quello che è intimo e nascosto nel cuore, la purezza incorruttibile di uno spirito dolce e pacifico, che agli occhi di DIo è di gran valore".
Hai fatto una sintesi sorprendente, è il video che ti è riuscito meglio, anche io non concordo con la tesi di Bocaccini (le tre vie di salvezza) peró ti prego di verificare che dire che "per Paolo l'amore è la sintesi della Legge" (hai detto questo nel precedente video) è diverso dal dire che "il compimento della legge è l'amore"; dunque non è l'amore che illumina la legge, bensì è la legge che come un pedagogo conduce a Cristo e dunque prepara all'amore. L'uomo "naturale" per Paolo non può amare autenticamente (1Cor 2:14).
Ho sentito solo ora la tua esposizione che condivido. Non capisco una delle tue risposte a un commentatore quando asserisci che non si capisce il criterio che Dio adotta per l elezione . Se Egli è, come anche tu asserisci, amore l'elezione dovrebbe essere per tutti e per alcuni solo in caso di determinati fini ad esempio quella di Israele. Sembrerebbe che tu creda nella predestinazione ma spero di aver capito male. Ti ringrazio se mi chiarisci questo punto.
Caro, un criterio di apocatastasi generale basato sulla categoria di amore a mio avviso non è deducibile dalla letteratura paolina, e per quanto riguarda Romani direi che ha senso ritenere questo a partire da Rm 9-11. Naturalmente questo non significa che si identifichi un gruppo umano da caratteristiche specifiche da opporre ad altri giudicati dannati per natura, Questa sarebbe una distorsione del tutto assente nel Nuovo Testamento. Tuttavia, teologicamente, pensare di poter dedurre e giudicare i propositi di Dio in base all'intendimento umano di principi etici è a mio avviso del tutto contrario alle Scritture. Personalmente io non posso leggere la Bibbia senza prendere sul serio la Divina Predestinazione, che personalmente ritengo essere una buona notizia, per cui mi spiace che in qualche misura ti metta a disagio. Scuserai un povero calvinista!
C'è un concetto che mi disturba in tutti i ragionamenti, in tutta l'esegesi che si fa sugli scritti del vecchio e nuovo testamento ed in particolare sull'insegnamento paolino, ovvero la presunta o pretesa "universalità" del Cristianesimo. Tutti i concetti che costruiamo attorno agli scritti e non ultime appunto le lettere paoline sono figli della nostra "cultura mediterranea" ellenistica o forse/meglio precedente ancora. Questo concetto di "peccato" da attribuire all'Adamo primordiale non vale o meglio non è altrettanto condiviso con altre culture orientali e/o amerinde. Può, anzi di sicuro, essere che io fraintenda a causa della mia ignoranza in materia ma riterrei che di fondo, di "universale", ci sia solamente la contrapposizione tra il bene ed il male, tra il bianco ed il nero, tra la luce e le tenebre; declinato all'inverosimile sulla base delle diverse culture e come anche il libro di Enoch lascia intendere. Rimane sullo sfondo la domanda senza risposta ovvero: chi ha creato il male?
Caro Giovanni, naturalmente il pensiero di Paolo non è necessariamente da condividere. La maggior parte delle culture, e anche molte correnti nel giudaismo stesso non avrebbero accettato la sua visione del mondo, né tanto meno l'idea di un Dio personale creatore o di un essere umano morto e risorto. Queste idee sono condivisibili da un punto di vista di fede, e si basano infatti sulla categoria della rivelazione, che per sua natura non può essere universalmente accettabile culturalmente. Per quanto riguarda il male in effetti esso non è creato, anzi potremmo dire che è una privazione della pienezza di ciò che effettivamente esiste, un po' come il "freddo" sta al "caldo". Però sia chiaro, altre culture darebbero risposte assai diverse. Quindi capisco le tue perplessità, tutto sommato è normale.
Bella esposizione storico letteraria, purtroppo non ci sono indicazioni su come si giunge alla grazia o come questa si manifesta! Non credo personalmente che tutti i battezzati o frequentatori di chiese giungano alla salvezza! Credo che trasmettere ltale nsegnamento possa essere fuorviante in quanto senza la santificazione nessuno vedrà Dio! Purtroppo non ho mai sentito nessuno spiegare / chiarire come si raggiunge! Cordiali saluti Aldo
Grazie per questo commento! Il punto è proprio che la grazia non è qualcosa che si può controllare o raggiungere attraverso atti religiosi o azioni determinate. È un libero dono di Dio che Egli assegna secondo il Suo giudizio, e non secondo il giudizio umano. Un dono che non può essere ottenuto, ma solo ricevuto nella gratitudine della fede. In questo, la fede in Cristo non è un'opera che permette di raggiungere la salvezza, bensì una conseguenza di una grazia proveniente.
Oserei dire che Paolo ha "inventato" il peccato originale mai esistito fino ad allora e lo ha utilizzato come base per formulare la sua nuova teologia , lui che non ha mai conosciuto Gesù e si è scontrato con gli ebrei del suo tempo. E poi ebrei, pagani, greci, romani e tutto il resto del mondo ?
@@pepperossi6719 non sarebbe però corretto, per i seguenti motivi: 1. Paolo non inventa il "peccato originale", che sarà frutto della teologia di Agostino. La dottrina del peccato di Paolo era già presente in forme assai simili in altre forme di giudaismo del Secondo Tempio. 2. Paolo non ha mai incontrato Gesù in vita, ma certamente ha recepito suoi insegnamenti attraverso il contatto con discepoli di prima mano. 3. Paolo era ebreo, e ha elaborato le proprie dottrine nel giudaismo, pur prendendo le distanze da altre correnti o interpretazioni.
Ciao Buon giorno... Ultimo arrivato... Come fai ad essere così....eloquente...umile...e cordiale... Sei ispirato..?! Ok...a presto... Ultimo arrivato... Ok
Figurati, hai fatto bene a chiedere: dal Peccato e dalla Morte. In altre parole, il punto è che la dimensione del peccato impedirebbe qualunque possibilità di salvezza agli esseri umani se Dio applicasse con rigore il suo giudizio. Ricorda che tutta la premessa di Romani è centrata sull'incombenza di un giudizio di ira, ovvero di condanna e distruzione del genere umano. Dio però, nel suo amore, non esercita in questo modo il suo giusto giudizio, bensì per sola grazia, gratuitamente, per mezzo di Cristo ha deciso di salvare degli esseri umani da questa distruzione, per farne dei figli e dei fratelli nella vita eterna.
@@enricochestriio qui sto parlando della lettera ai Romani, non sto facendo letture apologetiche. Quindi al di là della mia fede personale qui si tratta di capire il contenuto della lettera ai Romani.
@@enricochestri Con tutto il dovuto rispetto, se lei non è in grado di comprendere che questa non è la mia prima attività e che specialmente nel fine settimana potrei avere altro da fare che rispondere ai suoi commenti, e anzi pretende da me qualcosa come se fosse un atto dovuto, credo che prima di rivolgersi alla dottrina dell'apocatastasi dovrebbe imparare un po' di buona educazione. Detto questo, si rivolga pure ad un altro canale.
Troppo comodo, dare la colpa ad Adamo. Risolvi e dai le risposte, che le semplici formule razionali, non sarebbero in grado di dimostrare e, altrimenti impossibili, alla sola forza della logica. Ti prego, non tirarmi in ballo la fede, e poi, quale? In chi…? Complimenti alla Tua intelligente Espositio👏 gio💫
Caro Vittorio è proprio il tuo contagioso entusiasmo che ci fa attendere ogni volta il video successivo, perché ogni volta troviamo spunti per orientare al meglio la vita.
Grazie di cuore! Hai sempre parole buone per me 🙏🫂
La giustificazione per grazia è la preziosissima " scoperta" rivoluzionaria di Paolo e se pensiamo che non aveva mai vissuto con, nè conosciuto Cristo prima della Resurrezione, ci viene da dire che il suo incontro col Risorto ha dato frutti inauditi al cristianesimo fino a noi. Grazie x l' eccellente chiarezza e coinvolgimento!
Grazie mille!
Sono laureato in Archeologia, insegnante di Storia antica e di Latino, ateo.
Complimenti per la chiarezza e la competenza. Apprezzo il tentativo (talvolta per lei impegnativo) di distinguere tra storia della cultura e degli avvenimenti, filologia e fede.
Bella anche la precisione del lessico, benché nelle sue espressioni trapeli a volte un fondo luterano anche più che evangelico.
La ringrazio molto per l'apprezzamento! Anche se ammetto che mi sfugge il senso della sua ultima affermazione. Un caro saluto!
Sto iniziando a seguirti. Che Dio ti benedica. Grazie.
Grazie a te, sei il benvenuto!
@@vittoriosecco ho apprezzato anche il tuo dialogo con il divulgatore cattolico di Bella Prof (non ricordo il suo nome e me ne scuso). Premetto che amo i cattolici e li considero nostri fratelli. Pero' il punto e' che se essi leggessero e applicassero le lettere di Paolo di Tarso, e in generale tutto il Nuovo Testamento, non sarebbero piu' cattolici! La tradizione annulla la Bibbia e questo ce lo diceva Danilo Valla in un incontro di cristiani che abbiamo fatto qualche anno fa in Romagna. Comunque mi e' piaciuto il tuo approccio con lui in quel dialogo. Gettare ponti e non cercare divisioni.
@@cristianiattivi grazie Yuri! Gianmario, cui fai riferimento, è un amico e una persona intelligente, prima di qualunque altra qualifica. Il problema del cattolicesimo, a mio modesto avviso, è anche ciò che lo caratterizza intimamente, ovvero l'idea che vi siano più fonti di rivelazione. Per cui non è che non leggano Paolo, anzi c'è chi lo fa molto bene, il fatto è che le loro premesse ermeneutiche sono molto diverse da quelle evangeliche. Però mi rendo conto che un cattolico le cose sono percepite diversamente, e lo rispetto fintanto che c'è correttezza e disponibilità al dialogo. Questo canale accoglie tutte e tutti fintanto che ci si comporta rispettosamente, e a questo tengo molto.
@@vittoriosecco si hai ragione, si chiama Gianmario, infatti avevo posto alcuni commenti sotto i suoi video, ma anche io lo considero una persona pacata e gentile, certamente molto intelligente. Bene, ascoltero' alcuni dei tuoi video, certamente noto in te una preparazione non comune.
Grazie di cuore! Ho scoperto a 66 anni questa lettera nella sua interezza. C'e bisogno di persone come lei. Dio la benedica
La ringrazio molto, cara signora, per queste sue belle parole, che mi fanno tanto bene! Dio la benedica!
Non è una caduta! È bellissimo il tuo entusiasmo ed è contagioso. Grazie Vittorio. I tuoi video sono sempre interessanti e formativi!
Grazie cara Alessandra, mi fa davvero piacere questo commento!
Grazie Vittorio.
Ti ho ascoltato predicare a IV Novembre. Il Signore ti guidi sempre nella tua missione pastorale.
Grazie cara Ivana, è un onore! 😊
grande comunicatore con una cultura enorme.Sei un grande
Grazie di cuore, Massimo!
Che bella puntata, grazie tante
È un piacere, grazie a te!
Avrei ascoltato ancora, sei così chiaro, semplice, comprensibile ma nel contempo profondissimo! E Mi ha colpito soprattutto il come hai così dolcemente dimostrato la grandissima apertura di Paolo: una lettura finalmente libera da preconcetti che nulla hanno a che vedere con la fede. Un abbraccio
Cara Barbara, grazie di cuore per queste tue belle parole! Ricambio l'abbraccio con affetto!
Concordo con lei signora, finalmente un docente preparato e profondo. Ce n'è davvero bisogno.
Lezione magistrale! Oltre il contenuto e la forma impeccabili, il tuo entusiamo e la freschezza della presentazione sono coinvolgenti. Docenti come te rinverdiscono la voglia di studiare, di imparare di capire e di conoscere. Continua cosi sei un dono per chi ti ascolta. Buon lavoro.
Grazie di cuore, davvero mi fa molto piacere leggere queste parole!
Le meriti. Sono frutto dei tuoi studi del tuo impegno serio e della tua passione che trasmetti. Continua cosi sei grande!
Non vedo l’ora di seguirti nella prossima lettura…. Troppo bravo,
Finalmente con il tuo aiuto riesco a capire quello che leggo… perché devo essere sincera la bibbia la leggo ma riuscire a comprenderla non è per niente semplice. GRAZIE GRAZIE GRAZIE!! 🙏🏻🙏🏻🙏🏻🤗🤗🤗
Sono molto grato per queste tue parole, cara Monica! Grazie 😊🙏
Carissimo Vittorio, mi permetto il tono confidenziale, sei stata la scoperta più bella e formante di questo anno. Grazie per tutto quello che ci compartecipi, frutto di studi e meditazioni. Un Cordiale saluto, paola
Cara Paola, sei più che la benvenuta e ti ringrazio per questo messaggio così bello e sentito. Le tue parole mi danno forza per proseguire in questo progetto!
davvero tanta stima...per la competenza ma soprattutto per la passione e l'entusiasmo. Questo video, come quello sul Cantico dei Cantici, mi hanno fatto fare una bella sosta, nella commozione....
Grazie di cuore, lo apprezzo davvero molto!
Dovrò vederlo più volte prima di comprenderlo bene...vuol dire che il livello è molto alto😬. Grazie Vittorio!
Grazie a te! Sentiti il benvenuto sul canale 😊🙏
Grazie grazie per la chiarezza, si sente una preparazione approfondita!complimenti!
Prego, è un piacere!
Grazie, bellissima ed appassionata esposizione.
Grazie a te!
Grazie Vittorio per aver con tanto entusiasmo spiegato la visione liberatoria di Paolo,la croce come punto di partenza di un'umanità nuova e la radice comune da cui nasce
Grazie cara Ariella, per me è un testo davvero importante! Temo di non essere riuscito a dissimulare il mio coinvolgimento personale...
@@vittorioseccoCredo sia impossibile rimanere impassibili difronte e certi testi,un caro saluto
@@ariellaaquili269 dici bene, e a volte è solo bello sentire che non si è impassibili!
Fra Mario Cocotti francescano
Splendido ❤️ Grazie ♥️
SUPER ❤ Inaspettato profondo
+PACE E BENE -T-
Caro Mario, sentiti il benvenuto! Grazie per questi apprezzamenti 😊🙏
Bellissima spiegazione. Grazie...❤
È un vero piacere! 😊
Paolo è un autore attuale!!....
Senza dubbio!
Grazie per la spiegazione ❤❤❤❤❤ l'amore è alla base di tutto
Prego! Direi in effetti che più che la base dovrebbe essere la conseguenza e l'esito, ma comunque è vero: è basilare!
Si verissimo, è una conseguenza, una volta che comprendi, tutto è chiaro eil resto ti viene d'istinto. naturalmente. ❤️
Si, mi hai convinto. Leggerò Paolo. È una conoscenza di cui sento la mancanza. Grazie per il tuo commento.
Sono molto grato per questo!
Vittorio sei sempre preciso, ma qui sento molto l'afflato insieme alla precisione e questo mi rende felice. Quindi sono andata a perlustrare i miei scaffali. Non avevo questa grande affinità con Paolo, ma ricordavo benissimo di avere comprato immediatamente il commentario scritto da Lutero nel 1515/16 - non appena la traduzione comparve nelle nostre librerie,1991- e nel fondo l'avevo riempito di annotazioni. C'è anche "Il pensare dell'apostolo Paolo", 2004, di Giuseppe Barbaglio, ma avevo letto con entusiasmo solo la prima parte. Mi chiedo cosa scriverebbe un Paolo redivivo ai Luterani, oggi. Nessun Cattolico si sognerebbe di derubricare Grazia e Fede, quanto alla centralità della Scrittura credo che tutte le Chiese cristiane rappresentino il virgulto cresciuto dal vecchio ceppo. Almeno: io non le avverto nemiche e "diaboliche" forse perché non conosco loro appartenenti - tranne te. Invece entro abbastanza in collisione con alcuni tipi di cattolici. Ho scritto "tranne te" perché sei limpido. Grazie. Dopo riascolterò, chissà quante volte.
Grazie di cuore. Davvero
Cara Roberta, anche se non ci conosciamo riesco a percepire la sincerità della tua gratitudine, ed è molto bello. Sentiti più che benvenuta su questo canale!
Video ed esposizione eccezionali. Sempre grazie per questi materiali di alta qualità 🙏 Del resto mostrare il coinvolgimento personale con questo testo, secondo me, è inevitabile. È un bell'aiuto davvero a capire il pensiero Paolino anche in relazione ai messaggio che ti avevo inviato, grazie mille. Anche il libro dei prof. Boccaccini sulle tre vie di salvezza, personalmente mi ha aiutato a fissare meglio alcune idee di Paolo.
Dalle nostre parti intanto abbiamo ripreso gli studi biblici, con argomento i dodici profeti minori 🙂 un saluto e a presto!
Che bello caro Mirco, grazie di cuore per questo messaggio e anche per le notizie dalla comunità! Porta i miei più cari saluti a tutte e tutti!
Ogni Volta che ascolto o un tuo video, Mi sento sempre un po' più ricco, E in modo molto Lineare riesci a trasmettere concetti bellissimi, soprattutto per L'aspetto paolino e delle Epistola hai romani in particolare , Ultimamente A piccoli passi la sto Leggendo e studiando con alcuni commentari e le tue parole si aggiungono, Importantissime a questo immenso discorso di Paolo, Proprio settimana scorsa nella comunità che frequento parlavo della legge, e dello spirito , come una geometria, E del come lo spirito Ci porta in questa libertà e ci fa essere al di sopra della legge , Hai detto bene all'inizio che non si può esaurire in un breve video perché il discorso oltre che bello si complica abbastanza Ma nonostante ciò e molto affascinante , che mi stimola moltissimo, paragonavo la legge ha una circonferenza, un cerchio, in cui ci sentiamo un po' legati, E alla libertà dello spirito come una linea infinita che si protende verso nuovi orizzonti In cui lo spirito ci può portare. (Rapportandomi a rom 8;1-2 Perche dello Spirito si parla veramente troppo poco.Ti ringrazio moltissimo perché tra una sosta e un altra sei un prezioso compagno di viaggio e di lavoro inteso in senso lato. Grazie ancora
Le tue sono parole meravigliose, che custodisco come un tesoro, caro Giuseppe. Grazie di cuore!
Grazie sempre molto interessante complimenti
Grazie, Marina!
Ciao Vittorio perdonami se ti do'del tu ma sei giovanissimo io ho 55 anni volevo farti due domande ,la prima,in romani 2:14 e' scritto che chi non conosce la legge ma fa' le cose della legge ha la legge nel cuore quindi una persona che non conosce la Torah o il nuovo patto ma con il cuore compie la legge non ha bisogno di fede perché questa persona e' legge a se comi chi ama con cuore puro ha compiuto la legge l'apostolo paolo era cristiano ex ebreo perché oggi nel 2024 gli ebrei aspettano ancora il messia paolo 2 millenni fa' ha detto che se Gesù non e' resuscitato la nostra fede è vana mi sembra chiaro Gesù e' cristiano anche se ama i suoi ex fratelli nella fede queste sono le mie domande per te ossia qual'e'secondo te l'errore di questi miei ragiona menti cioè 1chi fa le cose della legge 2 paolo cristiano terza e ultima cosa un gentile hai detto non deve fare niente perché e' gia stato tutto preparato per lui sembra quasi che Dio prepari per ogni essere umano il suo destino quindi giuda e' stato pilotato da Dio ha tradire ed essere maledetto se ho capito bene questo passaggio penso che sia una lettura sbagliata se ho capito male ti chiedo di perdonarmi e ritiro questa affermazione sei bravissimo e un mio parere personale se ci fossero in italia studiosi come te in tutti i campi sarebbe un motivo d'orgoglio per noi cittadini uomini e donne italiani un saluto di ❤️ dai castelli romani
Mi amor un video bellissimo.
Grazie mille cara!
Complimenti per la chiarezza espositiva e per il coinvolgimento emotivo convinto e sincero. I quesiti e anche i dubbi sono davvero tanti. Come mai, se Paolo cerca un approccio con la comunità ebraica romana come ponte per un'azione missionaria verso la Spagna, affronta un tema così importante e innovativo con persone di cui ha sentito solo parlare e che non conosce? C'era qualche motivo specifico? Paolo sembra affrontare il grande tema che attanagliava l'uomo di allora, ma anche quello di oggi, quello del male che lui poi sembra identificare col peccato. Ma il "male", dolore, angoscia, distruzione...morte, non è un enigma che oltrepassa anche il Peccato? O tutto il male è conseguenza del peccato?. La salvezza per grazia presuppone una fede operativa. Il libero arbitrio in questo caso viene rispettato?
Caro Giuseppe, grazie di cuore! Trovo molto bello che il video ti abbia suscitato tutte queste domande, è davvero questo lo scopo! Cerco di risponderti brevemente e con ordine: 1) Questo è un tema storiograficamente controverso, ma in generale i più ritengono che sia un modo per esporre e far conoscere in dettaglio il proprio pensiero proprio ad una comunità che ancora non lo conosceva ma con la quale doveva collaborare. 2) queste sono domande teologiche, quindi potresti trovare affermazioni differenti dalle mie altrove, ad ogni modo: Il male è una categoria filosofica che Paolo non usava direttamente, ma noi sì; il punto è che il peccato non va inteso come un errore o un cedimento morale, ma piuttosto come dimensione complessiva della realtà. Quindi il peccato include ogni male, che pure è previsto da Dio e conduce in ogni caso alla Sua gloria. 3) La salvezza per grazia non presuppone una fede operativa, ma se mai la genera, e il libero arbitrio non è una categoria biblica. Questo ultimo punto è decisivo: la fede non è un'opera che in qualche modo fa accedere alla grazia, ma la grazia, del tutto immeritata, apre la porta alle opere (cioè all'amore) e alla fede. In effetti potremmo dire che la fede non è altro se non la presa di coscienza dell'opera di Dio nella vita di colui o colei che sin dall'eternità sono stati chiamati all'elezione. Spero di averti risposto!
@@vittoriosecco Si, senz'altro, chiaro e puntuale. Grazie!
Ovviamente le incertezze sono ancora tante, ma su una chiedo luce e chiarimento. Paolo sembra così "concentrato" o meglio consapevolizzato della portata del "peccato" e quindi della non conformità al volere divino che sembra abbia seguito corsi speciali post tridentini. Ma perchè mai "l'ira di Dio" debba scagliarsi, non solo, ma in particolare verso "passioni infami" che riguardano la sessualità, i corpi, le depravazioni...ciò che nella natura umana viene almeno oggi considerato come espressione dell'impellente propulsione della vita? Questa repulsione alla sessualità e alla donna ripresa anche da Agostino ha creato tante disuguaglianze e problemi nel corso dei secoli che anche oggi ne portiamo conseguenze.
Per la tua descrizione della visione paolina sulla Grazia e sull'Amore, e per la passione e il trasporto che lasci trasparire nell''esporla, mi pare di vedere un Santo Cupido che scaglia le sue frecce argomentative verso di noi per farci innamorare dell'Amore. Grazie.
@@maurotommaso ti ringrazio!
Caro Vittorio, posso solo semplicemente scrivere a commento di questo video questa parola GRAZIE!!!
Caro Maurizio, credimi mi fa davvero bene percepire questa gratitudine! Grazie a te, di cuore.
Grazie
prego!
Perfetto 👌🏻
Addirittura! Grazie mille e tanti cari auguri per la Pasqua 😊🙏
@@vittoriosecco lui mi ha spirato molto! Sei riuscito perfettamente a descrivere la lettera ai Romani con le tue parole! Grazie
@@vittoriosecco buona Pasqua anche a te!
@@lamulatisssima5017 Mi fa davvero piacere! Un caro saluto
Gentile Vittorio, da poco ho scoperto questo tuo meraviglioso canale. Grazie davvero per quello che fai! Sto per approcciare seriamente lo studio della Lettera ai Romani; oltre a fare tesoro di questo tuo video e della bibliografia suggerita, mi interesserebbe molto avere una tua opinione sul testo di Antonio Pitta della collana Studi Biblici. Lo avevo scelto poco tempo fa come base di partenza, visto che la traduzione di Barth è introvabile. Vedo che è in bibliografia, ma è il testo giusto con cui iniziare? Grazie mille!
Grazie di cuore a te, caro Lorenzo, per questo commento! Pitta è un ottimo studioso e certamente può essere un buon punto di partenza, anche se naturalmente non si può approcciare un testo come Romani semplicemente con un solo libro in accompagnamento, per te sarà necessario anche leggere commentari e studi specialistici in inglese e, probabilmente anche in tedesco.
Benissimo, grazie ancora!
Mi chiedo se questa ,e naturalmente tutte le altre lettere, vennero scritte fine a se stesse o davvero furono consegnate ai legittimi destinatari, in che modo e se ci sono prove che ciò sia avvenuto a suo tempo.
Per quanto riguarda Romani, sì: la lettera aveva un destinatario reale e serviva a preparare la missione di Paolo verso occidente. Questo in generale è vero per le protopaoline, ma ad esempio è meno facile per una lettera come Ebrei, ad esempio, che comunque non è di Paolo. Ad ogni modo esistono criteri per lo più interni (struttura, stile, contenuti o richiami ad altri avvenimenti) per stabilire la natura epistolare di uno scritto antico.
Complimenti per l'esposizione calorosa. Purtroppo siamo arrivati alla teologia ( con la lettera a i Romani) e si è notato. Mi congratulo per il difficilissimo tentativo di tenere insieme il Paolo ebreo e rispettoso delle legge e l'introduzione evidente nel suo discorso di nuovi paradigmi. Facendo attenzione nel non cadere in "eresie", di fede o accademiche. Personalmente trovo assurdo che un Dio pretenda un povero fedele di comprendere questi giochi dottrinali esposti da Paolo e da chi lo interpreta. In oltre la teologia della sostituzione è ben presente si nella lettera a i Romani che in tutto il corpus paolino.
Caro Salvatore, ti ringrazio molto! Sono d'accordo e rispetto il tuo punto di vista, tranne sull'ultimo punto: quella della sostituzione è, storicamente, un'idea che appare solo nel II secolo d.C.
Ma anche altre dottrine e dogmi sono state elaborate nei secoli successivi, ma non per questo non vengo accolti da moltissime chiese. Il problema è che la filosofia Paolina si offre a molteplici speculazioni tutte più o meno credibili.
La teologia della sostituzione è demolita dal Testo greco della Lettera ai Romani, purtroppo non c'è peggior cieco di chi non vuol vedere (leggere) e peggior sordo di chi non vuol sentire.
@@salvatoredam6229 certamente, ma la credibilità dei dogmi nasce, almeno in ambito protestante, dalla loro conformità alle Scritture. Quindi il sostituzionismo è del tutto escluso, almeno a partire dalle acquisizioni esegetiche del secolo scorso. Poi ripeto, non ti voglio convincere del fatto che dovresti condividere ciò che dice Paolo, non è lo scopo del canale, e anzi anche critiche motivate e garbate, come del resto sono le tue, sono sempre ben accette!
Premesso che sono contrio alla teologia della sostituzione, è innegabile che Tertulliano, Agostino e anche Giovanni Crisostomo ne fanno un cavallo di battaglia prendo le loro convinzioni dagli scritti Paolini e da altri testi del nuovo e del vecchio testamento. Per circa 2000 questa idea è stata quasi incontrasta in tutto il cristianesimo. Solo nel secolo scorso a causa dell'olocausto si è cercato di mettere una pezza, elaborando varie idee come la doppia alleanza, restaurazione, teologia delle alleanze, ecc. (Idee ovviamente non nuove). Perché ci si è dato tanto da fare? Ovviamente per non ripetere i crimini storici contro gli Ebrei e per salvare il concetto della nuova alleanza o nuovo patto. Sono convinto anche da prove scritturali che questo nuovo patto non è stato mai instaurato da Gesù ma sia il frutto della propaganda del predicatore, visionario di Tarso e di manipolazioni dei vangeli. Comunque sarebbe un discorso troppo lungo che non si può affrontare in questo modo.
Altro che banalizzare...una splendida capacità di sintesi sposata a profonda spiritualità.
Grazie davvero!
Buongiorno.
Ho iniziato ad ascoltare un po' in modo random i video del canale ma poi ho deciso di ascoltare con ordine l'introduzione al Nuovo Testamento.
In questo video, ma anche in altri, è stato sottolineato più volte come San Paolo, ma in generale tutti i primi cristiani, fossero a tutti gli effetti ebrei che hanno creduto in Gesù Cristo quale Messia atteso da Israele.
In quale momento si può dire ci sia stata la consapevolezza di essere una nuova Chiesa?
Grazie e complimenti per il lavoro di divulgazione.
Grazie mille e benvenuto sul canale! Diciamo che la separazione dalla sinagoga e la progressiva perdita di consapevolezza dell'identità ebraica del Cristianesimo si consumano nel corso del II secolo d.C., a causa del sempre maggiore successo presso i gentili, che diventano l'elemento etnico dominante nelle chiese.
B 2:53 grazie
Grazie a te!
Ho trovato questo video molto interessante, ora alcuni aspetti del pensiero dell'apostolo Paolo mi sono più chiari.
Se ho capito bene Dio ha scelto, prima della creazione del mondo, un determinato numero di persone donando loro la grazia per la salvezza. Questo in accordo con le parole di Gesù: "nessuno può venire a me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato. "
Non mi sono però chiari due punti:
1. Su quali basi Dio fa questa scelta? Forse in quanto onnisciente conosce già il comportamento futuro di ogni uomo?
2. Il libero arbitrio è venuto meno con Adamo che disobbedendo ha reso l'umanità schiava del peccato. Quindi solo chi è liberato da questa schiavitù per mezzo della grazia può ritenersi pienamente responsabile del suo operato di fronte a Dio?
Mi scuso se ha già trattato questi argomenti, ma ho iniziato da poco a seguire questo canale. La ringrazio.
Cara Signora Bertoli, premettendo che possiamo darci del tu, la ringrazio per questa sua domanda, che non è inopportuna. Il tipo di domanda che Lei mi fa ha un taglio teologico ermeneutico, e quindi le risponderò su questo piano.
1) Non vi è alcun indizio sul criterio adottato da Dio per l'elezione. Questo è molto importante proprio per evitare che una teologia delle opere, fatta uscire dalla porta rientri dalla finestra. La rimando a Rm 10,5-8. La grande liberazione dell'Evangelo consiste proprio nel fatto che la Salvezza non appartiene ad una caratteristica o un agire umano, ma solo a Dio, che ne dispone come meglio crede senza dover rendere conto a nessuno. Per quanto ci riguarda, si può essere raggiunti dalla Grazia di Dio indipendentemente da qualsiasi precondizione, e tuttavia soltanto chi crede in Gesù Cristo e alla Sua opera può essere certo del fatto che le Sue promesse di salvezza non verranno meno. Tuttavia, il comportamento dell'essere umano non è indifferente, anzi è una conseguenza della grazia. Nessun credente che si confessi salvo per Grazia mediante la Fede può sottovalutare il proprio peccato né l'importanza dell'amore per il prossimo. Invece, riconoscendosi peccatore perdonato sarà indirizzato dallo Spirito verso una vita sempre migliore nell'amore a Dio e al prossimo.
2) L'umanità è sottoposta al peccato, dunque qualunque "libero arbitrio" è da escludersi. Quanti sono toccati dalla Grazia, comunque, pur rimanendo nella condizione di peccato sino alla morte fisica, sperimenteranno la libertà nell'amore, agendo in accordo con la volontà di Dio. Questo è ciò che si chiama Santificazione.
Ma perché hai messo la pubblicità? Escono certe pubblicità assurde che distraggono dall’argomento.
Capisco che in Italia il concetto di pagare le persone per il loro lavoro non è di moda, ma se Lei mi fa delle offerte congrue per questo lavoro, io tolgo volentieri la pubblicità. E, per inciso, ovviamente il tipo di pubblicità non lo scelgo io, ma l'algoritmo di RUclips, in base ai dati che Lei fornisce.
È Agostino in sintonia con ia visione paolina quando scrive: "ama e fa’ ciò che vuoi; sia che tu taccia, taci per amore; sia che tu parli, parla per amore; sia che tu corregga, correggi per amore; sia che perdoni, perdona per amore; sia in te la radice dell’amore"?
@@maurotommaso direi proprio di sì!
Grazie . Prisco alias Giorgio Ughi
Prego, è un piacere!
1 Pietro 3:3-4 dice che l'ornamento (della donna) "non sia quello esteriore, che consiste nell'intrecciarsi i capelli, nel mettersi addosso gioielli d'oro e nell'indossare belle vesti; ma sia quello che è intimo e nascosto nel cuore, la purezza incorruttibile di uno spirito dolce e pacifico, che agli occhi di DIo è di gran valore".
Caro, non mi è chiaro il senso di questo commento. Perché citi la lettera di Pietro?
Hai fatto una sintesi sorprendente, è il video che ti è riuscito meglio, anche io non concordo con la tesi di Bocaccini (le tre vie di salvezza) peró ti prego di verificare che dire che "per Paolo l'amore è la sintesi della Legge" (hai detto questo nel precedente video) è diverso dal dire che "il compimento della legge è l'amore"; dunque non è l'amore che illumina la legge, bensì è la legge che come un pedagogo conduce a Cristo e dunque prepara all'amore. L'uomo "naturale" per Paolo non può amare autenticamente (1Cor 2:14).
Hai una preparazione e una dote divulgativa ai massimi livelli, rendendo comprensibile e sintetico ciò che non lo è.
Grazie di cuore, faccio il possibile!
Ho sentito solo ora la tua esposizione che condivido.
Non capisco una delle tue risposte a un commentatore quando asserisci che non si capisce il criterio che Dio adotta per l elezione .
Se Egli è, come anche tu asserisci, amore l'elezione dovrebbe essere per tutti e per alcuni solo in caso di determinati fini ad esempio quella di Israele.
Sembrerebbe che tu creda nella predestinazione ma spero di aver capito male.
Ti ringrazio se mi chiarisci questo punto.
Caro, un criterio di apocatastasi generale basato sulla categoria di amore a mio avviso non è deducibile dalla letteratura paolina, e per quanto riguarda Romani direi che ha senso ritenere questo a partire da Rm 9-11. Naturalmente questo non significa che si identifichi un gruppo umano da caratteristiche specifiche da opporre ad altri giudicati dannati per natura, Questa sarebbe una distorsione del tutto assente nel Nuovo Testamento.
Tuttavia, teologicamente, pensare di poter dedurre e giudicare i propositi di Dio in base all'intendimento umano di principi etici è a mio avviso del tutto contrario alle Scritture. Personalmente io non posso leggere la Bibbia senza prendere sul serio la Divina Predestinazione, che personalmente ritengo essere una buona notizia, per cui mi spiace che in qualche misura ti metta a disagio. Scuserai un povero calvinista!
Sì, sono in disagio. Scuserai un misero cattolico ? Posso solo aggiungere che si compia in me e in te la Sua volontà.
C'è un concetto che mi disturba in tutti i ragionamenti, in tutta l'esegesi che si fa sugli scritti del vecchio e nuovo testamento ed in particolare sull'insegnamento paolino, ovvero la presunta o pretesa "universalità" del Cristianesimo. Tutti i concetti che costruiamo attorno agli scritti e non ultime appunto le lettere paoline sono figli della nostra "cultura mediterranea" ellenistica o forse/meglio precedente ancora. Questo concetto di "peccato" da attribuire all'Adamo primordiale non vale o meglio non è altrettanto condiviso con altre culture orientali e/o amerinde. Può, anzi di sicuro, essere che io fraintenda a causa della mia ignoranza in materia ma riterrei che di fondo, di "universale", ci sia solamente la contrapposizione tra il bene ed il male, tra il bianco ed il nero, tra la luce e le tenebre; declinato all'inverosimile sulla base delle diverse culture e come anche il libro di Enoch lascia intendere. Rimane sullo sfondo la domanda senza risposta ovvero: chi ha creato il male?
Caro Giovanni, naturalmente il pensiero di Paolo non è necessariamente da condividere. La maggior parte delle culture, e anche molte correnti nel giudaismo stesso non avrebbero accettato la sua visione del mondo, né tanto meno l'idea di un Dio personale creatore o di un essere umano morto e risorto. Queste idee sono condivisibili da un punto di vista di fede, e si basano infatti sulla categoria della rivelazione, che per sua natura non può essere universalmente accettabile culturalmente. Per quanto riguarda il male in effetti esso non è creato, anzi potremmo dire che è una privazione della pienezza di ciò che effettivamente esiste, un po' come il "freddo" sta al "caldo". Però sia chiaro, altre culture darebbero risposte assai diverse. Quindi capisco le tue perplessità, tutto sommato è normale.
Bella esposizione storico letteraria, purtroppo non ci sono indicazioni su come si giunge alla grazia o come questa si manifesta! Non credo personalmente che tutti i battezzati o frequentatori di chiese giungano alla salvezza! Credo che trasmettere ltale nsegnamento possa essere fuorviante in quanto senza la santificazione nessuno vedrà Dio! Purtroppo non ho mai sentito nessuno spiegare / chiarire come si raggiunge!
Cordiali saluti Aldo
Grazie per questo commento! Il punto è proprio che la grazia non è qualcosa che si può controllare o raggiungere attraverso atti religiosi o azioni determinate. È un libero dono di Dio che Egli assegna secondo il Suo giudizio, e non secondo il giudizio umano. Un dono che non può essere ottenuto, ma solo ricevuto nella gratitudine della fede. In questo, la fede in Cristo non è un'opera che permette di raggiungere la salvezza, bensì una conseguenza di una grazia proveniente.
Oserei dire che Paolo ha "inventato" il peccato originale mai esistito fino ad allora e lo ha utilizzato come base per formulare la sua nuova teologia , lui che non ha mai conosciuto Gesù e si è scontrato con gli ebrei del suo tempo. E poi ebrei, pagani, greci, romani e tutto il resto del mondo ?
@@pepperossi6719 non sarebbe però corretto, per i seguenti motivi:
1. Paolo non inventa il "peccato originale", che sarà frutto della teologia di Agostino. La dottrina del peccato di Paolo era già presente in forme assai simili in altre forme di giudaismo del Secondo Tempio.
2. Paolo non ha mai incontrato Gesù in vita, ma certamente ha recepito suoi insegnamenti attraverso il contatto con discepoli di prima mano.
3. Paolo era ebreo, e ha elaborato le proprie dottrine nel giudaismo, pur prendendo le distanze da altre correnti o interpretazioni.
@@vittoriosecco ok. Va bene. Grazie.
Ciao Buon giorno...
Ultimo arrivato...
Come fai ad essere così....eloquente...umile...e cordiale...
Sei ispirato..?!
Ok...a presto...
Ultimo arrivato...
Ok
Caro Roberto, troppo gentile! Io mi limito a darti il benvenuto sul mio canale, il resto lo lascio decidere a chi ascolta 😊🙏
Ok...grazie...ti seguirò...attentamente....c è bisogno di Parola di Dio....nel sovraffollamento....you tube...
Grazie a presto....
@@robertobisio6202 prego!
Scusa non ho ben capito:
è la grazia di Dio che ci salva…..,
domanda; ci salva da chi, da che cosa?
Grazie
gio💫
Figurati, hai fatto bene a chiedere: dal Peccato e dalla Morte. In altre parole, il punto è che la dimensione del peccato impedirebbe qualunque possibilità di salvezza agli esseri umani se Dio applicasse con rigore il suo giudizio. Ricorda che tutta la premessa di Romani è centrata sull'incombenza di un giudizio di ira, ovvero di condanna e distruzione del genere umano. Dio però, nel suo amore, non esercita in questo modo il suo giusto giudizio, bensì per sola grazia, gratuitamente, per mezzo di Cristo ha deciso di salvare degli esseri umani da questa distruzione, per farne dei figli e dei fratelli nella vita eterna.
@@enricochestriio qui sto parlando della lettera ai Romani, non sto facendo letture apologetiche. Quindi al di là della mia fede personale qui si tratta di capire il contenuto della lettera ai Romani.
@@enricochestri Con tutto il dovuto rispetto, se lei non è in grado di comprendere che questa non è la mia prima attività e che specialmente nel fine settimana potrei avere altro da fare che rispondere ai suoi commenti, e anzi pretende da me qualcosa come se fosse un atto dovuto, credo che prima di rivolgersi alla dottrina dell'apocatastasi dovrebbe imparare un po' di buona educazione. Detto questo, si rivolga pure ad un altro canale.
Troppo comodo, dare la colpa
ad Adamo. Risolvi e dai le risposte,
che le semplici formule razionali,
non sarebbero in grado di dimostrare e,
altrimenti impossibili, alla sola forza della logica.
Ti prego, non tirarmi in ballo la fede, e poi, quale?
In chi…?
Complimenti alla Tua intelligente
Espositio👏
gio💫