Tu non sei i pensieri che fai.
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- Опубликовано: 5 фев 2025
- Non abbiamo un'idea precisa di come si produca il pensiero o, nel caso, da dove esso arrivi. Tuttavia possiamo divertirci a porci questa domanda e cercare una risposta un po' diversa a quella cui siamo abituati.
#pensiero #interiorità #tunonseiipensierichefai
Grandeeeeee.....finalmente qualcuno che dice cose sensate! Complimenti per i contenuti e per la modalità di comunicazione diretta e senza fronzoli.
Finalmente una spiegazione di alto esoterismo in modo semplice chiaro e diretto. Forse non sei sceso in particolari scomodi ma comunque eccellente. Ho sempre sospettato che esistesse ciò che hai spiegato e il se tiro dire da un altra persona è un grande sollievo. Grazie
Ciao Davide! Buon anno e...Che il vuoto sia con noi!!!
Mi trovo completamente d'accordo.
Riguardo il dualismo Neuroscienza misticismo e da dove proviene il pensiero, penso che tutti e due siano facce della stessa medaglia e che, come diceva Alan Watts, non dobbiamo cercare di creare verità, ma solo cambiare prospettiva, ds un bicchiere mezzo vuoto ad uno mezzo pieno per esempio.
Trovo assai illuminante l'ultima metafora di cercare di allargare l'asticella della radio e percepire più emozioni, è un ragionamento che applicavo solamente ai pensieri ma mi rendo conto che la mia asticella non era larga abbastanza per guardare all'inisieme. Tutto sommato grande video, soprattutto per iniziare l'anno!
Sei un grande ❤grazie per aver fatto questo video . Hai permesso al vuoto di diventare un ottimo servizio per tutti. Grazie
Da quello che ho capito, rimanere in ascolto accettando quello che arriva, senza porre giudizio, ma facendone solo esperienza, per poi assistere ad un cambiamento spontaneo dello stato di coscienza. Grazie 🍀
Un abbraccio grandissimo da Bergamo a tutti voi Che bello vi voglio bene
Alla fin fine mi pare che anche in questo caso vale il leggendario “be water my friend”.
Affascinante come teoria o realtà che possa essere. Stando sul pezzo ti confesso che, almeno nel mio caso disperato🫥, è molto difficile rimuovere il prisma…. Un caro saluto e grazie a te
Ciao Davide, grazie e buon anno anche a te!! Argomento interessante, propio ieri stavo facendo questo tipo di ragionamento, mi ero accorto che ad ogni stimolo esterno suono/sensazione producevo un pensiero specifico che non avrei mai fatto in assenza dello stimolo stesso. Continua così, complimenti.
Stefano
Q
Grazie! Lanalogia del colore è interessante e utile, difatti mi hai fatto ricordare che si usa in radionica sui caratteri delle persone. Come strumento per il vuoto posso suggerirne uno, quello di ballare con la musica a occhi chiusi un’ora e poi sedersi o sdraiarsi in silenzio😊
Meraviglioso. Non posso e non riesco a dire altro. Grazie.❤
Ciao grazie a te per le belle parole!
Buon anno Davide e ben trovato, interessante la materia!
🤝🤝🙏 buona vita SANA a te🌈👍
Che sorpresa scoperto per caso si vede che era arrivato il momento di conoscerti grazie nille😂
Giusto oggi ti pensavo! Buon anno Davide!
Caro Davide, qualora non li avessi mai letti, il che mi pare improbabile considerata la tua vasta cultura, ti consiglio due libri : "Vivere il vuoto, la dimensione filosofica dell esperienza zen" . Lo trovi sulla rete gratuitamente in pdf.
L altro è : "Il TAO della fisica". Un abbraccio forte.
Rob
Ciao il primo non l’ho letto, il secondo invece si. Grazie per i suggerimenti!
Una giustifica filosofica che dà adito ad accarezzarli e rimanere avvelenato nei pensieri ,.
Molto bravo, grazie
dalla mente universale
Salve, magari non c'entra nulla (ma tanto un commento vale anche meno) ma secondo me c'è una correlazione tra (quantomeno) la cifra "emotiva" del pensiero e quel che si mangia/assume.
In ultima analisi, è la materia che compone il prisma a decidere il destino della luce
Forse
Grazie per queste condivisioni
ʕ·ᴥ·ʔ__🌱
Ciao! Si concordo con la tua aggiunta, anche dal punto di vista della medicina tradizionale cinese il pensiero è molto collegato all'apparato digerente, quindi digerire male significa pensare male.
Detto ciò e restando nella metafora, se il fine è andare a prendersi il raggio di luce prima del prisma, la materia che compone il prisma non è poi così interessante.
Grazie a te!
@@Taodao grazie, non ne so nulla di taoismo, ma dato alcune "soluzioni" (scusi se bestemmio) le condivido per "carattere" (chissà se è una categoria valida anche nel vostro sistema)... vi ascolto.
Quali sono
I primi 10 video che consiglierebbe ad un profano? Suoi o anche di altri se necessario...
Ancora grazie
Bravo interessante
Per andare oltre il prisma serve radio Taodao 😀
grazie
Vero, l'ho sempre pensato. (...)
È comunque da "dentro" anche se la nostra mente duale ha bisogno distinguere "dentro" e "fuori". Però è interessante notare come, purché tutto funzioni al meglio, sia necessario riconoscere e affermare "IO NON SONO IL PENSIERO"!
Sono d'accordo con le cose che dici ma senza il titolo
Caro Davide io non credo che i nostri pensieri provengono da fuori di noi, perché se così fosse, da dove dovrebbero provenire? I nostri pensieri li produce là nostra mente a cui noi non dobbiamo identificarci. Noi non siamo la nostra mente. Il segreto a mio parere è iniziare ad osservare tutti i pensieri che abbiamo senza identificarci con loro , senza ascoltarli nè giudicarli. Se iniziamo ad osservarli, creiamo uno “spazio” tra l’Io ed i nostri pensieri, tra l’Io e la nostra mente; l’essere presenti in quello spazio significa vivere nella Consapevolezza, dove risiede il tuo vero “Io” senza la contaminazione della mente. Continuando così, i pensieri si acquietano perché non vengono più ascoltati. Questi spunti li ho trovati nel libro “Il potere di Adesso “ di Eckhart Tolle. Non solo ma anche il Dott. Catona, psicologo e psicoterapeuta, nei suoi video su YT afferma questo. Grazie per gli interessanti video che fai.
Complimenti!davvero.
Conosci Rupert Sheldrake?
Si la teoria dei campi morfici è un bel l’esempio di mente che riceve segnali dal’”esterno”
Ciao Davide 🌻
Ciao Davide, ti sto riascoltando e mi è sorto un dubbio:non credo che quando abbiamo sete formuliamo il pensiero "ho sete", non è che si tratta di impulsi e i pensieri sono altro?
Si le sensazioni, o gli impulsi sono diversi dal pensiero, però è anche vero che una mente abituata al linguaggio tende, normalmente, a tradurre gli impulsi in pensiero. Così come, quando ci sentiamo "giù" tendiamo a verbalizzarlo dicendo "sono stanco" etc..
@@Taodao capito 👍
🙏💗🙏💗🙏💗🙏💗🙏💗🙏
Davide una notazione tecnica: i tuoi video hanno un volume molto più basso degli altri che si trovano in RUclips, per cui se ascolti in auto ad esempio si fa molta fatica a capire anche a tutto volume... Se Puoi provvedere gentilmente ad amplificare il volume, grazie in Anticipo :-)
Grazie del feedback, cercherò di provvedere
🏳️🌈🏳️🌈🏳️🌈✌️🕉️☯️☸️🗾🏯⛩️📿👍🦋🦅🐉
Buffo xke un metodo che utilizzo x zittire la mente e rilassarmi è proprio domandare dentro di me "da dove arrivano i miei pensieri?" Oppure " quale sarà il mio prossimo pensiero?" E ascoltare la risposta dentro.. che ovviamente il cervello non sa quindi si zittisce et voilà, il vuoto è fatto! Poi dopo qualche secondo il cervello riparte a pensare e si rifà la domanda, e si procede così qualche min... è mooolto rilassante (metodo ideato da Frank Kinslow)
🙏👌 buona vita SANA e anche CONSAPEVOLE 🌲 è quello che scrive Eckart Tolle,nel suo libro, è un ottimo metodo per zittire la mente 🌈... siamo tutti in cammino, grazie 🤝🤝tashi deleh 🌲
Grande Davide!
Mi hai fatto pensare a questo video del dott.Ruga che ti segnalo: ruclips.net/video/41fSGCXV00A/видео.html&feature=shares
Fornisce spunti interessanti riguardo a quello che hai detto
Grazie lo guarderò
Nel Buddhismo la concezione di un “sè” realmente esistente come soggetto è considerata una visione erronea.
Di fatto, possiamo trovare i singoli pensieri ma non possiamo mai trovare il “sè”, esattamente come in una Ferrari possiamo trovare la vernice rossa, la lamiera, i singoli pistoni, ma la “Ferrarità” è solo un concetto della nostra mente, che di per se non esiste (tanto che ad esempio per un cane, quella è solo una comoda (?) cuccia).
Realizzare ciò non intellettualmente ma come vera comprensione significa superare la sofferenza e uscire dal Samsara o ciclo della rinascita.
Ci potrebbe essere, come altra ipostasi di lavoro, la possibilità che il PENSIERO è un'estensione di chi siamo (per me l'Essere, come sostantivo Parmenideo)... per cui SIAMO (non creiamo!) il PENSIERO!
Questo non esclude che possiamo percepire i PENSIERI che sono un'estensione di altri... e magari integrarli e farli diventare parte di noi... :)
Questa ipotesi apre scenari interessanti... :)
@@consalvodalletna3345 il fatto che SIAMO (e non creiamo) il pensiero, significa appunto che noi non esistiamo come entità reale a se stante, ma solo come somma di pensieri
@@hokubluesky4989 la mia ipotesi è che siamo Entità a se stanti (che non HANNO pensieri) che SONO i pensieri!!
Chi siamo e i pensieri sono un tutt'uno!!
@@consalvodalletna3345 sì.. se ci pensi è proprio ciò che ho detto 😉. Facile (abbastanza) da pensare, difficile da realizzare
Però anche tanti psicologi ti dicono di non identificarsi con i nostri pensieri.
Certo, e mano male!