Non vedo dove sia il problema: sono scarpe in vendita, chiunque, se vuole, le può comprare... Allora torniamo agli anni 70 con le racchette da tennis in legno o le biciclette in acciaio... Si chiama progresso, l'importante è che siano accessibili a tutti e non siano un prototipo, sono sempre scarpe, non vanno da sole.
Dei dieci commenti che leggo nessuno mi sembra partire da un esperienza personale con queste scarpe ai piedi. Il vantaggio è reale, anche se il metodo adottato dal New York Times può non soddisfare i criteri del metodo scientifico. Io posseggo le 4%, mi ha abbassato i tempi di una mezza da 4'31"/km a 4'22"/km, senza che io abbia allenamento specifico sulla distanza (da circa due anni mescolo asfalto e trail, tre uscite a settimana, 2000km all'anno e non seguo ancora tabelle di allenamento) anche Roberto non le ha ancora provate, sicuramente lo farà e ci sarà un approfondimento. Le scarpe sono sempre migliorate, la piastra in carbonio rappresenta meno della metà del vantaggio perché se paragonate ad altre scarpe con piastra in carbonio di altri marchi il distacco resta netto. La schiuma (Zoom X) utilizzata nell'intersuola "pesa" di più nell'equazione. Sì avverte il vantaggio come illecito perché anche se siamo disposti ad accettare lenti miglioramenti da una generazione all'altra di una calzatura, non lo siamo più se il miglioramento è grande ed evidente. Sono 40 anni che le scarpe causano più infortuni di quelli che risolvono, quindi forse dovremmo riconsiderare il concetto che il solo autentico scopo di una scarpa da corsa sia proteggere il piede. Una scarpa chiodata protegge il piede? Una scarpa da corsa ha come scopo di rendere più efficace un gesto, migliorando tutte le componenti in cui quel gesto può essere scomposto. L'industria si è mossa sempre in questa direzione.
Sono della stessa opinione. Se non hai un'esperienza personale come fai a esprimere un'opinione? Lo fai sull'opinione degli altri. Purtroppo vedo tanta gente esordire sull'argomento con la frase "io non le ho mai provate, però..."
In effetti, dall'alto della mia ignoranza in materia, stanno vanificando la ricerca ed il progresso che queste calzature rappresentano. Purtroppo è un grosso problema non solo per questo sport. Addirittura in altri sono riusciti a regredire. Assurdo.
Comunque secondo me a parità di scarpa vince sempre il più forte.. Se vietassero le Nike e per esempio kipchoge corresse con scarpe più semplici come quelle degli altri vincerebbe sempre lui!
@@bennipacifici7558 le Nike danno un vantaggio del 4-5%, altre del 2-3%, altre ancora nessun vantaggio. Rispetto alle scarpe di 15 anni fa, tutte danno un vantaggio enorme.. Quindi chi stabilisce che il 5% è "doping" invece il 3% no? Perché non facciamo il giro d Italia con la bicicletta di coppi? Quelle attuali danno un vantaggio del 70%...
Io corro da solo ed è terribilmente faticoso, nessun coach, nessun aiuto, nessuna spinta o stimolo da parte di altri, ma è proprio quello che cerco, trovare le forze solo in me stesso, solo un aiutino con i tuoi video che trovo molto stimolanti.
Io le Vapor non le ho mai provate, ma per tutto il 2019 ho usato le Nike Fly Flyknit, uscite come le "sorelle minori" delle 4%, anch'esse con la piastra in carbonio. Comprate il sabato, indossate per la prima volta in gara la domenica (lo so, non si fa...): personale sui 10k (39'31'', -45'' sul precedente). Mese dopo personale sulla mezza maratona (1h28'02'', cioè -2'15'' sul precedente). Frutto dell'allenamento? Frutto delle scarpe? Magari entrambi... ma c'è anche da dire che rientravo da infortunio. Sicuramente la piastra dà una botta di reattività sensibile, ma per "attivarla" e farla funzionare al meglio (cioè piegarla e ottenere la restituzione dell'energia) bisogna comunque correre a un certo ritmo, altrimenti ti resta come un supporto rigido nella suola. E si tratta di scarpe non proprio "stabili", poco strutturate, per cui non è che ci si può proprio "improvvisare": i muscoli di piedi e caviglie devono saper lavorare bene. Tutto ciò per dire che non stiamo parlando di una bacchetta magica che trasforma la zucca in carrozza (come potrebbe essere invece il motorino nascosto in una bicicletta, che ti fa andare più forte a prescindere da tutto). Bandirla? non lo so. Su due piedi direi di no... perché a questo punto bisognerebbe farne una questione di materiali: perché mettere sotto inchiesta il carbonio e non una nuova mescola di gomma o schiuma reattiva brevettata? In mancanza di un regolamento sui materiali, non me la prenderei con una scarpa solo perché (una volta tanto) fa esattamente quello che promette (VaporFly 4% si chiama così perché promette un miglioramento sino al 4% della performance). A un certo punto si bandisca il carbonio tout-court, se lo si ritiene eccessivamente vantaggioso. Allora posso essere d'accordo.
Maratona di Roma (8 aprile 2018) 4h 22m 40s - HOKA ONE ONE Clifton 4 Maratón Valencia (2 dicembre 2018) 3h 59m 46s - HOKA ONE ONE Clifton 4 Venice Marathon (27 ottobre 2019) 3h 54m 09s - Nike ZoomX Vaporfly Next% Maratón Valencia (1 dicembre 2019) 3h 44m 45s - Nike ZoomX Vaporfly Next% Sicuramente le Nike ZoomX Vaporfly Next% danno un bell'aiuto anche se penso che avrei migliorato lo stesso (preparazione migliore e migliore esperienza), ma penso sia corretto parlare di doping solo nel momento in cui si usufruisce di un vantaggio nascosto di cui gli altri atleti non sono a conoscenza e non ne possono usufruire. Qui si sta parlando di un paio di scarpe che, seppur costose, ognuno può acquistare in modo da poter gareggiare ad armi pari. Penso sia più utile fornire requisiti precisi sull'attrezzatura, come succede nel ciclismo o nel Motorsport in generale, piuttosto che demonizzare una marca che evidentemente ha investito molto in ricerca e sviluppo ... e marketing. Ottimi video come sempre!!!
può essere che nel corsi di un anno e mezzo (8/4/2018 --> 1/12/2019) tu ti sia allenato bene e quindi potrebbe essere che il miglioramento lo ottenevi anche con altre scarpe...
@@rugg85 Sicuro, su questo non ho dubbi! Avrei migliorato comunque, però devo ammettere che, usandole, sono scarpe che danno una bella sensazione di spinta. A mio avviso però, alla lunga, bisogna avere caviglie d'acciaio per potersi permettere ... l'utilizzo continuativo. Provando a sintetizzare, potrebbero essere il vero prototipo delle scarpe da gara.
Mi ricorderò sempre quando ho fatto il personale in mezza maratona indossando le calze a compressione che promettevano un miglioramento della performance del 5%. La testa ha fatto tanto. Attenzione all'effetto placebo. Io ho fatto la maratona di NY con le Vaporfly 4% e non ho fatto un PB ma ho corso bene. Le scarpe hanno aiutato? Assolutamente sì. 4%? Non credo. La tecnologia ci ha resi più veloci, da sempre. Pensate ai record fatti nelle prime piste d'atletica, in sabbia battuta. Ora si corre su piste estremamente più veloci con tecnologie in continua progressione. A Berlino si dice che si fanno i record anche grazie all'asfalto, leggermente diverso rispetto ad altre città. Che si fa? Banniamo tutto?
Hai ragione Simone, ma qui si sta discutendo circa la possibilità o meno che una determinata tecnologia (calzatura o qualsiasi altra cosa) possa conferire un vantaggio meccanico evidente. Non si parla di decimi di secondo. Un caro saluto
@@michele3603 finché l'energia prodotta é totalmente provocata dall'atleta, per me, é da considerare idonea. Le scarpe sono sempre state un aiuto a massimizzare il risultato delle proprie forze. Prova a fare corre Kipchoge a piedi scalzi e vedrai che non si avvicina nemmeno a 2:10
Ce ne sarebbero a centinaia di esempi simili. Montemagno parla delle racchette da ping pong (ovviamente) la cui evoluzione ha portato, a volte, a risultati anche inattesi. Anche io ho una scarpa con piastra in carbonio ed ho fatto il mio personale nella mezza allenandomi, però come non avevo mai fatto prima. È sicuramente un miglioramento ma da qui a pensarlo illegale c'è davvero troppa strada da fare.
@@alessandromarra8885 capisco e rispetto il vostro punto di vista, ma non condivido. Spiego il perché. È ovvio che il tuo pb sia frutto dell'allenamento e su questo 4% ammetto di essere scettico anche io. però intendevo fare un discorso molto più generale: se un accessorio (di qualunque tipo) garantisse un vantaggio meccanico EVIDENTE, sarebbe giusto metterlo al bando? Sia chiaro, io sono assolutamente favorevole all'evoluzione tecnologica, ma credo sia anche giusto "mettere dei paletti" come accade in altri sport per evitare di denaturare questa pratica sportiva. Il problema è proprio concettuale: cosa fa di una scarpa, una scarpa? Dopo esserci dati questa risposta, occorre costruire un regolamento ed incentivare l'evoluzione tecnologia entro il rispetto delle norme.
Mi piacerebbe riportare un altro commento che avevo fatto sotto lo stesso video, in cui spiego meglio il mio punto di vista. " Magari senza saperlo, hai citato proprio la FORMULA 1 dove queste problematiche sono all'ordine del giorno. Ti spiego meglio. Secondo me si parte dall'idea (a mio parere sbagliata) che il fine ultimo della calzatura sia quello di incrementare la performance. Le scarpe devono assumere funzione protettiva, garantire comodità e comfort, null'altro. In formula 1 alcune componenti (esempio banalissimo: specchietti retrovisori) devono essere integrate nell'autovettura in modo da adempiere ad un'unica funzione (nel caso degli specchietti retrovisori, garantire al pilota libera visuale sul posteriore). Aggiungere extra appendici agli specchietti volte ad incrementare il carico aerodinamico sarebbe vietato. Come fanno a sapere quando alcune soluzioni degli ingegneri sono illecite? Galleria del vento e simulazioni cfd. Tornando al discorso running, mi aspetto una conclusione simile. Oggi si sarebbe in grado di stabilire quando vi è un vantaggio meccanico evidente e quindi proibire un determinata scarpa. Altrimenti alla prossima mezza maratona indosso i pattini e la chiudo con 15 minuti di anticipo (è una provocazione)."
Esprimere una posizione netta su questa situazione effettivamente è alquanto difficile, però faccio un esempio: il saltatore con l'asta usa uno strumento che lo proietterà oltre l'asticella, e questo strumento avrà delle caratteristiche strutturali (rigidità, elasticità, flessibilità, ecc) che restituiranno il carico che il saltatore riuscirà ad imprimere durante la fase di ricorsa; più l'atleta sarà forte, maggiore sarà l'energia elastica che l'asta potrà accumulare (e quindi potrà usare un'asta più "dura" da caricare), ma l'energia che l'attrezzo restituirà proviene tutta dalla forza dell'atleta. Secondo la mia opinione rimane doping (o comunque sleale) tutto ciò che arreca vantaggio coinvolgendo fonti energetiche esterne (il motorino nel canotto della bici per intenderci). Ora, se si riuscisse a dimostrare che questa scarpa rende più veloci in funzione di un particolare precarico di una sorta di molla, allora siamo ai limiti della legalità. Il concetto è che qualsiasi scarpa, nel momento in cui ammortizza l'impatto dissipa parte dell'energia dell'atleta e la scarpa più efficiente è quella che ne dissipa di meno (col rischio di diventare più rigida o secca), il ché però arreca comunque un danno alla prestazione in quanto muscoli e legamenti si affaticano prima per via dei traumi. Secondo me la scarpa perfetta è quella che ha un modulo elastico in sintonia con l'elasticità della struttura fisica dell'atleta, mettendolo "in fase" e consentendogli di esprimere al meglio il suo gesto. Tornando all'effetto molla delle Nike, mi viene da pensare anche all'elasticità delle piste di atletica: a questo punto si potrebbe arrivare anche alla soluzione di stabilire una sorta di limite per il modulo di elasticità della scarpa per renderla omologabile, perché è vero che per ora (prezzo a parte) la tecnologia delle vaporfly in commercio è a disposizioni di tutti ed ogni marchio può sviluppare una soluzione alternativa (avete mai pensato al "wave" di Mizuno? è una sorta di molla anche quella). Scusate il commento lungo, ma credo che la situazione ormai sia davvero rappresentativa di un punto di svolta.
Da possessore di Nike Zoom Fly che utilizzano la medesima tecnologia, posso dare la mia opinione sul comportamento in corsa dell'intersuola e della piastra in carbonio e, più in generale, della scarpa: la schiuma zoomX è molto ammortizzante e garantisce un buon confort anche quando lo sforzo inizia ad essere prolungato, mentre la piastra e più in generale l'impostazione della scarpa porta ad ottimizzare la falcata, proiettando il baricentro del corridore leggermente più avanti. Cronometro alla mano, non ho riscontrato un netto miglioramento rispetto alla concorrenza a parità di condizioni su corse relativamente brevi (5/10 km), ma a fine allenamento la sensazione di avere i muscoli meno affaticati era presente. A breve le testerò in una gara di 10 km e avrò un quadro ancora più preciso, ma dalle impressioni che ho avuto portano si a correre in modo leggermente più efficiente, cercando sempre l'appoggio di meso/avanpiede ed "obbligandoti" a spingere anche quando si hanno le gambe più stanche, ma non fanno miracoli regalandoti qualcosa. E sopra i 4'00"/4'10" al km sono addirittura controproducenti. Senza arrivare ad estremizzazioni tipo effetto molla etc, l'evoluzione tecnologica è alla base di qualsiasi sport altrimenti dovremmo correre tutti scalzi, le piste di atletica dovrebbero essere tutte in terra battuta, a basket si giocherebbe con le Coverse come negli anni '60 e nel ciclismo i telai dovrebbero essere d'acciaio.
Le Zoom Fly sono ben diverse dalle vaporfly next, per peso e %di zoomx presente. Le Zoom fly, la maggior parte dei siti di comparazione scarpe, non le dichiara “da gara”, poi ovviamente noi amatori utilizziamo quelle che più ci piacciono.
La Zoom Fly ha la schiuma fatta di React (formula proprietaria di Nike e segreta, alcuni roumors dicono essere a base di gomma, di certo dura un botto di km, ma è pesante, anche se meno del Boost di Adidas) non di Zoom X (a base di Pebax, che dura 250 km se sei fortunato, non pesa niente e insieme alla piastra in carbonio crea il risultato di cui ai parla). Te lo scrivo perché posseggo Zoom Fly Flyknit, Zoom Fly 3 e Vaporfly 4% Flyknit.
Lo Zoom X è presente, oltre a Vaporfly 4% e Next, anche nella Pegasus Turbo, in quest'ultima insieme al React, ma è davvero una striscia sottilina sottilina....🙂
Alberto Berardi è vero! Infatti ho avuto le Fly2 e non mi sono piaciute, le ho trovate pesanti e sicuramente non adatte alle gare. Invece ho amato le Turbo1 (due paia e più di 1200km percorsi) e ora ho un buon feeling con le Turbo2. Ho fatto infatti confusione con le Turbo.
L'attrezzatura che viene utilizzata per la pratica dello sport è un elemento essenziale della prestazione. Le scarpe, come la bici, come le racchette o le canoe o i palloni, come il giavellotto o l'asta ecc., vivono evoluzioni costanti che migliorano inevitabilmente quello che l'atleta è in grado di fare. Ogni atleta professionista è in grado di scegliere la scarpa che vuole per correre (tralasciando i discorsi sulle sponsorizzazioni) e, ai nastri di partenza delle gare amatoriali, vedo tanta gente disposta a spendere i soldi per l'ultimo paio di scarpe di moda per correre una 10k sotto i 50 minuti. La mia domanda dunque è: dove sta il problema?
Penso che un conto sia un tipo di tecnologia volta a migliorare il comfort, l'ergonomia e la capacità di espressione atletica di uno sportivo e un conto è una tecnologia volta unicamente a migliorare la performance. Altrimenti si potrebbe correre la maratona con i trampoli che magari è anche interessante ma è un'altra cosa.
Complimenti per il video, Roberto. Dimostri sempre tanta competenza, onestà intellettuale e simpatia. Quanto al carbonio posso parlare della mia esperienza, legata alle Hoka One One Carbon X, di cui ne ho 4 paia (un paio dopo i 400km l'ho relegato all'allenamento specifico, un paio da gara e due nuovi). Che dire? Fermo restando che ognuno ha il suo tipo di corsa e quindi preferisco il metarocker della Hoka (la suola a dondolo) rendendole preferibili alle Nike, la sensazione è quella di librarsi come una libellula pur conservando adeguata ammortizzazione e protezione, mentre con delle "A3" talora si ha la sensazione di rimbalzare. Da neofita delle maratone, le ho fatte tutte con queste scarpe e non sono in grado di fare una comparazione (il miglior risultato è a 4'22"/km) tuttavia il vantaggio lo percepisco, specialmente dopo i 30km, ma non lo so quantificare. Va anche detto che chi compra determinate scarpe ha anche una maggior determinazione (anche a livello di allenamenti) nel voler raggiungere il proprio PB e quindi si allena anche con maggior intensità, per cui è difficile quantificarlo tra due persone diverse o nel caso della stessa persona in periodi diversi. Personalmente mi sono allenato a fare i lunghissimi anche con delle Hoka Stinson da trail (che pesano anche 130g in più) e magari quello potrebbe dare un ulteriore vantaggio nel correre con scarpe leggere: occorrono dei test più approfonditi degli studi Strava, bisogna che le provi tu. I regolamenti peraltro prevedono che le scarpe debbano essere disponibili a tutti e non essere dei prototipi. Al proposito va detto che: - le Nike sono in commercio, ma è anche vero che a lungo non erano disponibili ai più, hanno un prezzo di listino elevato (277eur) e la durata modesta. - le Hoka sono anch'esse in commercio, ma sono state scarsamente reperibili. Il 15/5/19, giorno della release europea, le ordinai sul sito europeo, pagandole con carta di credito. Dopo due giorni mi stornarono il pagamento e mi annullarono l'ordine, per telefono mi dissero un sacco di frottole e non sapevano che dirmi (lavoro in banca e so come funzionano i pagamenti con le carte). Tuttavia il giorno della release italiana 1/6/19 le ho ordinate dall'importatore ufficiale italiano (Paragonshop) e le ho avute subito. Quando ne ho avuto bisogno di un paio nuovo, erano introvabili e quando finalmente le ho trovate (su altri siti) ne ho fatto incetta perché ne sono diventato "dipendente". Il prezzo qui è 'accettabile', 180eur (il 1' novembre tuttavia un sito di articoli sportivi scontava tutto del 30% quindi ne comprai due paia a 126euro), ma anche qui va tenuto conto che in gara dopo i 400km iniziano ad essere meno performanti (non per la piastra, ma per l'EVA a diretto contatto con la strada) e quindi vengono a costare di più di un paio di ammortizzate e magari non tutti possono o vogliono spendere di più. Conclusioni? Difficile a dirsi, il vantaggio c'è rispetto a scarpe senza carbonio, ma questo c'è anche ad esempio in schiume e polimeri dell'ultima generazione rispetto a scarpe della generazione precedente. Quanto a disponibilità e prezzo va detto che ci sono altre scarpe sopra le righe, ad esempio per le brevissime distanze le Reebook Run Fast Pro (249eur - 99g di peso). Ognuno può trarre la sua conclusione, ma è complicato dire quale sia quella giusta. Secondo me è verosimile che non vengano rese illegali e che tutti i brands in un futuro prossimo producano modelli della specie che diventeranno quasi uno standard nell'endurance.
Ciao Roberto, grazie per la precisazione, giusta la definizione che la verità sta nel mezzo, del resto nessuno aveva messo in dubbio le nike finchè la Mizuno e la Asics non avessero denunciato l'irregolarità delle Vaporfly, come giustamente fai notare altri marchi utilizzavano lo stesso sistema, ma Nike si sarebbe presentata alle Olimpiadi con un netto ritorno di immagine. Però la tecnologia va avanti, e forse ma è solo un pensiero mio, anche altri marchi potrebbero studiare tecnologie simili o alternative, del resto anche a livello amatoriale il livello e la qualità degli atleti si è alzato, o comunque potrebbe esser una scelta, un pò come nel mondo delle bike, telai in acciaio o carbonio. personalmente continuo ad usare scarpe tradizionali, ma non sono contrario all'evoluzione, del resto noi umani, possiamo migliorare il nostro personal, ma rimane sempre una soddisfazione personale. Buone corse a tutti.
Giusto il progresso, lo fanno su tutti gli sport, la scarpa farà il suo ma alla fine sarà sempre atleta migliore, importante non usare il doping sull’atleta,... grande coach sempre un centinaio di passi avanti!
al contrario di tutti i detrattori che prima di queste polemiche sostenevano si trattasse solo di marketing, beh, da possessore di Zoom Fly3 , vaporfly 4% e ZoomX Next% confermo l'evidente vantaggio, certamente bisogna dire che se non si va almeno a 4:20 il vantaggio non é tale, anzi per i passi superiori non vanno per nulla bene, personalmente per i lunghi in gruppo non le uso perché diventano controproducenti, che dire ottimo prodotto e andrebbe premiata la ricerca in tale senso, a me comunque sembra una barzelletta questa storia del ban, vorrei capire cosa accadrà realmente visto che tutti i maggiori brand sono tutti usciti con le collezioni 2020 dotate di modelli di punta con tecnologia in carbonio...per me si risolve tutto in una bolla di sapone, in più il vero ban possibile (perché lo prevede già il regolamento per chi non lo conoscesse) é quello dei prototipi non utilizzabili per gare iridate.
Il doping tradizionale(epo, droghe varie ecc) danneggia la salute. Questo è uno dei motivi principali per cui è vietato. Le scarpe Nike non danneggiano la salute. Quello che è vero anche è che questa nuova tecnologia è un miglioramento moolto grande. Il punto è che insieme a questo grande miglioramento, questa è una tecnologia che solo nike e pochi altri hanno, e comunque non diffuso ampiamente nel mercato, ne tra i professionisti(non ancora). Questo è il discriminante. Quindi non solo gli effetti collaterali di una tecnologia, ma anche l'accessibilità di questa. Detto tutto questo, quello che tu poni è un dilemma a cui io non so dare una risposta definitiva e sicura
Ciao ho iniziato da 2 mesi corso di atletica... Non ho esperienza nella corsa, però l'istruttore mi ha detto che corro bene e sono coordinata. Attualmente ho le asics gel nimbus 18 ma non mi sono mai sentita a mio agio con queste scarpe perché sono troppo apprensive, le ho sentite da subito troppo avvolgenti e pesanti, ed ora vorrei indirizzarmi verso scarpe più leggere ed adatte al mio livello da principiante. Vorrei delle scarpe per allenamento che mi permettano di fare degli allunghi senza pensieri e dare il meglio durante allenamento. Non riesco a correre tanto per il fiato, al momento non riesco a correre utilizzando solo avampiede, ma sarà il mio prossimo obbiettivo. Ho un piede molto magro e affusolato, come lunghezza sarei un 41, ma il 40 è quello che mi calza meglio. Cosa mi consigli? Sonn una ragazza ho 29 anni e peso 64kg alt 1.60
Anche io credo che la verità stia nel mezzo, ed anche se sono uno che preferirei guardare SOLO la bravura dell'atleta, credo che imporre limitazioni al progresso sia controproducente. Penso che una soluzione democratica sia scindere le competizioni dando la possibilità sia agli atleti che agli spettatori di poter scegliere quale competizione preferiscano. Una con regole ferree che impongano grandi limitazioni, ed una libera al progresso, con limitazioni solo al doping (che ovviamente quello ci deve essere perché dannoso alla persona). Poi sarà il futuro con la maggiore visualizzazione degli eventi che deciderà chi delle due strade diventerà regina e chi di nicchia. Saranno proprio gli spettatori e gli atleti che in base alle proprie scelte daranno più importanza ad una competizione o ad un altra. Un po' come nell' esempio tuo la F1 e le derivate di serie...
Un po come giá successo con ciclismo e nuoto dove bici o costume hanno avuto ruolo vitale sulla resistenza aerodinamica o idrodinamica anche nel running siamo al momento di verificare se la scarpa da quell 'extra illegale perché se no metteremo le molle e faremo una maratona in 1h30. Io non ho quelle scarpe e non so dire, certo la nike ci ha fatto business ma é chiaro che legali o no (penso che sia un no) serva mettere dei paletti x lasciare all uomo la prestazione
Questa diatriba mi ricorda quella del mondo del nuoto di qualche anno fa, quando alla fine vietarono i costumoni... Mi sembra giusto limitare l'uso della tecnologia e lasciare sempre centrale il fattore umano!!
Piu se ne parla nel bene e nel male e piu si fa pubblicita'.alla nike non interessa vendere ai professionisti ma bensi agli amatori che presenta il mercato piu vasto del settore quindi record o meno della maratona la nike ha incrementato esponenzialmente le proprie vendite e continua a farlo.detto cio' non avendo mai indossato nike nella pratica del running non posso esprimere pareri in merito ma ho una convinzione:senza il dovuto allenamento non esiste tecnologia che tenga in grado di superare il proprio personale.
Magari senza saperlo, hai citato proprio la FORMULA 1 dove queste problematiche sono all'ordine del giorno. Ti spiego meglio. Secondo me si parte dall'idea (a mio parere sbagliata) che il fine ultimo della calzatura sia quello di incrementare la performance. Le scarpe devono assumere funzione protettiva, garantire comodità e comfort, null'altro. In formula 1 alcune componenti (esempio banalissimo: specchietti retrovisori) devono essere integrate nell'autovettura in modo da adempiere ad un'unica funzione (nel caso degli specchietti retrovisori, garantire al pilota libera visuale sul posteriore). Aggiungere extra appendici agli specchietti volte ad incrementare il carico aerodinamico sarebbe vietato. Come fanno a sapere quando alcune soluzioni degli ingegneri sono illecite? Galleria del vento e simulazioni cfd. Tornando al discorso running, mi aspetto una conclusione simile. Oggi si sarebbe in grado di stabilire quando vi è un vantaggio meccanico evidente e quindi proibire un determinata scarpa. Altrimenti alla prossima mezza maratona indosso i pattini e la chiudo con 15 minuti di anticipo.
Ma si parla di vantaggio netto? Esempio: prepari una maratona da 3:05 e indossando le vaporfly in gara e negli ultimi 15 giorni finisci per andare sotto le 3h?
Che dire?? Mi sembra "assurdo" . Sono più "esperto" di MTB che di running ma credo vale lo stesso paragone, le MTB evolvono di mese in mese oramai (parlo delle muscolari e non delle E-bike come paragone) e dunque quando qualche anno fa regnava il 26' nelle gare si presentavano le prime 29' nessuno ha proibito questa ruota, ora ha preso quasi il 90% del mercato e tutti o quasi vanno con il 29, io compreso ma ho visto che le 29 hanno pregi che le 26 non avevano e le 26 avevano pregi che le 29 non hanno, dunque penso che anche queste scarpe hanno lo stesso problema, la differenza la fa chi le indossa alla fin fine, poi quando il 90% le userà si potranno trarre i veri riscontri.. Dunque bannare queste scarpe sarebbe come bannare la forcella sulla MTB da come la penso io.
Ciao Roberto!Bel video ero curioso su questa cosa che è uscita e mi hai aperto un po' di più la mente..Magari avranno delle molle nella suola queste scarpe 🤔🤣
I materiali si evolvono, ogni particolare da vantaggio, e se si va a guardare anche l'alimentazione e l'integrazione personalizzata sono benefici importanti
Qualche anno fa venne fuori un problema analogo con le mute per il nuoto. Penso anch’io sia giusto porre dei limiti agli ausili esterni perché rimanga l’atleta al centro della prestazione.
Migliorare i propri tempi acquistando scarpe più performanti non vale quanto migliorarli con impegno e sudore, ad ognuno la sua scelta. PS grande Robertone, sempre sul pezzo!!!
Buongiorno . Io penso che anche se hanno la piastra in carbonio , se non sei te a correre e spingerle come si deve le scarpe non spingono da sole . Io ho iniziato a correre da 1 anno e mezzo avevo iniziato con le kiprun , poi sono passato alla saucony speed 2 e ora per i lenti uso le Nike pegasus 38 e in gara e per certi allenamenti uso le vaporfly next % 2 . Dico un mio pensiero che ho provato sulla mia pelle . Le vaporfly sono le migliori scarpe che ho provato e ho notato che quando uso le altre scarpe mi vengono male alle gambe se uso quelle posso spingere ma non sento niente . Secondo me la gente si deve attaccare a qualcosa perché Nike ha creato la migliore scarpa sul mercato
@@Personalrunningcoach prego 👍 sei un grande personal coach e ti seguo praticamente da quando ho iniziato a correre e ti tuoi video mi hanno aiutato a migliorare tanto nella corsa e anche nel scegliere l’orologio. Non corro ancora come mi piace correre a me , perché bisogna fare le cose con la testa. Però anche grazie ai tuoi video da che correvo a 4’45 al km sui 10000 m ora li corro a 3’50/3’55
La mia opinione è che un vantaggio e un aiuto nel risparmio energetico lo danno e anche nella spinta ma se corri almeno intorno ai 4' al km. Se vai più piano secondo me sono buone lo stesso perché la schiuma zoomx è ottima, magari non convengono come spesa.. Inoltre hanno un consumo assurdo della suola dopo 50km è già rovinata. Posseggo le Varpofly 4% prese al black friday e ci ho fatto 2 personali ma mi sono allenato per farli e ritengo che avrei potuto farli anche senza, forse meno brillantemente e con più doloretti.. Ma mi chiedo allora se rischio di meno e ho le gambe meno stanche perché non usarle? Rispettano la funzione della scarpa al meglio che è quella di proteggere il piede e le gambe e poi ok danno dei vantaggi ma da sole valgono comunque 0%
Nike in questo caso ha fatto il miglior prodotto in assoluto, le altre aziende ci hanno provato o ci stanno tuttora provando ma non sono riuscite e non si sono nemmeno avvicinate. Allora nessuna scarpa dovrebbe darti la possibilità di migliorare la tua prestazione ,sarebbe comunque doping tecnologico, se si pensa così bisognerebbe correre scalzi. Sono sicuro che se kipchoge corresse con delle scarpe di 40 anni fa non si avvicinerebbe neanche alle sue prestazioni pre vaporfly. Sinceramente con le next % non penso di andare più veloce ma semplicemente dopo un buon kilometraggio di corsa non ho nessun tipo di dolore al polpaccio e questo ti permette di correre meglio e più a lungo.
Condivido in pieno il tuo pensiero,prima di tutto deve esserci la passione per la corsa, e io credo che passione significhi tempo,allenamenti e sacrifici.Se non ci sono questi presupposti nel cercare sempre di migliorarsi, queste scarpe secondo me servono a poco. Bravissimo e chiaro come sempre.Complimenti.
Roberto, provaleeee! Sono troppo curioso di vedere una tua recensione personale! :D Comunque trovo assurdo bandire delle scarpe, come se fosse materiale dopante. Mi sembra abbastanza ridicolo!
Basta mettere 4 o 5 regole di fabbricazione (es. %, di carbonio, coefficiente di spinta max, angolo di flessione minino...ecc. ecc.) e far si che i campioni veri, che sono 6 o 7 al mondo, si sfidino ad armi pari... Poi se per vincere il prosciutto di paese tizio chiude la maratona in 3h 50' anziché 4h 10'... A chi vuoi che importi!
@@Personalrunningcoach grazie mille della risposta. Sto ancora cercando delle scarpe che mi aiutino con il problema della pronazione/arco che cede. Proverò a vedere le ALTRA
Ciao Roberto Ti chiedo una info distante dal tuo video I rimedi x la sindrome della bandelletta ileotibiale?????? Mi fa male la parte esterna del ginocchio Attendo tue Saluti Barant
Per esperienza personale (3-4 volte questo problema) ti posso dire che i classici stretching, riposo, ghiaccio non mi hanno mai risolto il problema. Ho risolto con 1-2 sedute di massaggio profondo miofasciale eseguito dal mio fisioterapista con l'ausilio di un apposito arnese da massaggio in legno (a forma di T) proprio sulla zona dolente. Un male cane, ma ho risolto all'istante!
Penelope Pitôt la ringrazio per la sua informazione Contatterò il mio fisioterapista per avanzare il seguente metodo. Ho tanta vogliamo correre e continuare con circuiti e ripetute, ma questo problema mi accompagna già da 2 settimane, la ringrazio nuovamente Saluti
A parte che sono disponibili per tutti, e presto anche gli altri brand introdurranno scarpe simili, non capisco come si possa parlare di doping. E cosa ne pensano coloro che sostengono questa tesi della pratica diffusissima di passare mesi ad allenarsi in altura?
Se per qualcuno la corsa è un tempo da far scendere, un avversario da sorpassare, una medaglia, allora ok. Per me la corsa è tutto quello che c'è prima, l'allenamento, l'alimentazione, il viaggio per arrivare in fondo, nessuna ambizione di vittoria e rallento volentieri per accompagnare in un momento difficile un perfetto sconosciuto che è sulla mia strada, quindi per me no, grazie.
Se vetiamo le nike dovremmo anche chiederci quanto le altre tecnologie influenzano lo sport. Ad esempio gli orologi cardio e gps quanto migliorano la nostra capacità di allenarci e quindi nel lungo periodo i nostri tempi? È una cosa meno lampante perché distribuita nel tempo, ma altrettanto importante. Poi per Tokyo 2020 i brand giapponesi rimasti indietro da questo punto di vista stanno alzando la voce per non fare brutta figura secondo me.
io ho iniziato da ottobre 2019 a usare un paio di Nike (zoom pegasus 35) e all'inizio m hanno provocato una tendinite all alluce. Poi per fortuna e passata e quindi ho deciso di rifare la mezza a Palmanova...con queste scarpe..rispetto all anno prima (quindi stessa gara stesso percorso..ho ridotto il tempo di ben 25 min finendo in 1 h e 52..cioe nn saprei in che percentuale le scarpe abbiano influito sul risultato. A ferrara su 30k ho corso con brooks transc. in 3 ore esatte..A tutt'oggi sto ancora pensando quali indossare per la maratona di treviso...buoni allenamenti a tutti!
Domanda. Per me che cammino e faccio dai 5 ai 15 km in città ( quando lo faccio) mi tornerebbero utili queste scarpe? Io tra l'altro stavo proprio cercando qualcosa che mi desse una spinta. Magari si, c'è la spinta ma potrei compensare facendo più strada e spingendomi un pò oltre la solita percorsa già tante volte. Se magari hai fatto un video su questo dimmi pure. Figurati stavo valutando le scarpe ortopediche. P.s. parlo da completo ignorante in materia.
se l'evdenza non è ottenuta in maniera scientifica,da studi non di parte è solo marketing; a titolo di esempio vorrei suggerire ai tempi che c'erano diffusi studi sui benefici del tabacco. Sarebbe invece interessantissimo sapere un tuo parere dato da una tua esperienza diretta a livello di prestazione e quant'altro... così faccio fatica a riscontrare la solidità di argomentazioni e concretezza di cui ci hai ormai abituati; se posso permettermi un link in descrizione delle fonti che citi non è mai fatto sgradito; magari sono io miope in questo argomento già che sono da sempre per la corsa naturale/minimale e determinate scarpe spesso l'unica cosa che favoriscono sono l'insorgere di infortuni... grazie comunque per il video e per gli spunti di riflessione, alla prossima!
Sicuramente daranno un vantaggio,che comunque è alla portata di tutti o quasi,e comunque se uno nn si allena le scarpe da sole nn corrono. Spero a breve di tenerle ai piedi 🥰 poi però dovrò allenarmi per sfruttarle al 100%
Secondo me è più che giusto che per gli atleti d'élite vi sia affiancato un progetto di sviluppo delle tecnologie per migliorare gli strumenti a disposizione come le scarpe. Mettere dei paletti forse mi sembra troppo, sarebbe più corretto caso mai studiare delle normative (come in F1) che ti permetta di "standardizzare" la tipolgia di calzatura così da poter cmq portare avanti il progresso e migliorare e fare in modo da non perdere di vista l'atleta. La degenerazione di questo caso secondo me è una situazione simile al costumone gommato dell'arena utilizzato nelle Olimpiadi del 2008 e mondiali 2009 che ha permesso la distruzione di record del mondo.
NON E' GIUSTO! CAMBIARE IL REGOLAMENTO! Per Esempio, bisogna fare più gare della stessa distanza. Ci sarà la 1/2 Maratona, con le scarpe mono marca e la 1/2 Maratona, con le scarpe (dentro una lista ben precisa) differenti e diverse.
Scusate; i reparti di ricerca e sviluppo di tutte le società, cercano migliorie, Nike è riuscita a creare un prodotto migliorativo ma adesso si discute che non sono regolari. Azioni contrastanti, premetto che non amo Nike però bisogna riconoscergli il merito. Nel mondo del tennis, le racchette, nel ciclismo le biciclette e così via. Attaccate chi si dopa non le nuove tecnologie.
Però se guardi il storico di kipchoge lui a berlina quando ha fatto il nuovo record non era 4% più veloce che il suo record realizzato senza vaporfly...
mi sembra la stessa cosa di quando uscirono i supercostumi per il nuoto che hanno fatto crollare tutti i record del mondo....poi vietati perchè effettivamente davano un vantaggio
Il progresso non si ferma punto. Anche tu sei d'accordo ma proponi di porre dei paletti sulle prestazioni delle scarpe. E ci può stare. Ma qual'è il limite? Fino a che punto si può dire: qui sei in regola e qui no? Si rischia di ottenere l'effetto opposto (come qualcuno qui a scritto che correrà coi sandali)... esempio: Moser fece il record dell'ora con le ruote lenticolari quindi con un aiuto non indifferente e adesso le usano tutti. delle semplici medicine per il mal di testa, sono lecite? O aspettiamo che passi da solo? Ricapitolando il mio pensiero confuso: non si può impedire all'innovazione di innovare
Sono d’accordo... ma se viene invitata una scarpa che ti fa correre il 10% più veloce... immagina l’impatto che può avere... questo penso sia troppo e dobbiamo prevenirlo 😊
Ciao a tutti! Provo a dire la mia opinione: secondo me la scarpa deve avere l'unica funzione di proteggere il piede. Faccio l'analogia con il costume intero nel nuoto, anche in quel caso l'avevano ritirato perché dava dei vantaggi in termini di minor attrito con l'acqua. Il costume infatti deve solo vestire il nuotatore. Questo ovviamente vale solo per le competizioni, ognuno è libero di correre anche con le molle nelle scarpe in tutte le altre occasioni!
Sono due cose diverse. Il costume è stato proibito per il galleggiamento maggiore, non per l'attrito. È come se inventassero una scarpa che ti fa levitare di un paio di centimetri per farti andare più forte. Se la scarpa deve solo proteggere il piede allora perché ci alleniamo con quella più comoda e poi gareggiamo con quella più reattiva?
@@albertoorazio5860 ripeto e ribadisco un concetto noto a tutti, non una mia opinione. Il vantaggio maggiore dato dai costumi era il galleggiamento, non elasticità o cuciture. In quel caso si trattava, attraverso la muta, di ricoprire il corpo con un elemento non essenziale che faceva in modo che il corpo galleggiasse di più con una maggiore porzione che restava fuori dall'acqua. Le scarpa è invece un elemento essenziale.
@@albertoorazio5860 non so se pratichi o hai mai praticato nuoto ma tra chi lo fa e lo ha fatto non ho mai sentito dire che la diminuzione dell'attrito, seppur importante, è un elemento preminente rispetto al galleggiamento. Come se avanzare in acqua fosse più semplice che farlo fuori dall'acqua. Anche con riguardo all'etica, a cosa si intende per etica, potremmo aprire discussioni di ore. Andrei sul concreto e ti suggerirei di chiedere ad un triatleta, che pratica sia il nuoto che la corsa, quali sono le differenze tra nuotare con la muta e nuotare senza e quali sono le differenze tra correre con una piastra in carbonio nelle scarpe e correre senza.
Onestamente per una lumaca da corsa come me queste scarpe non servono e probabilmente non si addicono al mio modo di corre, per ultimo il miei record me li voglio guadagnare.
Io credo che non sia giusto usare delle scarpe che danno più aiuto. Sono un supporto troppo elevato secondo me. Un po' come una bici e una bici elettrica, anche se qui poi in realtà si parla di molto di meno
Mai piú Nike, le due paia acquistate ( parlo di oltre una decina di anni fa) in un paio mi é uscito un ferretto, l'altro paio si é sgonfiato l'ammortizzante, da allora asics e brooks.
Non vedo dove sia il problema: sono scarpe in vendita, chiunque, se vuole, le può comprare... Allora torniamo agli anni 70 con le racchette da tennis in legno o le biciclette in acciaio... Si chiama progresso, l'importante è che siano accessibili a tutti e non siano un prototipo, sono sempre scarpe, non vanno da sole.
Emanuele Fabbri un commento semplice ed intelligente... ricordo la polemica sui freni a disco sulle bici da corsa... assurda!
ma diventa un altro sport se la tecnologia influenza così tanto una prestazione sportiva.
Una cosa simile è successa con i costumi nel nuoto no?
Emanuele Fabbri sono d’accordo non è un trucco nascosto in mano a pochi. A questo punto facciamoli correre scalzi e ci togliamo il problema.
Emanuele Fabbri perché con gli sci ? Vi ricordate ?
Le scarpe non vanno da sole ma se tu vai per le scarpe il risultato cambia
Dei dieci commenti che leggo nessuno mi sembra partire da un esperienza personale con queste scarpe ai piedi. Il vantaggio è reale, anche se il metodo adottato dal New York Times può non soddisfare i criteri del metodo scientifico. Io posseggo le 4%, mi ha abbassato i tempi di una mezza da 4'31"/km a 4'22"/km, senza che io abbia allenamento specifico sulla distanza (da circa due anni mescolo asfalto e trail, tre uscite a settimana, 2000km all'anno e non seguo ancora tabelle di allenamento) anche Roberto non le ha ancora provate, sicuramente lo farà e ci sarà un approfondimento. Le scarpe sono sempre migliorate, la piastra in carbonio rappresenta meno della metà del vantaggio perché se paragonate ad altre scarpe con piastra in carbonio di altri marchi il distacco resta netto. La schiuma (Zoom X) utilizzata nell'intersuola "pesa" di più nell'equazione. Sì avverte il vantaggio come illecito perché anche se siamo disposti ad accettare lenti miglioramenti da una generazione all'altra di una calzatura, non lo siamo più se il miglioramento è grande ed evidente. Sono 40 anni che le scarpe causano più infortuni di quelli che risolvono, quindi forse dovremmo riconsiderare il concetto che il solo autentico scopo di una scarpa da corsa sia proteggere il piede. Una scarpa chiodata protegge il piede? Una scarpa da corsa ha come scopo di rendere più efficace un gesto, migliorando tutte le componenti in cui quel gesto può essere scomposto. L'industria si è mossa sempre in questa direzione.
Sono della stessa opinione. Se non hai un'esperienza personale come fai a esprimere un'opinione? Lo fai sull'opinione degli altri. Purtroppo vedo tanta gente esordire sull'argomento con la frase "io non le ho mai provate, però..."
Concordo in pieno! Grazie del feedback 💪🏻😉
In effetti, dall'alto della mia ignoranza in materia, stanno vanificando la ricerca ed il progresso che queste calzature rappresentano. Purtroppo è un grosso problema non solo per questo sport. Addirittura in altri sono riusciti a regredire. Assurdo.
Comunque secondo me a parità di scarpa vince sempre il più forte.. Se vietassero le Nike e per esempio kipchoge corresse con scarpe più semplici come quelle degli altri vincerebbe sempre lui!
ahh se TUTTI .....
ma secondo te si può realizzare ?
NO
dunque di fatto , almeno oggi, chi le usa ......
@@bennipacifici7558 le Nike danno un vantaggio del 4-5%, altre del 2-3%, altre ancora nessun vantaggio. Rispetto alle scarpe di 15 anni fa, tutte danno un vantaggio enorme.. Quindi chi stabilisce che il 5% è "doping" invece il 3% no? Perché non facciamo il giro d Italia con la bicicletta di coppi? Quelle attuali danno un vantaggio del 70%...
È ovvio, se è il più forte
Io corro da solo ed è terribilmente faticoso, nessun coach, nessun aiuto, nessuna spinta o stimolo da parte di altri, ma è proprio quello che cerco, trovare le forze solo in me stesso, solo un aiutino con i tuoi video che trovo molto stimolanti.
🤩🤩🤩 grande!!
Io le Vapor non le ho mai provate, ma per tutto il 2019 ho usato le Nike Fly Flyknit, uscite come le "sorelle minori" delle 4%, anch'esse con la piastra in carbonio. Comprate il sabato, indossate per la prima volta in gara la domenica (lo so, non si fa...): personale sui 10k (39'31'', -45'' sul precedente). Mese dopo personale sulla mezza maratona (1h28'02'', cioè -2'15'' sul precedente). Frutto dell'allenamento? Frutto delle scarpe? Magari entrambi... ma c'è anche da dire che rientravo da infortunio.
Sicuramente la piastra dà una botta di reattività sensibile, ma per "attivarla" e farla funzionare al meglio (cioè piegarla e ottenere la restituzione dell'energia) bisogna comunque correre a un certo ritmo, altrimenti ti resta come un supporto rigido nella suola. E si tratta di scarpe non proprio "stabili", poco strutturate, per cui non è che ci si può proprio "improvvisare": i muscoli di piedi e caviglie devono saper lavorare bene. Tutto ciò per dire che non stiamo parlando di una bacchetta magica che trasforma la zucca in carrozza (come potrebbe essere invece il motorino nascosto in una bicicletta, che ti fa andare più forte a prescindere da tutto).
Bandirla? non lo so. Su due piedi direi di no... perché a questo punto bisognerebbe farne una questione di materiali: perché mettere sotto inchiesta il carbonio e non una nuova mescola di gomma o schiuma reattiva brevettata? In mancanza di un regolamento sui materiali, non me la prenderei con una scarpa solo perché (una volta tanto) fa esattamente quello che promette (VaporFly 4% si chiama così perché promette un miglioramento sino al 4% della performance). A un certo punto si bandisca il carbonio tout-court, se lo si ritiene eccessivamente vantaggioso. Allora posso essere d'accordo.
Maratona di Roma (8 aprile 2018) 4h 22m 40s - HOKA ONE ONE Clifton 4
Maratón Valencia (2 dicembre 2018) 3h 59m 46s - HOKA ONE ONE Clifton 4
Venice Marathon (27 ottobre 2019) 3h 54m 09s - Nike ZoomX Vaporfly Next%
Maratón Valencia (1 dicembre 2019) 3h 44m 45s - Nike ZoomX Vaporfly Next%
Sicuramente le Nike ZoomX Vaporfly Next% danno un bell'aiuto anche se penso che avrei migliorato lo stesso (preparazione migliore e migliore esperienza), ma penso sia corretto parlare di doping solo nel momento in cui si usufruisce di un vantaggio nascosto di cui gli altri atleti non sono a conoscenza e non ne possono usufruire.
Qui si sta parlando di un paio di scarpe che, seppur costose, ognuno può acquistare in modo da poter gareggiare ad armi pari.
Penso sia più utile fornire requisiti precisi sull'attrezzatura, come succede nel ciclismo o nel Motorsport in generale, piuttosto che demonizzare una marca che evidentemente ha investito molto in ricerca e sviluppo ... e marketing.
Ottimi video come sempre!!!
Amen!
può essere che nel corsi di un anno e mezzo (8/4/2018 --> 1/12/2019) tu ti sia allenato bene e quindi potrebbe essere che il miglioramento lo ottenevi anche con altre scarpe...
@@rugg85 Sicuro, su questo non ho dubbi!
Avrei migliorato comunque, però devo ammettere che, usandole, sono scarpe che danno una bella sensazione di spinta.
A mio avviso però, alla lunga, bisogna avere caviglie d'acciaio per potersi permettere ... l'utilizzo continuativo.
Provando a sintetizzare, potrebbero essere il vero prototipo delle scarpe da gara.
Fabrizio Boschi a 5:30/km come vai te non danno alcun aiuto. Fidati
Fabrizio Boschi
A queste velocità non danno nessun vantaggio ed è anche uno spreco calzarle...
ora capisco perché vado piano, ho le brooks ghost XD
Mi ricorderò sempre quando ho fatto il personale in mezza maratona indossando le calze a compressione che promettevano un miglioramento della performance del 5%. La testa ha fatto tanto. Attenzione all'effetto placebo. Io ho fatto la maratona di NY con le Vaporfly 4% e non ho fatto un PB ma ho corso bene. Le scarpe hanno aiutato? Assolutamente sì. 4%? Non credo. La tecnologia ci ha resi più veloci, da sempre. Pensate ai record fatti nelle prime piste d'atletica, in sabbia battuta. Ora si corre su piste estremamente più veloci con tecnologie in continua progressione. A Berlino si dice che si fanno i record anche grazie all'asfalto, leggermente diverso rispetto ad altre città. Che si fa? Banniamo tutto?
Hai ragione Simone, ma qui si sta discutendo circa la possibilità o meno che una determinata tecnologia (calzatura o qualsiasi altra cosa) possa conferire un vantaggio meccanico evidente. Non si parla di decimi di secondo.
Un caro saluto
@@michele3603 finché l'energia prodotta é totalmente provocata dall'atleta, per me, é da considerare idonea. Le scarpe sono sempre state un aiuto a massimizzare il risultato delle proprie forze. Prova a fare corre Kipchoge a piedi scalzi e vedrai che non si avvicina nemmeno a 2:10
Ce ne sarebbero a centinaia di esempi simili. Montemagno parla delle racchette da ping pong (ovviamente) la cui evoluzione ha portato, a volte, a risultati anche inattesi. Anche io ho una scarpa con piastra in carbonio ed ho fatto il mio personale nella mezza allenandomi, però come non avevo mai fatto prima. È sicuramente un miglioramento ma da qui a pensarlo illegale c'è davvero troppa strada da fare.
@@alessandromarra8885 capisco e rispetto il vostro punto di vista, ma non condivido. Spiego il perché. È ovvio che il tuo pb sia frutto dell'allenamento e su questo 4% ammetto di essere scettico anche io. però intendevo fare un discorso molto più generale: se un accessorio (di qualunque tipo) garantisse un vantaggio meccanico EVIDENTE, sarebbe giusto metterlo al bando? Sia chiaro, io sono assolutamente favorevole all'evoluzione tecnologica, ma credo sia anche giusto "mettere dei paletti" come accade in altri sport per evitare di denaturare questa pratica sportiva. Il problema è proprio concettuale: cosa fa di una scarpa, una scarpa? Dopo esserci dati questa risposta, occorre costruire un regolamento ed incentivare l'evoluzione tecnologia entro il rispetto delle norme.
Mi piacerebbe riportare un altro commento che avevo fatto sotto lo stesso video, in cui spiego meglio il mio punto di vista.
" Magari senza saperlo, hai citato proprio la FORMULA 1 dove queste problematiche sono all'ordine del giorno. Ti spiego meglio.
Secondo me si parte dall'idea (a mio parere sbagliata) che il fine ultimo della calzatura sia quello di incrementare la performance. Le scarpe devono assumere funzione protettiva, garantire comodità e comfort, null'altro.
In formula 1 alcune componenti (esempio banalissimo: specchietti retrovisori) devono essere integrate nell'autovettura in modo da adempiere ad un'unica funzione (nel caso degli specchietti retrovisori, garantire al pilota libera visuale sul posteriore). Aggiungere extra appendici agli specchietti volte ad incrementare il carico aerodinamico sarebbe vietato. Come fanno a sapere quando alcune soluzioni degli ingegneri sono illecite? Galleria del vento e simulazioni cfd.
Tornando al discorso running, mi aspetto una conclusione simile. Oggi si sarebbe in grado di stabilire quando vi è un vantaggio meccanico evidente e quindi proibire un determinata scarpa.
Altrimenti alla prossima mezza maratona indosso i pattini e la chiudo con 15 minuti di anticipo (è una provocazione)."
La mia prima riflessione e' che se non si sa correre il rischio di infortuni possa aumentare quanto la probabilita' di spuntare un personale.
Esprimere una posizione netta su questa situazione effettivamente è alquanto difficile, però faccio un esempio: il saltatore con l'asta usa uno strumento che lo proietterà oltre l'asticella, e questo strumento avrà delle caratteristiche strutturali (rigidità, elasticità, flessibilità, ecc) che restituiranno il carico che il saltatore riuscirà ad imprimere durante la fase di ricorsa; più l'atleta sarà forte, maggiore sarà l'energia elastica che l'asta potrà accumulare (e quindi potrà usare un'asta più "dura" da caricare), ma l'energia che l'attrezzo restituirà proviene tutta dalla forza dell'atleta. Secondo la mia opinione rimane doping (o comunque sleale) tutto ciò che arreca vantaggio coinvolgendo fonti energetiche esterne (il motorino nel canotto della bici per intenderci). Ora, se si riuscisse a dimostrare che questa scarpa rende più veloci in funzione di un particolare precarico di una sorta di molla, allora siamo ai limiti della legalità. Il concetto è che qualsiasi scarpa, nel momento in cui ammortizza l'impatto dissipa parte dell'energia dell'atleta e la scarpa più efficiente è quella che ne dissipa di meno (col rischio di diventare più rigida o secca), il ché però arreca comunque un danno alla prestazione in quanto muscoli e legamenti si affaticano prima per via dei traumi. Secondo me la scarpa perfetta è quella che ha un modulo elastico in sintonia con l'elasticità della struttura fisica dell'atleta, mettendolo "in fase" e consentendogli di esprimere al meglio il suo gesto. Tornando all'effetto molla delle Nike, mi viene da pensare anche all'elasticità delle piste di atletica: a questo punto si potrebbe arrivare anche alla soluzione di stabilire una sorta di limite per il modulo di elasticità della scarpa per renderla omologabile, perché è vero che per ora (prezzo a parte) la tecnologia delle vaporfly in commercio è a disposizioni di tutti ed ogni marchio può sviluppare una soluzione alternativa (avete mai pensato al "wave" di Mizuno? è una sorta di molla anche quella). Scusate il commento lungo, ma credo che la situazione ormai sia davvero rappresentativa di un punto di svolta.
Brava Nike.. Ha investito miliardi in ricerca per creare una scarpa migliore. Altrimenti torniamo alle scarpe di 30 anni fa
Concordo 👇🏻
basta tornare alle scarpe del giorno prima, mica di 30 anni fa, che esagerato
Roberto, sto aspettando con ansia la recensione su queste scarpe!!!! :D
Da possessore di Nike Zoom Fly che utilizzano la medesima tecnologia, posso dare la mia opinione sul comportamento in corsa dell'intersuola e della piastra in carbonio e, più in generale, della scarpa: la schiuma zoomX è molto ammortizzante e garantisce un buon confort anche quando lo sforzo inizia ad essere prolungato, mentre la piastra e più in generale l'impostazione della scarpa porta ad ottimizzare la falcata, proiettando il baricentro del corridore leggermente più avanti. Cronometro alla mano, non ho riscontrato un netto miglioramento rispetto alla concorrenza a parità di condizioni su corse relativamente brevi (5/10 km), ma a fine allenamento la sensazione di avere i muscoli meno affaticati era presente. A breve le testerò in una gara di 10 km e avrò un quadro ancora più preciso, ma dalle impressioni che ho avuto portano si a correre in modo leggermente più efficiente, cercando sempre l'appoggio di meso/avanpiede ed "obbligandoti" a spingere anche quando si hanno le gambe più stanche, ma non fanno miracoli regalandoti qualcosa. E sopra i 4'00"/4'10" al km sono addirittura controproducenti. Senza arrivare ad estremizzazioni tipo effetto molla etc, l'evoluzione tecnologica è alla base di qualsiasi sport altrimenti dovremmo correre tutti scalzi, le piste di atletica dovrebbero essere tutte in terra battuta, a basket si giocherebbe con le Coverse come negli anni '60 e nel ciclismo i telai dovrebbero essere d'acciaio.
Facci sapere come va la 10km 💪🏻
Le Zoom Fly sono ben diverse dalle vaporfly next, per peso e %di zoomx presente. Le Zoom fly, la maggior parte dei siti di comparazione scarpe, non le dichiara “da gara”, poi ovviamente noi amatori utilizziamo quelle che più ci piacciono.
La Zoom Fly ha la schiuma fatta di React (formula proprietaria di Nike e segreta, alcuni roumors dicono essere a base di gomma, di certo dura un botto di km, ma è pesante, anche se meno del Boost di Adidas) non di Zoom X (a base di Pebax, che dura 250 km se sei fortunato, non pesa niente e insieme alla piastra in carbonio crea il risultato di cui ai parla). Te lo scrivo perché posseggo Zoom Fly Flyknit, Zoom Fly 3 e Vaporfly 4% Flyknit.
Lo Zoom X è presente, oltre a Vaporfly 4% e Next, anche nella Pegasus Turbo, in quest'ultima insieme al React, ma è davvero una striscia sottilina sottilina....🙂
Alberto Berardi è vero! Infatti ho avuto le Fly2 e non mi sono piaciute, le ho trovate pesanti e sicuramente non adatte alle gare. Invece ho amato le Turbo1 (due paia e più di 1200km percorsi) e ora ho un buon feeling con le Turbo2. Ho fatto infatti confusione con le Turbo.
L'attrezzatura che viene utilizzata per la pratica dello sport è un elemento essenziale della prestazione. Le scarpe, come la bici, come le racchette o le canoe o i palloni, come il giavellotto o l'asta ecc., vivono evoluzioni costanti che migliorano inevitabilmente quello che l'atleta è in grado di fare. Ogni atleta professionista è in grado di scegliere la scarpa che vuole per correre (tralasciando i discorsi sulle sponsorizzazioni) e, ai nastri di partenza delle gare amatoriali, vedo tanta gente disposta a spendere i soldi per l'ultimo paio di scarpe di moda per correre una 10k sotto i 50 minuti. La mia domanda dunque è: dove sta il problema?
Penso che un conto sia un tipo di tecnologia volta a migliorare il comfort, l'ergonomia e la capacità di espressione atletica di uno sportivo e un conto è una tecnologia volta unicamente a migliorare la performance.
Altrimenti si potrebbe correre la maratona con i trampoli che magari è anche interessante ma è un'altra cosa.
Complimenti per il video, Roberto. Dimostri sempre tanta competenza, onestà intellettuale e simpatia. Quanto al carbonio posso parlare della mia esperienza, legata alle Hoka One One Carbon X, di cui ne ho 4 paia (un paio dopo i 400km l'ho relegato all'allenamento specifico, un paio da gara e due nuovi). Che dire? Fermo restando che ognuno ha il suo tipo di corsa e quindi preferisco il metarocker della Hoka (la suola a dondolo) rendendole preferibili alle Nike, la sensazione è quella di librarsi come una libellula pur conservando adeguata ammortizzazione e protezione, mentre con delle "A3" talora si ha la sensazione di rimbalzare. Da neofita delle maratone, le ho fatte tutte con queste scarpe e non sono in grado di fare una comparazione (il miglior risultato è a 4'22"/km) tuttavia il vantaggio lo percepisco, specialmente dopo i 30km, ma non lo so quantificare. Va anche detto che chi compra determinate scarpe ha anche una maggior determinazione (anche a livello di allenamenti) nel voler raggiungere il proprio PB e quindi si allena anche con maggior intensità, per cui è difficile quantificarlo tra due persone diverse o nel caso della stessa persona in periodi diversi. Personalmente mi sono allenato a fare i lunghissimi anche con delle Hoka Stinson da trail (che pesano anche 130g in più) e magari quello potrebbe dare un ulteriore vantaggio nel correre con scarpe leggere: occorrono dei test più approfonditi degli studi Strava, bisogna che le provi tu. I regolamenti peraltro prevedono che le scarpe debbano essere disponibili a tutti e non essere dei prototipi. Al proposito va detto che:
- le Nike sono in commercio, ma è anche vero che a lungo non erano disponibili ai più, hanno un prezzo di listino elevato (277eur) e la durata modesta.
- le Hoka sono anch'esse in commercio, ma sono state scarsamente reperibili. Il 15/5/19, giorno della release europea, le ordinai sul sito europeo, pagandole con carta di credito. Dopo due giorni mi stornarono il pagamento e mi annullarono l'ordine, per telefono mi dissero un sacco di frottole e non sapevano che dirmi (lavoro in banca e so come funzionano i pagamenti con le carte). Tuttavia il giorno della release italiana 1/6/19 le ho ordinate dall'importatore ufficiale italiano (Paragonshop) e le ho avute subito. Quando ne ho avuto bisogno di un paio nuovo, erano introvabili e quando finalmente le ho trovate (su altri siti) ne ho fatto incetta perché ne sono diventato "dipendente". Il prezzo qui è 'accettabile', 180eur (il 1' novembre tuttavia un sito di articoli sportivi scontava tutto del 30% quindi ne comprai due paia a 126euro), ma anche qui va tenuto conto che in gara dopo i 400km iniziano ad essere meno performanti (non per la piastra, ma per l'EVA a diretto contatto con la strada) e quindi vengono a costare di più di un paio di ammortizzate e magari non tutti possono o vogliono spendere di più.
Conclusioni? Difficile a dirsi, il vantaggio c'è rispetto a scarpe senza carbonio, ma questo c'è anche ad esempio in schiume e polimeri dell'ultima generazione rispetto a scarpe della generazione precedente. Quanto a disponibilità e prezzo va detto che ci sono altre scarpe sopra le righe, ad esempio per le brevissime distanze le Reebook Run Fast Pro (249eur - 99g di peso). Ognuno può trarre la sua conclusione, ma è complicato dire quale sia quella giusta. Secondo me è verosimile che non vengano rese illegali e che tutti i brands in un futuro prossimo producano modelli della specie che diventeranno quasi uno standard nell'endurance.
Molto interessante!! Grazie del feedback 😉💪🏻💪🏻
Ciao Roberto, grazie per la precisazione, giusta la definizione che la verità sta nel mezzo, del resto nessuno aveva messo in dubbio le nike finchè la Mizuno e la Asics non avessero denunciato l'irregolarità delle Vaporfly, come giustamente fai notare altri marchi utilizzavano lo stesso sistema, ma Nike si sarebbe presentata alle Olimpiadi con un netto ritorno di immagine. Però la tecnologia va avanti, e forse ma è solo un pensiero mio, anche altri marchi potrebbero studiare tecnologie simili o alternative, del resto anche a livello amatoriale il livello e la qualità degli atleti si è alzato, o comunque potrebbe esser una scelta, un pò come nel mondo delle bike, telai in acciaio o carbonio. personalmente continuo ad usare scarpe tradizionali, ma non sono contrario all'evoluzione, del resto noi umani, possiamo migliorare il nostro personal, ma rimane sempre una soddisfazione personale. Buone corse a tutti.
👏🏻👏🏻👏🏻
Giusto il progresso, lo fanno su tutti gli sport, la scarpa farà il suo ma alla fine sarà sempre atleta migliore, importante non usare il doping sull’atleta,... grande coach sempre un centinaio di passi avanti!
Io andrò controcorrente e correrò coi sandali !!! Tiè Nike 🤣
È stato provato che con i sandali della Nike il vantaggio passa all'8% quindi non vale auahuaua 😂😂😂
arrivare entro il tempo limite sarà un gioco da ragazzi 😜✌️
🤣🤣🤣
al contrario di tutti i detrattori che prima di queste polemiche sostenevano si trattasse solo di marketing, beh, da possessore di Zoom Fly3 , vaporfly 4% e ZoomX Next% confermo l'evidente vantaggio, certamente bisogna dire che se non si va almeno a 4:20 il vantaggio non é tale, anzi per i passi superiori non vanno per nulla bene, personalmente per i lunghi in gruppo non le uso perché diventano controproducenti, che dire ottimo prodotto e andrebbe premiata la ricerca in tale senso, a me comunque sembra una barzelletta questa storia del ban, vorrei capire cosa accadrà realmente visto che tutti i maggiori brand sono tutti usciti con le collezioni 2020 dotate di modelli di punta con tecnologia in carbonio...per me si risolve tutto in una bolla di sapone, in più il vero ban possibile (perché lo prevede già il regolamento per chi non lo conoscesse) é quello dei prototipi non utilizzabili per gare iridate.
Grazie del feedback 👏🏻😉
Il doping tradizionale(epo, droghe varie ecc) danneggia la salute. Questo è uno dei motivi principali per cui è vietato. Le scarpe Nike non danneggiano la salute. Quello che è vero anche è che questa nuova tecnologia è un miglioramento moolto grande. Il punto è che insieme a questo grande miglioramento, questa è una tecnologia che solo nike e pochi altri hanno, e comunque non diffuso ampiamente nel mercato, ne tra i professionisti(non ancora). Questo è il discriminante. Quindi non solo gli effetti collaterali di una tecnologia, ma anche l'accessibilità di questa. Detto tutto questo, quello che tu poni è un dilemma a cui io non so dare una risposta definitiva e sicura
Ciao ho iniziato da 2 mesi corso di atletica... Non ho esperienza nella corsa, però l'istruttore mi ha detto che corro bene e sono coordinata. Attualmente ho le asics gel nimbus 18 ma non mi sono mai sentita a mio agio con queste scarpe perché sono troppo apprensive, le ho sentite da subito troppo avvolgenti e pesanti, ed ora vorrei indirizzarmi verso scarpe più leggere ed adatte al mio livello da principiante. Vorrei delle scarpe per allenamento che mi permettano di fare degli allunghi senza pensieri e dare il meglio durante allenamento. Non riesco a correre tanto per il fiato, al momento non riesco a correre utilizzando solo avampiede, ma sarà il mio prossimo obbiettivo. Ho un piede molto magro e affusolato, come lunghezza sarei un 41, ma il 40 è quello che mi calza meglio. Cosa mi consigli? Sonn una ragazza ho 29 anni e peso 64kg alt 1.60
Anche io credo che la verità stia nel mezzo, ed anche se sono uno che preferirei guardare SOLO la bravura dell'atleta, credo che imporre limitazioni al progresso sia controproducente. Penso che una soluzione democratica sia scindere le competizioni dando la possibilità sia agli atleti che agli spettatori di poter scegliere quale competizione preferiscano. Una con regole ferree che impongano grandi limitazioni, ed una libera al progresso, con limitazioni solo al doping (che ovviamente quello ci deve essere perché dannoso alla persona). Poi sarà il futuro con la maggiore visualizzazione degli eventi che deciderà chi delle due strade diventerà regina e chi di nicchia. Saranno proprio gli spettatori e gli atleti che in base alle proprie scelte daranno più importanza ad una competizione o ad un altra. Un po' come nell' esempio tuo la F1 e le derivate di serie...
Avevo letto qualcosa a riguardo che confermava il vantaggio prestazionale.... Ma non credevo fosse così grande il margine 🙄 interessantissimo video 😎
Un po come giá successo con ciclismo e nuoto dove bici o costume hanno avuto ruolo vitale sulla resistenza aerodinamica o idrodinamica anche nel running siamo al momento di verificare se la scarpa da quell 'extra illegale perché se no metteremo le molle e faremo una maratona in 1h30. Io non ho quelle scarpe e non so dire, certo la nike ci ha fatto business ma é chiaro che legali o no (penso che sia un no) serva mettere dei paletti x lasciare all uomo la prestazione
Questa diatriba mi ricorda quella del mondo del nuoto di qualche anno fa, quando alla fine vietarono i costumoni... Mi sembra giusto limitare l'uso della tecnologia e lasciare sempre centrale il fattore umano!!
Piu se ne parla nel bene e nel male e piu si fa pubblicita'.alla nike non interessa vendere ai professionisti ma bensi agli amatori che presenta il mercato piu vasto del settore quindi record o meno della maratona la nike ha incrementato esponenzialmente le proprie vendite e continua a farlo.detto cio' non avendo mai indossato nike nella pratica del running non posso esprimere pareri in merito ma ho una convinzione:senza il dovuto allenamento non esiste tecnologia che tenga in grado di superare il proprio personale.
Massimiliano Indaco totalmente d’accordo..
Magari senza saperlo, hai citato proprio la FORMULA 1 dove queste problematiche sono all'ordine del giorno. Ti spiego meglio.
Secondo me si parte dall'idea (a mio parere sbagliata) che il fine ultimo della calzatura sia quello di incrementare la performance. Le scarpe devono assumere funzione protettiva, garantire comodità e comfort, null'altro.
In formula 1 alcune componenti (esempio banalissimo: specchietti retrovisori) devono essere integrate nell'autovettura in modo da adempiere ad un'unica funzione (nel caso degli specchietti retrovisori, garantire al pilota libera visuale sul posteriore). Aggiungere extra appendici agli specchietti volte ad incrementare il carico aerodinamico sarebbe vietato. Come fanno a sapere quando alcune soluzioni degli ingegneri sono illecite? Galleria del vento e simulazioni cfd.
Tornando al discorso running, mi aspetto una conclusione simile. Oggi si sarebbe in grado di stabilire quando vi è un vantaggio meccanico evidente e quindi proibire un determinata scarpa.
Altrimenti alla prossima mezza maratona indosso i pattini e la chiudo con 15 minuti di anticipo.
Ma si parla di vantaggio netto? Esempio: prepari una maratona da 3:05 e indossando le vaporfly in gara e negli ultimi 15 giorni finisci per andare sotto le 3h?
Che dire?? Mi sembra "assurdo" . Sono più "esperto" di MTB che di running ma credo vale lo stesso paragone, le MTB evolvono di mese in mese oramai (parlo delle muscolari e non delle E-bike come paragone) e dunque quando qualche anno fa regnava il 26' nelle gare si presentavano le prime 29' nessuno ha proibito questa ruota, ora ha preso quasi il 90% del mercato e tutti o quasi vanno con il 29, io compreso ma ho visto che le 29 hanno pregi che le 26 non avevano e le 26 avevano pregi che le 29 non hanno, dunque penso che anche queste scarpe hanno lo stesso problema, la differenza la fa chi le indossa alla fin fine, poi quando il 90% le userà si potranno trarre i veri riscontri.. Dunque bannare queste scarpe sarebbe come bannare la forcella sulla MTB da come la penso io.
Ciao Roberto!Bel video ero curioso su questa cosa che è uscita e mi hai aperto un po' di più la mente..Magari avranno delle molle nella suola queste scarpe 🤔🤣
I materiali si evolvono, ogni particolare da vantaggio, e se si va a guardare anche l'alimentazione e l'integrazione personalizzata sono benefici importanti
Qualche anno fa venne fuori un problema analogo con le mute per il nuoto. Penso anch’io sia giusto porre dei limiti agli ausili esterni perché rimanga l’atleta al centro della prestazione.
👏🏻👏🏻👏🏻
Migliorare i propri tempi acquistando scarpe più performanti non vale quanto migliorarli con impegno e sudore, ad ognuno la sua scelta. PS grande Robertone, sempre sul pezzo!!!
Buongiorno . Io penso che anche se hanno la piastra in carbonio , se non sei te a correre e spingerle come si deve le scarpe non spingono da sole . Io ho iniziato a correre da 1 anno e mezzo avevo iniziato con le kiprun , poi sono passato alla saucony speed 2 e ora per i lenti uso le Nike pegasus 38 e in gara e per certi allenamenti uso le vaporfly next % 2 . Dico un mio pensiero che ho provato sulla mia pelle . Le vaporfly sono le migliori scarpe che ho provato e ho notato che quando uso le altre scarpe mi vengono male alle gambe se uso quelle posso spingere ma non sento niente . Secondo me la gente si deve attaccare a qualcosa perché Nike ha creato la migliore scarpa sul mercato
Grazie per il feedback 😊
@@Personalrunningcoach prego 👍 sei un grande personal coach e ti seguo praticamente da quando ho iniziato a correre e ti tuoi video mi hanno aiutato a migliorare tanto nella corsa e anche nel scegliere l’orologio. Non corro ancora come mi piace correre a me , perché bisogna fare le cose con la testa. Però anche grazie ai tuoi video da che correvo a 4’45 al km sui 10000 m ora li corro a 3’50/3’55
La mia opinione è che un vantaggio e un aiuto nel risparmio energetico lo danno e anche nella spinta ma se corri almeno intorno ai 4' al km. Se vai più piano secondo me sono buone lo stesso perché la schiuma zoomx è ottima, magari non convengono come spesa.. Inoltre hanno un consumo assurdo della suola dopo 50km è già rovinata.
Posseggo le Varpofly 4% prese al black friday e ci ho fatto 2 personali ma mi sono allenato per farli e ritengo che avrei potuto farli anche senza, forse meno brillantemente e con più doloretti.. Ma mi chiedo allora se rischio di meno e ho le gambe meno stanche perché non usarle? Rispettano la funzione della scarpa al meglio che è quella di proteggere il piede e le gambe e poi ok danno dei vantaggi ma da sole valgono comunque 0%
Nike in questo caso ha fatto il miglior prodotto in assoluto, le altre aziende ci hanno provato o ci stanno tuttora provando ma non sono riuscite e non si sono nemmeno avvicinate. Allora nessuna scarpa dovrebbe darti la possibilità di migliorare la tua prestazione ,sarebbe comunque doping tecnologico, se si pensa così bisognerebbe correre scalzi. Sono sicuro che se kipchoge corresse con delle scarpe di 40 anni fa non si avvicinerebbe neanche alle sue prestazioni pre vaporfly. Sinceramente con le next % non penso di andare più veloce ma semplicemente dopo un buon kilometraggio di corsa non ho nessun tipo di dolore al polpaccio e questo ti permette di correre meglio e più a lungo.
Condivido in pieno il tuo pensiero,prima di tutto deve esserci la passione per la corsa,
e io credo che passione significhi tempo,allenamenti e sacrifici.Se non ci sono questi presupposti
nel cercare sempre di migliorarsi, queste scarpe secondo me servono a poco.
Bravissimo e chiaro come sempre.Complimenti.
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Roberto, provaleeee! Sono troppo curioso di vedere una tua recensione personale! :D
Comunque trovo assurdo bandire delle scarpe, come se fosse materiale dopante. Mi sembra abbastanza ridicolo!
Sto pensando seriamente di comprarle 😁😁 sono molto curioso 😅
Basta mettere 4 o 5 regole di fabbricazione (es. %, di carbonio, coefficiente di spinta max, angolo di flessione minino...ecc. ecc.) e far si che i campioni veri, che sono 6 o 7 al mondo, si sfidino ad armi pari... Poi se per vincere il prosciutto di paese tizio chiude la maratona in 3h 50' anziché 4h 10'... A chi vuoi che importi!
Secondo te per chi porta il plantare(non per fare maratona) potrebbe dare un aiuto alla spinta della camminata?
Non credo
@@Personalrunningcoach grazie mille della risposta. Sto ancora cercando delle scarpe che mi aiutino con il problema della pronazione/arco che cede. Proverò a vedere le ALTRA
Ciao Roberto
Ti chiedo una info distante dal tuo video
I rimedi x la sindrome della bandelletta ileotibiale??????
Mi fa male la parte esterna del ginocchio
Attendo tue
Saluti Barant
Per esperienza personale (3-4 volte questo problema) ti posso dire che i classici stretching, riposo, ghiaccio non mi hanno mai risolto il problema. Ho risolto con 1-2 sedute di massaggio profondo miofasciale eseguito dal mio fisioterapista con l'ausilio di un apposito arnese da massaggio in legno (a forma di T) proprio sulla zona dolente. Un male cane, ma ho risolto all'istante!
Penelope Pitôt la ringrazio per la sua informazione
Contatterò il mio fisioterapista per avanzare il seguente metodo.
Ho tanta vogliamo correre e continuare con circuiti e ripetute, ma questo problema mi accompagna già da 2 settimane,
la ringrazio nuovamente
Saluti
Ti consiglio di consultare un medico e fatti consigliare sul percorso da seguire per guarire il prima possibile 😊
Personal Running Coach grazie mille Roberto 👍🏻
A parte che sono disponibili per tutti, e presto anche gli altri brand introdurranno scarpe simili, non capisco come si possa parlare di doping.
E cosa ne pensano coloro che sostengono questa tesi della pratica diffusissima di passare mesi ad allenarsi in altura?
Se per qualcuno la corsa è un tempo da far scendere, un avversario da sorpassare, una medaglia, allora ok. Per me la corsa è tutto quello che c'è prima, l'allenamento, l'alimentazione, il viaggio per arrivare in fondo, nessuna ambizione di vittoria e rallento volentieri per accompagnare in un momento difficile un perfetto sconosciuto che è sulla mia strada, quindi per me no, grazie.
Grande!!! Condivido!!
Se vetiamo le nike dovremmo anche chiederci quanto le altre tecnologie influenzano lo sport. Ad esempio gli orologi cardio e gps quanto migliorano la nostra capacità di allenarci e quindi nel lungo periodo i nostri tempi? È una cosa meno lampante perché distribuita nel tempo, ma altrettanto importante. Poi per Tokyo 2020 i brand giapponesi rimasti indietro da questo punto di vista stanno alzando la voce per non fare brutta figura secondo me.
io ho iniziato da ottobre 2019 a usare un paio di Nike (zoom pegasus 35) e all'inizio m hanno provocato una tendinite all alluce. Poi per fortuna e passata e quindi ho deciso di rifare la mezza a Palmanova...con queste scarpe..rispetto all anno prima (quindi stessa gara stesso percorso..ho ridotto il tempo di ben 25 min finendo in 1 h e 52..cioe nn saprei in che percentuale le scarpe abbiano influito sul risultato. A ferrara su 30k ho corso con brooks transc. in 3 ore esatte..A tutt'oggi sto ancora pensando quali indossare per la maratona di treviso...buoni allenamenti a tutti!
In bocca al lupo 🍀 per la maratona!! Comunque meglio non rischiare infortuni 😊
Domanda.
Per me che cammino e faccio dai 5 ai 15 km in città ( quando lo faccio) mi tornerebbero utili queste scarpe? Io tra l'altro stavo proprio cercando qualcosa che mi desse una spinta. Magari si, c'è la spinta ma potrei compensare facendo più strada e spingendomi un pò oltre la solita percorsa già tante volte. Se magari hai fatto un video su questo dimmi pure. Figurati stavo valutando le scarpe ortopediche. P.s. parlo da completo ignorante in materia.
se l'evdenza non è ottenuta in maniera scientifica,da studi non di parte è solo marketing; a titolo di esempio vorrei suggerire ai tempi che c'erano diffusi studi sui benefici del tabacco. Sarebbe invece interessantissimo sapere un tuo parere dato da una tua esperienza diretta a livello di prestazione e quant'altro... così faccio fatica a riscontrare la solidità di argomentazioni e concretezza di cui ci hai ormai abituati; se posso permettermi un link in descrizione delle fonti che citi non è mai fatto sgradito; magari sono io miope in questo argomento già che sono da sempre per la corsa naturale/minimale e determinate scarpe spesso l'unica cosa che favoriscono sono l'insorgere di infortuni... grazie comunque per il video e per gli spunti di riflessione, alla prossima!
p.s. un articolo, anche se di ny times, è poco per dire che il vantaggio è reale in maniera assoluta.
Sicuramente daranno un vantaggio,che comunque è alla portata di tutti o quasi,e comunque se uno nn si allena le scarpe da sole nn corrono. Spero a breve di tenerle ai piedi 🥰 poi però dovrò allenarmi per sfruttarle al 100%
Secondo me è più che giusto che per gli atleti d'élite vi sia affiancato un progetto di sviluppo delle tecnologie per migliorare gli strumenti a disposizione come le scarpe. Mettere dei paletti forse mi sembra troppo, sarebbe più corretto caso mai studiare delle normative (come in F1) che ti permetta di "standardizzare" la tipolgia di calzatura così da poter cmq portare avanti il progresso e migliorare e fare in modo da non perdere di vista l'atleta. La degenerazione di questo caso secondo me è una situazione simile al costumone gommato dell'arena utilizzato nelle Olimpiadi del 2008 e mondiali 2009 che ha permesso la distruzione di record del mondo.
Anche io molto curioso però secondo me dietro una "evoluzione" tecnologica si nasconde una involuzione del piede (il vero capolavoro) e non solo.
NON E' GIUSTO! CAMBIARE IL REGOLAMENTO! Per Esempio, bisogna fare più gare della stessa distanza. Ci sarà la 1/2 Maratona, con le scarpe mono marca e la 1/2 Maratona, con le scarpe (dentro una lista ben precisa) differenti e diverse.
Scusate; i reparti di ricerca e sviluppo di tutte le società, cercano migliorie, Nike è riuscita a creare un prodotto migliorativo ma adesso si discute che non sono regolari. Azioni contrastanti, premetto che non amo Nike però bisogna riconoscergli il merito. Nel mondo del tennis, le racchette, nel ciclismo le biciclette e così via. Attaccate chi si dopa non le nuove tecnologie.
Però se guardi il storico di kipchoge lui a berlina quando ha fatto il nuovo record non era 4% più veloce che il suo record realizzato senza vaporfly...
Nel video, ma però dico, allora togliamo la Mercedes ad Hamilton perché troppo veloce.... 🤔
Ciao bisogna sempre correre certo la scarpa ti aiuta ma chi corre sotto i 4’ chi corre a 5 a km ti fanno male le caviglie
Bellissimo video, come sempre !!
mi sembra la stessa cosa di quando uscirono i supercostumi per il nuoto che hanno fatto crollare tutti i record del mondo....poi vietati perchè effettivamente davano un vantaggio
Il progresso non si ferma punto. Anche tu sei d'accordo ma proponi di porre dei paletti sulle prestazioni delle scarpe. E ci può stare. Ma qual'è il limite? Fino a che punto si può dire: qui sei in regola e qui no? Si rischia di ottenere l'effetto opposto (come qualcuno qui a scritto che correrà coi sandali)... esempio: Moser fece il record dell'ora con le ruote lenticolari quindi con un aiuto non indifferente e adesso le usano tutti. delle semplici medicine per il mal di testa, sono lecite? O aspettiamo che passi da solo?
Ricapitolando il mio pensiero confuso: non si può impedire all'innovazione di innovare
Sono d’accordo... ma se viene invitata una scarpa che ti fa correre il 10% più veloce... immagina l’impatto che può avere... questo penso sia troppo e dobbiamo prevenirlo 😊
Cmq Roberto spero di beccarti alla Ronda anche quest'anno! :-)
Mi spiace non ci sarò... devo ancora recuperare dalla Bora 😊 in bocca al lupo e buon divertimento!!
Vado a comprarmi le Nike
Ciao a tutti! Provo a dire la mia opinione: secondo me la scarpa deve avere l'unica funzione di proteggere il piede. Faccio l'analogia con il costume intero nel nuoto, anche in quel caso l'avevano ritirato perché dava dei vantaggi in termini di minor attrito con l'acqua. Il costume infatti deve solo vestire il nuotatore. Questo ovviamente vale solo per le competizioni, ognuno è libero di correre anche con le molle nelle scarpe in tutte le altre occasioni!
Sono due cose diverse. Il costume è stato proibito per il galleggiamento maggiore, non per l'attrito. È come se inventassero una scarpa che ti fa levitare di un paio di centimetri per farti andare più forte. Se la scarpa deve solo proteggere il piede allora perché ci alleniamo con quella più comoda e poi gareggiamo con quella più reattiva?
@@albertoorazio5860 ripeto e ribadisco un concetto noto a tutti, non una mia opinione. Il vantaggio maggiore dato dai costumi era il galleggiamento, non elasticità o cuciture. In quel caso si trattava, attraverso la muta, di ricoprire il corpo con un elemento non essenziale che faceva in modo che il corpo galleggiasse di più con una maggiore porzione che restava fuori dall'acqua. Le scarpa è invece un elemento essenziale.
@@albertoorazio5860 non so se pratichi o hai mai praticato nuoto ma tra chi lo fa e lo ha fatto non ho mai sentito dire che la diminuzione dell'attrito, seppur importante, è un elemento preminente rispetto al galleggiamento. Come se avanzare in acqua fosse più semplice che farlo fuori dall'acqua. Anche con riguardo all'etica, a cosa si intende per etica, potremmo aprire discussioni di ore. Andrei sul concreto e ti suggerirei di chiedere ad un triatleta, che pratica sia il nuoto che la corsa, quali sono le differenze tra nuotare con la muta e nuotare senza e quali sono le differenze tra correre con una piastra in carbonio nelle scarpe e correre senza.
Per un neofita penso che ci possa essere un effetto placebo ho comprato scarpe per andare più veloce e di conseguenza ci vado...
...impressionante...sono molto curioso di provarle anche se non sono un atleta.
Robbé, 16 ore fa è stato ufficializzato il regolamento! Saranno vietate.
Onestamente per una lumaca da corsa come me queste scarpe non servono e probabilmente non si addicono al mio modo di corre, per ultimo il miei record me li voglio guadagnare.
Allora corri scalzo o con scarpe degli anni 90.
Io credo che non sia giusto usare delle scarpe che danno più aiuto. Sono un supporto troppo elevato secondo me. Un po' come una bici e una bici elettrica, anche se qui poi in realtà si parla di molto di meno
Vi posso dire una cosa? Sono esteticamente brutte 277€ per due ferri da stiro
🤣🤣🤣
Mai piú Nike, le due paia acquistate ( parlo di oltre una decina di anni fa) in un paio mi é uscito un ferretto, l'altro paio si é sgonfiato l'ammortizzante, da allora asics e brooks.
Le scarpe con il Turbo..😂🙊🙊🤔🤔
Se le usano tutti il vantaggio e pari
trattasi di pubblicità ingannevole
Costano un sacco sennò le prenderi
Per me è doping meccanico. La scarpa dovrebbe proteggere il piede, prevenire infortuni. Non dovrebbe essere una molla.
Sempre meglio le scarpe dopate che un fisico dopato !
Anche per un 60 enne sono ideali
secondo me non dovrebbero proibirle. Se sono così vantaggiose, allora perchè non le usano tutti? Tanto vincerebbero sempre i kenyani...
Tra i top le usano quasi tutti 😊
Ma perché non tolgono la piastra se davvero non crea vantaggi... Ridicoli
Come fai a fare un video se non hai neanche provato la scarpa!?
Lo dico all’inizio 😉 ho esaminato solo i dati... spero poi di provarle presto 😊
Il "lavoro sporco" devono farlo i piedi e non le scarpe. È fondamentale imparare a correre bene prima di tutto.
Verissimo!!! 👏🏻👏🏻👏🏻