Una premessa prima del passaggio del video. Al minuto 17:16 ho detto che Antonella aveva un ematoma alla caviglia destra. Poi mi pareva d'aver sbagliato e ho fatto inserire a Leonardo Settimelli una errata corrige con scritto "collo del piede". E invece la caviglia andava bene. Ormai è tardi per togliere la errata corrige, rimarrà imperitura a testimonianza di un mio pasticcio.
Fra fra tutti sono intrinsechi di mistero....che Baccaiano sia il più ostico da ricostruire non saprei...anche Scopeti ha dei misteri tutt'oggi irrisolti...1000 ipotesi chissà quale sarà la verità.. Tornando a Baccaiano...Intanto ha un senso il numero dei colpi sparati dal mdf...ovvero 9 , capacità di colpi 10...Sono x Paolo che mise in moto ferito e dette gas con la retro marcia inserita anche x l'adrenalina del momento concitato e drammatico....Primi colpi sono quelli in cui ha ferito non mortalmente Paolo...i bossoli G e H sono quelli che ha sparato ai fari ed F il colpo al parabrezza.... Bossolo I all' interno x finire uno dei 2 ragazzi..... Antonella con il braccio riuscì a parare la testa di Paolo tanto che nei suoi capelli fu trovato un frammento del cinturino dell' orologio della ragazza....Azione ,anzi raid del MDF che si aggira non più di 1 minuto e mezzo al max 2 .... Incredibile la freddezza spietata di questo criminale,genio del male che l' ha fatta franca nonostante ha fatto degli errori....
Quante questioni sospese, domande che aleggiano, misteri che non verranno mai ahimè svelati. Eppure tutto questo interesse per avvenimenti così tragici e surreali, mi fa capire quanto ancora tante persone abbiano dentro di sè un obiettivo profondo, la Verità. Non l'avremo mai o meglio ognuno avrà la propria ma è l'afflatu innato di certe persone, non tutte purtroppo, a cercare la Verità, che mi rincuora un po' in questi momenti di asservimento acritico delle masse a dogmi apodittici. Se abbiamo tante domande sul MdF dovremmo averne cento volte tanto su quello che sta succedendo a livello globale. La Verità non è per tutti gli uomini ma solo per quelli che la cercano. Grazie Antonio, mi sono divorato tutti i video e li vedrò di nuovo. Molto serio e ponderato.
2 года назад+1
Grazie a te anche per le tue belle considerazioni.
Grazie Antonio, ricostruzione molto accurata! Certo dopo tanti anni mi viene da dire che la magistratura italiana era e tuttora è degna di un paese sudamericano! Aspetto con impazienza il proseguimento della tua ricostruzione!
questo video è importante perche ci fa capire che il mostro è un buon tiratore freddo e preciso , non spara in direzione del bersaglio ma AL bersaglio . c'è una bella differenza
In quell'occasione, l'aggressore fu sorpreso dal tentativo di fuga della coppia e rimase in balìa degli eventi per un certo tempo. Per questo motivo, a differenza degli omicidi precedenti, sparò in modo più mirato, attingendo anche le teste per la necessità di uccidere nel più breve tempo possibile. Sapeva bene, inoltre, che non avrebbe potuto "lavorare" con il coltello post mortem: l'ubicazione della scena del delitto, praticamente sulla strada, non glielo consentiva.
Antonio buongiorno. Sto guardando vari documentari sul caso e mi sto facendo una certa idea : per il momento mi colpiscono molto alcuni elementi. - Da telefono Giallo apprendo che su circa 67 colpi sparati a partire dal 1968, la maggioranza andarono a segno. In particolare in questo episodio di Baccaiano, il killer fu capace di sparare ai fari di una macchina in movimento - sparava al buio con precisione. La strada di Baccaiano era frequentata ma questo per il killer non era un problema. Il killer era un tiratore esperto : era esperto di armi da fuoco. Si allenava sicuramente di continuo in un poligono o aveva esperienze in corpi militari o para militari. Durante la trasmissione parlano di un " un tiratore sicuramente discreto " - io penso si tratti invece di un tiratore esperto e di precisione e questo episodio di Baccaiano lo dimostra in particolar modo. - Scopeti 1985 : dalle mappe, dalle foto, possiamo vedere che la piazzola si trova a fianco di una strada principale. La presenza di un killer seriale era ormai risaputa già da alcuni anni, sappiamo che erano stati affissi anche manifesti e c'erano spot sulle reti private. Ma come era il pattugliamento delle strade ? In una situazione del genere io immagino molte, numerose pattuglie di polizia e carabinieri schierate la notte sul territorio, in particolare a dissuadere chiunque si fermasse a fare campeggio libero o ad appartarsi in luoghi dele genere : ti risulta che ciò avvenisse ? - Identikit del killer : vedo, sempre dalla trasmissione di rai tre, che nell'estate dell' 85 ci fu un testimone che vide il killer in maniera precisa, scampando ad un suo agguato : lo vide chiaramente sotto la luce di un lampione e ne fornì un' identikit che si aggiunse a quella già tracciata nell' 83. il disegno dell' identikit appare molto simile all' ex legionario Vigilanti. Mi sapresti dare più informazioni su questo " super testimone " ? Fu chiamato durante i processi ? Gli fu chiesto di riconoscere i vari imputati o gli furono mostrate foto segnaletiche ?? ( ecco, quest'episodio mi lascia davvero perplesso ). Leggo che la lista dei sospettati includeva decine di persone . Furono mostrate queste persone al testimone ? La telefonata di cui parlo la sentiamo durante la trasmissione di Telefono Giallo del 1987. Il ragazzo parla chiaramente di essere sceso dall'auto, mentre era con la ragazza, e di aver visto quest' uomo fuggire con la pistola in mano. Si lamenta del fatto di non essere stato contattato in seguito come testimone importante.....
2 года назад+1
Ai fari della macchina di Baccaiano sparò da fermo e da distanza ravvicinata, quasi a contatto, come dimostrano i bossoli davanti al muso. Sulla sua bravura come sparatore avrei molti dubbi, gli stessi di Arcese-Iadevito e De Fazio. Dalla perizia Arcese-Iadevito: _Si tratta di un individuo per il quale la scelta dell’arma è limitata ad un fatto puramente occasionale o, quanto meno, obbligato (ad esempio, è l’unica che possiede e altre non può possederne); […] il modus operandi denoterebbe una persona che ha dimestichezza solo occasionale con armi da fuoco; manca di «professionalità» in quanto non riesce a sfruttare compiutamente l’elemento sorpresa; prova ne siano i colpi esplosi in maniera disordinata, anche se in rapida successione._ Dalla perizia De Fazio: _Soggetto non espertissimo, al più dedito al tiro occasionale, con discrete doti naturali di tiro più che con esperienza consumata, che però ha poi «appreso» […]. Non sembra tuttavia che «il miglioramento» raggiunga livelli particolarmente elevati, ovvero di tipo «professionale», poiché l’omicida, nelle fasi iniziali delle sue azioni, esprime costantemente un comportamento piuttosto disordinato: è mobile, non sfrutta vantaggiosamente l’elemento sorpresa, tende a «sprecare» proiettili con tiro rapido ed istintivo._ A quanto ne so il pattugliamento delle strade era in pratica inesistente. Forse qualcosa in più nel 1985. Per quanto riguarda il personaggio che chiamò Telefono Giallo onestamente non ne so nulla. Forse qualche altro ascoltatore ne sa più di me.
@ tra l'altro sto leggendo che quel tipo di pistola, la beretta long rifle 22 mm era molto semplice da usare anche per un principiante - nella trasmissione dicono che sparò ai fari in movimento...quanta confusione " A quanto ne so il pattugliamento delle strade era in pratica inesistente. Forse qualcosa in più nel 1985." davvero , davvero molto strano La puntata di Telefono Giallo è in rete - chiama questo testimone che afferma di aver avuto un faccia a faccia con il presunto killer vedevo altri servizi dell'epoca in cui mostrano decine di macchine appartarsi in ogni zona di Firenze e un via vai di guardoni impressionante - il delitto potrebbe inserirsi in un quadro di esasperazione da parte di qualcuno , una sorta di punizione morale , persone stanche di tutto questo degrado che passarono all'azione - le forze dell'ordine, probabilmente, chiudevano un' occhio ( solo ipotesi come le centinaia che continuiamo a leggere )
Perizie fatte x calzare i CDM.... E non coerenti con i fatti.. Bisogna essere preparati ad agguati di questo tipo. Infatti se l'è sempre scampata. Altro che sprovveduto/i.
Strano, dott. Segnini, che lei, sempre così aggiornato e meticoloso, nulla sappia del giovane signore che nel 1987 telefonò alla trasmissione Telefono Giallo, alla quale fra gli altri partecipava il dott. Vigna (il video è agevolmente reperibile su youtube). Nella telefonata il signore afferma che in una calda serata del 1985, mentre si trovava in macchina appartato con la sua compagna (una cittadina straniera) nella zona San Miniato di Firenze, udì dei rumori e scese dalla macchina; quindi, mentre lui si trovava in penombra, vide nei pressi un uomo armato di pistola sotto la luce di un lampione: perciò lo vide chiaramente. Subito dopo montò in macchina e dopo un breve percorso vide lo stesso uomo e la sua automobile, la quale aveva il faro sinistro spento. Quindi il giovane si recò in questura ove mediante l'attività di un addetto venne realizzato un identikit grafico. A detta del giovane questo identikit somigliava abbastanza a quello realizzato a seguito dell'eccidio di Calenzano, il quale mostra un soggetto stempiato. Per via della stempiatura i due identikit si possono definire poco somiglianti al Pacciani ed ancor meno al Lotti. Ma ancora più strano è il fatto che il giovane signore non fu fatto testimoniare, per quanto io ne sappia, ai processi Pacciani e Compagni di merende...
Grazie mille per il Suo lavoro! Per curiosità, mi sa dire dove è possibile reperire gli atti processuali integrali (incluse le sentenze) relativi a tutta la complessa vicenda del mostro?
2 года назад+1
Gli atti sono sparsi in giro per la rete. Nel mio blog trova diverse cose quattrocosesulmostro.blogspot.com/p/contenuti-scaricabili.html Anche qui ci sono molti documenti www.mostrodifirenze.com/ Infine su scribd it.scribd.com/
...Stefano Calamandrei dichiara, al processo Pacciani, era lui il proprietario della 128, e Adriano guidava...nello stesso processo Adriano conferma tutto però aggiunge che sul luogo del delitto in contemporanea le auto non erano 2 ma tre, cera l'auto n1 di Stefano Calamandrei, l'auto ne di Graziano Marini e Concetta Bartanesi e l'auto ne un furgone con dentro Luca Sieni, questo da dove salta fuori. Durante l'interrogatorio di Fillastò Stefano e Adriano, entrambi, hanno dubbi su dove si trovava il corpo di Paolo al loro arrivo, anzi Adriano ad un certo punto dice che al meno la testa di Paolo era sul sedile posteriore. sembrerebbe che gli inquirenti si fossero fatti un idea di come erano andate le cose è abbiano fatto pressioni sui testimoni perché formassero una testimonianza coerente con la dinamica drammatica ed eroica di Paolo che ingrana la marcia è prova a scappare. a questo punto se tutti dicono che paolo era dietro, l'auto la potrebbe aver spostata il mostro.
2 года назад+2
Avrai la mia opinione un po' alla volta, i video saranno diversi.
Certo che è andata così, lo conferma la lunga ed esaustiva dimostrazione delle prove scientifiche. Il mostro stava trasportand, o diciamo fatto un pezzo di strada con i due giovani dietro, c'è uno sparo di proiettile che ha forato il sedile del passeggero a quello dietro combaciando il corpo inflitto della ragazza.
Buongiorno Antonio, lei trova possibile che il mostro, all'arrivo dei primi soccorritori, fosse ancora lì, nascosto nel fossetto dov'era finita la macchina? Sarebbe possibile che nei minuti in cui non rimase nessuno sulla sdc Paolo sia riuscito a portarsi dietro e il mdf abbia sparato con la mano nell'abitacolo e che la ferita mortale sia stata proprio quella? Si spiegherebbe meglio il bossolo ritrovato all'interno dell'auto. La ringrazio come sempre per la risposta
2 года назад
Non mi faccia anticipare troppo, Stefania... con un po' di sorpresa i video saranno più piacevoli da ascoltare.
Buonasera antonio, bentornato. non vedevo l'ora ti ascoltarti nei tuoi video. Questo delitto è veramente un enigma. Sul web ho letto di tutto sull'argomento, ma non ho trovato alcune risposte che mi interessano. L'unico scenario certo è il fatto che i ragazzi avevano già consumato il rapporto, si presume sul sedile posteriore. A me le posizioni dei sedili non convincono. In particolare è la posizione del sedile di guida che non mi convince. Antonella era seduta sul divanetto posteriore, quindi si presume che l'incontro amoroso sia avvenuto proprio lì. Coloro che dicono che Paolo stava seduto sul sedile anteriore guida, sostengono che lo schienale fosse reclinato...e perchè??? I ragazzi che si appartano in macchina utilizzano il sedile posteriore oppure il sedile anteriore destro, reclinando completamente lo schienale. La FIAT 147 era una utilitaria modesta e poco spaziosa; paolo era una ragazzone molto alto (pare oltre 1,90 m) e robusto (sembra superasse i 100 kg) e neppure Antonella era una ragazza esile. Quindi per prendere posto sul sedile posteriore e per stare più o meno comodi, avrebbero dovuto spingere avanti al massimo entrambi i sedili e mai abbassare lo schienale. Inoltre se i ragazzi si erano spostati sul sedile posteriore per amoreggiare, al momento di andarsene, paolo, con il sedile guida spinto in avanti, poteva scendere dall'auto con facilità, spostare il sedile indietro e salire in auto. mah! ci sono troppe situazioni strane e inverosimili. Aspetto i tuoi prossimi video per avere le idee più chiare.
2 года назад
Con un po' di pazienza, avrai tutte le risposte, naturalmente secondo il mio punto di vista, sul quale non è detto tu sia d'accordo. Ciao.
peccato che le altre persone coinvolte non guardino l'ora, sembra che tutto sia avvenuto in massimo 5 minuti, il tempo necessario a l'auto di Adriano Poggiarelli e Stefano Calamandrei di percorrere 1 km. nella mia ricostruzione non sono riuscito a spiegare la ferita alla caviglia ed il cinturino dell'orologio, anche se sulla caviglia forse ho un idea. in oltre se tutti hanno dichiarato il vero, il mostro fa cose senza senso, come:1 spostare il corpo di Paolo sul sedile posteriore; 2 raddrizzare il sedile del conducente; 3 inserire la sicura sul lato conducente. il tutto nel tempo che intercorre tra la scoperta dei corpi (da parte di Stefano, Adriano, Concetta e Graziano, infatti loro dichiarano di aver visto Paolo sul sedile del conducente) e l'arrivo dell'ambulanza (i soccorri tori dichiarano che Paolo era sul sedile posteriore e quello del conducente non era reclinato. verrebbe da pensare ad una testimonianza imprecisa. Oppure Paolo è riuscito a trascinarsi sul sedile posteriore nonostante la ferita alla testa.
Oppure sono vere entrambe e il mdf era ancora lì ed ha spostato Paolo. Anche se non saprei spiegarmi il perchè, visto che tende a separare fisicamente la coppia ed è pure più logico che Paolo fosse alla guida, perchè hanno cercato di scappare e solo la sfortuna, la sorte... li ha traditi.
@@marizan6300 io sono arrivato alla conclusione che Paolo fosse dietro e la verbalizzazione sia stata una farsa e la firma estorta con intimidazioni come nel caso dei soccorritori della croce oro., Concetta dichiara "...io non mi ricordo di aver detto di aver visto l'uomo al posto di guida..." probabilmente gli inquirenti hanno scritto ciò che volevano per far quadrare la loro ricostruzione e Concetta ha firmato la sua deposizione senza leggerla fidandosi degli inquirenti.
@@marizan6300 il mostro ha spostato paolo....più facile a dirsi che a farsi! paolo era alto quasi 2 metri e pesava oltre 100 kg. Toglierlo da una un fiat 147 a 3 porte da solo, e sistemarlo sul sedile di guida, a peso morto poi...mah!! certo quelle ecchimosi su braccia torace e addome...
@@simonacattaneo4831 sì certo. Non sono assolutamente convinta di questa cosa, era solo una ipotesi, per altro poco probabile, perchè sono assolutamente convinta (per quanto letto fin ora) che mdf si spostasse in macchina. L'analisi geografica dei delitti fa pensare questo. Con ogni probabilità, la macchina non era mai troppo vicino al luogo dell'agguato, ma nemmeno eccessivamente lontana. Quindi, mettersi a spostare Paolo per giunta in mezzo alla strada, era un ulteriore rischio. Paolo era alto, i tempi ristretti. Ma ci sono anche le ecchimosi, come lei dice... Questo delitto, se è vero che separare la coppia era il suo principale desiderio, è anomalo, e gli deve aver procurato molta frustrazione.
Riscrivo e ripubblico il mio commento, che prende spunto dai nove bossoli repertati sulla scena criminis di Baccaiano, perché nel precedente c'erano delle inesattezze. C'è chi sostiene che il MdF utilizzasse una pistola Beretta 73 o 74, altri invece parlano di modello 70S o 71, altri ancora che la pistola non fosse di marca Beretta ma altra, una High Standard ad esempio. Soffermiamoci sulla Beretta: i primi due modelli menzionati hanno maggiore capacità nel serbatoio rispetto ai secondi (10 colpi contro 8), ma che il killer si portasse dietro una lunga pistola da tirassegno (canna da 15 cm vs 9 cm), mi sembra improbabile. Ritengo quindi che utilizzasse il caricatore da 8 proiettili della Beretta 70S o 71, inserendo un nono colpo in camera di cartuccia. Esistono due modi per fare ciò e chi è un tiratore li conosce: non sto a dilungarmi oltre, mi limito ad affermare che, per eseguire entrambe le procedure, bisogna avere una discreta praticità nell'uso delle armi.
@@manuelemasini5888 Qualche dubbio è ovvio che ci sia, infatti la pistola non è mai stata trovata e la balistica non è una scienza esatta come la matematica. Che il MdF abbia usato una Beretta Serie 70 è quasi sicuro, ma non al 100%. Inoltre, quella serie comprende vari modelli, e anche qui la certezza su quale modello sparò non c'è.
Costantino, costui sparava al buio, su bersagli in movimento, su una strada di passaggio : il killer per me era un tiratore più che esperto. I suoi colpi andavano quasi sempre a segno. Parliamo di qualcuno che maneggiava pistole dalla mattina alla sera. Inoltre questo particolare che aggiungi del colpo in canna, lo conferma ancora di più. O si allenava di continuo in un poligono di tiro oppure apparteneva a qualche corpo militare / para militare. Le cartucce , ho capito, erano più che comuni all'epoca . Le avrebbero trovate in casa di un sacco di gente. Anche la pistola era una delle più comuni se ho capito bene.
@@SpettroFamily Parlo con esperienza di tiratore e detentore di pistole in calibro .22 LR: ribadisco che, per me e per quanto si desume dalle varie dinamiche, il killer non aveva una grande mira. Aveva però una buona manualità, da buon "campagnolo" quale probabilmente era. Sapeva far funzionare l'arma, ma è anche vero che con quel piccolo calibro non dico che siano buoni tutti, ma quasi. Mettere manualmente un colpo in canna è un'altra operazione abbastanza semplice, inoltre non abbiamo la certezza che ciò avvenisse, perché spesso la conta dei bossoli sulle scene dei crimini si è rivelata abbastanza approssimativa. Quanto alle tue deduzioni su cartucce e pistola, la risposta è sì, erano tra le più diffuse all'epoca dei fatti.
Quella sera anche i mi babbo era nella piana di baccaiano a fare le guide alla mi mamma.. al bivio di fornacette vide passare una macchina di colore verde ma nn riconobbe il modello
Al di là della dinamica,mi sono sempre chiesta se li avesse aspettati li' perché sapeva che si appartatavano in quella piazzola .Forse poteva anche conoscerli? Oppure li abbia visti per caso in una notte di perlustrazione ed abbia deciso di agire...magari ci fara' sapere la sua opinione...
2 года назад+6
Gliela posso anticipare. L' attacco a rapporto già concluso porta a pensare che fosse passato sulla provinciale e li avesse visti per caso. Oppure, alla fine di una serata di "caccia" infruttuosa, avesse fatto quel rettilineo come ultima possibilità, magari avvicinandosi a casa sua.
Buongiorno. La posizione originaria dei bossoli ghf potrebbe non essere stata quella in cui poi sono stati effettivamente ritrovati: essendo comunque stati espulsi sulla carreggiata, potrebbero essere stati spostati dalle auto che di lì sono passate, quella di chi ha scoperto i cadaveri e anche qualcun'altra; no?
2 года назад
Lei ha ragione, la possibilità c'è, anche se a parer mio non è probabile, visto che si trattava comunque di piccoli oggetti di metallo, non di fogli di carta. In ogni caso noi conosciamo quella posizione, e su quella dobbiamo ragionare, oppure rinunciare. Ragionando su quella si giunge però a una ricostruzione plausibile.
Buongiorno Antonio.. Continuo a chiedermi come sia possibile, da esperti, fare teorie così...come ha esaminato lei la dinamica e i ritrovamenti dei bossoli, loro non potevano farla?? Il mostro ha sparato sempre stando sulla destra,al guidatore, l'uomo.. Prima cercava di eliminare lui è sempre sempre stato così.. Dopo si concentrava sulla donna..ho sempre creduto che l'auto, proprio per la paura di lei, fosse stata tenuta accesa dai ragazzi.. E comunque questo delitto dimostra una volta per tutte, l'abilità, la destrezza e la freddezza del mostro..mira solo ed esclusivamente alle teste, con il buio, In un paio di minuti fa tutto, ivi compreso sparare ai fari, rompere le luci di posizione e gettare le chiavi.. Con auto che passavano di continuo e il pericolo di essere visto.. In questo delitto, le ripeto, mi colpisce la freddezza e la velocità criminosa di uscirne pulito, anche di fronte ad un delitto pieno di imprevisti!!!!!complimenti per il video e l'analisi che ha fatto!!
2 года назад+1
La reazione del Mostro fu feroce, ma forse non del tutto fredda, come dirò più avanti.
Buongiorno, Segnini. L'inizio della ricostruzione del seppur ottimo De Fazio, potrebbe avere altre due criticità, a parte il mancato ritrovamento del bossolo. Considerando lo spessore del parabrezza e l'angolo di inclinazione che c'è tra lo stesso e lo sparatore, forse, il proiettile avrebbe potuto rimbalzare e non penetrare. Nel caso fosse penetrato, penso che la traiettoria non sarebbe rimasta in linea retta, ma avrebbe subito una deviazione verso il basso. Ipoteticamente, avrebbe colpito Paolo agli addominali o forse più in basso. Chiedo, a parte una sua conferma, anche quella di qualche appassionato di balistica che segue il suo canale. Saluti.
2 года назад
Ho sentito qualcosa su questa deviazione, guardando velocemente un video che probabilmente ha visto anche lei. Guarderò meglio, ma parto già abbastanza scettico. Sentiamo se c'è qualche balistico in ascolto.
@ Sì, il video in questione si chiama "22lr Vs Car" e la dimostrazione parte al minuto 4,09. La differenza più macroscopica è che il ragazzo del video usa un fucile e non una pistola. Mi limito a segnalarne la visione, perché non sapendo nulla di balistica, attendo numi da qualcuno esperto. Questo anche in prospettiva di capire dove potrebbe essere andata la palla che, effettivamente, trapassò il parabrezza dell'auto del povero Mainardi.
2 года назад
@@andreafiorini6528 Ho guardato. Non so quanto si possa estendere questa prova al caso del colpo sul parabrezza della 147 di Mainardi, che era meno inclinato dell'auto del video,e la distanza molto probabilmente assai minore. Coincidenza vuole che dietro quel foro ci fosse la testa di Paolo, se stava guidando lui.
Antonio caro buonasera,volevo chiedere in merito ai lividi che riportò la ragazza uccisa del 83’,a Baccaiano appunto..cioè è vera questa cosa?! Come si spiegano secondo te,qualora la ragazza subì’ veramente quelle contusioni?! sullo stinco mi sembra
2 года назад
A quanto ne so io le contusioni erano alla caviglia. Ne parlo nel prossimo video.
Gentile signor Segnini, mi perdoni se debbo qui citare una fonte RUclips che secondo me (e mi permetto di credere che forse anche secondo lei) non dovrebbe essere citata, ma semmai ignorata, tanta la rozzezza e la tracotanza del soggetto che la gestisce. Tuttavia di recente questo canale ha intervistato il signor Calamandrei (in precedenza lo aveva fatto con Graziano Marini), cioè il giovanotto (nel 1982) che viaggiava in auto con il Poggiarelli; questi, a eventuale beneficio di chi ci legge, sono i due che con Marini e la fidanzata di quest'ultimo Bartalesi si fermarono per primi vicino all'auto fuori strada di Paolo Mainardi. A di là del tema della incerta questione del punto dell'incrocio fra l'auto di Poggiarelli e Calamandrei e l'auto del Carletti, sul quale a mio avviso strumentalmente e in modo assolutamente disonesto da un punto di vista intellettuale l'intervistatore si è concentrato, facendo anche leva sull'incerto ricordo del Calamandrei, per dimostrare che le ricostruzioni della dinamica di Baccaiano degli esperti (diversi da lui ovviamente, al quale peraltro la definizione di esperto non si attaglia di certo) sono "sballate" (e mi viene da dire che il "signore" pensi in particolare alla ricostruzione che lei ha fatto di quella complessa dinamica, in quanto a mio avviso ricostruzione benchmark da tenere presente da parte di chiunque voglia cimentarsi con questo complesso e controverso episodio), al di là di questo su cui per quanto mi riguarda sarebbe meglio stendere un pietoso velo, c'è però un'affermazione (fatta dal Calamandrei nel corso di questa intervista) che ha attratto la mia attenzione, perché considero questo un passaggio molto importante. Il Calamandrei ricorda (e in questo caso lo dice senza alcuna esitazione) che quando guardò dentro la Fiat 147 fuori strada (con le ruote posteriori) vide il Mainardi disteso sul sedile di guida (precisa per la verità che non può dire in quale posizione fosse lo schienale del sedile, ma è chiaro che la posizione distesa (supina) del Mainardi non poteva che essere compatibile con lo schienale di quel sedile reclinato in tutto o almeno in gran parte all'indietro, verso il sedile posteriore). Del resto questa descrizione che ho sentito fare qualche giorno fa al Calamandrei è coerente con la testimonianza resa in sede processuale (non ricordo ora se al processo Pacciani, a quello Compagni di merende o a entrambi) dal suo compagno di viaggio Poggiarelli, che dice che "il Maianardi era disteso sul sedile di guida, a faccia in su e con la testa vicina alla ragazza (che era seduta sul sedile posteriore, dietro al sedile del passeggero, il cui schienale era ovviamente nella posizione "naturale"), nonché in certa misura coerente anche con la circostanza - da lei sig. Segnini ben evidenziata - che i due giovani, di taglia piuttosto robusta, per consumare l'amplesso non poterono che reclinare all'indietro gli schienali dei sedili anteriori della 147 (poi la ragazza andò a ricomporsi sul sedile posteriore rimettendo lo schienale del sedile del passeggero nella posizione normale). Ricordo che un paio d'anni fa, discutendo con lei nel suo blog, lei ebbe a dirmi che non le risultava che lo schienale del sedile di guida dove il Mainardi fu trovato dai quattro ragazzi che si fermarono per primi accanto alla sua auto fosse in quel momento reclinato all'indietro. Posso chiederle se è ancora oggi di questa opinione? La ringrazio anticipatamente nell'eventualità che lei volesse rispondermi, restando in ogni caso suo fedele follower a prescindere dalle diverse visioni che si possano avere su questa controversissima e complessa vicenda.
2 года назад
Partiamo dal presupposto che il sedile di guida venne trovato rialzato dai soccorritori. Lo disse chiaro Gargalini in dibattimento che l'aveva tirato giù lui. Se al momento dell'arrivo di Calamandrei quel sedile fosse stato parzialmente reclinato cosa sarebbe dovuto succedere poi? Chi l'avrebbe tirato su? Il Mostro seduto al posto di Mainardi? Si tratta di uno scenario da escludere, per le ragioni che ho spiegato criticando la dinamica del dentaio. Non solo nessun Mostro si mise alla guida, ma anche nessun Mostro entrò mai in auto, per tante ragioni, tra cui la sicura abbassata. La spiegazione più logica è che Paolo fosse accasciato all'indietro, appoggiato alla spalliera inclinata per l'abbassamento della parte posteriore dell'auto. Privo di forze, doveva anche avere la testa all'indietro. Tra l'altro dalle foto non sembra che ci fossero i poggiatesta, e Paolo era alto. Si trattava di una posizione non canonica, che indusse i quattro ragazzi a usare espressioni del tipo "sul sedile di guida era disteso", "il giovane era sul sedile di guida, appoggiato, riverso all'indietro", "disteso sul sedile di guida che si trovava in posizione obliqua", "disteso sul sedile di guida".
Mentre leggevo alcune testimonianze, mi è venuto da pensare una cosa: ho letto quello che ha scritto in una risposta, ossia che il mdf forse era a "caccia" non ha trovato nessuno e ha sfruttato l'occasione della macchina parcheggiata. Però. Come poteva pensare mdf, fosse andato tutto come al solito, di praticare le escissioni e accoltellare i giovani in quella piazzola così visibile per chiunque passasse? C'era la possibilità per lui di trasportare la donna in un posto più "riservato"? Con Baccaiano il mdf si è assunto un ben strano rischio. Qualcosa non mi suona bene in questo duplice omicidio (ma sarà dovuto alla mia non completa conoscenza,senza dubbio!)
Qui crolla la testimonianza del Lotti perché quei ragazzi, che si conoscono tra loro, quando transitano non notano alcuna auto parcheggiata. Personalmente credo più ai barellieri che materialmente hanno fatto le manovre di estrazione. Il lunotto appannato rafforza l'ipotesi che avessero compiuto il rapporto dietro. Unico delitto avvenuto a rapporto concluso.
2 года назад
Sulle auto parcheggiate ok. È bene invece precisare che il lunotto appannato non dipende certo dalla posizione delle persone dentro, in un posto piccolo come l'abitacolo di un'auto l'umidità si diffonde da tutte le parti.
Ti faccio notare, Segnini, che Gargalini, il barelliere che rese la testimonianza più esaustiva (nonostante la testa-dura del PM, del Presidente e di qualche avvocato), disse che dopo essersi accertato delle condizioni del ragazzo APRÌ lo sportello lato-guida dall'INTERNO (com'era logico che facesse), dopodichè iniziarono le operazioni di estrazione con l'aiuto dei due giovanotti .
2 года назад
@@Thirdwind2 Può essere, provo a ricontrollare le deposizioni.
2 года назад+4
Credo tu abbia ragione, dalle parole di Gargalini si arguisce che Mainardi fu tirato fuori dalla parte del guidatore. A dire il vero non mi ero posto il problema, avevo solo registrato il fatto che era stato Gargalini a sbloccare la sicura tirando la maniglia, il che giustificava che Martini, nella concitazione del momento, non fosse riuscito ad aprire la portiera di guida perché c'era la sicura. Grazie per la puntualizzazione.
Prego. Meglio chiarire strada facendo certe circostanze (a volte rilevanti, altre volte meno), per evitare di inficiare le future narrazioni e interpretazioni .
di errori ne vedo almeno 4: 1)scegliere un posto ingestibile per il rituale; 2)spostare l'auto (forse); 3) prendere le chiavi e buttarle a 3-4, dimostrando che è entrato in auto come minimo per spegnere i fari; 4)sparare i fari invece di spegnerli.
2 года назад+8
In realtà, a mio parere, furono due: il primo di aggredire una coppia su un'auto parcheggiata a ridosso di una strada trafficata, il secondo che quella coppia era pronta per andarsene.
@ Caro Signini io invece credo che il mostro stava aspettando un'altra coppia nella strada parallela di terra battuta, per capirci dopo il ruscello.Per me lui studiava i movimenti delle cadenze dei ragazzi che si andavano ad appartarsi e quella sera chissà per che motivo non ci sono andati, e quando si è accorto di una seconda coppietta a tentato il tutto per tutto solo così si spiega l'attacco rischioso e il ritardo nel momento che i ragazzi stavano per andarsene. Sarebbe utile se qualche iscritto sa o ha frequentato la strada battuta parallela.
2 года назад
@@sandrosalvatori3130 Può essere, chi lo sa?
2 года назад+1
@@lisoladiuilson2039 Sparare ai fari invece di spegnerli, giusto, sugli altri tre non sono d'accordo. Si vedrà comunque nei prossimi video.
Una premessa prima del passaggio del video. Al minuto 17:16 ho detto che Antonella aveva un ematoma alla caviglia destra. Poi mi pareva d'aver sbagliato e ho fatto inserire a Leonardo Settimelli una errata corrige con scritto "collo del piede". E invece la caviglia andava bene. Ormai è tardi per togliere la errata corrige, rimarrà imperitura a testimonianza di un mio pasticcio.
errare humanum est
@@cicciobau In effetti è così, nondimeno l'impegno a rendere minimi i propri errori non deve mai mancare.
non sbaglia mai solo chi non fa nulla ... e Lei invece fa moltissimo .
@@massimopescatori6514 La ringrazio.
Finalmente..non vedevo l'ora, forse il più enigmatico delitto del mostro..sicuramente è l'omicidio dove va fatta tanta chiarezza .
Fra fra tutti sono intrinsechi di mistero....che Baccaiano sia il più ostico da ricostruire non saprei...anche Scopeti ha dei misteri tutt'oggi irrisolti...1000 ipotesi chissà quale sarà la verità.. Tornando a Baccaiano...Intanto ha un senso il numero dei colpi sparati dal mdf...ovvero 9 , capacità di colpi 10...Sono x Paolo che mise in moto ferito e dette gas con la retro marcia inserita anche x l'adrenalina del momento concitato e drammatico....Primi colpi sono quelli in cui ha ferito non mortalmente Paolo...i bossoli G e H sono quelli che ha sparato ai fari ed F il colpo al parabrezza.... Bossolo I all' interno x finire uno dei 2 ragazzi..... Antonella con il braccio riuscì a parare la testa di Paolo tanto che nei suoi capelli fu trovato un frammento del cinturino dell' orologio della ragazza....Azione ,anzi raid del MDF che si aggira non più di 1 minuto e mezzo al max 2 .... Incredibile la freddezza spietata di questo criminale,genio del male che l' ha fatta franca nonostante ha fatto degli errori....
Finalmente una puntata su baccaiano 👌
Come sempre è molto puntuale nella ricostruzione. Grazie mille!
Grazie a lei per l'interesse.
Quante questioni sospese, domande che aleggiano, misteri che non verranno mai ahimè svelati. Eppure tutto questo interesse per avvenimenti così tragici e surreali, mi fa capire quanto ancora tante persone abbiano dentro di sè un obiettivo profondo, la Verità. Non l'avremo mai o meglio ognuno avrà la propria ma è l'afflatu innato di certe persone, non tutte purtroppo, a cercare la Verità, che mi rincuora un po' in questi momenti di asservimento acritico delle masse a dogmi apodittici. Se abbiamo tante domande sul MdF dovremmo averne cento volte tanto su quello che sta succedendo a livello globale.
La Verità non è per tutti gli uomini ma solo per quelli che la cercano.
Grazie Antonio, mi sono divorato tutti i video e li vedrò di nuovo. Molto serio e ponderato.
Grazie a te anche per le tue belle considerazioni.
Grazie Antonio, ricostruzione molto accurata! Certo dopo tanti anni mi viene da dire che la magistratura italiana era e tuttora è degna di un paese sudamericano! Aspetto con impazienza il proseguimento della tua ricostruzione!
Grazie a te.
@ q
questo video è importante perche ci fa capire che il mostro è un buon tiratore freddo e preciso , non spara in direzione del bersaglio ma AL bersaglio . c'è una bella differenza
In quell'occasione, l'aggressore fu sorpreso dal tentativo di fuga della coppia e rimase in balìa degli eventi per un certo tempo. Per questo motivo, a differenza degli omicidi precedenti, sparò in modo più mirato, attingendo anche le teste per la necessità di uccidere nel più breve tempo possibile. Sapeva bene, inoltre, che non avrebbe potuto "lavorare" con il coltello post mortem: l'ubicazione della scena del delitto, praticamente sulla strada, non glielo consentiva.
Io personalmente, ho concluso che l' omicidio più misterioso sia quello di Travalle. Completamente fuori area.
Ormai il mio piace a priori . Grazie del cuore che ci metti 😉
Grazie a te per il tuo interesse,
@ solo una domanda di un dato che non ho . Sai per caso con che marcia innestata fu ritrovata l'auto del Mainardi ? Puoi già intuire il perché
@@angeldanton4620 Fu trovata in retromarcia.
@ ....mhh credo allora che fu il Mainardi a guidarla.. Il mostro se l'avesse guidata avrebbe provato a mettere la prima per uscire dai fossetto
@@angeldanton4620 Osservazione acuta
Antonio buongiorno.
Sto guardando vari documentari sul caso e mi sto facendo una certa idea : per il momento mi colpiscono molto alcuni elementi.
- Da telefono Giallo apprendo che su circa 67 colpi sparati a partire dal 1968, la maggioranza andarono a segno.
In particolare in questo episodio di Baccaiano, il killer fu capace di sparare ai fari di una macchina in movimento - sparava al buio con precisione.
La strada di Baccaiano era frequentata ma questo per il killer non era un problema.
Il killer era un tiratore esperto : era esperto di armi da fuoco. Si allenava sicuramente di continuo in un poligono o aveva esperienze in corpi militari o para militari. Durante la trasmissione parlano di un " un tiratore sicuramente discreto " - io penso si tratti invece di un tiratore esperto e di precisione e questo episodio di Baccaiano lo dimostra in particolar modo.
- Scopeti 1985 : dalle mappe, dalle foto, possiamo vedere che la piazzola si trova a fianco di una strada principale. La presenza di un killer seriale era ormai risaputa già da alcuni anni, sappiamo che erano stati affissi anche manifesti e c'erano spot sulle reti private.
Ma come era il pattugliamento delle strade ? In una situazione del genere io immagino molte, numerose pattuglie di polizia e carabinieri schierate la notte sul territorio, in particolare a dissuadere chiunque si fermasse a fare campeggio libero o ad appartarsi in luoghi dele genere : ti risulta che ciò avvenisse ?
- Identikit del killer : vedo, sempre dalla trasmissione di rai tre, che nell'estate dell' 85 ci fu un testimone che vide il killer in maniera precisa, scampando ad un suo agguato : lo vide chiaramente sotto la luce di un lampione e ne fornì un' identikit che si aggiunse a quella già tracciata nell' 83. il disegno dell' identikit appare molto simile all' ex legionario Vigilanti.
Mi sapresti dare più informazioni su questo " super testimone " ? Fu chiamato durante i processi ? Gli fu chiesto di riconoscere i vari imputati o gli furono mostrate foto segnaletiche ?? ( ecco, quest'episodio mi lascia davvero perplesso ).
Leggo che la lista dei sospettati includeva decine di persone . Furono mostrate queste persone al testimone ?
La telefonata di cui parlo la sentiamo durante la trasmissione di Telefono Giallo del 1987. Il ragazzo parla chiaramente di essere sceso dall'auto, mentre era con la ragazza, e di aver visto quest' uomo fuggire con la pistola in mano. Si lamenta del fatto di non essere stato contattato in seguito come testimone importante.....
Ai fari della macchina di Baccaiano sparò da fermo e da distanza ravvicinata, quasi a contatto, come dimostrano i bossoli davanti al muso. Sulla sua bravura come sparatore avrei molti dubbi, gli stessi di Arcese-Iadevito e De Fazio.
Dalla perizia Arcese-Iadevito:
_Si tratta di un individuo per il quale la scelta dell’arma è limitata ad un fatto puramente occasionale o, quanto meno, obbligato (ad esempio, è l’unica che possiede e altre non può possederne); […] il modus operandi denoterebbe una persona che ha dimestichezza solo occasionale con armi da fuoco; manca di «professionalità» in quanto non riesce a sfruttare compiutamente l’elemento sorpresa; prova ne siano i colpi esplosi in maniera disordinata, anche se in rapida successione._
Dalla perizia De Fazio:
_Soggetto non espertissimo, al più dedito al tiro occasionale, con discrete doti naturali di tiro più che con esperienza consumata, che però ha poi «appreso» […]. Non sembra tuttavia che «il miglioramento» raggiunga livelli particolarmente elevati, ovvero di tipo «professionale», poiché l’omicida, nelle fasi iniziali delle sue azioni, esprime costantemente un comportamento piuttosto disordinato: è mobile, non sfrutta vantaggiosamente l’elemento sorpresa, tende a «sprecare» proiettili con tiro rapido ed istintivo._
A quanto ne so il pattugliamento delle strade era in pratica inesistente. Forse qualcosa in più nel 1985.
Per quanto riguarda il personaggio che chiamò Telefono Giallo onestamente non ne so nulla. Forse qualche altro ascoltatore ne sa più di me.
@ tra l'altro sto leggendo che quel tipo di pistola, la beretta long rifle 22 mm era molto semplice da usare anche per un principiante - nella trasmissione dicono che sparò ai fari in movimento...quanta confusione
" A quanto ne so il pattugliamento delle strade era in pratica inesistente. Forse qualcosa in più nel 1985." davvero , davvero molto strano
La puntata di Telefono Giallo è in rete - chiama questo testimone che afferma di aver avuto un faccia a faccia con il presunto killer
vedevo altri servizi dell'epoca in cui mostrano decine di macchine appartarsi in ogni zona di Firenze e un via vai di guardoni impressionante - il delitto potrebbe inserirsi in un quadro di esasperazione da parte di qualcuno , una sorta di punizione morale , persone stanche di tutto questo degrado che passarono all'azione - le forze dell'ordine, probabilmente, chiudevano un' occhio ( solo ipotesi come le centinaia che continuiamo a leggere )
Perizie fatte x calzare i CDM....
E non coerenti con i fatti..
Bisogna essere preparati ad agguati di questo tipo. Infatti se l'è sempre scampata. Altro che sprovveduto/i.
Strano, dott. Segnini, che lei, sempre così aggiornato e meticoloso, nulla sappia del giovane signore che nel 1987 telefonò alla trasmissione Telefono Giallo, alla quale fra gli altri partecipava il dott. Vigna (il video è agevolmente reperibile su youtube). Nella telefonata il signore afferma che in una calda serata del 1985, mentre si trovava in macchina appartato con la sua compagna (una cittadina straniera) nella zona San Miniato di Firenze, udì dei rumori e scese dalla macchina; quindi, mentre lui si trovava in penombra, vide nei pressi un uomo armato di pistola sotto la luce di un lampione: perciò lo vide chiaramente. Subito dopo montò in macchina e dopo un breve percorso vide lo stesso uomo e la sua automobile, la quale aveva il faro sinistro spento. Quindi il giovane si recò in questura ove mediante l'attività di un addetto venne realizzato un identikit grafico. A detta del giovane questo identikit somigliava abbastanza a quello realizzato a seguito dell'eccidio di Calenzano, il quale mostra un soggetto stempiato. Per via della stempiatura i due identikit si possono definire poco somiglianti al Pacciani ed ancor meno al Lotti. Ma ancora più strano è il fatto che il giovane signore non fu fatto testimoniare, per quanto io ne sappia, ai processi Pacciani e Compagni di merende...
Dicono sia morto nel 2009.. un certo S.P.
Il famoso rosso del mugello..
"Dicono" chi, come hai appreso anno del decesso
ragazzi ci sono le documentazioni andate a informarvi, non è difficile è alla portata di tutti.
Tra i barellieri accorsi ci sarà anche il signor Allegranti. Lo stesso verrà convocato come testimone.
Questi 2 ragazzi sembravano molto piu'vecchi delle eta'dette
Vero.
Complimenti
Grazie.
Grazie mille per il Suo lavoro!
Per curiosità, mi sa dire dove è possibile reperire gli atti processuali integrali (incluse le sentenze) relativi a tutta la complessa vicenda del mostro?
Gli atti sono sparsi in giro per la rete. Nel mio blog trova diverse cose
quattrocosesulmostro.blogspot.com/p/contenuti-scaricabili.html
Anche qui ci sono molti documenti
www.mostrodifirenze.com/
Infine su scribd
it.scribd.com/
...Stefano Calamandrei dichiara, al processo Pacciani, era lui il proprietario della 128, e Adriano guidava...nello stesso processo Adriano conferma tutto però aggiunge che sul luogo del delitto in contemporanea le auto non erano 2 ma tre, cera l'auto n1 di Stefano Calamandrei, l'auto ne di Graziano Marini e Concetta Bartanesi e l'auto ne un furgone con dentro Luca Sieni, questo da dove salta fuori. Durante l'interrogatorio di Fillastò Stefano e Adriano, entrambi, hanno dubbi su dove si trovava il corpo di Paolo al loro arrivo, anzi Adriano ad un certo punto dice che al meno la testa di Paolo era sul sedile posteriore. sembrerebbe che gli inquirenti si fossero fatti un idea di come erano andate le cose è abbiano fatto pressioni sui testimoni perché formassero una testimonianza coerente con la dinamica drammatica ed eroica di Paolo che ingrana la marcia è prova a scappare. a questo punto se tutti dicono che paolo era dietro, l'auto la potrebbe aver spostata il mostro.
Avrai la mia opinione un po' alla volta, i video saranno diversi.
@ come è giusto che sia.
Certo che è andata così, lo conferma la lunga ed esaustiva dimostrazione delle prove scientifiche. Il mostro stava trasportand, o diciamo fatto un pezzo di strada con i due giovani dietro, c'è uno sparo di proiettile che ha forato il sedile del passeggero a quello dietro combaciando il corpo inflitto della ragazza.
Se stavano per sposarsi e avevano già preso casa furono proprio degli allocchi
La ricostruzione più veritiera e quella di filasto
A dire il vero non torna nulla, provi a guardarsi questo video
ruclips.net/video/vC91Hx7BHb0/видео.html
Buongiorno Antonio, lei trova possibile che il mostro, all'arrivo dei primi soccorritori, fosse ancora lì, nascosto nel fossetto dov'era finita la macchina? Sarebbe possibile che nei minuti in cui non rimase nessuno sulla sdc Paolo sia riuscito a portarsi dietro e il mdf abbia sparato con la mano nell'abitacolo e che la ferita mortale sia stata proprio quella? Si spiegherebbe meglio il bossolo ritrovato all'interno dell'auto. La ringrazio come sempre per la risposta
Non mi faccia anticipare troppo, Stefania... con un po' di sorpresa i video saranno più piacevoli da ascoltare.
@ però son troppo brevi! Cmq grazie aspetterò!
@@stefaniabaroni1634 Questi di Baccaiano saranno un po', cercheremo io e il mio collaboratore di farli uscire con cadenza più ravvicinata.
@ la ringrazio
Buonasera antonio, bentornato. non vedevo l'ora ti ascoltarti nei tuoi video. Questo delitto è veramente un enigma. Sul web ho letto di tutto sull'argomento, ma non ho trovato alcune risposte che mi interessano. L'unico scenario certo è il fatto che i ragazzi avevano già consumato il rapporto, si presume sul sedile posteriore. A me le posizioni dei sedili non convincono. In particolare è la posizione del sedile di guida che non mi convince. Antonella era seduta sul divanetto posteriore, quindi si presume che l'incontro amoroso sia avvenuto proprio lì. Coloro che dicono che Paolo stava seduto sul sedile anteriore guida, sostengono che lo schienale fosse reclinato...e perchè??? I ragazzi che si appartano in macchina utilizzano il sedile posteriore oppure il sedile anteriore destro, reclinando completamente lo schienale. La FIAT 147 era una utilitaria modesta e poco spaziosa; paolo era una ragazzone molto alto (pare oltre 1,90 m) e robusto (sembra superasse i 100 kg) e neppure Antonella era una ragazza esile. Quindi per prendere posto sul sedile posteriore e per stare più o meno comodi, avrebbero dovuto spingere avanti al massimo entrambi i sedili e mai abbassare lo schienale. Inoltre se i ragazzi si erano spostati sul sedile posteriore per amoreggiare, al momento di andarsene, paolo, con il sedile guida spinto in avanti, poteva scendere dall'auto con facilità, spostare il sedile indietro e salire in auto. mah! ci sono troppe situazioni strane e inverosimili. Aspetto i tuoi prossimi video per avere le idee più chiare.
Con un po' di pazienza, avrai tutte le risposte, naturalmente secondo il mio punto di vista, sul quale non è detto tu sia d'accordo. Ciao.
Mi sembrano ottime osservazioni su cui riflettere
peccato che le altre persone coinvolte non guardino l'ora, sembra che tutto sia avvenuto in massimo 5 minuti, il tempo necessario a l'auto di Adriano Poggiarelli e Stefano Calamandrei di percorrere 1 km.
nella mia ricostruzione non sono riuscito a spiegare la ferita alla caviglia ed il cinturino dell'orologio, anche se sulla caviglia forse ho un idea. in oltre se tutti hanno dichiarato il vero, il mostro fa cose senza senso, come:1 spostare il corpo di Paolo sul sedile posteriore; 2 raddrizzare il sedile del conducente; 3 inserire la sicura sul lato conducente. il tutto nel tempo che intercorre tra la scoperta dei corpi (da parte di Stefano, Adriano, Concetta e Graziano, infatti loro dichiarano di aver visto Paolo sul sedile del conducente) e l'arrivo dell'ambulanza (i soccorri tori dichiarano che Paolo era sul sedile posteriore e quello del conducente non era reclinato. verrebbe da pensare ad una testimonianza imprecisa. Oppure Paolo è riuscito a trascinarsi sul sedile posteriore nonostante la ferita alla testa.
Oppure sono vere entrambe e il mdf era ancora lì ed ha spostato Paolo. Anche se non saprei spiegarmi il perchè, visto che tende a separare fisicamente la coppia ed è pure più logico che Paolo fosse alla guida, perchè hanno cercato di scappare e solo la sfortuna, la sorte... li ha traditi.
@@marizan6300 io sono arrivato alla conclusione che Paolo fosse dietro e la verbalizzazione sia stata una farsa e la firma estorta con intimidazioni come nel caso dei soccorritori della croce oro., Concetta dichiara "...io non mi ricordo di aver detto di aver visto l'uomo al posto di guida..." probabilmente gli inquirenti hanno scritto ciò che volevano per far quadrare la loro ricostruzione e Concetta ha firmato la sua deposizione senza leggerla fidandosi degli inquirenti.
@@marizan6300 il mostro ha spostato paolo....più facile a dirsi che a farsi! paolo era alto quasi 2 metri e pesava oltre 100 kg. Toglierlo da una un fiat 147 a 3 porte da solo, e sistemarlo sul sedile di guida, a peso morto poi...mah!! certo quelle ecchimosi su braccia torace e addome...
@@lisoladiuilson2039 spiegazione occamicament più probabile.
@@simonacattaneo4831 sì certo. Non sono assolutamente convinta di questa cosa, era solo una ipotesi, per altro poco probabile, perchè sono assolutamente convinta (per quanto letto fin ora) che mdf si spostasse in macchina. L'analisi geografica dei delitti fa pensare questo. Con ogni probabilità, la macchina non era mai troppo vicino al luogo dell'agguato, ma nemmeno eccessivamente lontana. Quindi, mettersi a spostare Paolo per giunta in mezzo alla strada, era un ulteriore rischio. Paolo era alto, i tempi ristretti. Ma ci sono anche le ecchimosi, come lei dice...
Questo delitto, se è vero che separare la coppia era il suo principale desiderio, è anomalo, e gli deve aver procurato molta frustrazione.
Riscrivo e ripubblico il mio commento, che prende spunto dai nove bossoli repertati sulla scena criminis di Baccaiano, perché nel precedente c'erano delle inesattezze. C'è chi sostiene che il MdF utilizzasse una pistola Beretta 73 o 74, altri invece parlano di modello 70S o 71, altri ancora che la pistola non fosse di marca Beretta ma altra, una High Standard ad esempio. Soffermiamoci sulla Beretta: i primi due modelli menzionati hanno maggiore capacità nel serbatoio rispetto ai secondi (10 colpi contro 8), ma che il killer si portasse dietro una lunga pistola da tirassegno (canna da 15 cm vs 9 cm), mi sembra improbabile. Ritengo quindi che utilizzasse il caricatore da 8 proiettili della Beretta 70S o 71, inserendo un nono colpo in camera di cartuccia. Esistono due modi per fare ciò e chi è un tiratore li conosce: non sto a dilungarmi oltre, mi limito ad affermare che, per eseguire entrambe le procedure, bisogna avere una discreta praticità nell'uso delle armi.
Ma cosa vai dicendo??? 😄 Adesso ci sono dubbi pure sulla pistola? 😂 😂 😂
@@manuelemasini5888 Qualche dubbio è ovvio che ci sia, infatti la pistola non è mai stata trovata e la balistica non è una scienza esatta come la matematica. Che il MdF abbia usato una Beretta Serie 70 è quasi sicuro, ma non al 100%. Inoltre, quella serie comprende vari modelli, e anche qui la certezza su quale modello sparò non c'è.
Costantino, costui sparava al buio, su bersagli in movimento, su una strada di passaggio : il killer per me era un tiratore più che esperto. I suoi colpi andavano quasi sempre a segno. Parliamo di qualcuno che maneggiava pistole dalla mattina alla sera. Inoltre questo particolare che aggiungi del colpo in canna, lo conferma ancora di più.
O si allenava di continuo in un poligono di tiro oppure apparteneva a qualche corpo militare / para militare.
Le cartucce , ho capito, erano più che comuni all'epoca . Le avrebbero trovate in casa di un sacco di gente.
Anche la pistola era una delle più comuni se ho capito bene.
@@SpettroFamily Parlo con esperienza di tiratore e detentore di pistole in calibro .22 LR: ribadisco che, per me e per quanto si desume dalle varie dinamiche, il killer non aveva una grande mira. Aveva però una buona manualità, da buon "campagnolo" quale probabilmente era. Sapeva far funzionare l'arma, ma è anche vero che con quel piccolo calibro non dico che siano buoni tutti, ma quasi. Mettere manualmente un colpo in canna è un'altra operazione abbastanza semplice, inoltre non abbiamo la certezza che ciò avvenisse, perché spesso la conta dei bossoli sulle scene dei crimini si è rivelata abbastanza approssimativa. Quanto alle tue deduzioni su cartucce e pistola, la risposta è sì, erano tra le più diffuse all'epoca dei fatti.
@@SpettroFamily piu Allenato di un ex partigiano che andava a caccia di frodo di notte con la pistola come confermato da decine di testimoni?
Quella sera anche i mi babbo era nella piana di baccaiano a fare le guide alla mi mamma.. al bivio di fornacette vide passare una macchina di colore verde ma nn riconobbe il modello
Al di là della dinamica,mi sono sempre chiesta se li avesse aspettati li' perché sapeva che si appartatavano in quella piazzola .Forse poteva anche conoscerli? Oppure li abbia visti per caso in una notte di perlustrazione ed abbia deciso di agire...magari ci fara' sapere la sua opinione...
Gliela posso anticipare. L' attacco a rapporto già concluso porta a pensare che fosse passato sulla provinciale e li avesse visti per caso. Oppure, alla fine di una serata di "caccia" infruttuosa, avesse fatto quel rettilineo come ultima possibilità, magari avvicinandosi a casa sua.
La piazzola era ben visibile dalla strada e si appartavano lì da un po' di tempo, probabilmente erano stati puntati come le coppie precedenti
Buongiorno. La posizione originaria dei bossoli ghf potrebbe non essere stata quella in cui poi sono stati effettivamente ritrovati: essendo comunque stati espulsi sulla carreggiata, potrebbero essere stati spostati dalle auto che di lì sono passate, quella di chi ha scoperto i cadaveri e anche qualcun'altra; no?
Lei ha ragione, la possibilità c'è, anche se a parer mio non è probabile, visto che si trattava comunque di piccoli oggetti di metallo, non di fogli di carta. In ogni caso noi conosciamo quella posizione, e su quella dobbiamo ragionare, oppure rinunciare. Ragionando su quella si giunge però a una ricostruzione plausibile.
Buongiorno Antonio.. Continuo a chiedermi come sia possibile, da esperti, fare teorie così...come ha esaminato lei la dinamica e i ritrovamenti dei bossoli, loro non potevano farla?? Il mostro ha sparato sempre stando sulla destra,al guidatore, l'uomo.. Prima cercava di eliminare lui è sempre sempre stato così.. Dopo si concentrava sulla donna..ho sempre creduto che l'auto, proprio per la paura di lei, fosse stata tenuta accesa dai ragazzi.. E comunque questo delitto dimostra una volta per tutte, l'abilità, la destrezza e la freddezza del mostro..mira solo ed esclusivamente alle teste, con il buio, In un paio di minuti fa tutto, ivi compreso sparare ai fari, rompere le luci di posizione e gettare le chiavi.. Con auto che passavano di continuo e il pericolo di essere visto.. In questo delitto, le ripeto, mi colpisce la freddezza e la velocità criminosa di uscirne pulito, anche di fronte ad un delitto pieno di imprevisti!!!!!complimenti per il video e l'analisi che ha fatto!!
La reazione del Mostro fu feroce, ma forse non del tutto fredda, come dirò più avanti.
Buongiorno, Segnini.
L'inizio della ricostruzione del seppur ottimo De Fazio, potrebbe avere altre due criticità, a parte il mancato ritrovamento del bossolo.
Considerando lo spessore del parabrezza e l'angolo di inclinazione che c'è tra lo stesso e lo sparatore, forse, il proiettile avrebbe potuto rimbalzare e non penetrare.
Nel caso fosse penetrato, penso che la traiettoria non sarebbe rimasta in linea retta, ma avrebbe subito una deviazione verso il basso. Ipoteticamente, avrebbe colpito Paolo agli addominali o forse più in basso.
Chiedo, a parte una sua conferma, anche quella di qualche appassionato di balistica che segue il suo canale.
Saluti.
Ho sentito qualcosa su questa deviazione, guardando velocemente un video che probabilmente ha visto anche lei. Guarderò meglio, ma parto già abbastanza scettico. Sentiamo se c'è qualche balistico in ascolto.
@ Sì, il video in questione si chiama "22lr Vs Car" e la dimostrazione parte al minuto 4,09. La differenza più macroscopica è che il ragazzo del video usa un fucile e non una pistola. Mi limito a segnalarne la visione, perché non sapendo nulla di balistica, attendo numi da qualcuno esperto. Questo anche in prospettiva di capire dove potrebbe essere andata la palla che, effettivamente, trapassò il parabrezza dell'auto del povero Mainardi.
@@andreafiorini6528 Ho guardato. Non so quanto si possa estendere questa prova al caso del colpo sul parabrezza della 147 di Mainardi, che era meno inclinato dell'auto del video,e la distanza molto probabilmente assai minore. Coincidenza vuole che dietro quel foro ci fosse la testa di Paolo, se stava guidando lui.
La Notte dei salami di De Gothia...
Antonio caro buonasera,volevo chiedere in merito ai lividi che riportò la ragazza uccisa del 83’,a Baccaiano appunto..cioè è vera questa cosa?! Come si spiegano secondo te,qualora la ragazza subì’ veramente quelle contusioni?! sullo stinco mi sembra
A quanto ne so io le contusioni erano alla caviglia. Ne parlo nel prossimo video.
@ Grazie,cordiali saluti Antonio
@@alessionappi5723 Saluti a te Alessio.
Chissà se avessero chiesto direttamente i ragazzi a Paolo Mainardi, prima di chiamare l'ambulanza...
Vedremo che se i quattro avessero avuto meno paura, le cose sarebbero potute andare in altro modo.
@ nel senso che il Mainardi avrebbe potuto non essere ancora in coma e avrebbe potuto riferire qualcosa sul nostro?
@@silvanbeppigno4050 Perché no? Attenda tutti i video, avrà le sue risposte, naturalmente secondo il mio personale punto di vista.
c erano 6 persone sulla scena del crimine .
Gentile signor Segnini, mi perdoni se debbo qui citare una fonte RUclips che secondo me (e mi permetto di credere che forse anche secondo lei) non dovrebbe essere citata, ma semmai ignorata, tanta la rozzezza e la tracotanza del soggetto che la gestisce. Tuttavia di recente questo canale ha intervistato il signor Calamandrei (in precedenza lo aveva fatto con Graziano Marini), cioè il giovanotto (nel 1982) che viaggiava in auto con il Poggiarelli; questi, a eventuale beneficio di chi ci legge, sono i due che con Marini e la fidanzata di quest'ultimo Bartalesi si fermarono per primi vicino all'auto fuori strada di Paolo Mainardi. A di là del tema della incerta questione del punto dell'incrocio fra l'auto di Poggiarelli e Calamandrei e l'auto del Carletti, sul quale a mio avviso strumentalmente e in modo assolutamente disonesto da un punto di vista intellettuale l'intervistatore si è concentrato, facendo anche leva sull'incerto ricordo del Calamandrei, per dimostrare che le ricostruzioni della dinamica di Baccaiano degli esperti (diversi da lui ovviamente, al quale peraltro la definizione di esperto non si attaglia di certo) sono "sballate" (e mi viene da dire che il "signore" pensi in particolare alla ricostruzione che lei ha fatto di quella complessa dinamica, in quanto a mio avviso ricostruzione benchmark da tenere presente da parte di chiunque voglia cimentarsi con questo complesso e controverso episodio), al di là di questo su cui per quanto mi riguarda sarebbe meglio stendere un pietoso velo, c'è però un'affermazione (fatta dal Calamandrei nel corso di questa intervista) che ha attratto la mia attenzione, perché considero questo un passaggio molto importante. Il Calamandrei ricorda (e in questo caso lo dice senza alcuna esitazione) che quando guardò dentro la Fiat 147 fuori strada (con le ruote posteriori) vide il Mainardi disteso sul sedile di guida (precisa per la verità che non può dire in quale posizione fosse lo schienale del sedile, ma è chiaro che la posizione distesa (supina) del Mainardi non poteva che essere compatibile con lo schienale di quel sedile reclinato in tutto o almeno in gran parte all'indietro, verso il sedile posteriore). Del resto questa descrizione che ho sentito fare qualche giorno fa al Calamandrei è coerente con la testimonianza resa in sede processuale (non ricordo ora se al processo Pacciani, a quello Compagni di merende o a entrambi) dal suo compagno di viaggio Poggiarelli, che dice che "il Maianardi era disteso sul sedile di guida, a faccia in su e con la testa vicina alla ragazza (che era seduta sul sedile posteriore, dietro al sedile del passeggero, il cui schienale era ovviamente nella posizione "naturale"), nonché in certa misura coerente anche con la circostanza - da lei sig. Segnini ben evidenziata - che i due giovani, di taglia piuttosto robusta, per consumare l'amplesso non poterono che reclinare all'indietro gli schienali dei sedili anteriori della 147 (poi la ragazza andò a ricomporsi sul sedile posteriore rimettendo lo schienale del sedile del passeggero nella posizione normale). Ricordo che un paio d'anni fa, discutendo con lei nel suo blog, lei ebbe a dirmi che non le risultava che lo schienale del sedile di guida dove il Mainardi fu trovato dai quattro ragazzi che si fermarono per primi accanto alla sua auto fosse in quel momento reclinato all'indietro. Posso chiederle se è ancora oggi di questa opinione?
La ringrazio anticipatamente nell'eventualità che lei volesse rispondermi, restando in ogni caso suo fedele follower a prescindere dalle diverse visioni che si possano avere su questa controversissima e complessa vicenda.
Partiamo dal presupposto che il sedile di guida venne trovato rialzato dai soccorritori. Lo disse chiaro Gargalini in dibattimento che l'aveva tirato giù lui. Se al momento dell'arrivo di Calamandrei quel sedile fosse stato parzialmente reclinato cosa sarebbe dovuto succedere poi? Chi l'avrebbe tirato su? Il Mostro seduto al posto di Mainardi? Si tratta di uno scenario da escludere, per le ragioni che ho spiegato criticando la dinamica del dentaio. Non solo nessun Mostro si mise alla guida, ma anche nessun Mostro entrò mai in auto, per tante ragioni, tra cui la sicura abbassata.
La spiegazione più logica è che Paolo fosse accasciato all'indietro, appoggiato alla spalliera inclinata per l'abbassamento della parte posteriore dell'auto. Privo di forze, doveva anche avere la testa all'indietro. Tra l'altro dalle foto non sembra che ci fossero i poggiatesta, e Paolo era alto. Si trattava di una posizione non canonica, che indusse i quattro ragazzi a usare espressioni del tipo "sul sedile di guida era disteso", "il giovane era sul sedile di guida, appoggiato, riverso all'indietro", "disteso sul sedile di guida che si trovava in posizione obliqua", "disteso sul sedile di guida".
@ la ringrazio molto della sua cortese e come sempre rigorosa risposta . Buona serata
Mentre leggevo alcune testimonianze, mi è venuto da pensare una cosa: ho letto quello che ha scritto in una risposta, ossia che il mdf forse era a "caccia" non ha trovato nessuno e ha sfruttato l'occasione della macchina parcheggiata.
Però. Come poteva pensare mdf, fosse andato tutto come al solito, di praticare le escissioni e accoltellare i giovani in quella piazzola così visibile per chiunque passasse? C'era la possibilità per lui di trasportare la donna in un posto più "riservato"? Con Baccaiano il mdf si è assunto un ben strano rischio. Qualcosa non mi suona bene in questo duplice omicidio (ma sarà dovuto alla mia non completa conoscenza,senza dubbio!)
👍👍👍👍👍
Grazie.
@. Di niente! (Come al solito). Continua così!
Qui crolla la testimonianza del Lotti perché quei ragazzi, che si conoscono tra loro, quando transitano non notano alcuna auto parcheggiata. Personalmente credo più ai barellieri che materialmente hanno fatto le manovre di estrazione. Il lunotto appannato rafforza l'ipotesi che avessero compiuto il rapporto dietro. Unico delitto avvenuto a rapporto concluso.
Sulle auto parcheggiate ok. È bene invece precisare che il lunotto appannato non dipende certo dalla posizione delle persone dentro, in un posto piccolo come l'abitacolo di un'auto l'umidità si diffonde da tutte le parti.
@ bisognerebbe sperimentarlo :)) ma se lei era dietro da sola ci faceva poco.
@@ilcontedeicorti3233 Si rivestiva.
Siamo sicuri che Mainardi venne estratto attraverso la portiera del passeggero?? Io direi.. per niente....
Io direi di sì, le testimonianze dei barellieri sono chiare.
Ti faccio notare, Segnini, che Gargalini, il barelliere che rese la testimonianza più esaustiva (nonostante la testa-dura del PM, del Presidente e di qualche avvocato), disse che dopo essersi accertato delle condizioni del ragazzo APRÌ lo sportello lato-guida dall'INTERNO (com'era logico che facesse), dopodichè iniziarono le operazioni di estrazione con l'aiuto dei due giovanotti .
@@Thirdwind2 Può essere, provo a ricontrollare le deposizioni.
Credo tu abbia ragione, dalle parole di Gargalini si arguisce che Mainardi fu tirato fuori dalla parte del guidatore. A dire il vero non mi ero posto il problema, avevo solo registrato il fatto che era stato Gargalini a sbloccare la sicura tirando la maniglia, il che giustificava che Martini, nella concitazione del momento, non fosse riuscito ad aprire la portiera di guida perché c'era la sicura.
Grazie per la puntualizzazione.
Prego. Meglio chiarire strada facendo certe circostanze (a volte rilevanti, altre volte meno), per evitare di inficiare le future narrazioni e interpretazioni .
scusate ma l'errore del mostro quale sarebbe?
di errori ne vedo almeno 4: 1)scegliere un posto ingestibile per il rituale;
2)spostare l'auto (forse);
3) prendere le chiavi e buttarle a 3-4, dimostrando che è entrato in auto come minimo per spegnere i fari;
4)sparare i fari invece di spegnerli.
In realtà, a mio parere, furono due: il primo di aggredire una coppia su un'auto parcheggiata a ridosso di una strada trafficata, il secondo che quella coppia era pronta per andarsene.
@ Caro Signini io invece credo che il mostro stava aspettando un'altra coppia nella strada parallela di terra battuta, per capirci dopo il ruscello.Per me lui studiava i movimenti delle cadenze dei ragazzi che si andavano ad appartarsi e quella sera chissà per che motivo non ci sono andati, e quando si è accorto di una seconda coppietta a tentato il tutto per tutto solo così si spiega l'attacco rischioso e il ritardo nel momento che i ragazzi stavano per andarsene. Sarebbe utile se qualche iscritto sa o ha frequentato la strada battuta parallela.
@@sandrosalvatori3130 Può essere, chi lo sa?
@@lisoladiuilson2039 Sparare ai fari invece di spegnerli, giusto, sugli altri tre non sono d'accordo. Si vedrà comunque nei prossimi video.