Al di la della sostanza, integralmente condivisibile, quello che fa davvero la differenza nei tuoi (vostri) video / articoli / saggi è il modo di porre le questioni e le risposte: assolutamente unico in questo contesto dove, per quanto possa sembrare strano, allignano saccenza, autoreferenzialità e supponenza come pochi altri.
Utilissimo video per i consigli contenuti, il mio plastico l'ho cominciato nel 2015 posizionando però il primo pezzo di binario dopo 2 anni di progettazioni su un software adatto, credevo fossi strano io ma dopo aver visto questo video mi sono rincuorato rendendomi conto di aver bene o male seguiti tutti... grazie!
Grazie per questo riassunto di consigli che sono un tesoro per noi appassionati. Suggerisco di approfondire magari ogni punto corredandolo con immagini, esempi e filmati: sarebbe enormemente apprezzato da noi. Grazie ancora.
Complimenti per le informazioni molto utili.... Ho seguito anche io un modellista in po' particolare.... Costruisce tutto con il legno ... Belle sfide!!
you all prolly dont give a shit but does someone know a trick to log back into an Instagram account?? I was stupid forgot the login password. I love any assistance you can offer me
Realizzare un plastico é un poco come costruire una casa, le fondamenta sono quelle che sosterranno tutto il complesso. Anche il tavolo deve essere progettato con attenzione per evitare plastici traballanti o troppo robusti, in considerazione anche dell'eventuale spostamento. Grazie ottimo video.
Bellissimo video grazie mille per i preziosi consigli. Vorrei un consiglio sulla motorizzazione degli scambi, stavo pensando di usare dei servo motori passo passo, tuttavia è complicato creare i circuiti di comando per muovere tali motorizzazioni.
Grazie, suggerimenti fondamentali. Di assoluta importanza il poter costruire un impianto con vari accessi alle zone altrimenti difficili da raggiungere, giacché altrimenti dopo....sorgerebbero problemi notevoli. Sto progettando un impianto a U rovesciato, con tre penisole per altrettanti impianti: industriale (birrificio), artigianale (cantina) e una guarnigione militare servita da un raccordo. Ho già preventivato di creare una botola di accesso nei due angoli lontani, di cui uno con montagna e tunnel. Ciò che mi preoccupa è il doppio binario in curva.... Credo che adotterò la strategia del binario singolo (con ampio raggio) e il finto doppio nei rettilinei. Grazie e complimenti. Buon lavoro a tutti. Sherlock
Ciao mi sono appena iscritto da tempo ti seguo mi piace molto il tuo canale guardo sempre i tuoi video sono appassionato di modellismo ferroviario e tutto ciò che modellismo grazie per i consigli il nostro un hobby bellissimo pulito mi piacere seguire persone appassionate preparate come voi grazie buona giornata a presto
Salve.Ottimo video. Io aggiungerei anche di evitare binari in curva con raggi troppo stretti, in particolare se sono in vista. Ciò inoltre renderebbe il plastico molto più realistico.
Buon giorno,la seguo da molti anni, e apparte la sua grande professionalita', ammiro moltissimo la sua galanteria. Anche o ho fatto moltissimi errori, appunto per la troppa premura, e anche nella costruzione del mio secondo plastico, ho rifatti gli stessi errori...ma stavolta no!!!se mi permette, vorrei inviarle un semplice progetto, e affidarmi alla sua esperienza, magari con un plastico da completare, o magari lo stesso progetto chiavi in mano....un caro saluto.
Ottimi consigli bravo👏👏 Io sono partito per gioco nel ricostruire il mio vecchio trenino con cui giocavo da piccolo😅 diciamo che adesso l'ho abbellito nel paesaggio, effetti, sound e luci. È ancora in analogico 1:87 magari un giorno passerò al digitale 😉 cmq sia un po' di errori li ho commessi: 1- non ho fatto un progetto ma tutto improvvisato 2- è praticamente impossibile trasportarlo 3- ho una rampa un po' troppo accentuata e il motore G fa un po' fatica a percorrere 4- sotto al piano d'appoggio ci sono una marea di cavi volanti😬 Va beh.. sbagliando si impara 😊 👋👋👋👋 P.s. per caso hai fatto un video tutorial su come realizzare una fermata in stazione e ripartenza automatica in analogico? Stavo pensando di provare a realizzarla con i contatti a reed ed un timer.
Hai ragione, sbagliando si impara! Succede a tutti. Per la fermata e ripartenza automatica in analogica avevo sperimentato molti anni fa un sistema in una stazione nascosta con reed e dei relé per televisore. Funzionava abbastanza bene ma poi se le rotaie non erano perfettamente pulite dava qualche problema di ripartenza. Il problema di farlo in una stazione a vista è che i convogli partono a razzo. Trascurabile in una stazione nascosta ma in una a vista, secondo me, non va molto bene ;)
@@Realmodels concordo con te! Sono appena riuscito a fare questa operazione e confermo che i treni si fermano e ripartono a razzo 😅 Ma se volessi collegare una centralina Z21 i cavi di alimentazione binari posso collegarli prima alla scheda rele' temporizzata e l'uscita del rele' poi va ai binari? O succede un disastro? Era per tenere buono il lavoro fatto sulle 2 schede rele' temporizzate per fermata e ripartenza. Con la Z21 come si fa ad ottenere una fermata e ripartenza in stazione automatica temporizzata? Ovviamente la fermata e ripartenza non sarà più così brusca ma graduale, quindi più realistica.
Ciao, sempre utili i tuoi consigli. Sono molto interessato al possibile montaggio/smontaggio; quello che volevo sapere se esistono acccorgimenti riguardo allo "spezzare" i binari. Saluti Gianfranco
Buongiorno ciao o da porti una domanda riferita al tuo punto 8,non avendo spazio o deciso di appendere il plastico a soffitto con carrucole,tu ai affrontato questo problema aspetto un tuo riscontro,grazie
Ciao i tuoi consigli sono utilissimi e mi hanno tanto aiutato alla realizzazione del mio primo plastico ferroviario. Vorrei porti una domanda: devo realizzare un campo da tennis all'interno di una villetta, ho visto che una azienda vende il modellino con le seguenti dimensioni in scala ho 59 mm x 38 mm che non corrispondono a quelle reali che sono di circa 23 m. x 8 m. E' possibile?
Ciao benissimo grazie per gli ottimi consigli. Vorrei aggiungere solo una piccola considerazione. Partendo da inesperto, come ho fatto io l’anno scorso, normalmente si acquista uno starter set. Io ho fatto così. Al primo ampliamento mi sono reso conto della grande importanza dei raggi di curvatura dei binari. Infatti i binari curvi R2 (contenuti nella maggior parte degli starter set) pongono qualche problema di percorrenza alle locomotive più lunghe, quelle a vapore e agli elettrotreni tipo ICE, che richiedono raggi di curvatura minimo di tipo R3. Quindi se si decide di ampliare il parco locomotive occorre valutare questo aspetto importante.Grazie ancora per gli ottimi consigli.
Non è proprio corretto dire che ci vogliono curvature superiori a raggio 3!!... il plastico è per sua natura un compromesso. Case, ambientazioni e paesaggi decisamente non possono rispettare la scala esatta perché bisognerebbe avere decine di metri quadri a disposizione, oltretutto ho visto cose che, rispettando abbastanza fedelmente la scala, erano bruttini da vedere😉. Per quanto concerne le locomotive invece, per esperienza ti garantisco che esistono rotabili che girano e altri che avranno problemi anche in rettilineo!!! Acme ad esempio, causa i troppi particolari presenti! Qui la colpa è purtroppo nostra e di tutti i vetrinisti in particolare che vogliono tutti i dettagli possibili: il risultato è che ritroveremo i particolari sparsi per il plastico e i modelli... deragliano continuanente. Rotabili Roco (e Fleischmann quindi) , tanto per nominare il più storico e migliore secondo me, difficilmente (mai nel mio caso) hanno problemi e girano benissimo anche su raggio1 (anche le loco a vapore quindi) per un semplice motivo e scelta costruttiva che da sempre hanno nella loro folosofia "tedesca": tutto deve essere testato su raggio1 prima di essere venduto 😉👍. Tutti o quasi infatti in Germania hanno un piccolo "plastico in casa"... Stessa filosofia anche della Maerklin... tutto qui!
Ciao. Io non ho detto che devono essere superiori a R3, ho detto che come minimo devono essere R3, cioè che con raggi di curvatura R2, non funzionano. Basta controllare sui cataloghi Roco e Trix per avere la conferma che certe locomotive Roco o Trix su circuiti con raggi R2 non funzionano. Spero di aver chiarito. Ciao.
@@vittorionavino8874 Vedo che non hai letto bene quello che ti ho scritto... quando scrivo superiori a raggio3 significa esattamente che il raggio2 è il minimo😉. E questo non è vero assolutamente perché se il tracciato è montato male ti deragliano anche su raggio4 credimi! Io ho anche vaporiere con tender Roco e Fleischmann che girano perfettamente su raggio1. Leggi meno cataloghi e.. sperimenta invece sul campo! Ciao
@@umbertotessaro2097 Ciao. Forse io leggerò troppi cataloghi, ma è uno dei pochi modi per apprendere in questo mondo per me nuovo. Premetto che sul catalogo Roco 2021 Accessories Pag. 34 si trova scritto che sono disponibili binari con i raggi di curvatura R2, R3, R4, R5 e R6. R1 non compare. Il minimo è R2 che corrisponde ad un raggio di 358 mm. Inoltre sfogliando il catalogo delle novità 2021 si vede che accanto ad ogni modello di locomotiva viene indicato il raggio minimo di curvatura che in tanti casi è R2 ma in alcuni casi è R3. Io volevo solo mettere in evidenza questo aspetto. Poi ognuno di noi può restare della sua idea. Io preferisco essere più teorico, per evitare imprevisti. Se la Roco o la Trix mi suggeriscono un certo raggio di curvatura come prerequisito per il buon funzionamento delle loro locomotive, io rispetto questo suggerimento. Ciao grazie per le tue considerazioni.
@@vittorionavino8874 Allora, vedo che sei appena arrivato in questo fantastico e sconfinato mondo del fermodellismo 😉😂e capisco tutti i tuoi dubbi e paure perché sono esattamente quelle hanno avuto tutti all'inizio. Raggio1 è 36cm (e non raggio2 come hai scritto) intanto e raggio2 è 43cm. I cataloghi li guardo da più di 30 anni e ti garantisco che è solo da qualche anno a questa parte che le case indicano raggio minimo2 solo perché fanno modelli sempre più pieni di particolari (che poi ritroverai sparsi sul plastico se li fai girare😞garantito!!) E vogliono evitare contestazioni sempre più frequenti sui forum😉. Se mi permetti un consiglio, guarda pure i cataloghi per capire cisa ti piace e, SOPRATUTTO, valuta bene lo spazio che puoi dedicare al plastico che quanto prima cominci a realizzare. Scoprirai che ICE o freccia rossa non li potrai mai vedere girare realisticamente sul plastico perché, oltreché costosissimi, al vero girano solo e sempre su binario dritto!!... Considera invece linee secondarie o montuose che per loro natura hanno tracciati più tortuosi che meglio di tutti, secondo me ovviamente, si esprimono meglio nei plastici domestici e si prestano a tantissime interpretazioni😉... Decisamente molto più accattivanti da guardare insomma. Evita poi modelli con troppi particolari e comincia con uno... startset dove a un prezzo accessibile trovi modelli interessanti (anche FS ogni tanto) e con meno particolari inutili ma che funzionano davvero... ovunque e anche su raggio1 😉. Spero di esserti stato utile, ciao
Ciao complimenti prima di tutto e come sempre per il tuo prezioso contributo e anche sempre piacevolissimi da vedere (mi mancava visto che è passato un po' di tempo dall'ultima volta). Detto questo, la doverosa parte positiva quindi, ti confesso che sembra ti riferisci esattamente a me nell'elenco degli errori fermodellistici🤣😂😞 ed hai assolutamente ragione (solo in linea teorica però!) in quasi tutta la tua esposizione! Hai però dimenticato di spiegare che tra il dire e il fare c'è di mezzo... un sacco di soldi buttati e conseguente delusione che porta al fallimento in questo meraviglioso e sconfinato hobby! Fare un progetto di minima per iniziare infatti, concordo pienamente, già comporta un costo importante che, quelli che li fanno per professione come te, cercano purtroppo di omettere (per non perdere subito un potenziale cliente😉 ovviamente) e per piccoli progetti è anche assai poco giustificato a mio parere. Se aggiungiamo poi tutte le incognite legate alla esecuzione successiva (variazioni anche modeste del progetto iniziale intendo che giocoforza arrivano sempre) fanno lievitare enormemente e quindi "spaventano" molti. Aggiungo poi, visto che non l'hai fatto tu, che la maggior parte dei fermodellisti italiani (parlo per esperienza personale 😉😡) sono veramente stronzi, gelosi e non condividono proprio nulla con gli altri appassionati "inesperti " perché temono solo di esserre superati poi e non essere più protagonisti! So che all'estero va meglio sotto questo punto di vista e infatti sono molti di più di noi come appassionati😉!! Questo è il mio pensiero e credo di non essere il solo. Ciao a tutti e alla prossima quindi....
I nostri costi di progettazione sono abbordabilissimi e permettono di risparmiare tutti quei soldi che eventualmente possono essere buttati per prove sbagliate o errori. Ti assicuro che un progetto ben strutturato e studiato professionalmente vale tutti i soldi che costa 😉. Grazie anche per i tuoi complimenti! 😊
@@Realmodels Su questo sono perfettamente d'accordo 😉👍anche se purtroppo non l'ho mai sperimentato direttamente. Nel mio caso specifico la cosa è un po' più complicata visto che ho già un plastico Noch su cui ho già speso parecchio in pochi anni e devo anche pensare a cosa farne prima di passare a un progetto nuovo come da Voi suggerito giustamente!... il mio dubbio è solamente legato in concreto... al budget da quantificare😂 Grazie ancora!
Io ho una domanda,che sicuramente voi avete la risposta, posso fare girare le locomotive digitale Roco con quelle Marklin,di tutto digitale? Che ho capito io non e possibile.grazie
Infatti hai capito bene. Le Märklin girano SOLO con sistema a corrente alternata, mentre le Roco sono prevalentemente a corrente continua (anche se alcuni modelli ora li stanno realizzando anche per sistema a corrente alternata). Quindi, in linea di massima la risposta e no, a meno che il modello Roco sia in versione a corrente alternata (lo trovi sempre scritto nella scatola).
Ciao, ma un bel video, complimenti! Vorrei fare una domanda, anzi chiedere un parere: ho fatto un progetto dettagliato con il software Scarm, ma quando appoggio i binari sul tavolo hanno sempre delle piccole differenze tra il progetto e la realtà, devo sempre mettere alcuni piccoli binari per effettuare le regolazioni. Queste differenze sono comuni o è a causa della mia poca esperienza? Il mio modello, in scala N, è lungo 5 metri e ha 3 diversi piani e alcune piccole ondulazioni per renderlo più reale, forse sia per questo? Che ne pensate? Grazie mille.
@@sergiosbicca7738 Le ondulazioni possono contribuire alle differenze ma non in maniera significativa. In più i binari commerciali non sono perfettissimi, per esempio il Fleischmann 9100 in scala N dovrebbe essere lungo 222 mm. Ne ho da 221 a 223.4. su un percorso lungo come il suo plastico i millimetri si sommano e diventano decine! A volte anche una posa non perfetta delle curve può creare differenze. Comunque parliamo di millimetri. Sono ennista anch'io. La mia mail - ilpaolone1961@gmail.com - se vuole scrivermi sarei felicissimo. Non ho Whatsapp nè Facebook o simili.
Buongiorno, seguo da parecchi mesi i vostri video. Mi domandavo come mai sono alcuni mesi che non pubblicate più nulla. Grazie se vorrà rispondermi. Michele Lattanzio
Grazie,ti volevo chiedere una cosa:io sto per digitalizzare una e402b che usavo in analogico su una pista semplice. Secondo te,dovrei fare prima un circuito per la base del plastico(ho gia fatto il progetto e sono sicuro che vada bene come plastico)o dovrei prima comprare tutta l'attrezzatura digitale per poi fare il plastico tra qualche mese direttamente in digitale?
Forse avendo già loco e sistema di alimentazione ti può aiutare a verificare che il tracciato sia costruito è montato correttamente passo passo. Opterei per l’attrezzatura.
Le spirali per salire di livello non possono fisicamente essere più basse dell'altezza del treno e, se la catenaria funziona come deve, occorre aggiungere anche quell'altezza...
Sì ma non era colla vinilica perché quasi subito blocca i fori dello spruzzatore. Esiste una colla speciale della Woodland Scenics che invece non ha questo inconveniente.
Buonasera. Anzitutto le faccio i complimenti, poi chiedo come potrebbe fare se uno volesse riprodurre il tracciato della vecchia Rezzato - Vobarno nei pressi dei Tormini, vicino a Salò, dove sopra correva il treno e sotto c'era la tranvia (dal 1954 gli autobus). La ferrovia di Vobarno terminò l'esistenza nel 1968... Grazie per l'attenzione e di nuovo faccio I complimenti
Grazie! Difficile rispondere... bisognerebbe sapere anzitutto di quanto spazio si ha a disposizione. Poi in che scala... Comunque vale sempre la regola di riprodurre punti significativi e ben riconoscibili (oltre che scenograficamente interessanti) per riprodurre la realtà (anche se in modo parziale).
io, per esempio, ho sbagliato il mix di acqua e detersivo prima, e acqua e colla poi, per fissare la massicciata e il pannello su cui tutto è montato mi si è imbarcato paurosamente... quindi, prima fissare il pannello in modo che l'umidità non lo danneggi, in seguito studiare bene le dosi dei mix e soprattutto dilazionare nel tempo le colate di colla per essere ancora in tempo a correggere gli errori....
E sopratutto, se non disponi di catenaria non far circolare loco a trazione elettrica, usa diesel e carbone, diversamente squalificheresti il tuo lavoro.
Ho iniziato a disegnare il mio primo plastico. Ho scelto la scala H0. Grazie per questi "10 comandamenti". Ne faccio sicuramente tesoro. Quale potrebbe lo spazio utile, tra una stazione nascosta e il piano del plastico superiore, per poter accedere senza grossi problemi?
Dipende: bisogna considerare la larghezza del fascio binari nascosti. Maggiore è la larghezza, proporzionale l'altezza. Per esempio, per una stazione nascosta di 2 binari basterebbe solo l'altezza per infilarci le mani; un fascio largo mezzo metro richiede di entrarci comodamente con tutto il braccio. Considerare anche a quale altezza sarà il plastico. In parole povere, tutto dev'essere accessibile senza esercizi di contorsionismo. Non ci sono regole. L'unica è prevedere come sarà la stazione nascosta e immaginare quali interventi potrebbero essere necessari nel punto più inacessibile.
@@paoloconsiglio6281Ho scelto come marca dei binari TRIX C. Se alla rampa ipotizzata prevedessi un elicoide con due binari con raggi R2 e R3 (o raggi anche più ampi) sarebbe meglio? Potrei ampliare senza problemi lo spazio di intervento?
@@leonardofrancomano3309 fai in modo di avere sempre ben accesso all’elicoidale perché è un punto critico e deve essere sempre ben raggiungibile. Curve troppo strette sarebbe meglio evitarle. Con R3 e R4 forse avrai meno problemi. Ma dipende ovviamente dallo spazio.
@@leonardofrancomano3309 Sì, un raggio più ampio consente uno spazio di intervento maggiore a parità di pendenza e ha il vantaggio di ridurre gli attriti della curva migliorando le prestazioni delle loco. Però porta via più spazio. Insomma, bisogna valutare. Ah, dimenticavo: ieri nel mio commento non avevo considerato la linea aerea di alimentazione. Se c'è, bisogna tenerla presente: una "gomitata accidentale" sarebbe devastante. Perdoni la mia ignoranza di ennista, ma i TRIX C sono in H0, vero?
Io avevo pensato come plastico la salita del Bernina dal lato italiano il pezzo dove c’è il 360 gradi con il treno che passa sopra le sue stesse rotaie pero per farlo in dimensioni ragionevoli verrebbe troppo ripido che peccato
mi piacerebbe una stazione dalle mie parti una regionale ormai chiusa non ho idea da che parete iniziare ho lo spazio a disposizione ma niente da fare sdendby rimane solo un idea Italiana Locomotiva FS E.656
Non sono molto d'accordo sul fatto della pendenza... basta vedere questo mio video e leggere la descrizione.... ruclips.net/video/8X-iBmbaWbU/видео.html
Il fatto che una locomotiva possa superare quelle pendenze non significa che tutte siano in grado di farlo. Quando si costruisce qualsiasi cosa (non solo nel modellismo ma anche nella realtà) si cerca sempre di far in modo che possa essere adatta (in questo caso percorribile) dal maggior numero di utenze e quindi si definisce un valore medio e poi si sottrae il fattore sicurezza. Molte locomotive non riuscirebbero a svalicare un gradiente del 3% in curva con un carico di poco più di qualche carrozza. Il valore indicato quindi è un valore medio di sicurezza.
@@Realmodels Io non sto dicendo che tutti i modelli siano in grado di superare una pendenza del 3,5 % ma non è impossibile... ovviamente bisogna avere un tracciato realizzato ad arte... è ovvio che un modello Lima con motore G non potrà mai avere prestazioni del genere...ma anche altre cardaniche... la prova l'avevo fatta pure una E636 di Roco con lo stesso convoglio solo per curiosità... si è fermata a metà elicoidale e ne sono rimasto incredulo... quindi c'è modello e modello... sono comunque d'accordo con te ma non del tutto.... poi comunque per fare cose del genere ci vuole molto spazio... ed il plastico in questione era quasi di 30 mq. in un plastico di piccole dimensioni è praticamente impossibile fare cose del.... resta comunque il fatto che la mia era solo una prova di tiro... la macchina in questione come tutte le altre generalmente avevano al traino una ventina di carri e 5/6 carrozze per i passeggeri... comunque numeri considerevoli ma il plastico lo permetteva....
@@brassmodel esatto. Sono eccezioni che confermano la regola. Con una serie di fattori che assieme concorrono a questo. Io ho detto che è meglio non superare un certo gradiente per un uso senza problemi con la maggior parte del materiale. Non che sia impossibile. Ma quella è un’altra storia 😉
Io ti farei una domanda. Vorrei iniziare un plastico ma diciamo che sono un po' ignorante nel campo. Ma se iniziassi dei diorami? Non mi sembra una brutta idea. Che dici
Al di la della sostanza, integralmente condivisibile, quello che fa davvero la differenza nei tuoi (vostri) video / articoli / saggi è il modo di porre le questioni e le risposte: assolutamente unico in questo contesto dove, per quanto possa sembrare strano, allignano saccenza, autoreferenzialità e supponenza come pochi altri.
Grazie!! Il tuo commento ci fa veramente piacere!! 😉🙏🏻
Utilissimo video per i consigli contenuti, il mio plastico l'ho cominciato nel 2015 posizionando però il primo pezzo di binario dopo 2 anni di progettazioni su un software adatto, credevo fossi strano io ma dopo aver visto questo video mi sono rincuorato rendendomi conto di aver bene o male seguiti tutti... grazie!
Ottimo!!🙏
È un piacere ascoltarti
Grazie!!
Grazie per questo riassunto di consigli che sono un tesoro per noi appassionati. Suggerisco di approfondire magari ogni punto corredandolo con immagini, esempi e filmati: sarebbe enormemente apprezzato da noi. Grazie ancora.
Bellissimo video! Grazie mille per i consigli come costruire in un modo adeguato un plastico ferroviario!
Complimenti per le informazioni molto utili.... Ho seguito anche io un modellista in po' particolare.... Costruisce tutto con il legno ... Belle sfide!!
Grazie, alcuni errori li ho già fatti, cercherò di fare tesoro dei tuoi preziosi consigli
Ottimi suggerimenti. Grazie.
Ottimi consigli, complimenti per la calma e la chiarezza con cui viene condiviso tutto ciò.
Bellissima lezione
Grazie mille... cercherò di ascoltarti, visto che sono alle prime armi:sto iniziando con lo star set della Roco molto bello😃
Ancora grazie per i Tuoi utilissimi Consigli!!...Bravissimo!!👍👍👍⚙️👋🇮🇪
Grazie mille di queste dritte! Molto utili!
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I was stupid forgot the login password. I love any assistance you can offer me
@Rocco Leland Instablaster :)
Realizzare un plastico é un poco come costruire una casa, le fondamenta sono quelle che sosterranno tutto il complesso.
Anche il tavolo deve essere progettato con attenzione per evitare plastici traballanti o troppo robusti, in considerazione anche dell'eventuale spostamento. Grazie ottimo video.
Grazie per le informazioni
Ottimi consigli. Grazie mille.
Mi piace molto il tuo modo di parlare
Ciao, grazie per i tuoi preziosi consigli.🙋♂️👍
Bellissimo video grazie mille per i preziosi consigli.
Vorrei un consiglio sulla motorizzazione degli scambi, stavo pensando di usare dei servo motori passo passo, tuttavia è complicato creare i circuiti di comando per muovere tali motorizzazioni.
Ottimo come sempre.
Grazie, suggerimenti fondamentali. Di assoluta importanza il poter costruire un impianto con vari accessi alle zone altrimenti difficili da raggiungere, giacché altrimenti dopo....sorgerebbero problemi notevoli. Sto progettando un impianto a U rovesciato, con tre penisole per altrettanti impianti: industriale (birrificio), artigianale (cantina) e una guarnigione militare servita da un raccordo. Ho già preventivato di creare una botola di accesso nei due angoli lontani, di cui uno con montagna e tunnel.
Ciò che mi preoccupa è il doppio binario in curva.... Credo che adotterò la strategia del binario singolo (con ampio raggio) e il finto doppio nei rettilinei.
Grazie e complimenti.
Buon lavoro a tutti.
Sherlock
Ottimo progetto. Buon lavoro!
Grazie di cuore! Buon weekend a Voi. Ciao🚂
Ciao mi sono appena iscritto da tempo ti seguo mi piace molto il tuo canale guardo sempre i tuoi video sono appassionato di modellismo ferroviario e tutto ciò che modellismo grazie per i consigli il nostro un hobby bellissimo pulito mi piacere seguire persone appassionate preparate come voi grazie buona giornata a presto
Grazie a te e benvenuto!
Salve.Ottimo video.
Io aggiungerei anche di evitare binari in curva con raggi troppo stretti, in particolare se sono in vista. Ciò inoltre renderebbe il plastico molto più realistico.
Già...troppe volte si vedono curve a raggio tramviario percorse da intercity a tutta velocità...
Buon giorno,la seguo da molti anni, e apparte la sua grande professionalita', ammiro moltissimo la sua galanteria. Anche o ho fatto moltissimi errori, appunto per la troppa premura, e anche nella costruzione del mio secondo plastico, ho rifatti gli stessi errori...ma stavolta no!!!se mi permette, vorrei inviarle un semplice progetto, e affidarmi alla sua esperienza, magari con un plastico da completare, o magari lo stesso progetto chiavi in mano....un caro saluto.
Ottimo
Ottimi consigli bravo👏👏
Io sono partito per gioco nel ricostruire il mio vecchio trenino con cui giocavo da piccolo😅 diciamo che adesso l'ho abbellito nel paesaggio, effetti, sound e luci.
È ancora in analogico 1:87 magari un giorno passerò al digitale 😉 cmq sia un po' di errori li ho commessi:
1- non ho fatto un progetto ma tutto improvvisato
2- è praticamente impossibile trasportarlo
3- ho una rampa un po' troppo accentuata e il motore G fa un po' fatica a percorrere
4- sotto al piano d'appoggio ci sono una marea di cavi volanti😬
Va beh.. sbagliando si impara 😊
👋👋👋👋
P.s. per caso hai fatto un video tutorial su come realizzare una fermata in stazione e ripartenza automatica in analogico? Stavo pensando di provare a realizzarla con i contatti a reed ed un timer.
Hai ragione, sbagliando si impara! Succede a tutti. Per la fermata e ripartenza automatica in analogica avevo sperimentato molti anni fa un sistema in una stazione nascosta con reed e dei relé per televisore. Funzionava abbastanza bene ma poi se le rotaie non erano perfettamente pulite dava qualche problema di ripartenza. Il problema di farlo in una stazione a vista è che i convogli partono a razzo. Trascurabile in una stazione nascosta ma in una a vista, secondo me, non va molto bene ;)
@@Realmodels concordo con te! Sono appena riuscito a fare questa operazione e confermo che i treni si fermano e ripartono a razzo 😅
Ma se volessi collegare una centralina Z21 i cavi di alimentazione binari posso collegarli prima alla scheda rele' temporizzata e l'uscita del rele' poi va ai binari? O succede un disastro? Era per tenere buono il lavoro fatto sulle 2 schede rele' temporizzate per fermata e ripartenza. Con la Z21 come si fa ad ottenere una fermata e ripartenza in stazione automatica temporizzata? Ovviamente la fermata e ripartenza non sarà più così brusca ma graduale, quindi più realistica.
Ciao, sempre utili i tuoi consigli.
Sono molto interessato al possibile montaggio/smontaggio; quello che volevo sapere se esistono acccorgimenti riguardo allo "spezzare" i binari.
Saluti
Gianfranco
Puoi tagliare i binari in corrispondenza della giunzione dei moduli e poi collegarli con delle scarpette.
Quella rivista si trova ancora in edicola??
No, dovresti sentire l’editore se ne ha ancora.
Buongiorno ciao o da porti una domanda riferita al tuo punto 8,non avendo spazio o deciso di appendere il plastico a soffitto con carrucole,tu ai affrontato questo problema aspetto un tuo riscontro,grazie
Sì ma è piuttosto complesso. Bisogna vedere di volta in volta nello specifico e trovare la soluzione migliore.
Ciao i tuoi consigli sono utilissimi e mi hanno tanto aiutato alla realizzazione del mio primo plastico ferroviario. Vorrei porti una domanda: devo realizzare un campo da tennis all'interno di una villetta, ho visto che una azienda vende il modellino con le seguenti dimensioni in scala ho 59 mm x 38 mm che non corrispondono a quelle reali che sono di circa 23 m. x 8 m. E' possibile?
È magari di un'altra scala? Oppure sono andati un po' di fantasia ;)
Ciao benissimo grazie per gli ottimi consigli. Vorrei aggiungere solo una piccola considerazione. Partendo da inesperto, come ho fatto io l’anno scorso, normalmente si acquista uno starter set. Io ho fatto così. Al primo ampliamento mi sono reso conto della grande importanza dei raggi di curvatura dei binari.
Infatti i binari curvi R2 (contenuti nella maggior parte degli starter set) pongono qualche problema di percorrenza alle locomotive più lunghe, quelle a vapore e agli elettrotreni tipo ICE, che richiedono raggi di curvatura minimo di tipo R3. Quindi se si decide di ampliare il parco locomotive occorre valutare questo aspetto importante.Grazie ancora per gli ottimi consigli.
Non è proprio corretto dire che ci vogliono curvature superiori a raggio 3!!... il plastico è per sua natura un compromesso. Case, ambientazioni e paesaggi decisamente non possono rispettare la scala esatta perché bisognerebbe avere decine di metri quadri a disposizione, oltretutto ho visto cose che, rispettando abbastanza fedelmente la scala, erano bruttini da vedere😉.
Per quanto concerne le locomotive invece, per esperienza ti garantisco che esistono rotabili che girano e altri che avranno problemi anche in rettilineo!!! Acme ad esempio, causa i troppi particolari presenti! Qui la colpa è purtroppo nostra e di tutti i vetrinisti in particolare che vogliono tutti i dettagli possibili: il risultato è che ritroveremo i particolari sparsi per il plastico e i modelli... deragliano continuanente.
Rotabili Roco (e Fleischmann quindi) , tanto per nominare il più storico e migliore secondo me, difficilmente (mai nel mio caso) hanno problemi e girano benissimo anche su raggio1 (anche le loco a vapore quindi) per un semplice motivo e scelta costruttiva che da sempre hanno nella loro folosofia "tedesca": tutto deve essere testato su raggio1 prima di essere venduto 😉👍. Tutti o quasi infatti in Germania hanno un piccolo "plastico in casa"... Stessa filosofia anche della Maerklin... tutto qui!
Ciao. Io non ho detto che devono essere superiori a R3, ho detto che come minimo devono essere R3, cioè che con raggi di curvatura R2, non funzionano. Basta controllare sui cataloghi Roco e Trix per avere la conferma che certe locomotive Roco o Trix su circuiti con raggi R2 non funzionano. Spero di aver chiarito. Ciao.
@@vittorionavino8874 Vedo che non hai letto bene quello che ti ho scritto... quando scrivo superiori a raggio3 significa esattamente che il raggio2 è il minimo😉. E questo non è vero assolutamente perché se il tracciato è montato male ti deragliano anche su raggio4 credimi! Io ho anche vaporiere con tender Roco e Fleischmann che girano perfettamente su raggio1. Leggi meno cataloghi e.. sperimenta invece sul campo! Ciao
@@umbertotessaro2097 Ciao. Forse io leggerò troppi cataloghi, ma è uno dei pochi modi per apprendere in questo mondo per me nuovo. Premetto che sul catalogo Roco 2021 Accessories Pag. 34 si trova scritto che sono disponibili binari con i raggi di curvatura R2, R3, R4, R5 e R6. R1 non compare. Il minimo è R2 che corrisponde ad un raggio di 358 mm. Inoltre sfogliando il catalogo delle novità 2021 si vede che accanto ad ogni modello di locomotiva viene indicato il raggio minimo di curvatura che in tanti casi è R2 ma in alcuni casi è R3.
Io volevo solo mettere in evidenza questo aspetto. Poi ognuno di noi può restare della sua idea. Io preferisco essere più teorico, per evitare imprevisti. Se la Roco o la Trix mi suggeriscono un certo raggio di curvatura come prerequisito per il buon funzionamento delle loro locomotive, io rispetto questo suggerimento. Ciao grazie per le tue considerazioni.
@@vittorionavino8874 Allora, vedo che sei appena arrivato in questo fantastico e sconfinato mondo del fermodellismo 😉😂e capisco tutti i tuoi dubbi e paure perché sono esattamente quelle hanno avuto tutti all'inizio. Raggio1 è 36cm (e non raggio2 come hai scritto) intanto e raggio2 è 43cm.
I cataloghi li guardo da più di 30 anni e ti garantisco che è solo da qualche anno a questa parte che le case indicano raggio minimo2 solo perché fanno modelli sempre più pieni di particolari (che poi ritroverai sparsi sul plastico se li fai girare😞garantito!!) E vogliono evitare contestazioni sempre più frequenti sui forum😉. Se mi permetti un consiglio, guarda pure i cataloghi per capire cisa ti piace e, SOPRATUTTO, valuta bene lo spazio che puoi dedicare al plastico che quanto prima cominci a realizzare. Scoprirai che ICE o freccia rossa non li potrai mai vedere girare realisticamente sul plastico perché, oltreché costosissimi, al vero girano solo e sempre su binario dritto!!... Considera invece linee secondarie o montuose che per loro natura hanno tracciati più tortuosi che meglio di tutti, secondo me ovviamente, si esprimono meglio nei plastici domestici e si prestano a tantissime interpretazioni😉... Decisamente molto più accattivanti da guardare insomma.
Evita poi modelli con troppi particolari e comincia con uno... startset dove a un prezzo accessibile trovi modelli interessanti (anche FS ogni tanto) e con meno particolari inutili ma che funzionano davvero... ovunque e anche su raggio1 😉.
Spero di esserti stato utile, ciao
Ciao complimenti prima di tutto e come sempre per il tuo prezioso contributo e anche sempre piacevolissimi da vedere (mi mancava visto che è passato un po' di tempo dall'ultima volta). Detto questo, la doverosa parte positiva quindi, ti confesso che sembra ti riferisci esattamente a me nell'elenco degli errori fermodellistici🤣😂😞 ed hai assolutamente ragione (solo in linea teorica però!) in quasi tutta la tua esposizione! Hai però dimenticato di spiegare che tra il dire e il fare c'è di mezzo... un sacco di soldi buttati e conseguente delusione che porta al fallimento in questo meraviglioso e sconfinato hobby! Fare un progetto di minima per iniziare infatti, concordo pienamente, già comporta un costo importante che, quelli che li fanno per professione come te, cercano purtroppo di omettere (per non perdere subito un potenziale cliente😉 ovviamente) e per piccoli progetti è anche assai poco giustificato a mio parere. Se aggiungiamo poi tutte le incognite legate alla esecuzione successiva (variazioni anche modeste del progetto iniziale intendo che giocoforza arrivano sempre) fanno lievitare enormemente e quindi "spaventano" molti.
Aggiungo poi, visto che non l'hai fatto tu, che la maggior parte dei fermodellisti italiani (parlo per esperienza personale 😉😡) sono veramente stronzi, gelosi e non condividono proprio nulla con gli altri appassionati "inesperti " perché temono solo di esserre superati poi e non essere più protagonisti! So che all'estero va meglio sotto questo punto di vista e infatti sono molti di più di noi come appassionati😉!!
Questo è il mio pensiero e credo di non essere il solo. Ciao a tutti e alla prossima quindi....
I nostri costi di progettazione sono abbordabilissimi e permettono di risparmiare tutti quei soldi che eventualmente possono essere buttati per prove sbagliate o errori. Ti assicuro che un progetto ben strutturato e studiato professionalmente vale tutti i soldi che costa 😉. Grazie anche per i tuoi complimenti! 😊
@@Realmodels Su questo sono perfettamente d'accordo 😉👍anche se purtroppo non l'ho mai sperimentato direttamente. Nel mio caso specifico la cosa è un po' più complicata visto che ho già un plastico Noch su cui ho già speso parecchio in pochi anni e devo anche pensare a cosa farne prima di passare a un progetto nuovo come da Voi suggerito giustamente!... il mio dubbio è solamente legato in concreto... al budget da quantificare😂 Grazie ancora!
Io ho una domanda,che sicuramente voi avete la risposta, posso fare girare le locomotive digitale Roco con quelle Marklin,di tutto digitale? Che ho capito io non e possibile.grazie
Infatti hai capito bene. Le Märklin girano SOLO con sistema a corrente alternata, mentre le Roco sono prevalentemente a corrente continua (anche se alcuni modelli ora li stanno realizzando anche per sistema a corrente alternata). Quindi, in linea di massima la risposta e no, a meno che il modello Roco sia in versione a corrente alternata (lo trovi sempre scritto nella scatola).
Ciao, ma un bel video, complimenti! Vorrei fare una domanda, anzi chiedere un parere: ho fatto un progetto dettagliato con il software Scarm, ma quando appoggio i binari sul tavolo hanno sempre delle piccole differenze tra il progetto e la realtà, devo sempre mettere alcuni piccoli binari per effettuare le regolazioni. Queste differenze sono comuni o è a causa della mia poca esperienza?
Il mio modello, in scala N, è lungo 5 metri e ha 3 diversi piani e alcune piccole ondulazioni per renderlo più reale, forse sia per questo? Che ne pensate? Grazie mille.
Ah! Non dire che il mio primo progetto è un po 'faraonico, lo so, lo so ... confesso di essermi sbagliato su questo punto Ahahahahahahaha...
@@sergiosbicca7738 Le ondulazioni possono contribuire alle differenze ma non in maniera significativa. In più i binari commerciali non sono perfettissimi, per esempio il Fleischmann 9100 in scala N dovrebbe essere lungo 222 mm. Ne ho da 221 a 223.4. su un percorso lungo come il suo plastico i millimetri si sommano e diventano decine! A volte anche una posa non perfetta delle curve può creare differenze. Comunque parliamo di millimetri. Sono ennista anch'io. La mia mail - ilpaolone1961@gmail.com - se vuole scrivermi sarei felicissimo. Non ho Whatsapp nè Facebook o simili.
Buongiorno, seguo da parecchi mesi i vostri video. Mi domandavo come mai sono alcuni mesi che non pubblicate più nulla.
Grazie se vorrà rispondermi.
Michele Lattanzio
Negli ultimi periodi siamo stati parecchio impegnati nella produzione e progettazione. Ma presto ci saranno altri video. Grazie dell’interessamento 😉
Grazie,ti volevo chiedere una cosa:io sto per digitalizzare una e402b che usavo in analogico su una pista semplice. Secondo te,dovrei fare prima un circuito per la base del plastico(ho gia fatto il progetto e sono sicuro che vada bene come plastico)o dovrei prima comprare tutta l'attrezzatura digitale per poi fare il plastico tra qualche mese direttamente in digitale?
Forse avendo già loco e sistema di alimentazione ti può aiutare a verificare che il tracciato sia costruito è montato correttamente passo passo. Opterei per l’attrezzatura.
@@Realmodels Ok grazie mille per il consiglio
@@arrowsticino7373 👍🏻
Le spirali per salire di livello non possono fisicamente essere più basse dell'altezza del treno e, se la catenaria funziona come deve, occorre aggiungere anche quell'altezza...
Ciao, volevo chiedervi se nei vostri lavori avete mai nebulizzato, spruzzato una soluzione di acqua e colla vinilica, e se si come? Grazie
Sì ma non era colla vinilica perché quasi subito blocca i fori dello spruzzatore. Esiste una colla speciale della Woodland Scenics che invece non ha questo inconveniente.
@@Realmodels grazie per la vostra sempre squisita disponibilità.
Buonasera. Anzitutto le faccio i complimenti, poi chiedo come potrebbe fare se uno volesse riprodurre il tracciato della vecchia Rezzato - Vobarno nei pressi dei Tormini, vicino a Salò, dove sopra correva il treno e sotto c'era la tranvia (dal 1954 gli autobus). La ferrovia di Vobarno terminò l'esistenza nel 1968... Grazie per l'attenzione e di nuovo faccio I complimenti
Grazie! Difficile rispondere... bisognerebbe sapere anzitutto di quanto spazio si ha a disposizione. Poi in che scala... Comunque vale sempre la regola di riprodurre punti significativi e ben riconoscibili (oltre che scenograficamente interessanti) per riprodurre la realtà (anche se in modo parziale).
io, per esempio, ho sbagliato il mix di acqua e detersivo prima, e acqua e colla poi, per fissare la massicciata e il pannello su cui tutto è montato mi si è imbarcato paurosamente... quindi, prima fissare il pannello in modo che l'umidità non lo danneggi, in seguito studiare bene le dosi dei mix e soprattutto dilazionare nel tempo le colate di colla per essere ancora in tempo a correggere gli errori....
Sì hai ragione. Io consiglio sempre di provare le nuove tecniche in un pezzo di prova sacrificabile.
Non hai citato il gatto che ti salta sul plastico 😀
😂😂hai ragione
😂😂😂😂😂 infatti.
E sopratutto, se non disponi di catenaria non far circolare loco a trazione elettrica, usa diesel e carbone, diversamente squalificheresti il tuo lavoro.
Verissimo. Vedere camminare loco elettriche senza nulla sui pantografi, e specie in N bastano solo i pali, lo trovo anch'io poco gradevole.
Ho iniziato a disegnare il mio primo plastico.
Ho scelto la scala H0.
Grazie per questi "10 comandamenti".
Ne faccio sicuramente tesoro.
Quale potrebbe lo spazio utile, tra una stazione nascosta e il piano del plastico superiore, per poter accedere senza grossi problemi?
Dipende: bisogna considerare la larghezza del fascio binari nascosti. Maggiore è la larghezza, proporzionale l'altezza. Per esempio, per una stazione nascosta di 2 binari basterebbe solo l'altezza per infilarci le mani; un fascio largo mezzo metro richiede di entrarci comodamente con tutto il braccio. Considerare anche a quale altezza sarà il plastico. In parole povere, tutto dev'essere accessibile senza esercizi di contorsionismo. Non ci sono regole. L'unica è prevedere come sarà la stazione nascosta e immaginare quali interventi potrebbero essere necessari nel punto più inacessibile.
Grazie.
@@paoloconsiglio6281Ho scelto come marca dei binari TRIX C.
Se alla rampa ipotizzata prevedessi un elicoide con due binari con raggi R2 e R3 (o raggi anche più ampi) sarebbe meglio?
Potrei ampliare senza problemi lo spazio di intervento?
@@leonardofrancomano3309 fai in modo di avere sempre ben accesso all’elicoidale perché è un punto critico e deve essere sempre ben raggiungibile. Curve troppo strette sarebbe meglio evitarle. Con R3 e R4 forse avrai meno problemi. Ma dipende ovviamente dallo spazio.
@@leonardofrancomano3309 Sì, un raggio più ampio consente uno spazio di intervento maggiore a parità di pendenza e ha il vantaggio di ridurre gli attriti della curva migliorando le prestazioni delle loco. Però porta via più spazio. Insomma, bisogna valutare. Ah, dimenticavo: ieri nel mio commento non avevo considerato la linea aerea di alimentazione. Se c'è, bisogna tenerla presente: una "gomitata accidentale" sarebbe devastante. Perdoni la mia ignoranza di ennista, ma i TRIX C sono in H0, vero?
Io avevo pensato come plastico la salita del Bernina dal lato italiano il pezzo dove c’è il 360 gradi con il treno che passa sopra le sue stesse rotaie pero per farlo in dimensioni ragionevoli verrebbe troppo ripido che peccato
Prova ad usare la scala H0m
mi piacerebbe una stazione dalle mie parti una regionale ormai chiusa non ho idea da che parete iniziare ho lo spazio a disposizione ma niente da fare sdendby rimane solo un idea Italiana Locomotiva FS E.656
Non sono molto d'accordo sul fatto della pendenza... basta vedere questo mio video e leggere la descrizione....
ruclips.net/video/8X-iBmbaWbU/видео.html
Il fatto che una locomotiva possa superare quelle pendenze non significa che tutte siano in grado di farlo. Quando si costruisce qualsiasi cosa (non solo nel modellismo ma anche nella realtà) si cerca sempre di far in modo che possa essere adatta (in questo caso percorribile) dal maggior numero di utenze e quindi si definisce un valore medio e poi si sottrae il fattore sicurezza. Molte locomotive non riuscirebbero a svalicare un gradiente del 3% in curva con un carico di poco più di qualche carrozza. Il valore indicato quindi è un valore medio di sicurezza.
@@Realmodels Io non sto dicendo che tutti i modelli siano in grado di superare una pendenza del 3,5 % ma non è impossibile... ovviamente bisogna avere un tracciato realizzato ad arte... è ovvio che un modello Lima con motore G non potrà mai avere prestazioni del genere...ma anche altre cardaniche... la prova l'avevo fatta pure una E636 di Roco con lo stesso convoglio solo per curiosità... si è fermata a metà elicoidale e ne sono rimasto incredulo... quindi c'è modello e modello... sono comunque d'accordo con te ma non del tutto.... poi comunque per fare cose del genere ci vuole molto spazio... ed il plastico in questione era quasi di 30 mq. in un plastico di piccole dimensioni è praticamente impossibile fare cose del.... resta comunque il fatto che la mia era solo una prova di tiro... la macchina in questione come tutte le altre generalmente avevano al traino una ventina di carri e 5/6 carrozze per i passeggeri... comunque numeri considerevoli ma il plastico lo permetteva....
@@brassmodel esatto. Sono eccezioni che confermano la regola. Con una serie di fattori che assieme concorrono a questo. Io ho detto che è meglio non superare un certo gradiente per un uso senza problemi con la maggior parte del materiale. Non che sia impossibile. Ma quella è un’altra storia 😉
Praticamente li ho fatti tutti!
ruclips.net/video/h3ipJw2oG_A/видео.html
Io ti farei una domanda.
Vorrei iniziare un plastico ma diciamo che sono un po' ignorante nel campo.
Ma se iniziassi dei diorami?
Non mi sembra una brutta idea.
Che dici
Il diorama è sicuramente un'ottima soluzione per iniziare!