Ave Roberto,grazie per aver nominato Burebista e i miei AVI DACI I.Mi piacerebbe sentire di più sui miei antenati e sulla mia patria dove ho vissuto per 30 anni è da 45 anni vivo in Italia.Grazie e complimenti 🙆♀️🌺🖐🇷🇴🇮🇹
Mentre il piano di conquista dell'Europa appare piuttosto fantastico, la spedizione contro i Parti è del tutto plausibile. Bisogna considerare che Cesare era un uomo dai più impulsi: aveva lottato per il potere personale, ma sempre con una profonda coscienza degli interessi di Roma. E sicuramente tra gli scopi c'era quello di vendicare la umiliante sconfitta di Carre e recuperare le insegne romane. I Parti erano un nemico potenziale e già prima della campagna di Crasso l'allora governatore della provincia di Siria, Aulo Gabinio, aveva pensato di passare l'Eufrate per dare una lezione a quel popolo ("per dimostrare chi e quali fossero i loro confinanti oltre il fiume"). Le fonti non descrivono dettagliatamente il piano di Cesare, ma lo si può dedurre dalla campagna partica di Marco Antonio, che si svolse tra il 37 e il 33 a.C., e che con tutta probabilità seguiva lo stesso schema. La grande spedizione di Antonio partì sotto auspici favorevoli. L'anno prima il suo valente generale Ventidio Basso aveva battuto ripetutamente i Parti e nella battaglia finale (per la quale scelse la data del 9 giugno, anniversario della sconfitta di Carre) a Gindaro, inflisse una sonora batosta ai capi partici Pacoro e Franapate. Antonio lanciò una campagna preliminare in Armenia, brillantemente portata a termine dal generale Publio Canidio Crasso. Ora, bisogna osservare che Marco Antonio è stato calunniato dalla propaganda di Ottaviano, ma un'analisi obiettiva mette in luce, al contrario, la sua intelligenza e abilità strategica. L'attacco partì dalla Media Atropatene. Le forze in campo erano enormi: circa 100.000 uomini, tra cui 60.000 legionari, 10.000 cavalieri, 30.000 alleati. Tra questi ultimi c'era un forte contingente di cavalleria armena al comando di Artavasde II, armata e addestrata come quella dei Parti. L'esercito fu diviso in due "corpi d'armata", come si direbbe oggi. La colonna principale, formata da espertissimi veterani, era al comando dello stesso Antonio. La seconda colonna, al comando di Oppio Staziano, seguiva con una grande quantità di macchine da guerra, tra cui un enorme ariete, lungo oltre 20 metri! Senonché quest'ultimo contingente venne rallentato dal peso delle macchine da guerra, finendo poi attaccato e quasi decimato dai Parti ( Staziano cadde sul campo). Marco Antonio, giunto alla città di Phraaspa, si trovò sprovvisto delle preziose macchine da assedio. Le vicende successive videro qualche successo dei romani, ma nella battaglia decisiva i Parti, spaventati alla vista dell'enorme numero di legionari in assetto di guerra, fuggirono, invano inseguiti dalla cavalleria romana per circa 30 km. Alla fine si impose una ritirata generale, nella quale, va detto, Marco Antonio si comportò in maniera esemplare, sempre vicino ai suoi soldati. Ci si potrà sempre domandare cosa sarebbe successo se Cesare avesse guidato una campagna vittoriosa contro i Parti. Qui gli esperti militari fanno una osservazione. Certamente i Romani avevano le forze necessarie per battere il nemico orientale, ma non per mantenere la conquista, perché in ogni evento militare c'è un rapporto insormontabile tra "il necessario e il possibile". Molti anni dopo la morte di Cesare i romani riuscirono a invadere il territorio partico e a conquistare la capitale Ctesiphon in più occasioni: con Traiano, con Marco Aurelio, con Settimio Severo. Ma in ogni caso le difficoltà di mantenere un così vasto territorio, decentrato rispetto a Roma e con tradizioni così radicate si rivelarono insostenibili. Poiché una cosa è conquistare un territorio, una cosa è controllarlo e mantenerlo. In Afghanistan, ad esempio, non ci sono riusciti i russi e nemmeno gli americani dopo di loro. Vale!
Lo stesso Avidio Cassio dopo carre con poche truppe sconfisse in una imboscata i cavalieri parti con la morte del loro comandante osace quindi doppia vendetta oltre ventidio basso non abbastanza pubblicizzate
Era un piano troppo ambizioso per un uomo di 56 o 58 anni e forse anche per una superpotenza come Roma. Uno sforzo logistico, organizzativo, economico enorme. Rischi immensi. Giulio Cesare aveva il talento ed il carisma per dirigere una simile impresa, ma un simile progetto anche nel caso di successo sarebbe durato non meno di 6/7 anni. E, forse la sua età era al limite
Fantasticando, Santiago Posteguillo ha menzionato delle pergamene scritte da Cesare sulle campagne daciche e partiche che voleva intraprendere,ritrovate in un baule impolverato e consegnate a Traiano da un suo uomo di fiducia.. Pergame che contenevano tattiche poi utilizzate da Marco Ulpio proprio in quelle conquiste.
Forse si, ecco perché poi Traiano a dovuto lottare dal 101a.c fino a 106 a.c..Traiano però è riuscito a conquistare solo 1/4 della DACIA. Da lì ha preso Traiano 135 tonnellate d'oro e doppiamente di argento.
Come sempre video straordinario per esposizione e argomento : grazie ! Da ammiratore di Giulio Cesare e del suo genio militare tutto poteva succedere ma le difficoltà militari, logistiche e di approvvigionamento sarebbero state enormi . Però ..... Legionari per sempre !!
Sarebbe interessante valutare con esperti di strategia antica la reale fattibilità di un simile piano con gli uomini e i mezzi che aveva Cesare allora. Perché non trasformarlo in un grande gioco di simulazione strategica e vedere i risultati?
Chiedo per cortesia un video su uno dei più grandi nemici di Roma, il condottiero Cniva dei Goti , pressoché sconosciuto alla massa degli appassionati di Storia Romana Antica che inflisse perdite pesantissime a Romani sia come esito di battaglie, assedi ed uccisioni di imperatori.. un grazie in anticipo....ed un grande grazie per la Storia sempre raccontata in modo magnifico ( il racconto della Storia Romana ha un qualcosa in più secondo me me....)
Il piano di Augusto di soggiogare le tribù germaniche passando il Limes del Reno all'Elba ricalca un po' il progetto pdi Cesare di fare questo grande giro per conquistare tutte quelle altre tribù estranee e al di fuori dall'orbita dell'impero nell'Impero Romano e questa è una teoria condivisa anche da grande Massimo Valerio Manfredi
Se mai fosse riuscito in un impresa del genere, sarebbe stato veramente sugellato dalla storia come il padrone assoluto del mondo, dopodiché sarebbero esistiti solo dei piccoli re..
Ciao Roberto potresti fare un video sugli antichi romani nel golfo persico o mar rosso? Buona serata e buon lavoro. Magari spiegando le città fondate dai romani, come TRAIANO lo ha conquistato, insomma un po' di tutto sulla sua storia, aspetto la tua breve risposta, buona serata.
Mi pare ci sia già un documento riferito ai contatti tra Roma e India (dove i romani fondarono città e porti commerciali) con appunto transito nel mar rosso
Caro Roberto, sei unico , il modo di descrivere la storia su Roma antica e stupefacente, bravo. scusami Roberto da tempo penso di acquistare un gladio Mainz , ti sarei grato se mi consigliasse dove acquistare. ti prometto che non lo userò con mia suocera.
A mio avviso Cesare era troppo in là con gli anni e aveva problemi fisici tali ( attacchi epilettici ) da non permettergli mai di effettuare un' operazione militare così ampia ed estesa. Probabilmente si sarebbe fermato alla Dacia ( ricca di oro e argento ) e forse successivamente alla Germania così da concludere il giro e tornare a Roma da conquistatore d' Europa.
Concordo, il problema per Roma non era però occupate il territorio dei parti (si vedano le imprese del secondo secolo) quanto rimanerci, affidandosi ai locali per mantenere il controllo. Il fatto è che appena giravi l' angolo i locali ti tradivano. Mantenere una occupazione militare propria aveva un costo molto alto. È un po' insomma li scenario germanico: puoi entrarci, puoi batterli, puoi catturarli come schiavi ma non hai la forza anche economica per rimanerci. Cesare si è risparmiato una delusione.
Anche Alessandro Magno soffriva di epilessia...arrivo in India. traiano nonostante l'età molto più avanzata di Cesare(era un ultra 60enne) e la sua malattia, c'era quasi riuscito... fu fermato "anche" dalla rivolta giudaica che lo costrinse a tornare indietro; morendo in cilicia
@@antoniopennino7696 il problema principale per Roma con tutti i nemici in passato lo sarebbe stato anche con i Parti, NN ERA QUELLO DI OCCUPARE I TERRITORI, in primis, ma quello di ridimensionarne la forza politico-economico-militare (lo si è visto con i popoli italici, con i cartaginesi, coi macedoni, i seleucidi ecc...) controllarli, legarli a sé, (senza il consenso di Roma nn avrebbero potuto né difendersi né respirare) avere all'interno una fazione filo-romana al comando, creare una nuova classe dirigente e procedere alla progressiva romanizzazione.... ma questo richiedeva decenni, secoli, generazioni e risorse (che poteva trovare soprattutto nei nuovi territori). Per il momento i parti sarebbero diventati dei "clientes". Se i sovrani "fantocci di Roma" cambiavano campo, li sostitiva. Certo Roma nn avrebbe potuto espandersi per sempre...ma se nn occupava dei territori, era perché nn gli servivano!!! Il sopraggiungere della crisi e il nn riuscire a controllare un territorio così vasto a cominciare dal dopo Adriano, da Marco Aurelio in poi, è da imputarsi alla crisi demografica (all'incamerare barbari nell'esercito) economica (nn trovava più risorse; divorava le sue e si dilaniava all'interno con continue lotte ecc...) vivendo al di sopra delle sue possibilità sperperando denari anche per pagare nuovi socii e clientes per SOSTITUIRE patrizi romani sprofondati nell'agiatezza e nei vizi (a lavorare la terra nn erano più i "romani") o mercenari barbari x le legioni a difesa dell'impero, e con l'aver perso la sua romanità (a comandare nn erano più romani, ma romanizzati (dei quali si fidavano e delegavano troppo). La classe politica romana era diventata molle, succube e dipendente dei barbari romanizzati. Cesare o Augusto avrebbero visto con orrore e come segno di decadenza e della fine imminente, che al comando dell'impero vi fosse un massimino il trace....(con tutto il rispetto x lui). Nn è razzismo, ma un ragionamento logico. È la stessa fine che si avviano a fare l'europa e l'occidente tutto.
@@dariocontiero4077 quello che funziona con gli italici (vicini) non funziona con i parti (lontanissimi). Per romanizzarli dovevi restarci con le armi in mano per decenni, e io pago 🤣 Nemmeno i persiani, che pure erano sul posto, riuscivano a controllare bene i loro satrapi, noi ci ricordiamo di Dario e Serse ma molti altri non sono stati così fortunati, o abili. Se Alessandro il Grande fosse vissuto di più se ne sarebbe accorto pure lui.
Video interessante come sempre, soprattutto per un appassionato di Roma antica dell'epoca di Giulio Cesare come me. Se il Bar di Roma antica era una grande divulgazione culturale, Scripta manent è una fonte inesauribile di conoscenze. Se a scuola si insegnasse la storia così piacerebbe veramente a tutti. Complimenti!!
sono convinto che se la campagna di Cesare fosse partita, si sarebbe fermata nella Dacia, ma essendo un fanatico ammiratore di Giulio Cesare.... chissà!!! Grazie Roberto quando parli di Giulio Cesare mi fai felice.
Proporrei Roberto Trizio come conferenziere di corsi di aggiornamento e formazione (organizzati dal Ministero della Pubblica Istruzione) ai quali dovrebbero partecipare tutti i docenti di Storia di ogni ordine e grado; sarebbe linfa vitale che scorrerebbe tramite i professori per raggiungere i migliaia di ragazzi in tutta Italia che sono innamorati di Storia ma non lo sanno ancora. :))) Ave Magister!
Caro Roberto, mi aspetto di vedere un bel video ed una superba narrazione sulle campagne partiche di Ventidio Basso e di Marco Antonio, in cui rifulsero tutta la determinazione e il grande coraggio del generale cesariano e delle sue legioni sotto il suo comando.
Cesare era molto ambizioso e coraggioso, ma aveva già i suoi anni, come poteva pensare di iniziare un impresa cosi maestosa e impegnativa? Sicuramente però un pensierino ce lo ha fatto, anche sulla Dacia credo, in fondo era un conquistatore nato, comunque non lo sapremo mai, ma comunque questo piano è un idea intrigante....mamma mia.....sti Romani....potenza pura...
Oggettivamente la campagna partica è realistica. Certo però l attacco alla scizia prendendo alle spalle i germani sembra troppo ambizioso considerando che sarebbe stato difficilissimo sul piano logistico. Inoltre è un piano che avrebbe oggettivamente dovuto durare anni di lontananza da Roma per un uomo che comunque era ormai anziano per i canoni dell epoca e per fare il condottiero. Cesare sarebbe ritornato se fosse tornato, dopo i sessanta compiuti e si sarebbe comunque allontanato da Roma senza poterla controllare. Era probabile che mirasse solo a battere i parti cosa che per moltissimi generali è imperatori è stata relativamente facile. Da Traiano a Lucio Vero i parti furono più volte sul punto di crollate ma ogni modo, l idea di una campagna di un paio di anni per un uomo che età abituato alle marce fulminee poteva essere realistico
Anche se il progetto di Cesare fosse stato reale dubito molto che sarebbe riuscito a realizzarlo nonostante le sue enormi capacità...gran bel video Roberto come sempre 👏
Lasciando perdere la fattibilità del progetto di conquista che poi nei decenni gli imperatori hanno completato, sono sicuro che il progetto sia stato studiato nel dettaglio da Cesare e che lui sognasse davvero di dare a Roma e a se stesso la gloria della conquista, lui come Augusto e gli altri imperatori erano persone visionarie che sono diventate leggende, nessuno e diventato leggenda senza un piano complicato come questo
Il problema non è la conquista ma la gestione. Probabilmente avrebbe vinto come riuscì ventidio basso ma alla fine le nuove province sarebbero state presto perse.
Cesare era talmente ambizioso che per me è vero. Comunque avrebbe fatto molto bene a includere nell' Impero la Germania senza perdere tempo con i parti. Grazie Roberto 🖐
Secondo me il tentativo di Marco Antonio di conquistare la Partia e il tentativo di Ottaviano di conquistare la Germania sono i migliori indizi del fatto che Cesare avesse questa idea ma mi chiedo. gli stati indiani e il Celeste Impero Cinese come avrebbero reagito all affacciarsi di un grsnde impero europeo verso l'Asia? ogni collegamento con l'attualità è voluto
Penso fossero troppo lontani per potersi dare fastidio, ci sarebbero al più stati scambi mercantili o al massimo qualche disputa di confine... Le distanze per allora erano proibitive
Penso che Cesare fosse davvero uno che pensava in grande . Quindi perché non conquistare Dacia e Partia?. Senza la guerra civile probabilmente l’avrebbe fatto. Onore a Traiano che , secoli dopo , realizza il piano di Cesare. Ave legionari!.
Cesare aveva alcuni vantaggi: gli ebrei erano dalla sua parte e non si sarebbero ribellati alle sue spalle (vedi Traiano), dopo la guerra civile aveva un numero spropositato di soldati sotto le armi, fu Augusto a smobilitarli. I soldati vanno usati, vedi anche nei tempi moderni, non puoi tenerli fermi se hai eserciti giganteschi pronti all'uso (vedi Usa, Russia per esempio). È probabile che Cesare avesse pensato a una manovra a tenaglia sui Parti: ma Roma aveva molti nemici più vicini, i Reti, i Germani, gli Illiri. La visione strategica di Gaio Cesare della Gens Giulia era notevole e dal punto di vista militare era giusta, battuti Parti e Germani, magari inglobandoli nell'esercito di Roma chi li avrebbe più fermati? I cesaricidi han davvero deviato la storia, un attimo prima delle nuove campagne, ma il fisico di Cesare era ormai debilitato dalle crisi epilettiche, difficilmente ce l'avrebbe fatta con tali imprese.
Sulla parte orientale della operazione(quella contro i Parti per capirci)non credo che Cesare avesse potuto incontrare molte difficoltà. La seconda parte delle operazioni(quella che prevedeva, la conquista della Scizia ed il ritorno in Europa dall'Est, previa sconfitta dei Germani)invece avrebbe comportato qualche difficoltà maggiore. 1)Età del condottiero e sue problematiche di salute. 2)Logistica(bisognava attraversare un territorio immenso, poco urbanizzato e tra popoli ostili). 3)Avrebbe richiesto alcuni anni per essere portato a termine(sempre che fosse andato tutto bene). 4)Legato al 3, troppo tempo lontano da una Roma appena uscita da una guerra civile, dove non tutti si erano rassegnati al responso delle armi. Conclusioni: Piano attuabile e fattibile ma, almeno per la seconda parte, improbabile che venisse attuato.
Buongiorno grande Imperatore mi sono iscritto alla Newsletter e volevo leggere un articolo ma quando sono andato a cercarlo non l'ho trovato mi dice: Nessun articolo trovato e mi domandavo il perché visto che lei ad inizio video lo ha mostrato.
Un piano troppo ambizioso, anche per un genio militare come Cesare, avrebbe dovuto affrontare eserciti immensi e ben organizzati, che è cosa ben diversa che affrontare i Galli. Le legioni avrebbero dovuto attraversare migliaia di km in territori desertici e desolati, ci sarebbero stati problemi per rifornirsi di viveri, epidemie......insomma un'impresa che mi ricorda la campagna di Napoleone e Hitler in Russia, con identico epilogo finale.
Dopo questa sviolinata saresti così gentile da dedicare un video, avendo io origini salentine, al rapporto che esisteva tra Roma e l'estremo sud della Puglia, soffermandoti sulle caratteristiche della lingua e della cultura di questa terra così fortemente influenzata dai Greci? (Credo di aver letto che a Taranto per esempio si continuò a parlare greco fino alla fine del secondo secolo d.C., è possibile?)
Penso che il piano per conquistare l'impero dei Parti sia stato solo un desiderio. Se la partenza di Cesare fosse stata imminente, la congiura delle idi di marzo non avrebbe avuto senso, perché una tale campagna di guerra avrebbe tenuto Cesare lontano da Roma per una decina d'anni, sempre che non morisse in Oriente.
La congiura aveva delle connotazioni simboliche oltreché politiche. Per i congiurati la eliminazione fisica del "tiranno"(o per lo meno, dell'uomo che essi consideravano tale)era essenziale e doveva essere fatta da ciascuno di essi, in modo che nessuno potesse nutrire dubbi sul "chi e perché" avesse agito così. Lo scopo di agire "di persona" era quello di potersi poi presentare al popolo come liberatori e restitutori della Repubblica. Cosa che, effettivamente fecero ma che non sorti' gli effetti che avevano sperato. In breve tempo si resero conto che gli unici a considerare Cesare un tiranno, erano solo loro. Per il popolo, invece, Cesare era l'uomo che stava rimettendo in ordine lo "Stato" dopo anni di guerre civili. Quindi non sarei così certo che i congiurati si sarebbero potuti accontentatare di un allontamento da Roma. Avrebbero potuto ordinarne la morte mentre era lontano da Roma(certamente)ma, come su scritto, non sarebbe stata la stessa cosa. Serenità
ho letto, credo in Canfora, che il progetto di conquistare la Parthia può essere stato una delle cause della congiura delle Idi di marzo, xkè avrebbe tenuto lontano Cesare tantissimo tempo e Roma sarebbe rimasta "affidata" a personaggi invisi al Senato. Mi sembra plausibile. Voi che ne pensate?
Sì, è una ipotesi senz'altro fondata. Cesare probabilmente aveva ben compreso quali fossero le fonti esterne di pericolo per il dominio di Roma: La Partia e la Germania ed intendeva annientarle entrambe impedendo loro, in tal modo di attendere l'occasione propizia per invadere il predetto dominio. L'osservazione che però mi trattiene dal concordare pienamente sull'ipotesi rappresentata è che una tale gigantesca manovra avvolgente, con connesse campagne militari intermedie, avrebbe tenuto Cesare lontano da Roma per tanto, troppo tempo, a tutto favore dei suoi avversari la cui pericolosità Cesare di certo non ignorava. Inoltre, in assenza di Cesare i Germani avrebbero potuto tentare qualche invasione. Propendo, pertanto, più per l'ipotesi di azioni distinte contro la Partia e poi contro la Germania.
Proabilmente non sapremo mai con certezza la validità dell'una o dell'altra ipotesi. A tal proposito va rivista la fondamentale opera del Clausewitz al capitolo circa la storiografia militare e i problemi che per sua natura essa comporta. Magari in vista di un prossimo video sul grande Napoleone Bonarte, la cui lettura preferita al collegio militare erano appunto le Vite parallele Alessandro/Cesare; vedi la spedizione in Egitto sulle orme del grande Macedone e la proposta (poi rivelatasi irrealizzabile) di creare un grande esercito franco-russo forte di 500.000 uomini con cui marciare verso l'India (e qui ritorna Alessandro) per strapparla agli inglesi e creare un grande impero euro-asiatico (l'incubo britannico da sempre, vedi i fatti odierni di Ucraina, la rivoluzione bolscevica e la 2a guerra mondiale). CETERUM CENSEO ADNEXIONEM EUROPÆAM ESSE DELENDAM
Io credo che Giulio Cesare sia stato uno dei più grandi condottieri sapeva riconoscere i grandi soldati e sapeva come si poteva vincere una guerra! Ne risulta che a mio parere i parti potevano essere sconfitti da un grande stratega come Giulio Cesare onore ai legionari romani!
Visto che 1000 indizi non fanno una prova ritengo che Cesare non avrebbe attaccato i Parti, probabilmente però avrebbe attaccato i Dati e probabilmente avrebbe vinto.
esiste un documento storico in cui si parla di impatto umano sull'ambiente come possibile problema futuro? Sappiamo che i popoli dell'antichità non erano stupidi come credevamo e nei secoli potrebbe essere che a qualcuno se lo è posto il problema.
Come ai detto tu, se queste erano le intenzioni di Cesare, di conquistate la Dacia e poi la Partia , e se ci fosse riuscito ? Non lo sapremo mai. Troppo logorante x le legioni. X Cesare l'età e i problemi di salute chissà. Essendo Cesare il mio preferito nella storia Romana, per me c'è l'avrebbe fatta.
Credo che come sempre succede la verità sia nel mezzo. Io ero a conoscenza di piani di Cesare per risolvere i problemi con i Parti e i Germani, ovvero i due nemici principali di Roma: è perfettamente plausibile che volesse farlo, non mi sembrava il tipo da sedersi sugli allori. E' l'idea che fosse tutto fatto con un unico esercito e un'unica campagna che non regge proprio... Per quanto grande e potente fsse l'esercito che stava preparando, come avrebbe potuto sopravvivere così tanto tempo e contro simili avversari? Avrebbe avuto bisogno di rifornimenti continui da Roma... E poi mentre Cesare fosse stato per anni in oriente con un esercito che avrebbe rappresentato probabilmente più del 50% del potenziale romano, chi avrebbe difeso la patria per esempio dai Germani stessi? Infine una nota sugli sciti: non mi risulta che fossero un problema per Roma (correggimi se sbaglio pls), e non mi risulta che Roma abbia mai aggredito un vicino senza che questi fosse relmente un problema. No, io sono convinto che Cesare stesse preparando queste spedizioni, ma sarebbero state rigorosamente separate e NON contemporanee!
Vantaggi?, oltre a essere ricordato come l'essere umano più figo della storia umana, il più potente della storia umana e far di Roma il padrone di tutto il mondo conosciuto?, beh
Un dia se callo El Imperio Romano hasta hoy cuantos años . Y Sigue dando de que hablar . Que pasaría si la europa desaparece como sería recordada . De que se vale europa como es que europa llega usando a quien . Vamos hablar hoy . Quiero escuchar la nacionalidad y de donde son las personas .
Ciao Roberto, è suggestiva come ipotesi, ma ritengo che Cesare fosse molto pragmatico e, per me, è più probabile che partisse alla conquista della Germania....forse!
Di sicuro, se Cesare fosse sopravvissuto alle idi di marzo, non se ne starebbe buono tranquillo a Roma, ma avrebbe fatto dei grandi progetti e tra questi sicuramente ci sarebbero state altre conquiste. Forse, avrebbe tentato di conquistare anche la Britannia.
Beh,la Dacia non sarebbe stata un problema,non per uno come Cesare, ma i parti erano un altra cosa. Conquistare un impero come quello partico tecnicamente era possibile ma non sarebbe certo stata un impresa facile e sicuramente di non breve durata considerando poi che Cesare era ormai avanti con gli anni. Inoltre anche riuscendo a conquistarne permanente la capitale un territorio così vasto, costituito in gran parte da steppe sconfinate e abitato da migliaia di popolazioni diverse sarebbe stato difficilissimo se non impossibile da controllare, se Cesare avesse avuto effettivamente intenzione di condurre una campagna militare così imponente personalmente ritengo che avrebbe avuto due scelte, o accontentarsi di conquistare i territori partici a occidente e cercare di mettere quelli in sicurezza, oppure (strategia a mio parere più efficace) inviare spedizioni per cercare alleati nell'estremo oriente, da quelle parti c'erano diversi imperi che avevano attriti con i parti, magari con il loro aiuto Cesare avrebbe potuto batterli, voglio dire, per quanto forti i parti non credo avrebbero potuto gestire un nemico che li avesse attaccati contemporaneamente da ovest e da est. Ritengo che con questa strategia Cesare avrebbe potuto quantomeno conquistare una porzione un po' più ampia dei territori partici ma sarebbe comunque stata un impresa a lungo termine e ulteriori conquiste avrebbe comunque dovuto lasciarle ai suoi successori.
Qui ti sbagli, La DACIA era stata per lungo tempo un problema per l'impero romano, ricordare Domiziano che ha dovuto pagare dei dazi per un bel periodo alla DACIA.Poi si Traiano ha impegnato 6 anni per conquistare 1/4 della DACIA giusto fino alle miniere d'oro e argento per poter sollevare l'impero che si trovava in difficoltà. L'impero romano è rimasto in DACIA solo 165 anni e poi si sono ritirati.
Curioso sapere per quanti anni sarebbe stato impegnato l'esercito. Forse, dopo la dacia avrebbe dovuto concentrarsi sulla Germania con manovra a tenaglia da est (dacia) e da ovest (gallia) evitando al suo successore il dolore di aver perso 3 legioni. Opinione mia
DEVO dire che chi scolpì il viso di Cesare, lo fece imprimendo anche il più piccolo particolare, come quel taglietto sopra il labbro sinistro. Non è attinente al labbro leporino, ma un colpo di striscio di un qualche fendente di spada!
Caro Roberto, grazie per i tuoi video, sei onesto nel tuo racconto e molto bravo. SÎ, in piu di una storia che descrive Le Idi di Marzo si dice che quel giorno Cesare doveva recarsi al Senato per comunicare che fra tre giorni partiva alla conquista della Partia, poi successe quello che sappiamo. Per quello che riguarda ad Alessandro Magno, verrei dire che lì dove camminò Alessandro Magno, negli ultimi 23 secoli, non è successo niente. Se possiamo essere d'accordo con che gli uomini e i popoli sono importanti in funzione di ciò che apportano all'umanità, vorrei sapere perche veneriamo Alessandro Magno? Grazie
Alessandro con le sue conquiste sdoganò l'ellenismo in tutto il mondo: anche dove non arrivò con le armi. Un mito che morì giovane dopo aver conquistato tutto. Cercò di mischiare la classe dirigente tra greci-macedoni e persiani, riuscendoci solo in parte, dimostrando anche fuori dai campi di battaglia le sue doti di stratego. l'Afghanistan era difficile da conquistare? Sposiamo la figlia del capo! Se pensiamo che in un posto sperduto di città carovaniera, nel fondo del deserto arabico, il tempio principale, la Kaaba prima del Profeta, era dedicato agli dei ellenistici, allora possiamo capire fin dove era arrivata la cultura greca.
Ragionando con un "what if". Sarebbero bastate 16 legioni a Giulio Cesare per il suo piano? Oppure i territori asiatici sarebbero stati conquistati rapidamente come avvenne qualche secolo prima da parte di Alessandro Magno?
Sarebbe stato un problema sopratutto dopo la morte di Cesare, chi avrebbe potuto gestire un impero così vasto😅, Ottaviano e poi bastava poco e crollava su se stesso.
Se l'Impero romano d'Oriente non ci riesce in piu' di trecento anni di guerra quasi continua a conquistare, ne' i parti, ne' i persiani, mi sembra che l'impresa sia oltre le capacita' (anche) di un Giulio Cesare.
I Romani scondo me hanno conquistato una Dacia già latinizzata, forse gli esploratori Romani nel secolo precedente erano stati bravi e simpatici, con il resto dei Balcani non ci sono riusciti (e manco con i Parti)
E se lo proponesse come prossimo video, cosa scriveresti? Si è preso un impegno gravoso nel raccontare tutta la storia, ci sono tantissimi argomenti e giustamente qualcuno protesterà per non vedere un periodo storico a lui interessato, però un minimo di tempo bisogna darglielo. Non credi?
@@samueleg.7716 No non credo.Credo piuttosto che il vero motivo sia un altro.Il periodo storico che stiamo attraversando e' particolare .Le persone non tutte sono informate sulle atrocità e sulle perdite umane Russe di quella battaglia per respingere il nazismo .Non tutti sanno che il nazismo fu sconfitto dai Russi e a quale prezzo ci hanno liberato l' Europa ,altro che Normandia e alleati che sbarcarono quando oramai il nemico era stramorto .Evidenziare tale circostanza in questo periodo non credo faccia piacere al sistema .I libri di storia raccontano altro e pure il maestream fa altrettanto .
E' suggestiva l'ipotesi, ma se fosse vera l'idea di conquistare immensi territori, credo che non era possibile per Roma vincere e controllare le terre desiderate, soprattutto per mancanza di uomini e di una logistica non all'altezza dell' impresa titanica sognata...
![I.N "HALLUCINATION" | [Stray Kids : SKZ-PLAYER]](http://i.ytimg.com/vi/n5B5q1Hwt_U/mqdefault.jpg)
Caro Trizio, sto imparando, a di là la lingua, tutta cultura degli Romanos! Grazie mille per tutto! Abracos do Brasil!!! 🇧🇷♥️⚘️
Ave Roberto,grazie per aver nominato Burebista e i miei AVI DACI I.Mi piacerebbe sentire di più sui miei antenati e sulla mia patria dove ho vissuto per 30 anni è da 45 anni vivo in Italia.Grazie e complimenti 🙆♀️🌺🖐🇷🇴🇮🇹
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I am learning Italian and I love watching your videos. I like how clear and concise your lessons are. Please keep the videos coming
Mentre il piano di conquista dell'Europa appare piuttosto fantastico, la spedizione contro i Parti è del tutto plausibile. Bisogna considerare che Cesare era un uomo dai più impulsi: aveva lottato per il potere personale, ma sempre con una profonda coscienza degli interessi di Roma. E sicuramente tra gli scopi c'era quello di vendicare la umiliante sconfitta di Carre e recuperare le insegne romane. I Parti erano un nemico potenziale e già prima della campagna di Crasso l'allora governatore della provincia di Siria, Aulo Gabinio, aveva pensato di passare l'Eufrate per dare una lezione a quel popolo ("per dimostrare chi e quali fossero i loro confinanti oltre il fiume").
Le fonti non descrivono dettagliatamente il piano di Cesare, ma lo si può dedurre dalla campagna partica di Marco Antonio, che si svolse tra il 37 e il 33 a.C., e che con tutta probabilità seguiva lo stesso schema.
La grande spedizione di Antonio partì sotto auspici favorevoli. L'anno prima il suo valente generale Ventidio Basso aveva battuto ripetutamente i Parti e nella battaglia finale (per la quale scelse la data del 9 giugno, anniversario della sconfitta di Carre) a Gindaro, inflisse una sonora batosta ai capi partici Pacoro e Franapate. Antonio lanciò una campagna preliminare in Armenia, brillantemente portata a termine dal generale Publio Canidio Crasso. Ora, bisogna osservare che Marco Antonio è stato calunniato dalla propaganda di Ottaviano, ma un'analisi obiettiva mette in luce, al contrario, la sua intelligenza e abilità strategica. L'attacco partì dalla Media Atropatene. Le forze in campo erano enormi: circa 100.000 uomini, tra cui 60.000 legionari, 10.000 cavalieri, 30.000 alleati. Tra questi ultimi c'era un forte contingente di cavalleria armena al comando di Artavasde II, armata e addestrata come quella dei Parti. L'esercito fu diviso in due "corpi d'armata", come si direbbe oggi. La colonna principale, formata da espertissimi veterani, era al comando dello stesso Antonio. La seconda colonna, al comando di Oppio Staziano, seguiva con una grande quantità di macchine da guerra, tra cui un enorme ariete, lungo oltre 20 metri! Senonché quest'ultimo contingente venne rallentato dal peso delle macchine da guerra, finendo poi attaccato e quasi decimato dai Parti ( Staziano cadde sul campo). Marco Antonio, giunto alla città di Phraaspa, si trovò sprovvisto delle preziose macchine da assedio. Le vicende successive videro qualche successo dei romani, ma nella battaglia decisiva i Parti, spaventati alla vista dell'enorme numero di legionari in assetto di guerra, fuggirono, invano inseguiti dalla cavalleria romana per circa 30 km. Alla fine si impose una ritirata generale, nella quale, va detto, Marco Antonio si comportò in maniera esemplare, sempre vicino ai suoi soldati.
Ci si potrà sempre domandare cosa sarebbe successo se Cesare avesse guidato una campagna vittoriosa contro i Parti. Qui gli esperti militari fanno una osservazione. Certamente i Romani avevano le forze necessarie per battere il nemico orientale, ma non per mantenere la conquista, perché in ogni evento militare c'è un rapporto insormontabile tra "il necessario e il possibile". Molti anni dopo la morte di Cesare i romani riuscirono a invadere il territorio partico e a conquistare la capitale Ctesiphon in più occasioni: con Traiano, con Marco Aurelio, con Settimio Severo. Ma in ogni caso le difficoltà di mantenere un così vasto territorio, decentrato rispetto a Roma e con tradizioni così radicate si rivelarono insostenibili. Poiché una cosa è conquistare un territorio, una cosa è controllarlo e mantenerlo. In Afghanistan, ad esempio, non ci sono riusciti i russi e nemmeno gli americani dopo di loro.
Vale!
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Lo stesso Avidio Cassio dopo carre con poche truppe sconfisse in una imboscata i cavalieri parti con la morte del loro comandante osace quindi doppia vendetta oltre ventidio basso non abbastanza pubblicizzate
Caro Trizio, sto imparando, a di là la lingua, tutta la cultura dei Romani! Grazie mille per tutto!
hai ragione...gran bel pezzo......il piu' e' riuscire a trovarlo e a trovarlo al giusto prezzo. complimenti!!
Indubbiamente tu sei il re degli RUclipsr🤗
Era un piano troppo ambizioso per un uomo di 56 o 58 anni e forse anche per una superpotenza come Roma. Uno sforzo logistico, organizzativo, economico enorme. Rischi immensi. Giulio Cesare aveva il talento ed il carisma per dirigere una simile impresa, ma un simile progetto anche nel caso di successo sarebbe durato non meno di 6/7 anni. E, forse la sua età era al limite
Veramente bellissimo come sempre
Fantasticando, Santiago Posteguillo ha menzionato delle pergamene scritte da Cesare sulle campagne daciche e partiche che voleva intraprendere,ritrovate in un baule impolverato e consegnate a Traiano da un suo uomo di fiducia.. Pergame che contenevano tattiche poi utilizzate da Marco Ulpio proprio in quelle conquiste.
Forse si, ecco perché poi Traiano a dovuto lottare dal 101a.c fino a 106 a.c..Traiano però è riuscito a conquistare solo 1/4 della DACIA. Da lì ha preso Traiano 135 tonnellate d'oro e doppiamente di argento.
grandissimo. mi mancava la storia romana!!! nonostante la pur pari eccellenza nell'esporre altri capitoli della storia umana
Sarebbe una fantastoria davvero molto interessante.
Come sempre video straordinario per esposizione e argomento : grazie ! Da ammiratore di Giulio Cesare e del suo genio militare tutto poteva succedere ma le difficoltà militari, logistiche e di approvvigionamento sarebbero state enormi . Però ..... Legionari per sempre !!
Sarebbe interessante valutare con esperti di strategia antica la reale fattibilità di un simile piano con gli uomini e i mezzi che aveva Cesare allora. Perché non trasformarlo in un grande gioco di simulazione strategica e vedere i risultati?
Tieni, ti è caduta questa👑
Chiedo per cortesia un video su uno dei più grandi nemici di Roma, il condottiero Cniva dei Goti , pressoché sconosciuto alla massa degli appassionati di Storia Romana Antica che inflisse perdite pesantissime a Romani sia come esito di battaglie, assedi ed uccisioni di imperatori.. un grazie in anticipo....ed un grande grazie per la Storia sempre raccontata in modo magnifico ( il racconto della Storia Romana ha un qualcosa in più secondo me me....)
@@antoniolarotonda9811 si ma intanto aveva fatto una marea di danni ( eufemismo) a Roma.
@@nicolabuono8442 erq comunque una situazione difficile eh. Comunque furono alla fine sconfitto.
Il piano di Augusto di soggiogare le tribù germaniche passando il Limes del Reno all'Elba ricalca un po' il progetto pdi Cesare di fare questo grande giro per conquistare tutte quelle altre tribù estranee e al di fuori dall'orbita dell'impero nell'Impero Romano e questa è una teoria condivisa anche da grande Massimo Valerio Manfredi
Eccellente Roberto, grazie mille.
La cosa non mi sorprende molto, ma è molto importante. Mi sono rinfrescato la memoria grazie;)
Se mai fosse riuscito in un impresa del genere, sarebbe stato veramente sugellato dalla storia come il padrone assoluto del mondo, dopodiché sarebbero esistiti solo dei piccoli re..
Bellissimo video!
Video storici sempre interessanti👏👏👏👏👏
Ciao Roberto potresti fare un video sugli antichi romani nel golfo persico o mar rosso? Buona serata e buon lavoro. Magari spiegando le città fondate dai romani, come TRAIANO lo ha conquistato, insomma un po' di tutto sulla sua storia, aspetto la tua breve risposta, buona serata.
Mi pare ci sia già un documento riferito ai contatti tra Roma e India (dove i romani fondarono città e porti commerciali) con appunto transito nel mar rosso
Secondo me questa teoria può avere un fondamento. Resta da vedere fin dove Cesare intendesse spingersi. Grazie Roberto per questo video.
Caro Roberto, sei unico , il modo di descrivere la storia su Roma antica e stupefacente, bravo. scusami Roberto da tempo penso di acquistare un gladio Mainz , ti sarei grato se mi consigliasse dove acquistare. ti prometto che non lo userò con mia suocera.
Grazie mille
A mio avviso Cesare era troppo in là con gli anni e aveva problemi fisici tali ( attacchi epilettici ) da non permettergli mai di effettuare un' operazione militare così ampia ed estesa. Probabilmente si sarebbe fermato alla Dacia ( ricca di oro e argento ) e forse successivamente alla Germania così da concludere il giro e tornare a Roma da conquistatore d' Europa.
Purtroppo il crollo dell impero è dovuto alla troppa vastità di territorio, è diventato ingestibile.
Concordo, il problema per Roma non era però occupate il territorio dei parti (si vedano le imprese del secondo secolo) quanto rimanerci, affidandosi ai locali per mantenere il controllo. Il fatto è che appena giravi l' angolo i locali ti tradivano. Mantenere una occupazione militare propria aveva un costo molto alto. È un po' insomma li scenario germanico: puoi entrarci, puoi batterli, puoi catturarli come schiavi ma non hai la forza anche economica per rimanerci. Cesare si è risparmiato una delusione.
Anche Alessandro Magno soffriva di epilessia...arrivo in India.
traiano nonostante l'età molto più avanzata di Cesare(era un ultra 60enne) e la sua malattia, c'era quasi riuscito... fu fermato "anche" dalla rivolta giudaica che lo costrinse a tornare indietro; morendo in cilicia
@@antoniopennino7696 il problema principale per Roma con tutti i nemici in passato lo sarebbe stato anche con i Parti, NN ERA QUELLO DI OCCUPARE I TERRITORI, in primis, ma quello di ridimensionarne la forza politico-economico-militare (lo si è visto con i popoli italici, con i cartaginesi, coi macedoni, i seleucidi ecc...) controllarli, legarli a sé, (senza il consenso di Roma nn avrebbero potuto né difendersi né respirare) avere all'interno una fazione filo-romana al comando, creare una nuova classe dirigente e procedere alla progressiva romanizzazione.... ma questo richiedeva decenni, secoli, generazioni e risorse (che poteva trovare soprattutto nei nuovi territori). Per il momento i parti sarebbero diventati dei "clientes".
Se i sovrani "fantocci di Roma" cambiavano campo, li sostitiva.
Certo Roma nn avrebbe potuto espandersi per sempre...ma se nn occupava dei territori, era perché nn gli servivano!!!
Il sopraggiungere della crisi e il nn riuscire a controllare un territorio così vasto a cominciare dal dopo Adriano, da Marco Aurelio in poi, è da imputarsi alla crisi demografica (all'incamerare barbari nell'esercito) economica (nn trovava più risorse; divorava le sue e si dilaniava all'interno con continue lotte ecc...) vivendo al di sopra delle sue possibilità sperperando denari anche per pagare nuovi socii e clientes per SOSTITUIRE patrizi romani sprofondati nell'agiatezza e nei vizi (a lavorare la terra nn erano più i "romani") o mercenari barbari x le legioni a difesa dell'impero, e con l'aver perso la sua romanità (a comandare nn erano più romani, ma romanizzati (dei quali si fidavano e delegavano troppo). La classe politica romana era diventata molle, succube e dipendente dei barbari romanizzati.
Cesare o Augusto avrebbero visto con orrore e come segno di decadenza e della fine imminente, che al comando dell'impero vi fosse un massimino il trace....(con tutto il rispetto x lui).
Nn è razzismo, ma un ragionamento logico.
È la stessa fine che si avviano a fare l'europa e l'occidente tutto.
@@dariocontiero4077 quello che funziona con gli italici (vicini) non funziona con i parti (lontanissimi). Per romanizzarli dovevi restarci con le armi in mano per decenni, e io pago 🤣 Nemmeno i persiani, che pure erano sul posto, riuscivano a controllare bene i loro satrapi, noi ci ricordiamo di Dario e Serse ma molti altri non sono stati così fortunati, o abili. Se Alessandro il Grande fosse vissuto di più se ne sarebbe accorto pure lui.
Bel video come sempre, qualche video approfondimento su Marco Antonio, Ottaviano e il secondo triumvirato?
Video interessante come sempre, soprattutto per un appassionato di Roma antica dell'epoca di Giulio Cesare come me.
Se il Bar di Roma antica era una grande divulgazione culturale, Scripta manent è una fonte inesauribile di conoscenze. Se a scuola si insegnasse la storia così piacerebbe veramente a tutti.
Complimenti!!
sono convinto che se la campagna di Cesare fosse partita, si sarebbe fermata nella Dacia, ma essendo un fanatico ammiratore di Giulio Cesare.... chissà!!!
Grazie Roberto quando parli di Giulio Cesare mi fai felice.
Proporrei Roberto Trizio come conferenziere di corsi di aggiornamento e formazione (organizzati dal Ministero della Pubblica Istruzione) ai quali dovrebbero partecipare tutti i docenti di Storia di ogni ordine e grado; sarebbe linfa vitale che scorrerebbe tramite i professori per raggiungere i migliaia di ragazzi in tutta Italia che sono innamorati di Storia ma non lo sanno ancora. :))) Ave Magister!
Siamo alla fantastoria ... sempre bravo comunque ...😇
Caro Roberto, mi aspetto di vedere un bel video ed una superba narrazione sulle campagne partiche di Ventidio Basso e di Marco Antonio, in cui rifulsero tutta la determinazione e il grande coraggio del generale cesariano e delle sue legioni sotto il suo comando.
Cesare era molto ambizioso e coraggioso, ma aveva già i suoi anni, come poteva pensare di iniziare un impresa cosi maestosa e impegnativa? Sicuramente però un pensierino ce lo ha fatto, anche sulla Dacia credo, in fondo era un conquistatore nato, comunque non lo sapremo mai, ma comunque questo piano è un idea intrigante....mamma mia.....sti Romani....potenza pura...
Un video molto PARTIcolare
Ave Trizio, potrebbe fare un video sulla guerra di Chioggia?
la domanda principale aveva i mezzi cioè , gli uomini per farlo 2 una campagna cosi avrebbe svenato le finanze del impero
Oggettivamente la campagna partica è realistica. Certo però l attacco alla scizia prendendo alle spalle i germani sembra troppo ambizioso considerando che sarebbe stato difficilissimo sul piano logistico. Inoltre è un piano che avrebbe oggettivamente dovuto durare anni di lontananza da Roma per un uomo che comunque era ormai anziano per i canoni dell epoca e per fare il condottiero. Cesare sarebbe ritornato se fosse tornato, dopo i sessanta compiuti e si sarebbe comunque allontanato da Roma senza poterla controllare. Era probabile che mirasse solo a battere i parti cosa che per moltissimi generali è imperatori è stata relativamente facile. Da Traiano a Lucio Vero i parti furono più volte sul punto di crollate ma ogni modo, l idea di una campagna di un paio di anni per un uomo che età abituato alle marce fulminee poteva essere realistico
Marce fulminee nella odierna Francia o spagna, in un territorio sconfinato con linee di rifornimento lunghissime sono ingestibili.
Salve Roberto, volevo chiedere una cosa. I romani erano a conoscenza che la terra fosse rotonda? Grazie per un eventuale risposta
Anche se il progetto di Cesare fosse stato reale dubito molto che sarebbe riuscito a realizzarlo nonostante le sue enormi capacità...gran bel video Roberto come sempre 👏
Lasciando perdere la fattibilità del progetto di conquista che poi nei decenni gli imperatori hanno completato, sono sicuro che il progetto sia stato studiato nel dettaglio da Cesare e che lui sognasse davvero di dare a Roma e a se stesso la gloria della conquista, lui come Augusto e gli altri imperatori erano persone visionarie che sono diventate leggende, nessuno e diventato leggenda senza un piano complicato come questo
Mi viene nostalgia
Il problema non è la conquista ma la gestione. Probabilmente avrebbe vinto come riuscì ventidio basso ma alla fine le nuove province sarebbero state presto perse.
Cesare era talmente ambizioso che per me è vero. Comunque avrebbe fatto molto bene a includere nell' Impero la Germania senza perdere tempo con i parti.
Grazie Roberto 🖐
Il fatto che i romani rinunciarono alla conquista della Germania ebbe conseguenze incalcolabili sulla storia europea e, si può dire, mondiale.
Ma non si dice che Traiano potrebbe aver usato i piani.di Cesare Vorrei sapere qualcosa in merito GRAZIE
Secondo me il tentativo di Marco Antonio di conquistare la Partia e il tentativo di Ottaviano di conquistare la Germania sono i migliori indizi del fatto che Cesare avesse questa idea ma mi chiedo. gli stati indiani e il Celeste Impero Cinese come avrebbero reagito all affacciarsi di un grsnde impero europeo verso l'Asia? ogni collegamento con l'attualità è voluto
Penso fossero troppo lontani per potersi dare fastidio, ci sarebbero al più stati scambi mercantili o al massimo qualche disputa di confine...
Le distanze per allora erano proibitive
Ave care amice!
Tu puoi fare un video dei Gracchi per favore.
La cit di agg a fine opera è pura arte ahaah.
Penso che Cesare fosse davvero uno che pensava in grande . Quindi perché non conquistare Dacia e Partia?.
Senza la guerra civile probabilmente l’avrebbe fatto.
Onore a Traiano che , secoli dopo , realizza il piano di Cesare. Ave legionari!.
Una domanda ma Ottaviano Augusto non cercò di riprendere il progetto di Cesare??
Il video sulla guerra dei trent'anni??!
Cesare aveva alcuni vantaggi: gli ebrei erano dalla sua parte e non si sarebbero ribellati alle sue spalle (vedi Traiano), dopo la guerra civile aveva un numero spropositato di soldati sotto le armi, fu Augusto a smobilitarli. I soldati vanno usati, vedi anche nei tempi moderni, non puoi tenerli fermi se hai eserciti giganteschi pronti all'uso (vedi Usa, Russia per esempio). È probabile che Cesare avesse pensato a una manovra a tenaglia sui Parti: ma Roma aveva molti nemici più vicini, i Reti, i Germani, gli Illiri. La visione strategica di Gaio Cesare della Gens Giulia era notevole e dal punto di vista militare era giusta, battuti Parti e Germani, magari inglobandoli nell'esercito di Roma chi li avrebbe più fermati? I cesaricidi han davvero deviato la storia, un attimo prima delle nuove campagne, ma il fisico di Cesare era ormai debilitato dalle crisi epilettiche, difficilmente ce l'avrebbe fatta con tali imprese.
Sulla parte orientale della operazione(quella contro i Parti per capirci)non credo che Cesare avesse potuto incontrare molte difficoltà.
La seconda parte delle operazioni(quella che prevedeva, la conquista della Scizia ed il ritorno in Europa dall'Est, previa sconfitta dei Germani)invece avrebbe comportato qualche difficoltà maggiore.
1)Età del condottiero e sue problematiche di salute.
2)Logistica(bisognava attraversare un territorio immenso, poco urbanizzato e tra popoli ostili).
3)Avrebbe richiesto alcuni anni per essere portato a termine(sempre che fosse andato tutto bene).
4)Legato al 3, troppo tempo lontano da una Roma appena uscita da una guerra civile, dove non tutti si erano rassegnati al responso delle armi.
Conclusioni:
Piano attuabile e fattibile ma, almeno per la seconda parte, improbabile che venisse attuato.
Questi progetti di conquista non trovarono i favori del destino.
Buongiorno grande Imperatore mi sono iscritto alla Newsletter e volevo leggere un articolo ma quando sono andato a cercarlo non l'ho trovato mi dice: Nessun articolo trovato e mi domandavo il perché visto che lei ad inizio video lo ha mostrato.
Un piano troppo ambizioso, anche per un genio militare come Cesare, avrebbe dovuto affrontare eserciti immensi e ben organizzati, che è cosa ben diversa che affrontare i Galli. Le legioni avrebbero dovuto attraversare migliaia di km in territori desertici e desolati, ci sarebbero stati problemi per rifornirsi di viveri, epidemie......insomma un'impresa che mi ricorda la campagna di Napoleone e Hitler in Russia, con identico epilogo finale.
Dopo questa sviolinata saresti così gentile da dedicare un video, avendo io origini salentine, al rapporto che esisteva tra Roma e l'estremo sud della Puglia, soffermandoti sulle caratteristiche della lingua e della cultura di questa terra così fortemente influenzata dai Greci? (Credo di aver letto che a Taranto per esempio si continuò a parlare greco fino alla fine del secondo secolo d.C., è possibile?)
Potresti parlare della battaglia del fiume idaspe
Penso che il piano per conquistare l'impero dei Parti sia stato solo un desiderio.
Se la partenza di Cesare fosse stata imminente, la congiura delle idi di marzo non avrebbe avuto senso, perché una tale campagna di guerra avrebbe tenuto Cesare lontano da Roma per una decina d'anni, sempre che non morisse in Oriente.
La congiura aveva delle connotazioni simboliche oltreché politiche.
Per i congiurati la eliminazione fisica del "tiranno"(o per lo meno, dell'uomo che essi consideravano tale)era essenziale e doveva essere fatta da ciascuno di essi, in modo che nessuno potesse nutrire dubbi sul "chi e perché" avesse agito così.
Lo scopo di agire "di persona" era quello di potersi poi presentare al popolo come liberatori e restitutori della Repubblica.
Cosa che, effettivamente fecero ma che non sorti' gli effetti che avevano sperato.
In breve tempo si resero conto che gli unici a considerare Cesare un tiranno, erano solo loro.
Per il popolo, invece, Cesare era l'uomo che stava rimettendo in ordine lo "Stato" dopo anni di guerre civili.
Quindi non sarei così certo che i congiurati si sarebbero potuti accontentatare di un allontamento da Roma.
Avrebbero potuto ordinarne la morte mentre era lontano da Roma(certamente)ma, come su scritto, non sarebbe stata la stessa cosa.
Serenità
ho letto, credo in Canfora, che il progetto di conquistare la Parthia può essere stato una delle cause della congiura delle Idi di marzo, xkè avrebbe tenuto lontano Cesare tantissimo tempo e Roma sarebbe rimasta "affidata" a personaggi invisi al Senato. Mi sembra plausibile. Voi che ne pensate?
Ave legionario, sono d'accordo con te.... Sarà un dubbio perenne... Vero è però che il grande Cesare non era uno che si accontentava....
A Cèsare ...nun t'allargà !
Sì, è una ipotesi senz'altro fondata. Cesare probabilmente aveva ben compreso quali fossero le fonti esterne di pericolo per il dominio di Roma: La Partia e la Germania ed intendeva annientarle entrambe impedendo loro, in tal modo di attendere l'occasione propizia per invadere il predetto dominio.
L'osservazione che però mi trattiene dal concordare pienamente sull'ipotesi rappresentata è che una tale gigantesca manovra avvolgente, con connesse campagne militari intermedie, avrebbe tenuto Cesare lontano da Roma per tanto, troppo tempo, a tutto favore dei suoi avversari la cui pericolosità Cesare di certo non ignorava. Inoltre, in assenza di Cesare i Germani avrebbero potuto tentare qualche invasione. Propendo, pertanto, più per l'ipotesi di azioni distinte contro la Partia e poi contro la Germania.
É capitato anche altre volte, che parlando delle conquiste romane si dica "tutta l'Europa", ma la Partia é in Asia.
Proabilmente non sapremo mai con certezza la validità dell'una o dell'altra ipotesi. A tal proposito va rivista la fondamentale opera del Clausewitz al capitolo circa la storiografia militare e i problemi che per sua natura essa comporta. Magari in vista di un prossimo video sul grande Napoleone Bonarte, la cui lettura preferita al collegio militare erano appunto le Vite parallele Alessandro/Cesare; vedi la spedizione in Egitto sulle orme del grande Macedone e la proposta (poi rivelatasi irrealizzabile) di creare un grande esercito franco-russo forte di 500.000 uomini con cui marciare verso l'India (e qui ritorna Alessandro) per strapparla agli inglesi e creare un grande impero euro-asiatico (l'incubo britannico da sempre, vedi i fatti odierni di Ucraina, la rivoluzione bolscevica e la 2a guerra mondiale).
CETERUM CENSEO ADNEXIONEM EUROPÆAM ESSE DELENDAM
Io credo che Giulio Cesare sia stato uno dei più grandi condottieri sapeva riconoscere i grandi soldati e sapeva come si poteva vincere una guerra!
Ne risulta che a mio parere i parti potevano essere sconfitti da un grande stratega come Giulio Cesare onore ai legionari romani!
Be alla fine ci è riuscito Traiano no? Anche se conquista effimera
Per quel poco che ne so io Cesare aveva il carattere e l'ambizione per pensarlo...Ma lì ci dobbiamo fermare
Visto che 1000 indizi non fanno una prova ritengo che Cesare non avrebbe attaccato i Parti, probabilmente però avrebbe attaccato i Dati e probabilmente avrebbe vinto.
Roma kaputt mundi ❤❤❤❤
Poro visto Júlio Cesare, com su ambicion de comandar tudo ok mondo consulto e sua moletas conquistas, ga preparato Las bases dele império romano.
esiste un documento storico in cui si parla di impatto umano sull'ambiente come possibile problema futuro? Sappiamo che i popoli dell'antichità non erano stupidi come credevamo e nei secoli potrebbe essere che a qualcuno se lo è posto il problema.
Come ai detto tu, se queste erano le intenzioni di Cesare, di conquistate la Dacia e poi la Partia , e se ci fosse riuscito ? Non lo sapremo mai. Troppo logorante x le legioni. X Cesare l'età e i problemi di salute chissà. Essendo Cesare il mio preferito nella storia Romana, per me c'è l'avrebbe fatta.
Un piano ambizioso, certo Cesare era Cesare, nulla gli era impossibile. 😁👍
Credo che come sempre succede la verità sia nel mezzo. Io ero a conoscenza di piani di Cesare per risolvere i problemi con i Parti e i Germani, ovvero i due nemici principali di Roma: è perfettamente plausibile che volesse farlo, non mi sembrava il tipo da sedersi sugli allori. E' l'idea che fosse tutto fatto con un unico esercito e un'unica campagna che non regge proprio... Per quanto grande e potente fsse l'esercito che stava preparando, come avrebbe potuto sopravvivere così tanto tempo e contro simili avversari? Avrebbe avuto bisogno di rifornimenti continui da Roma... E poi mentre Cesare fosse stato per anni in oriente con un esercito che avrebbe rappresentato probabilmente più del 50% del potenziale romano, chi avrebbe difeso la patria per esempio dai Germani stessi? Infine una nota sugli sciti: non mi risulta che fossero un problema per Roma (correggimi se sbaglio pls), e non mi risulta che Roma abbia mai aggredito un vicino senza che questi fosse relmente un problema. No, io sono convinto che Cesare stesse preparando queste spedizioni, ma sarebbero state rigorosamente separate e NON contemporanee!
Guarda che ne che i germani ogni giorno arrivano e saccheggiavano. Spesso dopo una bella batosta non varcavano i confini per decenni o secoli
che ne pensi del fatto che Maya fosse la vera divinitá romana
2022.06.10 V
A mio avviso un piano troppo ambizioso e con uno sforzo logistico impressionante, per quali vantaggi alla fine bisogna chiedersi!
I vantaggi:
Per quanto riguarda i Parti, territori ricchi.
Per quanto riguarda tutta la parte "Europea", più che altro, strategici.
Vantaggi?, oltre a essere ricordato come l'essere umano più figo della storia umana, il più potente della storia umana e far di Roma il padrone di tutto il mondo conosciuto?, beh
No Caesar no party ...
Un dia se callo El Imperio Romano hasta hoy cuantos años . Y Sigue dando de que hablar . Que pasaría si la europa desaparece como sería recordada . De que se vale europa como es que europa llega usando a quien . Vamos hablar hoy . Quiero escuchar la nacionalidad y de donde son las personas .
molto probabilmente avrebbe soggiogato entrambi
Io una volta ho letto cosi alla sprovvista che Cesare e Crasso erano parenti ma è vero o no?
Ciao Roberto, è suggestiva come ipotesi, ma ritengo che Cesare fosse molto pragmatico e, per me, è più probabile che partisse alla conquista della Germania....forse!
Di sicuro, se Cesare fosse sopravvissuto alle idi di marzo, non se ne starebbe buono tranquillo a Roma, ma avrebbe fatto dei grandi progetti e tra questi sicuramente ci sarebbero state altre conquiste. Forse, avrebbe tentato di conquistare anche la Britannia.
Beh,la Dacia non sarebbe stata un problema,non per uno come Cesare, ma i parti erano un altra cosa. Conquistare un impero come quello partico tecnicamente era possibile ma non sarebbe certo stata un impresa facile e sicuramente di non breve durata considerando poi che Cesare era ormai avanti con gli anni. Inoltre anche riuscendo a conquistarne permanente la capitale un territorio così vasto, costituito in gran parte da steppe sconfinate e abitato da migliaia di popolazioni diverse sarebbe stato difficilissimo se non impossibile da controllare, se Cesare avesse avuto effettivamente intenzione di condurre una campagna militare così imponente personalmente ritengo che avrebbe avuto due scelte, o accontentarsi di conquistare i territori partici a occidente e cercare di mettere quelli in sicurezza, oppure (strategia a mio parere più efficace) inviare spedizioni per cercare alleati nell'estremo oriente, da quelle parti c'erano diversi imperi che avevano attriti con i parti, magari con il loro aiuto Cesare avrebbe potuto batterli, voglio dire, per quanto forti i parti non credo avrebbero potuto gestire un nemico che li avesse attaccati contemporaneamente da ovest e da est. Ritengo che con questa strategia Cesare avrebbe potuto quantomeno conquistare una porzione un po' più ampia dei territori partici ma sarebbe comunque stata un impresa a lungo termine e ulteriori conquiste avrebbe comunque dovuto lasciarle ai suoi successori.
Qui ti sbagli, La DACIA era stata per lungo tempo un problema per l'impero romano, ricordare Domiziano che ha dovuto pagare dei dazi per un bel periodo alla DACIA.Poi si Traiano ha impegnato 6 anni per conquistare 1/4 della DACIA giusto fino alle miniere d'oro e argento per poter sollevare l'impero che si trovava in difficoltà. L'impero romano è rimasto in DACIA solo 165 anni e poi si sono ritirati.
Il mio collega Redman lo è!
È ormai un Parto che Dio abbia pietà di noi.
Curioso sapere per quanti anni sarebbe stato impegnato l'esercito. Forse, dopo la dacia avrebbe dovuto concentrarsi sulla Germania con manovra a tenaglia da est (dacia) e da ovest (gallia) evitando al suo successore il dolore di aver perso 3 legioni. Opinione mia
Anche la consecutio...
DEVO dire che chi scolpì il viso di Cesare, lo fece imprimendo anche il più piccolo particolare, come quel taglietto sopra il labbro sinistro. Non è attinente al labbro leporino, ma un colpo di striscio di un qualche fendente di spada!
Non capisco perché alzi sempre entrambe le mani..
Forse per non offendere nessuno..
Comunque grande canale di informazione 🖐️
A parte la sua salute e le Idi, Cesare avrebbe potuto fare tutto, l'esercito romano era uno strumento invincibile.
Caro Roberto, grazie per i tuoi video, sei onesto nel tuo racconto e molto bravo. SÎ, in piu di una storia che descrive Le Idi di Marzo si dice che quel giorno Cesare doveva recarsi al Senato per comunicare che fra tre giorni partiva alla conquista della Partia, poi successe quello che sappiamo. Per quello che riguarda ad Alessandro Magno, verrei dire che lì dove camminò Alessandro Magno, negli ultimi 23 secoli, non è successo niente. Se possiamo essere d'accordo con che gli uomini e i popoli sono importanti in funzione di ciò che apportano all'umanità, vorrei sapere perche veneriamo Alessandro Magno? Grazie
Alessandro con le sue conquiste sdoganò l'ellenismo in tutto il mondo: anche dove non arrivò con le armi. Un mito che morì giovane dopo aver conquistato tutto. Cercò di mischiare la classe dirigente tra greci-macedoni e persiani, riuscendoci solo in parte, dimostrando anche fuori dai campi di battaglia le sue doti di stratego. l'Afghanistan era difficile da conquistare? Sposiamo la figlia del capo! Se pensiamo che in un posto sperduto di città carovaniera, nel fondo del deserto arabico, il tempio principale, la Kaaba prima del Profeta, era dedicato agli dei ellenistici, allora possiamo capire fin dove era arrivata la cultura greca.
Perchè non era uno sgrammaticato...
Ragionando con un "what if". Sarebbero bastate 16 legioni a Giulio Cesare per il suo piano? Oppure i territori asiatici sarebbero stati conquistati rapidamente come avvenne qualche secolo prima da parte di Alessandro Magno?
Sarebbe stato un problema sopratutto dopo la morte di Cesare, chi avrebbe potuto gestire un impero così vasto😅, Ottaviano e poi bastava poco e crollava su se stesso.
Io sapevo che Cesare voleva fare una spedizione punitiva contro i Parti per vendicare La disfatta di Crasso
nella minaccia finale,sembravi giovanni,di aldo giovanni e giacomo! ahahah
Se l'Impero romano d'Oriente non ci riesce in piu' di trecento anni di guerra quasi continua a conquistare, ne' i parti, ne' i persiani, mi sembra che l'impresa sia oltre le capacita' (anche) di un Giulio Cesare.
Veramente l'impero romano d'oriente sconfisse con Maurizio l'impero sasanide, in maniera definitiva.
@@roccopolimena5207 e questa da dove esce?
@@nataletarantino807 hai ragione, volevo dire Eraclio! Eraclio I naturalmente o Eraclio il grande!
I Romani scondo me hanno conquistato una Dacia già latinizzata, forse gli esploratori Romani nel secolo precedente erano stati bravi e simpatici, con il resto dei Balcani non ci sono riusciti (e manco con i Parti)
"abbasso i cesaricidi" come sempre!
La puntata sulla battaglia su Stalingrado ?? Promessa non mantenuta
E se lo proponesse come prossimo video, cosa scriveresti? Si è preso un impegno gravoso nel raccontare tutta la storia, ci sono tantissimi argomenti e giustamente qualcuno protesterà per non vedere un periodo storico a lui interessato, però un minimo di tempo bisogna darglielo. Non credi?
@@samueleg.7716 No non credo.Credo piuttosto che il vero motivo sia un altro.Il periodo storico che stiamo attraversando e' particolare .Le persone non tutte sono informate sulle atrocità e sulle perdite umane Russe di quella battaglia per respingere il nazismo .Non tutti sanno che il nazismo fu sconfitto dai Russi e a quale prezzo ci hanno liberato l' Europa ,altro che Normandia e alleati che sbarcarono quando oramai il nemico era stramorto .Evidenziare tale circostanza in questo periodo non credo faccia piacere al sistema .I libri di storia raccontano altro e pure il maestream fa altrettanto .
E' suggestiva l'ipotesi, ma se fosse vera l'idea di conquistare immensi territori, credo che non era possibile per Roma vincere e controllare le terre desiderate, soprattutto per mancanza di uomini e di una logistica non all'altezza dell' impresa titanica sognata...
Ritengo verosimile la sola campagna Partica, il resto (Dacia, Scizia) sarebbe stato troppo velleitario nella stessa campagna
Guarda che la DACIA era un osso duro da conquistare.
Il piu grande conquistatore di Roma