IL MOSTRO DI FIRENZE NON E' MAI ENTRATO NELLE INDAGINI? - LA NOTTE DEL MISTERO - 20 MAGGIO 2021

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  • Опубликовано: 5 окт 2024
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Комментарии • 34

  • @giuseppedelprete5626
    @giuseppedelprete5626 3 месяца назад +1

    Solo per esprimere ammirazione per la proprietà di linguaggio e l'acribia di Daniele Piccione, mi sono andato a riguardare Virgilio dopo il suo si parva licet, applausi.

  • @Cris-ty6do
    @Cris-ty6do 4 месяца назад +7

    Il guardiano del cimitero di San Casciano

  • @Alessandro-Fantini-Tenor
    @Alessandro-Fantini-Tenor 4 месяца назад +2

    Mi sembra che l'ipotesi del depistaggio sarebbe ancora più difficile (oltreché ovviamente assai inquietante) da spiegare di quella del passaggio di mano della pistola.
    Infatti, oltre a dover sostituire i bossoli cal.22 presenti nel fascicolo (o comunque a metterceli qualora non dovessero esserci stati), si sarebbe dovuta sostituire (o in qualche modo modificare falsificandola) anche la perizia balistica, la quale sicuramente descriveva lo stato in cui tali bossoli si trovavano.

    • @lucagiorgetti4519
      @lucagiorgetti4519 Месяц назад

      Infatti ci sono anomalie rispetto alla perizia del '68 che parla di pistola vecchia anche se dello steso tipo di quella/e usate successivamente

  • @giacomobarsottelli6980
    @giacomobarsottelli6980 4 месяца назад +4

    Potete mettere il link della puntata dove ha telefonato Giovanni? Tks

  • @ezechielelupo8703
    @ezechielelupo8703 4 месяца назад +5

    Se noi, promuoviamo la tesi del singolo killer, a mio avviso dovremmo prendere in considerazione l'ipotesi che io avevo descritto circa un anno fa' o poco piu' ipotesi che prendeva seriamente in considerazione che il killer era una persona che non abitava a Firenze. Magari, un ex fiorentino che per motivi suoi, era andato ad abitare fuori Firenze, a una distanza di circa 200 km massimo, e che nel periodo dei delitti magari per motivi di lavoro, era obligato a ritornarci. Un esempio pratico, lo possiamo pensare nel personaggio del lavoratore di industria, che occasionalmente in trasferta va' a Firenze, e staziona sul posto, per il tempo di massimo una settimana, o gli ultimi 3 giorni della settimana, e dopo il sabato ritorna a casa sua. Quando viene a Firenze, fa' un lavoro che gli permette una discreta quantita' di tempo libero. Il vantaggio qual'e'? Lui, non e' di li, e il fatto di un killer che colpisce in una determinata zona, da la sensazione di essere del posto. Poi, l'altro enorme vantaggio e' che lui colpisce il sabato giorno di fine settimana, di fine del suo lavoro, lui opera sempre nel momento esatto subito prima del suo ritorno a casa. Uccide, ancora nessuno sa' nulla, prende la macchina e subito va' in auto strada, dove nessuno ti ferma. Nel giro massimo di un ora e mezzo, due ore sempre di notte, rientra a casa sua. La mattina, tutti lo vedono li. Abita fuori zona, nessuno lo pensa, le indagini non si occupano di lui. E' un grossisimo vantaggio. Come un grosso vantaggio, lo ha uno che fa' il mestiere del poliziotto. Se non ricordo male, si sono sempre ritrovati i documenti delle vittime sul cruscotto delle vittime. In oltre, un poliziotto ha sempre il vantaggio di essere sempre giustificata la sua presenza, prima durante, dopo sul luogo del delitto. Mi chiedo, le indagini hanno mai sfiorato il mostro? O ci sono state sempre lontano? Bisognerebbe pensare a soluzioni un po' fuori degli schemi ordinari, che presentano pero' grossi vantaggi.
    ķ

    • @xploreri22
      @xploreri22 4 месяца назад +1

      No,non funziona,mi dispiace,inoltre se uno si sposta per lavoro,dovrà lavorare,altrimenti se è libero significa che non sta lavorando. Inoltre manca sempre un punto cardine se si pensa ad un unico serial killer,il tempo e lo spazio.Un serial killer unico doveva spiare continuamente tutte le piazzole per andare a colpo sicuro,inoltre serviva tanto tempo libero proprio per la preparazione del delitto,doveva studiare il posto in cui decideva di attaccare,cosi da conoscere alla perfezione le vie di accesso e le vie di fuga,i punti di "contatto" con le strade,oltre alla morfologia del terreno per potersi muovere al buio.Se parliamo di un serial killer unico poi,che è cosi meticoloso ed efficiente da riuscire a fare tutto da solo,come si spiega l'omicidio dei ragazzi tedeschi?Uno come lui non avrebbe potuto confonderli per un uomo e una donna,uno cosi meticoloso e preciso,questo non torna.

    • @lucam5925
      @lucam5925 4 месяца назад +3

      @@xploreri22 Chiedo scusa, ma se uno si sposta per lavoro, significa semplicemente che può viaggiare accampando la scusa che deve lavorare. Un libero professionista, per esempio, può tranquillamente farlo e spostarsi anche senza lavorare nei giorni in cui esplora, mica deve rendere conto al capo. Magari alla moglie, ma lei mica controlla Può anche andare a Poggibonsi per lavoro, fermarsi un'ora e sulla via del ritorno approfittarne per esplorare le zone in cui intende colpire. Non si capisce poi perché il SK "doveva spiare continuamente tutte le piazzole per andare a colpo sicuro". Ma che gli frega di andare a colpo sicuro? E' andato sempre a colpo sicuro? E da cosa lo desume? Non si è accorto che colpisce in media una volta all'anno? Ci sono cinque mesi sfruttabili in estate, con qualcosa come 25 giorni nei dintorni del plenilunio e, tanto per dire, a Scopeti colpisce con la luna a un quarto e la settimana successiva sarebbe stata perfetta. E tanto per fare qualche nome, quanti erano i Ted Bundy per andare a colpo sicuro? Quanti erano i Chikatilo? Quanti erano I Dahmer? Quanti erano gli Ivan Milat? Esistono i SK che agiscono in coppia, certo, più raramente in più di due, ma la maggioranza lo fa in solitaria e le loro azioni sono del tutto confrontabili con quelle del mostro. Qui l'errore è pensare che il Mostro dovesse per forza andare a colpo sicuro. E da cosa si deduce che, invece, qualche volta non se ne tornò a casa con le pive nel sacco? Doveva studiare il posto ? Ma anche no se per "posto" si intende la specifica piazzola: gli sarebbe bastato sapere che in una certa zona si appartavano le coppiette e adottare la tattica del lupo: recarsi dove sa che di solito bruca il gregge e attaccare la pecora isolata o che resta indietro. Intorno a Firenze c'erano zone ben conosciute a noi ragazzi. E se le conoscevamo noi, non vedo perché non poteva conoscerle il mostro. Del resto a che sarebbe servito studiare nel dettaglio una specifica piazzola? Magari per sei giorni di fila vede che si apparta sempre una coppia solitaria, magari anche la stessa, ma questo studio accurato non gli garantisce affatto che la notte che decidesse di colpire non ci troverà nessuno nella piazzola, oppure che ci troverà due coppie a breve distanza, con tanti saluti a tutto il tempo dedicato alla sorveglianza. L'attività di sorveglianza è completamente inutile e priva di garanzie di buona riuscita, dato che parliamo di ragazzi e non di pendolari che timbrano il cartellino. Quanto a conoscere alla perfezione le vie di accesso e le vie di fuga, non stiamo mica parlando di radure in una foresta. Ogni piazzola è contigua entro poche decine di metri a una strada che ne costituisce l'unico accesso e l'unica via di fuga e cioè il puro e semplice minimo sindacale. Del resto, la riservatezza e l'accessibilità del luogo è decretata proprio dai suoi frequentatori, ovvero le coppiette, mentre la sicurezza della fuga è garantita dalla rapidità. All'epoca non c'erano i cellulari. Stessa cosa per la morfologia del terreno: mica si doveva arrampicare sulle Alpi, siamo nella campagna toscana e le piazzole sono tutte ragionevolmente agevoli, dato che ci si sostava con l'auto. In compenso, la presenza di più complici non avrebbe fatto altro che complicare organizzazione, sicurezza e segretezza. Quindi, dedurre la presenza di complici per pura logica e in assenza di elementi di fatto raccolti sul campo, non ha il minimo pregio. E infatti, i complici se li inventa di sana pianta il giudice di primo grado in camera di consiglio per poter dire che gli avvistamenti in cui non concordavano mai le auto con gli occupanti erano tutti riferibili a Pacciani. E gli avvistamenti erano tutto ciò che rimaneva del castello di accuse dopo il naufragio degli elementi di prova materiali, blocco, cartuccia, quadro (bella figuraccia), pennarelli, cartoline e fesserie del genere.

    • @xploreri22
      @xploreri22 4 месяца назад

      @@lucam5925 Dovrebbe approfondire la storia degli esempi che utilizza,tutti i serial killers che ha citato,agivano in zone molto ma molto più ampie del Mostro di Firenze,parliamo di zone che appartenevano addirittura a stati diversi e parliamo di centinaia e centinaia di chilometri,il mostro agiva in un fazzoletto di terra che conosceva perfettamente,come se fosse il parco giochi personale. Inoltre tutti questi serial killer che ha citato,lasciavano tantissime prove,non si preoccupavano minimamente di non lasciarne e inoltre la vittimologia non era cosi specifica e unica come quella del mostro.Quindi i suoi esempi sono fallaci e fallimentari,ripeto dovrebbe studiare di più.
      Aggiungiamo un dettaglio,questo "lavoratore" da trasferta,doveva andare per forza a colpo sicuro,altrimenti secondo la sua opinione molto priva di acume,doveva uscire ogni sera con i ferri del mestiere in macchina?Pistola,coltello etc?Cosi che se per caso una pattuglia qualsiasi lo avesse fermato per un controllo,lo avrebbero direttamente mandato all'ergastolo come mostro di firenze,un metodo molto stupido e davvero da imbecilli,considerando che il Mostro non ha mai lasciato prove o ha sempre ripulito le scene del crimine alla perfezione.Inoltre,la logica suggerisce che i bersagli fossero scelti e pedinati,non è possibile la casualità più totale,non è possibile girare ogni notte in tutte le piazzole della provincia per cercare una coppia con le armi in macchina.Poi ricordiamoci sempre dei testimoni,tanti vedono Pacciani e lo identificano,tanti vedono determinati modelli di macchine,tanti vedono Pacciani suoi luoghi dei delitti prima o dopo gli omicidi...ma non ci sono testimonianze di questo MISTER X di cui parla lei,nessun riscontro,il nulla assoluto,magari era l'uomo invisibile? Aggiungiamo poi un'altra incognita all'equazione,lei non considera che se le piazzole erano frequentate in quanto tali,allora l'assassino doveva stare attento anche la presenza prolifera dei guardoni.
      Aggiungo altro dettaglio,non tutte le piazzole hanno un'unica via di ingresso,alcune possono essere anche raggiunte dalla campagna a piedi,senza passare dalla strada.La sua teoria è molto debole e piena di incongruenze,inoltre non tiene conto di alcuni dati oggettivi. Ritenti,sarà più fortunato.

    • @FIRENZE-PERUGIA
      @FIRENZE-PERUGIA 4 месяца назад

      ​@@xploreri22 trollare è la tua arte

    • @xploreri22
      @xploreri22 4 месяца назад

      @@FIRENZE-PERUGIA Devi essere molto insicuro e privo di acume,non sei di certo nato come il più sveglio della cucciolata.Confondi la tua incapacità di comprendere,con quella di essere trollato,in entrambi i casi,sei inutile,un rosicone senza argomenti,fatti una vita e lascia yt.

  • @giraldiro
    @giraldiro 4 месяца назад

    Ci è entrato, ma per poco tempo. Ma io penso che ci rientrerà a breve.

  • @lucagiorgetti4519
    @lucagiorgetti4519 Месяц назад

    Per me quello del '68 è un'evidente depistaggio, nel senso che il vero mostro si è probabilmente ispirato a quel delitto,.ma non l'hai fatto lui. Sia perché era un delitto familiare, sia per le modalità anomale sul legame postumo con gli altri delitti. Concordo invece sul probabile ruolo del 'rosso del Mugello,"

  • @Cris-ty6do
    @Cris-ty6do 4 месяца назад +1

    L'amerihano

  • @robfog
    @robfog 3 месяца назад

    68 non centra nulla. Scrivo deciditi