"Tu adesso pensa a studiare". E poi? La testimonianza di Simona, laureata in italianistica
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- Опубликовано: 6 фев 2025
- www.fainotizia.it - Laureato. E ora?
di Francesca De Benedetti
Università e lavoro, il matrimonio mancato
"Tu adesso pensa a studiare, e poi...". Ma università e mondo del lavoro non dovrebbero rimanere due mondi distinti, secondo Simona Larghetti. Dopo essersi laureata in italianistica in una delle università più antiche del mondo occidentale, quella di Bologna, Simona è ancora senza lavoro. Il ponte tra formazione e professione è un ponte costruito solo a metà, come ci racconta. E per chi ha studiato in facoltà umanistiche, trovare lavoro è ancora più difficile. Ma le alternative ci sarebbero, sostiene Simona. Ad esempio il "sistema inglese" offre ai giovani una combinazione di stage qualificanti e formazione universitaria. "I miei colleghi conosciuti in Erasmus a 24 anni sono già di fatto entrati nel mondo del lavoro, mentre io a 27 sono disoccupata".
Mi piacerebbe vedere un intervista fatta oggi a questa donna... Dopo 8 anni.
L'ho cercata su Linkedin e sta avendo una carriera prosperosa. attualmente è consigliere comunale.
Se ero ricco di famiglia anch’io andavo a studiare filosofia e a fare l’italianista (che è un mestiere che non esiste), però dovendo vivere concretamente facendo un lavoro decente e soprattutto più o meno ben pagato mi sono laureato in medicina . Capisco che è giusto studiare ciò che ti piace e ti realizza maggiormente anche come persona, ma poi non ci si può lamentare se non trovi lavoro in settori che non offrono niente di concreto. L’ideale sarebbe studiare 📖 senza dover poi per forza monetizzare quello che uno ha studiato, ma questo è ovviamente solo per pochi privilegiati...
studiare medicina oggi solo per avere un buon stipendio penso sia la scelta più sbagliata in assoluto
@@enigman1931 Stai tranquillo che lavorare al giorno d’oggi in pronto soccorso (come nel mio caso da 22 anni) non è una cosa che puoi fare solo per i soldi. Chi lo fa comunque deve necessariamente avere anche un certo spirito, motivazione e interesse per la medicina, altrimenti non vai molto lontano...
@@Insler66 io sono infermiere al ps
@@enigman1931 Oh, grazie a Dio! Quindi sai benissimo qual’e’ la situazione di cui parliamo..👍👋👋
Troppi filosofi e pochi ingegneri?! GRAZIE A DIO! Allora l'uomo non è del tutto morto
È dio ad essere morto
in realtà ci sono decine di migliaia di ingegneri a spasso in Italia e "solo" 10k posti per ingegnere vacanti. "CoMe MaI AllOrA DomaNdA e OffeRtA Non Si incoNtRanO?". Perché le aziende sono esageratamente pretenziose e vogliono curriculum che non esistono. Un po' come le donne grasse e brutte ma che vogliono stare con dei modelli, ricchi, giovani e col cazzo grosso. Se avessi quel curriculum e non fossi neolaureato probabilmente andrei all'estero (donna bella), di sicuro non chiaverei la pmi pretenziosa dell'italietta di merda. anche se in guerra e carestia ogni buco è galleria!
Solo lauree che danno una professione certa, il resto non serve. Non credete a tutti quelli che dicono mancano i laureati, non è vero.
Sempre creduto così. Medico? Avvocato? Ok...Mentre gli soffrono continuamente purtroppo.
Per chi dice che sono lauree inutili, sappiate che ci sono ingegneri disoccupati.
Presente, almeno al momento. LOL
Devi fare un ragionamento statistico; 5 ingegneri disoccupati su 100 è un conto, 50 laureati in filosofia su 100 un altro.
Infatti anche ingegneria è del tutto inutile se vai a fare il dipendente. L'università fa cagare non insegna nulla e le aziende lo sanno
Trovami un ingegnere informatico disoccupato e presentamelo,secondo me non lo trovi😂
@@stefanodamico8078 dillo agli ingegneri nucleari che non serve a niente L università poi ne riparliamo😂
Beh l'italianistica corrisponderebbe all'italian studies .... il nostro Di Pietro, ad esempio, pare super laureato in italianistica ( con il massimo dei voti, la lode e il bacio in fronte ) .... poi dicono che le scuole americane, filippine rispetto a quelle italiane farebbero schifo .... intanto l'inglese qui .... mia sorella è laureata in lingue straniere e poi per fare una traduzione dall'inglese all'italiano ha bisogno del dizionario .....
Un traduttore è sempre una persona non un dizionario o un dogma fisso.. Non significa affatto che debba sentirsi in colpa
Non mi riferisco alla ragazza in questione, il mio è un discorso generale.
Dietro ogni laurea ci sono delle persone... E con l'impostazione universitaria che c'è in italia, non è escluso che un cretino possa anche arrivare a laurearsi.
Nel mondo del lavoro però non mi sorprende affatto che poi non ci siano imprendiotri disposti a pagare uno stipendio ad un cretino... non so perchè vi meravigliate.
Se poi il cretino è anche lauretao in italinistica... mi pare del tutto normale che resti disoccupato.
Per color che ritengono di essere sottostimati dal "sietema" e di valer molto più di quanto pensano gli altri... c'è sempre il magico mondo della P.IVA.
In mondo in cui poter far valere il proprio titolo di studio e dimostrare tutti i propri talenti ... mettendosi in proprio senza mendicare lo stipendio a nessuno.
Programmatori Java... da pagare quattro soldi...
Ti credo che non trova lavoro. Troppe materie teoriche e poche pratiche.
Dovrebbe farsi qualche corso di archivistica, editoria, giornalismo, gestione dei beni culturali, informatica, narrativa e story telling, inglese, storia dell'arte moderna...insomma qualcosa che ti faccia ottenere un lavoro pratico in quel settore oppure dovrebbe partecipare ai concorsi pubblici per l'insegnamento e seguire le materie pedagogiche.
Ci vuole un po' di astuzia per trovare lavoro.🔍🔍🔍
Ma io lo sapevo che la magistrale in italianistica era una grandissima cagata 😅😅😅
Meglio una triennale in lettere moderne o in scienze della comunicazione.
Tanto andrà a fare l'insegnante!
Glielo auguro..e lo spero per lei :)
ecco perché sto facendo programmazione all'università XD
lol