Grazie per questo video che condivido in pieno. Hai dimostrato (per l'ennesima volta) di essere una persona seria, educata, e molto appassionata di fumetto. Certo che il consumatore ha il diritto di farsi i conti in tasca, e certo anche che i problemi aziendali sono delle aziende e non dei clienti e/o potenziali clienti! Mi sembra una cosa ovvia! Comunque qualcosa mi dice (per piccole esperienze personali avute che evito di enunciare) che purtroppo resterai "un genio del male". Ammettere errori aziendali (ripetuti in vari frangenti tra le altre cose) è impossibile per molte aziende di questo "periodo storico". Grazie ancora per l'interessante, più che condivisibile, opionione espressa. Ps: L'audio si sentiva in maniera ottimale.
È assoluitamente giusto che i cosumatori si facciano i conti in tasca e pensino ai propri interessi, e la cosa avrebbe anche maggior efficacia nel far capire agli editori il proprio gradimento o meno di una serie, cosa che invece il più delle volte non avviene visto che mi capita spesso di vedere gente che si lamenta da mesi e a volte anni di una serie e poi la compra lo stesso. Detto questo il buon Fumasoli è un editore e pensate veramente che se potesse vendere Kalya allo stesso prezzo di Tex Willer non lo farebbe? Cos'è un pazzo suicida. Quando si dice "ma le due serie hanno lo stesso formato e numero di pagine?" e della tiratura ne vogliamo parlare? Perchè Amazon vende lo stesso identico prodotto ad un prezzo molto più basso degli altri, perchè ne compra delle quantità così elevate da accedere a scontistiche che gli altri se le possono solo sognare. Anche una tiratura più elevata di un albo a fumetti riduce i costi di produzione della stessa. Per interi decenni Bonelli ha continuato a produrre serie in perdita sfruttando gli immensi guadagni che Tex e Dylan gli facevano fare (con la situazione editoriale attuale col cavolo che lo possono fare). Quindi è ovvio e anche giusto che noi fruitori ci lamentiamo della differenza di prezzo, ma non è giusto trattare Fumasoli (come ho avuto modo di sentir dire da altri creator) come se fosse una specie di truffatore.
Sinceramente quello che mi ha colpito (negativamente) di più di tutta la live di Fumasoli è stato l'atteggiamento estremamente poco conciliante e, devo dire, anche piuttosto pesante ("genio del male" non è certamente un complimento) che ha tenuto per buona parte del video. Capisco la rabbia verso certi creator, capisco la tensione del lavoro ma il tono tenuto da Fumasoli mi è sembrato troppo sprezzante, soprattutto se pensiamo che si stava rivolgendo a lettori affezionati e/o a nuovi potenziali lettori. Sono rimasto spiazzato e, purtroppo, amareggiato. Come hai giustamente detto, ogni consumatore ha tutti i diritti di farsi i conti in tasca senza per questo essere criticato aspramente. Ti ringrazio per il commento. Alla prossima!
A mio parere etichettare il "pasionario fumettaro" come un comune "consumatore" non regge. Non si compra un fumetto con lo stesso approccio "consumistico" di chi acquista un "fustino di detersivo" all'ipermercato. L'appassionato di fumetti, invero, acquista per mero "piacere", per diletto, per appagare la sua spensierata voglia di evadere e lanciarsi in contesti immaginifici; il consumatore, di converso, lo fa obtorto collo, per stretta necessità, per pulire, lavare e sgrassare la biancheria insudiciata. Interessa poco all'appassionato, quindi, se "Kalya" costa più di Tex Willer. Lo compra perché verosimilmente gli offre più gioia rispetto al vecchio Tex. Punto. La comparazione tra prodotti similari, per l'appunto, nasce e prospera nel mondo dello sfrenato consumismo che mira da sempre a soddisfare i "bisogni" indotti dalla pervasività della pubblicità e da fermenti d'imitazione sociale. I fumetti, com'è agevole intuire, non rientrano in quest'alveo (non costituiscono ex se "bisogni"); per carità forse lo possono finanche lambire; ma di certo non ne fanno intrinsecamente parte. Non si acquista il volume di Alan Moore "Il richiamo di Providence" previa analisi olistica di mercato comparandolo con prodotti che parimenti costano € 99,00; banalmente lo compriamo perché vogliamo leggere un'impareggiabile narrazione del bardo di Northampton. Un cordialissimo saluto
La tua è una visione "romantica" del fumetto che apprezzo e rispetto. Ma le case editrici sono società che, come tutte le altre, devono fare quadrare i bilanci. E in questo non penso ci sia nulla di male. Non penso ci siano acquisti di "serie a" o di "serie b". Non sei assolutamente costretto a comperare un detersivo, puoi portare la roba sporca in lavanderia. Molti acquisti che le persone fanno vengono eseguiti per "mero piacere". Posso comperare una buona bottiglia di vino, una camicia che mi piace indossare, un cd musicale che mi piace ascoltare in auto. Personalmente ogni volta che acquisto un prodotto controllo quanto costa e non ci trovo assolutamente nulla di sbagliato. Non mi sento per niente una vittima dello sfrenato consumismo. Anzi, penso che sia più vittima dello sfrenato consumismo che acquista beni in modo acritico, disinteressandosi del rapporto qualità / prezzo di un prodotto. Si tratta comunque della mia opinione. Ti ringrazio per il commento. Alla prossima!
Disamina perfetta. Purtroppo sia l'editoriale del numero precedente che la live segnalano dal mio punto di vista una comunicazione completamente sbagliata.
dopo la live di Fumasoli ho deciso di troncare tutto di Bugs Comics, non mi è piaciuto come la Bugs ha deciso di gestire le cose, quindi sono felice di lasciare la mia copia a qualcun altro, se valessero qualcosa non aspetterei un secondo per vendermi tutti i numeri che ho
sinceramente anche io sono rimasto piuttosto deluso dalla live di Fumasoli. Ho trovato l'atteggiamento dell'editore / autore troppo piccato e per nulla aperto alle osservazioni (secondo me legittime) dei lettori. Condivido tutte le tue perplessità. Ti ringrazio per il commento. Alla prossima!
Sì, in effetti me ne sono accorto anche io. Il prossimo mese sarò un po' più libero e andrò alla ricerca di un nuovo microfono. Ti ringrazio per la segnalazione e per il commento. Alla prossima!
Ciao fabrizio ti Consiglio il microfono zealsound k66 .. Lo. Uso anch'io.. Buon rapporto qualità prezzo , che si aggira intorno ai 40/50.-eu..abbraccio stefano😊
@@redidarkwood ti ringrazio molto per il suggerimento. In effetti mi sto guardando intorno per acquistare un nuovo microfono. Spero di eliminare i problemi audio. Grazie per il commento. Alla prossima!
Io sono stato un pochino "moderato" nei confronti di Fumasoli. Alla fine sono troppo affezionato a Kalya, ma riconosco che il tono utilizzato per quest'ultimo Open Bugs non sia stata una mossa saggia. Sotto il mio video un utente mi ha scritto che proprio a causa del comportamento di Fumasoli, non acquisterà più Kalya. Può darsi che avrebbe smesso comunque di comprarlo, ma così ha avuto un "incentivo". A me la foliazione ridotta proprio non piace, e visto che alla fine il prodotto finale lo paghiamo comunque più di prima, avrei preferito un prezzo maggiore ma senza tagli di pagine. Poi riguardo al fatto che il prodotto sia stato progettato in origine per le 62 tavole... mah.
@@ilRifugiodiMicheleLM molto bello il tuo canale! Non lo conoscevo perché non sono un grande lettore Disney ma mi sono appena iscritto molto volentieri. Quanto al discorso Kalya, confesso che dopo gli ultimi eventi sono molto indeciso anche io se proseguire o no la collezione. Ti ringrazio per il commento. Alla prossima!
Queste discussioni mi fanno sorridere, sono veri dialoghi fra sordi. Da ragioniere, capisco che ciò che influenza maggiormente il prezzo di copertina è il numero di copie di vendute, ma possono esserci anche calcoli di tipo fiscale, riferiti al bilancio della casa editrice e non della singola testata.
@@poplitefumetti sì, certamente. Ma io nel video parlo del mio punto di vista, come acquirente. La mia idea è che, a prescindere dalle politiche e/o vicissitudini aziendali, chi è interessato ad un (qualsiasi) prodotto abbia tutti i diritti di farsi i conti in tasca prima di decidere se comperarlo o no. Ti ringrazio per il commento. Alla prossima!
@@massimoottaviano3175 sì, hai ragione. Si tratta di fumetti in bianco e nero, e questo è un altro elemento importante da tenere in considerazione. Ti ringrazio per il commento. Alla prossima!
Ciao Fabrizio, concordo con te. Non ho acquistato Kalya, non do' opinioni sul prodotto, ma ne ho seguito l'uscita. Ed ho trovato fin da subito una gestione lucrosa a spese dei collezionisti. Il numero 0 lo potevi acquistare solo sul sito Bugs con l'obbligo di un altro prodotto più spese di spedizione. Il numero 1 in doppia variant. In neanche 2 anni, 3 extra volumi da 20€ con rispettive variant più care!!!! Tra l'altro stesso sistema con Samuel Ster che ho abbandonato dopo 10 numeri. Anche lì variant.Non trovo giusto questa proposta editoriale e penso che abbia penalizzato Fumasoli, senza offesa per lui. Ciao Fabrizio grazie per I video 🤗
@@AlessioRoccabruna ti ringrazio per queste notizie che non conoscevo. Personalmente non ho mai gradito le edizioni variant. Ho sempre pensato (e lo penso tutt'ora) che siano una mera operazione commerciale e che non portino alcun valore aggiunto ad una collezione di fumetti. Ti ringrazio per il commento. Alla prossima!
Caro Fabrizio, mi permetto di dire che è simile alla questione che a volte viene sollevata tra acquisti nei negozi di quartiere e negli ipermercati. Anche se si tratta di campi diversi. Spesso si suggerisce di comprare l'etto di prosciutto dal salumiere del centro storico e non nell'ipermercato in un centro commerciale (oppure il paio di scarpe, o ancora un profumo). . Sì chiede (a ragione) di sostenere quelle piccole imprese che altrimenti morirebbero, ma il consumatore guarda altrettanto giustamente al proprio portafoglio e se il prosciutto o le scarpe nell'ipermercato fanno risparmiare qualche euro, sarà difficile non scegliere quell'opzione. Ripeto, si tratta di esempi un poco distanti perché parliamo di prodotti artistici e quindi non uguali tra loro, ma anche in questo caso la piccola casa editrice DEVE mantenere prezzi più alti per compensare costi e minori ricavi della grande casa, ma da par suo il consumatore non può fare a meno di farsi dà sé i conti della serva su quello che spende.
@@Seminole1897 sì, sono molto d'accordo con la tua opinione. La azienda non può "scaricare il barile" sul consumatore. Gli esempi che hai fatto sono molto adeguati. Ti ringrazio per il commento. Alla prossima!
Devi considerare 2 cose, che il prezzo di vendita dipende dalla tiratura, più è alta più abbassi i costi fissi e puoi fare un prezzo più basso ed è chiaro che Tex Willer vende 10!volte Kalya. Seconda cosa da considerare è che la Bonelli aumenterà i prezzi da settembre e a mio parere Tex Willer passerà da 3,70 a 4,40 e quindi la differenza con Kalya sarà minima. Per il resto è chiaro che Kalya sta per chiudere perché non ha lettori sufficienti e metterlo a 4,70 con 64 pagine è l'ultimo tentativo per coprire i costi, ma a mio parere chiuderà comunque con il numero 24.
sì, apprezzo le tue osservazioni. Ma questo non toglie che, a mio parere, un acquirente abbia tutti i diritti di farsi due conti in tasca ed esternare qualche impressione o dubbio. Posso capire le difficoltà di mantenere in vita un prodotto da edicola e apprezzo lo sforzo di chi lo fa. Ma, secondo me, c'è modo e modo di rapportarsi ai propri lettori. Ti ringrazio per il commento. Alla prossima!
L'aumento a settembre è una bufala. Arriverà il prossimo anno probabilmente. La cosa da considerare è che la Bonelli può permettersi sconti maggiori dai fornitori perché può garantire acquisti di gran lunga superiori rispetto a case editrici più piccole.
@@guidoscollo9442 sull'aumento di settembre, in effetti, non ho avuto notizie certe. E' possibile che la Bonelli possa permettersi condizioni "privilegiate". Si tratta comunque di dinamiche aziendali che devono gestire le case editrici senza, a mio parere, coinvolgere più di tanto gli acquirenti. Questo video (e anche il precedente su Kalya) è dedicato in particolare al punto di vista dell'acquirente. Ti ringrazio per il commento. Alla prossima!
@@fabrixfumettofilo3542 capisco il punto di vista, ma bisogna anche analizzare le alternative. Senza riduzione di pagine Kalya avrebbe dovuto avere un rincaro di un euro secondo Fumasoli. Secondo me avrebbero perso più lettori con un aumento a 5.90 che con la riduzione di pagine.
Ti ringrazio per la segnalazione. Ho appena acquistato un nuovo microfono per cercare di risolvere il problema audio. Grazie per il commento. Alla prossima!
Ciao kalya lh smesso con il numero 7 ,lo considero un fumetto molto valido nel suo genere ,però per questioni di prezzi spazio e tempo, ho preferito dedicarmi ad altri generi. Ad esempio Tex willer lo sto continuando il formato lo.preferisco più sottile occupa meno spazio dovrebbero fare tutti I fumetti formato bonelli serie regolare con il formato sottile e metterli a 4 euro .
@@fabiocozzani7336 secondo me la seconda stagione di Kalia è più agile e piacevole da leggere rispetto alla prima. Su Tex Willer sono in pausa ma non ho ancora preso una decisione definitiva. Ti ringrazio per il commento. Alla prossima!
Mi sento in sintonia massima con quanto detto da Fumasoli, anche perche’ ha perfettamente spiegato le cose nei dettagli e mi sembra tutto coerentissimo. Pero’…pero’ ha tirato in ballo un fumetto che non acquisto, sinceramente non so come avrei reagito se tale scelta venisse fatta su Nathan e altri, per cui la mia visione ha dei pezzi mancanti.
Il prezzo viene fatto a monte con il numero di copie stampate e vendute, i due prodotti saranno anche uguali ma se tex stampa 20.000 copie e kalya stampa 5000 copie ecco il prezzo unitario differente, poi certamente non sei un genio del male ma un consumatore come tutti noi, io ad esempio non acquisto quasi più niente di recente perchè per il rapporto prezzo qualità bonelli e bugs non sono più interessanti.
@@BauhausItalia ti ringrazio per la precisazione. Il punto è proprio quello che hai sottolineato: io sono un consumatore e, per forza di cose, mi sento nel pieno diritto di valutare il prezzo di ciò che vado ad acquistare. Il discorso sui prezzi dei fumetti è sicuramente complesso. Probabilmente prima o poi ne tornerò a parlare. Ti ringrazio per il commento. Alla prossima!
Per me il futuro del fumetto potrebbe essere proprio questo formato alla Tex Willer che dà modo di tenere i prezzi accettabili.
@@latavernadeilettori può essere una soluzione, se ben gestita dagli addetti ai lavori. Ti ringrazio per il commento. Alla prossima!
Bellissimo video ❤
@@CannoTivu1996 molte grazie per il commento, Andrea. Alla prossima!
Grazie per questo video che condivido in pieno.
Hai dimostrato (per l'ennesima volta) di essere una persona seria, educata, e molto appassionata di fumetto.
Certo che il consumatore ha il diritto di farsi i conti in tasca, e certo anche che i problemi aziendali sono delle aziende e non dei clienti e/o potenziali clienti!
Mi sembra una cosa ovvia! Comunque qualcosa mi dice (per piccole esperienze personali avute che evito di enunciare) che purtroppo resterai "un genio del male".
Ammettere errori aziendali (ripetuti in vari frangenti tra le altre cose) è impossibile per molte aziende di questo "periodo storico".
Grazie ancora per l'interessante, più che condivisibile, opionione espressa.
Ps: L'audio si sentiva in maniera ottimale.
@@FlippingFumetti ti ringrazio per l'apprezzamento e per il commento. Grazie anche per la segnalazione sul miglioramento dell'audio. Alla prossima!
È assoluitamente giusto che i cosumatori si facciano i conti in tasca e pensino ai propri interessi, e la cosa avrebbe anche maggior efficacia nel far capire agli editori il proprio gradimento o meno di una serie, cosa che invece il più delle volte non avviene visto che mi capita spesso di vedere gente che si lamenta da mesi e a volte anni di una serie e poi la compra lo stesso.
Detto questo il buon Fumasoli è un editore e pensate veramente che se potesse vendere Kalya allo stesso prezzo di Tex Willer non lo farebbe? Cos'è un pazzo suicida. Quando si dice "ma le due serie hanno lo stesso formato e numero di pagine?" e della tiratura ne vogliamo parlare? Perchè Amazon vende lo stesso identico prodotto ad un prezzo molto più basso degli altri, perchè ne compra delle quantità così elevate da accedere a scontistiche che gli altri se le possono solo sognare. Anche una tiratura più elevata di un albo a fumetti riduce i costi di produzione della stessa. Per interi decenni Bonelli ha continuato a produrre serie in perdita sfruttando gli immensi guadagni che Tex e Dylan gli facevano fare (con la situazione editoriale attuale col cavolo che lo possono fare). Quindi è ovvio e anche giusto che noi fruitori ci lamentiamo della differenza di prezzo, ma non è giusto trattare Fumasoli (come ho avuto modo di sentir dire da altri creator) come se fosse una specie di truffatore.
Sinceramente quello che mi ha colpito (negativamente) di più di tutta la live di Fumasoli è stato l'atteggiamento estremamente poco conciliante e, devo dire, anche piuttosto pesante ("genio del male" non è certamente un complimento) che ha tenuto per buona parte del video. Capisco la rabbia verso certi creator, capisco la tensione del lavoro ma il tono tenuto da Fumasoli mi è sembrato troppo sprezzante, soprattutto se pensiamo che si stava rivolgendo a lettori affezionati e/o a nuovi potenziali lettori. Sono rimasto spiazzato e, purtroppo, amareggiato. Come hai giustamente detto, ogni consumatore ha tutti i diritti di farsi i conti in tasca senza per questo essere criticato aspramente. Ti ringrazio per il commento. Alla prossima!
A mio parere etichettare il "pasionario fumettaro" come un comune "consumatore" non regge. Non si compra un fumetto con lo stesso approccio "consumistico" di chi acquista un "fustino di detersivo" all'ipermercato.
L'appassionato di fumetti, invero, acquista per mero "piacere", per diletto, per appagare la sua spensierata voglia di evadere e lanciarsi in contesti immaginifici; il consumatore, di converso, lo fa obtorto collo, per stretta necessità, per pulire, lavare e sgrassare la biancheria insudiciata.
Interessa poco all'appassionato, quindi, se "Kalya" costa più di Tex Willer. Lo compra perché verosimilmente gli offre più gioia rispetto al vecchio Tex. Punto.
La comparazione tra prodotti similari, per l'appunto, nasce e prospera nel mondo dello sfrenato consumismo che mira da sempre a soddisfare i "bisogni" indotti dalla pervasività della pubblicità e da fermenti d'imitazione sociale.
I fumetti, com'è agevole intuire, non rientrano in quest'alveo (non costituiscono ex se "bisogni"); per carità forse lo possono finanche lambire; ma di certo non ne fanno intrinsecamente parte.
Non si acquista il volume di Alan Moore "Il richiamo di Providence" previa analisi olistica di mercato comparandolo con prodotti che parimenti costano € 99,00; banalmente lo compriamo perché vogliamo leggere un'impareggiabile narrazione del bardo di Northampton.
Un cordialissimo saluto
La tua è una visione "romantica" del fumetto che apprezzo e rispetto. Ma le case editrici sono società che, come tutte le altre, devono fare quadrare i bilanci. E in questo non penso ci sia nulla di male. Non penso ci siano acquisti di "serie a" o di "serie b". Non sei assolutamente costretto a comperare un detersivo, puoi portare la roba sporca in lavanderia. Molti acquisti che le persone fanno vengono eseguiti per "mero piacere". Posso comperare una buona bottiglia di vino, una camicia che mi piace indossare, un cd musicale che mi piace ascoltare in auto. Personalmente ogni volta che acquisto un prodotto controllo quanto costa e non ci trovo assolutamente nulla di sbagliato. Non mi sento per niente una vittima dello sfrenato consumismo. Anzi, penso che sia più vittima dello sfrenato consumismo che acquista beni in modo acritico, disinteressandosi del rapporto qualità / prezzo di un prodotto. Si tratta comunque della mia opinione. Ti ringrazio per il commento. Alla prossima!
Sono d'accordo con sia nel contenuto che anche nel modo corretto ed educato cin cui esprimi le tue opinioni!!
@@eugeniomissere ti ringrazio per l'apprezzamento e per il commento. Alla prossima!
Disamina perfetta. Purtroppo sia l'editoriale del numero precedente che la live segnalano dal mio punto di vista una comunicazione completamente sbagliata.
@@ginobeizz8227 sì, sono totalmente d'accordo con te. Ti ringrazio per il commento. Alla prossima!
Concordo su tutto
@@oomar87 mi fa piacere che concordi con la mia opinione. Ti ringrazio per il commento. Alla prossima!
dopo la live di Fumasoli ho deciso di troncare tutto di Bugs Comics, non mi è piaciuto come la Bugs ha deciso di gestire le cose, quindi sono felice di lasciare la mia copia a qualcun altro, se valessero qualcosa non aspetterei un secondo per vendermi tutti i numeri che ho
sinceramente anche io sono rimasto piuttosto deluso dalla live di Fumasoli. Ho trovato l'atteggiamento dell'editore / autore troppo piccato e per nulla aperto alle osservazioni (secondo me legittime) dei lettori. Condivido tutte le tue perplessità. Ti ringrazio per il commento. Alla prossima!
L'audio è migliore col cellulare che col microfono che usavi prima 🤣
Sì, in effetti me ne sono accorto anche io. Il prossimo mese sarò un po' più libero e andrò alla ricerca di un nuovo microfono. Ti ringrazio per la segnalazione e per il commento. Alla prossima!
Ciao fabrizio ti Consiglio il microfono zealsound k66 .. Lo. Uso anch'io.. Buon rapporto qualità prezzo , che si aggira intorno ai 40/50.-eu..abbraccio stefano😊
@@redidarkwood ti ringrazio molto per il suggerimento. In effetti mi sto guardando intorno per acquistare un nuovo microfono. Spero di eliminare i problemi audio. Grazie per il commento. Alla prossima!
Io sono stato un pochino "moderato" nei confronti di Fumasoli. Alla fine sono troppo affezionato a Kalya, ma riconosco che il tono utilizzato per quest'ultimo Open Bugs non sia stata una mossa saggia. Sotto il mio video un utente mi ha scritto che proprio a causa del comportamento di Fumasoli, non acquisterà più Kalya. Può darsi che avrebbe smesso comunque di comprarlo, ma così ha avuto un "incentivo". A me la foliazione ridotta proprio non piace, e visto che alla fine il prodotto finale lo paghiamo comunque più di prima, avrei preferito un prezzo maggiore ma senza tagli di pagine. Poi riguardo al fatto che il prodotto sia stato progettato in origine per le 62 tavole... mah.
@@ilRifugiodiMicheleLM molto bello il tuo canale! Non lo conoscevo perché non sono un grande lettore Disney ma mi sono appena iscritto molto volentieri. Quanto al discorso Kalya, confesso che dopo gli ultimi eventi sono molto indeciso anche io se proseguire o no la collezione. Ti ringrazio per il commento. Alla prossima!
@@fabrixfumettofilo3542 grazie a te per l'iscrizione! Spero che continuerai a leggere Kalya, siamo pochi! 😅
@@ilRifugiodiMicheleLM ci penserò sopra... Grazie per il commento. Alla prossima!
Queste discussioni mi fanno sorridere, sono veri dialoghi fra sordi. Da ragioniere, capisco che ciò che influenza maggiormente il prezzo di copertina è il numero di copie di vendute, ma possono esserci anche calcoli di tipo fiscale, riferiti al bilancio della casa editrice e non della singola testata.
@@poplitefumetti sì, certamente. Ma io nel video parlo del mio punto di vista, come acquirente. La mia idea è che, a prescindere dalle politiche e/o vicissitudini aziendali, chi è interessato ad un (qualsiasi) prodotto abbia tutti i diritti di farsi i conti in tasca prima di decidere se comperarlo o no. Ti ringrazio per il commento. Alla prossima!
Sono nettamente d'accordo con te. E tra l'altro i due fumetti analizzati sono entrambi in b/n
@@massimoottaviano3175 sì, hai ragione. Si tratta di fumetti in bianco e nero, e questo è un altro elemento importante da tenere in considerazione. Ti ringrazio per il commento. Alla prossima!
Ciao Fabri concordo con il tuo ragionamento riguardo alla camera mi sembra meglio così anche per l'audio.
@@BanditXP molte grazie per la segnalazione tecnica e per il commento. Alla prossima!
Ciao Fabrizio, concordo con te. Non ho acquistato Kalya, non do' opinioni sul prodotto, ma ne ho seguito l'uscita. Ed ho trovato fin da subito una gestione lucrosa a spese dei collezionisti. Il numero 0 lo potevi acquistare solo sul sito Bugs con l'obbligo di un altro prodotto più spese di spedizione. Il numero 1 in doppia variant. In neanche 2 anni, 3 extra volumi da 20€ con rispettive variant più care!!!! Tra l'altro stesso sistema con Samuel Ster che ho abbandonato dopo 10 numeri. Anche lì variant.Non trovo giusto questa proposta editoriale e penso che abbia penalizzato Fumasoli, senza offesa per lui. Ciao Fabrizio grazie per I video 🤗
@@AlessioRoccabruna ti ringrazio per queste notizie che non conoscevo. Personalmente non ho mai gradito le edizioni variant. Ho sempre pensato (e lo penso tutt'ora) che siano una mera operazione commerciale e che non portino alcun valore aggiunto ad una collezione di fumetti. Ti ringrazio per il commento. Alla prossima!
Caro Fabrizio, mi permetto di dire che è simile alla questione che a volte viene sollevata tra acquisti nei negozi di quartiere e negli ipermercati. Anche se si tratta di campi diversi. Spesso si suggerisce di comprare l'etto di prosciutto dal salumiere del centro storico e non nell'ipermercato in un centro commerciale (oppure il paio di scarpe, o ancora un profumo). . Sì chiede (a ragione) di sostenere quelle piccole imprese che altrimenti morirebbero, ma il consumatore guarda altrettanto giustamente al proprio portafoglio e se il prosciutto o le scarpe nell'ipermercato fanno risparmiare qualche euro, sarà difficile non scegliere quell'opzione. Ripeto, si tratta di esempi un poco distanti perché parliamo di prodotti artistici e quindi non uguali tra loro, ma anche in questo caso la piccola casa editrice DEVE mantenere prezzi più alti per compensare costi e minori ricavi della grande casa, ma da par suo il consumatore non può fare a meno di farsi dà sé i conti della serva su quello che spende.
@@Seminole1897 sì, sono molto d'accordo con la tua opinione. La azienda non può "scaricare il barile" sul consumatore. Gli esempi che hai fatto sono molto adeguati. Ti ringrazio per il commento. Alla prossima!
Devi considerare 2 cose, che il prezzo di vendita dipende dalla tiratura, più è alta più abbassi i costi fissi e puoi fare un prezzo più basso ed è chiaro che Tex Willer vende 10!volte Kalya. Seconda cosa da considerare è che la Bonelli aumenterà i prezzi da settembre e a mio parere Tex Willer passerà da 3,70 a 4,40 e quindi la differenza con Kalya sarà minima.
Per il resto è chiaro che Kalya sta per chiudere perché non ha lettori sufficienti e metterlo a 4,70 con 64 pagine è l'ultimo tentativo per coprire i costi, ma a mio parere chiuderà comunque con il numero 24.
sì, apprezzo le tue osservazioni. Ma questo non toglie che, a mio parere, un acquirente abbia tutti i diritti di farsi due conti in tasca ed esternare qualche impressione o dubbio. Posso capire le difficoltà di mantenere in vita un prodotto da edicola e apprezzo lo sforzo di chi lo fa. Ma, secondo me, c'è modo e modo di rapportarsi ai propri lettori. Ti ringrazio per il commento. Alla prossima!
L'aumento a settembre è una bufala. Arriverà il prossimo anno probabilmente.
La cosa da considerare è che la Bonelli può permettersi sconti maggiori dai fornitori perché può garantire acquisti di gran lunga superiori rispetto a case editrici più piccole.
@@guidoscollo9442 sull'aumento di settembre, in effetti, non ho avuto notizie certe. E' possibile che la Bonelli possa permettersi condizioni "privilegiate". Si tratta comunque di dinamiche aziendali che devono gestire le case editrici senza, a mio parere, coinvolgere più di tanto gli acquirenti. Questo video (e anche il precedente su Kalya) è dedicato in particolare al punto di vista dell'acquirente. Ti ringrazio per il commento. Alla prossima!
@@fabrixfumettofilo3542 capisco il punto di vista, ma bisogna anche analizzare le alternative. Senza riduzione di pagine Kalya avrebbe dovuto avere un rincaro di un euro secondo Fumasoli. Secondo me avrebbero perso più lettori con un aumento a 5.90 che con la riduzione di pagine.
Si sente meglio col cellulare
Ti ringrazio per la segnalazione. Ho appena acquistato un nuovo microfono per cercare di risolvere il problema audio. Grazie per il commento. Alla prossima!
Sono d'accordo con te
@@carson9079 ti ringrazio per il commento. Alla prossima!
Ciao kalya lh smesso con il numero 7 ,lo considero un fumetto molto valido nel suo genere ,però per questioni di prezzi spazio e tempo, ho preferito dedicarmi ad altri generi. Ad esempio Tex willer lo sto continuando il formato lo.preferisco più sottile occupa meno spazio dovrebbero fare tutti I fumetti formato bonelli serie regolare con il formato sottile e metterli a 4 euro .
@@fabiocozzani7336 secondo me la seconda stagione di Kalia è più agile e piacevole da leggere rispetto alla prima. Su Tex Willer sono in pausa ma non ho ancora preso una decisione definitiva. Ti ringrazio per il commento. Alla prossima!
Mi sento in sintonia massima con quanto detto da Fumasoli, anche perche’ ha perfettamente spiegato le cose nei dettagli e mi sembra tutto coerentissimo. Pero’…pero’ ha tirato in ballo un fumetto che non acquisto, sinceramente non so come avrei reagito se tale scelta venisse fatta su Nathan e altri, per cui la mia visione ha dei pezzi mancanti.
@@agenziaalfa2678 in questo caso non la penso come te ma ti ringrazio comunque per il commento. Alla prossima!
Il prezzo viene fatto a monte con il numero di copie stampate e vendute, i due prodotti saranno anche uguali ma se tex stampa 20.000 copie e kalya stampa 5000 copie ecco il prezzo unitario differente, poi certamente non sei un genio del male ma un consumatore come tutti noi, io ad esempio non acquisto quasi più niente di recente perchè per il rapporto prezzo qualità bonelli e bugs non sono più interessanti.
@@BauhausItalia ti ringrazio per la precisazione. Il punto è proprio quello che hai sottolineato: io sono un consumatore e, per forza di cose, mi sento nel pieno diritto di valutare il prezzo di ciò che vado ad acquistare. Il discorso sui prezzi dei fumetti è sicuramente complesso. Probabilmente prima o poi ne tornerò a parlare. Ti ringrazio per il commento. Alla prossima!