Buongiorno sig omassi condivido in pieno quello che ha detto personalmente quando ero piccola se c'era qualcosa che non andava io piangevo buttavo fuori le mie emozioni senza vergogna infatti oggi a 55 anni mi sento una donna risolta. Grazie dei suoi preziosi consigli , continuerò a seguirla
Urca! Mi piacerebbe vedere il video sulla differenza tra parte destra e sinistra del corpo. Grazie ai tuoi video sono riuscita a capire certe cose di me stessa e degli altri.
Salve Sergio, io lavoro a contatto con il pubblico in attività commerciale. Non capisco cosa significa ad esempio quando una persona ti guarda per la prima volta e si strofina occhio sinistro precisamente, preciso che non ci si conosce. Forse le ricordo una persona che in passato ha fatto soffrire? Io per acquisire potenziale (da ciò che dice Benemeglio) cosa dovrei fare? Grazie e complimenti
È una di quelle situazioni che dovrei vedere per poter dare un'interpretazione. Innanzitutto, non è detto che quel gesto sia riferito esattamente a te: potrebbe, ad esempio, aver appena ricevuto una brutta notizia, o essere in mezzo a una giornata particolarmente stressante, oppure potrebbe essere in relazione a qualcun altro interlocutore presente. Nella mia esperienza, oggi, posso affermare che spesso le persone emettono atti subliminali analogici che riguardano i loro pensieri, non tanto noi e i nostri comportamenti. Ad ogni modo, se capitasse a me una cosa del genere, troverei sicuramente un modo per metterla prima di tutto a suo agio e questo dipende da mille fattori, non ultimo la sua struttura analogica. Una volta messa a suo agio, potrei provare, con tatto ed eleganza, senza mai essere invadente, a capire il motivo di quel segnale, ma questo dipende in maniera preponderante dal contesto e dalla persona che ho davanti. A volte è meglio lasciar correre.
Salve io mi tocco spesso gli occhi, ma non faccio testo perché ho dei fastidi fisici, mentre noto che mio nipote di quasi 11 anni, che ha tutte (certificate) le DSA, quando è il momento che deve fare i compiti o studiare, non di sua volontà, ma perché noi adulti gli diciamo di farlo, inizia uno sfregamento che è evidentissimo. La sua difficoltà nell'applicarsi la sappiamo, ma direi che è anche molto manifesta
Cara Nadia, grazie per la tua presenza. Alla luce delle mie conoscenze, credo che lo sfregarsi gli occhi di tuo nipote, all'atto di dover iniziare i compiti, abbia a che fare con una sofferenza pregressa, relativa appunto ai compiti o allo studio in generale. Se si trattasse solamente di una naturale non-voglia - tipica della maggioranza dei bambini maschi di quell'età - il non verbale probabilmente sarebbe diverso e vedreste il ragazzino toccarsi la nuca (ruclips.net/video/QvYjpb7qFuc/видео.html).
Infatti oltre alla non voglia che ci può stare, il fatto è che lui fa più fatica a fare qualsiasi cosa, e questo lo aggrava ancora di più. A volte ha cmq anche pianto
@@nadiapozzetto6902 Spero con tutto il cuore che trovi insegnanti in grado di motivarlo con sensibilità e rispettando i suoi ritmi. Anche la capacità di un insegnante, a mio avviso, è fondamentale in questi casi.
Salve. Come posso avere un confronto diretto con lei su questa questione? Sono donna e L'uomo che mi interessa, di 16 anni più grande di me, ovvero 57 mentre gli ho espresso la ma attrazione e mi dava il classico due di picche si è alzato gli occhiali toccando entrambi i dotti lacrimali.. Cosa che non aveva mai fatto in due anni di conoscenza 😅 devo capire che la sofferenza è dovuta al fatto che rifiuta ma non vorrebbe e questo gli crea sofferenza o proprio è rifiuto verso di me? Aggiungo che la sua motivazione sarebbe che in quanto mio insegnante, si creerebbe un grosso problema a proseguire il percorso. grazie in anticipo se avrà tempo di rispondere, resta comunque il fatto che sarei interessata ad un confronto diretto ❤️❤️
Era da tempo che volevo conoscere il significato di chi si sfrega gli occhi, ho notato che lo fa il mio compagno, in videochiamata o in alcune situazioni, in macchina, lui dice che è allergico e si sfrega sempre gli occhi, probabilmente la sensazione è Di sofferenza in base alla situazione? La ringrazio Dottore Mi piace come spiega le cose, conosco le discipline analogiche di Stefano Benemeglio.
Ciao Amalia, è importante discriminare un prurito emotivo da un prurito dovuto a cause fisiologiche, come un’allergia. I sintomi di alcuni disturbi fisici non sono da considerare degli indicatori emotivi, dal momento che il prurito in questi casi è indotto da qualcosa di fisiologico. Per essere chiaro al massimo: una persona che soffre di allergia ha spesso un prurito che riguarda il naso o gli occhi, ma dovremmo prendere atto della cosa e tenerci lontano da interpretazioni _analogiche._
Mi sono domandata molte volte, come fanno le persone che vivono intorno ad una persona che fa il tuo stesso mestiere ed ha competenze sulla decifrazione dei codici comportamentali verbali e non ad approcciarsi ed avere difficoltà ad essere spontanea. Pura curiosità
È una domanda che si fanno in tanti. Alcune persone sicuramente si trovano a disagio sapendo che ho queste attitudini, altre mi evitano perfino, ma per fortuna moltissime, invece, rimangono spontanee ugualmente.
Caro Sergio è notte mentre ti scrivo...ho gustato pienamente questa lezione. Io ho spesso l'abitudine di togliere gli occhiali e toccarmi entrambi i lacrimali con pollice ed indice destri...pur non essendovi nessuna causa esterna. L'ho interpretato come un " non voler vedere" o non voler esserci in quel dato momento che sto vivendo...un chiudere gli occhi per essere altrove...
Ciao Gió, in fondo alla tua interpretazione, che è plausibile, c’è comunque una sorta di sofferenza, non credi? Ancora oggi, dopo circa trent’anni che conosco questo alfabeto, penso che dovremmo tutti inchinarci alla grandezza di Stefano Benemeglio.
@@SergioOmassi si,Caro Sergio...Sofferenza è il fil Rouge che unisce tutti gli esseri umani...Dobbiamo andare avanti cercando un buon antidoto al male di vivere...e il tuo canale ,il tuo lavoro va in questa direzione...Grazie!
Il linguaggio del corpo è da considerare come _linguaggio delle emozioni_ e in questo senso, seppure sotto forma di indicatore o indizio - mai di certezza, può dare un’idea di cosa prova l’interlocutore nel suo intimo, quindi al di là degli autoinganni, che di solito sono opera della parte razionale.
Io, all'alba dei 58 anni, sto ancora imparando a farlo, dopo essere stato educato a non permettermelo per non sembrare una mammoletta, quando ero piccolo...
Buongiorno sig omassi condivido in pieno quello che ha detto personalmente quando ero piccola se c'era qualcosa che non andava io piangevo buttavo fuori le mie emozioni senza vergogna infatti oggi a 55 anni mi sento una donna risolta. Grazie dei suoi preziosi consigli , continuerò a seguirla
lei è un grande professionista...e non aggiungo altro!!!
Grazie Giulio!!!
Sei di una umiltà infinita grazie mille
Ciao Sergio mi sono iscritta da poco al tuo canale, grazie i tuoi video sono interessantissimi
Grazie a te!
Grazie Sergio, oltre che bravo sei una bella persona.... 💯😀
Ti ringrazio Ciro. Hai il nome che avrei dato a mio figlio se fosse nato 🙂
@@SergioOmassi grazie, ne sono onorato dal pensiero 👍
Buongiorno Proff, grazie
Grazie a te Alessia!
Urca! Mi piacerebbe vedere il video sulla differenza tra parte destra e sinistra del corpo. Grazie ai tuoi video sono riuscita a capire certe cose di me stessa e degli altri.
🟢 Linguaggio del corpo: a destra logica, a sinistra emozione
ruclips.net/video/ZWTvwoBEJn4/видео.html
🟢 Linguaggio del corpo: le differenze tra la destra e la sinistra
ruclips.net/video/ltyuoqVLWkg/видео.html
Interessante ci farò caso sia su di me che sugli altri (senza dirlo 😀)
Salve Sergio, io lavoro a contatto con il pubblico in attività commerciale. Non capisco cosa significa ad esempio quando una persona ti guarda per la prima volta e si strofina occhio sinistro precisamente, preciso che non ci si conosce. Forse le ricordo una persona che in passato ha fatto soffrire? Io per acquisire potenziale (da ciò che dice Benemeglio) cosa dovrei fare? Grazie e complimenti
È una di quelle situazioni che dovrei vedere per poter dare un'interpretazione.
Innanzitutto, non è detto che quel gesto sia riferito esattamente a te: potrebbe, ad esempio, aver appena ricevuto una brutta notizia, o essere in mezzo a una giornata particolarmente stressante, oppure potrebbe essere in relazione a qualcun altro interlocutore presente.
Nella mia esperienza, oggi, posso affermare che spesso le persone emettono atti subliminali analogici che riguardano i loro pensieri, non tanto noi e i nostri comportamenti.
Ad ogni modo, se capitasse a me una cosa del genere, troverei sicuramente un modo per metterla prima di tutto a suo agio e questo dipende da mille fattori, non ultimo la sua struttura analogica. Una volta messa a suo agio, potrei provare, con tatto ed eleganza, senza mai essere invadente, a capire il motivo di quel segnale, ma questo dipende in maniera preponderante dal contesto e dalla persona che ho davanti.
A volte è meglio lasciar correre.
@@SergioOmassi benissimo. Si eravamo soli e mi ha guardato dritto negli occhi. Grazie
Salve io mi tocco spesso gli occhi, ma non faccio testo perché ho dei fastidi fisici, mentre noto che mio nipote di quasi 11 anni, che ha tutte (certificate) le DSA, quando è il momento che deve fare i compiti o studiare, non di sua volontà, ma perché noi adulti gli diciamo di farlo, inizia uno sfregamento che è evidentissimo.
La sua difficoltà nell'applicarsi la sappiamo, ma direi che è anche molto manifesta
Cara Nadia, grazie per la tua presenza.
Alla luce delle mie conoscenze, credo che lo sfregarsi gli occhi di tuo nipote, all'atto di dover iniziare i compiti, abbia a che fare con una sofferenza pregressa, relativa appunto ai compiti o allo studio in generale. Se si trattasse solamente di una naturale non-voglia - tipica della maggioranza dei bambini maschi di quell'età - il non verbale probabilmente sarebbe diverso e vedreste il ragazzino toccarsi la nuca (ruclips.net/video/QvYjpb7qFuc/видео.html).
Infatti oltre alla non voglia che ci può stare, il fatto è che lui fa più fatica a fare qualsiasi cosa, e questo lo aggrava ancora di più. A volte ha cmq anche pianto
@@nadiapozzetto6902 Spero con tutto il cuore che trovi insegnanti in grado di motivarlo con sensibilità e rispettando i suoi ritmi. Anche la capacità di un insegnante, a mio avviso, è fondamentale in questi casi.
Salve. Come posso avere un confronto diretto con lei su questa questione? Sono donna e L'uomo che mi interessa, di 16 anni più grande di me, ovvero 57 mentre gli ho espresso la ma attrazione e mi dava il classico due di picche si è alzato gli occhiali toccando entrambi i dotti lacrimali.. Cosa che non aveva mai fatto in due anni di conoscenza 😅 devo capire che la sofferenza è dovuta al fatto che rifiuta ma non vorrebbe e questo gli crea sofferenza o proprio è rifiuto verso di me? Aggiungo che la sua motivazione sarebbe che in quanto mio insegnante, si creerebbe un grosso problema a proseguire il percorso. grazie in anticipo se avrà tempo di rispondere, resta comunque il fatto che sarei interessata ad un confronto diretto ❤️❤️
Cerca i miei contatti su google, vedrai che li trovi 🙂
Ottimo, grazie
Eccomi. Lo faccio ogni volta che si parla di ospedali e malattie.
Era da tempo che volevo conoscere il significato di chi si sfrega gli occhi, ho notato che lo fa il mio compagno, in videochiamata o in alcune situazioni, in macchina, lui dice che è allergico e si sfrega sempre gli occhi, probabilmente la sensazione è Di sofferenza in base alla situazione?
La ringrazio Dottore
Mi piace come spiega le cose, conosco le discipline analogiche di Stefano Benemeglio.
Ciao Amalia, è importante discriminare un prurito emotivo da un prurito dovuto a cause fisiologiche, come un’allergia.
I sintomi di alcuni disturbi fisici non sono da considerare degli indicatori emotivi, dal momento che il prurito in questi casi è indotto da qualcosa di fisiologico.
Per essere chiaro al massimo: una persona che soffre di allergia ha spesso un prurito che riguarda il naso o gli occhi, ma dovremmo prendere atto della cosa e tenerci lontano da interpretazioni _analogiche._
Mi sono domandata molte volte, come fanno le persone che vivono intorno ad una persona che fa il tuo stesso mestiere ed ha competenze sulla decifrazione dei codici comportamentali verbali e non ad approcciarsi ed avere difficoltà ad essere spontanea. Pura curiosità
È una domanda che si fanno in tanti. Alcune persone sicuramente si trovano a disagio sapendo che ho queste attitudini, altre mi evitano perfino, ma per fortuna moltissime, invece, rimangono spontanee ugualmente.
05:30
09:48
Caro Sergio è notte mentre ti scrivo...ho gustato pienamente questa lezione.
Io ho spesso l'abitudine di togliere gli occhiali e toccarmi entrambi i lacrimali con pollice ed indice destri...pur non essendovi nessuna causa esterna.
L'ho interpretato come un " non voler vedere" o non voler esserci in quel dato momento che sto vivendo...un chiudere gli occhi per essere altrove...
Ciao Gió, in fondo alla tua interpretazione, che è plausibile, c’è comunque una sorta di sofferenza, non credi? Ancora oggi, dopo circa trent’anni che conosco questo alfabeto, penso che dovremmo tutti inchinarci alla grandezza di Stefano Benemeglio.
@@SergioOmassi si,Caro Sergio...Sofferenza è il fil Rouge che unisce tutti gli esseri umani...Dobbiamo andare avanti cercando un buon antidoto al male di vivere...e il tuo canale ,il tuo lavoro va in questa direzione...Grazie!
Ma se una mente a sé stessa...eventualità non rara...tu cosa capti del suo messaggio? La sua menzogna o la verità che neanche lei conosce?
Il linguaggio del corpo è da considerare come _linguaggio delle emozioni_ e in questo senso, seppure sotto forma di indicatore o indizio - mai di certezza, può dare un’idea di cosa prova l’interlocutore nel suo intimo, quindi al di là degli autoinganni, che di solito sono opera della parte razionale.
Non ho mai pianto.... questo mi disturba
Io, all'alba dei 58 anni, sto ancora imparando a farlo, dopo essere stato educato a non permettermelo per non sembrare una mammoletta, quando ero piccolo...
Lacrima analogica.