Come vivi la tua età, il tuo futuro, i tuoi studi/il tuo lavoro? Grazie davvero a chi vedrà questo video e supporta questo tipo di contenuti. Vi ricordo, anche se non lo chiedo mai, che anche un "mi piace" o un commento può aiutare🖤
Molto male, ciò che studio non mi piace per nulla e purtroppo sono ormai sono all'ultimo anno e non posso abbandonare per questioni monetarie e perché ormai mi sento in dovere di finire
37 anni, una passione per la musica e il canto metal e un lavoro come responsabile dei clienti esteri in un'azienda metalmeccanica del Nord Italia. La mia situazione la vivo molto bene, anche perché guardandomi attorno mi rendo conto di quanto io sia fortunato rispetto ad altri ragazzi della mia età: ho una casa di proprietà, un gruppo di amici eterogeneo e molto legato e una famiglia incredibilmente funzionale alle spalle. La mia passione per la musica è rimasta la stessa per tutta la mia vita; da ragazzino coltivavo il sogno che sarei riuscito prima o poi a sfondare nella musica ma, crescendo, mi sono reso conto che la sola passione non sarebbe bastata a raggiungere questo obiettivo. Sarebbero state necessarie anche dedizione e volontà di sacrificio, oltre che la capacità di tessere rapporti personali in un mondo professionale molto "alternativo" rispetto a quelli classici. Chi dei miei amici è riuscito a diventare musicista o lavora come insegnante di scuola o privato o si è trasferito in paesi più propensi a sostenere gli artisti e la loro arte. In definitiva ogni scelta nella vita ha le sue conseguenze, bisogna imparare ad accettarle e a portare avanti i nostri sogni anche tenendoli in un piccolo cassetto la maggior parte del tempo. Tanto loro saranno sempre lì, pronti a risvegliarsi. Non abbiate paura di perderli e non abbandonateli per strada, i sogni sono fatti della stessa sostanza delle nostre anime e sono immortali. Oggi mi definisco un hobbista del canto e non un cantante per rispetto verso chi ha scelto di intraprendere questa carriera. In un paese come l'Italia solo i matti buoni e i veri artisti possono fare una scelta del genere ❤
27 anni fra un mese, fuori corso all'uni di 4 anni, mi fa schifo ciò che studio, vado da qualche mese da un insegnante di chitarra, mia vera passione, ma non riesco a dedicarci il tempo che vorrei, a causa dello studio che procrastino, ma mi fisso che se prima non studio, non suono, ma procrastinando lo studio, finisco per non suonare mai, finendo per non fare un cazzo tutto il giorno o a guardare video come questo, finendo per avere pensieri suicidi, a causa del mio non fare un cazzo. Forse il mio subconscio mi frena nello studiare perché nel profondo, ho paura di cosa sarà la mia vita dopo la laurea: fare un lavoro che mi fa schifo per i prossimi 40 anni, stipendiato al minimo, per potermi pagare da mangiare e l'affitto (il mutuo ormai è un sogno) e che mi toglie tutto il tempo e le energie, finendo per non riuscire più a dedicarmi alla mia passione. Lavoro = schiavismo moderno. Vado ad ammazzarmi. Ciao.
Ho 15 anni e la mia età la vivo in modo tranquillo, per quanto riguarda gli studi, io il prossimo anno farò terza liceo e da una parte sono sollevata, poiché la scuola che ho scelto,non mi piace, ma ciò non mi limita a coltivare le mie passioni e i miei sogni, riguardo al futuro sono una persona che ci pensa in modo molto ossessivo perciò cerco di prendere la filosofia del "Qué sara, sarà" :)
Io parlo da "vecchio" dall'alto dei miei quasi 32 anni, 10 dei quali passati a cercare invano di vivere di musica. Ora ho un lavoro "normale" che non mi piace, ma mi permette di vivere serenamente, e finalmente posso gestire la mia passione liberamente, senza dover per forza cercare un consenso nel pubblico, ma soltanto facendo ciò che mi rende me stesso.
Beh ragazzi che dire! Ultimamente state tirando fuori questi super video introspettivi dove chi lavora, o almeno ci prova, nel mondo dell'arte sa che tutto questo è reale, perciò grazie davvero ❤
La musica, il cinema, la letteratura sono tra le mie passioni più grandi da quando sono piccolo. Molto spesso però le persone che mi stanno intorno ignorano totalmente questa cosa e mi giudicano ''noioso e monotono'' perchè faccio un lavoro (l'avvocato) in cui ''bisogna soltanto sapere gli articoli del codice civile a memoria''. Che tristezza
Ah se hanno giudicato così semplice il tuo lavoro io li avrei già aperto il cranio col codice ai tuoi amichetti, che sicuramente faranno un lavoro altrettanto impegnativo come il tuo
La tristezza è data dalla maggior parte degli studenti di giurisprudenza che al momento in cui vanno a fare il tirocinio per fare le fotocopie confermano tale cosa: basta sapere gli articoli a memoria per fare il caffe a un vero avvocato.
Ciao Daniele io da adolescente suonavo metal, sognavo di vivere di quello, feci domanda al conservatorio per basso jazz (per migliorare e fare technical death) ma non avevo la raccomandazione e non venni preso (chi conosce l'ambiente mi capirà). Mi iscrissi a Lettere e mi ambientai bene nel mondo accademico, studiai con passione, posai lo strumento ma in compenso scoprii tutti gli studi di sociologia, estetica musicale, letterature comparate e cultural studies sul metal. Il prossimo semestre inizierò la magistrale in Filologia, verosimilmente in futuro farò il professore di lettere nei licei e non è una prospettiva che mi spaventa, anzi, oltre a piacermi mi conferisce una parziale immunità dall'incertezza e l'ansia verso il futuro che caratterizza la nostra generazione. Pur se non con la passione di prima, continuo ad ascoltare metal, ma ormai mi rendo conto di farlo da un'altra prospettiva, e conto in futuro di approfondire l'argomento iscrivendomi alla magistrale del Dams come seconda laurea - in realtà il dams fu la mia prima ingenua scelta, scartata poi in favore di lettere perché, a parità di interesse, sapevo non avrebbe portato a niente, e in retrospettiva la considero scelta assennata. Non vesto più le catene e non so come mi guardano quei pochi metallari che frequento quando gli parlo dell'ultimo articolo che ho letto sulla ricezione e il riuso dei classici nel Symphonic Black mediterraneo o sull'uso espressionistico della violenza nei testi dei Carcass. Quindi, in conclusione, viviamo nel capitalismo, trovare un proprio posto nella società è difficile e lo è ancor di più conciliarlo con le passioni e i sogni che si hanno. Forse è vero che, a meno di non scendere a forti compromessi con l'industria di riferimento, l'unico modo di esprimere e vivere liberamente la propria arte è rimanere nell'underground - e questa è la lezione che ci insegnano la la storia e gli studi sul metal, e che anche tu in questo video confermi; vorrei dire che c'è un "ma è anche vero che...", ma non so quanto sia intellettualmente onesto trarre una morale dalla mia esperienza biografica.
Io ho avuto un’esperienza simile alla tua, solo che al posto di diventare musicista, per un breve periodo della mia vita ho creduto di voler vivere di scrittura. Mi sono iscritta a lettere classiche controvoglia, tanta era la convinzione che ce l’avrei fatta. Scrivere era l’unica cosa che riuscivo a fare senza fatica ed era una vita che mi sentivo dire, dalle maestre prima e dalle professoresse poi, oltre che dai parenti, che avevo talento, nonostante per anni non avessi avuto la minima passione per la narrativa. La triennale l’ho vissuta malissimo, a livello accademico e soprattutto a livello psicologico, perché a un certo punto ci ho provato sul serio a “sfondare” e mi sono resa conto di quanto fosse difficile e soprattutto di quanto non facesse per me vivere nell’incertezza che certe strade comportano per loro natura. Tutto è cambiato quando ho capito che non dobbiamo necessariamente fare di ogni nostra passione un lavoro, che tante cose ci piacciono proprio perché le viviamo nella libertà e non nella necessità, che è parte integrante del lavoro. Riacquistando la lucidità e facendo esperienza sul campo (sollecitata dalla mia famiglia, perché io prima non volevo e poi non mi sentivo all’altezza) mi sono resa conto che insegnare mi piace, che sarà pure un lavoro “normale”, ma ti dà tanto. Poi mi sono resa conto che è stato grazie ai lavori normali che facevano i miei genitori, lavori “grigi”, da scrivania, che mi sono potuta permettere l’infanzia magica e spensierata che ho avuto. Forse è da tutte quelle sicurezze che derivano la mia fantasia e la mia creatività. Se non ce le avessi avute, molto probabilmente sarei cresciuta in un clima teso, pensando al risparmio e alle bollette anziché ad inventare storie. Adesso sto per laurearmi alla magistrale anch’io. Buona fortuna per tutto, a te e agli altri che leggeranno!
27 anni e vivo molto bene la mia vita studentesca/lavorativa e privata. Mi sento davvero male a sentire di tante persone incastrate nel fare quello che non vogliono fare o a prendere atto che la passione per qualche arte non abbia portato al futuro che speravano. Percio' racconto la mia storia nella speranza che possa aiutare qualcuno , mettendo le mani avanti e dicendo che non so esattamente cosa il futuro mi riservera' . In ogni caso mi va di dire questo messaggio per come mi sento adesso . Nella mia vita non sono sicuramente stato un prodigio : intelligenza nella norma, concentrazione sotto la media e fino a 18 anni mi sono sentito perso e sostanzialmente senza futuro . In quel periodo l'unica cosa che mi dava gratificazione era il suonare il basso elettrico . Sentivo un enorme senso di crescita e progressione che non avevo scolasticamente e per questo ci investivo tantissimo tempo . Finita la scuola , per circa 4 anni sono passato per lavori dei piu' svariati : idraulico, centralinista, agente immobiliare , braccia da campagna e qualcos'altro . Cercavo di dare un senso e una passione viscerale per quello che facevo senza mai riuscirci, ogni lavoro aveva le sue enormi delusioni assieme a qualche lato positivo. Solo il suonare uno strumento mi faceva sentire davvero bene. Dopo 4 anni di lavoretti iniziai davvero a cercare di capire cosa potesse davvero piacermi e cosi decisi di iscrivermi alla facolta' di informatica visto che bazzicavo su linux e linguaggi di programmazione da anni . Non ho mai pensato di iscrivermi al conservatorio perche' il mio modo di suonare e' molto "anti accademico" , sono discreto tecnicamente ma l'idea di studiare spartiti e cavoli vari mi ha sempre fatto storcere il naso e forse avevo gia' capito i rischi di un lavoro come musicista descritti perfettamente nel video . Nel tempo mi sono reso conto che il lavoro da software developer/ hacker o vari ambiti nel campo informatico mi potevano dare molta soddisfazione e allora mi sono letteralmente sacrificato per laurearmi. Ci ho messo 5 anni perche' comunque non sono un talento e faccio cagare a matematica , sono stato bocciato almeno 10 volte (e fui bocciato anche alle superiori) pero' alla fine ci sono riuscito . In tutto questo il mio amore per la musica e' sempre li ad accompagnarmi , di sicuro non suono piu' 4 ore al giorno ma 30 minuti o 1 oretta ma cosi mi basta . Alla fine di questo papiro vi invito a essere curiosi , a porre attenzione a tutto cio' che potrebbe interessarvi , a non essere ne troppo grigi ne troppo sognatori . Io forse sono stato in una posizione molto piu' fortunata di tanti di voi e me ne rendo conto ma per quello che puo' valere non vi arrendete, non ci arrendiamo . Sono stanco di vedere attorno a me persone annichilite da cause di forza maggiore anche se non posso biasimarle . Ho avuto 734,5 fallimenti nella mia vita ma alla fine un quadra l'ho trovata e spero vivamente che forse , con questo messaggio, tutte le anime un po' smarrite possano ritrovare la forza di tirare avanti , di rischiare ,di fallire e infine venirne a capo in questo grosso casino che e' la vita lavorativa . E se in futuro scenderemo a compromessi , almeno abbiamo l'orgoglio di averci provato e di aver fallito a testa alta . Un saluto a tutti e complimenti a un video dalla qualita' mostruosa
Io che vengo da un contesto piccolissimo vivo la cosa in maniera opposta: le persone che fanno un lavoro umile sembrano discriminarmi perché vorrei puntare a un lavoro creativo, o per lo meno coltivare determinate cose in parallelo, e lo vedono come “inseguire un arcobaleno”
facile fare il lavoro che ti piace quando hai dietro al culo i genitori a casa che se ti va qualcosa male al tuo culo ci pensano loro.Dani video stupendo come al solito ma in sto cazzo de mondo demmerda l unica cosa che fanno la differenza tra avere o non avere un futuro sono i soldi non che hai tu ma che ha la tua famiglia. un abbraccio bro e anche a giacomo :)
Io sono contento del mio lavoro, ho lottato per fare della passione per l'estetica un lavoro da graphic designer prima vedendomi respingere centinaia di curriculum e poi lavorando gratis per anni. In tutto ciò ho portato avanti anche la mia passione per la musica, alla fine mi sono pure convinto a rilasciare un album su spotify, dall'alto dei miei 2 ascoltatori mensili (uno sono io, l'altro probabilmente è mia madre). In tutto quel lasso di tempo ho ricevuto tantissimo le frustrazioni di altri scontenti del proprio percorso che si sono bloccati e si sono dati per vinti. Insomma, quello che vorrei dire è che nella vita niente è scontato, lottate per le vostre passioni e andate avanti finchè potete. Se poi una di queste passioni trova uno sbocco ottimo, altrimenti avete sempre il tempo libero per dedicarvici, non siete necessariamente definiti dalla vostra professione e chi vi giudica per questo probabilmente ha l'empatia di una seppia
Daniele, prima di tutto hai la mia stima per questi video, non solo per come sono montati, ma sopratutto per la sua narrazione. Che non scade mai nel banale, tratti temi di un certo rilievo, attuali e lo fai con estrema delicatezza e un pizzico di ironia. Adoro il fatto che mi hai fatto conoscere, generi, cantati e gruppi, che mai e dico mai, avrei scoperto da solo e che si meritano tutto il supporto possibile. Davvero dei diamanti grezzi, che meriterebbero di essere apprezzati per il loro talento. Sinceramente, non ti ho mai reputato uno youtuber, ma un vero è proprio artista, sono tante sfaccettature. Non sono il tipo da fare certi commenti, anche se ti seguo da anni, ma ci tenevo a dirtelo.
Grazie veramente di cuore, parole anche fin troppo esagerate per me ma davvero sono super contento che qualcuno pensi questo e supporti il mio lavoro in questo modo🖤
Comunque su questo sono contento di essere nato e cresciuto in provincia, solo nelle grandi città possono esistere persone così tanto distaccate dalla realtà, annoiate e alienate a tal punto dal ripudiare qualsiasi cosa non sia una carriera artistica.
Questo è uno dei video più belli che avete mai fatto. Andando ancora a scuola non posso capire al 100% ciò che prova una persona in quella situazione, però posso dire che ho un sacco di confusione in testa: la scelta di una scuola sbagliata, e la pressione nel non voler deludere i famigliari non aiutano proprio, molto spesso penso tra me e me "chissà come sarebbe vivere facendo arte, facendo ciò che mi oiace..." Molte persone dicono che o non si campa o è il lavoro migliore che si possa fare, nessuna via di mezzo... Spero di capire cosa prima o poi cosa fare PS: adoro che Giacomo sia in questo video :')
Purtroppo è così: i lavori che dipendono dal piacere al pubblico ed essere il migliore in un campo (calciatore, cantante, disegnatore, scrittore) funzionano con la meccanica della viralità. Perché più piaci e più la gente ti consiglia agli amici e più piaci e più vinci premi e più piaci e più ottieni collaborazioni e più piaci. Per uno che piace e prende un pubblico e guadagna molto, novantanove faticano tutta la vita. La probabilità di guadagnare il giusto e vivere una vita tranquilla è bassa, e tipicamente legata a lavori paralleli più tradizionali come insegnare canto; la probabilità di fare il botto e vivere alla grande è bassissima. Purtroppo sentiamo solo le interviste di chi ce l'ha fatta - perché nessuno intervista "Mario che insegna flauto alle medie" - e ne abbiamo una percezione sbagliata. È come fare l'imprenditore: il 90% delle startup falliscono nei primi 5 anni senza aver mai prodotto un utile, ma non le conosciamo neppure - conosciamo i giganti che generano miliardi. Di contro, se fai l'ingegnere informatico al 99% trovi almeno un lavoro OK subito dopo la laurea. Nessuno ti può dire se ne valga la pena o meno, molto dipende anche dalla tua situazione familiare e personale: Puoi rischiare di non guadagnare niente o quasi niente per 10 anni, prima di arrenderti? Vuoi sposarti e avere figli a breve? Vuoi andare a vivere da sol*? E ovviamente da quanto sia importante davvero l'arte per te, se è qualcosa che ti piace ma riesci anche a pensare di fare altro onestamente non ci penserei proprio. Il tipo di sacrificio necessario _per avere una possibilità_ (che potrebbe poi non concretizzarsi) lo fai solo se hai il fuoco dentro, se non hai dubbi che non potresti fare altro. Se hai il dubbio tu in primis, ci penserei due volte.
Ragazzi, vivete e lasciate vivere. Non giudicate le vite degli altri, non potete sapere cosa ci sia dall'altra parte. Siamo tutti bravissimi a emettere sentenze, ma in realtà siamo tutti sulle stessa barca. Quando guardiamo gli altri, nonostante abbiamo corpi diversi, occhi diversi, caratteri diversi, nel profondo sapremo di essere la stessa, bellissima, identica cosa. E quindi, forse, quei giudizi che siamo così esperti ad affibiare, in realtà riflettono qualcosa che abbiamo dentro noi per primi, che abbiamo paura a guardare in faccia
Sempre stata grande appassionata di musica, cinema e fumetti. Ho da sempre il desiderio di lavorare in uno di questi campi, partendo sconfitta in partenza perché sapevo sarebbe stato difficile. Con l'università mi sono avvicinata al mondo dell'editoria, settore purtroppo abbastanza morente in cui forse forse puoi entrare se hai la possibilità di permetterti di fare dei master molto costosi con le case editrici. Poi ho scoperto, quasi per caso, che in realtà un filo conduttore in tutto questo c'è: la grafica. Il mondo della grafica mi ha sempre accompagnata e non me ne ero mai resa conto. Me la sono sempre cavata, ho l'occhio adatto a questo tipo di lavoro, sono creativa ma anche razionale al punto giusto. Insomma, tutto quello che serve per fare il grafico. Ce ne ho messo di tempo, ma credo finalmente di aver trovato qualcosa in cui sono brava, che mi gratifica, mi spinge a dare il meglio di me e che soprattutto mi permette sempre di attingere ispirazione dalle mie passioni (e chissà magari un giorno di creare una locandina per un concerto o una copertina per un fumetto). Chi vi dice che seguendo le proprie passioni non si lavora ha ragione. A parte scherzi, sappiate soltanto che dovrete fare tanti sacrifici, come per ogni altra cosa, ma che sarete meno supportati rispetto a chi sceglie un percorso più "convenzionale" (e parlo anche di costi dei corsi ecc). Ma provateci, datevi sempre una chance, almeno non invecchierete con rimpianti!
Identificatissimo. I cameo sono sempre un colpo all'anima, mi sembra di essere tornato a i miei 22 anni. Pela ti mando un bacino sulla fronte, lo stai facendo bene, continua così ❤
Uno dei video migliori del canale, molto introspettivo, mette in luce falsi miti su cui tante persone basano la propria vita e le proprie relazioni, alla fine lascia anche un po' di ottimismo.
Un video che arriva nel momento perfetto della mia vita. Era esattamente quello che avevo in mente, senza aver però trovato le parole giuste da dirmi, ci avete pensato voi, grazie.
L'arte è semplicemente la testimonianza del nostro passaggio. Se fin da subito la nostra arte è finalizzata a diventare una professione non è arte. Non esistono artisti e non artisti, tutti possiamo fare arte, anche un giorno all'anno o un giorno in tutta la nostra vita. Non è una cosa che va inseguita, mettendo da parte tutto il resto nella vita, ma è un contributo che diamo al grande spettacolo di cui tutti possiamo godere
Non é che con un video mi hai rivelato la verità, però sinceramente, per la prima volta mi sono sentito capito davvero. Sono sempre stato sfrenatamente appassionato per musica, cinema e arte, ma non ho mai voluto impegnarmici seriamente perché faticare su questo tipo di cose me le fa odiare (non dico sia giusto, semplicemente sono fatto cosi). Ho un lavoro che mi soddisfa 100% remote e sto da dio con me stesso ora. Spesso mi chiedo perché ora tutti stiano in fissa con questo arrivismo artistico, quando la ricchezza vera é la serenità. Vedendo il 99% della gente sembra non condividere questo pensiero, ero quindi arrivato a mettere in dubbio la mia visione chiedendomi se stessi sbagliando (e qui la classica ansia sociale odierna assume un altro connotato ben noto, ossia la consapevolezza di essere diversi e di non riuscire ad adattarsi alla direzione comune). Questo video mi da una conferma di cui avevo bisogno in questo momento. Per finire, il mio era più un dubbio esistenziale nei confronti di me stesso, visto che la ragazza ce l’ho da 4 anni e stiamo benissimo insieme.
Video stupendo! Ho 28 anni e forse sono troppo millenial o troppo cinica per capire davvero la paura di fare un "lavoro vero", perché ho sempre visto la prospettiva di fare il calciatore o la velina (sono vecchia sì) come un sogno e basta. Tuttavia capisco la paura di vivere il mondo degli adulti e confrontarsi con il la realtà dura e cruda, perché alla fine lavorare è anche questo… Però al mio fianco ho il mio compagno che per anni ha cercato di avere un lavoro normale per sostenersi e fare il disegnatore e quando se l'è sentita è riuscito a campare solo disegnando. Ha iniziato a disegnare consapevolmente a 16 anni, ora ne ha 30... Per tre anni ha fatto sia una cosa che l'altra... sicuramente ci vuole tanta pazienza e un sacco di spirito di sacrificio.
Stupendi questi video, per me che vado ancora al liceo sono ottimi per rovinarmi ogni speranza di prospettiva. No comunque davvero, prendono argomenti molto introspettivi e li affrontano in modo originale spingendo sempre alla riflessione. Io avrei voluto iniziare l'accademia di cinema dopo la scuola ma comunque ho optato per una mia altra grande passione, mi iscriverò a filosofia e tenterò di insegnare (o almeno questi sono i miei progetti), per mantenere il cinema come una passione da coltivare indipendentemente. La verità è che con la situazione attuale non so nemmeno se me la potrò permettere l'università, ma è assurdo che qualsiasi situazione io voglia scegliere venga sempre vista come troppo rischiosa e che probabilmente non mi darà un futuro. Daje
Qui è un quasi 27enne che vi parla, con il sogno di riprendere a suonare la chitarra e suonare in una band, nel tentativo di diventare famoso e morire prima dei 28, per fare compagnia a Jim Morrison, Amy Winehouse ecct. Scherzi a parte, da quando sono stato assunto nel pubblico a tempo indeterminato e ho un mio stipendio (e di conseguenza anche una mia indipendenza, seppure non totale) sto bene, ho dei momenti di burnout ogni tanto determinati dal fatto che sto portando a termine la laurea e, non avendo mai lavorato e studiato insieme, mi pesa non poco come situazione. Pur non essendo il lavoro dei miei sogni, sto bene con me stesso e ho un sacco di progetti e passioni che non vedo l'ora di portare avanti nel momento in cui finalmente avrò il tempo da dedicarci (cosa che al momento non ho, a causa degli esami che ancora mi mancano). Tra questi c'è il riprendere con la chitarra, passione che ho stupidamente abbandonato da ragazzino (e oggi me ne pento amaramente, dato che sto virando i miei gusti musicali dal rap che ormai mi sembra scontato e poco innovativo, al metal di cui sto riscoprendo i vari gruppi, a partire dai SOAD e Slipknot). Ma anche gareggiare nella muay thai, senza fare del mio sport preferito una carriera (anche perché ormai è troppo tardi, lol) o approfondire i miei studi per conto mio. In fondo è questo l'unica mia aspirazione per il futuro, ovvero il raggiungimento della completa libertà e indipendenza, di poter fare ciò che più mi aggrada dopo aver finito il mio turno in ufficio.
L'esempio sono io! A 16 anni ho iniziato a studiare tatuaggi, dai 18 ai 20 anni ne ho fatti un botto su gente a caso e poi, dopo essermi esaurito ho capito che non volevo realmente fare quel mestiere e che mi sono spinto a seguire quel percorso per i soldi, per la paura di dover fare un lavoro comune e per l'immagine che avevo su gli altri, ora ho 26 anni e tiro avanti con lavori "normali"
Un giorno capirò come quest'uomo riesce sempre a fare l'edgy riflettendo seriamente su temi importanti e come Pela riesca ad essere dio anche quando viene lasciato.
È incredibile il timing di questo video. Proprio quest'ultimo anno mi ha visto nella mia più totale insicurezza per una scelta molto importante che vorrei fare: mollare il mio attuale lavoro (in uno studio d'ingegneria) e prendere la mia strada. Non si puo certo dire che abbia le idee chiare (dal diploma ho avuto mille idee sul mio futuro senza mai realizzarne una) ma, alla veneranda età di 21 anni, mi sono reso conto che vorrei fare della musica il mio lavoro. Inutile dire che comunque ho una paura fottuta, prima perché inizierei molto tardi, poi perché abbandonerei la "sicurezza" finanziaria del mio attuale lavoro per buttarmi in un ambito di cui conosco la precarietà, e infine perché non vorrei rientrare nella categoria "finti appassionati". Un mattone di testo per elencare della pare mie (magari pure inutili), ma anche per ringraziarvi di portare all'occhio temi del genere :)
Video stupendo, come tutti quelli di questo tipo usciti ultimamente. Mi rivedo totalmente, il problema è che raggiungere questa consapevolezza non è così facile, rimani in questo limbo in cui non sai se ti fermi perché vuoi fermarti o perché non sei abbastanza per andare avanti. Ps. Più video così, sono piccole opere d'arte.
Io sono vecchia scuola, sicurezza finanziara anche con un lavoro che ti fa schifo e poi coltivi le tue passioni nel tempo libero. Purtroppo non facciamo la fotosintesi (sarebbe stupendo 🌱) quindi il vile denaro serve, anche perche puoi provare a sfondare in parallelo al tuo lavoro normale, non per forza devi mollare tutto a caso, poi se va bene ci puoi pensare. Ps. Ricordatevi che l'ambiente di lavoro spesso è quello che fa la qualita del lavoro stesso. Se sei in un posto pieno di gente che ti sta simpatica e con cui vai d'accordo anche un lavoro che ti fa schifo puo prenderti bene. Cosi come puoi fare il lavoro dei tuoi sogni na se è pieno di gente che ammazzeresti ti fanno passare la voglia di alzarti la mattina.
Io vado ancora a scuola, e perciò non vivo queste situazioni in prima persona. Però ammetto che nonostante ciò mi riesco a rivedere in questo stile di vita, e vi ringrazio per ricordarmi ogni volta che non sono da solo. P. S. Spero di rivedere Giacomo anche in altri video in futuro. 🖤
Completamente d'accordo con tutto quello che avete detto, tanto che fino a poco tempo fa ho sempre pensato di lasciare la musica solo come hobby (faccio il produttore) e di trovarmi un lavoro stabile con cui poter finanziare la mia passione. Ho da poco cambiato prospettiva, per lo meno voglio provare a iniziare una carriera come produttore, ma se dopo un anno mi accorgerò che non sta andando bene sarebbe normale e giusto trovare un altro lavoro, un giusto compromesso per vivere sereni, alla fine è quello lo scopo.
Faccio un lavoro normalissimo e mi piace molto. Tuttavia mi piace tantissimo anche fare arte e musica con i miei amici e non vi ho mai rinunciato. Non perché voglia vivere il sogno e riuscire a sfondare il qualche modo, ma perché mi fa stare bene farlo. Lo trovo molto gratificante e mi fa sfogare parecchio, in più non volendolo fare per lavoro mi consente di non dover mai scendere a compromessi, ed il mio lavoro attuale mi consente economicamente di poter coltivare questa passione, cosa che altrimenti non potrei fare.
Sunset Board - Note Blu è un bel pezzo pop punk che mi farebbe piacere ascoltare in radio, può andarci. Non è di per sé commerciale ma la voce (il timbro molto cremoso), le sonorità, la scala (forse è maggiore? Ha un sound molto allegro) e tutto il resto la rendono molto godibile all'ascolto e potrebbe (dovrebbe?) diventare mainstream... e invece meno di 1000 iscritti. Ma forse solo per ora. Che sia qualcosa di emergente destinato a spaccare? Come sempre Daniele proponi roba di qualità, tendenzialmente più alta di quella passata in radio commerciali e tendenzialmente valida tanto quanto quelle che propongono brani più ricercati.
io riesco sia a lavorare che a fare musica proprio perché ho imparato a fare le cose da solo con molta pratica e sacrifici che si sono rivelati una vita migliore
Ho 24 anni, studio all'università (fuori corso) amo la musica in ogni sua forma e dimensione. Solo da qualche anno ho veramente capito chi sono, cosa sono e cosa voglio fare nella vita. Tuttavia sono circondato da gente che non mi capisce e che non ha la minima idea di cosa voglia dire perseguire le proprie passioni in modo serio con tutte le paranoie che ci sono dietro. Vivo in una città con la mentalità di un paesino di provincia, niente locali se non le classiche "discoteche estive" che non sopporto, 0 pub, 0 locali con musica dal vivo. Vivo nella costante paura poter fallire nel diventare quello che voglio ma mi sforzo ogni giorno per combatterla. Ormai sono 4 anni che studio musica e sono giunto a una conclusione: io sono questo e non voglio cambiare perché la gente mi allontana (già successo). Voglio andare per la mia strada e vedere dove mi porta, altrimenti rimarrebbero solo rimpianti no?😂
Il fare arte e potersi procurare il pane con ciò sono due elementi un po' in contrasto, è molto più semplice lavorare per commissioni ma non è detto che ciò ti soddisfi. Paradossalmente ti stressa meno avere un lavoro normale, mangiarci e potersi pagare le proprie passioni, e perché no, sapendo di non dover dipendere dagli introiti del tuo lavoro creativo, sentirsi veramente liberi e forse produrre comunque dei lavori soddisfacenti e innovativi. Mi secca parecchio che il lavoro d'ufficio nello stereotipo comune sia quello della persona grigia, insoddisfatta etc. io sono contenta del mio lavoro e asseconda comunque delle altre mie tendenze. Ad ogni modo il lavoro che si fa è solo una parte del puzzle che compone una persona, non è solo il lavoro che ti rende interessante o meno. E poi conosco un sacco di gente che fa l'artista ma fa anche l'insegnante (lavoro super comune) o altro. I casi delle rotture sentimentali poi sono complicati, a volte è più semplice semplificare i motivi anche se poi il risultato è quello di risultare superficiali, come quello di questo video, poi questo caso ovviamente non so. Sta di fatto che al di là della narrazione sentimentale (che mi sembra un po' buffa) ne è nato un interessante argomento di discussione.
è sempre bello rivedere giacomo, mi fa tornare un po' ai tempi di "come (nome band) scrivono le canzoni" (quello sui system era il migliore) e "come scrivere una canzone (sottogenere metal)", questa tematica mi tocca molto perché io non voglio lavorare, io vorrei fare il cantante io amo la musica ma non ho mai suonato nulla se non il piano e non ho mai preso lezioni di canto, però quando canto sento come se potessi esprimere tutto ciò che non ho detto in vita mia per paura, quando ascolto la musica sento emozioni che non ho mai provato poiché abituato sempre al niente totale, questo mi ha fatto capire quante possibilità di fare esperienze bellissime ho perso durante la mia adolescenza e inoltre lavorare è troppo faticoso vi prego non fatemi lavorare
io ho quasi 45 anni e nonostante abbia raggiunto con fatica molti traguardi, mi sento legato ad un sistema talmente vecchio e marcio che probabilmente mi porterò dietro per sempre. La mia paura più grande sta nel manipolare "inconsciamente" con il mio vissuto o nel non riuscire a rispettare il cambio generazionale che vivrà mio figlio, con valori poco concreti e forse limitati, tra cui "studia se vuoi lavorare ecc ecc". cioè sicuramente vorrei studiasse per far si che abbia una più facile preparazione e capacità, ma non vorrei neppure che questo sistema, lo limiti ad arrivare poi a essere ancora una volta schiavo di un sistema della società. Discorso complesso ma molto interessante. Grazie dei tuoi video
Ciao, sono un diciannovenne. Una cosa che personalmente mi dà davvero tanto fastidio della tua generazione (sto generalizzando sia chiaro) è che spesso tenda a dire che "il lavoro è la cosa più importante che hai", "il lavoro è la cosa più importante della tua vita". Personalmente penso sia abbastanza aberrante e essenzialmente un po' un fallimento esistenziale... Le persone della mia generazione penso abbiano capito tutto questo e non sono pronte a svendersi al primo titolare tirchio che si trovano davanti. Quindi per favore non dire mai a tuo figlio che non ha voglia di lavorare, e cerca anche di capire che il suo comportamento sfaticato, forse atarassico, (non lo conosco personalmente sto solo parlando della tendenza che hanno i miei coetanei a relazionarsi con i genitori) può essere anche dovuto al periodo storico in cui vive. Ricordati che non viviamo in tempi facili e per quello che si sente non è completamente vero affermare che abbiamo tutta la vita davanti, perché sembra che il mondo debba finire da un giorno all'altro... (altro discorso molto complesso). Grazie dell'attenzione, spero che questo possa aiutarti. Mi sento di dirti di non avere mai paura a parlare con tuo figlio, anche se pensi di essere di un'altra mentalità è attraverso il dialogo che si cresce.
Per quanto riguarda lo studio, fagli fare quello che si sente. Se cambia idea aiutalo a cambiare corso di studi (che sia superiore o universitario), è normalissimo capire di non essere portati ad una facoltà. Se mai deciderà di interrompere i suoi studi, permettiglielo. C'è sempre tempo per riprendere a studiare e viviamo in un'era in cui non è più necessaria la scuola per studiare. Puoi seguire gratuitamente corsi sul web per esempio: paradossalmente l'università è più limitante perché pensata per il mondo del lavoro.
Sono passato da qualche anno a "un lavoro sicuro" e hai ragione, se ti piace è giusto starci, ho piu soldi per le mie passioni (meno tempo) ma sento che le mie passioni vanno meglio di quando sognavo di fare l'artista di lavoro probabilmente per questa assenza di ansia.
Capisco perfettamente quello che di prova, io ero quel bambino che da piccolo si metteva davanti allo specchio e simulava il combattimento a mani nude ,che sognava di fare il pugile professionista che piangeva se perdeva a calcio oppure a qualsiasi altro sport, quello che alle medie è stato espluso 2 volte per rissa, che alle superiori faceva il deficiente in classe che fumava le canne ed andava in palestra invece di studiare, mi interessava solo diventare il piu forte a pestare...in poche parole robe da bimbetti viziati non sto qui a dilungarmi oltre... nella vita l'importante è mangiare dormire avere un tetto sotto la testa e circondarsi di persone che ci vogliono bene , il resto son puttanate.
Molte volte ci fossilizziamo sul lavoro che vogliamo fare e che ci piace e segua le nostre passioni, ma molte volte ciò non accade ma non deve essere un dramma anzi deve essere presa come un occasione, perché nel momento in cui farai un lavoro noioso e antipatico che ti mantiene sembra che tutto finisca mentre invece si deve pensare che tu con quei soldi puoi godere dei tuoi hobby e della tua arte e che quindi dopo una giornata in cui ti sei spaccato il culo, con quei soldi potrai anche comprarti un libro, un manga, fare un abbonamento in quella piattaforma di stream e di tutto e di più, ma sta in te vederla così, ed è in questo modo che puoi sviare da quel “merda di lavoro” che fai, e probabilmente starai bene con te stesso
Io ho avuto l'esperienza opposta, gente che non mi prende sul serio o mi ghosta perché ho deciso di intraprendere una strada artistica e cercare di farla diventare un lavoro Giacomo mi era mancato.
Io ho fatto un album complesso, pieno di riferimenti a culture e generi diversi, un album con una trama, fatto per raccontare la mia arte. Sono finito ad Xfactor per sponsorizzarmi. Ho rovinato una canzone pop con lo scream, dimenticandone anche un pezzo e fallendo la live (colpa anche dell'ora tarda in cui ho fatto la performance dopo un giorno a fare quasi nulla sul set con poche ore di sonno e praticamente senza aver bevuto), quasi 0 di seguito ricevuto Continuo a fare la mia arte, è più di un anno che lavoro sul prossimo album, ma ogni mese, almeno una volta penso di voler smettere ed a volte ho smesso, ma poi (magari la notte), ti si accende una lampadina, un idea e continui anche se avevi detto che era meglio smettere. Truffe, notti in bianco, figure che spariscono o che non consegnano il lavoro, figure "importanti" che ti danno consigli senza senso, tutto questo unito ad un incertezza del futuro e di star sprecando tutti quei soldi che potevano essere messi da parte per un mutuo...
Ho cominciato a suonare la chitarra a 25 anni, prendo faccio lezioni settimanali e tutto'ora faccio schifo. Ho preso in mano una chitarra tanto per provare e da quel momento per la prima volta in vita mia ho deciso che avrei dedicato allnni del mio tempo a una mia passione, che non sarebbe stata passeggera. Ho iniziato a suonare con 0 cultura della musica e ho ancora molto da recuperare. Capisco benissimo il punto del video, non lo faccio (e credo che non lo farò mai) come professione, è un mio capriccio. P.S. ho ascoltato il pezzo dei Sunset Radio, non è il mio genere ma rispetto al pop che ci propinano di solito è oro.
ciao a tutti, adesso sono in un momento un po' particolare e alcune cose son cambiate, ma ho avuto un periodo in cui facevo il giardiniere e manutenzione del verde pubblico. lavoro pesante, ma mi ripagava un sacco! a lato, suonavo la batteria in un gruppo con degli amici (genere stoner/ hardcore punk) ed ero al mio apice di felicità! facevo un lavoro che mi piaceva seppur tostino e nel contempo riuscivo a perseguire la mia passione per la musica con gente a cui voglio un mondo di bene. suonavamo in giro in posti underground conoscendo così gente in gamba e alla mano. in quel periodo ho come capito che per sentirsi felici e soddisfatti non ci vuole troppo, ma oggi siamo talmente bombardati da così tante immagini e falsi ideali che perdiamo noi stessi. va beh volevo far sto commento solo x dire a tutti di esser se stessi fino in fondo e non rinnegarsi mai in qualsiasi cosa facciamo. dal muratore, al produttore discografico. dall'insegnante delle medie, al musicista turnista di fama internazionale. TUTTI abbiamo un valore, e al contempo la musica, l'arte, il cinema ecc... sono di TUTTI. peace ❤💪
Bel video, che bello rivedere Giacomo dopo tanto tempo Comunque dopo averlo visto ho riflettuto molto e non avendo molta esperienza sul campo mi viene da chiedermi "come si spinge un prodotto allora, se anche se è un buon prodotto e non sa essere spinto rimarrà sempre undeground?"
Io non ho provato a seguire una carriera artistica, ho studiato chitarra per 5 anni ed ho suonato in varie band ma probabilmente non avrei avuto le capacità per farlo diventare una lavoro però, a 23 anni ho deciso di seguire la mia seconda passione, ho preso la patente ed ho cominciato a guidare i camion. Ora a quasi 36 anni faccio un lavoro che mi piace ed appassiona, sto per sposarmi e la musica continua ad essere molto presente nella mia vita, direi che ho trovato un equilibrio che mi rende soddisfatto e felice... 😃
Forse c'entra poco ma io ho speso anni della mia vita per la ristorazione, era la mia passione, ho cambiato città, nazioni ed alla fine quello anormale ero sempre io perché non bevo, non fumo e non mi drogo. Già da ragazzino volevo essere indipendente, ovvero non lavorare come si intende in città, non dover pagare le bollette, avere l'ansia e tutti i problemi di questa vita frenetica. Ora ho deciso che da novembre farò wwoofing per imparare a vivere in campagna, molto probabilmente la prima esperienza sarà in Brasile e non vedo l'ora.
Secondo me il problema più grande è che al giorno d oggi la realizzazione e il successo artistico vengono giudicati solo in base a quanti soldi fai. E l arte non è solo questo, è anche questo ma non solo, è molto molto di più.
Guarda bro: Nato --> Asilo --> Elementari + Scuole di muscia --> Medie + Scuole di musica --> Apprendistato da elettricista + la mia band Metalcore (sono Svizzero quindi l'apprendistato è stato 4 anni di scuola e lavoro abbastanza tosti) --> Maturità Tecnica + band metalcore --> Sergente a militare + band metalcore --> un anno come ingeniere elettronico + band metalcore (trasferito in svizzera francese). Ora mi trovo quà dopo tutto sto percorso e mi rendo conto che l'unica cosa che amo veramente è la musica sotto tutti i suoi aspetti! mi sono detto "Fanculo non posso continuare a studiare qualcosa solo perchè è sicuro, io voglio vivere la mia vita e fare ciò che amo". Dopo tutto questo percorso "tecnico" ho preso la decisione di lasciare lo studio dell'ingenieria elettronica per dedicarmi allo studio della musica e della produzione e a settembre inizierò un nuovo percorso che sarà alimentato dalle mie passioni. La cosa migliore è che ho realizzato di quanto sono fortunato: dopo 7 anni di relazione la mia ragazza mi ha detto "Devi fare quello che senti dentro, basta che tu sia felice e poi non mi importa il resto"; questo è rispetto e amore, ragazzi circondatevi solo di persone cosi!
Nel dubbio Giacomo era tantissimo nella parte, ho adorato ahahah Ho sentito molto mio questo video, leggermente diversi i ruoli rispetto alla mia esperienza reale ma ho vissuto (e vivo) al 100% ogni singola parola che è stata detta. Sempre e comunque love for Pela
Video stupendo. Sono molto diviso personalmente su ciò che voglio fare come lavoro, perché mi voglio sia concentrare in un ambito più relativo alle lingue (interprete o insegnante) o un qualcosa legato alla musica (batterista o che so io). Poi però realizzo quanto queste due strade possano veramente aiutarmi in un paese del genere, con conoscenze mie del genere; vedere già i miei amici farsi un lavoro part-time d'estate mi fa rendere conto di quanto io potrei essere arretrato rispetto a loro. Non sto cogliendo le occasioni estive di guadagnare qualcosa? Devo lasciare andare le passioni per un attimo e fare esperienza? W Pela
Io sono un ragazzo che studia Fisica, una materia che mi appassiona tanto e che mi piace studiare. Le difficoltà sono parecchie (come penso qualsiasi percorso), ma faccio quello che mi piace, quindi quando ne parlo con gli altri è difficile che mi dicano che quello che sto facendo è sbagliato, ma sicuramente vengo visto come quel tipo che ha scelto la strada più semplice (studio, università e poi lavoro). Questo però non vuol dire che sia quella più facile. Se un ragazzo della mia stessa età (20) si mettesse a parlare di lui che ha fatto un anno sabbatico all'estero ed ora studia musica al conservatorio, oppure parla della sua passione per il cosplay, la fotografia ... apparirebbe forse più interessante, mentre io faccio qualcosa di noioso e parlo di cose noiose. Per carità a me piace la musica (canto in modo amatoriale) il fumetto e la lettura (sono appassionato e mi piace parlarne), ma le tengo come passioni esattamente come il "pela del video". A volte noto come queste persone più alternative, che a volte si definiscono outsider, riescono a circondarsi di persone con una certa facilità, mentre trovare delle persone che la pensano come me mi sembra un po' più difficile.
Fisica è noiosa perché è universalmente riconosciuta come una cosa per persone intelligenti, e molti hanno paura di scoprirsi stupidi nel vedersi non riuscire a capirla subito. E comunque anche studiare musica può rivelarsi noioso: io ho iniziato da poco e per quanto possa essere piacevole, esercitarsi su singole battute per mezz’ora e passa l’una non è così divertente. Idem studiare tutti gli intervalli e capire come costruire le scale. Quindi chi pensa che studiare musica sia più figo dello studiare fisica lo pensa perché non ha mai fatto nessuna delle due, perché fidati che anche a parlare dei tecnicismi della musica la gente si annoia
Fisica e strada semplice... Penso sia la prima volta che l'abbia visti accomunati questi due termini xD. Poi non dirmi che fisica è noiosa perché vuol dire che annoio la gente ogni volta che ne parlo :(
@@Xaro1300 Intendo che è un percorso semplice, ti iscrivi, fai esami, ti laurei e poi cerchi una posizione aperta, ma è diverso da dire che è facile: gli esami non sono facili e prendersi una laurea (una qualunque) non è facile. Infatti semplice non è sinonimo di facile. Alcuni percorsi di vita non sono ne semplici ne facili, a volte quando fai il musicista e finisci il conservatorio non è nemmeno detto che trovi posizioni come "membro di una band" o "insegnante di musica".
@@micheleiallorenzi3958 sisi, era un gioco di parole sull'associazione spesso innata tra la parola "fisica" e la parola "difficile" xD. Per quanto anche il lavoro post-laurea oramai non è semplice da trovare neanche per le STEM, soprattutto se si vuole fare una carriera di un certo livello, devi prepararti mentalmente alla possibilità di emigrare, della possibilità di cambiare spesso lavoro ecc... Fare il musicista l'ho sempre visto come tipo di difficoltà al "fare il libero professionista", mettersi in proprio insomma, può andare bene come male e purtroppo l'impegno conta sicuramente ma non al 100% :/. Buona fortuna con gli studi!
Vorrei dire tante cose, ho paura del futuro a 27 anni e per quanto ami il cinema (come avevo già commentato in un precedente video) non sono riuscito a trovare il coraggio di proseguire gli studi in quella direzione, per paura di lasciare la mia occupazione (d'ufficio). Ad oggi non so se sto bene con me stesso, penso solo a viaggiare perché mi fa star bene e lavoro in ufficio solo perché mi serve una busta paga. Quanto potrà andare avanti tutto questo? Non lo so. Pace e amore per tutti, tenetevi stretti le vostre passioni
Per quanto mi riguarda cerco di godermi i momenti della mia vita, cerco di imparare da ogni cosa che mi circonda e dalle persone che ne sanno di più. L'importante è fare qualcosa perché senti di farlo e non per imposizione o per gli altri
Bellissimo video Daniele, mi piace la "svolta" che stai dando al tuo canale a livello di contenuti, tra l'altro è uscito da poco un video di mio padre Rickdufer che parla proprio di questo argomento e che secondo me è molto interessante, comunque pela rimane una presenza scenografica potentissima.
I Sunset li conosco da quando hanno publico pagine( canzone della Madonna secondo me) sono fortissimo. Quasi mi vergogno dei loro numeri basi meritano veramente molto di più. Facciamo uno scambio con capo
Un amico mio che suona prog rock (quindi non esattamente la canzone del sole) vuole fare chimica farmaceutica per lavorare in farmacia e non rischiare di finire per strada, ma nel frattempo è uno dei migliori chitarristi (17 anni ha questo, e non è solo bravo tecnicamente) che io abbia mai conosciuto, molto più bravo di certi aspiranti musicisti che ho incontrato
Se una persona lascia qualcuno perché ha un lavoro " normale" semplicemente non è a posto di testa. Ho amici che sono sceneggiatori e si fanno un culo della madonna ed altri che dicono di voler scrivere un libro che nok scriveranno mai mentre famno un lavoro che non smettono mai di dirmi che gli piace ma fpoi si lamentano in continuazione. Per quanto mi riguarda, mi sono semplicemente rotta i coglioni.. fate come cazzo vi pare tanto, ci sono sempre problemi in ogni caso.
ma poi che significa "normale"? alla fine le persone che vogliono una carriera lavorativa non faranno altro che cercare di stare (relazione) con altre persone che sono realizzate come loro, che hanno un lavoro che gli fa fare i soldi. se solo la società non fosse così tanto basata sull'eccellere e sulle cose materiali, allora le relazioni non sarebbero più qualcosa di effimero che si basa sull'apparire o essere una base sicura. le persone sono importanti, che siano postini, impiegati di banca, notai, spazzini...per me non conta il lavoro che una persona fa se devo starci assieme, alla fine la vita è così una sorpresa che tutto può accadere.
@@gai7486 anche io non comprendo bene questa cosa, credo sia un mix di scarsa esperienza del mondo, illusioni eccessive e troppo tempo passato su Instagram/RUclips/Tiktok. Poi penso e spero che una persona normale con più di 21/22 anni non pensi più ste cose.
Bel video, davvero il messaggio del dover rischiare è un'idiozia che deve esser superata. Rischiare non ha sempre senso, anzi, è molto meglio NON farlo, a meno di avere un ampio paracadute, ed un piano strutturato (ossia... minimizzando il rischio). Il lavoro impiegatizio non è il male, tutt'altro. E "l'imprenditoria di sè stessi" NON è il bene.
Sinceramente credo che tu abbia frainteso il video. Bisogna rischiare. Qui si parla di non fare una carriera artistica solo perché ti piace quell’arte. Esempio: io disegno e non posso vivere senza disegnare, ma mai e poi mai lo farei come lavoro. Tutto quello che lo compone mi darebbe ansia e instabilità e mi farebbe cadere la passione. Quindi posso amarlo e farlo sempre ma come “hobby”. Anzi, me lo godo di più. Però io nella vita voglio scrivere, e se mi trovo a 30 anni condannata a fare ancora la receptionist mi impicc0, perché il mio sogno è scrivere. Se pensi che non bisogna rischiare sei esattamente quel tipo di persona che a 35 anni ha un breakdown manda a puttane lavoro, amore e amicizia perché odia ogni aspetto della sua vita. Qui si parla di non farti condizionare dagli altri se loro fanno una carriera artistica che tu NON VUOI fare, non che ti caghi addosso di fare perché hai paura di fallire. C’è una bella differenza
@@dankMina Mi scuso per il ritardo nella risposta. L'avevo vista in modo diverso, magari hai ragione tu. Ma non partire con l'idea che arrivare a 30 anni senza aver realizzato il tal sogno è un fallimento totale. Le priorità nella vita cambiano, radicalmente, senza nemmeno che ce ne si accorga.
19 anni, per il momento sto convivendo da 3 mesi con il mio compagno. Sono acappata di casa per darmi un futuro migliore. Per ora mi sto dedicando alla mia salute psicologica e a costruire una casa calda e affettuosa con l'uomo che amo. Ho tanti interessi e voglio coltivarli, ma non sempre ci riesco. Il futuro mi spaventa, però faccio come mi dice sempre Alex:" Goditi il momento"
A quasi 40 anni oggi ho cambiato l’ennesimo lavoro da ufficio (dopo 15 anni in cui ho fatto solo scelte dettate dal “buon senso”), posso dirvi che avete perfettamente ragione. Fino ai 30 fate quello che ve pare. Tanto un lavoro demmerda che odierete lo troverete facilmente 😂
Molto spesso quando esco con un gruppo di persone danno per scontato che io studio . Perché mi piace leggere e studiare. Ma io lavoro al supermercato . E ho scelto di iniziare a lavorare perché ho preferito aspettare prima di andare all’università. Ho bisogno di lavorare anche perché non ci mantiene a sto mondo senza un lavoro. Una scelta . Ma non ho messo da parte i miei progetti. A me piace leggere, ma non per questo vado all’università per forza. Sono stigmi, come chi pensa che chi lavora in determinati posti e quel tipo di persona. Chissà perché. Non do colpe .. ma forse quello che rimando e cercare di essere più responsabili nel relazionarsi con gli altri.
Ma, io sono dell'idea che le passioni devi coltivarle fin da giovane, sopratutto se richiedono tempo e dedizione, e devi provare ad approcciartici lavorativamente appena finiti gli studi scolastici. Non è sempre possibile, spesso per ragioni economiche. Ma sta proprio lì il misuratore della passione nei confronti di una certa attività. Se ambisci a diventare un regista, ad esempio, il percorso è complesso e costoso. Ma se veramente è ciò a cui ambisci, inizi a lavorare, a risparmiare e nel frattempo impari il più possibile da autodidatta. Con lo smartphone provi a dirigere e montare dei micro cortometraggi, magari con delle persone con la tua stessa ambizione che potresti trovare su dei gruppi facebook, telegram o altro. Se arrivi a 25 anni o più e sei ancora lì con il pallino della regia in testa, ma lavori per 1400 euro al mese, magari con contratto indeterminato, be stento a credere che ti butterai e seguirai la tua passione. Quest'anno faccio 25 anni, e ho vari interessi. Mi piace la fotografia e il film-making (operatore di macchina). Ma mi rendo contro che nell'addolescenza e inizio dell'età adulta non ho fatto nulla per ritagliarmi un qualsivoglia spazio lavorativo. Ovviamente a 25 sarei ancora in tempo, ma ho un contratto indeterminato, ho un minimo di sicurezza in tasca. Che faccio, svuoto le tasche e ricerco qualcosa che non so se lo voglio veramente fino in fondo? Alcuni non sanno bene se vogliono perseguire i propri interessi, anche perché siamo cresciuti con youtube e social network, dove vedi americani giovanissimi fare lavori che qui in italia ci sogniamo. E sulla base di quella illusione potremmo compiere scelte azzardate, sciocce ed ingenue.
Io scrivo da tutta la vita, ma ho paura di cosa ci sia dall'altra parte del patto col diavolo per avere il vero talento. Cosa potrei perdere se ciò che mi fa vivere possa veramente venire assaporato dagli occhi degli altri. Posso bruciare la mia sicurezza per fare sospirare il mio nome da bocche che non conosco? Mi avvicinerei troppo alla morte.
Per vivere di scrittura puoi fare l'editor, il ghostwriter, o provare a sfondare direttamente come scrittore (di gialli, thriller, romance e storici, che sono gli unici generi consentiti dal mercato agli autori italiani).
Io so solo che per ora sono in un bar sotto pagato provando a tenere un po' di soldi da parte per permettermi il materiale che mi permetterà di studiare e migliorare come artista (inteso in senso grafico) senza però minimamente conoscere l'ambiente lavorativo, le aziende o per lo meno la gavetta da fare con il terrore di non essere all'altezza delle mie stesse aspettative e morire di fame in un monolocale due giorni prima di essere sfrattato senza utenze. Il tutto condito da una forte depressione e probabile tossicodipendenza
io ho sempre lavorato 40 ore alla settimana e poi quando ho tempo suono, e ci metto tutto ciò che ho dentro. mi son sempre trovato bene così. (però ricordo un mio amico che quando eravamo 19enni mi disse, ora oltre alla band noise, facciamo un bel progetto alla Massive Attack e ci facciamo i soldi. a distanza di più di 20 anni ancora rido quando riascolto la bellezza e la complessità di Mezzanine. chissà che se credeva l'amico mio).
Meglio fare un lavoro mediocre ed essere libero nell'esprimersi artisticamente, preferirei fare musica/disegnare/video etc gratuitamente solo per la passione di farlo, invece che essere influenzato per forza dal copia incolla dei trend e dalle restrizioni Safe For Work dei mass media e degli sponsor
Se qualcuno che ti ama si allontana da te per vergogna del tuo lavoro normale, prima cosa non ti amano davvero. E secondo (ma non meno importante) sicuro sono loro quelli che non sono normali.
![I.N "HALLUCINATION" | [Stray Kids : SKZ-PLAYER]](http://i.ytimg.com/vi/n5B5q1Hwt_U/mqdefault.jpg)
Come vivi la tua età, il tuo futuro, i tuoi studi/il tuo lavoro? Grazie davvero a chi vedrà questo video e supporta questo tipo di contenuti.
Vi ricordo, anche se non lo chiedo mai, che anche un "mi piace" o un commento può aiutare🖤
Molto male, ciò che studio non mi piace per nulla e purtroppo sono ormai sono all'ultimo anno e non posso abbandonare per questioni monetarie e perché ormai mi sento in dovere di finire
Vivo i miei 23 anni molto male
37 anni, una passione per la musica e il canto metal e un lavoro come responsabile dei clienti esteri in un'azienda metalmeccanica del Nord Italia.
La mia situazione la vivo molto bene, anche perché guardandomi attorno mi rendo conto di quanto io sia fortunato rispetto ad altri ragazzi della mia età: ho una casa di proprietà, un gruppo di amici eterogeneo e molto legato e una famiglia incredibilmente funzionale alle spalle.
La mia passione per la musica è rimasta la stessa per tutta la mia vita; da ragazzino coltivavo il sogno che sarei riuscito prima o poi a sfondare nella musica ma, crescendo, mi sono reso conto che la sola passione non sarebbe bastata a raggiungere questo obiettivo. Sarebbero state necessarie anche dedizione e volontà di sacrificio, oltre che la capacità di tessere rapporti personali in un mondo professionale molto "alternativo" rispetto a quelli classici. Chi dei miei amici è riuscito a diventare musicista o lavora come insegnante di scuola o privato o si è trasferito in paesi più propensi a sostenere gli artisti e la loro arte.
In definitiva ogni scelta nella vita ha le sue conseguenze, bisogna imparare ad accettarle e a portare avanti i nostri sogni anche tenendoli in un piccolo cassetto la maggior parte del tempo. Tanto loro saranno sempre lì, pronti a risvegliarsi. Non abbiate paura di perderli e non abbandonateli per strada, i sogni sono fatti della stessa sostanza delle nostre anime e sono immortali.
Oggi mi definisco un hobbista del canto e non un cantante per rispetto verso chi ha scelto di intraprendere questa carriera. In un paese come l'Italia solo i matti buoni e i veri artisti possono fare una scelta del genere ❤
27 anni fra un mese, fuori corso all'uni di 4 anni, mi fa schifo ciò che studio, vado da qualche mese da un insegnante di chitarra, mia vera passione, ma non riesco a dedicarci il tempo che vorrei, a causa dello studio che procrastino, ma mi fisso che se prima non studio, non suono, ma procrastinando lo studio, finisco per non suonare mai, finendo per non fare un cazzo tutto il giorno o a guardare video come questo, finendo per avere pensieri suicidi, a causa del mio non fare un cazzo.
Forse il mio subconscio mi frena nello studiare perché nel profondo, ho paura di cosa sarà la mia vita dopo la laurea: fare un lavoro che mi fa schifo per i prossimi 40 anni, stipendiato al minimo, per potermi pagare da mangiare e l'affitto (il mutuo ormai è un sogno) e che mi toglie tutto il tempo e le energie, finendo per non riuscire più a dedicarmi alla mia passione. Lavoro = schiavismo moderno.
Vado ad ammazzarmi. Ciao.
Ho 15 anni e la mia età la vivo in modo tranquillo, per quanto riguarda gli studi, io il prossimo anno farò terza liceo e da una parte sono sollevata, poiché la scuola che ho scelto,non mi piace, ma ciò non mi limita a coltivare le mie passioni e i miei sogni, riguardo al futuro sono una persona che ci pensa in modo molto ossessivo perciò cerco di prendere la filosofia del "Qué sara, sarà" :)
Io parlo da "vecchio" dall'alto dei miei quasi 32 anni, 10 dei quali passati a cercare invano di vivere di musica.
Ora ho un lavoro "normale" che non mi piace, ma mi permette di vivere serenamente, e finalmente posso gestire la mia passione liberamente, senza dover per forza cercare un consenso nel pubblico, ma soltanto facendo ciò che mi rende me stesso.
Beh ragazzi che dire! Ultimamente state tirando fuori questi super video introspettivi dove chi lavora, o almeno ci prova, nel mondo dell'arte sa che tutto questo è reale, perciò grazie davvero ❤
La musica, il cinema, la letteratura sono tra le mie passioni più grandi da quando sono piccolo. Molto spesso però le persone che mi stanno intorno ignorano totalmente questa cosa e mi giudicano ''noioso e monotono'' perchè faccio un lavoro (l'avvocato) in cui ''bisogna soltanto sapere gli articoli del codice civile a memoria''. Che tristezza
Ah se hanno giudicato così semplice il tuo lavoro io li avrei già aperto il cranio col codice ai tuoi amichetti, che sicuramente faranno un lavoro altrettanto impegnativo come il tuo
La tristezza è data dalla maggior parte degli studenti di giurisprudenza che al momento in cui vanno a fare il tirocinio per fare le fotocopie confermano tale cosa: basta sapere gli articoli a memoria per fare il caffe a un vero avvocato.
Pensa sono al quinto anno di liceo mi scriverò ad ingegneria e suono la batteria in una band nel tempo libero
@@eduardoGentile720 Come i Queen.
@@LoscoX non conosco la storia dei membri dei queen
Vedere Giacomo sul canale porta bei ricordi come sempre con il nostro sventrapassere pela
Ciao Daniele io da adolescente suonavo metal, sognavo di vivere di quello, feci domanda al conservatorio per basso jazz (per migliorare e fare technical death) ma non avevo la raccomandazione e non venni preso (chi conosce l'ambiente mi capirà). Mi iscrissi a Lettere e mi ambientai bene nel mondo accademico, studiai con passione, posai lo strumento ma in compenso scoprii tutti gli studi di sociologia, estetica musicale, letterature comparate e cultural studies sul metal.
Il prossimo semestre inizierò la magistrale in Filologia, verosimilmente in futuro farò il professore di lettere nei licei e non è una prospettiva che mi spaventa, anzi, oltre a piacermi mi conferisce una parziale immunità dall'incertezza e l'ansia verso il futuro che caratterizza la nostra generazione.
Pur se non con la passione di prima, continuo ad ascoltare metal, ma ormai mi rendo conto di farlo da un'altra prospettiva, e conto in futuro di approfondire l'argomento iscrivendomi alla magistrale del Dams come seconda laurea - in realtà il dams fu la mia prima ingenua scelta, scartata poi in favore di lettere perché, a parità di interesse, sapevo non avrebbe portato a niente, e in retrospettiva la considero scelta assennata.
Non vesto più le catene e non so come mi guardano quei pochi metallari che frequento quando gli parlo dell'ultimo articolo che ho letto sulla ricezione e il riuso dei classici nel Symphonic Black mediterraneo o sull'uso espressionistico della violenza nei testi dei Carcass.
Quindi, in conclusione, viviamo nel capitalismo, trovare un proprio posto nella società è difficile e lo è ancor di più conciliarlo con le passioni e i sogni che si hanno. Forse è vero che, a meno di non scendere a forti compromessi con l'industria di riferimento, l'unico modo di esprimere e vivere liberamente la propria arte è rimanere nell'underground - e questa è la lezione che ci insegnano la la storia e gli studi sul metal, e che anche tu in questo video confermi; vorrei dire che c'è un "ma è anche vero che...", ma non so quanto sia intellettualmente onesto trarre una morale dalla mia esperienza biografica.
Io ho avuto un’esperienza simile alla tua, solo che al posto di diventare musicista, per un breve periodo della mia vita ho creduto di voler vivere di scrittura.
Mi sono iscritta a lettere classiche controvoglia, tanta era la convinzione che ce l’avrei fatta.
Scrivere era l’unica cosa che riuscivo a fare senza fatica ed era una vita che mi sentivo dire, dalle maestre prima e dalle professoresse poi, oltre che dai parenti, che avevo talento, nonostante per anni non avessi avuto la minima passione per la narrativa.
La triennale l’ho vissuta malissimo, a livello accademico e soprattutto a livello psicologico, perché a un certo punto ci ho provato sul serio a “sfondare” e mi sono resa conto di quanto fosse difficile e soprattutto di quanto non facesse per me vivere nell’incertezza che certe strade comportano per loro natura.
Tutto è cambiato quando ho capito che non dobbiamo necessariamente fare di ogni nostra passione un lavoro, che tante cose ci piacciono proprio perché le viviamo nella libertà e non nella necessità, che è parte integrante del lavoro.
Riacquistando la lucidità e facendo esperienza sul campo (sollecitata dalla mia famiglia, perché io prima non volevo e poi non mi sentivo all’altezza) mi sono resa conto che insegnare mi piace, che sarà pure un lavoro “normale”, ma ti dà tanto.
Poi mi sono resa conto che è stato grazie ai lavori normali che facevano i miei genitori, lavori “grigi”, da scrivania, che mi sono potuta permettere l’infanzia magica e spensierata che ho avuto. Forse è da tutte quelle sicurezze che derivano la mia fantasia e la mia creatività. Se non ce le avessi avute, molto probabilmente sarei cresciuta in un clima teso, pensando al risparmio e alle bollette anziché ad inventare storie.
Adesso sto per laurearmi alla magistrale anch’io.
Buona fortuna per tutto, a te e agli altri che leggeranno!
27 anni e vivo molto bene la mia vita studentesca/lavorativa e privata.
Mi sento davvero male a sentire di tante persone incastrate nel fare quello che non vogliono fare o a prendere atto che la passione per qualche arte non abbia portato al futuro che speravano. Percio' racconto la mia storia nella speranza che possa aiutare qualcuno , mettendo le mani avanti e dicendo che non so esattamente cosa il futuro mi riservera' . In ogni caso mi va di dire questo messaggio per come mi sento adesso .
Nella mia vita non sono sicuramente stato un prodigio : intelligenza nella norma, concentrazione sotto la media e fino a 18 anni mi sono sentito perso e sostanzialmente senza futuro . In quel periodo l'unica cosa che mi dava gratificazione era il suonare il basso elettrico . Sentivo un enorme senso di crescita e progressione che non avevo scolasticamente e per questo ci investivo tantissimo tempo .
Finita la scuola , per circa 4 anni sono passato per lavori dei piu' svariati : idraulico, centralinista, agente immobiliare , braccia da campagna e qualcos'altro . Cercavo di dare un senso e una passione viscerale per quello che facevo senza mai riuscirci, ogni lavoro aveva le sue enormi delusioni assieme a qualche lato positivo.
Solo il suonare uno strumento mi faceva sentire davvero bene. Dopo 4 anni di lavoretti iniziai davvero a cercare di capire cosa potesse davvero piacermi e cosi decisi di iscrivermi alla facolta' di informatica visto che bazzicavo su linux e linguaggi di programmazione da anni
. Non ho mai pensato di iscrivermi al conservatorio perche' il mio modo di suonare e' molto "anti accademico" , sono discreto tecnicamente ma l'idea di studiare spartiti e cavoli vari mi ha sempre fatto storcere il naso e forse avevo gia' capito i rischi di un lavoro come musicista descritti perfettamente nel video .
Nel tempo mi sono reso conto che il lavoro da software developer/ hacker o vari ambiti nel campo informatico mi potevano dare molta soddisfazione e allora mi sono letteralmente sacrificato per laurearmi. Ci ho messo 5 anni perche' comunque non sono un talento e faccio cagare a matematica , sono stato bocciato almeno 10 volte (e fui bocciato anche alle superiori) pero' alla fine ci sono riuscito . In tutto questo il mio amore per la musica e' sempre li ad accompagnarmi , di sicuro non suono piu' 4 ore al giorno ma 30 minuti o 1 oretta ma cosi mi basta .
Alla fine di questo papiro vi invito a essere curiosi , a porre attenzione a tutto cio' che potrebbe interessarvi , a non essere ne troppo grigi ne troppo sognatori . Io forse sono stato in una posizione molto piu' fortunata di tanti di voi e me ne rendo conto ma per quello che puo' valere non vi arrendete, non ci arrendiamo .
Sono stanco di vedere attorno a me persone annichilite da cause di forza maggiore anche se non posso biasimarle . Ho avuto 734,5 fallimenti nella mia vita ma alla fine un quadra l'ho trovata e spero vivamente che forse , con questo messaggio, tutte le anime un po' smarrite possano ritrovare la forza di tirare avanti , di rischiare ,di fallire e infine venirne a capo in questo grosso casino che e' la vita lavorativa .
E se in futuro scenderemo a compromessi , almeno abbiamo l'orgoglio di averci provato e di aver fallito a testa alta .
Un saluto a tutti e complimenti a un video dalla qualita' mostruosa
Io che vengo da un contesto piccolissimo vivo la cosa in maniera opposta: le persone che fanno un lavoro umile sembrano discriminarmi perché vorrei puntare a un lavoro creativo, o per lo meno coltivare determinate cose in parallelo, e lo vedono come “inseguire un arcobaleno”
Ovvio, vivi in mezzo ai sempliciotti di bassa estrazione sociale e culturale..
facile fare il lavoro che ti piace quando hai dietro al culo i genitori a casa che se ti va qualcosa male al tuo culo ci pensano loro.Dani video stupendo come al solito ma in sto cazzo de mondo demmerda l unica cosa che fanno la differenza tra avere o non avere un futuro sono i soldi non che hai tu ma che ha la tua famiglia. un abbraccio bro e anche a giacomo :)
Io sono contento del mio lavoro, ho lottato per fare della passione per l'estetica un lavoro da graphic designer prima vedendomi respingere centinaia di curriculum e poi lavorando gratis per anni. In tutto ciò ho portato avanti anche la mia passione per la musica, alla fine mi sono pure convinto a rilasciare un album su spotify, dall'alto dei miei 2 ascoltatori mensili (uno sono io, l'altro probabilmente è mia madre). In tutto quel lasso di tempo ho ricevuto tantissimo le frustrazioni di altri scontenti del proprio percorso che si sono bloccati e si sono dati per vinti. Insomma, quello che vorrei dire è che nella vita niente è scontato, lottate per le vostre passioni e andate avanti finchè potete. Se poi una di queste passioni trova uno sbocco ottimo, altrimenti avete sempre il tempo libero per dedicarvici, non siete necessariamente definiti dalla vostra professione e chi vi giudica per questo probabilmente ha l'empatia di una seppia
Daniele, prima di tutto hai la mia stima per questi video, non solo per come sono montati, ma sopratutto per la sua narrazione. Che non scade mai nel banale, tratti temi di un certo rilievo, attuali e lo fai con estrema delicatezza e un pizzico di ironia.
Adoro il fatto che mi hai fatto conoscere, generi, cantati e gruppi, che mai e dico mai, avrei scoperto da solo e che si meritano tutto il supporto possibile. Davvero dei diamanti grezzi, che meriterebbero di essere apprezzati per il loro talento.
Sinceramente, non ti ho mai reputato uno youtuber, ma un vero è proprio artista, sono tante sfaccettature. Non sono il tipo da fare certi commenti, anche se ti seguo da anni, ma ci tenevo a dirtelo.
Grazie veramente di cuore, parole anche fin troppo esagerate per me ma davvero sono super contento che qualcuno pensi questo e supporti il mio lavoro in questo modo🖤
Comunque su questo sono contento di essere nato e cresciuto in provincia, solo nelle grandi città possono esistere persone così tanto distaccate dalla realtà, annoiate e alienate a tal punto dal ripudiare qualsiasi cosa non sia una carriera artistica.
Buontemponi che odiano lavorare
Un applauso a chi ha fatto le riprese (sono veramente stupende) e a chi ha scritto tutto il video, questo è ciò che voglio su yt
Questo è uno dei video più belli che avete mai fatto. Andando ancora a scuola non posso capire al 100% ciò che prova una persona in quella situazione, però posso dire che ho un sacco di confusione in testa: la scelta di una scuola sbagliata, e la pressione nel non voler deludere i famigliari non aiutano proprio, molto spesso penso tra me e me "chissà come sarebbe vivere facendo arte, facendo ciò che mi oiace..." Molte persone dicono che o non si campa o è il lavoro migliore che si possa fare, nessuna via di mezzo... Spero di capire cosa prima o poi cosa fare
PS: adoro che Giacomo sia in questo video :')
Purtroppo è così: i lavori che dipendono dal piacere al pubblico ed essere il migliore in un campo (calciatore, cantante, disegnatore, scrittore) funzionano con la meccanica della viralità. Perché più piaci e più la gente ti consiglia agli amici e più piaci e più vinci premi e più piaci e più ottieni collaborazioni e più piaci. Per uno che piace e prende un pubblico e guadagna molto, novantanove faticano tutta la vita. La probabilità di guadagnare il giusto e vivere una vita tranquilla è bassa, e tipicamente legata a lavori paralleli più tradizionali come insegnare canto; la probabilità di fare il botto e vivere alla grande è bassissima. Purtroppo sentiamo solo le interviste di chi ce l'ha fatta - perché nessuno intervista "Mario che insegna flauto alle medie" - e ne abbiamo una percezione sbagliata. È come fare l'imprenditore: il 90% delle startup falliscono nei primi 5 anni senza aver mai prodotto un utile, ma non le conosciamo neppure - conosciamo i giganti che generano miliardi. Di contro, se fai l'ingegnere informatico al 99% trovi almeno un lavoro OK subito dopo la laurea.
Nessuno ti può dire se ne valga la pena o meno, molto dipende anche dalla tua situazione familiare e personale: Puoi rischiare di non guadagnare niente o quasi niente per 10 anni, prima di arrenderti? Vuoi sposarti e avere figli a breve? Vuoi andare a vivere da sol*? E ovviamente da quanto sia importante davvero l'arte per te, se è qualcosa che ti piace ma riesci anche a pensare di fare altro onestamente non ci penserei proprio. Il tipo di sacrificio necessario _per avere una possibilità_ (che potrebbe poi non concretizzarsi) lo fai solo se hai il fuoco dentro, se non hai dubbi che non potresti fare altro. Se hai il dubbio tu in primis, ci penserei due volte.
Ragazzi, vivete e lasciate vivere. Non giudicate le vite degli altri, non potete sapere cosa ci sia dall'altra parte. Siamo tutti bravissimi a emettere sentenze, ma in realtà siamo tutti sulle stessa barca. Quando guardiamo gli altri, nonostante abbiamo corpi diversi, occhi diversi, caratteri diversi, nel profondo sapremo di essere la stessa, bellissima, identica cosa. E quindi, forse, quei giudizi che siamo così esperti ad affibiare, in realtà riflettono qualcosa che abbiamo dentro noi per primi, che abbiamo paura a guardare in faccia
Sempre stata grande appassionata di musica, cinema e fumetti. Ho da sempre il desiderio di lavorare in uno di questi campi, partendo sconfitta in partenza perché sapevo sarebbe stato difficile. Con l'università mi sono avvicinata al mondo dell'editoria, settore purtroppo abbastanza morente in cui forse forse puoi entrare se hai la possibilità di permetterti di fare dei master molto costosi con le case editrici.
Poi ho scoperto, quasi per caso, che in realtà un filo conduttore in tutto questo c'è: la grafica. Il mondo della grafica mi ha sempre accompagnata e non me ne ero mai resa conto. Me la sono sempre cavata, ho l'occhio adatto a questo tipo di lavoro, sono creativa ma anche razionale al punto giusto. Insomma, tutto quello che serve per fare il grafico. Ce ne ho messo di tempo, ma credo finalmente di aver trovato qualcosa in cui sono brava, che mi gratifica, mi spinge a dare il meglio di me e che soprattutto mi permette sempre di attingere ispirazione dalle mie passioni (e chissà magari un giorno di creare una locandina per un concerto o una copertina per un fumetto). Chi vi dice che seguendo le proprie passioni non si lavora ha ragione. A parte scherzi, sappiate soltanto che dovrete fare tanti sacrifici, come per ogni altra cosa, ma che sarete meno supportati rispetto a chi sceglie un percorso più "convenzionale" (e parlo anche di costi dei corsi ecc). Ma provateci, datevi sempre una chance, almeno non invecchierete con rimpianti!
Identificatissimo. I cameo sono sempre un colpo all'anima, mi sembra di essere tornato a i miei 22 anni. Pela ti mando un bacino sulla fronte, lo stai facendo bene, continua così ❤
Leggenda vuole che Giacomo sia tornato sul canale dopo essere partito in America per annare a sfonna'
Uno dei video migliori del canale, molto introspettivo, mette in luce falsi miti su cui tante persone basano la propria vita e le proprie relazioni, alla fine lascia anche un po' di ottimismo.
Nel dubbio w pela
concordo
Mi associo
Approvo
Un video che arriva nel momento perfetto della mia vita.
Era esattamente quello che avevo in mente, senza aver però trovato le parole giuste da dirmi, ci avete pensato voi, grazie.
L'arte è semplicemente la testimonianza del nostro passaggio. Se fin da subito la nostra arte è finalizzata a diventare una professione non è arte.
Non esistono artisti e non artisti, tutti possiamo fare arte, anche un giorno all'anno o un giorno in tutta la nostra vita.
Non è una cosa che va inseguita, mettendo da parte tutto il resto nella vita, ma è un contributo che diamo al grande spettacolo di cui tutti possiamo godere
Non é che con un video mi hai rivelato la verità, però sinceramente, per la prima volta mi sono sentito capito davvero. Sono sempre stato sfrenatamente appassionato per musica, cinema e arte, ma non ho mai voluto impegnarmici seriamente perché faticare su questo tipo di cose me le fa odiare (non dico sia giusto, semplicemente sono fatto cosi). Ho un lavoro che mi soddisfa 100% remote e sto da dio con me stesso ora. Spesso mi chiedo perché ora tutti stiano in fissa con questo arrivismo artistico, quando la ricchezza vera é la serenità. Vedendo il 99% della gente sembra non condividere questo pensiero, ero quindi arrivato a mettere in dubbio la mia visione chiedendomi se stessi sbagliando (e qui la classica ansia sociale odierna assume un altro connotato ben noto, ossia la consapevolezza di essere diversi e di non riuscire ad adattarsi alla direzione comune). Questo video mi da una conferma di cui avevo bisogno in questo momento. Per finire, il mio era più un dubbio esistenziale nei confronti di me stesso, visto che la ragazza ce l’ho da 4 anni e stiamo benissimo insieme.
Video stupendo! Ho 28 anni e forse sono troppo millenial o troppo cinica per capire davvero la paura di fare un "lavoro vero", perché ho sempre visto la prospettiva di fare il calciatore o la velina (sono vecchia sì) come un sogno e basta. Tuttavia capisco la paura di vivere il mondo degli adulti e confrontarsi con il la realtà dura e cruda, perché alla fine lavorare è anche questo… Però al mio fianco ho il mio compagno che per anni ha cercato di avere un lavoro normale per sostenersi e fare il disegnatore e quando se l'è sentita è riuscito a campare solo disegnando. Ha iniziato a disegnare consapevolmente a 16 anni, ora ne ha 30... Per tre anni ha fatto sia una cosa che l'altra... sicuramente ci vuole tanta pazienza e un sacco di spirito di sacrificio.
Stupendi questi video, per me che vado ancora al liceo sono ottimi per rovinarmi ogni speranza di prospettiva. No comunque davvero, prendono argomenti molto introspettivi e li affrontano in modo originale spingendo sempre alla riflessione.
Io avrei voluto iniziare l'accademia di cinema dopo la scuola ma comunque ho optato per una mia altra grande passione, mi iscriverò a filosofia e tenterò di insegnare (o almeno questi sono i miei progetti), per mantenere il cinema come una passione da coltivare indipendentemente. La verità è che con la situazione attuale non so nemmeno se me la potrò permettere l'università, ma è assurdo che qualsiasi situazione io voglia scegliere venga sempre vista come troppo rischiosa e che probabilmente non mi darà un futuro.
Daje
Qui è un quasi 27enne che vi parla, con il sogno di riprendere a suonare la chitarra e suonare in una band, nel tentativo di diventare famoso e morire prima dei 28, per fare compagnia a Jim Morrison, Amy Winehouse ecct.
Scherzi a parte, da quando sono stato assunto nel pubblico a tempo indeterminato e ho un mio stipendio (e di conseguenza anche una mia indipendenza, seppure non totale) sto bene, ho dei momenti di burnout ogni tanto determinati dal fatto che sto portando a termine la laurea e, non avendo mai lavorato e studiato insieme, mi pesa non poco come situazione. Pur non essendo il lavoro dei miei sogni, sto bene con me stesso e ho un sacco di progetti e passioni che non vedo l'ora di portare avanti nel momento in cui finalmente avrò il tempo da dedicarci (cosa che al momento non ho, a causa degli esami che ancora mi mancano). Tra questi c'è il riprendere con la chitarra, passione che ho stupidamente abbandonato da ragazzino (e oggi me ne pento amaramente, dato che sto virando i miei gusti musicali dal rap che ormai mi sembra scontato e poco innovativo, al metal di cui sto riscoprendo i vari gruppi, a partire dai SOAD e Slipknot). Ma anche gareggiare nella muay thai, senza fare del mio sport preferito una carriera (anche perché ormai è troppo tardi, lol) o approfondire i miei studi per conto mio. In fondo è questo l'unica mia aspirazione per il futuro, ovvero il raggiungimento della completa libertà e indipendenza, di poter fare ciò che più mi aggrada dopo aver finito il mio turno in ufficio.
L'esempio sono io! A 16 anni ho iniziato a studiare tatuaggi, dai 18 ai 20 anni ne ho fatti un botto su gente a caso e poi, dopo essermi esaurito ho capito che non volevo realmente fare quel mestiere e che mi sono spinto a seguire quel percorso per i soldi, per la paura di dover fare un lavoro comune e per l'immagine che avevo su gli altri, ora ho 26 anni e tiro avanti con lavori "normali"
Un giorno capirò come quest'uomo riesce sempre a fare l'edgy riflettendo seriamente su temi importanti e come Pela riesca ad essere dio anche quando viene lasciato.
È incredibile il timing di questo video. Proprio quest'ultimo anno mi ha visto nella mia più totale insicurezza per una scelta molto importante che vorrei fare: mollare il mio attuale lavoro (in uno studio d'ingegneria) e prendere la mia strada. Non si puo certo dire che abbia le idee chiare (dal diploma ho avuto mille idee sul mio futuro senza mai realizzarne una) ma, alla veneranda età di 21 anni, mi sono reso conto che vorrei fare della musica il mio lavoro.
Inutile dire che comunque ho una paura fottuta, prima perché inizierei molto tardi, poi perché abbandonerei la "sicurezza" finanziaria del mio attuale lavoro per buttarmi in un ambito di cui conosco la precarietà, e infine perché non vorrei rientrare nella categoria "finti appassionati".
Un mattone di testo per elencare della pare mie (magari pure inutili), ma anche per ringraziarvi di portare all'occhio temi del genere :)
Daniele Montesi prova a non fare l'edgy per un singolo video challenge (100% impossibile). Comunque like per il ritorno epico di Giacomo.
Video stupendo, come tutti quelli di questo tipo usciti ultimamente.
Mi rivedo totalmente, il problema è che raggiungere questa consapevolezza non è così facile, rimani in questo limbo in cui non sai se ti fermi perché vuoi fermarti o perché non sei abbastanza per andare avanti.
Ps. Più video così, sono piccole opere d'arte.
Io sono vecchia scuola, sicurezza finanziara anche con un lavoro che ti fa schifo e poi coltivi le tue passioni nel tempo libero. Purtroppo non facciamo la fotosintesi (sarebbe stupendo 🌱) quindi il vile denaro serve, anche perche puoi provare a sfondare in parallelo al tuo lavoro normale, non per forza devi mollare tutto a caso, poi se va bene ci puoi pensare.
Ps. Ricordatevi che l'ambiente di lavoro spesso è quello che fa la qualita del lavoro stesso. Se sei in un posto pieno di gente che ti sta simpatica e con cui vai d'accordo anche un lavoro che ti fa schifo puo prenderti bene. Cosi come puoi fare il lavoro dei tuoi sogni na se è pieno di gente che ammazzeresti ti fanno passare la voglia di alzarti la mattina.
Io vado ancora a scuola, e perciò non vivo queste situazioni in prima persona. Però ammetto che nonostante ciò mi riesco a rivedere in questo stile di vita, e vi ringrazio per ricordarmi ogni volta che non sono da solo.
P. S.
Spero di rivedere Giacomo anche in altri video in futuro. 🖤
Completamente d'accordo con tutto quello che avete detto, tanto che fino a poco tempo fa ho sempre pensato di lasciare la musica solo come hobby (faccio il produttore) e di trovarmi un lavoro stabile con cui poter finanziare la mia passione. Ho da poco cambiato prospettiva, per lo meno voglio provare a iniziare una carriera come produttore, ma se dopo un anno mi accorgerò che non sta andando bene sarebbe normale e giusto trovare un altro lavoro, un giusto compromesso per vivere sereni, alla fine è quello lo scopo.
Faccio un lavoro normalissimo e mi piace molto. Tuttavia mi piace tantissimo anche fare arte e musica con i miei amici e non vi ho mai rinunciato. Non perché voglia vivere il sogno e riuscire a sfondare il qualche modo, ma perché mi fa stare bene farlo. Lo trovo molto gratificante e mi fa sfogare parecchio, in più non volendolo fare per lavoro mi consente di non dover mai scendere a compromessi, ed il mio lavoro attuale mi consente economicamente di poter coltivare questa passione, cosa che altrimenti non potrei fare.
Sunset Board - Note Blu è un bel pezzo pop punk che mi farebbe piacere ascoltare in radio, può andarci. Non è di per sé commerciale ma la voce (il timbro molto cremoso), le sonorità, la scala (forse è maggiore? Ha un sound molto allegro) e tutto il resto la rendono molto godibile all'ascolto e potrebbe (dovrebbe?) diventare mainstream... e invece meno di 1000 iscritti. Ma forse solo per ora. Che sia qualcosa di emergente destinato a spaccare? Come sempre Daniele proponi roba di qualità, tendenzialmente più alta di quella passata in radio commerciali e tendenzialmente valida tanto quanto quelle che propongono brani più ricercati.
Estremamente felice di sentirti parlare dei sunset radio che personalmente credo meritino un sacco
io riesco sia a lavorare che a fare musica proprio perché ho imparato a fare le cose da solo con molta pratica e sacrifici che si sono rivelati una vita migliore
Ho 24 anni, studio all'università (fuori corso) amo la musica in ogni sua forma e dimensione.
Solo da qualche anno ho veramente capito chi sono, cosa sono e cosa voglio fare nella vita. Tuttavia sono circondato da gente che non mi capisce e che non ha la minima idea di cosa voglia dire perseguire le proprie passioni in modo serio con tutte le paranoie che ci sono dietro. Vivo in una città con la mentalità di un paesino di provincia, niente locali se non le classiche "discoteche estive" che non sopporto, 0 pub, 0 locali con musica dal vivo. Vivo nella costante paura poter fallire nel diventare quello che voglio ma mi sforzo ogni giorno per combatterla. Ormai sono 4 anni che studio musica e sono giunto a una conclusione: io sono questo e non voglio cambiare perché la gente mi allontana (già successo). Voglio andare per la mia strada e vedere dove mi porta, altrimenti rimarrebbero solo rimpianti no?😂
Il fare arte e potersi procurare il pane con ciò sono due elementi un po' in contrasto, è molto più semplice lavorare per commissioni ma non è detto che ciò ti soddisfi. Paradossalmente ti stressa meno avere un lavoro normale, mangiarci e potersi pagare le proprie passioni, e perché no, sapendo di non dover dipendere dagli introiti del tuo lavoro creativo, sentirsi veramente liberi e forse produrre comunque dei lavori soddisfacenti e innovativi.
Mi secca parecchio che il lavoro d'ufficio nello stereotipo comune sia quello della persona grigia, insoddisfatta etc. io sono contenta del mio lavoro e asseconda comunque delle altre mie tendenze.
Ad ogni modo il lavoro che si fa è solo una parte del puzzle che compone una persona, non è solo il lavoro che ti rende interessante o meno.
E poi conosco un sacco di gente che fa l'artista ma fa anche l'insegnante (lavoro super comune) o altro.
I casi delle rotture sentimentali poi sono complicati, a volte è più semplice semplificare i motivi anche se poi il risultato è quello di risultare superficiali, come quello di questo video, poi questo caso ovviamente non so. Sta di fatto che al di là della narrazione sentimentale (che mi sembra un po' buffa) ne è nato un interessante argomento di discussione.
è sempre bello rivedere giacomo, mi fa tornare un po' ai tempi di "come (nome band) scrivono le canzoni" (quello sui system era il migliore) e "come scrivere una canzone (sottogenere metal)", questa tematica mi tocca molto perché io non voglio lavorare, io vorrei fare il cantante io amo la musica ma non ho mai suonato nulla se non il piano e non ho mai preso lezioni di canto, però quando canto sento come se potessi esprimere tutto ciò che non ho detto in vita mia per paura, quando ascolto la musica sento emozioni che non ho mai provato poiché abituato sempre al niente totale, questo mi ha fatto capire quante possibilità di fare esperienze bellissime ho perso durante la mia adolescenza e inoltre lavorare è troppo faticoso vi prego non fatemi lavorare
Bel video, condivido in pieno il messaggio.
Certo che quando vedo Giacomo mi parte automatico in testa "sono molto brutal" ed un po' mi distraggo.
io ho quasi 45 anni e nonostante abbia raggiunto con fatica molti traguardi, mi sento legato ad un sistema talmente vecchio e marcio che probabilmente mi porterò dietro per sempre. La mia paura più grande sta nel manipolare "inconsciamente" con il mio vissuto o nel non riuscire a rispettare il cambio generazionale che vivrà mio figlio, con valori poco concreti e forse limitati, tra cui "studia se vuoi lavorare ecc ecc". cioè sicuramente vorrei studiasse per far si che abbia una più facile preparazione e capacità, ma non vorrei neppure che questo sistema, lo limiti ad arrivare poi a essere ancora una volta schiavo di un sistema della società. Discorso complesso ma molto interessante. Grazie dei tuoi video
Ciao, sono un diciannovenne. Una cosa che personalmente mi dà davvero tanto fastidio della tua generazione (sto generalizzando sia chiaro) è che spesso tenda a dire che "il lavoro è la cosa più importante che hai", "il lavoro è la cosa più importante della tua vita". Personalmente penso sia abbastanza aberrante e essenzialmente un po' un fallimento esistenziale... Le persone della mia generazione penso abbiano capito tutto questo e non sono pronte a svendersi al primo titolare tirchio che si trovano davanti. Quindi per favore non dire mai a tuo figlio che non ha voglia di lavorare, e cerca anche di capire che il suo comportamento sfaticato, forse atarassico, (non lo conosco personalmente sto solo parlando della tendenza che hanno i miei coetanei a relazionarsi con i genitori) può essere anche dovuto al periodo storico in cui vive. Ricordati che non viviamo in tempi facili e per quello che si sente non è completamente vero affermare che abbiamo tutta la vita davanti, perché sembra che il mondo debba finire da un giorno all'altro... (altro discorso molto complesso). Grazie dell'attenzione, spero che questo possa aiutarti. Mi sento di dirti di non avere mai paura a parlare con tuo figlio, anche se pensi di essere di un'altra mentalità è attraverso il dialogo che si cresce.
Per quanto riguarda lo studio, fagli fare quello che si sente. Se cambia idea aiutalo a cambiare corso di studi (che sia superiore o universitario), è normalissimo capire di non essere portati ad una facoltà. Se mai deciderà di interrompere i suoi studi, permettiglielo. C'è sempre tempo per riprendere a studiare e viviamo in un'era in cui non è più necessaria la scuola per studiare. Puoi seguire gratuitamente corsi sul web per esempio: paradossalmente l'università è più limitante perché pensata per il mondo del lavoro.
Sono passato da qualche anno a "un lavoro sicuro" e hai ragione, se ti piace è giusto starci, ho piu soldi per le mie passioni (meno tempo) ma sento che le mie passioni vanno meglio di quando sognavo di fare l'artista di lavoro probabilmente per questa assenza di ansia.
Questi contenuti introspettivi/psicologici sono veramente incredibili. Parlare di queste tematiche è davvero importante, massima stima❤🔥
Questo credo sia uno dei vostri migliori video. Questo argomento non l'ho mai visto portato e discusso da nessuno
Capisco perfettamente quello che di prova, io ero quel bambino che da piccolo si metteva davanti allo specchio e simulava il combattimento a mani nude ,che sognava di fare il pugile professionista che piangeva se perdeva a calcio oppure a qualsiasi altro sport, quello che alle medie è stato espluso 2 volte per rissa, che alle superiori faceva il deficiente in classe che fumava le canne ed andava in palestra invece di studiare, mi interessava solo diventare il piu forte a pestare...in poche parole robe da bimbetti viziati non sto qui a dilungarmi oltre... nella vita l'importante è mangiare dormire avere un tetto sotto la testa e circondarsi di persone che ci vogliono bene , il resto son puttanate.
Molte volte ci fossilizziamo sul lavoro che vogliamo fare e che ci piace e segua le nostre passioni, ma molte volte ciò non accade ma non deve essere un dramma anzi deve essere presa come un occasione, perché nel momento in cui farai un lavoro noioso e antipatico che ti mantiene sembra che tutto finisca mentre invece si deve pensare che tu con quei soldi puoi godere dei tuoi hobby e della tua arte e che quindi dopo una giornata in cui ti sei spaccato il culo, con quei soldi potrai anche comprarti un libro, un manga, fare un abbonamento in quella piattaforma di stream e di tutto e di più, ma sta in te vederla così, ed è in questo modo che puoi sviare da quel “merda di lavoro” che fai, e probabilmente starai bene con te stesso
Io ho avuto l'esperienza opposta, gente che non mi prende sul serio o mi ghosta perché ho deciso di intraprendere una strada artistica e cercare di farla diventare un lavoro
Giacomo mi era mancato.
Un video molto maturo e mi piace un sacco questa svolta del tuo canale
Io ho fatto un album complesso, pieno di riferimenti a culture e generi diversi, un album con una trama, fatto per raccontare la mia arte.
Sono finito ad Xfactor per sponsorizzarmi.
Ho rovinato una canzone pop con lo scream, dimenticandone anche un pezzo e fallendo la live (colpa anche dell'ora tarda in cui ho fatto la performance dopo un giorno a fare quasi nulla sul set con poche ore di sonno e praticamente senza aver bevuto), quasi 0 di seguito ricevuto
Continuo a fare la mia arte, è più di un anno che lavoro sul prossimo album, ma ogni mese, almeno una volta penso di voler smettere ed a volte ho smesso, ma poi (magari la notte), ti si accende una lampadina, un idea e continui anche se avevi detto che era meglio smettere.
Truffe, notti in bianco, figure che spariscono o che non consegnano il lavoro, figure "importanti" che ti danno consigli senza senso, tutto questo unito ad un incertezza del futuro e di star sprecando tutti quei soldi che potevano essere messi da parte per un mutuo...
Ho cominciato a suonare la chitarra a 25 anni, prendo faccio lezioni settimanali e tutto'ora faccio schifo.
Ho preso in mano una chitarra tanto per provare e da quel momento per la prima volta in vita mia ho deciso che avrei dedicato allnni del mio tempo a una mia passione, che non sarebbe stata passeggera.
Ho iniziato a suonare con 0 cultura della musica e ho ancora molto da recuperare.
Capisco benissimo il punto del video, non lo faccio (e credo che non lo farò mai) come professione, è un mio capriccio.
P.S. ho ascoltato il pezzo dei Sunset Radio, non è il mio genere ma rispetto al pop che ci propinano di solito è oro.
ciao a tutti, adesso sono in un momento un po' particolare e alcune cose son cambiate, ma ho avuto un periodo in cui facevo il giardiniere e manutenzione del verde pubblico. lavoro pesante, ma mi ripagava un sacco! a lato, suonavo la batteria in un gruppo con degli amici (genere stoner/ hardcore punk) ed ero al mio apice di felicità! facevo un lavoro che mi piaceva seppur tostino e nel contempo riuscivo a perseguire la mia passione per la musica con gente a cui voglio un mondo di bene. suonavamo in giro in posti underground conoscendo così gente in gamba e alla mano. in quel periodo ho come capito che per sentirsi felici e soddisfatti non ci vuole troppo, ma oggi siamo talmente bombardati da così tante immagini e falsi ideali che perdiamo noi stessi. va beh volevo far sto commento solo x dire a tutti di esser se stessi fino in fondo e non rinnegarsi mai in qualsiasi cosa facciamo. dal muratore, al produttore discografico. dall'insegnante delle medie, al musicista turnista di fama internazionale. TUTTI abbiamo un valore, e al contempo la musica, l'arte, il cinema ecc... sono di TUTTI. peace ❤💪
Bel video, che bello rivedere Giacomo dopo tanto tempo
Comunque dopo averlo visto ho riflettuto molto e non avendo molta esperienza sul campo mi viene da chiedermi "come si spinge un prodotto allora, se anche se è un buon prodotto e non sa essere spinto rimarrà sempre undeground?"
Non vedo l'ora di avere qualcosa di significativo da scrivere.. per ora nutriamo l'algoritmo.
Daje!! 🏆👀🐐🇮🇹✌🏼
Io non ho provato a seguire una carriera artistica, ho studiato chitarra per 5 anni ed ho suonato in varie band ma probabilmente non avrei avuto le capacità per farlo diventare una lavoro però, a 23 anni ho deciso di seguire la mia seconda passione, ho preso la patente ed ho cominciato a guidare i camion. Ora a quasi 36 anni faccio un lavoro che mi piace ed appassiona, sto per sposarmi e la musica continua ad essere molto presente nella mia vita, direi che ho trovato un equilibrio che mi rende soddisfatto e felice... 😃
a livello fotografico veramente mostruoso, grande Luca. anche la tematica molto bella, continuate così.
Forse c'entra poco ma io ho speso anni della mia vita per la ristorazione, era la mia passione, ho cambiato città, nazioni ed alla fine quello anormale ero sempre io perché non bevo, non fumo e non mi drogo. Già da ragazzino volevo essere indipendente, ovvero non lavorare come si intende in città, non dover pagare le bollette, avere l'ansia e tutti i problemi di questa vita frenetica. Ora ho deciso che da novembre farò wwoofing per imparare a vivere in campagna, molto probabilmente la prima esperienza sarà in Brasile e non vedo l'ora.
Secondo me il problema più grande è che al giorno d oggi la realizzazione e il successo artistico vengono giudicati solo in base a quanti soldi fai. E l arte non è solo questo, è anche questo ma non solo, è molto molto di più.
Guarda bro: Nato --> Asilo --> Elementari + Scuole di muscia --> Medie + Scuole di musica --> Apprendistato da elettricista + la mia band Metalcore (sono Svizzero quindi l'apprendistato è stato 4 anni di scuola e lavoro abbastanza tosti) --> Maturità Tecnica + band metalcore --> Sergente a militare + band metalcore --> un anno come ingeniere elettronico + band metalcore (trasferito in svizzera francese). Ora mi trovo quà dopo tutto sto percorso e mi rendo conto che l'unica cosa che amo veramente è la musica sotto tutti i suoi aspetti! mi sono detto "Fanculo non posso continuare a studiare qualcosa solo perchè è sicuro, io voglio vivere la mia vita e fare ciò che amo". Dopo tutto questo percorso "tecnico" ho preso la decisione di lasciare lo studio dell'ingenieria elettronica per dedicarmi allo studio della musica e della produzione e a settembre inizierò un nuovo percorso che sarà alimentato dalle mie passioni. La cosa migliore è che ho realizzato di quanto sono fortunato: dopo 7 anni di relazione la mia ragazza mi ha detto "Devi fare quello che senti dentro, basta che tu sia felice e poi non mi importa il resto"; questo è rispetto e amore, ragazzi circondatevi solo di persone cosi!
Studio ingegneria e conosco solo persone che vogliono fare lavori d'ufficio, è affascinante vedere l'altra faccia della medaglia
Nel dubbio Giacomo era tantissimo nella parte, ho adorato ahahah
Ho sentito molto mio questo video, leggermente diversi i ruoli rispetto alla mia esperienza reale ma ho vissuto (e vivo) al 100% ogni singola parola che è stata detta.
Sempre e comunque love for Pela
Video stupendo. Sono molto diviso personalmente su ciò che voglio fare come lavoro, perché mi voglio sia concentrare in un ambito più relativo alle lingue (interprete o insegnante) o un qualcosa legato alla musica (batterista o che so io). Poi però realizzo quanto queste due strade possano veramente aiutarmi in un paese del genere, con conoscenze mie del genere; vedere già i miei amici farsi un lavoro part-time d'estate mi fa rendere conto di quanto io potrei essere arretrato rispetto a loro. Non sto cogliendo le occasioni estive di guadagnare qualcosa? Devo lasciare andare le passioni per un attimo e fare esperienza?
W Pela
Io sono un ragazzo che studia Fisica, una materia che mi appassiona tanto e che mi piace studiare. Le difficoltà sono parecchie (come penso qualsiasi percorso), ma faccio quello che mi piace, quindi quando ne parlo con gli altri è difficile che mi dicano che quello che sto facendo è sbagliato, ma sicuramente vengo visto come quel tipo che ha scelto la strada più semplice (studio, università e poi lavoro). Questo però non vuol dire che sia quella più facile. Se un ragazzo della mia stessa età (20) si mettesse a parlare di lui che ha fatto un anno sabbatico all'estero ed ora studia musica al conservatorio, oppure parla della sua passione per il cosplay, la fotografia ... apparirebbe forse più interessante, mentre io faccio qualcosa di noioso e parlo di cose noiose. Per carità a me piace la musica (canto in modo amatoriale) il fumetto e la lettura (sono appassionato e mi piace parlarne), ma le tengo come passioni esattamente come il "pela del video".
A volte noto come queste persone più alternative, che a volte si definiscono outsider, riescono a circondarsi di persone con una certa facilità, mentre trovare delle persone che la pensano come me mi sembra un po' più difficile.
quando hai questa sensazione è perché devi cambiare giro di amicizie... fidati
Fisica è noiosa perché è universalmente riconosciuta come una cosa per persone intelligenti, e molti hanno paura di scoprirsi stupidi nel vedersi non riuscire a capirla subito. E comunque anche studiare musica può rivelarsi noioso: io ho iniziato da poco e per quanto possa essere piacevole, esercitarsi su singole battute per mezz’ora e passa l’una non è così divertente. Idem studiare tutti gli intervalli e capire come costruire le scale.
Quindi chi pensa che studiare musica sia più figo dello studiare fisica lo pensa perché non ha mai fatto nessuna delle due, perché fidati che anche a parlare dei tecnicismi della musica la gente si annoia
Fisica e strada semplice... Penso sia la prima volta che l'abbia visti accomunati questi due termini xD.
Poi non dirmi che fisica è noiosa perché vuol dire che annoio la gente ogni volta che ne parlo :(
@@Xaro1300 Intendo che è un percorso semplice, ti iscrivi, fai esami, ti laurei e poi cerchi una posizione aperta, ma è diverso da dire che è facile: gli esami non sono facili e prendersi una laurea (una qualunque) non è facile. Infatti semplice non è sinonimo di facile. Alcuni percorsi di vita non sono ne semplici ne facili, a volte quando fai il musicista e finisci il conservatorio non è nemmeno detto che trovi posizioni come "membro di una band" o "insegnante di musica".
@@micheleiallorenzi3958 sisi, era un gioco di parole sull'associazione spesso innata tra la parola "fisica" e la parola "difficile" xD.
Per quanto anche il lavoro post-laurea oramai non è semplice da trovare neanche per le STEM, soprattutto se si vuole fare una carriera di un certo livello, devi prepararti mentalmente alla possibilità di emigrare, della possibilità di cambiare spesso lavoro ecc...
Fare il musicista l'ho sempre visto come tipo di difficoltà al "fare il libero professionista", mettersi in proprio insomma, può andare bene come male e purtroppo l'impegno conta sicuramente ma non al 100% :/.
Buona fortuna con gli studi!
io continuo a ripetere che i vostri video sono sempre una bomba... adoro
Vorrei dire tante cose, ho paura del futuro a 27 anni e per quanto ami il cinema (come avevo già commentato in un precedente video) non sono riuscito a trovare il coraggio di proseguire gli studi in quella direzione, per paura di lasciare la mia occupazione (d'ufficio).
Ad oggi non so se sto bene con me stesso, penso solo a viaggiare perché mi fa star bene e lavoro in ufficio solo perché mi serve una busta paga.
Quanto potrà andare avanti tutto questo?
Non lo so.
Pace e amore per tutti, tenetevi stretti le vostre passioni
Per quanto mi riguarda cerco di godermi i momenti della mia vita, cerco di imparare da ogni cosa che mi circonda e dalle persone che ne sanno di più. L'importante è fare qualcosa perché senti di farlo e non per imposizione o per gli altri
Questi discorsi hanno senso e funzionano finché si pensa per archetipi, tipi, maschere o generalmente delle figure stereotipiche.
Bellissimo video Daniele, mi piace la "svolta" che stai dando al tuo canale a livello di contenuti, tra l'altro è uscito da poco un video di mio padre Rickdufer che parla proprio di questo argomento e che secondo me è molto interessante, comunque pela rimane una presenza scenografica potentissima.
I Sunset li conosco da quando hanno publico pagine( canzone della Madonna secondo me) sono fortissimo. Quasi mi vergogno dei loro numeri basi meritano veramente molto di più. Facciamo uno scambio con capo
Un amico mio che suona prog rock (quindi non esattamente la canzone del sole) vuole fare chimica farmaceutica per lavorare in farmacia e non rischiare di finire per strada, ma nel frattempo è uno dei migliori chitarristi (17 anni ha questo, e non è solo bravo tecnicamente) che io abbia mai conosciuto, molto più bravo di certi aspiranti musicisti che ho incontrato
Se una persona lascia qualcuno perché ha un lavoro " normale" semplicemente non è a posto di testa. Ho amici che sono sceneggiatori e si fanno un culo della madonna ed altri che dicono di voler scrivere un libro che nok scriveranno mai mentre famno un lavoro che non smettono mai di dirmi che gli piace ma fpoi si lamentano in continuazione. Per quanto mi riguarda, mi sono semplicemente rotta i coglioni.. fate come cazzo vi pare tanto, ci sono sempre problemi in ogni caso.
Quanto cazzo odio scrivere dal cellulare. In dark mode RUclips non ti fa vedere le scritte in bianco dopo un po'.
ma poi che significa "normale"? alla fine le persone che vogliono una carriera lavorativa non faranno altro che cercare di stare (relazione) con altre persone che sono realizzate come loro, che hanno un lavoro che gli fa fare i soldi. se solo la società non fosse così tanto basata sull'eccellere e sulle cose materiali, allora le relazioni non sarebbero più qualcosa di effimero che si basa sull'apparire o essere una base sicura. le persone sono importanti, che siano postini, impiegati di banca, notai, spazzini...per me non conta il lavoro che una persona fa se devo starci assieme, alla fine la vita è così una sorpresa che tutto può accadere.
@@lostanimal ma esattamente! Se ci stai bene e sei felice qual è il problema? Lo stile di vita? Hai paura di morire di fame? Boh!
@@gai7486 anche io non comprendo bene questa cosa, credo sia un mix di scarsa esperienza del mondo, illusioni eccessive e troppo tempo passato su Instagram/RUclips/Tiktok. Poi penso e spero che una persona normale con più di 21/22 anni non pensi più ste cose.
Bel video, davvero il messaggio del dover rischiare è un'idiozia che deve esser superata. Rischiare non ha sempre senso, anzi, è molto meglio NON farlo, a meno di avere un ampio paracadute, ed un piano strutturato (ossia... minimizzando il rischio).
Il lavoro impiegatizio non è il male, tutt'altro. E "l'imprenditoria di sè stessi" NON è il bene.
Sinceramente credo che tu abbia frainteso il video. Bisogna rischiare. Qui si parla di non fare una carriera artistica solo perché ti piace quell’arte. Esempio: io disegno e non posso vivere senza disegnare, ma mai e poi mai lo farei come lavoro. Tutto quello che lo compone mi darebbe ansia e instabilità e mi farebbe cadere la passione.
Quindi posso amarlo e farlo sempre ma come “hobby”. Anzi, me lo godo di più.
Però io nella vita voglio scrivere, e se mi trovo a 30 anni condannata a fare ancora la receptionist mi impicc0, perché il mio sogno è scrivere. Se pensi che non bisogna rischiare sei esattamente quel tipo di persona che a 35 anni ha un breakdown manda a puttane lavoro, amore e amicizia perché odia ogni aspetto della sua vita.
Qui si parla di non farti condizionare dagli altri se loro fanno una carriera artistica che tu NON VUOI fare, non che ti caghi addosso di fare perché hai paura di fallire. C’è una bella differenza
@@dankMina Mi scuso per il ritardo nella risposta.
L'avevo vista in modo diverso, magari hai ragione tu. Ma non partire con l'idea che arrivare a 30 anni senza aver realizzato il tal sogno è un fallimento totale. Le priorità nella vita cambiano, radicalmente, senza nemmeno che ce ne si accorga.
Avrò dei problemi ma visivamente Giacomo mi ricorda un giovane Federico Frusciante, non so perchè.
Ti voglio bene.
Da uno che fa un lavoro normale.
19 anni, per il momento sto convivendo da 3 mesi con il mio compagno. Sono acappata di casa per darmi un futuro migliore. Per ora mi sto dedicando alla mia salute psicologica e a costruire una casa calda e affettuosa con l'uomo che amo. Ho tanti interessi e voglio coltivarli, ma non sempre ci riesco. Il futuro mi spaventa, però faccio come mi dice sempre Alex:" Goditi il momento"
A quasi 40 anni oggi ho cambiato l’ennesimo lavoro da ufficio (dopo 15 anni in cui ho fatto solo scelte dettate dal “buon senso”), posso dirvi che avete perfettamente ragione. Fino ai 30 fate quello che ve pare. Tanto un lavoro demmerda che odierete lo troverete facilmente 😂
Molto spesso quando esco con un gruppo di persone danno per scontato che io studio . Perché mi piace leggere e studiare.
Ma io lavoro al supermercato .
E ho scelto di iniziare a lavorare perché ho preferito aspettare prima di andare all’università. Ho bisogno di lavorare anche perché non ci mantiene a sto mondo senza un lavoro.
Una scelta . Ma non ho messo da parte i miei progetti.
A me piace leggere, ma non per questo vado all’università per forza.
Sono stigmi, come chi pensa che chi lavora in determinati posti e quel tipo di persona.
Chissà perché.
Non do colpe .. ma forse quello che rimando e cercare di essere più responsabili nel relazionarsi con gli altri.
I cameo di Giacomo qui li vedo un po' come i cameo di stan lee nei film marvel
Daje
Ma, io sono dell'idea che le passioni devi coltivarle fin da giovane, sopratutto se richiedono tempo e dedizione, e devi provare ad approcciartici lavorativamente appena finiti gli studi scolastici.
Non è sempre possibile, spesso per ragioni economiche.
Ma sta proprio lì il misuratore della passione nei confronti di una certa attività.
Se ambisci a diventare un regista, ad esempio, il percorso è complesso e costoso.
Ma se veramente è ciò a cui ambisci, inizi a lavorare, a risparmiare e nel frattempo impari il più possibile da autodidatta.
Con lo smartphone provi a dirigere e montare dei micro cortometraggi, magari con delle persone con la tua stessa ambizione che potresti trovare su dei gruppi facebook, telegram o altro.
Se arrivi a 25 anni o più e sei ancora lì con il pallino della regia in testa, ma lavori per 1400 euro al mese, magari con contratto indeterminato, be stento a credere che ti butterai e seguirai la tua passione.
Quest'anno faccio 25 anni, e ho vari interessi.
Mi piace la fotografia e il film-making (operatore di macchina).
Ma mi rendo contro che nell'addolescenza e inizio dell'età adulta non ho fatto nulla per ritagliarmi un qualsivoglia spazio lavorativo.
Ovviamente a 25 sarei ancora in tempo, ma ho un contratto indeterminato, ho un minimo di sicurezza in tasca.
Che faccio, svuoto le tasche e ricerco qualcosa che non so se lo voglio veramente fino in fondo?
Alcuni non sanno bene se vogliono perseguire i propri interessi, anche perché siamo cresciuti con youtube e social network, dove vedi americani giovanissimi fare lavori che qui in italia ci sogniamo.
E sulla base di quella illusione potremmo compiere scelte azzardate, sciocce ed ingenue.
Grazie per questo video ragazzi ❤️❤️
Io scrivo da tutta la vita, ma ho paura di cosa ci sia dall'altra parte del patto col diavolo per avere il vero talento. Cosa potrei perdere se ciò che mi fa vivere possa veramente venire assaporato dagli occhi degli altri. Posso bruciare la mia sicurezza per fare sospirare il mio nome da bocche che non conosco? Mi avvicinerei troppo alla morte.
Scusate ho appena dato l'esame di cinema e poteva andare meglio
Per vivere di scrittura puoi fare l'editor, il ghostwriter, o provare a sfondare direttamente come scrittore (di gialli, thriller, romance e storici, che sono gli unici generi consentiti dal mercato agli autori italiani).
Io so solo che per ora sono in un bar sotto pagato provando a tenere un po' di soldi da parte per permettermi il materiale che mi permetterà di studiare e migliorare come artista (inteso in senso grafico) senza però minimamente conoscere l'ambiente lavorativo, le aziende o per lo meno la gavetta da fare con il terrore di non essere all'altezza delle mie stesse aspettative e morire di fame in un monolocale due giorni prima di essere sfrattato senza utenze. Il tutto condito da una forte depressione e probabile tossicodipendenza
Che bello rivedere Giacomo mi è mancato un bordello
io ho sempre lavorato 40 ore alla settimana e poi quando ho tempo suono, e ci metto tutto ciò che ho dentro. mi son sempre trovato bene così. (però ricordo un mio amico che quando eravamo 19enni mi disse, ora oltre alla band noise, facciamo un bel progetto alla Massive Attack e ci facciamo i soldi. a distanza di più di 20 anni ancora rido quando riascolto la bellezza e la complessità di Mezzanine. chissà che se credeva l'amico mio).
anzi una volta ho fatto delle musiche per l'ufficio dove lavoro ed è stato figo ma anche una gran ansia. meglio farla per i fatti miei
Mitici come Sempre! Giacomoooooooooooooooooooooooo! 😀
Altri video così please!
Grande giacomo!
E grandi anche gli altri eh!
Bentornato Giacomo ❤
Questo è un tema su cui rifletto molto, e penso che da questo video trarrò ulteriori riflessioni. Risposte non ne ho purtroppo
Il video perfetto al momento giusto
bella per l'heartagram della tipa !
quanta verità in questo video, che ansia
Mi piace un botto la piega che sta prendendo questo canale
Meglio fare un lavoro mediocre ed essere libero nell'esprimersi artisticamente, preferirei fare musica/disegnare/video etc gratuitamente solo per la passione di farlo, invece che essere influenzato per forza dal copia incolla dei trend e dalle restrizioni Safe For Work dei mass media e degli sponsor
uno dei video più belli del canale comunque
complimenti, Dude!
Se qualcuno che ti ama si allontana da te per vergogna del tuo lavoro normale, prima cosa non ti amano davvero. E secondo (ma non meno importante) sicuro sono loro quelli che non sono normali.
Penso che di persone felici ne esistano ben poche
Che video ragazzi. Non ha senso l'evoluzione di questo canale, a mio parere la migliore su RUclips Italia