Mi terrorizza l'idea di essere sfruttato , considerato solo carne da cannone non certificata e per nulla utile, ma è spaventoso che dopo tutti i problemi che ho avuto a scuola e a cui mi sono diplomato con estrema fatica io venga sfruttato. Tra l'altro avevo avuto l geniale idea di andare in un istituto tecnico per imparare qualcosa sui macchinari avendo notato quanto i periti meccanici fossero ricercati. Comprendo appieno i timori di questi ragazze e ragazzi , spero davvero che trovino un tetto sopra la testa.
Sono un perito elettrotecnico e come te ho scelto la scuola per le opportunità lavorative, ho fatto due anni di praticantato presso un libero professionista sono stato abilitato alla libera professione con superamento di un altro esame di stato e mi sono occupato della realizzazione di impianti elettrici purtroppo molti preferiscono realizzare strutture senza progetti e la concorrenza nella mia città è altissima, a Napoli ci sono il doppio più iscritti all'ordine che e Milano. Quindi vista la carenza di lavori ho trovato un ufficio di Impiantistica dove realizzo parti di impianti idrici sanitari/scarichi e modelli termici mi stanno pagando 600 euro per 160 ore mensili questo mese in ordine ho messo mano a: Due asili nidi, 28 appartamenti, una scuola elementare, due campi sportivi. Questo per dirti che non importa quante competenze hai ti sfrutteranno sempre e comunque il mio consiglio è di andartene via da sto paese come sto considerando di fare io, gli imprenditori non vogliono lavoratori vogliono schiavi.
@@DamocleUwU cristo poi ci credo che la gente preferisce lavorare fuori dall'Italia poi io vorrei raccontarvi una cosa, io è la mia famiglia gestivamo un rifornimento di benzina per conto della giap con una pizzeria e sala da ballo, ma un anno fa mio padre venne ah mancare è da qui inizio un vero disastro perché il comune della mia citta ha fatto di tutto per rovinare la mia famiglia è l'attività per colpa di gente invidiosa che non sa realmente lavorare, ora mia sorella è riuscita ad aprire un agriturismo con ristorante e balera in un altra citta (grazie ha dio sta funzionando molto meglio del previsto). Il senso della mia storia quale? oltre quello che ha detto gio il problema sta anche nella mal gestione dei comuni piccoli è medi perché molto spesso preferiscono favorire i loro interessi invece delle attività che possono farla crescere l'economia di una citta.
è verissimo il discorso produttività, ma è anche vero che, anche le aziende/attività che vanno alla grande e decuplicano il fatturato, gli stipendi non li alzano quasi mai. con la scusa che "in italia tutti pagano cosi" oppure "per questo lavoro lo stipendio sarebbe questo". quindi pmi -> pochi investimenti e innovazione -> bassa produttività + disonestà -> talenti e skills poco richiesti e malpagati -> stipendi bassi -> paese che torna al medioevo.
Io ho lavorato 4 anni per una grande azienda italiana come ingegnere con laurea di secondo livello, ed il mio stipendio non ha mai raggiunto 28 mila euro/anno. Me ne sono andato in Scozia, ed il mio stipendio è diventato 52 mila sterline. La cosa più eclatante? Lavoravo meno in UK, con molto meno stress. Così che questo discorso sulla produttività italiana, è solo una scusa per le aziende per farci sentire in colpa di avere il lavoro.
Tutto e niente.. servono cifre .. non 28k e 52k... serve sapere il netto.. serve sapere laurea in cosa,poi quanto paghi di casa, assicurazione sanitaria, riscaldamento, cibo, auto assicurazione.. e clima marcio... Cmq bisogna ringraziare tutti voi che ve ne andate che finalmente gli stipendi iniziano a salire.. se i più se ne vanno i pochi rimasti vengono pagati..
@@valerianightwish553 bisogna vedere cosa uno è in grado di fare... con la gente che va via e facendo fatica a trovare personale, le aziende decidono di trattenere i dipendenti validi... con quale metodo? semplicemente alzando gli stipendi.. poi sui neo laureati non so, non credo, anche perché non hanno esperienza, ci sono operai di esperienza che valgono di più di un neo laureato... ho visto ragazzi con la terza media che poi sono andati a lavorare subito dopo che danno giri di vite ai neo laureati.. inoltre il mercato del lavoro è saturo, ci sono troppi laureati in cose inutili... e vogliono tutto e subito.. in Italia è meglio fare un professionale e poi andare a lavorare o mettersi in proprio.. l'università in tante facoltà inutili è solo una perdita di tempo... E' un bene che vadano all'estero che così chi rimane godrà degli effetti positivi... quest'anno in una azienda dove lavora uno che conosco hanno fatto un giro di assunzioni indeterminate e a chi era lì da tempo con un buone capacità hanno aumentato lo stipendio, ad alcuni anche di un bel po'... sui 7k lordi in più.. le aziende grazie alla fuga all'estero hanno capito che non vale la pena assumere neo laureati che non danno garanzie, zero esperienza ecc ma conviene tenere chi è già inserito perché la perdita sarebbe più grave.. bisogna solo attendere, la tendenza sta cambiando grazie a chi va via.. il mondo del lavoro in Italia è manuale/pratico... i master, i dottorati ecc non servono a niente.. ora che uno si laurea, quello che in terza media è andato a lavorare, si è già pagato la casa che l'altro è al primo colloquio...
@@valerianightwish553 bisogna vedere cosa uno è in grado di fare... con la gente che va via e facendo fatica a trovare personale, le aziende decidono di trattenere i dipendenti validi... con quale metodo? semplicemente alzando gli stipendi.. poi sui neo laureati non so, non credo, anche perché non hanno esperienza, ci sono operai di esperienza che valgono di più di un neo laureato... ho visto ragazzi con la terza media che poi sono andati a lavorare subito dopo che danno giri di vite ai neo laureati.. inoltre il mercato del lavoro è saturo, ci sono troppi laureati in cose inutili... e vogliono tutto e subito.. in Italia è meglio fare un professionale e poi andare a lavorare o mettersi in proprio.. l'università in tante facoltà inutili è solo una perdita di tempo... E' un bene che vadano all'estero che così chi rimane godrà degli effetti positivi... quest'anno in una azienda dove lavora uno che conosco hanno fatto un giro di assunzioni indeterminate e a chi era lì da tempo con un buone capacità hanno aumentato lo stipendio, ad alcuni anche di un bel po'... sui 7k lordi in più.. le aziende grazie alla fuga all'estero hanno capito che non vale la pena assumere neo laureati che non danno garanzie, zero esperienza ecc ma conviene tenere chi è già inserito perché la perdita sarebbe più grave.. bisogna solo attendere, la tendenza sta cambiando grazie a chi va via.. il mondo del lavoro in Italia è manuale/pratico... i master, i dottorati ecc non servono a niente.. ora che uno si laurea, quello che in terza media è andato a lavorare, si è già pagato la casa che l'altro è al primo colloquio...
@@mildrioddmund4523 Discorso opportunista ma vero, da quando la demografia è crollata, casualmente, le occasioni di trovare lavoro sono aumentate, e guarda te, anche gli stipendi.
In Italia abbiamo un costo della vita non lontano da quello del centro-nord Europa, ma gli stipendi del Burkina Faso. In più ora che il reddito sarà sostituito ma non trovano comunque personale danno la colpa ai giovani dicendo che sono viziati e che stanno a casa dei genitori. Grazie al cazzo aggiungerei, visto che se devo farmi sfruttare per portare a casa le briciole preferisco starmene a casa e in futuro emigrare visto che qui quando si parla di innovazione molti italiani sbraitano perché preferiscono che tutto rimanga a com'era prima.
ma puoi gli italiani sono BEN ricevutti come forza lavorativa sopratutto in posti che richiedono creativita :) Non e poi cosi male come si dice.... MA PERO nessuno lascia la sua terra senza far conti con il mal di casa :(
È anche per questo motivo che un anno fa abbiamo deciso di abbandonare questo paese. Nonostante una laurea in ingegneria e mia moglie in infermieristica, era veramente frustrante lavorare in Italia. In Germania, da entry level prendiamo il doppio di quanto prendevamo prima, con un costo della vita solo di poco superiore. Consiglio spassionato per i giovani (ma in realtà anche per i meno giovani): abbandonate la nave, non c'è nessuna vergogna nel ricercare la felicità altrove.
io ho lasciato la facoltà in cui studiavo(ingegneria) in Italia per studiare all'estero. Però sinceramente sono triste di non poter lavorare/studiare in Italia, una parte di me ci spera ancora in una risanata
@@kekkokokko9200 Alla fine questo è molto soggettivo. Nel mio caso, ad esempio, ho sempre desiderato espatriare perché non mi trovavo particolarmente bene a vivere nella cultura italiana.
@@enrico7381 L'assicurazione è pagata per metà dal datore di lavoro e per metà è detratta dallo stipendio. Ovviamente, se vuoi un'assicurazione privata extra, la paghi interamente di tasca tua e non è detratta in busta paga. In generale, comunque, le tasse sono più alte rispetto all'Italia. Tornando alla tua domanda, comparata a un infermiere che lavora in Italia in una cooperativa, mia moglie guadagna il doppio circa, mentre un infermiere con contratto interno in ospedale (ad esempio il Policlinico Umberto I), guadagna di più rispetto a uno in cooperativa, ma sempre di meno rispetto a quello che prende lei qui in Germania.
Confermo, ho iniziato da due anni a lavorare come cuoco e vengo sfruttato in tutti i versi ...Presto emigrerò, la vedo come unica alternativa, unica cosa che mi tiene ancora qui é il fatto di non dover pagare spese esose per via del supporto dei miei genitori, ma se dovessi mantenermi da.solo sarebbe impossibile
li ci sono due problemi: 1) il datore offre un contratto a forfeit, praticamente ti dice 1400-1500 o comunque una cifra FISSA a mese indipendemente dalle ore lavorate. ovviamente lui sa che farai sempre più di 40 ore settimanali compresi di festività, sabato e domenica con un solo giorno di riposo durante la settimana. 2) il ccnl come tutti i ccnl si basa su 40 ore settimanali ma in quel lavoro nei fai almeno 60 a settimana e, cosa ancora più grave, mette il limite massimo di 200 ore di straordinario all'anno (con quel ritmo reale, vuol dire arrivare al limite dopo 4 mesi, il resto? ovviamente in nero). io, ad oggi, se dovessi tornare in cucina e dovessi fare un colloquio, il minimo che chiederei e non tratterei al ribasso sono 8 euro l'ora NETTI+ 2 giorni di riposo oppure straordinari maggiorati del 50%. praticamente uno stipendio minimo di 2000 euro netti a mese.
Gran bel video Gio! A mio parere alla base di questa enorme stagnazione italiana c'è il fattore demografico. Siamo un Paese così vecchio che manca di freschezza, di energia e al primo sentore di novità veniamo soffocati dal "si è sempre fatto così"
Giusto per mettere i costi in prospettiva: i miei hanno comprato una casa in provincia di Milano poco prima della crisi del 2008. La casa ha tre camere, due bagni, salotto, cucina, garage e cantina. 5 anni fa pagavano 600€ al mese di mutuo. Oggi nella stessa zona un monolocale in affitto costa 700€ al mese.
@@jacoposchenetti2612 15 anni da quando l'hanno presa, l'ho specificato per dire che il prezzo era già abbastanza alto rispetto a quanto sarebbe stato pochi anni dopo, ma il paragone del mutuo l'ho fatto solo con 5 anni fa, forse anche meno.
questo è a mio parere il migliore video che hai fatto (non che gli altri siano scadenti, assolutamente NO). Rispecchia perfettamente la brutta realtà del mondo del lavoro italiano. Complimenti!!!
Infatti purtroppo dopo 7 anni di lavoro, dalla provincia di Varese a Milano, da metalmeccanico a fibra ottica...sono dovuto scappare in svizzera verso la Germania...in 5 mesi ho messo via soldi che in 7 anni di lavoro non ho messo da parte.
Che tristezza e pensare che questa ondata sara sempre piu in aumento. Io vivo all estero da 13 anni e quando vado in giro sento sempre di piu parlare Italiano. Un brutto segno.
@@Snooper810 le migrazioni ci sono sempre state....... e l' italia secondo me merita di scomparire, il livello di ignoranza stupidità e disonestà degli italiani è a livello di terzo mondo, non è nemmeno giusto ed etico che un paese così sia un paese ricco,
ha detto solo ca**ate, ma non è colpa sua, è la propaganda che viene sbandierata da anni, lui la raccolta e ci ha fatto un video , ma sono tutte balle ovviamente.
Vivo in Inghilterra da quasi 10 anni e ho una mia attività digitale qui. Aggiungerei che uno dei problemi principali alla bassa produttività italiana è la cultura lavorativa e imprenditoriale italiana stessa. Siamo un popolo molto restio al cambiamento, le nostre aziende innovano molto poco comparate al resto del mondo. Gran parte delle aziende italiane sono gestite veramente male, sono molto prone al mismanagement, all’avere millemila manager e quadri, e trenta persone per fare il lavoro di uno, ma nessuno che fa un compito più importante per la crescita. Le aziende italiane in qualche modo sono sempre indebitate fino al collo, anche in settori che all’estero fanno enormi profitti, in italia in qualche modo non producono profitto e sono indebitate. Lavoro con clienti e fornitori da tutto il mondo ma di gran lunga i peggiori sono sempre gli italiani: promettono il mondo, ma fanno ben poco, ci mettono secoli per ogni decisione, le tabelle di marcia non vengono MAI rispettate, e se per sbaglio un italiano ti deve dei soldi, farà di tutto per non pagarti o per pagarti il più tardi possibile. Aggiungi al calderone una tassazione molto alta, regole e burocrazie tra le peggiori al mondo, il fatto che per ogni euro di stipendio il datore di lavoro ne deve pagare un altro allo stato, e uno stato che vede l’imprenditore come un mostro da punire, ed ecco che esce fuori uno dei paesi dove è meno interessante investire e fare azienda. Se aziende come Google o IBM devono fare una sede europea, state tranquilli che evitano l’Italia, tengono il minimo indispensabile in italia per stare dentro il mercato, ma tutto l’R&D lo mettono da qualche altra parte. E meno aziende e investimenti esteri vuol dire meno lavori ben pagati, e quindi l’Italia si deve accontentare di lavori forniti dallo zio pino che ha il ristorante e cerca camerieri sottopagati.
Già, però nel paese del bengodi, del mare, della pizza, del sole e del pallone, di questo non si parla MAI. Da nessuna parte. Anzi, tutti fenomeni, tutti leader del mercato, tutti con slogan e nomi altisonanti, loro sanno fare tutto, loro sono importanti.
Edoardo ti sei avvicinato alla verità molto piu di quanto ha fatto Giopizzi, lui ha solo parlato della propaganda di questi anni e ci ha fatto un video, senza sapere nulla…che poi è la propaganda del PD, il partito che ha distrutto l'Italia. La verità banale è che semplicemente si impedisce ad un paese di crescere trasformandolo in una mucca da mungere e quel paese non cresce, gli italiani si abituano e lo trasformano in un magna magna… la burocrazia italiana è la piu alta al mondo proprio per questo, ma non centrano niente gli italiani come non centra niente l'italiano con il paese che cresce poco, lo dimostrano i dati…in Europa attualmente il paese che cresce di piu è l'Italia, l'Italia è uno dei paesi con il PIL piu alto in Europa al terzo o 4 posto dopo la Germania, quindi ??? il problema secondo voi sono le PMI ??? ma non sentite il puzzo delle ca**ate che dice Giopizzi, scusate il gergo ma è cosi… la PMI se fosse tutelata come è tutelata Amazon che paga il 3% di tasse secondo voi sarebbe povera e produrrebbe poco ??, la PMI mantiene il controllo delle sue specificità nel territorio ed è la origine del Made in Italy, il riconoscimento tra i piu stimati al mondo e che porta valore all'Italia, quello è un retaggio culturale non un retaggio di produzione…il discorso di Giopizzi fa acqua da tutte le parti, perché non è un macro economista ma uno youtuber. Avrà ascoltato sicuramente il macro-economista di tendenza di sinistra italiano tipo Boldrin o Cottarelli ed ecco il risultato. Queste cavolate sulle PMI poco produttive le ripetono i banchieri e altri uomini della finanza da anni, ma sono tutte balle, vogliono semplicemente privatizzare l'Italia e farci i dindi, la verità quella vera è che il turismo e le PMI sono l'unica cosa che salva questo paese, altrimenti oggi eravamo il terzo mondo, neanche l'Argentina…certo non si puo vivere solo di turismo, ma non è certo la industriona piena di ciminiere che fa arrivare qui la gente ma il nostro cibo di qualità, i nostri borghi, il nostro mare…che pure quello si stanno accaparrando con la bolkestein, con la scusa che sono evasori si comprano il nostro turismo, Alitalia che rischia di essere assorbita da Lufthansa e cosi via, a noi ce la chiudono, Lufthansa invece ci investono come è accaduto pochi giorni fa. i famosi regolamenti europei, siamo tutti uguali ma qualcuno è piu uguale degli altri.
Le sedi europee vengono fatte nei paradisi fiscali in seno alla UE, ammettendo che vogliono pagarle le tasse e non continuare ad evaderle. Hai detto una serie di luoghi comuni a raffica evitando i veri problemi italiani, problemi che poi esistono anche nel resto del mondo, gli USA praticamente aiutano costantemente le loro banche sempre in fallimento a causa della deregolamentazione per permettere speculazione volta alla finanziarizzazione del sistema che ormai è quasi del tutto deindustrializzato, poi nel UK non mi pare che le manifestazioni (vietate quasi del tutto per legge) siano fatte per dire come siamo ricchi e felici, anche l'Irlanda del Nord nonostante la sua storia ha difficoltà a seguire il resto del regno e la Scozia vuole tornare nella UE, sei concentrato sulla tua retorica e di fatto non ti sei mai scontrato con il mondo reale ovviamente.
te lo dico io : ogniuno nel U.E si fa la politica sua nel paese suo ...ma pero i furnitori di echipamenti ed medicine sono in mano a due tre paesi ! ;)
Banalizzando il tutto: per i continui tagli alla sanità e, ovviamente, perché la popolazione essendo mediamente anziana ha bisogno di molte più cure e assistenza sanitaria facendo lievitare i costi per la sanità.
Ovviamente si taglia sulla sanità anche per favorire i privati che finanziano anche i partiti (come in ogni settore con un minimo potere decisionale c'è corruzione).
A me balena in mente da tempo questo dubbio: non sarà anche un problema del settore d'investimento? Insomma, ogni volta che si parla di crisi del lavoro escono fuori sempre i problemi di bar, pub e ristoranti. Ma il problema non sarà che si investe sempre e solo in bar, pub e ristoranti? Persino nei paesi! Ma la gente quanto dovrebbe mangiare e bere secondo loro?
Bel video Gió. Come sempre. Lasciami dire però, da titolalare di una micro impresa che assume regolarmente, paga regolarmente e premia, paga le tasse ecc ecc, che è veramente veramente veramente complicato. La stratificazione dei tipi e settori di piccole aziende meriterebbe una grande analisi. Avere una partita iva, non ci rende tutti uguali. Purtroppo.
Risposta semplice: perché sono decenni che facciamo debito corrotto facendo sparire i soldi o regalandoli sostanzialmente per voti e mazzette, quindi le tasse sol altre per tenere sotto controllo il debito. Ergo molto è una questione di ladri e corrotti. E infatti nei paesi dove le tasse le fanno pagare ne pagano di meno, i servizi funzionano, e le persone vengono pagate il giusto.
@@dartnight365vabbè, quello è proprio un altro mondo ( basti pensare a gli studenti universitari,che qui vengono spennatti per ogni cosa, mentre li ricevono un sussidio per lo studio..... e non solo i raccomandati per le borse di studio)
Non è vero: in Francia e Germania si pagano molte più tasse, ma i salari sono più elevati. Semmai le tasse sono più alte in proporzione coi salari da noi.
@@dartnight365 esatto. da questo punto di vista il rapporto tasse servizi rende addirittura convenienti paesi dove i servizi neanche esistono e si pagano tasse bassissime o nulle. si tratta sempre di pagare per quel che ricevi in cambio. E appena varchi le frontiere di altri paesi mi spiace dirlo ma la differenza si sente.
Hai ragione. Sono da 3 anni che sento i ristoratori ed albergatori a continuare a lamentarsi perchè nei periodi estivi non trovano lavoratori. C'è da farsi 2 domande perchè l'Italia dall'industrializzazione è passata a concentrarsi nel cercare di aumentare il PIL con il turismo. Ed io so il perchè. I giovani un tempo per il dopo scuola andavano a lavorare nei campi e nei ristoranti per mettere da parte i soldi per comprarsi moto e vestiti di marca fino a che quei lavoretti si trasformarono in vere e proprie professioni e molti si sono trovati a fare i camerieri anche se avevano diplomi da meccanici, informatici o elettricisti.
questo perchè per mentalità e senso civico siamo un paese africano. Fa ridere il fatto che quelli che non vogliono l'immigrazione sono proprio coloro che hanno questa mentalità.
Altro problema è che qui da noi, tra giovani e anziani, o come si dice adesso, Millennials e Boomers, con tutte le varie denominazioni (generazione x, z, alfa etc) non c'è solo un divario generazionale ma un vero e proprio abisso Due generazioni che a livello di numeri, cultura, valori sociali e di istruzione sono su due piani completamente diversi. Fino ad arrivare a una vera e propria guerra ideologica
@@isabellacicchetti6058 ls differenza tra i boomers e quelli che hanno fatto la guerra si limitano al semplice guerra vs boom economico. guarderete canali diversi in tv ma sempre enntrambi la tv guardate. i valori, il tipo di istruzione ed imprinting rimane lo stesso. le differenze tra boomers e millenials/gen z sono mastodontiche sotto ogni punto di vista. anche quelle tra millenials e gen z sono evidenti
Ora immaginate se le arretrate università italiane offrissero anche i servizi di lezione a distanza, in remoto, laddove possibile. Chiaramente, corsi in cui la pratica è fondamentale o obbligatoria dovrebbero o rivedere l'attività laboratoriale o sarebbero escluse da questa metodologia. Allo studente andrebbe data la facoltà di scegliere su come usufruire del materiale didattico, pagare comunque la retta universitaria, e, allo stesso tempo, risparmiare sui costi d'affitto, rallentando la saturazione della domanda delle locazioni, di fatto, frenando i prezzi scellerati. La possibilità di scelta (presenza, remoto, ibrido) farebbe così contenti tutti: sia i "fan" della lezione in presenza, sia quelli che preferiscono frequentare in remoto. P.S.: a chi ha paura o demonizza dell'uso della tecnologia/AI per le prove d'esame ricordo che nel 2023 il nozionismo è morto e sepolto. Inoltre, un esame basato sulla memoria o che non preveda l'utilizzo di risorse e tecnologie è un esame fallimentare in partenza. Un po' come quelli che ai miei tempi demonizzavano l'uso della calcolatrice...
Seee e la più grande lobby italiana dove la metti? Quella dei proprietari di case strozzini che rendono impossibile la vita arricchendosi senza lavorare sulle spalle degli sfortunati?
@emanostradamus sono d'accordo con te al 100%. Vallo a spiegare a tutti quelli (professori e studenti) che continuano ad ignorare la possibilità del remoto... E le proteste degli universitari di questi giorni anziché cercare di proporre un'alternativa alla speculazione edilizia, chiedono più soldi per tamponare temporaneamente una situazione che si saturerà lo stesso nel medio periodo. Anziché desaturare la domanda offrendo quindi un'alternativa, tamponiamo creando un minimo di offerta (infrastrutture?) in più? Pensa a quanto tempo ci vorrà per costruire, assegnare, smistare tutti questi soldi...e nel frattempo chi ci rimette è quello che non può permettersi di vivere fuori. Alla faccia dell'inclusività...
@@emanostradamus6185 Verissimo, i professori preferiscono sentirsi dire le baggianate scritte nelle sbobine, probabilmente perché hanno una conoscenza limitata dell'argomento
frequentare le lezioni in presenza non significa solo stare seduti in aula e ascoltare il professore (cosa che si può fare anche da remoto) ma significa socializzare, chiedere spiegazioni o confrontarsi con quello/a che sta seduto/a vicino a te, poter porre al prof domande in tempo reale e ricevere risposte altrettanto in tempo reale, magari stimolando un dibattito con gli altri studenti, significa che il prof. (se è bravo) può rendersi conto del livello generale di attenzione e regolarsi di conseguenza, poter andare in dipartimento a chiedere delucidazioni a qualche assistente magari subito dopo la lezione e tante altre cose che stando seduti davanti a un PC per 4/5/6 ore al giorno (complimenti a chi resiste senza addormentarsi) non si possono fare...
Stima per aver trattato questi argomenti senza sbilanciarti da nessun lato, mantenendo una posizione concreta e supportata dai fatta. Grazie per questo video.
3 considerazioni: 1) il turismo in Italia è una risorsa, se girasse bene come dovrebbe visto che in tutto il resto del mondo fanno a botte per venire da noi potrebbe portare grande ricchezza; sono lavori faticosi vero, ma se ben fatti possono essere estremamente remunerativi; se con il sistema della "disoccupazione" si permette al personale di lavorare 6 mesi ed essere poi pagata gli altri 6 dallo stato questi lavoratori consumano tutto quello che producono, non contribuendo alla spesa della collettività e anzi gravandovi. 2) In Italia il modo per veder crescere il salario di molti dipendenti è semplicemente lo scatto di anzianità concordato nei CCNL ed è una bestemmia, un figlio laureato che per assurdo va a lavorare nella stessa azienda dove il padre fa l'operaio con 35 anni di anzianità prende meno del babbo di stipendio, nonostante competenze potenziali enormemente superiori, questo disincentiva la crescita del bagaglio culturale personale di ciascuno che va esattamente ad incidere sulla produttività. 3) se i CCNL sono rispettati nessuno è pagato poco, sono le tasse che pesano comunque una mazzata; una persona che piglia 1k al mese ne costa circa 2,3k - il suo stipendio è oltre 2k e qualche altro "spiccio" di spese di gestione; poi riceve solo 1k per via della tassazione. Se si smettesse di fare da sostituito di imposta e ognuno dovesse pagarsi il proprio ricevendo il lordo credo che tutti i lavoratori sarebbero enormemente più sensibilizzati al seguire la politica e le conseguenti proposte economiche che la politica fa invece che rassegnarsi ai "milleeuroalmese". Bisogna imparare a guardare il lordo e chiedere conto di dove va la differenza tra lordo e netto, che nel nostro paese ammonta ad una cifra considerevole per TUTTI i lavoratori.
Lavoro in una fabbrica, e vi assicuro che "i giovani non hanno voglia di lavorare e prendono i soldi del reddito mentre io sono qui a farmi il culo" è praticamente un dogma di tutti gli over 40
@@kukulroukul4698 Bhe se ti dai da fare giustamente un qualche riconoscimento non guasterebbe eh. Che poi nel pastificio dove lavoro io ci sono 40 enni che hanno fatto di tutto per ottenere esenzioni fasulle, oppure prendono permessi e ferie a gogo. Quindi diciamocela tutta è il solito scarica barile all' italiana.
@@vulpesvulpes6122 Ricordagli che tra non molto la pensione se la vedranno sfumare, mentre te potrai fartela in modo privato. Vedrai come cambiano la faccia, io lo ricordo molte volte ai miei colleghi quando fanno i fighi con i nuovi o i più giovani. Ricordagli anche che tu a differenza loro puoi sempre emigrare e anche con questa frase li zittisci, loro lo sanno bene che siamo nella merda seria
@@mattiacolombini3171 oppure ignorali, che tanto è l'unica vera soluzione. Io ho provato a spiegare le mie ragioni a qualcuno, ma il vero dramma non sta tanto in quella linea di pensiero, ma nella loro mentalità del VOLER avere ragione ad ogni costo. Sono così, non potrebbero mai ammettere di aver torto, per loro è tutto una partita di calcio.
Super bravo Gio! Da ex giovane (da poco per fortuna) dici cose giustissime e molto vere! Soprattutto sulla questione soldini che è il vero cancro del nostro paese, perchè di gene formata, soprattutto dopo qualche anni di lavoro c'è ne in giro, almeno tra i liberi professionisti come me che si tirano su le maniche e imparano il mestiere, il problema è che comunque si tira sempre su il prezzo altrimenti la gente non ti cerca. Il problema è anche di mentalità perchè se sei bravo a fare il tuo lavoro è giusto chiedere soldi! E non c'entra nulla la politica! Se dai qualità è giusto premiare questa cosa. Premiare la gente che fa bene il suo lavoro deve, ripeto deve diventare il nuovo paradigma.
Finché siamo governati da imprenditori che ti pagano a ore mi sembra ovvio la produttività è tendente al basso o stagnante. Perché dovrei lavorare il doppio più veloce ecc e guadagnare lo stesso salario del mio collega che prende 8 pause al giorno sigaretta,arriva alle 8,15 e fino alle 9 9,15 spettegola con i colleghi
Quello che cazzeggia truffa l'imprenditore. Tu se lo imiti o ti limiti, ti rovini. Nessuno penserà mai a te se tu non lo fai, quindi pensa a salire di livello e a cambiare lavoro se è necessario, se non ci sono prospettive di crescita. Lo sforzo, l'esperienza e la formazione ripagano. Saluti
L'Italia comincerà ad uscire da questo tunnel di paghe da fame e microimprese quando le microimprese in questione verranno fatte fallire, ad esempio facendo pagare il nero con multe salate e disincentivando le paghe da fame al punto che camerieri, cuochi, bagnini a 3 euro all'ora non esistano più. A quel punto, già si potrà cominciare a vedere realtà consolidate e che esistono perchè ce n'è bisogno e sanno fare il loro lavoro, non perchè hanno la possibilità di sfruttare il lavoro altrui. Il passo successivo poi, sarebbe uscire da questa assurda concezione che abbiamo per cui dovremmo "vivere di turismo", quando è palese che non è aumentando il costo delle concessioni demaniali per le spiagge (sacrosanto) o "valorizzando il nostro patrimonio culturale" che all'improvviso ci ritroveremo con decine e decine di miliardi di PIL annuale in più. Bisogna concentrarsi su imprese, startup e più in generale sull'educazione e la formazione, l'ottimizzare l'accesso alla chiesa seicentesca di turno nel migliore dei casi frutterà qualche decina/centinaia di migliaia di euro in più a un comune medio-grande, ma questo al più si tradurrà in un parchetto più curato o in meno buche sulle strade. Non tirerà fuori l'Italia dalla crisi in cui ci troviamo.
Per le imprese bisogna far calare il cuneo fiscale, un'impresa rischia di perdere la metà di quello che gli entra in sole tasse. Non dico di abolirle, ma una sola aliquota (da pagare sulle entrate di ogni mese) del 20% applicata a tutti risolverebbe il problema della poca liquidità (ma va anche iniziata una bella revisione delle spese per recuperare miliardi che vengono sprecati) dello stato ed incentiverebbe le imprese a pagare le tasse.
@@filippo9617 il problema non sono le tasse che pagano le imprese la Danimarca e la Svezia hanno le tasse più alte del mondo e la loro economia viaggia, il problema è che i soldi delle tasse sono spesi male.
Occhio che il fallimento di massa delle microimprese significa milioni di baristi/camerieri/bagnini o da mantenere a spese pubbliche (cioè delle imprese produttive che rimarrebbero in piedi, gravandole di ulteriori oneri) o da riversare sul mercato del lavoro facendo saltare i contratti nazionali, e questo trascinerebbe ulteriormente i salari verso il basso, perlomeno nell'immediato. Bisogna migliorare la qualità della spesa pubblica, spendendo in infrastrutture, istruzione e ricerca, tagliando il resto. A quel punto, incrociare le dita e sperare che le imprese competitive in settori ad alto valore aggiunto ne traggano beneficio ed investano, tirandosi dietro le altre. In altre parole, larga parte di quella miriade di micorimprese sono i bar, i ristoranti, i negozietti di quartiere, i parrucchieri, i fornai, ecc., tutta gente che fa il prezzo in base a quanto tirano i settori avanzati. I guadagni di produttività di un bar sono minimi, anche se chiudessero tutti e venissero sostituiti da una macrocatena con gli ipad sui tavoli per fare gli ordini e una centrale acquisti. Paghe più alte per il barista/cameriere sono possibili se la gente può pagare il caffè 3 euro invece di 1, e per farlo tutto parte, di nuovo, dalle grandi imprese produttive. Il cuneo fiscale citato da altri invece non c'entra quasi un cazzo. Se lo tagli, devi tagliare anche le spese che con esso finanzi. Occhio, che molti finirebbero col rimetterci.
Gio come sempre un gran bell ca..o di video 🤯, bello bello bello! Dal mio punto di vista ti posso dire che anche i lavori ad alta formazione sono pagati male o, ancora peggio gestiti male. Per mia esperienza nel digitale e nel mondo della IT ti posso garantire che abbiamo una fuga dei talenti per via delle PMI (ma anche big) che non sanno adeguare gli stipendi, prendo la formazione come un costo. Poi abbiamo i classici bias del mercato del lavoro italiano: Università, voto, età. Se non vieni dalla giusta università, con il giusto voto, con la giusta età, sei out; in più mettici il problema della formazione (ndr) e, una management poco istruito, ed eccoti il calo di produttività. Per rispondere alla parte finale del tuo discorso, per risolvere il problema dobbiamo avere solo pazienza perché stiamo andando verso un lento rovinoso default che appianerà tutto, e il sistema paese dovrà essere ripreso e fatto da zero.
Ma come, non avremmo vissuto in paradiso con il turismo che è il nostro petrolio e con le uova a chilometri zero? Ma allora serve la ricerca, i brevetti, l'innovazione di prodotto e di processo, lavoratori ad alta qualificazione, tecnologia avanzata, capacità di muoversi sui mercati, insomma le cose difficili che sanno fare quelli che scappano all'estero. Altro che gli affitta ombrelloni sulla spiaggia.
la ricerca (almeno in agricultura) e tutta MONDIALE ! LA COMMUNICAZIONE e l'implementazzione di quella ricerca pero...dipende dallo stato: qui Italia Si fa molto caso di questa ricerca ...ma pero 25% di ricerca in agricultura viene dal Israele :D ed spesso viene GRATIS Quanto ricerca ha fatto la Francia in agricultura ultimamente ? ZERO
Su più punti ci sono dei fattori che non metti in evidenza: - La produttività è alta nelle aziende grosse, eppure gli stipendi rimangono bassi rispetto al resto d'Europa e al costo della vita. - Anche nelle regioni dove il mercato del lavoro funziona meglio, gli stipendi rimangono incredibilmente bassi se confrontati con i competitor internazionali. - Domande e offerta di lavoro non si incontrano, ma è più legato alla scelta degli studenti ( si iscrivono a facoltà senza sbocchi) che a scelte governative, e soprattutto a scelte degli imprenditori che non formano il personale, le aziende Hi-Tech (in Italia come nel resto del mondo) si sobbarcano costi alti per insegnare il mestiere e le tecnologie necessarie. Altre categorie non lo fanno. - Le disuguaglianze tra ricchissimi e classe media nel mondo occidentale sono aumentate enormemente negli ultimi 30 anni. - e poi capisco che è politica, ma le politiche attive sono state finanziate, ma non portate a termine. In Sicilia ad esempio (governo di cdx) non hanno ancora finito tutti i bandi, finanziati dal Conte I.
Studio economia e ho decisamente intenzione di continuare a farlo, e riguardo alle teorie sulla produttività che hai proposto vorrei fare una breve riflessione, senza invalidare nessuna delle due. Queste teorie, se non vado errando, risalgono ai periodi precedenti al globalismo in cui viviamo ora, più precisamente a tempi in cui le economie nazionali erano decisamente più chiuse e anche per imprese di grandi dimensioni il mercato nazionale costituiva una fetta veramente grossa del mercato. A quei tempi l'aumento dei salari non era una scelta così cattiva per le imprese stesse, in quanto fino ad un certo livello l'aumento dei salari comporta aumento dei consumi. Successivamente con il globalismo questa relazione è venuta meno e per le imprese aumentare i salari è diventato solamente un costo che riduce gli utili dei soci.
@@emanostradamus6185 Si ed il disavanzo in Italia non è proprio la cosa più desiderabile. Non so quale sia il rapport debito/GDP ora ma sono abbastanza sicuro non sia dei più rosei.
Ti riassumo in tutta sincerità la mia storia recente. Avevo una piccola ditta di servizi informatici. I miei dipendenti uno dopo l'altro (ognuno consigliato dal precedente) si sono licenziati per andare in una ditta più grande con obiettivamente maggiori possibilità di carriera. Cosa che io non potevo garantire. Sono rimasto nella mxrda perché avevo contratti in essere e non riuscivo a rimpiazzare i dipendenti. Non è solo una questione di competenze, ma di conoscenza profonda dei nostri prodotti. Fatto sta che non sono riuscito a mettere una toppa. E ho fatto il ragionamento che dici tu. Ho dovuto chiudere e mi sono buttato sul turismo. Io e mia moglie ci occupiamo degli aspetti più delicati (contabilità e rapporti con i fornitori), i dipendenti a bassa specializzazione tutto il resto. Ho fatto di proposito questa scelta perché voglio dormire tranquillo. Ho passato periodi bruttissimi e ora tutto sommato la manodopera si trova. Straniera ma si trova.
Il succo è che tu produci poco oppure che la multinazionale produce di piu e si puo permettere cose migliori di te?… se fosse vero che era una questione di produzione solamente non servirebbe la politica, no era solo per far capire a Giopizzi la sua ingenuità, è tutto scritto nel articolo 41 della Costituzione.
Mi è piaciuto molto il video, complimenti davvero, sei uno dei pochi youtuber italiani che seguo volentieri. Ho comprato il tuo libro e lo sto amando un sacco,complimenti di nuovo.
Non sono pienamente d'accordo su tutto. Video ovviamente ben fatto come sempre! I problemi sono vari: - l'istruzione fatta con il culo, - Inflazione, - Controlli inesistenti, - Sistemi piramidali e gare d'appalto, - Immigrazione. Il nostro sistema di istruzione ci insegna a non sapere cosa vogliamo dalla vita. Vedi tutti questi poveri ragazzi che escono da quei campi di concentramento, che sembrano degli zombie. L'unica cosa che ti insegnano è creare una gerarchia con voti e note e dove il bullismo regna sovrano. Odio, preferenze e conoscenze. A me una insegnante luminare ha insegnato alle MEDIE che stampare soldi porta a un'inflazione e quindi a un abbassamento di valore dei prodotti e di un aumento del loro prezzo. Siamo fra i pochi al mondo che abbiamo mille enti pubblici di controllo e non facciamo controlli. Polizia, guardia di finanza, carabinieri, ecc.... Gli imprenditori con prestanome spariscono nell'ombra senza pagare un centesimo e poi vengono a rompere il cazzo alla partita iva per 1500 euro che non si è riusciti a pagare in un anno. Siamo veramente ridicoli. Vi racconto una favola: un giorno i grandi poteri si chiedono "come potremmo abbassare il prezzo di chi ci offre un servizio e risparmiare più soldi?" "Come potremmo arricchirsi sulle spalle di chi lavora?". E la risposta dello zio "facciamo in modo di fare una gara per vincere il lavoro, ma al migliore offerente. Senza fare caso a come farà per portare a termine i lavori. Lo chiameremo gare d'appalto". Bello offrire 2 spicci per lavori enormi e fare pure una gara al ribasso con sconti che raggiungono il 40%! Vi farei fare un giro per le aziende che lavorano per gli enti statali. E poi scusate ma dove sta scritto che le persone professionali hanno salati alti? Essendo un tecnico con anni di esperienza e che viene ricercato, vi assicuro che non è così facile come la fate voi. Appena fai il prezzo (un prezzo dignitoso per vivere come 1500 euro netti per un mese), cominciano a farti la ramanzina sulle tasse e sulle gare di appalto. Credetemi, mi sono visto passare avanti da gente senza un briciolo di conoscenze che ora ha il "posto fisso" a fare la zecca della società. Tutti che fanno finta di niente i raccomandati. La meritocrazia non esiste. Il problema dell'immigrazione non è per razzismo. Il problema sono sempre gli italiani che sfruttano le braccia di questa povera gente per 2 euro l'ora. l'Europa che fa spallucce e si gira di fronte a un vero disastro umanitario che ci stiamo smazzando noi, creando odio e nazionalismi inutili. Siamo un paese di vecchi? Si. Perché non facciamo figli? Eh chissà perché.... Il problema esiste e ci sono mille milioni di persone che hanno affrontato il problema. Non è che arriva la meloni e si inventa legge qua legge la. Ci servono persone preparate anche al governo, che studiano con gli studiosi e si meritino quei maledetti soldi che gli diamo di stipendio. Fine sfogo, vi voglio bene
sono d' accordo con l' istruzione a culo, gli insegnanti nelle suole insegnano (avvolte anche male) cose inutili e che non ti serviranno in un futuro lavorativo, rendendo tranlaltro la scuola inutilmente piú difficile per i ragazzi. se un ragazzo vuole imparare a fare una cosa specifica gli tocca imparare altre cose in più a quella che c'entreranno poco o niente in ciò che vuole imparare veramente
Adesso non so che scuola hai frequentato e quando, però almeno per il mio liceo Scientifico posso dire che è stato un corso completo che ha approfondito tutte le materie in modo umano quindi senza troppo stress, e ho imparato davvero tanto
L'esempio lo vivo tutti i giorni, per lo stesso mio lavoro in Germania guadagnano quasi 2500€ al mese, mentre io appena sopra i 2000€...diresti che non é tanta la differenza...però loro fanno 8 ore al giorno, io invece 12 🤦🏻♂️
Secondo me hai perso alcune questioni, ad esempio il fatto che molti imprenditori italiani proprio non vedono una risorsa in qualcuno che ha studiato (per cui hai l'operaio che lavora da 40 anni che sta sopra all'ingegnere con esperienza), il fatto che in molte aziende l'unico metro usato per considerare un dipendente "bravo" é il numero di ore di straordinario non/poco pagate che fa (che uccidono la produttivitá), al fatto che ogni cosa é ingessata (dalla burocrazia, alla capacitá di liquidare uno scansafatiche, ecc ecc). Raga, se avete studiato e volete raddoppiare (o piú) lo stipendio magari mantentendo anche una vita personale fuori dall'azienda...andate all'estero: non si torna piú indietro!
il problema che in italia c'è il concetto del "titolo" sono ingegnere quindi so tutto e so fare tutto, non sanno fare un cazzo, quindi bisogna vedere..... il problema che la scuola italiana non forma è fuori dal mondo ed è uno dei problemi del paese, ma se senti la vulgata ti dice che la scuola italiana è perfetta e che la gente è capra. ecco, non volete vedere i problemi, avete tanti paraocchi e ragionate solo per idee preconcette ed ideologie
veramente ha affrontato la questione e ti ha anche detto "perchè". Non è che l'imprenditore italiano è "str***o" di natura è che è PICCOLO dannatamente PICCOLO anzi microscopico e quindi del profilo che disegni tu di lavoratore non se ne fanno niente. Quale mai potrà essere la soluzione?
Direi che hai azzeccato il problema (dopo lascerò un mio commento sopra) I GIOVANI ITALIANI VANNO GIÀ ALL'ESTERO in numero molto elevato, che combinato con UNA DRAMMATICA DENATALITÀ, ci porterà ALLA ROVINA!!! Il problema è che sembra che nessuno se ne accorga o co.unque che NON GLIENE FREGHI NIENTE!!! Ho visto recentemente una trasmissione televisiva che trattava l'argomento della mancanza di personale, dove ad un certo punto hanno intervistato 4 cuochi vestiti di tutto punto di un ristorante in provincia di Brescia, i quali con una faccia arrabiatissima si lamentavano delle solite menate!!! ...ma a "questi" NESSUNO GLI DICE che in realtà di giovani ne,abbiamo pochissimi e senza tanti problemi fanno un passo più in là e VENGONO ACCOLTI A BRACCIA APERTE!!! SVEGLI ITALIA!!!
Facendo il rider dal fondo della piramide confermo che le tasse sarebbero anche giuste se restassero sempre a 20% massimo per quanto mi riguarda, con partita iva, che pensandoci 10 minuti si evince che un codice ateco non può fare per 20 lavori lo stesso calcolo di redditività.. Questa veramente è una situazione grave, invece da dipendente come corriere, bici o furgone che sia, la situazione è anche peggiore, mezzi non a norma consegne impossibili almeno per alcune aziende per le quali ho lavorato, ho fatto anche il lavapiatti o aiuto cuoco , ma ragazzi questi di cui parlo sono lavori alla base il corriere è necessario come tutto il settore trasporti, secondo me serve fermarsi avvolte, o mettersi nella condizione di poterlo fare perché senza delle vere proteste non si può cambiare nulla a sto punto...
Ragionamento lucido ed ben articolato! Bravo! Io, da tempo, ho aggiunto un mio metodo. Per anni ho riempito la casa di ciarpame (la novità, il gadget, aggeggini modaioli) assolutamente inutili, che hanno aumentato forse il consumo, ma hanno impoverito le mie tasche. Da quando ho smesso, tralasciando le voglie del momento, e ho iniziato a selezionare solo quello che è utile alla mia vita, alla mia crescita al mio vero benessere... toh, mi sono trovato con più denaro, l'ho investito e mi aiuta a campare. Certo, il barista che assume in nero gira in suv, mentre quelli che paga in euro 3... Piccola politica, piccolo paese...
Anche lavorando in una grande azienda informatica nulla cambia: stipendio da fame, zero meritocrazia, flrmazione poca e ridicola, retorica "azienda=famiglia" ridicola, zero possibilità si crescere. Una tristezza
Perché non produciamo? Perché il nostro sistema di lavoro è vecchio e fossilizzato (come il nostro Paese). Cosa intendo? Lavoro in una media/grande impresa di Bologna. Analizziamola - Il personale è quasi del tutto costituito da cinquantenni/sessantenni che chiamano Google "guglo" (e non scherzo) - La digitalizzazione rasenta lo zero (devi vedere i faldoni di carta, è una follia!) - Tutto è fatto in carta e penna (e parlo della contabilità, con anziani che fanno affiancamento ai giovani dicendogli di usare la carta e non il pc, che serve solo per fare luce) Cosa si deduce? Che i tempi sono lunghissimi (come lo sono quelli del nostro paese), che tutto è dilatato, rallentato, come bloccato in una melma (per trovare una cartella sul desktop ci hanno messo 20 minuti, giuro su Dio). Internet e la tecnologia per gli italiani sono solo "giochini", un passatempo, non è importante, il caro vecchio piccone è il lavoro vero. Sono sicuro che di aziende come quella in cui lavoro l'Italia ne è piena. Che se si ottimizzassero produrrebbero molto di più, quindi l'economia sarebbe molto più snella e in aumento. In questo Paese c'è ancora la mentalità vetusta (perché in mano a questi vecchi del cazzo) che "Per avere produzione maggiore serve lavorare di quantità" mentre la realtà è "Per avere produzione maggiore serve lavorare di qualità"
@@riccardodeltorre2493 Gente che paga poco pur potendo pagare decentemente, gente che si prende fondi per non spenderli e intascarseli. Persone che non vogliono migliorare l'azienda e la lasciano stagnare perché tanto va bene così, lavoro se ne trova e lavoratori che vengono a lavorare per poco anche. È proprio la filosofia del piccolo/ medio imprenditore che molte volte è marcia, non il fatto che non si possa investire ed essere più competitivi.
@@ilprodaccioSono cronici perché gli italiani sono atavicamente incapaci di governare bene uno Stato. A punto si deve ridurre l'Italia, da Stato satellite degli Stati Uniti, a dipendenza straniera completa e diretta per salvarla.
@@ilprodaccio ma si che vuole ... Mario Monti ci ha provatto ! Non ho capito MAI per cosa e stato punito cosi forte Li c'estata una ingerenzza estera MASSICIA nel vostro paese. Ed voi non avette sospetatto NIENTE !
Noi avevamo grandi imprenditori come il grande Olivetti, o un altro big Enrico Mattei. Che sicuramente avrebbero fatto tantissimo per il nostro paese, non solo a livello economico ma anche come esempio culturale, come vanto a livello internazionale, ecc… ecc… , ma li hanno ammazzati. In non credo che l’Italia è sempre stata così, ma l’hanno fatta diventare così. Gli italiani erano famosi in tutto il mondo per essere grandi lavoratori
Idem dalla Russia dove faccio impresa in edilizia. Tasse al 15% e gas, luce e benzina è quasi gratis. Qui i giovani fanno famiglia e acquistano casa a 22 anni. Prospettiva lavorativa ventennale! Fossi te lascerei gli UK perché qui i leader dei partiti di opposizione a Putin muoiono dalla voglia di mandare le atomiche in UK! Ne bastano appena 6 per cancellare quello Stato canaglia schiavista e usurpatore. Adoro sentire i talk show indiani dove si dispiaciono che i loro vettori nucleari, per il momento, non riescono ad arrivare fino in UK. Chissà perché il 75% del pianeta odia gli Inglesi?
Bell'analisi, complimenti. D'accordissimo sugli effetti del Reddito di cittadinanza e l'impossibilità degli imprenditori a sfruttare i lavoratori con paghe da fame.
Il problema del reddito di cittadinanza è che è uno stimolo a lavorare in nero. Se prendo 800€ di rdc, mi basta trovarmi un lavoretto part time in nero per guadagnare come chi lavora full time. E' palesemente una distorsione del mercato. Nessuno si pone contro agli aiuti a chi ha bisogno, ma ci si pone contro alle distorsioni del mercato. E non basta aumentare lo stipendio a chi lavora full time, perché poi le aziende sono costrette ad aumentare i prezzi dei prodotti con tutti i problemi annessi: se ti va bene aumenti l'inflazione, se ti va male arriva il concorrente estero con operai sottopagati a vendere un prodotto come il tuo ad un prezzo più basso, e tu chiudi, trasformando il reddito dei tuoi dipendenti da basso a zero.
@@silviocazzola4824 il lavoro nero c'è sempre stato in Italia per colpa dei mancati controlli. I lavoratori saranno sfruttati con il nero e ora non avranno neanche la possibilità di rifiutare. Il rdc è stata la misura con più controlli nel welfare della repubbloca italiana. Se si applicassero gli stessi controlli sull'evasione fiscale avremmo risolto gran parte dei nostri problemi come nazione
@@alessandrov.1590 nessuno nega che il lavoro nero ci sia sempre stato. Sto dicendo che dare 1300€ a chi lavora regolarmente full time e 800€ a chi apparentemente non lavora ma che con un piccolo lavoretto in nero arriva tranquillo ad un totale di 1300€, è una ulteriore e molto più incentivante causa di lavoro nero.
@@MisterCrux2 al 50% sono d’accordo con te. Secondo me con stipendi da 1300€, un reddito di cittadinanza di 780€ è troppo alto. Non dico che 780€ siano tantissimi, è in relazione ad uno stipendio full time che stonano
Non so sta cosa delle competenze digitali non riesco a capirla, io ho le basi per moltissimi tipi di prodotti digitali e su alcuni anche più che basi , ma il lavoro non me lo tirano dietro, anzi
Vi faccio notare però un grosso bias alla base di tutto il discorso (Gio, niente da togliere alla tua analisi eh!): non è vero che con la qualifica si trova il posto di lavoro, al contrario! Oggi alle aziende serve un pugno di "operai qualificati" (laurea,PhD) ed una CATERVA di manodopera. C'è saturazione di offerta in ogni settore! Un'azienda ha bisogno di UN manager, UN gestionale, UN esperto AI...e 50000 operai che avvitano bulloni. E le università (ormai esamifici che si rubano gli studenti a vicenda) continuano a sfornare 5000 laureati ALL'ANNO nel settore X quando la capacità del settore di assorbire nuova manodopera è di 30 unità scarse. Risultato? 5000-30 = 4970 disoccupati che si faranno la guerra al ribasso (favorendo sfruttamento, zero diritti etc etc: ricordate il caso famoso di quella ragazza ingegnere che rifiutò il lavoro a 700€ al mese (col master mi pare di ricordare) a cui lo studio rispose "Eh ma alla tua collega 700€ vanno bene!!"). L'azienda calpesterà ogni diritto umano pur di massimizzare i profitti. Infine all'azienda serve UN solo tecnico manager, a cui darà uno stipendio osceno, UNO che gestisce, con uno stipendio competitivo e appetibile, 5 supervisor "con esperienza" , specializzati, a cui offrirà un salario mediocre ma "pregio del titolo" e 3000 unità di manodopera a bassissimo costo da sfruttare calpestandone i diritti. E non credete:l'azienda spremerà tutti: dal manager all'ultima ruota del carro. E la faranno franca perché c'è così tanta fame e OFFERTA che "se non lavori tu per 3€ l'ora c'ho la fila dietro la porta".
benvenuto nella globalizzazione. Pensavi che inserire nel mercato del lavoro mondiale un miliardo e rotti di cinesi più tutti gli altri non avesse conseguenze?
@@Drugo987 Il problema è quando sono le aziende a fomentare questo tipo di business: anziché investire in automazione (come faceva notare l'altro utente), riducendo quindi la necessità di forza lavoro a bassa qualifica (pre-laurea), continuano a farci vivere in un mercato stagnante dove le università continuano a sfornare laureati che il mercato (costituito dalle stesse aziende) NON riesce ad assorbire (da qui l'emigrazione e la famosa "fuga dei cervelli" ). E non è un problema di "cinesi". E' un problema trasversale: il lavoro "da fame" lo fanno tutti, italiani compresi. Col reddito di cittadinanza qualcuno ha iniziato a rifiutarsi (guarda come frignavano sui TG nazionali gli albergatori che non trovavano personale). Ma quegli stessi sfruttatori sono sopravvissuti perché alla fine, cinese, italiano, indiano, filippino, rumeno...un "affamato" da spremere lo troveranno sempre! L'azienda, ancorata ad un modello arretrato poi, non se ne fa niente di 10 impiegati col PhD: glie le serve a malapena uno! (e gli costa pure troppo, o lo paga una miseria). Come sempre è una questione di grossi disequilibri: personale altamente qualificato (Master, PhD) che non riesce ad essere assorbito ed emigra, personale con livello d'istruzione più bassa sfruttato fino all'osso. Quelli "in mezzo" (con una triennale + corsi) che cercano di inventarsi lavori o sopravvivere bloccati in un limbo.
@@HonestGuyWhoSpeaksUp quello che intendevo dire è che la globalizzazione è stata un enorme labor shock, letteralmente miliardi di persone sono entrate di colpo nel mercato del lavoro mondiale. Questo ha creato una pressione al ribasso sui salari occidentali per almeno due decenni, compensata solo in parte dal calo di prezzo dei prodotti.
@@Drugo987 sono d'accordo! Diciamo anche che con internet, per molti lavori eseguibili tramite PC, la pratica dell'outsourcing è ormai consolidata. Se non ci fosse la barriera linguistica lavorerebbero solo indiani e cinesi per 50$ al mese....
5:50 "You are not our most valuable asset": Giancarlo Esposito. Ditelo al vostro capo che questo è il significato di 5:50. Perché questo è un businessman per un ingegnere: un gestore di gente più potente di lui. Almeno in Italia dove ti sfruttano, poi non so...
Finalmente qualcuno che accenna al nanismo delle imprese italiane come causa principale dei salari bassi. Lo stato italiano ha cercato di fare qualcosa per combattere il nanismo ma non è semplice anche se le leggi per favorire l'aggregazione di piccole aziende esiste. E' una questione di mentalità credo. Ricordiamo che la produttività la fa l'azienda non il dipendente.
@mattia cola la fa l'azienda. nel senso che se ho un dipendente che produce 10 ma voglio che produca 12....è l'azienda che deve mettere il dipendente nelle condizioni di raggiingere 12. macchinari migliori? informatizzazione? corso aggiornamento professionale? certo è che se lavori piu ore la produttività non aumenta.
@mattia cola produco 8 cose per ora a 10€ ora per 8 ore = 64 cose prodotte a 80€. costo 0.8€ per cosa prodotta. produco 8 cose per ora a 10€ ora per 16 ore = 128 cose prodotte a 160€. costo 0.8€ per cosa prodotta. ho lavorato il doppio alla stessa produttività il costo non si è abbassato. poi in genere la produttività cala con il passare del tempo.
Il reddito di cittadinanza era una buona idea gestita male. Se fosse stato creato l'obbligo di formazione, o di lavori socialmente utili per chi percepiva il reddito, nonché l'accesso a stage aziendali avrebbe fatto la differenza creando competenze vere nel mondo del lavoro.
La platea dei beneficiari è costituita per i 2 terzi...cioè 4 su 6 da minori, anziani e inabili al lavoro...delle due persone che rimangono una già lavora e integra con il rdc perché prende 4 soldi. Stiamo parlando di 1 su 6...anche formandolo ( e ci vorrebbe una bella formazione perché i beneficiari sono quasi tutti con terza media o diploma) non risolvi nessun problema. Il rdc è una misura giustissima , ma va considerato per quello che è: una forma di sussidio e sostegno ai poveri.
@@lallolallo995 guarda, conosco 3 persone che lo hanno sfruttato per potersi permettere di mantenersi durante un periodo di formazione. Il punto è che lo hanno fatto in modo del tutto autonomo perché avevano la testa sulle spalle. Ovvio che chi ha bisogno di essere formato non ha già una laurea utile o un dottorato di ricerca, mi sembra assurdo il contrario. Benvenga per neo diplomati o anche persone che da ragazzi non hanno potuto fare l'università o corsi di formazione professionali particolari. 1 su 6 è tantissimo, pensa se 1 persona su 6 morisse , non ti sembrerebbe un'ecatombe? Uno su 6 che possa essere recuperato e diventare produttivo è una roba da boom economico.
@@meloannachi443 non capisco cosa intendi, ora è diventata concettualmente elemosina per i bisognosi, prima un regalo, quello che dovrebbe essere è un investimento.
Sono un operaio metalmeccanico di ventidue anni dalla provincia di Matera, penso che la mia sia una situazione piuttosto comune in Italia, lavoro dalle 9 alle 10 ore al giorno a nero per 500 euro al mese... Non ho disponibilità economiche per studiare e neanche per lasciare questo impiego e andare a trovarne un altro... Insomma un ottima situazione.
Madò che situazione pessima, ti consiglio di scappare al nord che penso sia meglio la situazione (per quanto riguarda quel settore), mio papà è operaio metalmeccanico con la seconda superiore e riesce a portarsi a casa sui 1800€ con le sue 8-9 ore da lunedì al venerdì.
sfruttamento infame....alla tua età ti consiglierei di andare all'estero oppure di cercare lavoro al nord, io da operaio metalmeccanico passo i 2k al mese e posso investire parte dello stipendio nella mia seconda attività
Io come metalmeccanico in Toscana, appena cominciato prendevo 1300-1400, con straordinario " volontario" un'ora ogni giorno, e sempre più spesso anche il sabato mattina. Me ne sono andato via dopo 3 mesi. Inaccettabile che gli straordinari diventino ordinari. Mi dispiace per la tua condizione. Totalmente pagato a nero io fossi in te denuncerei il datore, ti prendi un bel po' di soldi e li usi per andartene da questo paese
Guarda,anche io vivevo al Sud,a Benevento per la precisione e anche io venivo sfruttato 12 ore al giorno per 700 euro al mese. Un giorno però mi sono rotto i coglioni e sono SCAPPATO in Germania: stessa mansione,però qua si lavora 7 ore al giorno e ti pagano 14-15 euro l'ora. SCAPPA anche tu,il Sud e l'Italia in generale sono FINITI
@@MrLuca998 Nord Italia e' un po meglio del sud, ma ha un costo della vita persino triplo, comunque basta vedere il CCNL metalmeccanici, per vedere che i salari son molto bassi.
Gio ti seguo da un po' di anni ed ho notato una notevole metamorfosi da parte tua. Un tempo sembravi il classico sinistrorso imbevuto di illusioni, ora molto piu' maturo e discuti di cose serie in modo serio. Complimenti.
Prima volta sul tuo canale. Bel video. Unico appunto, sul fatto che non ci sono competenze in Italia. Guarda quanti ingegneri se ne vanno dall'Italia. Le aziende non trovano le competenze non perché mancano, ma perché non pagano. L'Italia forma persone preparate che restano accontendandosi di poco o fuggono
Sono stato veramente fortunato.. Ho lasciato Bologna un paio di anni fa e nel 2020 pagavo 260 euro per una singola enorme nel cuore di Bologna, bei tempi. Ora vivo all'estero, affitti sempre molto alti ma stipendi pari al doppio di quelli italiani
Se la gente che in Italia spara il "giovani pigri che non vogliono lavorare" come se fosse la causa di tutti i mali vedesse la situazione in Inghilterra probabilmente gli imploderebbe il cervello. Ho visto un negozio cercare un part time nel weekend per quasi un anno intero senza successo con gente che ha rifiutato per motivi assurdi. Il mio preferito è quella che ha rifiutato la posizione perchè avrebbe dovuto sapere i nomi dei prodotti in vendita, una richiesta ritenuta di sforzo eccessivo. Subito dopo ci metto quello che accetta il lavoro sabato-domenica, per lui va tutto bene e poi al primo giorno dice che può lavorare solo martedi e mercoledi. Ma ne avrei a decine di perle simili, altro che pigro chi non vuole lavorare per 400 al mese facendo 50 ore a settimana.
Sono nato in una famiglia che diceva: Vai con la terza media e via. Adesso sono senza lavoro e vivo con i miei genitori. non riesco a dedicarmi il tempo per me e per mancanza di soldi non riesco a prendere neanche un treno, non posso farmi la patente, nessun lavoro dalle mie parti "Tutte famiglie raccomandate dal Papi" come faccio? volevo farmi le serali al centro della mia città ma il problema si pone sempre "I soldi" e non posso chiedere sempre soldi ai miei. L'unica cosa che posso fare e comprare un Pacco di Pane bianco e una Nutella e andare in cucina a mangiare 😂. che centra questo discorso? è tutto occupato in città e dintorni ma ve ne rendete conto? vedo sfruttamento ovunque.
Se vuoi cambiare la tua condizione, prenditi quello che capita, mettiti i soldi da parte ed investi su te stesso. I miei mi hanno potuta mantenere fino al liceo. Ho fatto il lavoro pesante e sfruttato (9-10 ore al giorno per 500-600 euro al mese al sud). Non spendevo niente, niente. non ho mai vissuto i 20 anni che ho visto vivere ai miei coetanei. Dei soldi che guadagnavo davo una parte ai miei, l'altra la mettevo da parte per pagarmi gli studi. Ho preso una laurea magistrale nel frattempo, master ed altre cartacce e la mia condizione attuale è tutta un'altra storia. Anche chi viene da famiglie umili può cambiare la sua condizione ma ci vogliono anni di sacrifici e rinunce
Ciao Gio, intanto grazie per i tuoi video. Mi chiedo se questa bassa produttività che abbiamo in Italia sia davvero un male per sé. Ora, cosa potremmo fare per aumentare la produttività? Immagino qualcosa di molto simile a quello che farebbe una grande azienda tipo Amazon, ovvero ottimizzare le risorse. (anzi, come esercizio mentale, penso sia utile pensare a cosa succederebbe se Amazon comprasse tutte le PMI italiane). Come le può ottimizzare? Beh, ricerca, processi migliori, sicuramente, ma tutto porta sempre a guadagnare di più e abbassare i costi. E i costi molto spesso sono gli stipendi, quindi ottimizzare significa spesso a fare di più con meno persone, magari perché automatizzi processi, li migliori, o perché assumi persone che rendono di più. Ora, questo aumenta sicuramente la produttività di quell'azienda, e se l'azienda è il paese, di quel paese, ma cosa significa nella pratica? Che ci sono un po' meno persone che lavorano e guadagnano un po' di più. La classica legge di pareto insomma. E se questo processo viene rinforzato è incentivato, diventerà sempre più ottimizzato, ovvero sempre meno persone che guadagnano sempre più (produttività che schizza). Questo crea un paese con forti disuguaglianze sociali, dove hai si stipendi più alti, ma anche molta gente che non lavora proprio. Quindi non so se sia proprio desiderabile. Pensieri a riguardo?
Io lavoro come programmatore da ormai 5 anni e nel mio ambito, trovo una marea di persone non preparate nella digitalizzazione. E per fare il programmatore, un minimo devi esserlo. Figurati in qualsiasi altro settore, dove SAREBBE necessario. Soprattutto nella pubblica amministrazione, dove questo cliente IMMENSO, scriveva ancora le ferie/assenze su foglio di carta e lasciato sulla scrivania "Perché abbiamo sempre fatto così". Questa è l'Italia e vogliono aumentare gli stipendi? 😂
Ma che c'entra? Gli stipendi vanno aumentati, punto. Devono essere proporzionali al costo della vita. Se uno è incapace nel suo lavoro che lo licenzino, ma che c'entrano gli stipendi di tutti gli altri?
@@sarasthoughts Il passaggio tecnologico permette di aumentare l'efficenza aziendale e ridurre i costi, aumentare la formazione e rendere il lavoratore un "professionista". Facendo ciò, si ha più soldi e capacità di una carriera per il lavoratore. Gli stipendi vanno aumentati, ma un'azienda deve tirarli fuori da qualche parte. Se un lavoratore produce 100 e devi "aumentare gli stipendi" senza un vero e proprio ritorno, e deve darti 110, si ottiene l'effetto contrario. Non parlo di chi sfrutta ovviamente, ma deve esserci sempre una correlazione e il passaggio tecnologico renderebbe questo un po' più facile 😁
Sono in Finlandia, qui la vita costa tantissimo ma i servizi sono ottimi e gli stipendi mediamente mooolto più alti di quelli italiani. Anche qui sta aumentando il costo della vita, è indubbio, ma in Italia nessuno potrà permettersi di mettere su famiglia se continua così.
Da studente di economia ti faccio i complimenti per il video: per quanto tu abbia semplificato gli argomenti se riuscito comunque a dire cose corrette. Grande Gio
vogliamo parlare dei colleghi che fanno il tuo stesso lavoro, che sono molto più vecchi, che grazie ai vecchi contratti hanno molti più benefit di te e sono pagati almeno il 20% in più e che non fanno nulla da anni e nessuno gli dice nulla? e parliamo di tantissima gente visto che è un problema diffuso in tutte le municipalizzate e ministeri
Mi piacciono molto i tuoi video condivido pienamente. Ovviamente riporti i fatti senza esporti troppo con idee personali tuttavia sarebbe interessante sapere quali soluzioni proporresti tu. Di nuovo complimenti ai video
Ho 28 anni guadagno 1200€ al mese e sarei più che soddisfatto se non fosse che oltre le normali bollette devo pagare un affitto folle per un monolocale la rata dell'auto che mi stronca perche non ho un contratto indeterminato, la rata mensile dell'assicurazione perché sono neo patentato ma vecchio, per loro e quindi pago una cifra allucinante molto più dell'auto tutto questo solo per andare a lavorare, da questo togliamo i l'aumento del prezzo benzina e alimenti e mi trovo puntualmente a 0 sul conto a fine mese credo che il problema e che lo stato non ha la più pallida idea delle spese che ci troviamo ad affrontare e danno per scontato che ce mamma e papà che ti aiutano ma per me non e cosi sono solo e se sgarro sono finito e lo stato non aiuta visto che per loro guadagno bene e supero il reddito che mi permette di accedere agli aiuti
@@mattiacolombini3171 In un circolo vizioso dove il datore di lavoro ti riempie la testa di false promesse e te la lava con il fatto che devi fare gavetta, che sei l'ultima ruota del carro, che sei in una famiglia, ecc. Dove si aspetta che la tua performance sia la migliore o comunque eguagli quella dei colleghi, roba che si chiederebbe di norma a chi è esperto, ben rodato e ben pagato. Dove il tuo fare i salti mortali non solo è la normalità ma è proprio LA BASE da cui partire, e se fai meno di così te ne puoi stare a casa sul divano (se lo hai). Poi esci dalla provincia, esci dalla regione, esci dal paese e per le stesse cose ti viene dato molto di più come stipendi, diritti e trattamenti oltre a servizi pubblici di altro livello e ti rendi conto che non devi sfacchinare 12 ore al giorno per arrivare a fine mese anche con un mutuo e un mezzo privato, dove parlando con la gente del posto o altri emigrati gli si spalancano gli occhi quando te la sentono raccontare. A quel punto capisci che stavi vivendo in una palude tossica.
Io, farmacista, fui assunto in una farmacia privata della mia città natale. Tale farmacia è annoverata tra le micro-imprese (meno di dieci dipendenti, noi eravamo cinque) e, guarda caso, i primi mesi di lavoro furono contraddistinti da commenti, pronunciati dal titolare, come "lei deve imparare il mestiere ed io la devo pagare come gli altri" (cosa, peraltro, vera solo in parte), "lei non mi fa guadagnare", "per me sarebbe stato meglio pagarla 500 euro al mese per i primi 4-5 mesi". Questo è il trattamento che io ed altri farmacisti subiamo in Italia, quindi non è strano che i giovani emigrino per cercare stipendi e condizioni di lavoro migliori.
Analisi molto migliore di tante altre, perché enuncia fin dall'inizio il motivo, troppo spesso trascurato: la bassa produttività. I problemi sono, però, anche un settore burocratico ipertrofico e particolarmente inefficiente. E poi però abbiamo il difetto di TUTTE le analisi simili, ovvero ci si dimentica SEMPRE della tragedia che portò la stagione degli anni 90, dove l'azzoppamento delle grosse imprese nostrane, molte delle quali pubbliche (brutta parola, soprattutto per la sinistra di allora, o pseudotale), le quali avevano spesso una produttività più elevata delle corrispettive estere (spesso con buone eccellenze anche tecnologiche e molta voglia di fare), portavano la media della produttività ad un livello accettabile, simile a quella degli altri paesi, produttività elevata che "compensava" quella bassa data dalle molte PMI. Chiaramente, dopo quella stagione sono rimaste solo le PMI.
Messaggio da incorniciare. Il modello italiano si fondava sulle grandi imprese pubbliche con le pmi a contorno, spesso nate da spillover di conoscenza e manodopera proprio dalle imprese pubbliche. Poi il mondo è cambiato, l'Ue ci ha imposto le privatizzazioni, noi le abbiamo fatte a cazzo, e di fatto le grandi imprese sono sparite da questo paese.
Questione affitti per studenti: è un discorso di domanda e offerta, né più né meno. In parte alimentata da molti studenti meridionali che (anche giustamente in alcuni casi) decidono di studiare al nord. Da ex studente universitario posso dire che un'arma a disposizione per cercare di smorzare questa tendenza di mercato è scegliere di rimanere a studiare a casa propria. Io feci questa scelta anni fa e a posteriori non mi sono pentito. Gli anni universitari li ho vissuti felicemente pur avendo quattro spicci in tasca, ricevendo comunque una buona formazione. Non voglio e non posso generalizzare, però mi sento di dire che se rimani a studiare al sud non è propriamente una scelta sbagliata, anzi!
mah mica troppo, alla fine il problema non è mai cosi semplice. Da un lato l'impennamento dei prezzi degli affitti è oggettivo , dall'altro in Italia non abbiamo nessun campus universitario capace di ospitare effettivamente abbastanza persone. c'è anche il tema di tutte le persona che vengono da fuori regione, perché da lor o non esiste quella facoltà o fa schifo e si trasferiscono
E lo sai perché non te ne sei pentito? Perché o vieni dal politecnico, o da un ateneo meridionale, una volta assunto gli stipendi sono sostanzialmente piatti, o comunque si arriva a saturazione molto facilmente, essendo la soglia bassa.
Io penso che la storia insegna: Il progresso tecnologico e' inesorabile e vince sempre. Le skills sono sempre meglio pagate della teoria e le skills piu' ricercate sono sempre quelle pagate meglio. Viviamo anche in un'era in cui e' molto facile acquisire skills ed informazioni di ogni genere, spesso gratuitamente o spendendo molto poco. Per il resto e' tutta questione di bilanciare un sano opportunismo con la gestione del rischio. Purtroppo essere nati in Italia e' un sfiga, ma non deve essere una condanna. La paura di diventare "obsoleti" o non piu' "richiesti" sul mercato del lavoro e' una minaccia: concreta, reale ed internazionale. Ignorarla ed aspettare che lo stato faccia qualcosa non e' la soluzione. Un suggerimento che mi sento di dare e' quello di andare all'estero e magari tornare in Italia dopo qualche anno dopo aver imparato bene almeno una seconda lingua ed un paio di skills che vendono bene, oppure rimanere direttamente all'estero. La vita da expat ha le sue difficolta' ma puo' dare grandi soddisfazioni ed e' un'ottima scuola di vita.
Paga di 6,84 euro/h con un mutuo di 460euro/mese. Ovviamente parlo per me che non sono lo specchio dell'intera realtà italiana eh, però porco due dovremmo dialogare lanciando molotov.
@@Drugo987 infatti si vede come le proteste pacifiche, le dimissioni, il rifiuto di lavorare a certe paghe/ore di alcuni abbia sortito risultati. Inoktre i bordelli portati dai sessantottini non gli hanno portato assolutamente nulla a loro, nono 🤔 lol Dal commento o sei over35 o sei dal lato buono/fortunato dello spettro per dire cosi. Non lo dico con astio verso di te, non ti conosco e sarebbe gratuito, ma ci sono realtà di lavoro in Italia totalmente legalizzate ai limiti dello schiavismo. Alla lunga basta, se quando si parla non si viene non solo ascoltati ma deliberatamente ignorati diventa abbastanza normale avere come reazione quella di alzare le mani.
Se si fa ripartire l'economia dal lato dell'offerta quello che succede è che le imprese hanno più soldi per investire ma non investono perchè manca la gente a cui vendere il prodotto, bisogna far ripartire l'economia dal lato della domanda perchè così la gente può comprare i prodotti delle imprese e le imprese i soldi per produrre possono chiederli alle banche
👍👍👍 se metti i soldi nelle tasche dei grossi imprenditori questi li investono all'estero o li mettono da parte in conti esteri, se li dai alla classe lavoratrice li spenderanno nel mercato nazionale. Il brutto è che stiamo ancora qui a credere a quella strinzata della "Trickle down Economics" di quel pagliaccio di Reagan.
@@emanostradamus6185 ma vincolare gli sgravi alle assunzioni mi fa venire paura di creare una sorta di sussidio alle imprese che fa stare in piedi anche attività poco produttive
Si chiamano crisi di sovrapproduzione e sono inevitabili nel capitalismo, fanno parte della contraddizione capitale-lavoro e sono intrinseche. Da un lato: crescita percentuale del profitto da perseguire ad ogni costo altrimenti, anche se sei un 'buon' imprenditore verrai mangiato dal pesce più grande e con meno scrupoli, quindi tagliare il più possibile i costi, tra cui i salari, avere un esercito di disoccupati per giustificare il suddetto basso salario, l'automazione incessante acuisce il tutto, dall'altro, in diretta contraddizione: devi vendere a disoccupati o persone il cui potere d'acquisto è stato mangiato. Crisi di sovrapproduzione, valanga di prodotti invenduti, sfiducia nei mercati, ritiro degli investimenti, fallimenti, sono cicliche e sempre più frequenti, prima una nella vita, ora ogni 5-10 anni. Non ce ne scappi mai. Anche chi sta relativamente bene si appoggia a livello mondiale sullo scambio ineguale e lo sfruttamento del sud del mondo, e per loro sarà solo una fase temporanea con un buon welfare che posso chetare i lavoratori ma le contraddizioni del capitalismo sono inevitabili, la Svezia inizia leggermente a soffrire, USA e Germania un po' più, l'Italia periferia dell'occidente è ormai al confine tra nord e sud del mondo. L'aveva capito Marx 150 anni fa. Leggetelo da soli e non avrete più bisogno di giopizzi e co.
l'unica soluzione a questo schifo è semplicemente evitare che gli studenti si concentrino troppo sui grandi centri urbani e si creino molte più facoltà con sedi distaccate sparse sul territorio. In Italia abbiamo tantissimi paesini che si stanno spopolando e sono strapiene di case sfitte o semplicemente vuote. Io ho avuto la fortuna di studiare lingue a Ragusa Ibla, che sebbene fosse un pochino mal collegata (parliamo del centro storico di Ragusa), era una città davvero bellina (ci hanno girato il commissario Montalbano) e tutto aveva una dimensione più umana. Noi studenti ci si ritrovava in una piazzetta e si socializzava, il tutto in modo moldo tranquillo. Le lezioni e gli esami si svolgevano (e si svolgono ancora) tutti in un unico posto (l'ex convento di S. Teresa). Tra l'altro non è forse meglio se gli universitari vivono in città di medie dimensioni? Affitti più bassi, meno stress, più contatto con la natura e ritmi più rilassati in generale per favorire la concentrazione.
4:18 Vorrei precisare una questione sulla statistica del "piu' del 90% di PMI in Italia", 90% mi sembra una percentuale un po' altina. E' da almeno un 20ennio che in Italia c'e' la tendenza delle multi-nazionali e grosse imprese a non assumere piu', o cmq molto raramente, nuovo personale e preferire il subappalto a miriiiadi di piccole aziende e consulenti esterni. Questo ufficialmente. Ma la realta' e' ben diversa, poiche' stiamo parlando di piccole aziende di comodo e finte partite IVA. Di fatto sono tutti "dipendenti" virtualmente "assunti" a scadenza dentro la azienda madre, si recano quotidianamente in uffico nella sede principale (della azienda madre) e ricevono uno stipendio contrattato ufficiosamente con l'azienda appaltatrice (la azienda madre), MA erogato dall'azienda satellite. A conti fatti: dato un lavoro pagato (letteramente) milioni da un committente e affidato ad una multi-nazionale, ti ritrovi con un progetto suddiviso in decine di piccoli frammenti, su piu' livelli, affidati ad aziendine composte da - un paio di amm.delegati (pagati con relativo lauto compenso); - segretaria/e; - un paio di project-manager, stipendiati come tali, ma messi li' a scrivere documentazione e produrre slide, perche' inadatti a svolgere il lavoro; - 1 a 5 lavoratori iper-competenti schiavizzati, pagati il minimo sindacale; morale della favola: una grossa fetta del budget mangiata per pagare lo "stipendio" a dei figuranti per "gestire"... poi che cosa? Non si sa'. Ci sarebbe altro d'aggiungere, ma spero di essermi spiegato. Provo ad andare dritto al punto. Che soluzioni ci aspettiamo dalla politica, se i dati raccolti descrivono una realta' fittizia? Che poi, quello che ho raccontato sopra e' il segreto Pulcinella. Tutti conosco la situazione, ma a nessuno frega un cazzo. E' legale? Ovviamente no. I giovani* sono completamente fuori dal radar della politica. Quando si butta l'occhio su di loro, si considerano solo i 16/18enni (che manco le superiori hanno finito). La finanza figurati se muove un dito autonomamente «senza un ordine in triplice copia spedito, ricevuto, verificato, smarrito, ritrovato, soggetto a inchiesta ufficiale, smarrito di nuovo ed infine sepolto nella torba per tre mesi e riciclato come cubetti accendifuoco». E i lavoratori? Perche' non denunciano? Prova a denunciare l'azienda per cui lavori e vedi come va. Ti licenzierebbero immediatamente facendoti terra bruciata attorno e dopo i primi licenziamenti, figurati se gli altri colleghi sarebbero disposti a supportarti. (L'ho visto succedere) *giovane in Italia: persona dai 23 ai 45 anni. Mi permetto di considerare un 45enne "giovane", perche' queste dinamiche sono in atto da almeno i primi anni 2000 e sono molte le fasce d'eta' colpite da questo modus operandi. PS: non e' una critica al video, consideriamolo come uno spunto di riflessione.
Applausi a scena aperta. lavorando in informatica ho vissuto PER ANNI questa situazione venendo pagato 1100€ fino a quando non ho miracolosamente trovato un azienda disperata durante il COVID che mi ha assunto direttamente. Non prendo i milioni ora ma va meglio
Il discorso mi torna fino ad un certo punto. Si parla di lavoratori qualificati che mancano e del solo triangolo produttivo che è si livelli del resto d'Europa. Da ingegnere informatico che ha lavorato diversi anni in Veneto, gli stipendi erano ridicoli se paragonati al resto d'Europa. Sono andato in Germania e ho avuto un 2x (e in seguito sono cresciuto ancora) a fronte di un costo della vita paragonabile all'Italia. Evidentemente il problema non sono io. O mancano aziende che sappiano cosa farsene di quel talento e non hanno quella produttività, o sono azienducole che devono tenere bassi i costi per restare competitive oppure sono in mala fede.
complimenti, ottimo video! penso che anche nel caso di figure specializzate gli stipendi non sempre siano paragonabili ad altri paesi europei. nel mio settore (IT) per esempio non esiste un contratto di categoria, quindi bisogna avere culo di lavorare per un'azienda con un CCNL buono e purtroppo la maggior parte degli informatici lavora col CCNL commerciale. credo che l'essere indietro sulla digitalizzazione si veda anche in questo, non tutti i lavori specializzati sono considerati davvero tali, tanto che in alcuni paesi europei si può arrivare a prendere il doppio che in Italia facendo lo stesso lavoro (e magari senza settimane da 60 ore)
@emanostradamus questo mi rincuora, troppo spesso mi sono trovato a fare colloqui con aziende che adottano il CCNL commercio e pensavo che quelle che usano il metalmeccanico fossero una minoranza. avendone trovata una me la tengo stretta, troppi amici ed ex-colleghi/compagni di studi non sono stati così fortunati...
@@notme8152 Per curiosità cosa fai in IT? Sono Admin IT e mi sto guardando in giro ma davvero offrono tutti commercio. Mi sembra assurdo che per un lavoro come il mio non si parta da 30K di RAL minima!
@@LinoSey lavoro per un provider IT parte di un gruppo bancario e che fornisce assistenza anche alla banca stessa, in qualunque altro frangente finisci nel commercio o in casi particolari, come quello di mio marito, in altri contratti come il ceramico, perché fa l'IT per un'azienda di ceramiche. Tuttavia il bancario ha i migliori benefit e lo stipendio più alto (supero un bel po' i 30k di RAL e faccio 1st e 2nd LV), forse solo il pubblico ha di meglio da offrire.
Giò, mi spiace essere (parzialmente) contraddittorio ma l'automazione difficilmente creerà nuovo lavoro, sicuramente ci saranno posti ben pagati per chi è competente, ma lo scopo dell'automazione è quello di accentrare ulteriormente la ricchezza in mano di pochi in quanto un robot o A.I. in ordine di grandezza lavora più di una decina di persone a occhi chiusi, non è una sostituzione che segue un rapporto 1 : 1. Si tratta solamente di assumere 1 tizio ben specializzato e pagarlo un pochino di più, ma a buon rendere (per l'azienda), in quanto hai risparmiato su tantissimo personale. Ho un background tecnico e lavorato nell'automazione, posso dirlo con piena certezza, non è che se il tuo lavoro viene sostituito da un robot, basta fare i "compitini", studiare ed in maniera quasi complementare ti occuperai della manutenzione/progettazione dello stesso. Non avrebbe senso tutto questo 'sbatti se alla fine la sostituzione occupazionale avesse un rapporto 1:1 (per il capitalismo, si intende). Il concetto di non svolgere più mansioni ripetitive e pericolose mitiga parzialmente la tesi, ma già ai tempi del luddismo, non penso che ad un "padrone" sia mai fregato realmente sostituire un uomo con un telaio meccanico solamente perché provava dispiacere a vederlo svolgere compiti ripetitivi o pericolosi. Basta guardare i rider: ad oggi, è socialmente accettato il fatto che ci siano persone col fondoschiena sul divano e "meno fortunati" che girano per la città sotto la pioggia, rischiando di morire travolti cadendo prima in qualche buca per andargli a portare da mangiare. Quando questo lavoro lo faranno direttamente i droni e non bisognerà più pagare i rider, si dirà che lo abbiamo fatto per il loro bene.
Ma dovrai comunque comprare i droni e manutenerli. Il cambiamento tecnologico diventa di massa in produzione quando il costo della macchina per unità di prodotto diventa più basso di quello del lavoratore, ed è giusto e logico che sia così. Nessuno fa impresa per fare beneficienza, ne si capisce perché dovrebbe farlo. Il risvolto positivo per le masse però c'è. Man mano che i settori esistenti vengono automatizzati, nascono nuovi bisogni e dunque nuovi lavori potenziali. Se dovessimo cucirci a mano i vestiti come prima del telaio meccanico, pensi che esisterebbero i dog sitter o i maestri di yoga? In compenso, il numero di occupati rispetto ad allora è cresciuto. Ovviamente il processo, nel mentre, ha dei costi sociali.
La parte iniziale della spiegazione del problema mi ha aperto un cassettino della memoria di oltre 30 anni fa quando le avvisaglie dell'inevitabile globalizzazione iniziava a far scricchiolare i sistemi economici più deboli, ora non ricordo il nome dell'analista economico che fece la relazione ma ricordo che usò le tue stesse parole e mise in guardia il sistema economico italiano. Ovviamente nessuno " cum grano salis" seguì o almeno ci ragionò su un pochino a quelle predizioni catastrofiche, ora che sono realtà la politica non ha le basi per risolverle. Nel decennio 2012-2021 è espatriato dall'Italia oltre un milione di residenti, 37 mila solo in Sicilia, di cui circa un quarto in possesso della laurea. Sono circa 337 mila i giovani espatriati di 25-34 anni, di essi oltre 120 mila al momento della partenza erano in possesso della laurea. Ora in Italia rimangono gli sfruttati, i loro sfruttatori e i pensionati !
Ma sì, me lo faccio il sangue amaro mentre preparo il pranzo.
*Tema di HomeLander pazzo riprodotto in sottofondo
Non sei solo, caro 😅
Ciao, compagno di merenda
Ero nella stessa tua condizione.poi ho pensato meglio che lo guardo dopo😂😂
Puoi usarlo per condire
Sempre bravissimo a spiegare obiettivamente e con semplicità e NON con semplicismo. Ti prego Gio non abbandonarci quando diventerai ricco😉
Sicuro ricchissimo
🤦🏼♂️😂
È giá ricco di famiglia
@@michelebtw88750l
@@shesaiddestroy000appunto.
Finalmente un'analisi seria, che verrà ignorata da praticamente tutti
Ma dove? Minimo 200mila visualizzazioni
@@Emanuele246gi da tutti quelli che potrebbero fare qualcosa per questo paese fottuto
@@Emanuele246gi su 60 milioni... 0,3% della popolazione. Niente. T-T
@@PaoloViscariello Ahh vabbè io mi riferivo alla popolazione di RUclips, non avevo capito che era inteso in senso più nazionale 😅
Mi terrorizza l'idea di essere sfruttato , considerato solo carne da cannone non certificata e per nulla utile, ma è spaventoso che dopo tutti i problemi che ho avuto a scuola e a cui mi sono diplomato con estrema fatica io venga sfruttato. Tra l'altro avevo avuto l geniale idea di andare in un istituto tecnico per imparare qualcosa sui macchinari avendo notato quanto i periti meccanici fossero ricercati. Comprendo appieno i timori di questi ragazze e ragazzi , spero davvero che trovino un tetto sopra la testa.
Sono un perito elettrotecnico e come te ho scelto la scuola per le opportunità lavorative, ho fatto due anni di praticantato presso un libero professionista sono stato abilitato alla libera professione con superamento di un altro esame di stato e mi sono occupato della realizzazione di impianti elettrici purtroppo molti preferiscono realizzare strutture senza progetti e la concorrenza nella mia città è altissima, a Napoli ci sono il doppio più iscritti all'ordine che e Milano. Quindi vista la carenza di lavori ho trovato un ufficio di Impiantistica dove realizzo parti di impianti idrici sanitari/scarichi e modelli termici mi stanno pagando 600 euro per 160 ore mensili questo mese in ordine ho messo mano a: Due asili nidi, 28 appartamenti, una scuola elementare, due campi sportivi.
Questo per dirti che non importa quante competenze hai ti sfrutteranno sempre e comunque il mio consiglio è di andartene via da sto paese come sto considerando di fare io, gli imprenditori non vogliono lavoratori vogliono schiavi.
Esterooooooo
@@DamocleUwU cristo poi ci credo che la gente preferisce lavorare fuori dall'Italia poi io vorrei raccontarvi una cosa, io è la mia famiglia gestivamo un rifornimento di benzina per conto della giap con una pizzeria e sala da ballo, ma un anno fa mio padre venne ah mancare è da qui inizio un vero disastro perché il comune della mia citta ha fatto di tutto per rovinare la mia famiglia è l'attività per colpa di gente invidiosa che non sa realmente lavorare, ora mia sorella è riuscita ad aprire un agriturismo con ristorante e balera in un altra citta (grazie ha dio sta funzionando molto meglio del previsto).
Il senso della mia storia quale? oltre quello che ha detto gio il problema sta anche nella mal gestione dei comuni piccoli è medi perché molto spesso preferiscono favorire i loro interessi invece delle attività che possono farla crescere l'economia di una citta.
@@DamocleUwU 600 euro? Cristo ma ti derubano
@@DamocleUwU scappa al nord
è verissimo il discorso produttività, ma è anche vero che, anche le aziende/attività che vanno alla grande e decuplicano il fatturato, gli stipendi non li alzano quasi mai. con la scusa che "in italia tutti pagano cosi" oppure "per questo lavoro lo stipendio sarebbe questo". quindi pmi -> pochi investimenti e innovazione -> bassa produttività + disonestà -> talenti e skills poco richiesti e malpagati -> stipendi bassi -> paese che torna al medioevo.
Io ho lavorato 4 anni per una grande azienda italiana come ingegnere con laurea di secondo livello, ed il mio stipendio non ha mai raggiunto 28 mila euro/anno. Me ne sono andato in Scozia, ed il mio stipendio è diventato 52 mila sterline. La cosa più eclatante? Lavoravo meno in UK, con molto meno stress. Così che questo discorso sulla produttività italiana, è solo una scusa per le aziende per farci sentire in colpa di avere il lavoro.
Tutto e niente.. servono cifre .. non 28k e 52k... serve sapere il netto.. serve sapere laurea in cosa,poi quanto paghi di casa, assicurazione sanitaria, riscaldamento, cibo, auto assicurazione.. e clima marcio...
Cmq bisogna ringraziare tutti voi che ve ne andate che finalmente gli stipendi iniziano a salire.. se i più se ne vanno i pochi rimasti vengono pagati..
@@mildrioddmund4523 gli stipendi iniziano a salire in quale Fantabosco?
@@valerianightwish553 bisogna vedere cosa uno è in grado di fare... con la gente che va via e facendo fatica a trovare personale, le aziende decidono di trattenere i dipendenti validi... con quale metodo? semplicemente alzando gli stipendi.. poi sui neo laureati non so, non credo, anche perché non hanno esperienza, ci sono operai di esperienza che valgono di più di un neo laureato... ho visto ragazzi con la terza media che poi sono andati a lavorare subito dopo che danno giri di vite ai neo laureati.. inoltre il mercato del lavoro è saturo, ci sono troppi laureati in cose inutili... e vogliono tutto e subito.. in Italia è meglio fare un professionale e poi andare a lavorare o mettersi in proprio.. l'università in tante facoltà inutili è solo una perdita di tempo... E' un bene che vadano all'estero che così chi rimane godrà degli effetti positivi... quest'anno in una azienda dove lavora uno che conosco hanno fatto un giro di assunzioni indeterminate e a chi era lì da tempo con un buone capacità hanno aumentato lo stipendio, ad alcuni anche di un bel po'... sui 7k lordi in più.. le aziende grazie alla fuga all'estero hanno capito che non vale la pena assumere neo laureati che non danno garanzie, zero esperienza ecc ma conviene tenere chi è già inserito perché la perdita sarebbe più grave.. bisogna solo attendere, la tendenza sta cambiando grazie a chi va via.. il mondo del lavoro in Italia è manuale/pratico... i master, i dottorati ecc non servono a niente.. ora che uno si laurea, quello che in terza media è andato a lavorare, si è già pagato la casa che l'altro è al primo colloquio...
@@valerianightwish553 bisogna vedere cosa uno è in grado di fare... con la gente che va via e facendo fatica a trovare personale, le aziende decidono di trattenere i dipendenti validi... con quale metodo? semplicemente alzando gli stipendi.. poi sui neo laureati non so, non credo, anche perché non hanno esperienza, ci sono operai di esperienza che valgono di più di un neo laureato... ho visto ragazzi con la terza media che poi sono andati a lavorare subito dopo che danno giri di vite ai neo laureati.. inoltre il mercato del lavoro è saturo, ci sono troppi laureati in cose inutili... e vogliono tutto e subito.. in Italia è meglio fare un professionale e poi andare a lavorare o mettersi in proprio.. l'università in tante facoltà inutili è solo una perdita di tempo... E' un bene che vadano all'estero che così chi rimane godrà degli effetti positivi... quest'anno in una azienda dove lavora uno che conosco hanno fatto un giro di assunzioni indeterminate e a chi era lì da tempo con un buone capacità hanno aumentato lo stipendio, ad alcuni anche di un bel po'... sui 7k lordi in più.. le aziende grazie alla fuga all'estero hanno capito che non vale la pena assumere neo laureati che non danno garanzie, zero esperienza ecc ma conviene tenere chi è già inserito perché la perdita sarebbe più grave.. bisogna solo attendere, la tendenza sta cambiando grazie a chi va via.. il mondo del lavoro in Italia è manuale/pratico... i master, i dottorati ecc non servono a niente.. ora che uno si laurea, quello che in terza media è andato a lavorare, si è già pagato la casa che l'altro è al primo colloquio...
@@mildrioddmund4523
Discorso opportunista ma vero, da quando la demografia è crollata, casualmente, le occasioni di trovare lavoro sono aumentate, e guarda te, anche gli stipendi.
In Italia abbiamo un costo della vita non lontano da quello del centro-nord Europa, ma gli stipendi del Burkina Faso. In più ora che il reddito sarà sostituito ma non trovano comunque personale danno la colpa ai giovani dicendo che sono viziati e che stanno a casa dei genitori. Grazie al cazzo aggiungerei, visto che se devo farmi sfruttare per portare a casa le briciole preferisco starmene a casa e in futuro emigrare visto che qui quando si parla di innovazione molti italiani sbraitano perché preferiscono che tutto rimanga a com'era prima.
ma puoi gli italiani sono BEN ricevutti come forza lavorativa sopratutto in posti che richiedono creativita :) Non e poi cosi male come si dice.... MA PERO nessuno lascia la sua terra senza far conti con il mal di casa :(
@@kukulroukul4698 non è neanche la mia prima lingua, ma dire "ma però" fa male anche a me
Ma quando mai!
Il nostro costo della vita uguale ai paesi scandinavi??
Cosa bevi??
@@Songodel77 Il costo della vita è aumentato tanto, gli stipendi diminuiti e anche il potere d' acquisto.
@@mattiacolombini3171 Si ma sei comunque lontano anni luce dai costi della Svizzera e dei paesi nordici.
È anche per questo motivo che un anno fa abbiamo deciso di abbandonare questo paese. Nonostante una laurea in ingegneria e mia moglie in infermieristica, era veramente frustrante lavorare in Italia. In Germania, da entry level prendiamo il doppio di quanto prendevamo prima, con un costo della vita solo di poco superiore. Consiglio spassionato per i giovani (ma in realtà anche per i meno giovani): abbandonate la nave, non c'è nessuna vergogna nel ricercare la felicità altrove.
io ho lasciato la facoltà in cui studiavo(ingegneria) in Italia per studiare all'estero. Però sinceramente sono triste di non poter lavorare/studiare in Italia, una parte di me ci spera ancora in una risanata
anche tua moglie guadagna quasi il doppio al netto dell'assicurazione privata sulla salute?
@@kekkokokko9200 Alla fine questo è molto soggettivo. Nel mio caso, ad esempio, ho sempre desiderato espatriare perché non mi trovavo particolarmente bene a vivere nella cultura italiana.
@@enrico7381 L'assicurazione è pagata per metà dal datore di lavoro e per metà è detratta dallo stipendio. Ovviamente, se vuoi un'assicurazione privata extra, la paghi interamente di tasca tua e non è detratta in busta paga. In generale, comunque, le tasse sono più alte rispetto all'Italia.
Tornando alla tua domanda, comparata a un infermiere che lavora in Italia in una cooperativa, mia moglie guadagna il doppio circa, mentre un infermiere con contratto interno in ospedale (ad esempio il Policlinico Umberto I), guadagna di più rispetto a uno in cooperativa, ma sempre di meno rispetto a quello che prende lei qui in Germania.
anch'io vorrei andare a lavorare in Germania. Come hai mosso i primi passi? dove hai cercato lavoro? se ti va possiamo parlarne pure in pvt 😊
Si scorre un attimo i commenti e tutti che vogliono scappare all'estero anziché scendere in piazza. Anche per questo gli stipendi sono bassi
Sagge parole.
scendono in piazza solo per festeggiare la vittoria del campionato (tutti, da nord a sud)
Hai centrato esattamente il punto.
💯💯
Sono stato all'estero 15 anni e parlo due lingue straniere. Anche lì ci sarebbe da scendere in piazza.
Confermo, ho iniziato da due anni a lavorare come cuoco e vengo sfruttato in tutti i versi ...Presto emigrerò, la vedo come unica alternativa, unica cosa che mi tiene ancora qui é il fatto di non dover pagare spese esose per via del supporto dei miei genitori, ma se dovessi mantenermi da.solo sarebbe impossibile
Se hai il diploma prova a metterti in graduatoria.... Personale Ata
Non ti credere che all'estero aspettino te a braccia aperte.
Dovrai masticare scaglie di vetro ovunque andrai
@@zarbonida Almeno hai speranza all'estero, qua c'è il baratro. Scappa Alessia
li ci sono due problemi:
1) il datore offre un contratto a forfeit, praticamente ti dice 1400-1500 o comunque una cifra FISSA a mese indipendemente dalle ore lavorate. ovviamente lui sa che farai sempre più di 40 ore settimanali compresi di festività, sabato e domenica con un solo giorno di riposo durante la settimana.
2) il ccnl come tutti i ccnl si basa su 40 ore settimanali ma in quel lavoro nei fai almeno 60 a settimana e, cosa ancora più grave, mette il limite massimo di 200 ore di straordinario all'anno (con quel ritmo reale, vuol dire arrivare al limite dopo 4 mesi, il resto? ovviamente in nero).
io, ad oggi, se dovessi tornare in cucina e dovessi fare un colloquio, il minimo che chiederei e non tratterei al ribasso sono 8 euro l'ora NETTI+ 2 giorni di riposo oppure straordinari maggiorati del 50%. praticamente uno stipendio minimo di 2000 euro netti a mese.
Gran bel video Gio! A mio parere alla base di questa enorme stagnazione italiana c'è il fattore demografico. Siamo un Paese così vecchio che manca di freschezza, di energia e al primo sentore di novità veniamo soffocati dal "si è sempre fatto così"
CE E NON CE ! perche se guardi il pottere industriale del Italia... ti viene l'aqua in bocca se sei Romania
@@kukulroukul4698 Bha non saprei
Guarda che anche cina e Japan hanno lo stesso problema..non è solo questo
motivo per cui i giovani (quelli "nuovi") stanno messi male
@@simoneconconi3999 La Cina? Ma le statistiche se le leggete le capite?
Giusto per mettere i costi in prospettiva: i miei hanno comprato una casa in provincia di Milano poco prima della crisi del 2008. La casa ha tre camere, due bagni, salotto, cucina, garage e cantina. 5 anni fa pagavano 600€ al mese di mutuo. Oggi nella stessa zona un monolocale in affitto costa 700€ al mese.
si chiama inflazione e la stiamo vivendo in questo periodo
Sono passati 15 anni, è normale data l'inflazione
@@jacoposchenetti2612 15 anni da quando l'hanno presa, l'ho specificato per dire che il prezzo era già abbastanza alto rispetto a quanto sarebbe stato pochi anni dopo, ma il paragone del mutuo l'ho fatto solo con 5 anni fa, forse anche meno.
@@irtizio Non è SOLO inflazione.
Vivo a Fuerteventura e la situazione è identica all'Italia
questo è a mio parere il migliore video che hai fatto (non che gli altri siano scadenti, assolutamente NO). Rispecchia perfettamente la brutta realtà del mondo del lavoro italiano. Complimenti!!!
Infatti purtroppo dopo 7 anni di lavoro, dalla provincia di Varese a Milano, da metalmeccanico a fibra ottica...sono dovuto scappare in svizzera verso la Germania...in 5 mesi ho messo via soldi che in 7 anni di lavoro non ho messo da parte.
Che lavoro fai in Germania?
Non bisogna mai andare in Germania, Davide
Hai fatto bene. La Svizzera è oggettivamente un paese più serio dell'Italia. Qua a volte si sopravvive anche se molti si sono abituati...
Che tristezza e pensare che questa ondata sara sempre piu in aumento. Io vivo all estero da 13 anni e quando vado in giro sento sempre di piu parlare Italiano. Un brutto segno.
@@Snooper810 le migrazioni ci sono sempre state....... e l' italia secondo me merita di scomparire, il livello di ignoranza stupidità e disonestà degli italiani è a livello di terzo mondo, non è nemmeno giusto ed etico che un paese così sia un paese ricco,
Questo è un ottimo video. Dimostri che ti importa davvero delle persone e dello sfruttamento. A molti interessa solo l’ideologia ed etiche assurde
ha detto solo ca**ate, ma non è colpa sua, è la propaganda che viene sbandierata da anni, lui la raccolta e ci ha fatto un video , ma sono tutte balle ovviamente.
@@CocacolaBoy83 I bot arrugginiscono con la cocacola
Vivo in Inghilterra da quasi 10 anni e ho una mia attività digitale qui. Aggiungerei che uno dei problemi principali alla bassa produttività italiana è la cultura lavorativa e imprenditoriale italiana stessa.
Siamo un popolo molto restio al cambiamento, le nostre aziende innovano molto poco comparate al resto del mondo. Gran parte delle aziende italiane sono gestite veramente male, sono molto prone al mismanagement, all’avere millemila manager e quadri, e trenta persone per fare il lavoro di uno, ma nessuno che fa un compito più importante per la crescita. Le aziende italiane in qualche modo sono sempre indebitate fino al collo, anche in settori che all’estero fanno enormi profitti, in italia in qualche modo non producono profitto e sono indebitate.
Lavoro con clienti e fornitori da tutto il mondo ma di gran lunga i peggiori sono sempre gli italiani: promettono il mondo, ma fanno ben poco, ci mettono secoli per ogni decisione, le tabelle di marcia non vengono MAI rispettate, e se per sbaglio un italiano ti deve dei soldi, farà di tutto per non pagarti o per pagarti il più tardi possibile.
Aggiungi al calderone una tassazione molto alta, regole e burocrazie tra le peggiori al mondo, il fatto che per ogni euro di stipendio il datore di lavoro ne deve pagare un altro allo stato, e uno stato che vede l’imprenditore come un mostro da punire, ed ecco che esce fuori uno dei paesi dove è meno interessante investire e fare azienda. Se aziende come Google o IBM devono fare una sede europea, state tranquilli che evitano l’Italia, tengono il minimo indispensabile in italia per stare dentro il mercato, ma tutto l’R&D lo mettono da qualche altra parte. E meno aziende e investimenti esteri vuol dire meno lavori ben pagati, e quindi l’Italia si deve accontentare di lavori forniti dallo zio pino che ha il ristorante e cerca camerieri sottopagati.
Già, però nel paese del bengodi, del mare, della pizza, del sole e del pallone, di questo non si parla MAI. Da nessuna parte. Anzi, tutti fenomeni, tutti leader del mercato, tutti con slogan e nomi altisonanti, loro sanno fare tutto, loro sono importanti.
E anche le aziende dove si guadagna eccome, danno il minimo sindacale senza riconoscere che chi lavora per te manda avanti la baracca.
In tutto il mondo lo stipendio dei lavoratori non è aumentato a pari passo con l'inflazione. Dovete diventare imprenditori di te stessi.
Edoardo ti sei avvicinato alla verità molto piu di quanto ha fatto Giopizzi, lui ha solo parlato della propaganda di questi anni e ci ha fatto un video, senza sapere nulla…che poi è la propaganda del PD, il partito che ha distrutto l'Italia.
La verità banale è che semplicemente si impedisce ad un paese di crescere trasformandolo in una mucca da mungere e quel paese non cresce, gli italiani si abituano e lo trasformano in un magna magna…
la burocrazia italiana è la piu alta al mondo proprio per questo, ma non centrano niente gli italiani come non centra niente l'italiano con il paese che cresce poco, lo dimostrano i dati…in Europa attualmente il paese che cresce di piu è l'Italia, l'Italia è uno dei paesi con il PIL piu alto in Europa al terzo o 4 posto dopo la Germania, quindi ??? il problema secondo voi sono le PMI ???
ma non sentite il puzzo delle ca**ate che dice Giopizzi, scusate il gergo ma è cosi…
la PMI se fosse tutelata come è tutelata Amazon che paga il 3% di tasse secondo voi sarebbe povera e produrrebbe poco ??, la PMI mantiene il controllo delle sue specificità nel territorio ed è la origine del Made in Italy, il riconoscimento tra i piu stimati al mondo e che porta valore all'Italia, quello è un retaggio culturale non un retaggio di produzione…il discorso di Giopizzi fa acqua da tutte le parti, perché non è un macro economista ma uno youtuber.
Avrà ascoltato sicuramente il macro-economista di tendenza di sinistra italiano tipo Boldrin o Cottarelli ed ecco il risultato.
Queste cavolate sulle PMI poco produttive le ripetono i banchieri e altri uomini della finanza da anni, ma sono tutte balle, vogliono semplicemente privatizzare l'Italia e farci i dindi, la verità quella vera è che il turismo e le PMI sono l'unica cosa che salva questo paese, altrimenti oggi eravamo il terzo mondo, neanche l'Argentina…certo non si puo vivere solo di turismo, ma non è certo la industriona piena di ciminiere che fa arrivare qui la gente ma il nostro cibo di qualità, i nostri borghi, il nostro mare…che pure quello si stanno accaparrando con la bolkestein, con la scusa che sono evasori si comprano il nostro turismo, Alitalia che rischia di essere assorbita da Lufthansa e cosi via, a noi ce la chiudono, Lufthansa invece ci investono come è accaduto pochi giorni fa.
i famosi regolamenti europei, siamo tutti uguali ma qualcuno è piu uguale degli altri.
Le sedi europee vengono fatte nei paradisi fiscali in seno alla UE, ammettendo che vogliono pagarle le tasse e non continuare ad evaderle. Hai detto una serie di luoghi comuni a raffica evitando i veri problemi italiani, problemi che poi esistono anche nel resto del mondo, gli USA praticamente aiutano costantemente le loro banche sempre in fallimento a causa della deregolamentazione per permettere speculazione volta alla finanziarizzazione del sistema che ormai è quasi del tutto deindustrializzato, poi nel UK non mi pare che le manifestazioni (vietate quasi del tutto per legge) siano fatte per dire come siamo ricchi e felici, anche l'Irlanda del Nord nonostante la sua storia ha difficoltà a seguire il resto del regno e la Scozia vuole tornare nella UE, sei concentrato sulla tua retorica e di fatto non ti sei mai scontrato con il mondo reale ovviamente.
Gio ottimo video! ti chiederei, da sanitario, di parlare dei problemi della sanità italiana, del suo crollo e come siamo arrivati a questo punto
te lo dico io : ogniuno nel U.E si fa la politica sua nel paese suo ...ma pero i furnitori di echipamenti ed medicine sono in mano a due tre paesi ! ;)
U.E dovvrebe avvere l'energia e la sanita COMMUNI ! cosi come e l'agricultura
@@kukulroukul4698porcamado posa il gilet arancione!
Banalizzando il tutto: per i continui tagli alla sanità e, ovviamente, perché la popolazione essendo mediamente anziana ha bisogno di molte più cure e assistenza sanitaria facendo lievitare i costi per la sanità.
Ovviamente si taglia sulla sanità anche per favorire i privati che finanziano anche i partiti (come in ogni settore con un minimo potere decisionale c'è corruzione).
A me balena in mente da tempo questo dubbio: non sarà anche un problema del settore d'investimento? Insomma, ogni volta che si parla di crisi del lavoro escono fuori sempre i problemi di bar, pub e ristoranti. Ma il problema non sarà che si investe sempre e solo in bar, pub e ristoranti? Persino nei paesi! Ma la gente quanto dovrebbe mangiare e bere secondo loro?
Santo subito
Bel video Gió. Come sempre. Lasciami dire però, da titolalare di una micro impresa che assume regolarmente, paga regolarmente e premia, paga le tasse ecc ecc, che è veramente veramente veramente complicato. La stratificazione dei tipi e settori di piccole aziende meriterebbe una grande analisi. Avere una partita iva, non ci rende tutti uguali. Purtroppo.
Risposta semplice: perché sono decenni che facciamo debito corrotto facendo sparire i soldi o regalandoli sostanzialmente per voti e mazzette, quindi le tasse sol altre per tenere sotto controllo il debito. Ergo molto è una questione di ladri e corrotti. E infatti nei paesi dove le tasse le fanno pagare ne pagano di meno, i servizi funzionano, e le persone vengono pagate il giusto.
ecco !
Oppure, come negli stati scandinavi, ne pagano di più ma valgono i servizi che ricevono dallo stato.
@@dartnight365vabbè, quello è proprio un altro mondo ( basti pensare a gli studenti universitari,che qui vengono spennatti per ogni cosa, mentre li ricevono un sussidio per lo studio..... e non solo i raccomandati per le borse di studio)
Non è vero: in Francia e Germania si pagano molte più tasse, ma i salari sono più elevati. Semmai le tasse sono più alte in proporzione coi salari da noi.
@@dartnight365 esatto. da questo punto di vista il rapporto tasse servizi rende addirittura convenienti paesi dove i servizi neanche esistono e si pagano tasse bassissime o nulle. si tratta sempre di pagare per quel che ricevi in cambio. E appena varchi le frontiere di altri paesi mi spiace dirlo ma la differenza si sente.
Hai ragione. Sono da 3 anni che sento i ristoratori ed albergatori a continuare a lamentarsi perchè nei periodi estivi non trovano lavoratori. C'è da farsi 2 domande perchè l'Italia dall'industrializzazione è passata a concentrarsi nel cercare di aumentare il PIL con il turismo. Ed io so il perchè. I giovani un tempo per il dopo scuola andavano a lavorare nei campi e nei ristoranti per mettere da parte i soldi per comprarsi moto e vestiti di marca fino a che quei lavoretti si trasformarono in vere e proprie professioni e molti si sono trovati a fare i camerieri anche se avevano diplomi da meccanici, informatici o elettricisti.
questo perchè per mentalità e senso civico siamo un paese africano. Fa ridere il fatto che quelli che non vogliono l'immigrazione sono proprio coloro che hanno questa mentalità.
Pausa al lavoro ? Ci vediamo Gio Pizzi❤
Altro problema è che qui da noi, tra giovani e anziani, o come si dice adesso, Millennials e Boomers, con tutte le varie denominazioni (generazione x, z, alfa etc) non c'è solo un divario generazionale ma un vero e proprio abisso
Due generazioni che a livello di numeri, cultura, valori sociali e di istruzione sono su due piani completamente diversi.
Fino ad arrivare a una vera e propria guerra ideologica
Figurati tra noi boomers e gli agguerriti novantenni che stanno in pensione da 40/50 anni... 🤣
da giovane posso assicurarti che già 5 anni tra noi coetanei fanno la differenza, figuriamoci poi per quelli che sono decenni piú vecchi di noi
@@isabellacicchetti6058 ls differenza tra i boomers e quelli che hanno fatto la guerra si limitano al semplice guerra vs boom economico. guarderete canali diversi in tv ma sempre enntrambi la tv guardate. i valori, il tipo di istruzione ed imprinting rimane lo stesso. le differenze tra boomers e millenials/gen z sono mastodontiche sotto ogni punto di vista.
anche quelle tra millenials e gen z sono evidenti
i piu ritardati sono i giovani, poi ci sono gli anziani che anche loro non sono molto svegli, ma i piu retard su tutta la linea sono i giovani.
@@spirti9591 quindi? Chi dobbiamo sopprimere
Ora immaginate se le arretrate università italiane offrissero anche i servizi di lezione a distanza, in remoto, laddove possibile. Chiaramente, corsi in cui la pratica è fondamentale o obbligatoria dovrebbero o rivedere l'attività laboratoriale o sarebbero escluse da questa metodologia.
Allo studente andrebbe data la facoltà di scegliere su come usufruire del materiale didattico, pagare comunque la retta universitaria, e, allo stesso tempo, risparmiare sui costi d'affitto, rallentando la saturazione della domanda delle locazioni, di fatto, frenando i prezzi scellerati.
La possibilità di scelta (presenza, remoto, ibrido) farebbe così contenti tutti: sia i "fan" della lezione in presenza, sia quelli che preferiscono frequentare in remoto.
P.S.: a chi ha paura o demonizza dell'uso della tecnologia/AI per le prove d'esame ricordo che nel 2023 il nozionismo è morto e sepolto. Inoltre, un esame basato sulla memoria o che non preveda l'utilizzo di risorse e tecnologie è un esame fallimentare in partenza. Un po' come quelli che ai miei tempi demonizzavano l'uso della calcolatrice...
Seee e la più grande lobby italiana dove la metti? Quella dei proprietari di case strozzini che rendono impossibile la vita arricchendosi senza lavorare sulle spalle degli sfortunati?
Io studio all'UNIBA e non c'è università più arretrata della mia!!! Mi stanno facendo passare la voglia di studiare
@emanostradamus sono d'accordo con te al 100%. Vallo a spiegare a tutti quelli (professori e studenti) che continuano ad ignorare la possibilità del remoto... E le proteste degli universitari di questi giorni anziché cercare di proporre un'alternativa alla speculazione edilizia, chiedono più soldi per tamponare temporaneamente una situazione che si saturerà lo stesso nel medio periodo.
Anziché desaturare la domanda offrendo quindi un'alternativa, tamponiamo creando un minimo di offerta (infrastrutture?) in più? Pensa a quanto tempo ci vorrà per costruire, assegnare, smistare tutti questi soldi...e nel frattempo chi ci rimette è quello che non può permettersi di vivere fuori. Alla faccia dell'inclusività...
@@emanostradamus6185 Verissimo, i professori preferiscono sentirsi dire le baggianate scritte nelle sbobine, probabilmente perché hanno una conoscenza limitata dell'argomento
frequentare le lezioni in presenza non significa solo stare seduti in aula e ascoltare il professore (cosa che si può fare anche da remoto) ma significa socializzare, chiedere spiegazioni o confrontarsi con quello/a che sta seduto/a vicino a te, poter porre al prof domande in tempo reale e ricevere risposte altrettanto in tempo reale, magari stimolando un dibattito con gli altri studenti, significa che il prof. (se è bravo) può rendersi conto del livello generale di attenzione e regolarsi di conseguenza, poter andare in dipartimento a chiedere delucidazioni a qualche assistente magari subito dopo la lezione e tante altre cose che stando seduti davanti a un PC per 4/5/6 ore al giorno (complimenti a chi resiste senza addormentarsi) non si possono fare...
Stima per aver trattato questi argomenti senza sbilanciarti da nessun lato, mantenendo una posizione concreta e supportata dai fatta. Grazie per questo video.
Completamente d'accordo. Ho 26 anni e sto vedendo e sperimentando tutto quello che dici.
3 considerazioni:
1) il turismo in Italia è una risorsa, se girasse bene come dovrebbe visto che in tutto il resto del mondo fanno a botte per venire da noi potrebbe portare grande ricchezza; sono lavori faticosi vero, ma se ben fatti possono essere estremamente remunerativi; se con il sistema della "disoccupazione" si permette al personale di lavorare 6 mesi ed essere poi pagata gli altri 6 dallo stato questi lavoratori consumano tutto quello che producono, non contribuendo alla spesa della collettività e anzi gravandovi.
2) In Italia il modo per veder crescere il salario di molti dipendenti è semplicemente lo scatto di anzianità concordato nei CCNL ed è una bestemmia, un figlio laureato che per assurdo va a lavorare nella stessa azienda dove il padre fa l'operaio con 35 anni di anzianità prende meno del babbo di stipendio, nonostante competenze potenziali enormemente superiori, questo disincentiva la crescita del bagaglio culturale personale di ciascuno che va esattamente ad incidere sulla produttività.
3) se i CCNL sono rispettati nessuno è pagato poco, sono le tasse che pesano comunque una mazzata; una persona che piglia 1k al mese ne costa circa 2,3k - il suo stipendio è oltre 2k e qualche altro "spiccio" di spese di gestione; poi riceve solo 1k per via della tassazione. Se si smettesse di fare da sostituito di imposta e ognuno dovesse pagarsi il proprio ricevendo il lordo credo che tutti i lavoratori sarebbero enormemente più sensibilizzati al seguire la politica e le conseguenti proposte economiche che la politica fa invece che rassegnarsi ai "milleeuroalmese". Bisogna imparare a guardare il lordo e chiedere conto di dove va la differenza tra lordo e netto, che nel nostro paese ammonta ad una cifra considerevole per TUTTI i lavoratori.
Lavoro in una fabbrica, e vi assicuro che "i giovani non hanno voglia di lavorare e prendono i soldi del reddito mentre io sono qui a farmi il culo" è praticamente un dogma di tutti gli over 40
GenZ sono piu ''difficili'' ...se non si sentono ammati ho aprezzati VOLANO !
guardarsi nello specchio ogniuno eh
@@kukulroukul4698 Bhe se ti dai da fare giustamente un qualche riconoscimento non guasterebbe eh.
Che poi nel pastificio dove lavoro io ci sono 40 enni che hanno fatto di tutto per ottenere esenzioni fasulle, oppure prendono permessi e ferie a gogo.
Quindi diciamocela tutta è il solito scarica barile all' italiana.
Da me, in un'azienda costituita praticamente solo di 50/60 enni me lo sento dire ogni giorno. Con tanto di prese per il culo perché sono laureato.
@@vulpesvulpes6122 Ricordagli che tra non molto la pensione se la vedranno sfumare, mentre te potrai fartela in modo privato.
Vedrai come cambiano la faccia, io lo ricordo molte volte ai miei colleghi quando fanno i fighi con i nuovi o i più giovani.
Ricordagli anche che tu a differenza loro puoi sempre emigrare e anche con questa frase li zittisci, loro lo sanno bene che siamo nella merda seria
@@mattiacolombini3171 oppure ignorali, che tanto è l'unica vera soluzione. Io ho provato a spiegare le mie ragioni a qualcuno, ma il vero dramma non sta tanto in quella linea di pensiero, ma nella loro mentalità del VOLER avere ragione ad ogni costo. Sono così, non potrebbero mai ammettere di aver torto, per loro è tutto una partita di calcio.
Super bravo Gio! Da ex giovane (da poco per fortuna) dici cose giustissime e molto vere! Soprattutto sulla questione soldini che è il vero cancro del nostro paese, perchè di gene formata, soprattutto dopo qualche anni di lavoro c'è ne in giro, almeno tra i liberi professionisti come me che si tirano su le maniche e imparano il mestiere, il problema è che comunque si tira sempre su il prezzo altrimenti la gente non ti cerca. Il problema è anche di mentalità perchè se sei bravo a fare il tuo lavoro è giusto chiedere soldi! E non c'entra nulla la politica! Se dai qualità è giusto premiare questa cosa. Premiare la gente che fa bene il suo lavoro deve, ripeto deve diventare il nuovo paradigma.
Finché siamo governati da imprenditori che ti pagano a ore mi sembra ovvio la produttività è tendente al basso o stagnante. Perché dovrei lavorare il doppio più veloce ecc e guadagnare lo stesso salario del mio collega che prende 8 pause al giorno sigaretta,arriva alle 8,15 e fino alle 9 9,15 spettegola con i colleghi
Quello che cazzeggia truffa l'imprenditore. Tu se lo imiti o ti limiti, ti rovini.
Nessuno penserà mai a te se tu non lo fai, quindi pensa a salire di livello e a cambiare lavoro se è necessario, se non ci sono prospettive di crescita.
Lo sforzo, l'esperienza e la formazione ripagano.
Saluti
Sei un grande gio! Bravissimo veramente! Grazie per quello che fai,la verità che racconti ti fa molto onore
L'Italia comincerà ad uscire da questo tunnel di paghe da fame e microimprese quando le microimprese in questione verranno fatte fallire, ad esempio facendo pagare il nero con multe salate e disincentivando le paghe da fame al punto che camerieri, cuochi, bagnini a 3 euro all'ora non esistano più. A quel punto, già si potrà cominciare a vedere realtà consolidate e che esistono perchè ce n'è bisogno e sanno fare il loro lavoro, non perchè hanno la possibilità di sfruttare il lavoro altrui.
Il passo successivo poi, sarebbe uscire da questa assurda concezione che abbiamo per cui dovremmo "vivere di turismo", quando è palese che non è aumentando il costo delle concessioni demaniali per le spiagge (sacrosanto) o "valorizzando il nostro patrimonio culturale" che all'improvviso ci ritroveremo con decine e decine di miliardi di PIL annuale in più. Bisogna concentrarsi su imprese, startup e più in generale sull'educazione e la formazione, l'ottimizzare l'accesso alla chiesa seicentesca di turno nel migliore dei casi frutterà qualche decina/centinaia di migliaia di euro in più a un comune medio-grande, ma questo al più si tradurrà in un parchetto più curato o in meno buche sulle strade. Non tirerà fuori l'Italia dalla crisi in cui ci troviamo.
Per le imprese bisogna far calare il cuneo fiscale, un'impresa rischia di perdere la metà di quello che gli entra in sole tasse.
Non dico di abolirle, ma una sola aliquota (da pagare sulle entrate di ogni mese) del 20% applicata a tutti risolverebbe il problema della poca liquidità (ma va anche iniziata una bella revisione delle spese per recuperare miliardi che vengono sprecati) dello stato ed incentiverebbe le imprese a pagare le tasse.
@@filippo9617 il problema non sono le tasse che pagano le imprese la Danimarca e la Svezia hanno le tasse più alte del mondo e la loro economia viaggia, il problema è che i soldi delle tasse sono spesi male.
Hai centrato il punto
@@MisterCrux2Vero. La palla del cuneo fiscale ormai è caduta già da un po'.
Occhio che il fallimento di massa delle microimprese significa milioni di baristi/camerieri/bagnini o da mantenere a spese pubbliche (cioè delle imprese produttive che rimarrebbero in piedi, gravandole di ulteriori oneri) o da riversare sul mercato del lavoro facendo saltare i contratti nazionali, e questo trascinerebbe ulteriormente i salari verso il basso, perlomeno nell'immediato. Bisogna migliorare la qualità della spesa pubblica, spendendo in infrastrutture, istruzione e ricerca, tagliando il resto. A quel punto, incrociare le dita e sperare che le imprese competitive in settori ad alto valore aggiunto ne traggano beneficio ed investano, tirandosi dietro le altre.
In altre parole, larga parte di quella miriade di micorimprese sono i bar, i ristoranti, i negozietti di quartiere, i parrucchieri, i fornai, ecc., tutta gente che fa il prezzo in base a quanto tirano i settori avanzati. I guadagni di produttività di un bar sono minimi, anche se chiudessero tutti e venissero sostituiti da una macrocatena con gli ipad sui tavoli per fare gli ordini e una centrale acquisti. Paghe più alte per il barista/cameriere sono possibili se la gente può pagare il caffè 3 euro invece di 1, e per farlo tutto parte, di nuovo, dalle grandi imprese produttive.
Il cuneo fiscale citato da altri invece non c'entra quasi un cazzo. Se lo tagli, devi tagliare anche le spese che con esso finanzi. Occhio, che molti finirebbero col rimetterci.
Gio come sempre un gran bell ca..o di video 🤯, bello bello bello! Dal mio punto di vista ti posso dire che anche i lavori ad alta formazione sono pagati male o, ancora peggio gestiti male. Per mia esperienza nel digitale e nel mondo della IT ti posso garantire che abbiamo una fuga dei talenti per via delle PMI (ma anche big) che non sanno adeguare gli stipendi, prendo la formazione come un costo. Poi abbiamo i classici bias del mercato del lavoro italiano: Università, voto, età. Se non vieni dalla giusta università, con il giusto voto, con la giusta età, sei out; in più mettici il problema della formazione (ndr) e, una management poco istruito, ed eccoti il calo di produttività. Per rispondere alla parte finale del tuo discorso, per risolvere il problema dobbiamo avere solo pazienza perché stiamo andando verso un lento rovinoso default che appianerà tutto, e il sistema paese dovrà essere ripreso e fatto da zero.
Ma come, non avremmo vissuto in paradiso con il turismo che è il nostro petrolio e con le uova a chilometri zero?
Ma allora serve la ricerca, i brevetti, l'innovazione di prodotto e di processo, lavoratori ad alta qualificazione, tecnologia avanzata, capacità di muoversi sui mercati, insomma le cose difficili che sanno fare quelli che scappano all'estero. Altro che gli affitta ombrelloni sulla spiaggia.
la ricerca (almeno in agricultura) e tutta MONDIALE ! LA COMMUNICAZIONE e l'implementazzione di quella ricerca pero...dipende dallo stato: qui Italia
Si fa molto caso di questa ricerca ...ma pero 25% di ricerca in agricultura viene dal Israele :D ed spesso viene GRATIS
Quanto ricerca ha fatto la Francia in agricultura ultimamente ? ZERO
Su più punti ci sono dei fattori che non metti in evidenza:
- La produttività è alta nelle aziende grosse, eppure gli stipendi rimangono bassi rispetto al resto d'Europa e al costo della vita.
- Anche nelle regioni dove il mercato del lavoro funziona meglio, gli stipendi rimangono incredibilmente bassi se confrontati con i competitor internazionali.
- Domande e offerta di lavoro non si incontrano, ma è più legato alla scelta degli studenti ( si iscrivono a facoltà senza sbocchi) che a scelte governative, e soprattutto a scelte degli imprenditori che non formano il personale, le aziende Hi-Tech (in Italia come nel resto del mondo) si sobbarcano costi alti per insegnare il mestiere e le tecnologie necessarie.
Altre categorie non lo fanno.
- Le disuguaglianze tra ricchissimi e classe media nel mondo occidentale sono aumentate enormemente negli ultimi 30 anni.
- e poi capisco che è politica, ma le politiche attive sono state finanziate, ma non portate a termine.
In Sicilia ad esempio (governo di cdx) non hanno ancora finito tutti i bandi, finanziati dal Conte I.
Studio economia e ho decisamente intenzione di continuare a farlo, e riguardo alle teorie sulla produttività che hai proposto vorrei fare una breve riflessione, senza invalidare nessuna delle due. Queste teorie, se non vado errando, risalgono ai periodi precedenti al globalismo in cui viviamo ora, più precisamente a tempi in cui le economie nazionali erano decisamente più chiuse e anche per imprese di grandi dimensioni il mercato nazionale costituiva una fetta veramente grossa del mercato. A quei tempi l'aumento dei salari non era una scelta così cattiva per le imprese stesse, in quanto fino ad un certo livello l'aumento dei salari comporta aumento dei consumi. Successivamente con il globalismo questa relazione è venuta meno e per le imprese aumentare i salari è diventato solamente un costo che riduce gli utili dei soci.
@@emanostradamus6185 Si ed il disavanzo in Italia non è proprio la cosa più desiderabile. Non so quale sia il rapport debito/GDP ora ma sono abbastanza sicuro non sia dei più rosei.
Ti riassumo in tutta sincerità la mia storia recente. Avevo una piccola ditta di servizi informatici. I miei dipendenti uno dopo l'altro (ognuno consigliato dal precedente) si sono licenziati per andare in una ditta più grande con obiettivamente maggiori possibilità di carriera. Cosa che io non potevo garantire. Sono rimasto nella mxrda perché avevo contratti in essere e non riuscivo a rimpiazzare i dipendenti. Non è solo una questione di competenze, ma di conoscenza profonda dei nostri prodotti. Fatto sta che non sono riuscito a mettere una toppa. E ho fatto il ragionamento che dici tu. Ho dovuto chiudere e mi sono buttato sul turismo. Io e mia moglie ci occupiamo degli aspetti più delicati (contabilità e rapporti con i fornitori), i dipendenti a bassa specializzazione tutto il resto. Ho fatto di proposito questa scelta perché voglio dormire tranquillo. Ho passato periodi bruttissimi e ora tutto sommato la manodopera si trova. Straniera ma si trova.
Il succo è che tu produci poco oppure che la multinazionale produce di piu e si puo permettere cose migliori di te?… se fosse vero che era una questione di produzione solamente non servirebbe la politica, no era solo per far capire a Giopizzi la sua ingenuità, è tutto scritto nel articolo 41 della Costituzione.
Mi è piaciuto molto il video, complimenti davvero, sei uno dei pochi youtuber italiani che seguo volentieri.
Ho comprato il tuo libro e lo sto amando un sacco,complimenti di nuovo.
Non sono pienamente d'accordo su tutto. Video ovviamente ben fatto come sempre! I problemi sono vari:
- l'istruzione fatta con il culo,
- Inflazione,
- Controlli inesistenti,
- Sistemi piramidali e gare d'appalto,
- Immigrazione.
Il nostro sistema di istruzione ci insegna a non sapere cosa vogliamo dalla vita. Vedi tutti questi poveri ragazzi che escono da quei campi di concentramento, che sembrano degli zombie. L'unica cosa che ti insegnano è creare una gerarchia con voti e note e dove il bullismo regna sovrano. Odio, preferenze e conoscenze.
A me una insegnante luminare ha insegnato alle MEDIE che stampare soldi porta a un'inflazione e quindi a un abbassamento di valore dei prodotti e di un aumento del loro prezzo.
Siamo fra i pochi al mondo che abbiamo mille enti pubblici di controllo e non facciamo controlli. Polizia, guardia di finanza, carabinieri, ecc.... Gli imprenditori con prestanome spariscono nell'ombra senza pagare un centesimo e poi vengono a rompere il cazzo alla partita iva per 1500 euro che non si è riusciti a pagare in un anno. Siamo veramente ridicoli.
Vi racconto una favola: un giorno i grandi poteri si chiedono "come potremmo abbassare il prezzo di chi ci offre un servizio e risparmiare più soldi?" "Come potremmo arricchirsi sulle spalle di chi lavora?". E la risposta dello zio "facciamo in modo di fare una gara per vincere il lavoro, ma al migliore offerente. Senza fare caso a come farà per portare a termine i lavori. Lo chiameremo gare d'appalto". Bello offrire 2 spicci per lavori enormi e fare pure una gara al ribasso con sconti che raggiungono il 40%! Vi farei fare un giro per le aziende che lavorano per gli enti statali.
E poi scusate ma dove sta scritto che le persone professionali hanno salati alti? Essendo un tecnico con anni di esperienza e che viene ricercato, vi assicuro che non è così facile come la fate voi. Appena fai il prezzo (un prezzo dignitoso per vivere come 1500 euro netti per un mese), cominciano a farti la ramanzina sulle tasse e sulle gare di appalto.
Credetemi, mi sono visto passare avanti da gente senza un briciolo di conoscenze che ora ha il "posto fisso" a fare la zecca della società. Tutti che fanno finta di niente i raccomandati. La meritocrazia non esiste.
Il problema dell'immigrazione non è per razzismo. Il problema sono sempre gli italiani che sfruttano le braccia di questa povera gente per 2 euro l'ora. l'Europa che fa spallucce e si gira di fronte a un vero disastro umanitario che ci stiamo smazzando noi, creando odio e nazionalismi inutili.
Siamo un paese di vecchi? Si. Perché non facciamo figli? Eh chissà perché.... Il problema esiste e ci sono mille milioni di persone che hanno affrontato il problema. Non è che arriva la meloni e si inventa legge qua legge la. Ci servono persone preparate anche al governo, che studiano con gli studiosi e si meritino quei maledetti soldi che gli diamo di stipendio.
Fine sfogo, vi voglio bene
bravo, avrei scritto pressochè le stesse cose
sono d' accordo con l' istruzione a culo, gli insegnanti nelle suole insegnano (avvolte anche male) cose inutili e che non ti serviranno in un futuro lavorativo, rendendo tranlaltro la scuola inutilmente piú difficile per i ragazzi.
se un ragazzo vuole imparare a fare una cosa specifica gli tocca imparare altre cose in più a quella che c'entreranno poco o niente in ciò che vuole imparare veramente
Ho imparato di più in 1 anno di lavoro che 5 di superiori, dico solo questo
Adesso non so che scuola hai frequentato e quando, però almeno per il mio liceo Scientifico posso dire che è stato un corso completo che ha approfondito tutte le materie in modo umano quindi senza troppo stress, e ho imparato davvero tanto
L'immigrazione senza controlli vi ha massacrato, qui in UK i salari sono saliti di molto grazie ai controlli
"perchè il pedaggio è il pedaggio e il formaggio è il formaggio
e se nessuno ci paga il pedaggio, nessuno ci vende il formaggio!" cit.
bel commento ! :)
L'esempio lo vivo tutti i giorni, per lo stesso mio lavoro in Germania guadagnano quasi 2500€ al mese, mentre io appena sopra i 2000€...diresti che non é tanta la differenza...però loro fanno 8 ore al giorno, io invece 12 🤦🏻♂️
Secondo me hai perso alcune questioni, ad esempio il fatto che molti imprenditori italiani proprio non vedono una risorsa in qualcuno che ha studiato (per cui hai l'operaio che lavora da 40 anni che sta sopra all'ingegnere con esperienza), il fatto che in molte aziende l'unico metro usato per considerare un dipendente "bravo" é il numero di ore di straordinario non/poco pagate che fa (che uccidono la produttivitá), al fatto che ogni cosa é ingessata (dalla burocrazia, alla capacitá di liquidare uno scansafatiche, ecc ecc).
Raga, se avete studiato e volete raddoppiare (o piú) lo stipendio magari mantentendo anche una vita personale fuori dall'azienda...andate all'estero: non si torna piú indietro!
il problema che in italia c'è il concetto del "titolo" sono ingegnere quindi so tutto e so fare tutto, non sanno fare un cazzo, quindi bisogna vedere..... il problema che la scuola italiana non forma è fuori dal mondo ed è uno dei problemi del paese, ma se senti la vulgata ti dice che la scuola italiana è perfetta e che la gente è capra. ecco, non volete vedere i problemi, avete tanti paraocchi e ragionate solo per idee preconcette ed ideologie
Pienamente d'accordo con te anzi, aggiungerei anche "ragazzi andate all' estero prima dei 25 anni"
veramente ha affrontato la questione e ti ha anche detto "perchè".
Non è che l'imprenditore italiano è "str***o" di natura è che è PICCOLO dannatamente PICCOLO anzi microscopico e quindi del profilo che disegni tu di lavoratore non se ne fanno niente.
Quale mai potrà essere la soluzione?
Ti ha risposto. Le pmi non fanno e non generano innovazione. Non sanno che farci con un high skilled worker.
Direi che hai azzeccato il problema (dopo lascerò un mio commento sopra) I GIOVANI ITALIANI VANNO GIÀ ALL'ESTERO in numero molto elevato, che combinato con UNA DRAMMATICA DENATALITÀ, ci porterà ALLA ROVINA!!!
Il problema è che sembra che nessuno se ne accorga o co.unque che NON GLIENE FREGHI NIENTE!!!
Ho visto recentemente una trasmissione televisiva che trattava l'argomento della mancanza di personale, dove ad un certo punto hanno intervistato 4 cuochi vestiti di tutto punto di un ristorante in provincia di Brescia, i quali con una faccia arrabiatissima si lamentavano delle solite menate!!!
...ma a "questi" NESSUNO GLI DICE che in realtà di giovani ne,abbiamo pochissimi e senza tanti problemi fanno un passo più in là e VENGONO ACCOLTI A BRACCIA APERTE!!!
SVEGLI ITALIA!!!
Facendo il rider dal fondo della piramide confermo che le tasse sarebbero anche giuste se restassero sempre a 20% massimo per quanto mi riguarda, con partita iva, che pensandoci 10 minuti si evince che un codice ateco non può fare per 20 lavori lo stesso calcolo di redditività..
Questa veramente è una situazione grave, invece da dipendente come corriere, bici o furgone che sia, la situazione è anche peggiore, mezzi non a norma consegne impossibili almeno per alcune aziende per le quali ho lavorato, ho fatto anche il lavapiatti o aiuto cuoco , ma ragazzi questi di cui parlo sono lavori alla base il corriere è necessario come tutto il settore trasporti, secondo me serve fermarsi avvolte, o mettersi nella condizione di poterlo fare perché senza delle vere proteste non si può cambiare nulla a sto punto...
Video di gran valore 💯 bravo
Ragionamento lucido ed ben articolato! Bravo! Io, da tempo, ho aggiunto un mio metodo. Per anni ho riempito la casa di ciarpame (la novità, il gadget, aggeggini modaioli) assolutamente inutili, che hanno aumentato forse il consumo, ma hanno impoverito le mie tasche. Da quando ho smesso, tralasciando le voglie del momento, e ho iniziato a selezionare solo quello che è utile alla mia vita, alla mia crescita al mio vero benessere... toh, mi sono trovato con più denaro, l'ho investito e mi aiuta a campare. Certo, il barista che assume in nero gira in suv, mentre quelli che paga in euro 3... Piccola politica, piccolo paese...
Pueblo Chico, Infierno Grande - Capítulo 1
non vale per Italia pero :)
Anche lavorando in una grande azienda informatica nulla cambia: stipendio da fame, zero meritocrazia, flrmazione poca e ridicola, retorica "azienda=famiglia" ridicola, zero possibilità si crescere. Una tristezza
Allora NON è una grande azienda. E comunque let me guess: Leonardo?
@@finmat95vabbè le grandi aziende si adeguano comunque agli stipendi italiani
Perché non produciamo? Perché il nostro sistema di lavoro è vecchio e fossilizzato (come il nostro Paese). Cosa intendo?
Lavoro in una media/grande impresa di Bologna. Analizziamola
- Il personale è quasi del tutto costituito da cinquantenni/sessantenni che chiamano Google "guglo" (e non scherzo)
- La digitalizzazione rasenta lo zero (devi vedere i faldoni di carta, è una follia!)
- Tutto è fatto in carta e penna (e parlo della contabilità, con anziani che fanno affiancamento ai giovani dicendogli di usare la carta e non il pc, che serve solo per fare luce)
Cosa si deduce?
Che i tempi sono lunghissimi (come lo sono quelli del nostro paese), che tutto è dilatato, rallentato, come bloccato in una melma (per trovare una cartella sul desktop ci hanno messo 20 minuti, giuro su Dio).
Internet e la tecnologia per gli italiani sono solo "giochini", un passatempo, non è importante, il caro vecchio piccone è il lavoro vero.
Sono sicuro che di aziende come quella in cui lavoro l'Italia ne è piena. Che se si ottimizzassero produrrebbero molto di più, quindi l'economia sarebbe molto più snella e in aumento.
In questo Paese c'è ancora la mentalità vetusta (perché in mano a questi vecchi del cazzo) che "Per avere produzione maggiore serve lavorare di quantità" mentre la realtà è "Per avere produzione maggiore serve lavorare di qualità"
Bravissimo la penso come te, questo paese è arretrato perché guidato da vecchi che non si sono mai aggiornati.
Lavoro in una PMI, il problema non è il non avere fondi per investimenti, è molte PMI sono in mano a prenditori e non imprenditori.
Bellissimo questo commento
Yep
Assolutamente vero! Ps. Complimenti per il nickname 😉
Cosa intendi con prenditori?
@@riccardodeltorre2493 Gente che paga poco pur potendo pagare decentemente, gente che si prende fondi per non spenderli e intascarseli. Persone che non vogliono migliorare l'azienda e la lasciano stagnare perché tanto va bene così, lavoro se ne trova e lavoratori che vengono a lavorare per poco anche.
È proprio la filosofia del piccolo/ medio imprenditore che molte volte è marcia, non il fatto che non si possa investire ed essere più competitivi.
Morale della favola: mai lasciar governare l'Italia agli italiani. Per colpa degli italiani l'Italia è diventata il Messico d'Europa.
Purtroppo questo è un Paese che nessuno vuole più governare, semplicemente perché i nostri problemi economici più profondi, sono a dir poco cronici.
@@ilprodaccioSono cronici perché gli italiani sono atavicamente incapaci di governare bene uno Stato. A punto si deve ridurre l'Italia, da Stato satellite degli Stati Uniti, a dipendenza straniera completa e diretta per salvarla.
@@ilprodaccio ma si che vuole ... Mario Monti ci ha provatto ! Non ho capito MAI per cosa e stato punito cosi forte
Li c'estata una ingerenzza estera MASSICIA nel vostro paese. Ed voi non avette sospetatto NIENTE !
@Angelo Dichiara Si ora che hai sparato la cazzata sei soddisfatto?
Noi avevamo grandi imprenditori come il grande Olivetti, o un altro big Enrico Mattei. Che sicuramente avrebbero fatto tantissimo per il nostro paese, non solo a livello economico ma anche come esempio culturale, come vanto a livello internazionale, ecc… ecc… , ma li hanno ammazzati. In non credo che l’Italia è sempre stata così, ma l’hanno fatta diventare così. Gli italiani erano famosi in tutto il mondo per essere grandi lavoratori
Il mio mood da Londra:
Mi dispiace veramente tanto, ma mi conforta che presi la scelta giusta 5 anni fa.
Idem dalla Danimarca
Stessa cosa dall'India 😂
Idem dalla Russia dove faccio impresa in edilizia. Tasse al 15% e gas, luce e benzina è quasi gratis. Qui i giovani fanno famiglia e acquistano casa a 22 anni. Prospettiva lavorativa ventennale! Fossi te lascerei gli UK perché qui i leader dei partiti di opposizione a Putin muoiono dalla voglia di mandare le atomiche in UK! Ne bastano appena 6 per cancellare quello Stato canaglia schiavista e usurpatore. Adoro sentire i talk show indiani dove si dispiaciono che i loro vettori nucleari, per il momento, non riescono ad arrivare fino in UK. Chissà perché il 75% del pianeta odia gli Inglesi?
Idem da Las Vegas
Stessa cosa dal polo sud
Bell'analisi, complimenti. D'accordissimo sugli effetti del Reddito di cittadinanza e l'impossibilità degli imprenditori a sfruttare i lavoratori con paghe da fame.
Il problema del reddito di cittadinanza è che è uno stimolo a lavorare in nero. Se prendo 800€ di rdc, mi basta trovarmi un lavoretto part time in nero per guadagnare come chi lavora full time. E' palesemente una distorsione del mercato. Nessuno si pone contro agli aiuti a chi ha bisogno, ma ci si pone contro alle distorsioni del mercato. E non basta aumentare lo stipendio a chi lavora full time, perché poi le aziende sono costrette ad aumentare i prezzi dei prodotti con tutti i problemi annessi: se ti va bene aumenti l'inflazione, se ti va male arriva il concorrente estero con operai sottopagati a vendere un prodotto come il tuo ad un prezzo più basso, e tu chiudi, trasformando il reddito dei tuoi dipendenti da basso a zero.
@@silviocazzola4824 il lavoro nero c'è sempre stato in Italia per colpa dei mancati controlli. I lavoratori saranno sfruttati con il nero e ora non avranno neanche la possibilità di rifiutare.
Il rdc è stata la misura con più controlli nel welfare della repubbloca italiana. Se si applicassero gli stessi controlli sull'evasione fiscale avremmo risolto gran parte dei nostri problemi come nazione
@@alessandrov.1590 nessuno nega che il lavoro nero ci sia sempre stato. Sto dicendo che dare 1300€ a chi lavora regolarmente full time e 800€ a chi apparentemente non lavora ma che con un piccolo lavoretto in nero arriva tranquillo ad un totale di 1300€, è una ulteriore e molto più incentivante causa di lavoro nero.
@@silviocazzola4824 il problema non è il reddito ma il nero, bisogna fare controlli e punire chi abusa
@@MisterCrux2 al 50% sono d’accordo con te. Secondo me con stipendi da 1300€, un reddito di cittadinanza di 780€ è troppo alto. Non dico che 780€ siano tantissimi, è in relazione ad uno stipendio full time che stonano
Non so sta cosa delle competenze digitali non riesco a capirla, io ho le basi per moltissimi tipi di prodotti digitali e su alcuni anche più che basi , ma il lavoro non me lo tirano dietro, anzi
Vi faccio notare però un grosso bias alla base di tutto il discorso (Gio, niente da togliere alla tua analisi eh!): non è vero che con la qualifica si trova il posto di lavoro, al contrario! Oggi alle aziende serve un pugno di "operai qualificati" (laurea,PhD) ed una CATERVA di manodopera. C'è saturazione di offerta in ogni settore!
Un'azienda ha bisogno di UN manager, UN gestionale, UN esperto AI...e 50000 operai che avvitano bulloni.
E le università (ormai esamifici che si rubano gli studenti a vicenda) continuano a sfornare 5000 laureati ALL'ANNO nel settore X quando la capacità del settore di assorbire nuova manodopera è di 30 unità scarse.
Risultato? 5000-30 = 4970 disoccupati che si faranno la guerra al ribasso (favorendo sfruttamento, zero diritti etc etc: ricordate il caso famoso di quella ragazza ingegnere che rifiutò il lavoro a 700€ al mese (col master mi pare di ricordare) a cui lo studio rispose "Eh ma alla tua collega 700€ vanno bene!!").
L'azienda calpesterà ogni diritto umano pur di massimizzare i profitti. Infine all'azienda serve UN solo tecnico manager, a cui darà uno stipendio osceno, UNO che gestisce, con uno stipendio competitivo e appetibile, 5 supervisor "con esperienza" , specializzati, a cui offrirà un salario mediocre ma "pregio del titolo" e 3000 unità di manodopera a bassissimo costo da sfruttare calpestandone i diritti. E non credete:l'azienda spremerà tutti: dal manager all'ultima ruota del carro.
E la faranno franca perché c'è così tanta fame e OFFERTA che "se non lavori tu per 3€ l'ora c'ho la fila dietro la porta".
Bisognerebbe investire nell'automazione dei processi produttivi e non fare tutto a mano come nell'800 a quel punto ci sarebbe la crescita
benvenuto nella globalizzazione. Pensavi che inserire nel mercato del lavoro mondiale un miliardo e rotti di cinesi più tutti gli altri non avesse conseguenze?
@@Drugo987 Il problema è quando sono le aziende a fomentare questo tipo di business: anziché investire in automazione (come faceva notare l'altro utente), riducendo quindi la necessità di forza lavoro a bassa qualifica (pre-laurea), continuano a farci vivere in un mercato stagnante dove le università continuano a sfornare laureati che il mercato (costituito dalle stesse aziende) NON riesce ad assorbire (da qui l'emigrazione e la famosa "fuga dei cervelli" ).
E non è un problema di "cinesi". E' un problema trasversale: il lavoro "da fame" lo fanno tutti, italiani compresi. Col reddito di cittadinanza qualcuno ha iniziato a rifiutarsi (guarda come frignavano sui TG nazionali gli albergatori che non trovavano personale). Ma quegli stessi sfruttatori sono sopravvissuti perché alla fine, cinese, italiano, indiano, filippino, rumeno...un "affamato" da spremere lo troveranno sempre!
L'azienda, ancorata ad un modello arretrato poi, non se ne fa niente di 10 impiegati col PhD: glie le serve a malapena uno! (e gli costa pure troppo, o lo paga una miseria). Come sempre è una questione di grossi disequilibri: personale altamente qualificato (Master, PhD) che non riesce ad essere assorbito ed emigra, personale con livello d'istruzione più bassa sfruttato fino all'osso. Quelli "in mezzo" (con una triennale + corsi) che cercano di inventarsi lavori o sopravvivere bloccati in un limbo.
@@HonestGuyWhoSpeaksUp quello che intendevo dire è che la globalizzazione è stata un enorme labor shock, letteralmente miliardi di persone sono entrate di colpo nel mercato del lavoro mondiale. Questo ha creato una pressione al ribasso sui salari occidentali per almeno due decenni, compensata solo in parte dal calo di prezzo dei prodotti.
@@Drugo987 sono d'accordo! Diciamo anche che con internet, per molti lavori eseguibili tramite PC, la pratica dell'outsourcing è ormai consolidata. Se non ci fosse la barriera linguistica lavorerebbero solo indiani e cinesi per 50$ al mese....
5:50 "You are not our most valuable asset": Giancarlo Esposito. Ditelo al vostro capo che questo è il significato di 5:50. Perché questo è un businessman per un ingegnere: un gestore di gente più potente di lui. Almeno in Italia dove ti sfruttano, poi non so...
in questo video vedo una grande crescita rispetto a come affrontavi questi temi fino a poco tempo fa, complimentoni
In ritorno da scuola? Tocca video di Gio al volissimo
Esattamente
Video bellissimo complimenti
Grazie a Dio sono emigrato nel 2016... la migliore scelta della mia vita.
Finalmente qualcuno che accenna al nanismo delle imprese italiane come causa principale dei salari bassi. Lo stato italiano ha cercato di fare qualcosa per combattere il nanismo ma non è semplice anche se le leggi per favorire l'aggregazione di piccole aziende esiste. E' una questione di mentalità credo. Ricordiamo che la produttività la fa l'azienda non il dipendente.
@mattia cola la fa l'azienda. nel senso che se ho un dipendente che produce 10 ma voglio che produca 12....è l'azienda che deve mettere il dipendente nelle condizioni di raggiingere 12. macchinari migliori? informatizzazione? corso aggiornamento professionale? certo è che se lavori piu ore la produttività non aumenta.
@mattia cola non ce una REGOLA ...ce solo uno SPIRITO
@mattia cola produco 8 cose per ora a 10€ ora per 8 ore = 64 cose prodotte a 80€. costo 0.8€ per cosa prodotta.
produco 8 cose per ora a 10€ ora per 16 ore = 128 cose prodotte a 160€. costo 0.8€ per cosa prodotta. ho lavorato il doppio alla stessa produttività il costo non si è abbassato. poi in genere la produttività cala con il passare del tempo.
@@daniloscuderila fa sia il dipendente che l'azienda: per quei macchinari d'ultima generazione servirà personale ad alta specializzazione.
@@kukulroukul4698impara prima l'italiano.
Ottimo video❤
Il reddito di cittadinanza era una buona idea gestita male. Se fosse stato creato l'obbligo di formazione, o di lavori socialmente utili per chi percepiva il reddito, nonché l'accesso a stage aziendali avrebbe fatto la differenza creando competenze vere nel mondo del lavoro.
La platea dei beneficiari è costituita per i 2 terzi...cioè 4 su 6 da minori, anziani e inabili al lavoro...delle due persone che rimangono una già lavora e integra con il rdc perché prende 4 soldi. Stiamo parlando di 1 su 6...anche formandolo ( e ci vorrebbe una bella formazione perché i beneficiari sono quasi tutti con terza media o diploma) non risolvi nessun problema. Il rdc è una misura giustissima , ma va considerato per quello che è: una forma di sussidio e sostegno ai poveri.
eh già, mentre ora diventa una cattiva idea ma gestita bene
@@lallolallo995 guarda, conosco 3 persone che lo hanno sfruttato per potersi permettere di mantenersi durante un periodo di formazione. Il punto è che lo hanno fatto in modo del tutto autonomo perché avevano la testa sulle spalle. Ovvio che chi ha bisogno di essere formato non ha già una laurea utile o un dottorato di ricerca, mi sembra assurdo il contrario. Benvenga per neo diplomati o anche persone che da ragazzi non hanno potuto fare l'università o corsi di formazione professionali particolari. 1 su 6 è tantissimo, pensa se 1 persona su 6 morisse , non ti sembrerebbe un'ecatombe? Uno su 6 che possa essere recuperato e diventare produttivo è una roba da boom economico.
@@meloannachi443 non capisco cosa intendi, ora è diventata concettualmente elemosina per i bisognosi, prima un regalo, quello che dovrebbe essere è un investimento.
Fai dei bei video GioPizzi, non male , molto interessante !
Sono un operaio metalmeccanico di ventidue anni dalla provincia di Matera, penso che la mia sia una situazione piuttosto comune in Italia, lavoro dalle 9 alle 10 ore al giorno a nero per 500 euro al mese... Non ho disponibilità economiche per studiare e neanche per lasciare questo impiego e andare a trovarne un altro... Insomma un ottima situazione.
Madò che situazione pessima, ti consiglio di scappare al nord che penso sia meglio la situazione (per quanto riguarda quel settore), mio papà è operaio metalmeccanico con la seconda superiore e riesce a portarsi a casa sui 1800€ con le sue 8-9 ore da lunedì al venerdì.
sfruttamento infame....alla tua età ti consiglierei di andare all'estero oppure di cercare lavoro al nord, io da operaio metalmeccanico passo i 2k al mese e posso investire parte dello stipendio nella mia seconda attività
Io come metalmeccanico in Toscana, appena cominciato prendevo 1300-1400, con straordinario " volontario" un'ora ogni giorno, e sempre più spesso anche il sabato mattina. Me ne sono andato via dopo 3 mesi. Inaccettabile che gli straordinari diventino ordinari. Mi dispiace per la tua condizione. Totalmente pagato a nero io fossi in te denuncerei il datore, ti prendi un bel po' di soldi e li usi per andartene da questo paese
Guarda,anche io vivevo al Sud,a Benevento per la precisione e anche io venivo sfruttato 12 ore al giorno per 700 euro al mese. Un giorno però mi sono rotto i coglioni e sono SCAPPATO in Germania: stessa mansione,però qua si lavora 7 ore al giorno e ti pagano 14-15 euro l'ora. SCAPPA anche tu,il Sud e l'Italia in generale sono FINITI
@@MrLuca998 Nord Italia e' un po meglio del sud, ma ha un costo della vita persino triplo, comunque basta vedere il CCNL metalmeccanici, per vedere che i salari son molto bassi.
Gio ti seguo da un po' di anni ed ho notato una notevole metamorfosi da parte tua. Un tempo sembravi il classico sinistrorso imbevuto di illusioni, ora molto piu' maturo e discuti di cose serie in modo serio. Complimenti.
Forse assieme ai Greci siamo quelli che hanno i salari più bassi. Gli Spagnoli ci hanno superato come stipendi e spendono mediamente un 20-30% in meno
egizziani e rumeni ed tanta altra buona gente :(
@Medioman! si ma non e sostenibile , la Spania se la paga con il debito estero e con il turismo fatto BENE ! mA non E SOSTENIBILE cmq
@@kukulroukul4698 i rumeni qualificati in romania guadagnano bene, e hanno il costo della vita ben più basso dell'Italia.
aggiungiamo che la Spagna ha ricevuto aiuti molto sostanziosi dall'UE
@@asaprocky3050 e vero si :) ma non di molto..
Prima volta sul tuo canale. Bel video. Unico appunto, sul fatto che non ci sono competenze in Italia. Guarda quanti ingegneri se ne vanno dall'Italia. Le aziende non trovano le competenze non perché mancano, ma perché non pagano. L'Italia forma persone preparate che restano accontendandosi di poco o fuggono
Vero, chi ha la possibilità va via da questa nazione!
Sono stato veramente fortunato.. Ho lasciato Bologna un paio di anni fa e nel 2020 pagavo 260 euro per una singola enorme nel cuore di Bologna, bei tempi. Ora vivo all'estero, affitti sempre molto alti ma stipendi pari al doppio di quelli italiani
Nella prossima vita vorrei essere te
@@coprilettodelnapoli5466 ahah ma va perché mai
Ora a quel prezzo ci prendi una doppia se non tripla...
Se la gente che in Italia spara il "giovani pigri che non vogliono lavorare" come se fosse la causa di tutti i mali vedesse la situazione in Inghilterra probabilmente gli imploderebbe il cervello. Ho visto un negozio cercare un part time nel weekend per quasi un anno intero senza successo con gente che ha rifiutato per motivi assurdi. Il mio preferito è quella che ha rifiutato la posizione perchè avrebbe dovuto sapere i nomi dei prodotti in vendita, una richiesta ritenuta di sforzo eccessivo. Subito dopo ci metto quello che accetta il lavoro sabato-domenica, per lui va tutto bene e poi al primo giorno dice che può lavorare solo martedi e mercoledi. Ma ne avrei a decine di perle simili, altro che pigro chi non vuole lavorare per 400 al mese facendo 50 ore a settimana.
Sono nato in una famiglia che diceva: Vai con la terza media e via.
Adesso sono senza lavoro e vivo con i miei genitori. non riesco a dedicarmi il tempo per me e per mancanza di soldi non riesco a prendere neanche un treno, non posso farmi la patente, nessun lavoro dalle mie parti "Tutte famiglie raccomandate dal Papi"
come faccio? volevo farmi le serali al centro della mia città ma il problema si pone sempre "I soldi" e non posso chiedere sempre soldi ai miei.
L'unica cosa che posso fare e comprare un Pacco di Pane bianco e una Nutella e andare in cucina a mangiare 😂.
che centra questo discorso?
è tutto occupato in città e dintorni ma ve ne rendete conto? vedo sfruttamento ovunque.
Se vuoi cambiare la tua condizione, prenditi quello che capita, mettiti i soldi da parte ed investi su te stesso. I miei mi hanno potuta mantenere fino al liceo. Ho fatto il lavoro pesante e sfruttato (9-10 ore al giorno per 500-600 euro al mese al sud). Non spendevo niente, niente. non ho mai vissuto i 20 anni che ho visto vivere ai miei coetanei. Dei soldi che guadagnavo davo una parte ai miei, l'altra la mettevo da parte per pagarmi gli studi. Ho preso una laurea magistrale nel frattempo, master ed altre cartacce e la mia condizione attuale è tutta un'altra storia. Anche chi viene da famiglie umili può cambiare la sua condizione ma ci vogliono anni di sacrifici e rinunce
@Cristian Giove STEM nel settore biomedico!
Ciao Gio, intanto grazie per i tuoi video. Mi chiedo se questa bassa produttività che abbiamo in Italia sia davvero un male per sé. Ora, cosa potremmo fare per aumentare la produttività? Immagino qualcosa di molto simile a quello che farebbe una grande azienda tipo Amazon, ovvero ottimizzare le risorse. (anzi, come esercizio mentale, penso sia utile pensare a cosa succederebbe se Amazon comprasse tutte le PMI italiane). Come le può ottimizzare? Beh, ricerca, processi migliori, sicuramente, ma tutto porta sempre a guadagnare di più e abbassare i costi. E i costi molto spesso sono gli stipendi, quindi ottimizzare significa spesso a fare di più con meno persone, magari perché automatizzi processi, li migliori, o perché assumi persone che rendono di più. Ora, questo aumenta sicuramente la produttività di quell'azienda, e se l'azienda è il paese, di quel paese, ma cosa significa nella pratica? Che ci sono un po' meno persone che lavorano e guadagnano un po' di più. La classica legge di pareto insomma. E se questo processo viene rinforzato è incentivato, diventerà sempre più ottimizzato, ovvero sempre meno persone che guadagnano sempre più (produttività che schizza). Questo crea un paese con forti disuguaglianze sociali, dove hai si stipendi più alti, ma anche molta gente che non lavora proprio. Quindi non so se sia proprio desiderabile. Pensieri a riguardo?
Soluzione logica é il Reddito minimo universale garantito
Si è così, bravo Gio!!!
Io lavoro come programmatore da ormai 5 anni e nel mio ambito, trovo una marea di persone non preparate nella digitalizzazione. E per fare il programmatore, un minimo devi esserlo. Figurati in qualsiasi altro settore, dove SAREBBE necessario. Soprattutto nella pubblica amministrazione, dove questo cliente IMMENSO, scriveva ancora le ferie/assenze su foglio di carta e lasciato sulla scrivania "Perché abbiamo sempre fatto così". Questa è l'Italia e vogliono aumentare gli stipendi? 😂
Aumentare gli stipendi a quelli già vecchi, mica ai giovani.
Non penso ci voglia un genio a scrivere un assente su un programma, il problema è, come hai fatto notare te,non c'è aggiornamento professionale.
Ma che c'entra? Gli stipendi vanno aumentati, punto. Devono essere proporzionali al costo della vita. Se uno è incapace nel suo lavoro che lo licenzino, ma che c'entrano gli stipendi di tutti gli altri?
@@sarasthoughts Il passaggio tecnologico permette di aumentare l'efficenza aziendale e ridurre i costi, aumentare la formazione e rendere il lavoratore un "professionista". Facendo ciò, si ha più soldi e capacità di una carriera per il lavoratore. Gli stipendi vanno aumentati, ma un'azienda deve tirarli fuori da qualche parte. Se un lavoratore produce 100 e devi "aumentare gli stipendi" senza un vero e proprio ritorno, e deve darti 110, si ottiene l'effetto contrario. Non parlo di chi sfrutta ovviamente, ma deve esserci sempre una correlazione e il passaggio tecnologico renderebbe questo un po' più facile 😁
io ho 6 anni di esperienza e posso affermare con assoluta e quasi totale certezza che per l'italia è finita.
grazie
Sono in Finlandia, qui la vita costa tantissimo ma i servizi sono ottimi e gli stipendi mediamente mooolto più alti di quelli italiani. Anche qui sta aumentando il costo della vita, è indubbio, ma in Italia nessuno potrà permettersi di mettere su famiglia se continua così.
Cifre?
We hai una stanza libera arrivo ahah
Come se fosse obbligatorio "metter su famiglia"...
@@guitaristssuck8979 no ma e obbligatorio arrivare a fine mese
@@guitaristssuck8979È una domanda, non una polemica: Perché non dovrebbe essere un diritto di tutti " metter su famiglia"?
la finlandia ha forse ¼ della popolazione dell'italia e ⅛ dei problemi dell'italia. vorrei anche ben vedere se quel paese non fa faville
Da studente di economia ti faccio i complimenti per il video: per quanto tu abbia semplificato gli argomenti se riuscito comunque a dire cose corrette. Grande Gio
vogliamo parlare dei colleghi che fanno il tuo stesso lavoro, che sono molto più vecchi, che grazie ai vecchi contratti hanno molti più benefit di te e sono pagati almeno il 20% in più e che non fanno nulla da anni e nessuno gli dice nulla? e parliamo di tantissima gente visto che è un problema diffuso in tutte le municipalizzate e ministeri
Mi piacciono molto i tuoi video condivido pienamente.
Ovviamente riporti i fatti senza esporti troppo con idee personali tuttavia sarebbe interessante sapere quali soluzioni proporresti tu. Di nuovo complimenti ai video
Gio pizzi non e' un economista. Ti consiglio boldrin
Ho 28 anni guadagno 1200€ al mese e sarei più che soddisfatto se non fosse che oltre le normali bollette devo pagare un affitto folle per un monolocale la rata dell'auto che mi stronca perche non ho un contratto indeterminato, la rata mensile dell'assicurazione perché sono neo patentato ma vecchio, per loro e quindi pago una cifra allucinante molto più dell'auto tutto questo solo per andare a lavorare, da questo togliamo i l'aumento del prezzo benzina e alimenti e mi trovo puntualmente a 0 sul conto a fine mese credo che il problema e che lo stato non ha la più pallida idea delle spese che ci troviamo ad affrontare e danno per scontato che ce mamma e papà che ti aiutano ma per me non e cosi sono solo e se sgarro sono finito e lo stato non aiuta visto che per loro guadagno bene e supero il reddito che mi permette di accedere agli aiuti
Lo stato deve dichiarare default
Non è solo lo stato a pensare che vivi d'aria, anche il datore di lavoro.
@@finmat95 Troppo arretrati come paese
@@mattiacolombini3171 In un circolo vizioso dove il datore di lavoro ti riempie la testa di false promesse e te la lava con il fatto che devi fare gavetta, che sei l'ultima ruota del carro, che sei in una famiglia, ecc. Dove si aspetta che la tua performance sia la migliore o comunque eguagli quella dei colleghi, roba che si chiederebbe di norma a chi è esperto, ben rodato e ben pagato. Dove il tuo fare i salti mortali non solo è la normalità ma è proprio LA BASE da cui partire, e se fai meno di così te ne puoi stare a casa sul divano (se lo hai). Poi esci dalla provincia, esci dalla regione, esci dal paese e per le stesse cose ti viene dato molto di più come stipendi, diritti e trattamenti oltre a servizi pubblici di altro livello e ti rendi conto che non devi sfacchinare 12 ore al giorno per arrivare a fine mese anche con un mutuo e un mezzo privato, dove parlando con la gente del posto o altri emigrati gli si spalancano gli occhi quando te la sentono raccontare. A quel punto capisci che stavi vivendo in una palude tossica.
Io, farmacista, fui assunto in una farmacia privata della mia città natale. Tale farmacia è annoverata tra le micro-imprese (meno di dieci dipendenti, noi eravamo cinque) e, guarda caso, i primi mesi di lavoro furono contraddistinti da commenti, pronunciati dal titolare, come "lei deve imparare il mestiere ed io la devo pagare come gli altri" (cosa, peraltro, vera solo in parte), "lei non mi fa guadagnare", "per me sarebbe stato meglio pagarla 500 euro al mese per i primi 4-5 mesi". Questo è il trattamento che io ed altri farmacisti subiamo in Italia, quindi non è strano che i giovani emigrino per cercare stipendi e condizioni di lavoro migliori.
Analisi molto migliore di tante altre, perché enuncia fin dall'inizio il motivo, troppo spesso trascurato: la bassa produttività. I problemi sono, però, anche un settore burocratico ipertrofico e particolarmente inefficiente. E poi però abbiamo il difetto di TUTTE le analisi simili, ovvero ci si dimentica SEMPRE della tragedia che portò la stagione degli anni 90, dove l'azzoppamento delle grosse imprese nostrane, molte delle quali pubbliche (brutta parola, soprattutto per la sinistra di allora, o pseudotale), le quali avevano spesso una produttività più elevata delle corrispettive estere (spesso con buone eccellenze anche tecnologiche e molta voglia di fare), portavano la media della produttività ad un livello accettabile, simile a quella degli altri paesi, produttività elevata che "compensava" quella bassa data dalle molte PMI. Chiaramente, dopo quella stagione sono rimaste solo le PMI.
Messaggio da incorniciare. Il modello italiano si fondava sulle grandi imprese pubbliche con le pmi a contorno, spesso nate da spillover di conoscenza e manodopera proprio dalle imprese pubbliche. Poi il mondo è cambiato, l'Ue ci ha imposto le privatizzazioni, noi le abbiamo fatte a cazzo, e di fatto le grandi imprese sono sparite da questo paese.
Questione affitti per studenti: è un discorso di domanda e offerta, né più né meno. In parte alimentata da molti studenti meridionali che (anche giustamente in alcuni casi) decidono di studiare al nord. Da ex studente universitario posso dire che un'arma a disposizione per cercare di smorzare questa tendenza di mercato è scegliere di rimanere a studiare a casa propria. Io feci questa scelta anni fa e a posteriori non mi sono pentito. Gli anni universitari li ho vissuti felicemente pur avendo quattro spicci in tasca, ricevendo comunque una buona formazione. Non voglio e non posso generalizzare, però mi sento di dire che se rimani a studiare al sud non è propriamente una scelta sbagliata, anzi!
mah mica troppo, alla fine il problema non è mai cosi semplice. Da un lato l'impennamento dei prezzi degli affitti è oggettivo , dall'altro in Italia non abbiamo nessun campus universitario capace di ospitare effettivamente abbastanza persone. c'è anche il tema di tutte le persona che vengono da fuori regione, perché da lor o non esiste quella facoltà o fa schifo e si trasferiscono
E lo sai perché non te ne sei pentito?
Perché o vieni dal politecnico, o da un ateneo meridionale, una volta assunto gli stipendi sono sostanzialmente piatti, o comunque si arriva a saturazione molto facilmente, essendo la soglia bassa.
Io penso che la storia insegna: Il progresso tecnologico e' inesorabile e vince sempre. Le skills sono sempre meglio pagate della teoria e le skills piu' ricercate sono sempre quelle pagate meglio.
Viviamo anche in un'era in cui e' molto facile acquisire skills ed informazioni di ogni genere, spesso gratuitamente o spendendo molto poco. Per il resto e' tutta questione di bilanciare un sano opportunismo con la gestione del rischio. Purtroppo essere nati in Italia e' un sfiga, ma non deve essere una condanna.
La paura di diventare "obsoleti" o non piu' "richiesti" sul mercato del lavoro e' una minaccia: concreta, reale ed internazionale. Ignorarla ed aspettare che lo stato faccia qualcosa non e' la soluzione.
Un suggerimento che mi sento di dare e' quello di andare all'estero e magari tornare in Italia dopo qualche anno dopo aver imparato bene almeno una seconda lingua ed un paio di skills che vendono bene, oppure rimanere direttamente all'estero. La vita da expat ha le sue difficolta' ma puo' dare grandi soddisfazioni ed e' un'ottima scuola di vita.
Ottima analisi. Iscritto subito al canale
Paga di 6,84 euro/h con un mutuo di 460euro/mese.
Ovviamente parlo per me che non sono lo specchio dell'intera realtà italiana eh, però porco due dovremmo dialogare lanciando molotov.
E cosa risolveresti con le molotov, a parte dare fuoco alla casa che stai faticosamente pagando?
@@Drugo987 infatti si vede come le proteste pacifiche, le dimissioni, il rifiuto di lavorare a certe paghe/ore di alcuni abbia sortito risultati.
Inoktre i bordelli portati dai sessantottini non gli hanno portato assolutamente nulla a loro, nono 🤔 lol
Dal commento o sei over35 o sei dal lato buono/fortunato dello spettro per dire cosi. Non lo dico con astio verso di te, non ti conosco e sarebbe gratuito, ma ci sono realtà di lavoro in Italia totalmente legalizzate ai limiti dello schiavismo. Alla lunga basta, se quando si parla non si viene non solo ascoltati ma deliberatamente ignorati diventa abbastanza normale avere come reazione quella di alzare le mani.
Analisi ben fatta.Complimenti Gio!
Se si fa ripartire l'economia dal lato dell'offerta quello che succede è che le imprese hanno più soldi per investire ma non investono perchè manca la gente a cui vendere il prodotto, bisogna far ripartire l'economia dal lato della domanda perchè così la gente può comprare i prodotti delle imprese e le imprese i soldi per produrre possono chiederli alle banche
👍👍👍 se metti i soldi nelle tasche dei grossi imprenditori questi li investono all'estero o li mettono da parte in conti esteri, se li dai alla classe lavoratrice li spenderanno nel mercato nazionale. Il brutto è che stiamo ancora qui a credere a quella strinzata della "Trickle down Economics" di quel pagliaccio di Reagan.
@@emanostradamus6185 ma vincolare gli sgravi alle assunzioni mi fa venire paura di creare una sorta di sussidio alle imprese che fa stare in piedi anche attività poco produttive
Si chiamano crisi di sovrapproduzione e sono inevitabili nel capitalismo, fanno parte della contraddizione capitale-lavoro e sono intrinseche. Da un lato: crescita percentuale del profitto da perseguire ad ogni costo altrimenti, anche se sei un 'buon' imprenditore verrai mangiato dal pesce più grande e con meno scrupoli, quindi tagliare il più possibile i costi, tra cui i salari, avere un esercito di disoccupati per giustificare il suddetto basso salario, l'automazione incessante acuisce il tutto, dall'altro, in diretta contraddizione: devi vendere a disoccupati o persone il cui potere d'acquisto è stato mangiato. Crisi di sovrapproduzione, valanga di prodotti invenduti, sfiducia nei mercati, ritiro degli investimenti, fallimenti, sono cicliche e sempre più frequenti, prima una nella vita, ora ogni 5-10 anni. Non ce ne scappi mai. Anche chi sta relativamente bene si appoggia a livello mondiale sullo scambio ineguale e lo sfruttamento del sud del mondo, e per loro sarà solo una fase temporanea con un buon welfare che posso chetare i lavoratori ma le contraddizioni del capitalismo sono inevitabili, la Svezia inizia leggermente a soffrire, USA e Germania un po' più, l'Italia periferia dell'occidente è ormai al confine tra nord e sud del mondo. L'aveva capito Marx 150 anni fa. Leggetelo da soli e non avrete più bisogno di giopizzi e co.
Grazie mille Gio! Sempre chiarissimo 😊
l'unica soluzione a questo schifo è semplicemente evitare che gli studenti si concentrino troppo sui grandi centri urbani e si creino molte più facoltà con sedi distaccate sparse sul territorio. In Italia abbiamo tantissimi paesini che si stanno spopolando e sono strapiene di case sfitte o semplicemente vuote. Io ho avuto la fortuna di studiare lingue a Ragusa Ibla, che sebbene fosse un pochino mal collegata (parliamo del centro storico di Ragusa), era una città davvero bellina (ci hanno girato il commissario Montalbano) e tutto aveva una dimensione più umana. Noi studenti ci si ritrovava in una piazzetta e si socializzava, il tutto in modo moldo tranquillo. Le lezioni e gli esami si svolgevano (e si svolgono ancora) tutti in un unico posto (l'ex convento di S. Teresa). Tra l'altro non è forse meglio se gli universitari vivono in città di medie dimensioni? Affitti più bassi, meno stress, più contatto con la natura e ritmi più rilassati in generale per favorire la concentrazione.
Bel video! Complimenti!
4:18
Vorrei precisare una questione sulla statistica del "piu' del 90% di PMI in Italia", 90% mi sembra una percentuale un po' altina.
E' da almeno un 20ennio che in Italia c'e' la tendenza delle multi-nazionali e grosse imprese a non assumere piu', o cmq molto raramente, nuovo personale e preferire il subappalto a miriiiadi di piccole aziende e consulenti esterni.
Questo ufficialmente. Ma la realta' e' ben diversa, poiche' stiamo parlando di piccole aziende di comodo e finte partite IVA. Di fatto sono tutti "dipendenti" virtualmente "assunti" a scadenza dentro la azienda madre, si recano quotidianamente in uffico nella sede principale (della azienda madre) e ricevono uno stipendio contrattato ufficiosamente con l'azienda appaltatrice (la azienda madre), MA erogato dall'azienda satellite.
A conti fatti:
dato un lavoro pagato (letteramente) milioni da un committente e affidato ad una multi-nazionale, ti ritrovi con un progetto suddiviso in decine di piccoli frammenti, su piu' livelli, affidati ad aziendine composte da
- un paio di amm.delegati (pagati con relativo lauto compenso);
- segretaria/e;
- un paio di project-manager, stipendiati come tali, ma messi li' a scrivere documentazione e produrre slide, perche' inadatti a svolgere il lavoro;
- 1 a 5 lavoratori iper-competenti schiavizzati, pagati il minimo sindacale;
morale della favola: una grossa fetta del budget mangiata per pagare lo "stipendio" a dei figuranti per "gestire"... poi che cosa? Non si sa'.
Ci sarebbe altro d'aggiungere, ma spero di essermi spiegato. Provo ad andare dritto al punto.
Che soluzioni ci aspettiamo dalla politica, se i dati raccolti descrivono una realta' fittizia? Che poi, quello che ho raccontato sopra e' il segreto Pulcinella. Tutti conosco la situazione, ma a nessuno frega un cazzo.
E' legale? Ovviamente no.
I giovani* sono completamente fuori dal radar della politica. Quando si butta l'occhio su di loro, si considerano solo i 16/18enni (che manco le superiori hanno finito).
La finanza figurati se muove un dito autonomamente «senza un ordine in triplice copia spedito, ricevuto, verificato, smarrito, ritrovato, soggetto a inchiesta ufficiale, smarrito di nuovo ed infine sepolto nella torba per tre mesi e riciclato come cubetti accendifuoco».
E i lavoratori? Perche' non denunciano? Prova a denunciare l'azienda per cui lavori e vedi come va. Ti licenzierebbero immediatamente facendoti terra bruciata attorno e dopo i primi licenziamenti, figurati se gli altri colleghi sarebbero disposti a supportarti. (L'ho visto succedere)
*giovane in Italia: persona dai 23 ai 45 anni.
Mi permetto di considerare un 45enne "giovane", perche' queste dinamiche sono in atto da almeno i primi anni 2000 e sono molte le fasce d'eta' colpite da questo modus operandi.
PS: non e' una critica al video, consideriamolo come uno spunto di riflessione.
Applausi a scena aperta. lavorando in informatica ho vissuto PER ANNI questa situazione venendo pagato 1100€ fino a quando non ho miracolosamente trovato un azienda disperata durante il COVID che mi ha assunto direttamente. Non prendo i milioni ora ma va meglio
Il discorso mi torna fino ad un certo punto. Si parla di lavoratori qualificati che mancano e del solo triangolo produttivo che è si livelli del resto d'Europa. Da ingegnere informatico che ha lavorato diversi anni in Veneto, gli stipendi erano ridicoli se paragonati al resto d'Europa. Sono andato in Germania e ho avuto un 2x (e in seguito sono cresciuto ancora) a fronte di un costo della vita paragonabile all'Italia. Evidentemente il problema non sono io. O mancano aziende che sappiano cosa farsene di quel talento e non hanno quella produttività, o sono azienducole che devono tenere bassi i costi per restare competitive oppure sono in mala fede.
complimenti, ottimo video!
penso che anche nel caso di figure specializzate gli stipendi non sempre siano paragonabili ad altri paesi europei. nel mio settore (IT) per esempio non esiste un contratto di categoria, quindi bisogna avere culo di lavorare per un'azienda con un CCNL buono e purtroppo la maggior parte degli informatici lavora col CCNL commerciale.
credo che l'essere indietro sulla digitalizzazione si veda anche in questo, non tutti i lavori specializzati sono considerati davvero tali, tanto che in alcuni paesi europei si può arrivare a prendere il doppio che in Italia facendo lo stesso lavoro (e magari senza settimane da 60 ore)
@emanostradamus questo mi rincuora, troppo spesso mi sono trovato a fare colloqui con aziende che adottano il CCNL commercio e pensavo che quelle che usano il metalmeccanico fossero una minoranza. avendone trovata una me la tengo stretta, troppi amici ed ex-colleghi/compagni di studi non sono stati così fortunati...
Passata da commercio a bancario rimanendo nel settore IT. 2.5 ore in meno a settimana, niente notti e il 50% in più di stipendio, oltre ai benefit.
@@notme8152 Per curiosità cosa fai in IT? Sono Admin IT e mi sto guardando in giro ma davvero offrono tutti commercio. Mi sembra assurdo che per un lavoro come il mio non si parta da 30K di RAL minima!
@@LinoSey lavoro per un provider IT parte di un gruppo bancario e che fornisce assistenza anche alla banca stessa, in qualunque altro frangente finisci nel commercio o in casi particolari, come quello di mio marito, in altri contratti come il ceramico, perché fa l'IT per un'azienda di ceramiche. Tuttavia il bancario ha i migliori benefit e lo stipendio più alto (supero un bel po' i 30k di RAL e faccio 1st e 2nd LV), forse solo il pubblico ha di meglio da offrire.
Bellissimo video. Ricco di contenuti e dritto al punto
Io da 10 anni nel mondo del lavoro,mai nessuna azienda si è preoccupata d farmi formazione l ho fatta ma solo per mia volontà
Un video superbo !
Giò, mi spiace essere (parzialmente) contraddittorio ma l'automazione difficilmente creerà nuovo lavoro, sicuramente ci saranno posti ben pagati per chi è competente, ma lo scopo dell'automazione è quello di accentrare ulteriormente la ricchezza in mano di pochi in quanto un robot o A.I. in ordine di grandezza lavora più di una decina di persone a occhi chiusi, non è una sostituzione che segue un rapporto 1 : 1. Si tratta solamente di assumere 1 tizio ben specializzato e pagarlo un pochino di più, ma a buon rendere (per l'azienda), in quanto hai risparmiato su tantissimo personale. Ho un background tecnico e lavorato nell'automazione, posso dirlo con piena certezza, non è che se il tuo lavoro viene sostituito da un robot, basta fare i "compitini", studiare ed in maniera quasi complementare ti occuperai della manutenzione/progettazione dello stesso. Non avrebbe senso tutto questo 'sbatti se alla fine la sostituzione occupazionale avesse un rapporto 1:1 (per il capitalismo, si intende). Il concetto di non svolgere più mansioni ripetitive e pericolose mitiga parzialmente la tesi, ma già ai tempi del luddismo, non penso che ad un "padrone" sia mai fregato realmente sostituire un uomo con un telaio meccanico solamente perché provava dispiacere a vederlo svolgere compiti ripetitivi o pericolosi. Basta guardare i rider: ad oggi, è socialmente accettato il fatto che ci siano persone col fondoschiena sul divano e "meno fortunati" che girano per la città sotto la pioggia, rischiando di morire travolti cadendo prima in qualche buca per andargli a portare da mangiare. Quando questo lavoro lo faranno direttamente i droni e non bisognerà più pagare i rider, si dirà che lo abbiamo fatto per il loro bene.
Ma dovrai comunque comprare i droni e manutenerli. Il cambiamento tecnologico diventa di massa in produzione quando il costo della macchina per unità di prodotto diventa più basso di quello del lavoratore, ed è giusto e logico che sia così. Nessuno fa impresa per fare beneficienza, ne si capisce perché dovrebbe farlo. Il risvolto positivo per le masse però c'è. Man mano che i settori esistenti vengono automatizzati, nascono nuovi bisogni e dunque nuovi lavori potenziali. Se dovessimo cucirci a mano i vestiti come prima del telaio meccanico, pensi che esisterebbero i dog sitter o i maestri di yoga? In compenso, il numero di occupati rispetto ad allora è cresciuto. Ovviamente il processo, nel mentre, ha dei costi sociali.
Complimenti molto interessante
Si sul reddito di cittadinanza sono completamente d’accordo con te…
beh sono dati oggettivi
Grazie del informazione
La parte iniziale della spiegazione del problema mi ha aperto un cassettino della memoria di oltre 30 anni fa quando le avvisaglie dell'inevitabile globalizzazione iniziava a far scricchiolare i sistemi economici più deboli, ora non ricordo il nome dell'analista economico che fece la relazione ma ricordo che usò le tue stesse parole e mise in guardia il sistema economico italiano. Ovviamente nessuno " cum grano salis" seguì o almeno ci ragionò su un pochino a quelle predizioni catastrofiche, ora che sono realtà la politica non ha le basi per risolverle. Nel decennio 2012-2021 è espatriato dall'Italia oltre un milione di residenti, 37 mila solo in Sicilia, di cui circa un quarto in possesso della laurea. Sono circa 337 mila i giovani espatriati di 25-34 anni, di essi oltre 120 mila al momento della partenza erano in possesso della laurea. Ora in Italia rimangono gli sfruttati, i loro sfruttatori e i pensionati !
e il carrotto ! ehm...e la carotta
No ! ed il cacciatore ...ecco l'ho trovata la parola :)
ho letto 2020-2022 emmigrazione da sicilia 92 000 (2% di popolazione). forse non tutti all estero ma nelle altre regioni di italia