Perché gli edifici CROLLANO durante i TERREMOTI?- INGEGNERIA SISMICA - Pt1
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- Опубликовано: 28 сен 2024
- 𝗦𝗲𝗴𝘂𝗶𝗰𝗶 𝘀𝘂𝗶 𝗻𝗼𝘀𝘁𝗿𝗶 𝗦𝗼𝗰𝗶𝗮𝗹:
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𝗥𝗲𝗴𝗶𝗮 𝗲 𝗰𝗼𝗼𝗿𝗱𝗶𝗻𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼:
Gianluca Botti
𝗘𝗱𝗶𝘁𝗶𝗻𝗴 𝗲 𝗰𝗼𝗹𝗼𝗿:
Arch. Gianluca Botti
𝗥𝗲𝗱𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲:
Egidio Pontillo
Francesca Botti
Francesco Contino
Consulenza scientifica:
Ing. Gianluca Auletta
#ingegneria #costruzioni #sismica
Ho lavorato per alcuni anni nel settore dell'edilizia. Erano gli anni in cui "vigevano" le norme tecniche antisismiche della metà anni 80'. La cosa che mi ha sempre "stupito" in questi regolamenti "nostrani" è sempre stata la tendenza nel prescrivere sistemi che si OPPONGONO RIGIDAMENTE alla forza sismica, anziché potersi adattare elasticamente a tali sollecitazioni.Francamente non credo che quelle norme tecniche fossero del tutto sbagliate,ma credo che la loro applicazione nella pratica sia stata assolutamente inadeguata . Ovunque (o quasi) sono stati realizzati cordoli in C.A. su strutture di pietrame .........(senza verificarne la resistenza), tetti in cemento armato su edifici storici (che avrebbero dovuto essere una sorta di "coperchio indistruttibile" che teneva insieme l'edificio), mentre nella realtà costituiva un elemento pesante che alzava pericolosamente il baricentro dell'insieme ............... Tuttavia se tutto fosse stato applicato in maniera seria,verificando ogni aspetto dell'edificio,analizzando le strutture esistenti ed adeguandole seriamente ...........i risultati sarebbero stati altri . Purtroppo spesso si è proceduto di "routine", inserendo cordoli in C.A ., tetti in C.A . ecc. ,sopra strutture del tutto inadeguate,con il risultato che spesso gli edifici a seguito degli "adeguamenti" risultano ancor più pericolosi di prima ..............
Sono friulano, e lavoro da oltre trent'anni nei cantieri.
Posso tranquillamente confermare che si continua spesso a fare le stesse cose, seguendo ottusamente regole generiche dalla quale non si può "derogare"...
Il tipico esempio è la ristrutturazione di un tetto in cui sia danneggiato anche solo un elemento strutturale (tipico il caso di un arcareccio danneggiato parzialmente dalle intemperie) che portano "per legge" a rifare tutta la copertura, con relativo cordolo di sottotetto, oppure con la costruzione di detto cordolo sotto il tetto esistente, con tutte le difficoltà ed aumento spropositato dei costi che si possono immaginare.
Come diciamo alla fine del video, negli anni le esperienze hanno portato a sviluppi significativi della normativa che oggi può essere tranquillamente considerata una delle più avanzate al mondo.
Discorso differente è l’applicazione di queste norme, spesso demandata agli uffici tecnici comunali.
Il famoso cordolo sotto tetto è un esempio di questo “scollamento” tra competenze. Di per sé non era una soluzione del tutto errata, tendeva a conferire all’edificio in comportamento scatolare, era facile da realizzare e rispecchiava l’impostazione generale della normativa del tempo, ma andava adottata previa verifica dello stato delle murature ed un analisi della vulnerabilità sismica dell’intero organismo edilizio.
Oggi la normativa è profondamente cambiata ma non è detto che lo siano le persone preposte alla sua applicazione.
@@comunicazionetecnologica parole sante.
@@brunotassan8715 Da progettista confermo che spesso si continuano a fare le stesse cose, ma non per regole a cui non si può derogare. Le norme tecniche attuali prescrivono non tanto soluzioni progettuali rigide, ma di fare una valutazione della sicurezza strutturale in caso di interventi di riparazione o consolidamento. In base all'esito della valutazione il progettista deve definire l'intervento più opportuno e comunque in modo da evitare ogni effetto "collaterale" che possa peggiorare la capacità anti-sismica, la duttilità o la resistenza del resto della struttura. Nel caso di un tetto da rifare la norma attuale non impone di fare un cordolo, ma di valutare se è necessario farlo, e di valutare anche quali tipo di cordolo realizzare per evitare effetti indesiderati. Si possono fare cordoli in calcestruzzo armato, ma anche in acciaio, in muratura con fibre di carbonio, anche in legno. Il progettista è chiamato a giustificare e verificare ogni dettaglio esecutivo (dal collegamento alla muratura dei cordoli, all'uso o meno di calcestruzzi alleggeriti, alla rigidezza, ai meccanismi di collasso locale e così via). La normativa direi che è piuttosto avanzata e concede spazio a soluzioni specifiche, da studiare caso per caso. Nella mia esperienza il problema sta altrove, non nella normativa. Ci sono progettisti che sono poco aggiornati e poco capaci (anche con poca voglia), quindi ripropongono sempre le solite soluzioni con buona pace della libertà d'azione concessa dalla normativa. Inoltre ci sono i preventivi: imprese e carpentieri vanno a nozze con interventi tradizionali e quindi facili e veloci da eseguire, mentre azzardandosi a proporre soluzioni diverse (magari più opportune, ma che impongono lo sforzo di imparare a fare cose nuove e forse a perderci tempo) ecco che iniziano i dubbi, con preventivi che schizzano alle stelle perché "è complicato", anche se non lo è. Inevitabilmente iniziano le pressioni del committente a rivedere il progetto in senso più tradizionale. Ma c'è anche l'assunzione di responsabilità del progettista. Ad esempio durante la valutazione della sicurezza di un arcareccio danneggiato, come il caso che porti, possono emergere dubbi sulla capacità del resto della copertura (in che modo? Ad esempio potrei dimensionare il nuovo arcareccio in base al sovraccarico della neve massimo stimato secondo norma e determinare una sezione resistente necessaria più grande di quella degli altri arcarecci. Mi ritroverei quindi una copertura con un arcareccio nuovo più grande di tutti gli altri, con ogni evidenza che gli altri arcarecci non hanno resistenza adeguata al sovraccarico della neve massimo previsto per quell'area geografica). In un caso simile il progettista è obbligato a insistere per rifare tutta la copertura, perché data l'evidenza della carenza strutturale, in caso successivamente ci siano problemi alla copertura, anche se quegli arcarecci non li ha messi lui, gli avvocati del committente ci mettono un nanosecondo a dire che lui non poteva non essersi accorto del difetto in occasione della valutazione della sicurezza.
@@MRCKRMN grazie per la lunga ed articolata risposta.
Posso testimoniare quasi ogni punto descritto, per esperienza diretta o per "sentito dire". Purtroppo la rigidità mentale è un bel problema, dalle mie parti e non riguarda certo solo l'edilizia.
Per quanto riguarda la normativa, non la conosco direttamente ed è confortante sapere che, in realtà, non è così rigida come spesso ci viene detto.
Certo che le sfumature di questo discorso sono tante quanto sono le imprese, i progettisti ed i committenti.
Non sempre la comunicazione tra i tre soggetti è "umanamente" chiara ed onesta. Ovviamente questo è un argomento molto complesso, che prescinde le tematiche trattate.
Argomento estremamente interessante ed esplicativo per chi non è ingegnere. Complimenti, mi auguro che vogliate proseguire con questo nuovo format
Assolutamente si! È sempre più in profondità nell’argomento cercando sempre di renderlo comprensibile a tutti
I suoi video ingegnere dovrebbero avere 3 milioni di iscritti non 33mila. Ma pazienza, la ringrazio molto per il tempo che dedica a questo popolo di ignoranti.
Molto interessante..ben vengano questi video
Grazieeee!!! Ne verranno altri!
Grazie per ampliare questo capitolo sulla sismica
Questa è proprio un infarinatura… andremo molto in profondità!
Questo video è stato estremamente utile per un veloce ripasso dell’esame di tecnica di costruzione che dovró sostenere a breve! I prossimi video toccheranno sicuramente temi interessanti e fondamentali, grazie per aver spiegato talmente bene da essere comprensibile anche da noi architetti 💕
Grazie, ingegnere!! Ottimo lavoro!!
Video da un milione di like.
Grazie.
Grazie!!! E invece sta andando piuttosto male…
@@comunicazionetecnologica non ti angustiare ( scusa la confidenza)! C'è un bel "ponte", di mezzo e molti lo guarderanno in seguito. Io stesso mi gusto i tuoi video quando posso, a volte a distanza di settimane dalla pubblicazione. Questo l' ho guardato quasi subito perché sono un addetto ai lavori 😁😁😁
Buona continuazione e buon fine settimana.
Complimenti Ingegnere per la sua eloquenza divulgativa della Scienza delle Costruzioni.
A cinque anni avevo già deciso di abbracciare " L'Arte del Costruire " - I solai Sap della RGB erano ancora in uso nel 1958 - Ora dietro una scrivania con i suoi podcast sento l'odore dei cantieri: Avanti tutta. Grazie di cuore.
Bellissimo. Grazie👍🏻
Adoro i suoi video e il suo modo di spiegare in maniera semplice ciò che ci circonda.
Davvero ben fatto! Come sempre bravi!!
1:10 Mi avete fatto venire un mente una cosa, ma una bella collaborazione tra voi e GeoPop? non sarebbe male...
Molto interessante
super interessante 👍
Bello molto bello
Volevo mettervi al corrente come canale, anche se penso siate informati, che se vi interessa c'è un cantiere straordinario sulla tratta autostradale del Passo della Cisa, ci sono passato in moto ieri e mi siete subito venuti in mente.... 4 gru gigantesche ed addirittura la piazzola per l'elicottero.... Io vi ho aggiornato 😅
Grazie!! ☺️
io sono "preoccupato"...mi sembra un argomento troppo vasto...cmq vi seguo...
Dovremmo essere noi ad essere preoccupati... 😂
Interessantissimo.
Grazie Antonio!! 😊
Come di consueto, video di eccellente qualità.
Interessante questa serie di video che avete in programma di realizzare, con una tematica piuttosto complessa da raccontare.
Come al solito, il like è meritato. Buona serata a voi!
Grazie!! Abbiamo intenzione di scendere molto in profondità nella materia… 😉
Ottimo.
Come al solito, guarderò sempre i vostri video.
@@comunicazionetecnologica
Anche se la casa e antisismica e crolla l'importante è che dia il tempo agli occupanti di uscire salvi
@@maurovalcona9742 certo.
" è la tua casa che ti uccide", quant'è vera questa affermazione e fa pensare...
Come al solito complimenti per la discrezione .👍🏻
Grazie per questa iniziativa!
Grazie, video molto chiaro ottimo come introduzione per un corso sulla valutazione dell' agibilità dei fabbricati Post Sisma. Lauro - imperia
Edificio in cemento armato costruito a inizio anni 80. In generale questi edifici come si comportano in casi di forti scosse?
L'idea di affrontare questo tema è lodevole, quindi intanto complimenti.
Purtroppo l'ignoranza diffusa su argomenti di cosí vitale importanza è la principale causa della totale mancanza di sensibilità da parte della classe politica, ma anche dei singoli cittadini stessi, al tema della sicurezza dei fabbricati, ben venga quindi questo programma di divulgazione tecnico scientifica che proponete. Non dimentichiamo che spesso si trascura negli edifici a telaio la manutenzione della parte strutturale più importante, meno visibile e spesso più soggetta a fenomeni di degrado, ovvero quella di fondazione. Bisogna che cittadini ed amministratori di condomini facciano effettuare verifiche alle civili abitazioni in c.a. almeno ogni dieci anni affinché si prevengano i danni da carbonatazione o da cloruri causa poi di problemi ben più gravi.
Ed è altrettanto importante comprendere come ogni edificio debba poter garantire la resistenza non solo ai terremoti, ma anche e soprattutto ai carichi statici a cui è soggetto, diviene quindi fondamentale, dopo una corretta progettazione ed esecuzione dei lavori, la MANUTENZIONE.
Ancora complimenti e buon lavoro, spero di poter vedere presto i prossimi video 👍
In effetti per capire cos'è un terremoto o un'eruzione vulcanica , bisogna parlare di tettonica a placche e di tutto ciò che riguarda questi argomenti , materie che sono competenza di un geologo ; però chi ha "ballato"(in senso figurato) durante un terremoto come quello dell' Irpinia del 1980 , o ad Amatrice ultimamente , sa cosa può fare un terremoto e i segni che lascia anche a livello psicologico alle persone ( effetti che in genere non passano mai del tutto) .
Molto interessante! Mio marito ed io ci troviamo proprio a Taipei per lavoro ed eravamo gia qui durante il terremoto del 3 Aprile al 14 esimo piano di un palazzo moderno, credo antisismico, costruito dopo il terremoto del 99...pur trovandoci distanti da Hualyen luogo maggiormente danneggiato, al 14esimo piano lo abbiamo sentito molto forte.. Ci siamo spaventati molto salvo scoprire che qyi i cittadini non hanno battuto ciglio.. La vita è continuata... Nessuno è sceso in strada ne si è allarmato... La mia domanda é : come mettersi un po piu al sicuro in queste situazioni nel caso in cui una scossa docesse prolungarsi? Taipei è una citta densamente abitata, la maggioranza delle abitazioni e fatta da grattacieli di oltre 20 piani tutti vicini tra di loro, non c è neanche molto spazio per scendere in strada e fino a che scendi da 20 piani sei bello che andato... I rischi sono alti percio... Secondo lei... Nel gioco della roulette, meglio starsene a casa e ripararsi sotto un tavolo, mettersi sotto lo stipite di una porta, prendere velocemente la rampa dwlle scale o l ascensore sperando di non rimanere schiacciati dai crolli? In un grattacielo moderno, crollano prima i piani alti o le basi secondo le leggi della fisica?
Ci sono norme UNI ed ISO relative al calcolo delle ore/uomo nei cantieri edili?
Ottimo video ingegnere
grazie. Interesantissimo. E grazie anche per il nuovo modello d'invito all'iscrizione, che non invade più il tempo dedicato all'informazione.
Piano piano aggiustiamo il tiro…
Anche il montaggio è senza musica e senza pause.
Lo preferite?
@@comunicazionetecnologica dipende dall'argomento. In certi casi, come i video relativi a demolizioni, documentari come quello del ponte con architettura e resistenza unici etc, la backingtrack è adatta, ci vuole, ed anche le pause van bene. In video come questo o gli aggiornamenti della tragedia della centrale idroelettrica, il formato attuale è preferibile. Come sempre la risposta è:"dipende" 😄
@@Not-Only-Reaper-Tutorials concordo 👍🏻
Grazie
Buongiorno Gianluca, complimenti per questo video,apprezzatissimo e che riguarda un argomento molto delicato come quello della sicurezza sismica degli edifici. Nonostante l'Italia sia un Paese ad elevato rischio sismico, mi sembra che non si sia ancora fatto abbastanza per portare il patrimonio edilizio italiano ad un livello adeguato di sicurezza. È vero che il nostro Paese è pieno di edifici dell'elevato valore storico e culturale sui quali è molto difficile e costoso intervenire, ma sarebbe già un grosso passo avanti se almeno tutti gli edifici pubblici come scuole e ospedali venissero adeguati al livello del rischio sismico della zona in cui si trovano. Invece molto spesso questi luoghi si trovano in edifici che tutto ispirano tranne che un'idea di sicurezza. Grazie ancora per questo video, attendo con curiosità ed interesse i futuri capitoli!
Grazie Silvio! Al di là degli aspetti tecnico scientifici, sui quali il nostro paese ha fatto enormi passi avanti e oggi può vantare una delle normative più avanzate, ci sono degli aspetti socio-culturali, molto difficili da scalzare e che fanno sì che il fatalismo abbia la meglio sulla consapevolezza e sulla prevenzione del rischio sismico (il sisma bonus è stato sfruttato per un decimo rispetto al super bonus).
Il titolo del video sarà un po’ forte ma il tentativo è proprio quello ci scuotere e rendere le persone coscienti del rischio.
Affronteremo anche questi aspetti…
Interessante e utile
Interessante!
Come faccio a sapere quanti altri terremoti può reggere il mio condominio degli anni 50?
Serve una verifica di vulnerabilità sismica effettuata da n professionista serio e preparato.
Invece gli edifici in mattoni come si comportano durante i terremoti?
Non bene… affronteremo nel dettaglio nei prossimi video…
@@comunicazionetecnologica grazie! Pensavo alle numerosissime strutture in mattoni presenti in Italia 🇮🇹
Andrebbero tutte adeguate! Perché prima o poi arriva…
Interessante ma pericolosamente fuorviante
Assolutamente no!! Estremamente realistico!!
Pericoloso e fuorviante e l’atteggiamento fatalista che spinge ad ignorare l’ineluttabilità del terremoto, soprattutto in alcune zone, e a imbellettare le facciate delle case piuttosto che renderle sicure. Perché il sisma prima o poi arriva e non ti avverte…
video come questi aiutano a non sottovalutare i rischi terremoto che in molti casi si possono evitare in fase di costruzione o ristrutturazione. Video molto utile.Lauro