Eugenio Montale, 'Gli uomini che si voltano', lettura poesia

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  • Опубликовано: 7 сен 2024
  • Una poesia di Montale tratta da 'Satura' del 1971
    'Gli uomini che si voltano'
    Probabilmente
    non sei più chi sei stata
    ed è giusto che così sia.
    Ha raschiato a dovere la carta a vetro
    e su noi ogni linea si assottiglia.
    Pure qualcosa fu scritto
    sui fogli della nostra vita.
    Metterli controluce è ingigantire quel segno,
    formare un geroglifico più grande del diadema
    che ti abbagliava.
    Non apparirai più dal portello
    dell’aliscafo o da fondali d’alghe,
    sommozzatrice di fangose rapide
    per dare un senso al nulla. Scenderai
    sulle scale automatiche dei templi di Mercurio
    tra cadaveri in maschera,
    tu la sola vivente,
    e non ti chiederai
    se fu inganno, fu scelta, fu comunicazione
    e chi di noi fosse il centro
    a cui si tira con l’arco dal baraccone.
    Non me lo chiedo neanch’io. Sono colui
    che ha veduto un istante e tanto basta
    a chi cammina incolonnato come ora
    avviene a noi se siamo ancora in vita
    o era un inganno crederlo. Si slitta.
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