Il libro di Giona e l'ironia di Dio
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- Опубликовано: 21 июл 2024
- Un invito alla lettura del libro di Giona, i uno dei profeti minori, eppure tra i più importanti per comprendere il senso del racconto della Passione nei Vangeli.
00:00:00 Intro e "appello"
00:04:27 Invito alla lettura di Giona
01:04:53 Domande e risposte
È sempre stupendo ascoltare e meditare queste esegesi
“Tutto ciò” è per me estremamente affascinante e mi induce, mi fa innamorare ancor di più delle SACRE SCRITTURE, LA BIBBIA, ED I SANTI, SACRI VANGELI, IL NUOVO TESTAMENTO.
ACCENDE IN ME, ANCOR DI PIÙ, UN SACRO, INESTINGUIBILE “FUOCO”, AMORE DI CONOSCENZA PER LA BIBBIA, ANTICO E NUOVO TESTAMENTO.
Io non riesco mai a seguire in diretta, ma recupero tutto. Sono lezioni preziose. Starei ore ad ascoltare caro Prof! Ho imparato moltissimo e conto di imparare molto altro. Grazie
αληθώς ανέστη!
Lo ripeto, queste sono dirette e lezioni preziose. Grazie
Caro prof, avevo perso questa stupenda e illuminante lettura di Giona ... Proprio oggi, mentre si discute di quanto succede in Israele/Palestina, la prima lettura era proprio questa, della pianta di ricino ... E che dire del rif alla Sistina, al foglio prodigo? Mitico! mi servirà con i miei fanciulli di Catechesi. Grazie sempre prof !🤗🤗🤗🙏
Buona Pasqua, prof. Ti scrivo proprio oggi, 9 aprile 2023. Ti ringrazio di cuore per avermi fatto capire quel "segno di Giona" del Vangelo di Matteo, che non riuscivo a comprendere veramente. Ma soprattutto ti ringrazio di avermi confortato nella consapevolezza che ognuno di noi deve dare il proprio contributo per un mondo migliore. Cercando la conversione, piuttosto che la distruzione. Insomma non dovremmo farci inibire da una visione apocalittica intesa come annientamento dell'umanità. Anche se in effetti, di questi tempi sarei tentato....ma ti ringrazio di aiutarmi ad avere sempre una speranza, ne ho proprio bisogno. Ne abbiamo un gran bisogno. Alleluia!
Da anni studio con interesse la filosofia cristiana ma tu mi stai facendo scoprire anche la bellezza della teologia. Grazie mille prof! 👏👏👏
grazie ❤
Grazie prof per queste sue lezioni, ha spiegato tante cose che ci fanno comprendere ancora meglio il senso delle scritture!
In primo luogo le faccio le mie più sentite congratulazioni per il recente traguardo dei 50.000 iscritti, con l'auspicio che questo canale (divenuto negli ultimi mesi motivo di arricchimento spirituale, oltre che culturale) possa crescere ulteriormente.
A proposito di fede, a volte mi è capitato di notare una visione un po' superficiale della stessa, limitata all'adesione a qualche idea di un determinato culto o poco più. Credo che vivere una certa fede alla fine implichi in un certo senso l'atteggiamento dei ninivitici in penitenza, ossia un vivere la fede anche nel quotidiano, nella concretezza di tutti i giorni, e non solo a parole. Salvo integralismi, s'intende.
Sulla questione delle "dissonanze" nella Bibbia, mi è venuto in mente un dibattito critico attorno alle "Vite" degli artisti scritte dal Vasari, in particolare sulla loro paternità. All'interno dell'opera vi sono alcune incoerenze (addirittura a livello ortografico) e un lessico tutt'altro che omogeneo, con pagine piuttosto ricercate alternate ad altre decisamente più aride e prosaiche. Peraltro, nel corso del tempo furono realizzate due edizioni fra loro diversissime, con l'una che si differenziava dall'altra persino nei giudizi sull'operato degli artisti. Sicché alcuni critici, perlopiù esteri, sostennero che i letterati amici del Vasari (i quali lo aiutarono nella pubblicazione e, presumibilmente, anche nella stesura), siano in realtà gli effettivi autori dell'opera, negandone la paternità vasariana. Uno studio più attento delle "Vite" e della sua storia redazionale, oltre a smentire tale teoria, dimostra non solo la paternità del Vasari (senz'altro supportato da conoscenti nella correzione, comunque sotto la sua supervisione), ma anche che le contraddizioni in termini contenutistici e stilistici, in un certo senso, abbiano una coerenza complessiva legata ad un maturamento delle idee dell'autore e alla necessità di adattare la propria penna alle esigenze delle singole parti che costituiscono l'opera. Quelle di natura trattatistica, ad esempio, riportano uno stile più asciutto, mentre quelle dedicate alle descrizioni di opere d'arte sfoggiano una maggior cura formale e letteraria (proprio come la descrizione del "Giudizio" della Sistina o di altre opere michelangiolesche, che hanno contribuito all'associazione della parola "terribilità" al celebre artista). Il risultato è una complessa polifonia che, come in una sinfonia contraddistinta da movimenti diversi e talora contrastanti fra loro ma accomunati dalla presenza di un tema portante, si fa carico di un messaggio di base univoco, seppur in evoluzione, fino al suo compimento (c'era, fra l'altro, uno studioso che aveva paragonato le tre età in cui erano divise le "Vite" alle tre età bibliche delle storie universali, "ante legem", "sub lege" e "sub gratia"). Uno studio attento delle opere e del contesto nel quale hanno visto la luce senz'altro possono contribuire al chiarimento dei messaggi di cui si fanno portatrici
Ciao prof a me ha colpito tanto "il Dio che si pente" prima trovavo il pentimento di Dio nell'antico testamento qualcosa che mi lasciava perplessa: "Dio che si pente???" Assurdo ma adesso trovo che è una espressione commovente del Suo amore x noi ma soprattutto è il risultato della preghiera di noi mortali nei suoi riguardi,ci dice se pregate,se intercedete anche il corso della storia che Io stesso ho scritto, può cambiare,se non è speranza questa.....
Strepitoso commento al libro di Giona. Grazie prof.
Prof buonasera, questo video l'ho trovato come sempre estremamente bello ed espositivo, volevo chiedere se secondo lei c è possibilità nella Bibbia per una visione fatalista ed immanentista, alla luce sia del libro di Giona sia riguardo all intervista da lei fatta al rabbino capo di segni che diceva che la sacra scrittura possiede 70 facce.
Buone cose e continui così che ci piace.
Bella spiegazione! A Martini preferisco Giacomo Biffi (in rete si trova la sua esegesi).
Sono d'accordo con te. Consiglio un bellissimo intervento su Vladimir Solov'ëv.
buona sera prof.grazie se può lasciare qualche consiglio di lettura e cose da ascoltare sul libro di Giona
Mi torna alla mente "gli ultimi saranno i primi". Noi che pensiamo di essere credenti e poi auguriamo la fine dell ingiusto..
Grazie Prof
Prof ha ragione, il libro di Giona è un raconto educatico, cioè una parabola ched Gesù cita come esmpio.
Leggendo alcuni commenti, penso che dovremmo studiare di più i metodi di lettura della Bibbia. Non tutto è parola di Dio: ci sono generi letterari diversi, miti, parabole, storie vere e di
violenze, ecc. Nella Bibbia possiamo ritrovare le nostre miserie umane,!
Paragone con la musica dissonante assolutamente calzante. Pur ascoltando opere che al nostro orecchio possono risultare persino sgradevoli,si evince comunque che quella musica è suonata da tante persone che perseguono lo stesso risultato con lo stesso spartito. Buona Pasqua
Bella prof, come sempre! Ma qualcuno ha spiegato diversamente la faccenda delle tre giornate di cammino: non ci volevano tre giorni per attraversare Ninive, ma per percorrerne tutte le strade, Che ne pensi?
Penso che non sia quello che intende il testo, anche se è una questione un po' oziosa. Giona è un libro a tratti satirico, ricco di esagerazioni persino caricaturali. Nel racconto, Ninive è una città enorme oltre il pensabile e quello di Giona è un compito gigantesco. Di solito, quando le interpretazioni tendono a "moderare" il linguaggio iperbolico, cercano anche di rendere il tutto più realistico. Ma il libro di Giona non è affatto realistico, perché appartiene a un genere letterario, quello della parabola, che consente anche l'immaginazione e l'enfasi surreale.
Veramente L’AMORE, MA, SOPRATTUTTO, L’AMORE DI HASH.EM, DIO, PER LA CREAZIONE E, SOPRATTUTTO, PER L’UOMO, È DI PORTATA SCONFINATA.
Prof;non sia incredulo,ma credente! La storia del vecchio testamento è tutta vera,compresa quella di Giona(che Gesù nominò nel nuovo testamento in Matteo e in Luca).
"Vero" non coincide con "storico". La fede non è adesione a dei semplici fatti, ma a un loro preciso significato.
Ne cuel cuder
Basta a guardare cuel cadere ti fa vedere al tempo di ogji sdraiato no ne divano por ne regola a prendere e sdraiato vani netto se ti rivato
Trovo interessante le tue spiegazioni ma secondo me ti dilunghi troppo.
Tu cambia canale. A più di 50.000 persone piace che il prof. si dilunghi. Amen
Sono argomenti complessi, non possono essere trattati facilmente e sbrigativamente
È un video: lo puoi accelerare, rallentare, mettere in pausa, riprendere, ascoltare a pezzi (conscio però che rischieresti di fraintendere o non capire). Fai queste prove