4 - Galileo e Keplero. La nascita del metodo scientifico -- Enrico Bellone
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- Опубликовано: 29 авг 2013
- Video completo disponibile su www.eduflix.it
La vicenda umana di Galileo è ben nota. Anche teatro e letteratura ne hanno tratto ispirazione. È disponibile un ricco epistolario tra Galileo e una delle figlie mandate in convento.
Era il 1609, quattro secoli fa, quando Galileo iniziò le osservazioni astronomiche che gli consentirono di verificare la validità del sistema copernicano. Fu una rivoluzione, scientifica e sociale, ma Galileo era anche uno uomo che frequentava le osterie, mangiava e beveva allegramente e confessava il proprio debole per le donne di piacere. Galileo nacque a Pisa nel 1564, figlio di Vincenzio Galilei, musicista, e di Giulia Ammannati. Tra il 1581 e il 1592 completò la sua formazione: si iscrisse all'Università di Pisa per ottenere la laurea in medicina ma poi interruppe gli studi per tornare a Firenze, dove viveva la sua famiglia. Da tempo si interessava di problemi geometrici. Diventò lettore di matematica all'Università pisana e successivamente cominciò il lungo periodo dell'insegnamento di matematica a Padova. Nel primo decennio del '600 rivoluzionò le leggi della fisica. Scoprì la legge di caduta dei gravi e fece osservazioni sulla «stella nova». Scoprì la forma parabolica del moto dei proiettili. Nel 1609 costruì e usò il telescopio. Nel 1610 pubblicò il Sidereus Nuncius. Tornò a Firenze come «Matematico e Filosofo» del Granduca di Toscana e fece parte dell'accademia dei Lincei, amico del nobile cardinale fiorentino Maffeo Barberini futuro Papa Urbano VIII. Nel 1616 la chiesa condannò il sistema copernicano e il Cardinale Bellarmino ammonì Galileo di non rendere pubbliche le sue interpretazioni fisiche. Nel 1624, a cura dell'Accademia dei Lincei, si stampò a Roma Il Saggiatore e Galileo, nel 1625, inviò a Roma un esemplare di microscopio semplice. Nel frattempo era diventato papa Urbano VIII, l'amico di Galileo; quest'ultimo decise allora di ignorare l'ammonizione del 1616 e nel 1632 mandò in stampa a Firenze il Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo. Nel 1633 Galileo venne processato dall'Inquisizione e a Roma, il 22 giugno, Galileo lesse l'abiura in Santa Maria sopra Minerva. Per il resto della sua vita, visse confinato nella casa di Arcetri e si aprì così un periodo estremamente fecondo per i suoi lavori sulla meccanica. Galileo morì, praticamente cieco, l'8 gennaio del 1642.
Molto interessante
NON PENSO PROPRIO!!!
Il punto qual'è?Qual'è il punto?
farti imparare l'italiano, si scrive qual è...
Qual è ,senza apostrofo
Se chiudo gli occhi mi sembra di sentire la voce di Bertinotti.
Galilei ebbe il grande merito di liberare la Scienza dall'impostura cattolico / oscurantista.
Ha liberato la scienza dalla filosofia non dalla religione, quello scientifico è l'unico metodo per trovare la verità , sillogismo e ipse dixit non hanno alcun valore.
E per inciso anche il sistema Tolemaico era valido, molto complicato ma funzionava.
@@giacomolavizzari6592 Sono abituato a rispettare le altrui convinzioni ma nel momento in cui Galilei confligge con Bellarmino (e per codesto specifico motivo rischia il rogo) non le sembra che entri in attrito con la religione?
Come seconda considerazione: provi a scomporre il termine filosofia.
Filo = amore.
Sofia = conoscenza / scienza / sapienza.
Talche' Scienza e filosofia sono molto piu' attigue di quanto si possa immaginare.
Da ultimo la filosofia presocratica dei vari Talete e Anassimandro ( veri iniziatori della scienza degna di essere definita tale) nasce come un atto di ribellione verso la religio.
Dato peraltro certo e dimostrabile.
Post scriptum.
Anassimandro scopre la Terra sospesa nello spazio e non solo! Ne da piena ed esaustiva spiegazione.
Il primo uomo di Chiesa ad accettare codesta rivoluzione e' Sant'Agostino NOVE SECOLI DOPO e non senza dubbi e reticenze.
Adesso provi a comparare lo spazio temporale che divide le due cose ....
Una volta presane coscienza (ed accettato il sullodato Anassimandro come filosofo/scienziato) si dia una risposta da se' medesimo.
@@duiliobruccoleri2920 ti consiglio di leggere Popper, il conflitto fra Galileo e Chiesa è spiegato molto bene e l'eliocentrismo è assolutamente marginale così come lo è la religione.
Quella che oggi viene chiamata filosofia in realtà è fobosofia e la vera e unica filosofia si chiama scienza
@@duiliobruccoleri2920Anassimandro non scopre nulla, se conosci il significato della parola scoprire e credeva che la terra fosse piatta.
Anche un orologio rotto segna due volte al giorno l'ora esatta ma l'orologio resta rotto.
Sono curioso di sapere se sai che Achille prende la tartaruga e se hai capito gli errori errori fatti da Zenone.
@@giacomolavizzari6592 Se lei pensa che Anassimandro non abbia scoperto un bel niente (oltre a palesare una convinzione univocamente pro-religio) e' male informato.
Potrei spiegarglielo entrando nei minimi dettagli ma occorrerebbe una disamina abbastanza lunga (che anche a volerlo) non si potrebbe risolvere in breve.
Comunque a chiarimento della Sua le ricordo che Anassimandro considerava la Terra cilindrica e non piatta. .... talche' Sant'Agostino era aduso ripetere: come fanno gli abitanti della parte inferiore a vivere testapenzoloni? ......
Evidentemente non si era sufficientemente addrottrinato circa la strabiliante scoperta del filosofo milese.
Da ultimo (come tutti I credenti) e' sua prerogativa ignorare o bypassare le domande piu' sconvenienti, talche' le ripeto: se Galilei rischio' un "amorevolissimo" rogo dissuadente? Come pote' dirsi cooptabile ad una Chiesa oltremodo retriva e sanguinaria?
Le vocazioni mortifere del Cardinale Bellarmino sono una mia invenzione?
Blatch