Grazie a questi dibattiti, e al contributo, a mio parere straordinario, del prof Boldrin sto imparando qualcosa. Grazie, faccio girare tra gli ex colleghi universitari!
Le mie impressioni sui relatori: Boldrin ottimo: dritto al punto delle questioni e senza fronzoli mostrando la (dura) realtà per quella che è Taddei molto bene: fornisce esempi concreti, origini e possibili soluzioni ai problemi Roventini così così: mi sembra far leva su luoghi comuni e non mi dà nemmeno l'idea di credere totalmente a quello che dice.
@@syncmeandroid Sicuramente Roventini non mi ha dato l'idea di essere un cialtrone tipo quelli che hai menzionato. Ha detto anche cose condivisibili come i tagli alla spesa pubblica improduttiva. Tuttavia gli argomenti che ha presentato mi sono sembrati più deboli e meno convincenti di quelli di Boldrin e Taddei.
Sembrava proprio anche a me fosse lui. Poi Taddei mi pare abbia detto Fabio, quindi presumo sia lui Me lo sono rivisto per interno durante le vacanze un giorno che non mi andava di andare al mare
fred.stlouisfed.org/series/CTFPPPITA669NRUG fred.stlouisfed.org/series/RTFPNAITA632NRUG fred.stlouisfed.org/series/CSPPPGITA156NUPN fred.stlouisfed.org/series/CGPPPGITA156NUPN fred.stlouisfed.org/series/KGPPPGITA156NUPN fred.stlouisfed.org/series/CSHCCPITA156NRUG fred.stlouisfed.org/series/CIPPPGITA156NUPN fred.stlouisfed.org/series/KIPPPGITA156NUPN I grafici menzionati, ed un paio di altri simili.
Il PROF Michele Boldrin giganteggia per competenza e visione di politica economica! Non ce né per nessuno. Idee valide, motivate, comprensibili ed assolutamente ragionevoli. Il problema italiano é che gente priva di istruzione si mette a controbattere illustri docenti e professori di economia o di altre discipline come se ne sapessero. Poi queste stesse persone votano e ci ritroviamo rappresentanti avventurieri, privi di esperienza e di istruzione.
D'accordo fino ad un certo punto : che chiunque voti, al di là del livello d'istruzione, è giusto, si chiama democrazia... Non dobbiamo prendercela con chi è ignorante, ma con chi, consapevolmente, diffonde ignoranza
Vorrei fare notare alcune "coincidenze". Tra il 1980 e il 1992 la spesa pubblica italiana letteralmente esplode oltrepassando il 40% sul PIL e sfiorando il 60%. In particolare, la spesa primaria passa da circa il 30% del PIL a quasi il 45%: esplosione frutto di 28 anni consecutivi di deficit primario (dal 1964 al 1992). Cioè, con riferimento a quanto detto nel video da Michele Boldrin, il peggior rallentamento della nostra produttività (e quindi, badate, del reddito reale) si ha durante il record (per intensità e durata) delle nostre politiche espansive. Questo trend si inverte dal 1993 al 2000, quando la spesa pubblica ridiscende verso il 50% e la spesa primaria torna al 40%: questo periodo di "austerità" (si fa per dire) corrisponde ad un breve e timido aumento della produttività (e quindi, ripeto, del reddito reale). Il trend si re-inverte dopo il 2000: la spesa pubblica (primaria e totale) torna a crescere e la produttività torna a scendere. Lungi da me sostenere che una correlazione è uguale ad una causazione. Tuttavia questi dati smentiscono chi dice che tagliare la spesa pubblica crea recessione mentre convalida l'idea che ridurre la sfera dello Stato permette di liberare risorse. Come andavano le cose durante il "boom economico"? Spesa pubblica, tassazione e debito pubblico tutti e tre intorno al 30% sul PIL.
Visto a Bologna. Boldrin sempre ottimo, per quanto mi riguarda, la sorpresa positiva è stato Taddei. Nota a margine: il REI è uno dei tanti argomenti che il PD non è stato in grado di comunicare.
Con riferimento al REI, hai ragione, ma non sarebbe stato facile comunicarlo bene: al di là delle risorse limitate che sono state inserite, al di là dei tempi lunghi per attuarlo, comunque l'elettorato lo avrebbe visto - e lo ha visto - come un tentativo goffo di imitare il reddito di cittadinanza. Per cui gli elettori incerti tra PD e 5 stelle si sono detti: vedi che imbroglioni quelli del PD? Hanno detto peste e corna contro il reddito di cittadinanza ed ora che arrivano le elezioni ci danno questa elemosina del Rei, a casa!
Il REI avrebbe dovuto essere parte di una narrazione coerente con una strategia politica, una visione della società. Il PD non ha una strategia nè una visione forte della società. In mancanza di meglio, il pubblico si accontenta di quello che passa il convento (no-casta, no-europa, ritorno alla lira, al bianco sarti e alla Fenech alla tv).
Verissimo. Lo stesso problema c'è stato sulla questione del referendum. Purtroppo il problema del PD, e chiunque non lo voglia ammettere commette un errore enorme, sta più nel "come" che nel "cosa". Insomma, sulla comunicazione, a parte alcuni casi al margine da parte dei giovanissimi in parlamento con loro, sono un disastro. Non sono solo i cittadini, cattivi e imbecilli, a fraintendere sempre. Se loro continuano a dire che la quantità di voti che hanno perso nel PD è dovuta all'imbecillità degli italiani, continueranno a perderne (il mio l'hanno già perso proprio per questo motivo: la loro supponenza e, a volte, mancanza di rispetto verso i loro più che potenziali elettori. Tanto per farvi stare tranquilli, non ho votato nessuno di sti signori al Governo. Lo dico tanto per mettere le mani avanti).
Buonasera professore: avrei una domanda, quando si parla di taglio alle spese improduttive non si parla mai dell'accorpamento dei comuni, magari quelli sotto i cinquemila abitanti, come mai? Lei pensa che se ne ricaverebbe un risparmio sostanzioso? Grazie
I risparmi sono sostanziosi, sì. Stiamo per votare in consiglio comunale la fusione fra due comuni (1950 e 3500 abitanti circa), i risparmi stimati si aggirano intorno ai 170 mila euro annui. Tieni conto però che già oggi abbiamo meno dipendenti di quelli che ci servirebbero, mentre con il comune fuso saremmo in pari con il numero dipendenti richiesto in organico. Se avessimo l'organico teorico con i due comuni divisi, risparmieremmo 290mila euro annui circa.
Infatti immaginavo, il mio comune è di 1500 e per raggiungere i 5000 dovrebbe fondersi con altri 3/4 limitrofi. Poi non ha i dipendenti per fare manutenzione alle strade e deve fare gli appalti, magari mettendo insieme le risorse umane non ce ne sarebbe bisogno.
Roventini mi ha annoiato molto, la moderatrice invece non ho capito a cosa servisse. Ma il moderatore è spesso una figura platonica. Mi pare che alla fine il discorso sia sempre lo stesso ovvero che la politca non ha le palle, per non parlare delle capacità, di fare quello che serve. Ragiona e ragioniamo di anno in anno, al massimo l'orizzonte temporale è di una legislatura che, realtà alla mano, da noi significa fare al massimo un paio di DEF.
Vorrei chiedere al prof. Boldrin: quali sono le "cose" (leggi, tassazione, compressione salariale?) con cui lo stato fa stare in piedi le aziende improduttive? Se mi potesse consigliare delle letture, soprattutto tecniche, le sarei grato. Bel video.
Capite poi perché Boldrin non ci va leggero con Damiano er Faina? Perché vivono in due universi troppo distanti. Fa bene ad insultarlo senza mezzi termini.
Adoro vedere un Boldrin fumante relativamente ad alcune parole chiave (entrata nell'euro, austerità e giudizio positivo di Roventini sul reddito di cittadinanza in particolare) negli interventi di Roventini; il fatto che non riesca a nascondere la sua disapprovazione è evidente. So che non è il punto centrale della questione, ma mi ha fatto sorridere. Bellissima conferenza, grazie per averla condivisa con chi non ha potuto assistere.
Imbarazzante che l'aula magna di un'università non abbia una lavagna con proiettore. Il dover guardare un grafo dal pc è gia il simbolo di carenze strutturali.
Grazie a questi dibattiti, e al contributo, a mio parere straordinario, del prof Boldrin sto imparando qualcosa. Grazie, faccio girare tra gli ex colleghi universitari!
Complimenti Prof. Boldrin. Grazie di caricare questi video.
Inconfondibile la voce del “scaccia”...😀😀
Le mie impressioni sui relatori:
Boldrin ottimo: dritto al punto delle questioni e senza fronzoli mostrando la (dura) realtà per quella che è
Taddei molto bene: fornisce esempi concreti, origini e possibili soluzioni ai problemi
Roventini così così: mi sembra far leva su luoghi comuni e non mi dà nemmeno l'idea di credere totalmente a quello che dice.
@@syncmeandroid Sicuramente Roventini non mi ha dato l'idea di essere un cialtrone tipo quelli che hai menzionato. Ha detto anche cose condivisibili come i tagli alla spesa pubblica improduttiva. Tuttavia gli argomenti che ha presentato mi sono sembrati più deboli e meno convincenti di quelli di Boldrin e Taddei.
ma tra il pubblico c'era Scacciavillani???
secondo me era lui
A un certo punto Taddei rispondendo ha indicato nel pubblico e chiamato "Fabio" quindi, si è lui
@@roccogennari2545 sì, proprio lui
Sembrava proprio anche a me fosse lui.
Poi Taddei mi pare abbia detto Fabio, quindi presumo sia lui
Me lo sono rivisto per interno durante le vacanze un giorno che non mi andava di andare al mare
ottima conferenza, spero che venga condivisa il più possibile
fred.stlouisfed.org/series/CTFPPPITA669NRUG
fred.stlouisfed.org/series/RTFPNAITA632NRUG
fred.stlouisfed.org/series/CSPPPGITA156NUPN
fred.stlouisfed.org/series/CGPPPGITA156NUPN
fred.stlouisfed.org/series/KGPPPGITA156NUPN
fred.stlouisfed.org/series/CSHCCPITA156NRUG
fred.stlouisfed.org/series/CIPPPGITA156NUPN
fred.stlouisfed.org/series/KIPPPGITA156NUPN
I grafici menzionati, ed un paio di altri simili.
Il PROF Michele Boldrin giganteggia per competenza e visione di politica economica! Non ce né per nessuno. Idee valide, motivate, comprensibili ed assolutamente ragionevoli.
Il problema italiano é che gente priva di istruzione si mette a controbattere illustri docenti e professori di economia o di altre discipline come se ne sapessero. Poi queste stesse persone votano e ci ritroviamo rappresentanti avventurieri, privi di esperienza e di istruzione.
D'accordo fino ad un certo punto : che chiunque voti, al di là del livello d'istruzione, è giusto, si chiama democrazia... Non dobbiamo prendercela con chi è ignorante, ma con chi, consapevolmente, diffonde ignoranza
Vorrei fare notare alcune "coincidenze". Tra il 1980 e il 1992 la spesa pubblica italiana letteralmente esplode oltrepassando il 40% sul PIL e sfiorando il 60%. In particolare, la spesa primaria passa da circa il 30% del PIL a quasi il 45%: esplosione frutto di 28 anni consecutivi di deficit primario (dal 1964 al 1992). Cioè, con riferimento a quanto detto nel video da Michele Boldrin, il peggior rallentamento della nostra produttività (e quindi, badate, del reddito reale) si ha durante il record (per intensità e durata) delle nostre politiche espansive. Questo trend si inverte dal 1993 al 2000, quando la spesa pubblica ridiscende verso il 50% e la spesa primaria torna al 40%: questo periodo di "austerità" (si fa per dire) corrisponde ad un breve e timido aumento della produttività (e quindi, ripeto, del reddito reale). Il trend si re-inverte dopo il 2000: la spesa pubblica (primaria e totale) torna a crescere e la produttività torna a scendere. Lungi da me sostenere che una correlazione è uguale ad una causazione. Tuttavia questi dati smentiscono chi dice che tagliare la spesa pubblica crea recessione mentre convalida l'idea che ridurre la sfera dello Stato permette di liberare risorse. Come andavano le cose durante il "boom economico"? Spesa pubblica, tassazione e debito pubblico tutti e tre intorno al 30% sul PIL.
Visto a Bologna. Boldrin sempre ottimo, per quanto mi riguarda, la sorpresa positiva è stato Taddei. Nota a margine: il REI è uno dei tanti argomenti che il PD non è stato in grado di comunicare.
Con riferimento al REI, hai ragione, ma non sarebbe stato facile comunicarlo bene: al di là delle risorse limitate che sono state inserite, al di là dei tempi lunghi per attuarlo, comunque l'elettorato lo avrebbe visto - e lo ha visto - come un tentativo goffo di imitare il reddito di cittadinanza. Per cui gli elettori incerti tra PD e 5 stelle si sono detti: vedi che imbroglioni quelli del PD? Hanno detto peste e corna contro il reddito di cittadinanza ed ora che arrivano le elezioni ci danno questa elemosina del Rei, a casa!
Il REI avrebbe dovuto essere parte di una narrazione coerente con una strategia politica, una visione della società. Il PD non ha una strategia nè una visione forte della società. In mancanza di meglio, il pubblico si accontenta di quello che passa il convento (no-casta, no-europa, ritorno alla lira, al bianco sarti e alla Fenech alla tv).
Verissimo. Lo stesso problema c'è stato sulla questione del referendum. Purtroppo il problema del PD, e chiunque non lo voglia ammettere commette un errore enorme, sta più nel "come" che nel "cosa". Insomma, sulla comunicazione, a parte alcuni casi al margine da parte dei giovanissimi in parlamento con loro, sono un disastro. Non sono solo i cittadini, cattivi e imbecilli, a fraintendere sempre. Se loro continuano a dire che la quantità di voti che hanno perso nel PD è dovuta all'imbecillità degli italiani, continueranno a perderne (il mio l'hanno già perso proprio per questo motivo: la loro supponenza e, a volte, mancanza di rispetto verso i loro più che potenziali elettori. Tanto per farvi stare tranquilli, non ho votato nessuno di sti signori al Governo. Lo dico tanto per mettere le mani avanti).
Buonasera professore: avrei una domanda, quando si parla di taglio alle spese improduttive non si parla mai dell'accorpamento dei comuni, magari quelli sotto i cinquemila abitanti, come mai?
Lei pensa che se ne ricaverebbe un risparmio sostanzioso? Grazie
I risparmi sono sostanziosi, sì. Stiamo per votare in consiglio comunale la fusione fra due comuni (1950 e 3500 abitanti circa), i risparmi stimati si aggirano intorno ai 170 mila euro annui. Tieni conto però che già oggi abbiamo meno dipendenti di quelli che ci servirebbero, mentre con il comune fuso saremmo in pari con il numero dipendenti richiesto in organico. Se avessimo l'organico teorico con i due comuni divisi, risparmieremmo 290mila euro annui circa.
Infatti immaginavo, il mio comune è di 1500 e per raggiungere i 5000 dovrebbe fondersi con altri 3/4 limitrofi. Poi non ha i dipendenti per fare manutenzione alle strade e deve fare gli appalti, magari mettendo insieme le risorse umane non ce ne sarebbe bisogno.
Roventini mi ha annoiato molto, la moderatrice invece non ho capito a cosa servisse. Ma il moderatore è spesso una figura platonica.
Mi pare che alla fine il discorso sia sempre lo stesso ovvero che la politca non ha le palle, per non parlare delle capacità, di fare quello che serve. Ragiona e ragioniamo di anno in anno, al massimo l'orizzonte temporale è di una legislatura che, realtà alla mano, da noi significa fare al massimo un paio di DEF.
Vorrei chiedere al prof. Boldrin: quali sono le "cose" (leggi, tassazione, compressione salariale?) con cui lo stato fa stare in piedi le aziende improduttive?
Se mi potesse consigliare delle letture, soprattutto tecniche, le sarei grato.
Bel video.
Marco Isella Ciao Marco da qui puoi farti un’idea www.lavoce.info/archives/29961/i-sussidi-alle-imprese-troppi-fuori-controllo/
Non multare chi evade, fosse anche evasione di sussistenza, e dazi alla concorrenza straniera. Anche questo vanno aggiunti
Capite poi perché Boldrin non ci va leggero con Damiano er Faina? Perché vivono in due universi troppo distanti. Fa bene ad insultarlo senza mezzi termini.
Adoro vedere un Boldrin fumante relativamente ad alcune parole chiave (entrata nell'euro, austerità e giudizio positivo di Roventini sul reddito di cittadinanza in particolare) negli interventi di Roventini; il fatto che non riesca a nascondere la sua disapprovazione è evidente. So che non è il punto centrale della questione, ma mi ha fatto sorridere. Bellissima conferenza, grazie per averla condivisa con chi non ha potuto assistere.
Boldrin è così ahah
Imbarazzante che l'aula magna di un'università non abbia una lavagna con proiettore. Il dover guardare un grafo dal pc è gia il simbolo di carenze strutturali.
E' una Università privata americana
Grande Boldrin, a parte forse un eccesso di francese.
1979 l'Italia entra nello SME, a proposito di pagliacci