Microbiota e Cancro: che legame c'é?

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  • Опубликовано: 31 янв 2018
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    Sono ormai moltissimi gli studi che hanno evidenziato il rapporto fra stato di salute del microbiota - quell'organo di circa un chilo composto da batteri virus e miceti che abita il nostro intestino - e stato di salute della persona perchè la presenza o assenza di determinati batteri pro infiammatori o capaci al contrario di proteggere dall'infiammazione è in grado di "accendere" o "spegnere" molte malattie legate all'immunità - sappiamo infatti che l'intestino gioca un ruolo fondamentale nella risposta immunitaria. Ed era quindi logico che si avviassero anche ricerche per comprendere se c'è un legame fra microbiota e cancro, tanto più che oggi la nuova frontiera dei tumori è la immunoncologia, farmaci in grado di riattivare il sistema immunitario - rimuovendo il "freno" attivato dal tumore - e mettere così l'organismo in grado di combattere le cellule neoplastiche. E i risultati di questi studi sono così interessanti che negli ultimi 2 mesi Science ha dedicato ben 8 articoli ed una copertina al legame fra microbiota e cancro. Ma cosa è emerso da questi studi? Lo abbiamo chiesto al Prof. Antonio Gasbarrini, Direttore Area Gastroenterologia della Fondazione Policlinico Gemelli, Professore Ordinario di Patologia Speciale Medica e Semeiotica Medica all’Università Cattolica di Roma che ci ha spiegato che dalle ricerche è emerso che alcuni pazienti che non avevano una risposta completa alle terapie immunologiche - utilizzate prevalentemente nel melanoma e nel tumore al polmone - avevano una particolare composizione del microbiota in cui era assente uno specifico batterio e che immettendo quel batterio nel loro microbiota - quella che una volta veniva chiamata flora batterica - i pazienti rispondevano alla terapia immunologica. Questo già oggi permette di selezionare i pazienti per somministrare i farmaci immunoterapici solo a chi potrà avere risposta positiva per evitare i somministrare farmaci inutili, ma la nuova frontiera a questo punto sarà la messa a punto di probiotici in grado di modificare il microbiota dei pazienti no responder in modo di poter utilizzare con successo i nuovi farmaci in tutti i pazienti (una via potrà essere quella del trapianto di microbiota l'altra quella della realizzazione di probiotici su base industriale anche se l'ostacolo maggiore al momento è la loro natura anaerobica che rende difficile produrli). Un altro dato importante emerso dagli studi più recente è che la composizione del microbiota - laddove alterato con batteri proinfiammatori - può essere un fattore di rischio per lo sviluppo di alcuni tumori, come ad esempio quello del colon. Questo dato sottolinea ancora una volta come l'alimentazione - che influenza la formazione del microbiota - ha un ruolo determinante nel proteggerci dal cancro e un'alimentazione che segua la dieta mediterranea (frutta, verdura, legumi, fibra) favorisce la crescita dei batteri anti infiammatori e ha quindi un ruolo protettivo.
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Комментарии • 16

  • @musetta273
    @musetta273 2 года назад +3

    Il prof. Gasparrini ha il dono di far capire ciò che dice anche alle persone comuni . Grazie Professore !!!

  • @Actualizediv
    @Actualizediv 6 лет назад +9

    Bravissimo questo medico, prof. Gasbarrini. Sempre piacevole ascoltarlo nonostante l'insistente BATTÈRE. Attenzione: il singolare di batteri è BATTERIO e NON BATTÈRE. Anche se la forma corretta di tanti termini medici e scientifici finisce in -ere, come ad es. sfintere, mesentere, uretere, clistere,..., in questo caso abbiamo esclusivamente batt-erio. Il mio è il 33° pollice in su.

  • @renesammartino994
    @renesammartino994 3 года назад +2

    Ho ascoltato la bella e chiara spiegazione del prof Gabarrini( così ho capito il suo cognome) sulla sindrome della intestino irritabile è il mio problema ho capito molte cose e andrò da 1 internista grazie al professore Renata

  • @teresagrasso9413
    @teresagrasso9413 2 года назад +1

    Speriamo che questa scoperta, possa davvero aumentare la qualità della vita di tutti quelle persone che sono soggette a disturbi intestinali frequenti a causa di un difettoso microbiota ! Grazie professore è un piacere ascoltarla !

  • @fede8018
    @fede8018 6 лет назад +4

    Complimenti a voi e al professore.

  • @zhannoti
    @zhannoti 5 лет назад +4

    Grande informazione ..certamente per gente con naso e cervello😄😉

  • @annagerecitano6388
    @annagerecitano6388 Год назад +1

    Un buon microbiota ci protegge, anche da ciò che che ingeriamo, non sempre sano. La dieta giusta ci salva la vita. Depurazione almeno 2 volte all'anno , e far buon uso di prebiotici e probiotici.. Quando necessita.

  • @andreaspada7141
    @andreaspada7141 6 лет назад +3

    Grazie! Grazie! E rigrazie!

  • @serenaserena8753
    @serenaserena8753 6 лет назад +4

    Sempre ottima informazione...grazie

  • @marcomariano6033
    @marcomariano6033 4 года назад +1

    Bell'intervista. Ascoltate a proposito anche il dott Lozio.

  • @andreabarbieri8464
    @andreabarbieri8464 5 лет назад +2

    Domanda,quali probiotici bisogna prendere per ripristinare il microbiota? grazie.

  • @mariarescia2243
    @mariarescia2243 3 года назад +1

    Ma nessun medico mentre ti curava vedere il microbiota fanno queste indagini

  • @damosedafa124
    @damosedafa124 6 лет назад +1

    Ma come si fa a capire quali forma di batteri mancano? 🤔

    • @rikybologna3579
      @rikybologna3579 5 лет назад +2

      @damose da fa La c.d. "Microbiota Revolution" è jn costante divenire e fra le tantissime ricerche alle quali si stanno costantemente dedicando vi sono il riconoscimento, la funzione, l'utilità, ecc., dei singoli batteri. Ergo, ad oggi si è ancora agli inizi, ma le scoperte stanno progredendo talmente veloci da compiere passi da gigante non in anni, ma addirittura in mesi, dunque ritengo, a mio umilissimo avviso, che si possa essere moto fiduciosi di poter arrivare a rispondere a questa domanda concretamente in meno tempo di quanto si possa presumere. Comunque, test ormai non troppo costosi, come spiegato dal Prof. Gasbarrini in altri video, sono già disponibili, ma il problema è che, ad oggi, non siano ancora interpetabili, quanto meno in toto, per poter decidere come comportarsi di conseguenza, oltre al fatto che determinati componenti del microbiota intestinale non sono introducibili con l'alimentazione, siccome è molto complesso produrli.