Julius Evola - Che cosa è la Tradizione - Audiolettura
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- Опубликовано: 17 сен 2024
- Articolo estremamente importante di Evola, uscito sul periodico “Il conciliatore” il 15 giugno 1971 e successivamente inserito, con qualche modifica, nella raccolta “L’Arco e la clava”.
In questo scritto Evola, partendo dalla critica di un libro di Elémire Zolla, passa poi ad illustrare, in modo necessariamente conciso ma molto chiaro, i due angoli visuali da cui può essere osservato ed inteso il concetto di “Tradizione”: quello storico, connesso ad una morfologia delle civiltà e quindi ad una vera e propria metafisica della storia, e quello dottrinario, interno, “esoterico”.
Qui l'articolo su web da dove ho tratto la lettura www.rigenerazi...
#JuliusEvola #Tradizione #Spiritualità #guenon #evola #RivoltaControilMondoModerno #esoterismo #ElemireZolla
Un articolo-capolavoro, che vale un libro.
Parole da scolpire per l'Eternità. Evola è un gigante.
Grazie, bellissima audiolettura !!!
Musica per le mie orecchie, è una colonna portante della Tradizione Evola !) Grazie per la.lettura
Grazie, bell'articolo!
Grazie!
forse è ora che riproponiamo questi testi tutto cosi contemporaneo cosi vero .
Molto interessante!
grazie
Mannaggia .Per me e primo incontro con Evola .
Mi piace suo modo diretto e limpido . Primo incontro ti da una senzatione , una impressione . Mi sono detta che e un figlio della Verita e puoi e conciso .
Non si gira in torno della coda .
E vero che la tradizione po essere democrazia dei morti .
Ma , tenendo conto che cerevelli puliti e ben intenzionati si nascono cosi raramente mi sembra giusto che se forma un ponte invizibile e antemporale fra generazioni .
E anche vero chi ti senti protteto di confini date della traditone alimentata in modo accademico o religiosso .
Mi ha pieaciuto sberla chi lo hanno presso freudiani .
E vero che sono paranoici che legono la realta in chiave sessuale .
Mi spiace che questo giocco di diformare la vita reale a pressso radici e nostra societa sta al gioggo ...si perche e un gioggo .
Grazie per lettura .
Sai mi hai fatto un regalo .
Pratico cani-bal-ismo .
Pratico cani-libri-ismo .
Mangiando libri . Prima li maltrato scrivendo sui fogli .
Lo legero . ( prima di mangiarlo )
Grazie
Grazie :)
Grazie, ottima l'idea di mettere anche il link della lettura, quando possibile.
:) grazie
Riflessione potente e che obbliga a necessarie conseguenti riflessioni, tuttavia sconta il difetto, ricorrente e irrisolto da Evola (forse insito nella materia che tratta e forse di per sé irrisolvibile) di una mancanza di avvaloramento veritativo. Insomma, Evola finisce come sempre per tracciare orizzonti, per porre riferimenti morali (sapienziali, culturali ecc.) senza dimostrarne una tangibilità e una esistenza in forma propria, lasciando non fugata la sensazione che si tratti di suggestioni o poco più.
Evola è molto chiaro (ed anche Guènon nei suoi scritti a riguardo). La "mancanza di avvaloramento veritativo", e il "senza dimostrarne una tangibilità", nascono quando non si ha chiaro di cosa sia l', da cui proviene l'«intuizione intellettuale» o anche detta «spirituale» di cui Guènon parla ne: "La riforma della mentalità moderna".
Inoltre ne parla anche S. Agostino nei suoi scritti.
Comprendere ed aver chiaro cosa sia l' è fondamentale per comprendere Evola, ed in modo particolare Guénon e dunque il «metodo tradizionale», ma non solo per questo.
Qui, di seguito, un video molto interessante che tratta l'argomento: ruclips.net/video/RmUEAnI9dU0/видео.html
@@vyasa-audioletture Ringrazio per la riproposizione del brano, che comunque avevo già ben inteso nel contenuto, e per l'utile precisazione ermeneutica a margine. La mia critica infatti non riguarda il contenuto ma è collaterale all'impianto del pensiero di Evola. Il fatto che ci si rimetta a una "intellettualità pura" fatta di "intuizioni intellettuali/spirituali/super-razionali" denota quindi, a mio avviso, l'intenzione di inserirsi in un filone di pensiero metafisico ma senza adesione a (o costruzione di) un sistema filosofico propriamente detto, per definizione costituito di fondamenti teorico-veritativi. In breve, è un pensiero che indica e pone riferimenti, ma senza (voler) spiegare organicamente o dimostrare nulla. Il ché è più che legittimo, sia chiaro; osservo solo che nel mondo di oggi spezzato e relativizzato, reduce della caduta dell'ipse dixit, della morte di Dio e del dissolvimento della metafisica, l'unica validità a cui sembra ambire il pensiero di Evola è quella, comune a molte altre correnti di pensiero, del "chi vuole mi creda e mi segua", e l'unico esito quello di chiudersi in conventicole autoreferenziali o (forse) tentare esperienze esoteriche... Non voglio intavolare qui una grande discussione, è solo quello che mi sento di dire sul pensiero evoliano in generale. Un saluto.
Grazie a te per la tua risposta. A presto.
🍎
:)
Grazie!
Grazie
Grazie!