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L'Erudito
Добавлен 27 фев 2021
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La musica di sottofondo è “un filino” fuori posto a mio parere .
Io ho trovato interessante in anni recenti l'audiolibro horror, con un lettore il libro diventa inquietante.
Per dirla alla Herry Potter : Stai facendo ragionamenti per i babani ?!?! 😅
Anche Tolkien poteva sbagliarsi..!?... I nani suoi non sono nani che possono essere accettati dai bambini.., infatti, la sua opera non è per bambini. DISNEY, presenta delle fiabe (racconti popolari, tramandati verbalmente), che devono EDUCARE i bambini e indicare la via agli adulti. Rene Guenon : " Le fiabe sono l,antica tradizione esoterica, messa in salvo tramite la comunicazione verbale, nei momenti di pericolo di estinzione.." Carl Gustav Yung : "L, anima e una bambina/o" .. capirra sempre il linguaggio dell,innocenza e e del bello. La mia anima potrebbe vivere bene anche senza Tolkien(anche se mi piace tantissimo), ma il nutrimento lo prende dalle fiabe... e in questo, Il Maestro è DISNEY. 🥸❤️
Per avere la VITA bisogna rinascere dall, acqua e dallo Spirito Santo ! ❤❤❤ Questa e La Via è La verita ! 💞
Secondo te tra il silmarillion ed i figli di hurin, ha senso leggere i racconti incompiuti? O forse meglio i due volumi dei racconti perduti?
Ho concluso oggi questo fantastico titolo, tra i più bei giochi giocati nei miei 25 anni di carriera videoludica. Per mio punto di vista è un cardine narrativo ed emozionale, un titolo davvero profondo e super originale. Condivido ogni tua singola parola di questo video! Complimenti ancora 🙂
Io lo sto ancora giocando da un anno senza averlo finito hahahaha.
Io farei una divisione per chi inizia a leggere tolkien e già sa molte cose ma non ha mai letto nulla. li si che si inizia dal Silmarilion e si procede cronologicamente. Video top❤️
Sono d'accordo con te o almeno suggerirei di attualizzarli e renderli più vicini e comprensibili ai giovani studenti. Solo così non risulterebbero più obsoleti e noiosi
puoi fare una recensione d'il gatto con gli stivali 2: l'ultimo desiderio.
Lo avrei recensito volentieri, anche perché ho sentito che è un filmone, ma purtroppo per una cosa o per un'altra non sono riuscito ad andare al cinema a vederlo. Beh, vedrò di rifarmi con la versione home video
@@lerudito ok, è confermo e un filmone
Leggere Tolkien e'un cammino di introspezione ci vuole pazienza e riflessione grazie mille bellissima analisi
Bentornato Erudito. Parlando di titoli, io sono un po' una frana nel darli alle mie storie. Tra quelli che hai elencato, quale titolo può essere il migliore da utilizzare per intitolare una storia?
Almeno per gusto personale, i titoli che preferisco sono quelli più lunghi, con almeno due sostantivi all'interno e gli articoli al posto giusto. Dovrebbero fare riferimento a un tema ricorrente della narrazione, ma se si vuole prendere una frase ad effetto dal testo, bisogna stare attenti che abbia una certa sintonia con l'opera (in questo senso, almeno per me "Picnic sul ciglio della strada", che a dispetto del nome è un romanzo di fantascienza con atmosfere anche piuttosto ansiogene, è un esempio negativo). Usare il nome del protagonista o comunque un titolo che lo contenga non mi è mai piaciuto, a meno che il protagonista non abbia un appellativo, un soprannome o qualcosa del genere che parli da sé e che dica qualcosa di chi è (tipo "Conan il barbaro"), in quel caso invece è di certo il titolo migliore per cui si possa optare. I titoli stringati, fatti da una parola o due, possono anche suonare bene ma mi danno spesso un senso di commerciale, nell'accezione più negativa, e poco si addicono a opere con una certa vena autoriale (la mano dell'autore sta anche nel titolo, ma se il titolo è di una parola sola, allora non è poi così d'autore)
@@lerudito grazie della risposta
Come sempre anche questo è un video intrigante che fa riflettere, mi eri mancato
Io lo leggo spesso e spesso mi accendo il vecchio Tobia
A me sinceramente Avatar 2 è piaciuto esattamente come il primo film Ancora una volta Cameron riesce a immergere lo spettatore in una esperienza cinematografica da urlo con personaggi nuovi ben sviluppati e un mondo di Pandora ampliato all'inverosimile Anche il ritorno di un determinato personaggio ( non faccio spoiler) nonostante a molti sembrasse campato per aria, in realtà ha il suo perché
Ciao Erudito volevo chiederti un consiglio riguardo sempre il mio racconto sull' originalità di cui copio un commento che avevo scritto su un canale di scrittura creativa c ho cominciato a fare la scaletta e ho cambiato un po' il primo atto della storia seppur esso non sia proprio una salita Nel corso di tutto il primo atto fino al midpoint il personaggio entra nel mondo fantastico ( ovvero scopre la società nostalgica e legata al passato) e allo stesso tempo si rende conto che non trova più cose originali come prima ma tuttavia non supera delle prove, quanto cerca di capire come mai sì è arrivato a questa situazione addirittura prova a parlare su internet di questa cosa ma le persone gli rispondono che forse sarebbe meglio che questa sensazione nostalgica rimanesse per molto tempo Qui il protagonista spiega la sua visione sulla copia e il passato che è perlopiù negativa, basti pensare che una delle sue metafore più famose è dire che la nostalgia è come un dolce bello fuori ma marcio e avariato dentro, e come mai le persone avessero scelto questo modello di vita Il piano vero e proprio avviene nella caduta mentre il midpoint è sia l'incontro con la nemesi del protagonista (uno psicologo) che la spiegazione della morale della storia ovvero che non è la società che ti sta portando via la novità ma è la tua ossessione verso di essa che non ti permette di godertela e che la soluzione è trovare un giusto equilibrio tra copia e novità Ovviamente il protagonista non accetta questo illudendosi che la sua ricerca ossessiva sia giusta e che è la copia e la società siano il vero male da estirpare e da qui le relazioni cominciano a rompersi, il protagonista comincia ad avere allucinazioni ed ad avere un vuoto che non riesce a colmare che lo porterà ad attuare il suo piano quasi fallimentare per riottenere l', originalità che tanto desidera da dove avremo la comparsa dell' alleato anzi due fondamentali per il piano del protagonista e la sua psicologia
Ciao, Demiurgo. La tua storia sembra in effetti molto promettente. Rispetto alle altre volte che me ne hai parlato, vedo che hai rinunciato a quegli elementi particolarmente fantastici e metafisici in favore di qualcosa di più umano, che si addice all'incipit da cui essa parte. Il piano psicologico del protagonista sembra molto interessante e devo ammettere che anche per gusto personale mi piacciono le storie che volgono tanto sull'interiorità e in cui il carattere del protagonista e i suoi pensieri fanno tre quarti del lavoro, perché rispecchiano il modo di vivere delle persone reali. Anche l'idea dello psicologo come antagonista è molto azzeccata, e dice tanto della piega che la storia deve prendere. Però mi chiedo: c'è una ragione particolare per la ricerca ossessiva dell'originalità? Intendo dire, è una faccenda del tutto interiore oppure hai anche pensato a una causa scatenante, come magari un ricordo di un particolare evento passato? Ovviamente non deve esserci per forza, ma conoscere un evento di partenza che possa aver creato una sorta di trauma aiuterebbe il lettore ad empatizzare
@@lerudito Ciao Erudito, inazitutto grazie del commento Allora la storia dal quel punto in poi prende una connotazione magica dal momento che il suddetto protagonista si rende conto che nella società in cui vive non riesce a soddisfare la sua sete di novità e quindi cerca una fonte esterna , soprannaturale attraverso un tulpa ( uno spirito della regione buddista) e poi un rito occulto creando una creatura che è personificazione della novità stessa per poi grazie ad una intelligenza artificiale debole di stampo chirurgico farsi trapiantare il Cervello nel cranio della sua creazione in modo da avere il suo corpo Egli quindi inizierà ad uccidere o minacciare chiunque osi bloccare idee innovative e come alleato ha Camazotz un volpe volante indiana che a causa di averlo utilizzato come cavia per testare il sangue della sua creatura, lo ha portato ad una metamorfosi che lo ha portato alla morte. Tuttavia il protagonista triste per la sua morte e non volendo perderlo utilizza le capacità della creatura di cui possiede il corpo per resuscitarlo trasformandolo in un abominio alto 3 metri coperto di spine senza occhi con due fruste al posto delle mani, due zampe con artigli affilati e l'intero corpo esclusa la testa coperta di spine da cui prende il nome di Spiny che sarà sia il guardiano del covo del cattivo sia il carnefice per tutte le vittime che il protagonista rapira e porterà nella sua tana. Alla fine della storia c'è lo "sconto" finale tra il protagonista e lo psicologo nella quale quest'ultimo lo sconfigge dialletalmente per poi venire ucciso Per rispondere al quesito come mai il protagonista è così ossesionsto dalla novità è perché non riusciva a trovare abbastanza novità da esserne soddisfatto e nonostante lui dica che sia colpa della società per cui lui abbia poca novità, in realtà lo psicologo gli rivela che lui aveva già questo problema prima che quella moda iniziasse, facendoci capire come la motivazione per cui lui diventa il cattivo, non è la società nostalgica ( seppur abbia colpa in maniera minima) ma sua, poi nella introduzione lui ci dice che fin da bambino amava le cose più strane e particolari e che abbia deciso lui di vivere una vita innovativa Questo non significa che il protagonista non avesse ragione sulla società ma che allo stesso tempo essagerasse e non volesse vedere il lato positivo del passato e quindi continua ad cercare di riempire quel vuoto con la novità ma niente della società odierna evoluta riesce a soddisfarlo tanto che lui usando una metafora dice *"Mi sentivo come un avvoltoio che cercava di riempire il suo stomaco vuoto con la carcassa che l'originalità era diventata"* Ora si potrebbe pensare che l'elemento magico non si colleghi bene alla storia ma in realtà la storia non è solo l'ossessione di un uomo verso qualcosa di impossibile da trovare ma è anche un processo di trasformazione: infatti il protagonista diventa l'alieno che lui diceva di essere sempre stato, semplicemente il suo aspetto umano era solo un travestimento,una maschera che lui indossava e pensava di essere, dato che essendo umano ricercava sempre il progresso e la novità, ma appena vede che la gente per paura del cambiamento troppo spintosi oltre ,decide di tornare al passato, lui si sente fuori posto: lui che ha sempre cercato la novità, che ha sempre voluto vivere una vita originale ora si ritrova a sopportare ciò che che no gli piace, che comincia ad odiare eppure la novità che la società evoluta possiede è troppo poca, e non sodisfa il personaggio. A questo punto uno potrebbe dire: eh ma è colpa della società nostalgica ma è vero solo in part Se è vero che la società in cui vive l'originale sia molto più fissata con richiami al passato e reboot , questo non significa che non c'è novità da qualche parte La novità e la copia sono due forze contrapposte nella storia, due divinità che reggono il destino della società e della vita delle persone, sono come lo ying e lo yang ,nessuno può esistere senza l'altro come una ruota che gira nel verso giusto, ma tuttavia una ruota può rompersi e bloccarsi se qualcuno decide di favorire solo metà della ruota e questo si vede nel protagonista: Egli non utilizzerà mai nessun prodotto nostalgico o reboot ma solo le cose nuove ma anche se c'è meno novità rispetto alla nostra epoca, risulta strano che il protagonista non ne esca soddisfatto quando molti anni prima gli bastava meno per essere felice. Cosa è successo? Semplicemente il personaggio vuole sempre di più, a lui non basta che una pietra sia blu, vuole che la stessa pietra cambi forma. Un individuo che vede nel cambiamento la massima felicità contro una società che lo detesta e vede nella routine e nel passato la propria salvezza: chi ha ragione dei due? NESSUNO DEI DUE L'unico a capire la morale della storia è lo psicologo che preferisce un equilibrio tra vecchio e nuovo, non bisogna preferire l'uno o l'altro ma bensì unirli entrambi perché sennò si rischia di vivere una vita poco equilibrata che può portare a perdere se stessi, esattamente ciò che succede al protagonista che pur di ottenere la novità suprema , decide di giocare con forze soprannaturali creando qualcosa che non doveva essere creato e alla fine diventare lui stesso il dio che tanto adorava sotto cui si nasconde un demone.
Parla piano,non si capisce un cazzo
L'hai visto nella sala sbagliata. In sala mediocre con 3d di basso livello posso concordare ..ma Visto in IMAX 3D superlativo come qualità.
Mai stato costretto a leggere
Immagino tu studiassi guardando le immagini allora. Si chiama "obbligo scolastico" per un motivo
God of war del 2018 non è il primo capitolo della serie ne sono usciti altri prima
Guarda frate, non lo sapevo. Ma almeno l'hai visto il video? Ci sei arrivato almeno a 1:43? Alcuni dei precedenti li ho anche giocati
Secondo me (opinione personale) si dovrebbe andare in ordine, quantomeno per il corpus centrale. Il Silmarillion Lo Hobbit Il Signore degli Anelli (prime 200 pagine lette in due mesi... resto del libro letto in due mesi. Se vincete l'inerzia iniziale va come un treno e non lo scopro certo io) Racconti ritrovati e racconti perduti (se volete la storia della terra di mezzo) Le avventure di Tom Bombadil (mah...)
Penso che dopo aver visto questo video inizierò a giocarci a breve. Ci sono tantissimi passaggi di questa recensione che mi hanno convinto a farlo, oltre ad aver rievocato molti ricordi di quando ho visto "God of war 2" sulla PS2 di qualcuno di mia conoscenza :)
L'incontro con le norne è un punto molto chiave su quello che dicono ... non è un disegno su un muro che crea il tuo destino ma sono le scelte che facciamo come baldur era destinato nella morte perche aveva solo l'obbiettivo della vendetta .. kratos dopo l'evento con le norne cambia registro cerca di riportare atreus da lui ( altrimenti si sarebbe unito a odino con il passare del tempo per colpa del suo carattere aggressivo ) l'unico che uccide e che era necessario è hengdall perché avrebbe ucciso atreus ed era la chiave per il ragnarok ovvero la distruzione di asgard infatti odino e thor non gli uccide kratos con thor cerca di ragionarci e non cercare lo scontro della vendetta altrimenti sarebbe morto come nella profezia e odino in pratica ci pensa sindri alla fine e da dio morente kratos diventa dio venerato cambiando il suo destino ... il fulcro della storia dall'inizio è proprio la famiglia e l'amore la mitologia nordica è solo il contorno e questo succedeva anche nel primo .
... a me piacerebbe un tuo video su Panther indipendentemente dal giorno X o Y❕ ✌️
Che dire, concordo 🤏
Piacere di venire a conoscenza di questo canale, trovo interessi comuni nonché la totale condivisione che il videogioco sia il meta narrativo perfetto, sempre se esiste la perfezione, grazie all'interpretazione. Un canale particolare come rogue e bs2. Grazie per il content (Ho letto lo cthulhu e piano piano sto arrivando a tolkien)
Lo hobbit e' la prima cotta, il SIgnore degli Anelli e' il primo amore mentre il SIlmarillion e' l'amore maturo. Detto questo la mia top 3 e': La caduta di Gondolin, SIlmarillio e Il Signore degli Anelli. Casata di Fingolfin Uber Alles!!
Caro Tolkien ti ho abbandonato qualche anno ma i ricordi mi hanno spinto a tornare ad approfondirti e rivivere le emozioni di un tempo , ho Già letto Il Signore degli anelli e lo hobbit ho giocato ai giochi del periodo ps2 , ho visto i film di p jackson , ho fatto Gandalf nella recita da bambino ma il Mio cuore rimane coi jedi e la galassia lontana lontana( ho visto la compagnia dell anello in giapponese )
quello che ho sempre detto fin dall'inizio .... "che senso avrebbe fare una serie televisiva perfettamente identica ai libri".....guardare una cosa che già si conosce, come se invece fosse la prima volta che la si osserva
Felice che ti abbiano rilasciato... & che hai parzialmente recuperato la memoria❗ Ben tornato❕ ✌️ 👽
Rivivere la storia da un altro punto di vista. Grazie. Sono d'accordo su tutto. Ho trovato qui l'unica recensione degna della serie. Non la denigri pesantemente come alcuni youtuber emergenti del fandom (che insultano chiunque dica anche una sola cosa positiva della serie), né la esalti spropositatamente (come quelli accusati dal fandom di esser pagati in nero da Prime). Scopro solo adesso questo canale, sicuramente per volere di Eru. Grazie.
Sono stati molto abili a metterci sotto gli occhi Un Sauron del tutto diverso da quello che potevamo immaginare perché abbiamo visto un Sauron "pentito" per questo nonostante si fosse capito chi fosse,forse nessuno,ne aveva l'assoluta certezza.
Se una cosa non ci piace o ci piace,basta non guardare o guardare. Semplice!
È un pensiero troppo semplice, là fuori ci sono certi autolesionisti che non apprezzano ma comunque guardano fino in fondo e si fanno pure venire un'ulcera lamentandosi come forsennati su internet
@@lerudito Non credo sia questo, le persone hanno molteplici motivazioni per guardare una serie. Per esempio io non guardo serie TV a meno che non siano adattamenti letterari, essendo docente di letteratura. Ma ammetto che dopo alcuni episodi ho praticamente smesso di guardarla a causa della pochezza della scrittura. Alla sesta per dirla tutta, dopo l'eruzione del Vesuvio. Ho visto mio malgrado parzialmente l'ottavo perchè ospite di amici, addormentandomi quasi. Mi è stato molto utile per capire ancora di più quanto alcune scelte di sceneggiatura o di regia fossero non funzionali alla narrazione ma semplicemente rivolte al pubblico, rompendo la quarta parete, per portare avanti l'espediente del magic box tanto caro a Bad Robot. E di questo ci sono esempi eclatanti di cui uno su tutti: il tira e molla con il sacchetto di Halbrand, di cui uno praticamente con nessun altro personaggio presente e con l'inquadratura del solo braccio che prende il suo sacchetto. Se prima, da un punto di vista narrativo, poteva rappresentare tranquillamente lo struggersi del personaggio in relazione ad un destino da abbracciare o meno, come uomo e potenziale re, spinto da Galadriel, ora in retrospettiva appare per quello che realmente era: solo un espediente rivolto al pubblico e non inserito nella narrazione, per far credere ancora che il personaggio fosse quello che si voleva far intendere, ovvero Halbrand... Una strizzatina alla telecamera che dice: <ha dei dubbi, vedete, è umano, non può essere Sauron>. Diciamo che se un testo facesse un giochetto del genere, oltre che molto più evidente, verrebbe considerato per quello che è, ovvero un errore di scrittura.
@@Manlio.Cipullo Con un atteggiamento meno svogliato (che non è una colpa ma un semplice dato di fatto che si evince da ammissioni nello stesso commento) si sarebbe prestata più attenzione al dialogo dello svelamento, comprendendo che non ci fosse alcun errore in merito dato che il personaggio dichiara di aver avuto genuinamente quei dubbi e non era quindi un trabocchetto per gli spettatori. Nel dialogo rivela di aver tentato una strada di redenzione, per quanto declinata secondo sfumature sinistre in cui si mescolano tanto la ricerca di perdono quanto di recupero del potere perduto. Dopo la caduta di Morgoth in lui è avvenuto effettivamente uno shift in cui ha dubitato del suo ruolo svolto fino ad allora ed ha cercato di riabilitarsi agli occhi di Eru meditando su una strada atta allo scopo. Come ad esempio il cercare una cura allo stesso maleficio che preoccupava gli elfi. Per cui tutto quello che si è visto negli scorsi episodi non è stato un inganno, nè nei confronti di Galadriel nè di chi sta al di là dello schermo.
@@salvoesse85 Credo che questa interpretazione umanizzi troppo Sauron, soprattutto visto il finale, se diciamo che Sauron ha i dubbi sull'andare nelle Southlands, ammettiamo che non volesse ingannare Galadriel, ergo dietro l'incontro non c'era niente se non il caso. Questo lo svilisce molto come ingannatore. Detto questo, essendo questa serie completamente apocrifa rispetto ai libri, potremmo aspettarci anche un Sauron umanizzato: purtroppo io parto da un presupposto di rispetto perlomeno dell'ethos di Tolkien e di una vaga caratterizzazione coerente dei personaggi presi dai testi. Specifico due cose: non ho visto i primi episodi con un atteggiamento svogliato, anzi, ho sinceramente cercato di capire la sceneggiatura, ovviamente con sei episodi ho ritenuto che ci fosse poco altro da analizzare, gli errori erano ripetuti e costanti, il finale ha solo acutizzato il problema; se si vuole fare un'analisi corretta di una sceneggiatura, bisogna avere un minimo di conoscenza di come funziona un testo narrativo, questo perchè non si deve cadere nell'errore di fare sovraletture che esulano dal testo stesso.
@@Manlio.Cipullo Ne La compagnia dell'anello, libro 2 capitolo 2, si dice di come nulla nasca malvagio in principio e nemmeno Sauron lo era, poi corrotto da Morgoth. Ed anche ne Il Silmarillion, nel capitolo post Akallabeth, si accenna ad una analoga fase di pentimento dopo la caduta del nemico nella prima era. Ecco perché il ritratto che vien fuori dall'ultimo episodio ha anche una base nei testi, fermo restando che si tratta comunque già di una parentesi diversa rispetto al discorso del primo commento. Gli avvenimenti finali dunque pur svolgendosi con qualche deviazione causa copyright rispettano nel complesso i concetti del canone
Quando l'erudito fa le recensioni degli anelli del potere ma tu non puoi commentarli perché sei ancora fermo al primo episodio
Hey non ti avranno mica rapito i men in black per le tue recensioni non negative di R.o.P...❓
La serie fa cagarissimo. Milioni di dollari sprecati gettati al vento. L'ennesima grande occasione sprecata. Che tristezza Che pochezza.
Purtroppo io continuo a vedere grossissimi problemi. E non lo dico da fan. Cioè, sì, sono fan di Tolkien ma ho smesso da tempo di vedere la serie come tale, perdendo speranza. Ma anche guardando Gwendalina (il nick che ho dato a Galadriel per pensare a lei in modo staccato dalla lore originale) e il resto dei compari in azione mi sembra comunque a tratti sì, anche bella e con dei guizzi, ma per molta, troppa parte, rimane piena di errori anche banali di scrittura (dialoghi, chlichés, cose che accadono perché serve alla trama ma hanno poco senso (vedi l'arrivo di Numenor al villaggio attraversando i fiumi, le montagne di Mordor e poi la pianura in mezzo episodio)), i personaggi (che hanno a parte alcuni un carisma dubbio o comunque impiastrocchiato), i costumi (sanno a tratti di finto, soprattutto a Numenor... e la contadinella unica del suo villaggio con la veste blu, il volto bello pulito e gli stivali appena comprati!?). E anche gli effetti speciali per quanto belli in partenza alle volte sono resi di dubbio gusto da scelte registiche. Insomma... anche zittendo la mia voce interiore di fan, questa serie mi sa di mediocre e pasticciata. Almeno stando alla barcata di soldi spesi. In cosa... non so. E mi dispiace. Anche lato attoriale da interviste e quant'altro l'impegno c'è. Ma non traspare. Perché l'impalcatura narrativa fa pena.
😳
hahahahaha
Purtroppo indipendentemente dal fatto che non è canonica e non ha nulla del mondo di Tolkien, a cominciare di come attuano e pensano gli elfi o al fatto che non cì' traccia della filosofia Tolkeniana sulla morte, sul divino o sull'eroismo dei piccoli gesti quotidiani (rileggere il discorso di gandalf a Frondo quando gli fa nascondere l'anello o nel film la faccia che fa sempre lui al consiglio di Elrond quando Frodo dice di voler portare lui l'anello al monte fato) la serie è fatta coi piedi manca un narratore, manca copmpletamente un senso del tempo e dello spazio o di come accadono le cose, alcune trovate come la fune che fa crollare la torre o icanali scavati all'aperto senza che nessuno se ne accorge che faranno accendere monte fato (O_o)! sono ridicole, per non parlare di una completa ignoranza di come vanno le battaglie. cavalleria che parte alla carica già da 1 km, la scelta di lasciare una torre di guardia fatta di muri di mattoni per difenderesi in un villaggio di casette di legno e paglia? Tolkien che la guerra l'ha fatta davvero non avrebbe mai fatto ste scelte. Vogliamo parlare della lotta tra Arondir e l'orco gigante che sembra una scena della serie TV anni 60 del Batman di William Dozier o Galadriel che non si accorge che Halbrand è Sauron!! ma come è possibile? Dialoghi copiati dal film dove questi hanno senso compiuto, il resto dei dialoghi sono meme, parole a caso clichè su clichè, è una serie junk food per compratori compulsivi non è un contenuto, non fa pensare, l'unica preoccupazione è farti scervellare su chi è chi ma alla fine chissenefrega di chi è Adar o Halbrand tanto è roba inventata potrebbero essere Re Artù e Giulio cesare o Vicky il Vichingo tanto vale per gli showrunner.
Sono daccordissimo su quello che hai scritto , a parte una cosa: ma se Halbrand è Sauron perchè salva Galadriel quando la trova in mare? Non credo che Sauron non conosca Galadriel e comunque quando si accorge che è un'elfa , a prescindere la dovrebbe fare fuori. Io lo vedo più come re dei morti piuttosto che come lo stregone di Angmar, anche se avendo dato prova di abilità come fabbro , la cosa potrebbe fuorviare.
@@Theladuchessa Io nemmeno lo capirei, ma in questa serie la logica non c'è, importa ingarbugliare e incuriosire. Infatti vedrai che alla fine i 2 avranno pure un liaison 😁staremo a vedere il Boris dei Fantasy.
Ho seguito tutto il video col sorriso pensando che fosse ironico e che ad un certo punto twistasse in una blastata. Ho smesso di sorridere.
Se vuoi vedere una blastata memorabile devi allora vedere assolutamente quella di "Scriptorama Agenzia Letteraria": ruclips.net/video/oPTVfzJat5w/видео.html
@@prof.bizzarro lo seguo abitualmente, immaginavo che questo video avesse un taglio simile. Son rimasto stonked.
@@fabiobruzzone4625 simpatica parola "stonked", non la conoscevo! Buona serata
Sono un fan tolkieniano di vecchia data (ho 46 anni -sono vecchio) . Il fatto che non mi permette di godere a pieno della serie non è per la poca attinenza al canone, ma per l'insensatezza di alcuni dialoghi e azioni privi di logica di base. Comunque grazie Amazon.
ma volendo eliminare il canone... tu riesci a dire che il montaggio di questo prodotto sia ben fatto..... il susseguirsi delle immagini e del montaggio sembra schizofrenico...
Ma perfetto dove scusa? E' tutto approssimativo..comunque se ti piace son contento!
Manuel Agnelli top personaggio!
Ho iniziato ad ascoltare questa recensione pensando che il titolo fosse un click bait e che tu stessi scherzando, mi aspettavo da un momento all'altro che dicessi "ok fino a qui vi ho preso in giro". Di sicuro non mi iscrivo al tuo canale perche' se questo e' il tuo "metro di giudizio" credo sia deleterio per chiunque abbia un minimo di cervello ascoltare tante bestemmie messe insieme, con convinzione pure. Buon per te :) anzi, beato te.
a me ha fatto vomitare
calma calma calma calma. a me va bene tutto, davvero. se ti piace la serie sono contento per te (con tutti i soldi che ci hanno speso, almeno qualcuno se la gode!) MA.... se usciamo dal campo delle opinioni soggettive (i.e.: questo episodio mi è piaciuto) per entrare nel campo dell'oggettività (i.e.: i detrattori della serie usano il canone come pretesto per giustificare il fatto che non gli è piaciuta), allora qualche appunto mi sembra giusto farlo. perchè il tema del rispetto del lavoro di Tolkien da parte della serie è un qualcosa di oggettivo, o c'è o non c'è. e, amico mio, nel caso degli Anelli del Potere non c'è. perchè infilare dettagli anche molto specifici provenienti dal leggendarium Tolkeniano (ce ne sono diversi sparsi per le varie puntate) NON significa rispettare lo spirito di Tolkien. perchè chissenefrega del fatto che ti dicono che i cavalli capiscono l'elfico, se poi per raccontarti della leggenda del Mithril vanno a smontare le fondamenta di quella che è l'essenza stessa del popolo degli Elfi. qualcuno mi dirà che non gliene frega niente del fatto che un pezzo così importante della narrativa tolkeniana è stato gettato nel cestino, perchè lui vuole solo godersi una serie fantasy, e, ripeto, va benissimo. mica esigo che tutti abbiano lo stesso interesse per le opere di Tolkien. Però se mi tiri in ballo il canone nella tua recensione, evita di scrivere sacrosante sciocchezze ;)
0:36 e niente, la visione di questo video può terminare qua. Una frase così, riferita a questo episodio, non si può ascoltare.. da codice penale.