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Comitato Editoriale Temenos
Италия
Добавлен 4 апр 2017
Siamo un gruppo di appassionati ricercatori e studiosi animati dal desiderio di approfondire, diffondere e sviluppare gli orientamenti della psicologia analitica relativa al pensiero e alla prassi terapeutica di Carl Gustav Jung.
Il Comitato Editoriale Temenos è una creatura del Centro Culturale Temenos, un'associazione che per molti anni è stata un punto di riferimento e di approfondimento in Italia intorno alle tematiche del profondo e in particolare all'attualità del pensiero junghiano.
Il “Comitato Editoriale Temenos” è formato dai seguenti membri: Laura Becatti, Laura Briozzo, Andrea Graglia, Gianluca Minella, Michele Oldani e Daniele Ribola.
La collana editoriale Temenos è della Casa Editrice Persiani Editore.
Il Comitato Editoriale Temenos è una creatura del Centro Culturale Temenos, un'associazione che per molti anni è stata un punto di riferimento e di approfondimento in Italia intorno alle tematiche del profondo e in particolare all'attualità del pensiero junghiano.
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Riflessioni sulla guerra: aspetti attuali e archetipici
La guerra ha sempre accompagnato e contraddistinto le vicende umane, sin dall’inizio della storia. La mitologia degli inizi ci pone di fronte a immagini e narrazioni che hanno a che fare con rivalità e aggressioni tra individui (siano essi umani o divini) e tra collettività; talvolta la guerra è posta addirittura a fondamento della nascita di una civiltà: basti pensare che la guerra di Troia è narrata in quello che è il poema fondativo della civiltà greca, l’Iliade, o basti evocare le gesta di Cadmo che uccise il drago, seppellì i denti della creatura da cui nacque un esercito di feroci guerrieri che si eliminarono a vicenda, e con i cinque guerrieri sopravvissuti Cadmo fondò Tebe. Analog...
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Centro Culturale Junghiano. Interviste sulla guerra. Andrea Graglia intervista Claudio Gallone.
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La guerra fa parte della vita umana da tempo immemorabile. La cultura sapienziale e spirituale ci consegna una vasta letteratura con ampi resoconti di scontri cruenti e stragi, campi di battaglia e morte, condottieri e gesta eroiche: l'Epopea di Gilgameš, il Mahābhārata con la Bhagavadgītā, l’Antico Testamento, l’Iliade e l’Eneide, il Lebhar Gabàla Èren fino ad arrivare all’Apocalisse, l’ultima...
Centro Culturale Junghiano. Interviste sulla guerra. Laura Becatti intervista Daniele Ribola.
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La guerra fa parte della vita umana da tempo immemorabile. La cultura sapienziale e spirituale ci consegna una vasta letteratura con ampi resoconti di scontri cruenti e stragi, campi di battaglia e morte, condottieri e gesta eroiche: l'Epopea di Gilgameš, il Mahābhārata con la Bhagavadgītā, l’Antico Testamento, l’Iliade e l’Eneide, il Lebhar Gabàla Èren fino ad arrivare all’Apocalisse, l’ultima...
Centro Culturale Junghiano. Interviste sulla guerra. Laura Becatti intervista Laura Muratori.
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“Mi sento piuttosto come un piccolo campo di battaglia su cui si combattono i problemi, o almeno alcuni problemi del nostro tempo. L’unica cosa che si può fare è offrirsi umilmente come campo di battaglia. Quei problemi devono trovare pure ospitalità da qualche parte, trovare un luogo in cui possano combattere e placarsi, e noi, poveri piccoli uomini, noi dobbiamo aprir loro il nostro spazio in...
Interviste sulla guerra. Andrea Graglia intervista Claudio Widmann.
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“Mi sento piuttosto come un piccolo campo di battaglia su cui si combattono i problemi, o almeno alcuni problemi del nostro tempo. L’unica cosa che si può fare è offrirsi umilmente come campo di battaglia. Quei problemi devono trovare pure ospitalità da qualche parte, trovare un luogo in cui possano combattere e placarsi, e noi, poveri piccoli uomini, noi dobbiamo aprir loro il nostro spazio in...
Interviste sulla guerra. Maria Rosaria Donadei intervista Marco Gay
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“Mi sento piuttosto come un piccolo campo di battaglia su cui si combattono i problemi, o almeno alcuni problemi del nostro tempo. L’unica cosa che si può fare è offrirsi umilmente come campo di battaglia. Quei problemi devono trovare pure ospitalità da qualche parte, trovare un luogo in cui possano combattere e placarsi, e noi, poveri piccoli uomini, noi dobbiamo aprir loro il nostro spazio in...
Riflessioni attuali sulla guerra. Andrea Graglia intervista Alessandro Defilippi.
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“Mi sento piuttosto come un piccolo campo di battaglia su cui si combattono i problemi, o almeno alcuni problemi del nostro tempo. L’unica cosa che si può fare è offrirsi umilmente come campo di battaglia. Quei problemi devono trovare pure ospitalità da qualche parte, trovare un luogo in cui possano combattere e placarsi, e noi, poveri piccoli uomini, noi dobbiamo aprir loro il nostro spazio in...
Riflessioni attuali sulla guerra. Paolo Melegari intervista Michele Oldani.
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“Mi sento piuttosto come un piccolo campo di battaglia su cui si combattono i problemi, o almeno alcuni problemi del nostro tempo. L’unica cosa che si può fare è offrirsi umilmente come campo di battaglia. Quei problemi devono trovare pure ospitalità da qualche parte, trovare un luogo in cui possano combattere e placarsi, e noi, poveri piccoli uomini, noi dobbiamo aprir loro il nostro spazio in...
Antropocene. L’uomo innaturale e l’occultamento della coscienza: Luca Mercalli.
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“L’inconscio collettivo è semplicemente natura e dal momento che la natura contiene ogni cosa, contiene anche l’ignoto... Per quanto lontano possiamo vedere, l’inconscio collettivo è identico alla natura nella misura in cui la natura stessa, inclusa la materia, ci è sconosciuta”, Carl Gustav Jung Antropocene è un termine diffuso negli anni ottanta per indicare l’epoca geologica attuale, nella q...
Antropocene. L’uomo innaturale e l’occultamento della coscienza: Vito Mancuso
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“L’inconscio collettivo è semplicemente natura e dal momento che la natura contiene ogni cosa, contiene anche l’ignoto... Per quanto lontano possiamo vedere, l’inconscio collettivo è identico alla natura nella misura in cui la natura stessa, inclusa la materia, ci è sconosciuta”, Carl Gustav Jung Antropocene è un termine diffuso negli anni ottanta per indicare l’epoca geologica attuale, nella q...
Antropocene. L’uomo innaturale e l’occultamento della coscienza. M. Oldani e M. Di Renzo
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“L’inconscio collettivo è semplicemente natura e dal momento che la natura contiene ogni cosa, contiene anche l’ignoto... Per quanto lontano possiamo vedere, l’inconscio collettivo è identico alla natura nella misura in cui la natura stessa, inclusa la materia, ci è sconosciuta”, Carl Gustav Jung Antropocene è un termine diffuso negli anni ottanta per indicare l’epoca geologica attuale, nella q...
Antropocene. L’uomo innaturale e l’occultamento della coscienza: Marco Gay
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“L’inconscio collettivo è semplicemente natura e dal momento che la natura contiene ogni cosa, contiene anche l’ignoto... Per quanto lontano possiamo vedere, l’inconscio collettivo è identico alla natura nella misura in cui la natura stessa, inclusa la materia, ci è sconosciuta”, Carl Gustav Jung Antropocene è un termine diffuso negli anni ottanta per indicare l’epoca geologica attuale, nella q...
Antropocene. L’uomo innaturale e l’occultamento della coscienza: Michele Oldani.
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“L’inconscio collettivo è semplicemente natura e dal momento che la natura contiene ogni cosa, contiene anche l’ignoto... Per quanto lontano possiamo vedere, l’inconscio collettivo è identico alla natura nella misura in cui la natura stessa, inclusa la materia, ci è sconosciuta”, Carl Gustav Jung Antropocene è un termine diffuso negli anni ottanta per indicare l’epoca geologica attuale, nella q...
Antropocene. L’uomo innaturale e l’occultamento della coscienza: introduzione di Paolo Melegari.
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“L’inconscio collettivo è semplicemente natura e dal momento che la natura contiene ogni cosa, contiene anche l’ignoto... Per quanto lontano possiamo vedere, l’inconscio collettivo è identico alla natura nella misura in cui la natura stessa, inclusa la materia, ci è sconosciuta”, Carl Gustav Jung Antropocene è un termine diffuso negli anni ottanta per indicare l’epoca geologica attuale, nella q...
Antropocene. L’uomo innaturale e l’occultamento della coscienza: Magda Di Renzo.
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“L’inconscio collettivo è semplicemente natura e dal momento che la natura contiene ogni cosa, contiene anche l’ignoto... Per quanto lontano possiamo vedere, l’inconscio collettivo è identico alla natura nella misura in cui la natura stessa, inclusa la materia, ci è sconosciuta”, Carl Gustav Jung Antropocene è un termine diffuso negli anni ottanta per indicare l’epoca geologica attuale, nella q...
Antigone. Dei ed eroi: pillole archetipiche. A. Saccani conversa con U. Bellati
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Il mito di Inanna. Dei ed eroi: pillole archetipiche. A. Graglia conversa con A. Defilippi
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Il mito di Gilgamesh. Dei ed eroi: pillole archetipiche. A. Graglia conversa con A. Defilippi
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Miti nelle patologie e le patologie nei miti, a cura di Fernando Torrente
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Narciso. Dei ed eroi: pillole archetipiche. Andrea Graglia conversa con Carla Stroppa
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Calipso e l'isola di Ogigia. Dei ed eroi: pillole archetipiche. G. Minella conversa con L. Becatti
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Medea. Dei ed eroi: pillole archetipiche. Andrea Graglia conversa con Serena Iapichino
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Chirone. Il mito dell'analista. Manuela Muscumara conversa con Raffaele Floro
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Puer Aeternus. Dei ed eroi: pillole archetipiche. Barbara Borelli conversa con Paolo Melegari
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Edipo. Dei ed eroi: pillole archetipiche. Andrea Graglia conversa con Claudio Widmann
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Prometeo. Dei ed eroi: pillole archetipiche. Laura Becatti conversa con Valeria Trapani
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Sisifo. Dei ed eroi: pillole archetipiche. Andrea Graglia conversa con Gianluca Minella
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Tantalo. Dei ed eroi: pillole archetipiche. Gianluca Minella conversa con Andrea Graglia
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Afrodite ed Elena. Dei ed eroi: pillole archetipiche. Paolo Melegari conversa con Marco Gay
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Afrodite ed Elena. Dei ed eroi: pillole archetipiche. Paolo Melegari conversa con Marco Gay
Artemide. Dei ed eroi: pillole archetipiche. Laura Becatti conversa con Daniele Ribola
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Artemide. Dei ed eroi: pillole archetipiche. Laura Becatti conversa con Daniele Ribola
Il livore di alcuni commenti estremamente critici (anzi, morbosamente critici) denota quanti abbiano decisamente problemi di integrazione con la propria Ombra 😂😂😂. Quanta rabbia, manco vi avessero accoppato il cane!😂 L'oratore è chiarissimo, se non capite non predentevela con lui, ma con voi stessi: accettate con umiltà di non avere i mezzi intellettuali e culturali per capire una lectio complessa.
L ombra ... anche in Castaneda c e' questa oscura presenza che gli sciamani toltechi ritenevano personale ma nn innata. Lo scopo del guerriero e' nn scacciarla ma sottometterla x alcuni e sfruttarla. Ma questa e' una seduzione pericolosa . Anche nel cristianesimo delle origini ma in ogni visione spirituale c e' questa duplice opzione.
Tre anni dopo...... Virus scomparso per magia
Lo "incontrai" a Verona, ad una conferenza sul suo libro "Madre di Morte".. Mi colpì la sua dolcezza
La miseria della coscienza è proprio ciò che stiamo vivendo, Jung dovrebbe essere introdotto già dalle elementari, avremmo sicuramente un’umanita’ meno bestiale dell’attuale.
“La psicologia deve abolirsi come scienza se vuole ottenere lo scopo per qui è nata 😍”
L'Alter Ego può essere veicolato bene in arte ...
Molto profondo ed esaustivo. Complimenti
Vero! Finalmente ho capito!
E. Molto interessante. Lo. Rivista. Parecchie. Volte
Hitler, l'individuo è morto, sarà finita solo quando i robot sogneranno
Altra cagatina junghiana come dice Ceronetti non abbiamo scoperto niente era già tutto scoperto
?
Veramente interessante, si mette giustamente in risalto la fondamentale importanza del mito, ma l’uso del “piuttosto” al posto della disgiuntiva “o, oppure” , diventato ormai un errore costante nel parlato italiano, non si può più sentire.
Il video è molto interessante, nei giorni prossimi lo rivedrò, così ke possa seguire al meglio gli interventi, per poi scrivere riflessioni e piccoli pensieri. Grazie per la gentilezza.
banale ed estremamente noioso
Grande, grandissimo Romano, che onore
sempre affascinante le argomentazioni su materia ,spirito e destino
Grazie. Molto chiaro.Condivido il maggiore senso umanitario.
Ottimo veramente illuminante il C.C. Temenos!!!🌬🗿⚕🦄
Una spiegazione basata su concetti studiati a memoria ma non metabolizzati e quindi esperiti razionalmente, e deriva scarsa capacità di far afferrare il significato recondito di quanto studiato. Pessimo insegnante.
Non ha ipotizzato che forse è lei a non avere gli strumenti intellettuali per comprendere? Io ho compreso perfettamente... Fossi in lei qualche domanda me la porrei, magari con un briciolo di umiltà...
@@dmzt00 le menti semplici non hanno bisogno di comprendere a voi basta sentirvi parte del gregge. Saluti
@@soniaspada66😂😂😂😂😂 come vuole. Guardi, io faccio parte della specie Sapiens e so di non avere nulla di particolare ed eccezionale come la TOTALITÀ dei miei simili. E per fortuna. Il livore che lei manifesta è frutto di quali frustrazioni? Di quali aspetti non integrati della sua personalità? Perché questa necessità di rimarcare il fatto di essere "speciali" e "fuori dal gregge"? Soprattutto di farlo con degli sconosciuti attraverso un mezzo asettico come il web.
Rispondo a M. A. Concordo sulla necessità di una onesta revisione della psicoterapia maschile -culturale che non ha MAI affrontato il problema della relazione, problema che è alla base non solo delle patologie borderline ma anche del disagio e del disorientamento che si avvertono nella nostra Società.
Finalmente un Uomo "maschile-culturale" che tenta, con visibile fatica e coraggio, di dare qualche picconata al Sistema Patriarcale che ha soffocato, con uno strato di cemento armato, la Vita che da sempre è nel grembo della MADRE UNIVERSALE. Freud e Jung, medici e pensatori geniali e generosi, pur avvisando la fenomenologia data dal disagio psicologico, non avevano lo strumento, la chiave per curare la patologia borderline perché essi stessi imprigionati nel Sistema Patriarcale. Bene l'idea di guardare ai giovani, in pieno fermento. Essi sono il nostro futuro. Tuttavia, come sempre accaduto nella storia, il rischio è: "se vogliamo che tutto rimanga come è bisogna che tutto cambi" (Tancredi dal romanzo il Gattopardo). Per uscire da questa situazione di impasse, (che provoca ristagno energetico-entropia) occorrerebbe destrutturare le rigide forme patriarcali affinché possa emergere il Significato. In sintesi: no al cambiamento si alla trasformazione come è nella Fiaba.
Un bel like per m.l.g..........bisognerebbe a questo punto avere l'onestà di sospendere la psicoterapia maschile-culturale che porta solo ad un inutile cambiamento o adattamento e non ad una trasformazione!
Attenzione che la Madre Universale è anche GRANDE Madre fagocitante e castrate, distruttiva e divoratrice.
@@m.l.g.m.l.g.7621 Chi conosce evita, chi non conosce subisce. Buone cose.
Amico mio lei si è sentito in pace???!!!! Devo pensare proprio che non ha un cuore?oppure solito snobismo da intellettuale?? Oppure tutte due?
che commento senza senso... mah...
Bellissimooooo. Grazie, posso dire molto ingenuamente che mi avete arricchito non solo di sapere ma anche di un goccio prezioso di spiritualità?
Già mi mancate!! Siete bellissimi nel voler ognuno dire la propria. Si respira il vostro feeling. Tutti e due con una gran voglia di dire e partecipare. Fatene altri, magari sull’era assiale individuata da Jasper. Io intanto ho conosciuto molto altro stando a sentirvi.
Una considerazione sull'ultimo punto e cioè l'accostamento tra terrorismo islamico, migrazioni e pandemia. Se è vero che tutti e 3 possono destabilizzarci dall'interno e anche vero che mentre sui primi 2 è possibile eseguire una proiezione e quindi trovare un nemico ( il fanatismo islamico, quelli con la pelle diversa dalla nostra, i politici che permettono la migrazione etc etc) sulla pandemia trovare un "nemico" esterno diventa più difficile. E' stato fatto all'inizio verso la comunità cinese, viene fatto attualmente a livello di Capi di Stato ( Trump) ma per la popolazione in generale non è così. Il virus è nell'aria ma non in tutta l'aria come un polline o un inquinante o un profumo, è nell'aria espirata dal nostro vicino, dal nostro amico, dal nostro familiare: in definitiva siamo noi tutti a contaminare l'aria, tutti potremmo essere portatori e diffusori sani del virus e trasmetterlo. Per questo una proiezione verso l'esterno in questo caso è più difficile. Quindi "se siamo noi la causa" una riflessione, come auspicato da Oldani, da parte di tutti noi è auspicabile.
sempre magnifico Mancuso!!Non sono d accordo però sul fatto che o si va avanti o ci retrocede ,io sento che si procede sempre...la differenza è che si consapevoli o inconsapevoli...serena
Grazie, è stato magnifico ascoltare queste parole sincere e coinvolgenti.Vito Mancuso è sempre una garanzia.Grazie a tutti.
Molto interessante, grazie per le riflessioni.
Il Dott. Ribola parla ad un certo punto, in riferimento al virus, di Artemide e del "travalicamento del limite". L'altro giorno, per curiosità, sono andata a controllare i significati di Spike, la proteina con cui il virus si aggancia, perché il termine viene tradotto sempre con "punta". In realtà, un altro significato è "picco, limite"...
1) Mi domandavo, se oltre ad una crisi dell'Io in questo momento storico si possa parlare anche di crisi del Super Io. 2) Ci troviamo a ridiscutere i valori morali con cui siamo nati e cresciuti... alla fine le persone si informano delle libertà acquisite e concesse attraverso le famose FAQ del governo. La cosa non collima molto con i valori delle democrazie moderne a cui siamo stati abituati. Il messaggio che passa in questo momento è che le non democrazie funzionano meglio delle democrazie... Altro elemento che mi piacerebbe approfondire. Partendo dal concetto di inconscio collettivo, per quanto riguarda la trasmissione transgenerazionale del trauma come pensate che questo evento cambierà il futuro? Grazie, Alessandro Esposito
Davvero interessante, da tirocinante vi ringrazio perché siete sostanzialmente una delle fonti che utilizzo nella mia formazione in smartworking. Ancora grazie per queste bellissime occasioni!
Grazie dott. Ribola, come sempre profondo e mai scontato
Ricco di spunti stimolanti, molto originale l'interpretazione del mito di Edipo. Per comprendere meglio la natura, leggiamo anche la fiaba "Lo spirito della montagna del Cavallo" (Marie-Louise von Franz, L'Ombra e il male nella fiaba) in cui von Franz scrive: «Esistono cose come la malattia e la morte, gli spiriti della natura, i mostri, gli orchi, che appaiono reali come altri fenomeni naturali distruttivi, e sui quali bisogna riflettere. Se si tratta di una valanga, si cercherà di arginarla oppure di fuggire. Sarebbe stupido fare qualcos'altro. Quando il fiume straripa, si costruisce un argine, oppure, se si è troppo deboli per ammassare pietre contro questo male, ci si ritira su un luogo più alto o su una montagna.» (p. 121). C'è un breve racconto di Dino Buzzati molto significativo intitolato "Dolce notte" (sta nella raccolta "Il Colombre"). In esso viene descritta tutta la crudeltà della natura, descritta nelle feroci lotte mortali tra i suoi vari abitatori, lotte che avvengono in una splendida notte estiva nel giardino di una casa di campagna, tutto a totale insaputa dell'uomo, intento a godersi la pace e la quiete. "Tutto, nel giardino era poesia e quiete divina". Guardiamoci dal deificare la natura per non cadere in un ingenuo pan-naturalismo. Rispettiamola, amiamola, ma non chiudiamo gli occhi al male che alberga in essa. Come affermava Leopardi, la natura può essere matrigna. Per gli alchimisti, l'uomo doveva essere "faber" per perfezionare ciò che la natura aveva lasciato di incompiuto. L'uomo è "ratio", la natura è istinto, è inconsapevolezza, cerchiamo di instaurare un giusto equilibrio tra essi.
La consapevolezza di una lettura simbolica degli eventi arricchisce di più l’animo umano di quanto facciano tutte quelle risposte concrete della società alla epidemia, non di solo pane vive l’uomo
GRAZIE, concordo pienamente, la vita della natura selvatica è in contatto con il livello psicoide dell'inconscio, se l'intelligenza nucleare della vita istintiva viene offesa e ferita, questo crea una mutazione che si trasmette come dissociazione sempre più grave della psiche; in questo senso è da ri vedere "La principessa Mononoke" di Hayao Miyazaki (2000)
Bellissimo!
Grande Daniele, interessantissimo come sempre!
bellissimo,vi ringrazio tanto
Un affabalutore inutile
Bravissimo Ribola. L'ho ascoltato a Bologna qualche mese fà e mi è piaciuto molto.
Ma che diavolo di spiegazione assurda, incomprensibile, peggiore di un’omelia di un prete di campagna costruita su modelli sintattici vuoti di contenuto, assemblati a caso con vergognosa improvvisazione. Poveri i pazienti di questo signore.
VUOTI DI CONTENUTO? ASSEMBLATI A CASO CON VERGOGNOSA IMPROVVISAZIONE? Tutto quello che ha detto, o quasi, potresti trovarlo su un compendio di psicoanalisi o nei testi di Jung... ben poca improvvisazione, ma, a mio parere, discorsi molto articolati per dire cose importanti ma piuttosto semplici. Soprattutto se confrontate alle fonti ufficiali, e dall'esposizione molto più chiara, da cui il Signore ha preso spunto. Comunque, dai... cose dette e ridette, ormai trite, ma in questo caso narrate con un po' d'enfasi e di mestiere forse dovuto anche all'età dell'esperto. SENNÒ A QUELL'ETÀ A CHE SERVE TUTTA 'STA SAPIENZA?
Giudicate giudicate.... Jung nn ha avuto se nn pochissimi che l abbiano seguito perché? Nn era un Maestro ma un ricercatore inoltre era dotato di capacita' medianiche e preveggenti. Lo si studi per percorrere la strada del se dell individuazione come la definiva lui ma nn ci si limiti solo a questo l alchimia la spiritualita' siano le guide ....e si ascolti la voce e si interloquisca con essa . Quella sara' la guida. Lui stesso lo disse.
E pensare che è il primo intervento serio sull'argomento, non la solita fuffa new age propagandata da guru improvvisati. Ma come mai tanto livore?
E' davvero molto interessante.
Non è una risposta la mia, è piuttosto un testimone. Mi fa tanto piacere ascoltare l'esposizione da Federico, per fare capire sia la struttura psichica da Jung proposta, sia anche il valore analitico che ci fa capire il funzionamento e lo scopo che può avere in ogniuno di noi la funzione inferiore. Grazie Federico
Un vero maestro. Grazie.
Molto interessante
Aride parole dette senza convizione. Ho notato molte forzature. Non c'è sincerità, autenticità, solo sterili teorie ripetute scolasticamente. Deludente
hai ragione. Io ho provato a trascrivere l'intervista come fossi un'allieva ad una lezione universitaria, e l'ho trovato decisamente molto banale. sì affabulatore. Molto più utili per la comprensione della psiche i video-audio-libri di Moretti.
Pessima registrazione
Molto bello interessante e chiaro