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NEUROPECULIAR
Италия
Добавлен 8 мар 2020
Neuropeculiar was founded in 2018 to fill a gap in Italian associationism dedicated to the autism spectrum. It is an organisation founded and directed by autistic people, which presents itself in the panorama of the autism narrative as the Movement for Neurodiversity and which indicates the advocacy and promotion of self-representation rights.The horizon of the discourse that we intend to propose and nurture is that of the perspectives pertaining to social studies, hence Disability and Critical Autism Studies, which address the socio-cultural implications of the autism phenomenon. Neuropeculiar therefore wishes to be a vehicle that encourages the encounter and integration of these perspectives with those currently dominant, pertaining to a medical language, in order to contribute to a paradigm shift thanks to the concept of Neurodiversity, cultivating the coexistence of the plurality of human neurological expressions.
AUTcamp 2024 - Sirio Morini
Sirio Morini mentre è al lavoro per realizzare la sua opera durante lo svolgimento di AUTcamp 2024.
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Cristiana Mazzoni, Paola Conterno - Life Project
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Cristiana Mazzoni, Paola Conterno - Cristiana: madre di due adolescenti autistici, uno di quasi 16 anni, che nel tempo ha raggiunto una buona autonomia, ed uno di 14 anni con disabilità intellettiva e ad elevato carico assistenziale, di cui è anche caregiver. Attiva per i diritti delle persone autistiche, di quelle disabili e delle loro famiglie. Co-fondatrice nel 2020 dell’APS FIDA - Forum Ita...
Martina Savoia - The Submerged World (Il mondo sommerso)
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Martina Savoia - vive a Verona con le sue due figlie. Tutt'e tre neurodivergenti, molto diverse tra loro. È autrice di alcuni libri, Il mondo sommerso, edito Quiedit, una raccolta di poesie, Spiralling, e un libro per bambini, Viaggio nel Sistema Solare per piccoli astronomi, entrambi editi su Amazon. Attualmente studia per diventare OSS. “Il mondo sommerso”: Le persone autistiche possono esser...
L. Brandi, A. Cantini: La lingua dei testi di R., disabile intellettivo e intellettuale neuroatipico
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Luciana Brandi, Alfio Cantini - Luciana è una linguista e Alfio un neurologo clinico e neurofisiologo “La lingua dei testi di R., disabile intellettivo et intellettuale neuroatipico sul finire degli anni '70”: L’analisi linguistica dei testi di R. mette in evidenza la presenza di un lessico con un alto numero di neoformazioni, parole inesistenti ma possibili, perché formate secondo il repertori...
Enrico Valtellina - Almanacco TUPS 2022 (TUPS 2022 Almanac: New Autistic Disorders)
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Enrico Valtellina - Filosofo esperto in Disability Studies - con particolare attenzione per le disabilità relazionali e Critical Autism Studies - e di storia della psichiatria. Collabora con la cattedra di Psicologia dinamica presso l'Università di Bergamo. “Almanacco TUPS 2022. Nuovi disturbi autistici”: Dare la parola in modo ad un tempo anarchico e strutturato, con vincoli minimi ma determin...
Eleonora Marocchini - Neuropsychological Research on the Autism Spectrum
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Sara Giudice - Rappresentazione e storytelling: come raccontare l’autismo
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Ilaria Minio Paluello & Roy Houtkamp - Accessibilità dell'università per gli studenti autistici
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Simone (Riflesso) Bernardi - L’importanza dell’associazionismo inclusivo
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Ariel Cascio - Etiche della ricerca sull’autismo
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Neuropeculiar APS Board of Directors - Five years of instances, projects, initiatives
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Giornata per la consapevolezza e l’accettazione dell’autismo 2022
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Autentici - 1° diretta 2022. L'Autoregolazione
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Disturbi Autistici - Le parole della diversità - S1E3
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Disturbi Autistici - Diagnosi e Identità - S1E2
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Neuropeculiar Membership Campaign 2021/2022
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Autism Answers - Question 24: Shutdowns
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Ti stimo tantissimo ❤️💕❤️
Povera stellina la ragazza giovane era un fiorellino ma come si permettono gli psichiatri assassini?
Mi dispiace tesoro mio
❤
Scusate,io soffro di meltdown e sensibilità sensoriale [in me concatenati,come penso in altri] e sta musica di discoteca sopra le parole non mi consente di concentrarmi
Grazie, interessante
Con ritardo, vi ringrazio sentitamente per la condivisione di questi interventi.
Differenza di sesso e di genere non si può sentire. Una concezione fortemente omolesbobitransfobica concetto ormai superato dal 2000 fa parte della vecchia formazione
Posso chiedere se avete dei riferimenti da indicare per ottenere una diagnosi da adulti in Sardegna (sud)?
Sono molto d'accordo con il primo intervento, quando dice che vorrebbe capire se sua figlia lo sta ascoltando. Il mio bisogno quando interagisco con bambini autistici, è apprendere i loro segnali non verbali che mi possono dare informazioni circa il loro essere o meno in relazione con me in quel momento e contesto. Segnali non verbali che non necessariamente sono nell'orientamento dello sguardo. Mi piacerebbe sentire voi sul vasto universo del linguaggio non verbale (corpo, postura, disegno, ecc.) e come rendersi sensibili ad esso.
Lavoro come psicologa in un centro di riabilitazione. Grazie a tutti voi per questo servizio utilissimo che offrite.
Infatti ho la fobia e anzia del ambiente scuola e anche per mio figlio é stata un vero incubo dal asilo alle medie e adesso che é in una scula speciale, vorebbe uscire prima e scappa letteralmente, adesso che puó predere l'autobus in autonomia, ci sono ancora atti di bullismo subito fuori dalla scuola sul pulman del ritorno a casa, di un ex compagno di classe che va in una scuola vicino alla sua e mio figlio cerca di aspettare il pulman successivo facendo ritardo pur di evitarlo, sopportare 1 ora in più la fame. Sia io che mio figlio siamo autisci, io ho diagnosi privata, ma mio figlio é senza diagnosi ha 14 anni. E a Qui hanno detto che si deve aspettare 2 anni per potere solo prenotare per fare i test, é assurdo. Inconcepibile. Che per avere una diagnosi pubblica non si possa accedere neache per prenotare
Il dott. Valeri neuropsichiatria infantile di grande esperienza mostra dati ufficiali e viene contestato da persone che sono state diagnosticate (da un neuropsichiatria) in età adulta. Persone che non hanno conseguito un percorso di studi medico a pochi anni dalla loro diagnosi credono di sapere più di un professionista. Senza pregiudizio nei confronti di nessuno mi chiedo se davvero tutto ciò che sappiamo sulle neurodivergenze sia così poco o se queste persone siano in una fase di autoaffermazione un po' agli albori e non sappiano molto come dialogare in modo costruttivo. Questa rivoluzione culturale delle persone autistiche è sicuramente positiva per tutti, indubbiamente meritevole di ascolto e attenzione ma è un po' esclusiva della fascia verbale e con poche compromissioni, i non verbali rischiano di diventare una categoria non rappresentata e lasciata indietro anche da quelli con cui condividono la stessa diagnosi. Il dott Valeri in questo caso è stato probabilmente quello che ha rappresentato la categoria più fragile parlando per esempio di insegnanti di sostegno. È necessario un dibattito onesto e aperto da parte di tutti, gli spunti da questa manifestazione sono innumerevoli
Il dott. Valeri ha espresso concetti condivisibili. Nonostante il giudizio a tratti inferocito della platea, a me è parso un intervento non appiattito su posizioni convenzionali e desideroso di superare la logica dell’etichetta e del del “io sono così e basta”.
Vergognoso e offensivo l’intervento di Valeri che ha usato tante parole per dire in sostanza: siamo tutti un po’ autistici e ADHD. Il tutto in un contesto di persone che da una vita sono considerate sbagliate, e che dopo aver capito il motivo, si sentono dire questa frase ogni giorno da persone ignoranti sulle neurodivergenze.
E si torna sempre lì: l'ambiente dovrebbe essere pensato anche per gli autistici (tra l'altro ne gioverebbe anche il resto del mondo)
Ciao a tutti e grazie davvero di cuore per il vostro contributo e le vostre testimonianze ❤️ Volevo chiedere se, in un bambino di quasi 9 anni autistico e adhd, strofinarsi con frequente ricorrenza le parti intime (tutti i giorni, più volte durante la giornata) possa costituire una forma di stimming. Grazie 🙏
"Siamo tutti un po' autistici" è l'altra frase che mi sento dire, oltre a "Tu non sei autistica vera"...detta anche da psicologi.
É la frase piú gettonata che mi dicono.
Tante informazioni per me nonna di aspergher
tiziana GRAZIE INFINITE per questo Documento! 🙏🏻💜
Ottima iniziativa
Bei tempi quelli di asperger pride. Gente profonda. Ancora seguo alcuni di loro. Tanti contatti si sono persi. Poi non ho avuto tempo pressato da problemi vari, fino a quando poi sono crollato e mi è esploso letteralmente il cervello. Ho avuto una emoragia celebrale.
Grazie ❤
Potete parlare gentilmente anche di una cosa che non viene mai detta ovvero quali sono i servizi gratuiti disponibili per le persone con autismo livello uno che ti hanno la possibilità di incontrarsi e fare attività insieme? Io sono rimasta abbastanza sconvolta quando ho scoperto almeno finora che praticamente non esiste niente a parte un centro in Svizzera e forse qualcosa verso Roma ad ogni modo mi sembra abbastanza strano che nel 2023 non ci sia praticamente nessun servizio di congregazione odis confronto del tutto gratuito tipo auto aiuto o ad ogni modo qualche associazione che si occupa anche di queste situazioni, le persone hanno bisogno anche di questo non possiamo passare tutta la vita dietro un computer a cercare di capire la problematica attraverso video interattivi ad un certo punto bisogna incontrarsi e bisogna confrontarsi l'uno con l'altro mi sembra veramente strano che non ci sia questa possibilita
buongiorno e Sempre Grazie per il Vostro Tempo, Esperienze ed Energia. Non ricordo se l’ho sentito in questo Video od in un’altro dei vostri ma ho Ascoltato che l’Autismo è una Mutazione o Peculiarità Genetica. Questo è Molto Interessante. Posso saperne di più per favore! Sono nella Via della Diagnosi…
Salviola sindrome di Asperger volevo sapere per quanto riguarda le stereotipie: ma andrebbero assecondate nel senso che comunque un gesto che ci fa bene o andrebbe cercata una strategia per limitare? Grazie
❤
Grazie
Scuola a stazioni?? 😍 Ma fantastico! Si trovano queste realtà?
Anch'io Tiziana rivendico il mio diritto di essere stronza!! ✊ Da bambina non mi hanno mai detto speciale, strana o matta, sicuramente difficile e stronza! Mi adesso mi volete speciale? E io invece resto stronza!!!
Bellissima la testimonianza di Ginevra! "Nel mio mondo ideale" gli autistici insegnano ai neurotipici ad essere un po'più autistici!! 😅❤️
Grazie Infinite per Far Luce! Vi Amo 🙏🏻
Grazie Infinite! Preziosi! 🙏🏻💜🦄
Mi riconosco al 99% nelle parole di Ginevra! Mi hanno descritta così ma la diagnosi l'ho cercata perché nonostante le varie psico e farmaco terapie non continuavo a stare/vivere bene. Poi ho letto alcune pagine web di donne autistiche e mi ci sono riconosciuta, sembrava avessero descritto la mia vita, come per le parole di Ginevra. E non mi sento più sola! La cosa atroce è che continuo a leggere queste stesse parole: quanta gente si nasconde e sta male o decide di fare finta? 😓
Grazie di questo video, A che età del bambino è opportuno, secondo voi, comunicargli il fatto che lui/lei è nello spettro autistico?
Puoi vedere la diretta dove affrontiamo proprio questo argomento 🙂
Grazie mille, parlate di questa diretta? L’ho seguita tutta ma forse questo punto mi è sfuggito…
@@margirebois no, ce n'è una dedicata interamente alla comunicazione della diagnosi
L'essere non dipende dall'espressione sessuale. A prescindere della mia identità di genere posso esprimere ciò che sento, consapevole che, se vengo percepita simpatica o antipatica lo sono come sensazione extra al mio corpo fisico no? Abbiamo un aurea energetica che si "presenta" prima di noi. Mando amore e buona energia a ognuno mi legga ❤️❤️
Ciao amici🤗 meno male che mi sono decisa a seguirvi ( dal titolo ho pensato che stronzata di dibattito, come esiste un funzionamento autistico di genere? ) perché è stato molto interessante e garbato. 🙏❤️
So da una vita di essere stata "diversa" dagli altri, ora a 60 anni, sono più serena perché l'hanno scorso ho avuto la diagnosi di autismo 1, Asperger. Sono molto fiera di esserlo e non mi vergogno a dirlo.
Davvero molto interessante ! Meritate molte più views
Like n 16 salute e pace da Treviso Veneto 🇮🇹🎶grazie sono qui fuorinorma...grazie ad Emanuela Masala
Consiglio di Emanuela Masala
Difficile arrivarci . Una terapeuta diceva che mi avrebbe fatto il test. Mi ha solo presa in giro promettendo di volta in volta... la ho abbandonata . La trovavo fuoriluogo
Peccato l'audio, davvero peccato peccato peccato. Non riesco a seguirlo con questo "riverbero" 😢❤️
Ciao vi ho seguito in diretta 💪 vi ho adorato grazie 👋🌹
Riguardo la separazione io la preferisco perché ognuno ha la propria neurodivergenza e quindi un supporto personalizzato è d'uopo. Quello che cambierei è il vocabolo autismo vista la provenienza. Se mi avessero diagnosticato a 8 anni avrei avuto un sostegno in scuola. Invece nel 1980 i test erano soltanto a basso funzionamento cioè con compromissioni cognitive. In erano calibrati sulla mente maschile.
😅😅
La sindrome di asperger esiste. La parola autismo è stata presa in prestito dal ripiegamento schizofrenico per questo motivo non ha a che fare con la neurodivergenza. Inoltre in italiano autismo significa autoreferenziale. Va da sé che non abbia a che fare con la neurodivergenza. Inoltre, purtroppo, alcune caratteristiche della neurodivergenza specialmente dove ci sono i meltdown o gli interessi assorbenti bisogna intervenire decisamente!!!!!!! Mio padre meltdown dove mi picchiava anche se a fare rumore era un mio cugino. Mia madre ha e aveva me come interesse assorbente e ciò ha fatto di me un oggetto, un interesse, non un essere umano. Questo si chiama malattia mentale. Non è di tutte le neurodivergenze, ma è un problema, io sono invalida per questo motivo. Non mangio normalmente da 27 anni perché vomito e non perché voglio. Ci vuole aiuto per i neurodivergenti come i miei genitori. Mio nonno, mia nonna....uguali e peggio perché mio nonno usava la cinghia. Non era una questione di educazione o di tempi antichi, perché quando mio nonno voleva educare parlava per ore facendo degli esempi, ma quando era in meltdown aggressivo non se ne usciva. Mia nonna poco verbale ha passato decenni in ospedale con malattie psicosomatiche gravi peggio delle mie. Tutto perché non si conosceva l'asperger ovviamente non lo sapeva nemmeno hans asperger, ne leo kanner perché i miei nonni sono del 1900 e i miei genitori degli anni 30.
È il linguaggio cinematografico. Significa che il neurodivergente non si deve abbattere perché tutti abbiamo qualità. Non vuol dire che ci sono i fighi e i cretini
Mio padre aveva dei meltdown orribili dove mi picchiava anche se un mio cugino piangeva o picchiava mia madre se non rispondeva come è quando voleva lui. Mia madre invece ha e aveva me come interesse assorbente al punto da non capire che sono una persona e non un interesse. Questo è soltanto un lato della mia vita. Io neurodivergente asperger misto zebra. Perciò delicata e lenta. Mia madre iperattiva e con deficit dell'attenzione. Mio padre asperger ipocondriaco. Secondo i miei studi e le mie esperienze orribili direi che l'asperger debba essere reintegrata nel dsm-v perché io e chissà quanti altri bambini abbiamo subito anche di peggio. Io sono invalida al punto da non poter mangiare normalmente o prendere farmaci a parte il cortisone. Ho 50 anni non posso lavorare, non riesco a uscire se non per forza e con burnout pesanti. Non ho amici. Sono 27 anni che non posso mangiare normalmente e sto perdendo i denti. Gastrite, colite, disbiosi intestinale, emicranie, vomito, pruriti, giramenti di testa, bruciore di stomaco, vista abbassata, 87 chili di ritenzione idrica e il pensiero esuberante. Non ne posso più. Ci vuole una cura e non è uno stigma essere malati di neurodivergenza e non per se stessa, perché da sé non lo è, sono d'accordo, ma lo diventa perché la società è uno schifo di assurdità. Per esempio, se sei invalido come fai a fare i documenti per l'invalidità? Chi ti porta? Se non puoi prendere il taxi per i soldi? Non sempre ti puoi fidare dei badanti. Io non capisco sempre cosa fare negli uffici come faccio? A chi rivolgermi senza ingerenze? Che prospettive di vita ho? Appena mia madre morirà io andrò in istituto. Non è giusto perché sono laureata sono 122 q.i.
Anche io per avere giustizia. Mi sono rivista in Emanuela masia e ho cercato la diagnosi. Purtroppo non ho avuto l'aiuto che io cerco da anni. Cioè una persona che mi accompagni nelle commissioni obbligatorie
Parte mancante dell'intervento di Sara Giudice: "Buongiorno a tutti, grazie di essere qui. Io sono Sara Giudice e sono qui per presentare la mia piccola ricerca. Il titolo, qui, è già abbastanza chiaro. Ho deciso di chiamare la mia ricerca “Rappresentazione e storytelling: come raccontare l’autismo fra stereotipi e nuovi significati” perché mi interessava capire come gli audiovisivi raccontano questo tipo di identità, attraverso alcuni esempi. Per quanto riguarda la ricerca in sé, non è la prima volta che mi occupo di questi temi. Me ne sono occupato, banalmente, durante il mio percorso accademico e continuo a occuparmene anche ora. Mi interessava svolgere questa piccola ricerca perché penso che sia un argomento importante che raramente affrontiamo con criterio. Mi interessava anche capire quale fosse la situazione attuale, in termini di rappresentazione del corpo autistico, e come possiamo andare avanti, quali sono le possibilità in termini di produzione di significato, come possiamo migliorare le narrazioni e via discorrendo. Tornando alla ricerca, prima di tutto ho bisogno di spiegare quale è stato il mio metodo. Nella slide è scritto “obiettivi e metodo” proprio perché ho proceduto nella prima fase del lavoro cercando di rispondere a delle domande, che poi hanno corrisposto proprio con la metodologia. Il primo obiettivo è stato quello di cercare produzioni interessanti, ai fini dell’analisi, e selezionare quelli che, appunto, presentavano personaggi autistici. Successivamente, mi sono chiesto se c’era la possibilità di individuare, se esisteva un modello unico di narrazione del corpo autistico che fosse potenzialmente presente in più produzioni. Questo non è stato riscontrato, nel senso che ho trovato sicuramente elementi stereotipanti che ricorrevano, ma che non potevo ricondurre a un modello unico, a una struttura condivisa, ecco. Per quanto riguarda le conclusioni, ho deciso di dividerle in singole e generali per i seguenti motivi: prima di tutto, dovevo analizzare i singoli audiovisivi, quindi vedere cosa fa il personaggio al centro dell’analisi e dove andava a parare la narrazione singola. In questa maniera, ho potuto capire qual era il punto di partenza per poi proiettarmi in avanti, sia nell’ottica di dare un senso alla mia ricerca, sia per cercare di passare alla fase successiva, che doveva essere quella delle conclusioni generali."