"Ormai solo un dio ci può salvare": la concezione del divino dopo la morte di Dio (corso completo)
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- Опубликовано: 5 сен 2024
- Audio-lezione di filosofia per le classi quinte dei licei
Una breve storia della filosofia contemporanea sul tema di Dio e del divino. Ciclo di lezioni completo
Qual è il significato della morte di Dio annunciata dal "folle uomo" nella Gaya Scienza di Nietzsche? Ha ancora senso parlare di Dio e del Divino nella filosofia novecentesca? Quale idea del divino può ispirare la società contemporanea? Ormai solo un Dio può salvarci - questo il titolo evocativo di una intervista rilasciata da Martin Heidegger a Der Spiegel nel 1966...
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Francesco Dipalo, La Stampella. Storia di Romeo. Racconto d’esistenza anni Novanta, in formato ebook, YCP, €6,99 (Novità 2023)
La Stampella è una specie di "romanzo di formazione" di stampo esistenzialista ambientato nella Roma degli anni Novanta, con una appendice in terra di Baviera. Il protagonista, Romeo, è zoppo. La sua zoppia ha una duplice valenza: fisica ed esistenziale.
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Francesco Dipalo, Filosofia sotto il portico. Lo Stoicismo Antico in compendio per studenti veraci e non-filosofi appassionati
Disponibile dal 20 maggio 2023
Introduzione, traduzione dei brani antologici e testi a commento di Francesco Dipalo
Sinossi: “Filosofia sotto il portico” introduce al pensiero stoico antico in maniera organica e completa. La parte centrale dell’opera, preceduta da un agile compendio, passa in rassegna un’ampia antologia di testi accuratamente commentati e annotati per poter essere utilizzati in chiave pratico-filosofica. Completano il lavoro un glossario del lessico stoico e alcuni spunti bibliografici per ulteriori approfondimenti. Come recita il sottotitolo, l’ultimo lavoro del prof. Dipalo (già autore di Liberi dentro. Il Manuale di Epitteto da praticare) è rivolto specificamente a “studenti veraci” e a “non-filosofi appassionati”, cioè a tutti coloro i quali, giovani o meno giovani, pur non avendo una preparazione accademica, non temano la sfida della complessità e amino mettersi personalmente in gioco come esploratori di visioni del mondo altre.
Acquistabile in formato cartaceo (€15,00) e in formato ebook (€ 6,99)
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Francesco Dipalo, Liberi dentro. Vivere secondo il “Manuale” di Epitteto, in formato ebook, YCP, €4,99.
Il Manuale di Epitteto, introdotto, tradotto e commentato in senso pratico filosofico dal prof. Francesco Dipalo. Ampio apparato di note, dizionario storico-filosofico, esercizi da praticare.
👉 In formato kindle acquistabile su Amazon: www.amazon.it/Liberi-dentro-Francesco-Dipalo-ebook/dp/B09KG2GLZ2/
Epub acquistabile nelle principali libreria online:
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👉 IBS: www.ibs.it/algolia-search?ts=as&query=9791220364409&query_seo=9791220364409&qs=true
Il volume contiene l’edizione integrale del Manuale di Epitteto, ampiamente commentato e presentato in chiave di pratica filosofica. Dipalo propone l’opera come possibile guida per le scelte della propria vita, e indica con precisione gli esercizi spirituali che possono essere praticati ispirandosi al Manuale e, in generale, alla filosofia stoica.
Questo lavoro si inserisce sul solco delle ricerche che traggono ispirazione della lezione sul modo di leggere i filosofi antichi che ci ha lasciato Pierre Hadot. È un libro per tutti, scritto da chi lavora a scuola con un linguaggio piano e diretto.
Grazie 🙏
Grazie Professore !!!!
Sono una casalinga pensionata che non ha avuto la possibilità di frequentare studi di un certo livello, ascoltare le sue lezioni, mi viene data la possibilità di recuperare nel mio piccolo il tempo perduto.
Grazie infinite !!!
La ringrazio per la stima Mirca. Un saluto cordiale
Grazie per le sue lezioni. Lei è un essere di elevata coscienza, che mette al servizio di tutti le sue splendide lezioni ( ora non è più interrotto dalla stupida pubblicità) con un linguaggio di sintesi che nutrono l'anima ormai schiacciata da questa realtà di menzogne, che appiattisce l'uomo e la sua capacità di ragionare. Grazie, Grazie
È sempre controversa la concezione del divino. Vuole essere concettualizzato un anelito perché si scambia l'anello con la paura dell ignoto, dell oltre. Bellissime lezioni che ascolto con grandissimo interesse e per le quali La ringrazio. Dio o no. Fede o ateismo. La natura umana è pressoché immutabile. Violenta. L'esca giusta scopre le sue radici. Grazie infinite
Grazie molto interesse. Ma tanto da meditare , riflettere e la fatica di vivere oggi , come quella di ieri, non aiuta , ma e un grande arricchimento personale, e ancora complimenti a Lei Prof. La seguiro quando posso spero sempre. ❤❤❤
Grazie mille, professore per questo corso imperdibile. Nell'epoca dell'assenza di Dio tornare a riflettere sull'idea del divino è un gesto per certi versi rivoluzionario. In futuro, sulla scia di questo corso, sarebbe interessante un focus sulla teologia dialettica e, in particolare, su Karl Barth con la sua celebre teoria che vede una rottura insanabile nel rapporto tra l'uomo e il divino.
La filosofia, dice Platone, che se ne intendeva, è esercitarsi a morire", è distacco, se è una cosa seria. Quella che noi chiamiamo mistica è anch'essa un esercitarsi a morire, a dimenticare l'egoità, l'interesse personale. Una riflessione vera, profonda; non determinata e non viziata dai legami dell'ego, che sono molteplici e non sono solo quelli economici e del potere, ma quelli dell'amor sui, l'amore di se stessi.
Questa faccenda del dover essere salvati proprio non l'ho mai capita: perché dovremmo essere salvati? E da che cosa?
Grazie e complimenti!
😊
Ottima lezione. Grazie, professore.
Eccellente grazie! Quello che realmente esiste , ed è senza tempo! è un unica energia sensiente onnipotente, che si nutre di consapevolezza del SE!. Un energia sensiente che è nell'UNO come fa a prendere consapevolezza di SE non potendosi confrontare con niente? una sola cosa puo fare! ( DIVIDERSI ) nasce la dualita' il suo opposto ( noi ) gli infiniti stati dell'essere, alla fine per confermarne uno solo, quello che gia è di natura ; Amore incondizionato , l'unico stato d'essere compatibile con l'eternita'. Dopo la dualita' ,si ritorna dinuovo nell'UNO! Ma adesso consapevole di SE! . Quindi tutto è Dio , nella perfezione, e nell'imperfezione , energia divina che continuamente prende consapevolezza di SE!!
In fondo è il compito che dio assegnò e che un ateo si assume o dovrebbe assumere.
Perbacco baccolina! Grazie.
"Lascia che i morti seppelliscano i loro morti". L'uomo è morto.
Molto interessante, ho avuto modo di constatare quanto i miei pensieri fossero già in qualche modo guidati dal' esistenzialismo ateo di Sartre anche quello di Jasper è intrigante, tanto che il mio pensiero sembra disordinatamente ispirarsi ai due filosofi ☺️.
Personalmente per quanto possa interessare mi sono fatto diverse idee su dio :
Un dio onnisciente e onnipotente che ha coscienza un' identità un fine e uno scopo, cade inesorabilmente nel solipsismo, c'è poco da fare, non ha senso un entità intelligente al difuori del creato e quindi soprannaturale che ha interesse nel uomo e nella vita🤷🏻... Se c'è una cosa che noi potremo considerare con il termine divino, è la realtà immanente, una divinità spinoziana che è la realtà stessa in cui ci manifestiamo, priva di finalità scopi identità coscienza intelligenza moralità etica ecc; dio sivet natura perché è il concetto o il contesto in cui noi siamo inevitabilmente immersi, di conseguenza non è un qualcosa che esiste per essere compreso venerato ecc, è la semplice manifestazione della totalità e degli eventi, che non hanno un disegno, quella già appunto è una riduzione concettuale nostra, una semplificazione una sovrastruttura che è limitata rispetto alla totalità ineffabile ma anche priva di significato e scopo intrinseco, di cui invece siamo noi produttori, ma senza che questo aspetto sia peculiare o la finalità della realtà stessa.
Ammesso ma non concesso esista un' entità onnipotente e onnisciente che crea tutto, può essere solo sola, dato che non c'è nulla che possa contraddire la sua volontà, un dio onnipotente non ha possibilità di fare esperienza del prossimo 🤷🏻, non c'è qualcosa di esterno a lui, di conseguenza può essere solo solipsista, e quello che sta facendo è intrattenersi con sé stesso.
A tal proposito mi sembra che non abbia mai accennato a Spinoza, forse il video sarebbe risultato troppo lungo, o non è riuscito a incastrarlo nella sua esposizione (che da ateo ho trovato interessante, a parte le riflessioni finali che ho trovato un po' troppo affini a un idealizzazione di decrescita felice, e a una demonizzazione della tecnica e del metodo scientifico, ma queste sono estetismi personali ovviamente)
Mentre sulla vita ho sviluppato questo pensiero, (sempre in sviluppo)
"la vita come l' arte è una soluzione senza un problema". La vita non nasce per sopperire ad alcuna funzione o scopo (quindi un problema che la precede) ma paradossalmente essa è una soluzione che semplicemente si manifesta ed è fine ai problemi che essa stessa produce🤷🏻 che essa cessi o continui è irrilevante perché il problema si manifesta solo successivamente l' esistenza perché sono intrinseche.
Mi spiace l'uomo non è mai stato il centro epistemologico e ontologico della realtà, l'universo non esiste in funzione alla vita... L ' uomo deve abbracciare la sua solitudine e trovare forza nella compassione verso la sua specie che condivide questo destino e consapevolezza, non facciamo i Mazzaró della situazione, c'è bellezza pace e amore anche nell' effimeratezza nella fine di ogni cosa, perché ci aiuta a vivere con pienezza il presente, e magari curarlo un po' di più dato che ogni attimo potrebbe essere del tutto l' ultimo, puoi vedere nella non finalità universale e assoluta della vita, l' amore che è intrinseco alla effimeratezza,alla fragilità alla paura alla limitatezza e parzialità dell' essere umano, la vecchiaia la paura manifesta il pietismo verso un prossimo che inesorabilmente un giorno sarai pure tu, se non vittima di qualche morte violenta o improvvisa, vittima della demenza senile, della vecchiaia, dei sogni mai realizzati, di ciò che inesorabilmente perderai, perché nulla ti appartiene se non l' attimo e l' esatto istante che stai vivendo ora, ma che inesorabilmente si perderà nella memoria che non rivivrai mai.
Mentre sull' ecologia il senso della vita e il destino dell' umanità nel contesto odierno, volendo criticare quella parte di antropocentrismo umano che mi sembra non venga mai preso sotto in esame, sono sopraggiunto in anni a questa idea.
Chi crede in ciò (riferito all' idea che l' uomo sia una sorta di custode o guardiano del mondo o della natura) cerca ragione in una realtà priva di fine e scopo assoluti e universali, è lì che si perde il tutto, la realtà è in perpetua mutazione e cambiamento, l' umanità è intrinseca come qualsiasi altra specie al mutamento dell' ambiente e delle circostanze ambientali, ogni specie impatta e pone una sua interazione, nulla è eterno semplicemente, e non lo deve essere per forza, l' illusione e la rabbia scaturiscono da preconcetti e idealismi eccessivamente intransigenti e irrealistici, che non mettono mai in dubbio i valori morali ed etici dell' uomo, voi pretendete che la vita e l' uomo siano eterni, e che il pianeta debba prosperare per sempre insieme a voi immutato, come se fosse sotto acrilico e pensato per essere eterno e armonioso come nelle sue fantasie antropocentriche 🤷🏻, mentre tutto inesorabilmente si consuma e giunge alla fine come la vita di ogni individuo, quello di cui avete paura è la morte, e ne avete così paura da ignorarla e addirarvi contro nemici inesistenti, pur di non ricordarvi l' inellutabilitá della vita che giunge alla morte che fa parte di essa, odiando la morte finite per odiare la vita e non viverla per non consumare e illudervi dell' eternità. Che senso ha comprare cibo vestiti, se poi non si vuole usarli per paura di consumarli?! Consumate il mondo non c'è altro modo per vivere dignitosamente
Oltre a questo c'è anche un altro aspetto interessante che andrebbe indagato:
La nuova religione
"Il bisogno di credere che c'è qualcosa di salvifico che ci viene tenuto nascosto è la nuova religione.
Ad esempio c'è un articolo che parla della fusione nucleare, la tecnologia che risolverebbe definitivamente il problema energetico, e subito sotto si scatenano quelli che dicono che ci sarebbe già da tempo, ma ci viene tenuta nascosta per le ingerenze delle compagnie petrolifere.
Anche Tesla (chissà perché si sono fissati con Tesla) aveva già risolto tutti i problemi della umanità, ma gli hanno impedito di parlare.
Stessa cosa per il cancro: hanno trovato la cura già da tempo, ma ce la tengono nascosta perché le case farmaceutiche lucrano sulle cure che durano a lungo e sono costose.
Come ogni religione, anche questa rispecchia lo spirito dei tempi.
Quando si impose il cristianesimo c'era una cultura di tipo misterico, per cui il racconto della resurrezione era efficace. Non solo, ma prima i culti misterici erano riservati agli iniziati, mentre la crisi del Tardo Impero richiedeva di estendere la religione alle masse, sinché emerse una religione per la quale la Verità era rivelata agli umili e celata alla superbia dei dotti.
Ora siamo nell'epoca del delirio paranoide e del vittimismo: saremmo destinati alla gioia e al benessere se non ci fossero dei malvagi che tremano contro di noi. Il vittimismo è giunto persino a scalzare la logica, sicché in un qualunque confronto pubblico ha ragione chi si dichiara offeso.
In questo clima culturale serve appunto una religione in cui l'elemento salvifico, qualunque esso sia, ci viene tenuto nascosto dai malvagi."
Paradossalmente i grandi filosofi da Lei (in modo così efficace da Lei citati) non hanno criticato il Dio rivelato da Gesù Cristo, ma l' immagine sbiadita (ed a volte del tutto distorta) presentata dalla religione Cristiana nei loro testimoni e seguaci (purtroppo i santi, sono stati messi in un piedistallo troppo alto, perché scomodi alla stessa religione). Oppure hanno criticato altri filosofici (alcuni anche cristiani) che hanno voluto, troppo (catturare) Dio con la sola ragione. Il vero guaio (e dramma) dell' uomo di oggi (ma forse di ogni tempo) e' l' idolatria.....vera somma del peccato! Il materialismo e l' egocentrismo, lo sguardo superficiale ed inconsistente, spesso motivato dalla paura di volgere lo sguardo all' interno di se stesso, fuggendo dalle sue responsabilità. Grazie professore per avere dipinto con poche, ma molto belle pennellate, questo significativo quadro.