Il problema è che essendo nata come storia per ragazzini, come si nota tantissimo fino al secondo libro, moltissime cose non vengono mai spiegate, e il tutto viene narrato con una leggerezza incredibile, proprio perché non è nato per essere un fantasy maturo come il signore degli anelli, poi ha iniziato ad avere successo, il target è maturato e ha iniziato ad aggiungere sempre più regole, più elementi magici come i doni della morte, la legge della fedeltà delle bacchette e via dicendo, ma ormai le basi le aveva già fondate, e molte cose sono andate a contrapporsi e diventare incongruenze. In pratica è nato come sistema magico leggero e pian piano ha sempre più cercato di diventare sistema magico pesante senza mai riuscirci pienamente.
@@kanto93able esatto, il fatto è che nasce tondo e muore quadrato e si sente. Lo si accetta e buona. Anche perché aldilà del sistema magico davvero tre ragazzini riescono a superare i tranelli della Pietra? Davvero in una scuola tengono un cane a tre teste che potrebbe sbranare gli studenti? Davvero mandano dei minori in una foresta piena di lui mannari, mostri eccetera per punizione? Cioè, la sospensione della realtà perché è un racconto per ragazzi è essenziale, soprattutto nei primi libri. Nella storia ma con le sue limitazioni e, sicuramente, come fantasy fatto bene è una cosa abbastanza oscena (e va benissimo così)
La verità è ben diversa: la narrazione cambia di linguaggio, considerazioni e punti di vista con la crescita dei personaggi. I primi libri i protagonisti sono dei bambi e il mondo è visto dai loro occhi, mentre man mano che si va avanti l'atmosfera diventa sempre più cupa, più seria, più pericolosa. I doni della morte sono stati pensati fin dal primissimo libro, cme ha detto la rowling in varie interviste, così come l'amore di piton per lilly, come tanti altri colpi di scena dell'ultimo libro. Se ti riferisci ai film, potrei capire, hanno trattato il 10% di ciò che succede nei libri. Non si tratta di una saga "scritta per bambini" o poco seria.
@@tommasoterzano5180 io non prenderei come oro colato tutto ciò che dice la Rowling a posteriori. So che aveva già deciso come sarebbe finito, so che aveva scritto molto in anticipo "7 anni dopo". Avrà pensato anche subito ai doni della morte. Ma i primi libri restano per bambini per come sono scritti e per anche le falle logiche (le ingenue prove della Pietra sembrano proprio prese da facile per bambini). Ma se davvero davvero avesse pensato dal primo libro a tutto, sarebbero ancora più gravi tutte le falle che ci sono. Tipo i thestral (Harry ha accoppato raptor ad esempio, e quello se lo ricorda, perché poi ci sarebbe ovviamente anche la madre) o la lealtà delle bacchette (soprattutto con la proprietà transitiva della lealtà). E poi i grandi elefanti nella stanza: giratempo, Felix felicis e veritaserum
@@mapocapo9850 Del tutto d'accordo con quanto avete precisato te e Manuelx98. Per quanto si possa essere fan di una serie divenuta cult del suo genere non si può tappare gli occhi e fingere di non vederne alcuni evidenti difetti. Penso sia normale per un opera così vasta e scritta in un lasso di tempo così lungo, soprattutto con la premessa evidenziata da Manuelx98 che è nata come racconto leggero per poi evolversi con il successo inaspettato ottenuto. Pensiamo ad esempio a un altro cult dei nostri tempi come Dragon Ball, nato come una storia comica e leggera (anche un pò spinta se consideriamo il target di età) basata sul racconto del Viaggio in Occidente. Toriyama non aveva la minima intenzione di renderlo ciò che poi è diventato negli anni e non poteva certo prevedere un tale successo mondiale. Tali considerazioni non sono per sminuire un opera ma per poterla analizzare in maniera oggettiva.
È nato (primo e secondo libro) per ragazzi, ma poi ha cercato sempre più di rendersi appetibile agli adulti, essendo più dark dal Prigioniero di Azkaban in poi, cercando di introdurre, a volte non perfettamente, nuovi elementi e dandone per scontati altri. Comunque è una saga meravigliosa.
Per quanto la Rowling non abbia spiegato molte cose nei dettagli, ci sono cose che hai citato su cui non sono d'accordo. Ad esempio, riguardo alla "potenza" dei maghi, se ci si fa caso ci sono diversi momenti nella saga in cui viene fatto intendere che certi maghi possono fare certe cose ed altri no. E ciò dipende da tanti fattori, per come l'ho sempre capita io: sia dal potere magico intrinseco presente nel mago (ad esempio, un Tom Riddle ha già di suo un potere magico altissimo e superiore, che so, a quello di Ron), sia dalla bacchetta, sia dall'aspetto MENTALE di chi fa la magia (ad esempio Bellatrix che dice a Harry "devi volerlo" quando prova a lanciarle Crucio) e anche dalla preparazione e dallo studio che il mago si è costruito. Ad esempio, riguardo a quest'ultimo fattore, viene più volte fatto vedere che Hermione sappia eseguire quasi ogni incantesimo che viene introdotto o insegnato meglio di Harry e Ron. Ciò dipende sia dal fatto che Hermione abbia indubbiamente un ottimo potere magico di base, sia dal suo intenso impegno nello studio e nella comprensione di più forme di magia possibili. Pertanto, non basta conoscere la formula magica per poter eseguire correttamente un incantesimo, si deve riuscire ad "entrare" nell'incantesimo, ovviamente con più o meno velocità ed abilità a seconda del potere del mago, come fa Harry nel "Calice di Fuoco" quando per imparare Accio si esercita giorni e notti consecutivamente con Hermione prima di poterlo padroneggiare. Ma così come accade quando impara a lanciare un Patronus con Lupin, o quando insegna all'ES. Ci sono magie che per quanto si possa conoscere la formula, richiedono un grande impegno, studio e potere per essere eseguite: ad esempio l'incanto Fidelius, che sicuramente Harry non sarebbe stato in grado di fare pur conoscendo le parole. Ma anche il celebre Avada Kedavra, non è una magia così scontata come hai detto, lo stesso Barty JR nei panni di Moody quando la introduce dice ai ragazzi che se glielo avessero provato a lanciare tutti insieme in quel preciso istante difficilmente gli avrebbero fatto uscire il sangue dal naso. Questo sia dovuto ad un aspetto mentale, in quanto lanciare un incantesimo che uccide è terribilmente difficile e non tutti hanno lo "stomaco" per poterlo fare (paragonabile a premere il grilletto di una pistola) sia dovuto al potere magico che non tutti hanno. E arrivando a questo punto: Silente e Voldemort hanno indubbiamente un potere superiore agli altri maghi della saga, non solo per la loro CONOSCENZA, ma soprattutto perché hanno un'abilità innata nel controllare la magia che un Harry o un Ron, per quanto possano studiare e migliorare, non potranno mai raggiungere. Tom Riddle da giovane era in grado di manipolare i suoi poteri in un modo sorprendentemente sviluppato; e qua arriviamo anche al discorso delle bacchette. Per quanto la Rowling abbia fatto confusione nel discorso della fedeltà (dato che come hai giustamente sottolineato, a volte basta disarmare, a volte invece si deve uccidere per "rubare" la fedeltà), viene più volte detto che per il resto le bacchette sono strumenti in grado di indirizzare e potenziare la magia prodotta dal mago, ma che anche senza di esse comunque un mago abile può produrre magie, magari più rozze ma comunque efficaci. La Bacchetta di Sambuco, quindi, altro non è che una bacchetta che è in grado di ottimizzare al meglio la magia prodotta dal mago, ma comunque un mago scarso in possesso di quella bacchetta può comunque essere sconfitto, come si capisce dal fatto che essa passi di mano in mano nel corso dei secoli. Al contrario, una bacchetta disastrata come quella di Ron al secondo anno, non riuscirà ad ottimizzare il potere della magia prodotta, anzi lo ridurrà. Infine, il costo della magia: per quanto non ci sia un sistema basato sull'energia che viene sottratta ad ogni incantesimo, si capisce che lanciare incantesimi alla lunga stanca il mago, soprattutto se essi sono complessi. Quando Harry deve imparare a lanciare il Patronus, all'inizio dopo 2-3 tentativi è già lesso, perché è una magia molto difficile e non è abituato. Oppure, prendendo ad esame uno scontro, viene detto che dopo il duello con Voldemort, Silente non si era ripreso al top della forma, perché era stato molto stancante. Ovvio, non è un sistema preciso ma comunque lascia intendere che non si possano lanciare incantesimi a profusione senza subire alcuna ripercussione. Chiedo scusa per il commento eccessivamente lungo ma è un argomento interessante e volevo dire la mia, ciononostante è indubbio che ci siano delle incongruenze, ma meno di quante ne hai lasciate ad intendere secondo me.
Guardando il video mi son trovata d'accordo su tante cose molte delle quali credevo aver notato solo io, ma con il tuo commento ho capito che forse non abbiamo seguito, o letto, la saga in maniera attenta come te, perchè hai confutato, giustamente, molte delle incongruenze che effettivamente, ora che mi fai ricordare, non ci sono. Di certo la scrittrice avrebbe potuto essere un tantino più precisa, ma chi scrive sa bene quanto sia difficile mantenere il filo dopo centinaia e centinaia di pagine, senza contare poi il grande successone che è stato e che ha condotto magari l'autrice a scelte o sviluppi un po' banali tanto più all'interno della magia. Cmq grazie per il tuo commento, di certo molto utile!
sono d'accordo con quello che dici , e ti dirò anche un 'altra cosa. per quanto riguarda " il teletrasporto " di Silente, è noto che le creature magiche non del tutto sono influenzate dalle magie dei maghi, siccome è ben spiegato che gli elfi possono tranquillamente smaterializzarsi nel castello perché la natura della loro magia è completamente diversa, di fatto non utilizzano neanche la bacchetta per eseguire magie. Detto ciò riguardo a Silente avrei due teorie , la prima e che sia la fenice a fare quel tipo di magia per il padrone(appurato che essendo una creatura magica di natura diversa è esclusa dalle leggi classiche riguardante la magia tra maghi); seconda scelta più interessante e che in realtà sia Silente a realizzare quel "trucco " magico , incanalando l'essenza magica di Fanny . Dunque con questa seconda affermazione è possibile spiegare diverse cose nel mondo magico di Harry Potter. Incanalare la magia, d'altronde la bacchetta non serve a questo? I maghi di uagadou precedentemente non utilizzavano la bacchetta! Per quanto riguarda gli incantesimi non verbali ecc... a questo punto è più semplice, incanalare la magia dunque un certo incantesimo nella bacchetta senza l'ausilio di parole o gesti. Solo questione di padronanza dell'incantesimo stesso .
@@reyanit735 ti ringrazio, comunque niente di speciale, penso siano cose di cui si possono accorgere tutti, solo che magari molte volte non ci si fa caso, ma anche giustamente, perché tutti questi discorsi in fondo sono eccessivamente puntigliosi, l'importante è che la storia abbia un senso e segua delle regole di massima (e lo fa), poi sappiamo tutti che è impossibile giustificare ogni particolare se si inventa un mondo dal nulla. L'unica cosa che per me veramente non ha senso nella saga è il viaggio nel tempo del terzo libro, per il resto non trovo incongruenze degne di nota
In verità "la cascata del ladro" l'ho sempre interpretata come una magia dei folletti che questi ultimi non vogliono condividere con i maghi, per il resto del tutto d'accordo
@@Caleelyt tu una volta facesti un video dove dicesti "leggendo una cosa di Pottermore" che la bacchetta era solo un incanalatore, per il fatto di Fanny penso che silente da grande mago, sia riuscito a fare lui da incalanatore per la magia di Fanny
Si ma sempre nel settimo libro quando vanno alla gringott, all'ingresso ci sono due maghi con dei bastoni per rilevare camuffamenti vari, quindi anche i maghi hanno i loro metodi
@@deadlord7994 Si ma la Polisucco è una pozione da reparto proibito, probabilmente tra i fattori per cui è considerata una pozione proibita alla quasi totalità di studenti di Hogwarts (con conseguenza che la quasi totalità dei maghi non saprebbero prepararla) è anche il fatto che sia difficilmente rilevabile e cancellabile.
@@deadlord7994 sì ma la ca scata del ladro non è specifica è una magia che dissipa gli incantesimi o incantamenti, è talmente potente da dissipare la maledizione imperius sul Folletto, senza contare che i sensori rilevano la magia oscura e non credo che la polisicco sia annoverata tra la magia oscura , la trasfigurazione di Ron di certo non era magia oscura eppure entrambe sono state dissipate dalla cascata, be deduco che è molto più potente dei detector oscuri e anche con uno spettro di azione molto più ampio, che va dalla trasfigurazione a una maledizione senza perdono, non mi stupirei se nel caso un animagus ci passasse sotto venisse riportato alla forma umana
bacchette, lealtà, maghi di diversa forza, costi da pagare per gli incantesimi.....baggianate dico io.....i quadri, quelli non hanno senso. SPIEGATEMI QUESTI QUADRI PER FAVORE. non hanno un senso, Silente non è morto, c'è il quadro lì che dava istruzioni a Piton e ragionava sul prossiumo passo da fare nel piano. Non è che imita la personalità o cose così, mantengono i ricordi, possono imparare cose nuove e ragionano di mente propria. se Voldemort voleva l'immortalità si bastava farsi dipingere su una bella spiaggia delle Hawaii e se ne stava tranquillo
Su alcuni punti non sono d'accordo e mi piacerebbe discuterne. Per prima cosa gli incantesimi non verbali e quelli evocati senza l'ausilio della bacchetta: nei libri è stato più volte ripetuto che un mago capace può fare magie senza bacchetta, ma questo non significa che non vi sia una differenza, perché gli incantesimi n.v. sono spesso molto più fiacchi, vorrei fare l'esempio di Dolohov che, nonostante sia uno dei Mangiamorte più pericolosi, non riesce ad uccidere Hermione nel 5 libro e questo perché non era riuscito a pronunciare la formula della maledizione, che perciò gli è riuscita male. Anche durante una lezione di Piton al 6 anno sull'argomento gli studenti erano in gran difficoltà, quasi nessuno era riuscito per la fine dell'ora. Che sia la persona a possedere la magia e la bacchetta uno strumento seppur potente per incanalarla mi è sempre sembrato chiaro francamente, i bambini magici cominciano a mostrare segni di magia sin dai sette anni, per cui molto prima di andare da Ollivander. Anche qui innumerevoli esempi di giovani streghe e maghi capaci di piccoli incantesimi ( Lily, Piton, Harry...). Riguardo a Silente e Fawkes, beh, la storia ci viene pur sempre presentata attraverso gli occhi di un ragazzino, e sono incline a credere che lo Stregone, durante i suoi molti anni passati con la creatura ne conosca più profondamente i segreti rispetto ad Harry che all'epoca del 2 libro l'aveva vista una manciata di volte. Poi non so, gli Elfi Domestici riescono a Smaterializzarsi e portarsi dietro altri dove un mago invece non potrebbe. Forse per la Fenice non è diverso. Ciò che hai detto su Harry è vero, ma lo riconosce lui stesso. Specialmente nel 5 libro quando tutti un po' lo osannano per le sue imprese ammette che è quasi sempre stato aiutato. Silente stesso dice ad Harry quando questo glielo chiede che non possiede nessun potere superiore o sconosciuto a Voldemort se non l'amore. Che l'aiuto arrivi sempre per caso mi sembra il concatenarsi di una serie di eventi che formano una linea abbastanza sensata, no? Che poi gli incantesimi non abbiano un costo non è sempre vero, e non mi pare giusto citare l'Avada Kedavra considerata la sua effettiva difficoltà. Il falso Moody lo dice nel 4 libro alla sua classe, che avrebbero potuto sforzarsi di lanciargli l'incantesimo in trenta e dubitava fossero riusciti anche solo a fargli uscire il sangue dal naso. Che un mago abile possa farlo? Sicuramente. Ma se dessi una pistola a qualcuno, quanti riuscirebbero ad uccidere un altro essere umano, nonostante premere il grilletto sia così semplice? Perché come dice un vecchio più saggio di noi, " Uccidere non è neanche lontanamente facile come credono gli innocenti". Il primo tentativo di Harry con la Maledizione Cruciatus è stato abbastanza deludente nonostante la rabbia e l'odio che provava per Bellatrix. L' Incanto Patronus poi può essere sfiancante e Lupin dice chiaramente che molti maghi qualificati incontrano serie difficoltà. Se poi lo stesso incantesimo possa avere diversi livelli di efficacia credo lo abbiamo visto con le Fatture disarmanti e i Sortilegi Scudo, anche quell'incantesimo per riordinare la stanza se fatto da Tonks o da Silente beh, una differenza c'è. Spero di essermi espressa chiaramente. Mi dispiace un po' per il commento insolitamente lungo, ma questa è una Saga che mi sta a cuore e parlarne è sempre un piacere! Un bacio a tutti😃😘😘
Luisiana Basso Ho letto fino in fondo cercando almeno un errore grammaticale😅e nulla, è il commento più passionale, qualificato e ineccepibile che io abbia mai letto❤️
Accidenti, ho passato gli ultimi 20 minuti a scrivere un commento e poi ho scoperto che qualcuno è arrivato molto prima di me XD Concordo molto! Sciocca io che guardo i video con 24h di ritardo XD
Guarda il tuo ragionamento è sicuramente più sensato rispetto a quello di caleel secondo me. Hai fatto esempi diversi Ma sei arrivato alle mie stesse conclusioni.
6:00 certo che viene detto. Nel settimo libro ogni volta che si parla della bacchetta di sambuco da Hermione e da Olivander viene detto ampiamente che le bacchette servono solo a concentrare la magia e non ne sono la fonte. Come dice Hermione, una bacchetta è potente quanto il mago che la impugna. La differenza sta al massimo in quanto la bacchetta riesce a concentrare il potere magico
Sono gay e gli uccelli mi piacciono diciamo ma se sento uccello leggendario mai e poi mai penserò a qualcosa di diverso da articuno zapdos e moltres come prima cosa
Signori miei, uccello leggendario è per me che sono amante folle della seconda gen è solo e soltanto Ho-Oh. Mi dispiace per tutti, ma per me è cosi😂😂😂😂
15:44 ma in realtà si, Harry non è riuscito a creare un cruciatus contro Bellatrix potente come quello che avrebbe potuto fare Voldemort, oppure Goil (o Tiger ora non ricordo) è riuscito a fare sì un ardemonio potente ma non è riuscito a fermarlo, quindi non è proprio uguale tra un mago potente e uno studente ,
precisamente. In futuro,dopo che Caleel abbia raccolto nuove delucidazioni dai commenti sotto a questo video,servirebbe un qualcosa che funga da postilla,con le diverse risposte che Adrian non era riuscito a trovare e che gli hanno poi fatto intendere erroneamente alcuni dettagli di questi romanzi
@@Mqstodon oddio, io ho letto i libri ed ho inteso le cose diversamente ma non sono certo un genio. Caleel, tra l'altro, vive pure in mezzo al mondo di Harry Potter e mi pare strano che delle tematiche simili non le abbia mai affrontate prima con altri amici, visto che mi pare anche normale discutere di queste cose con altri. Però hai ragione quando affermi che dei pessimi libri sono stati scritti male anche in virtù di quello che non fanno ben comprendere. Però ciò non si riflette in queste opere
8:57 L'impossibilità di Smaterializzarsi è dovuta dal fatto che c'è un incantesimo che (come a casa di Lumacorno) impedisce al mago di Smaterializzarsi, e su pottermore c'è scritto che è il preside che fa l'incantesimo, quindi lui ha semplicemente preso Fanny, ha annullato l'incantesimo, si è smaterializzato, e ha rimesso l'incantesimo, cosa che ha fatto anche per i corsi di Smaterializzazione ( se non sbaglio infatti ha tolto l'incantesimo dalla Sala Grande per permettere agli studenti di allenarsi li).
e quindi scusa com'è che l'avrebbe rimesso fuggendo (ipotesi) a chilometri di distanza? oppure si è fermato un attimo fuori dai cancelli? in ogni caso noi vediamo che nel sesto libro, quando harry e silente arrivano sulla torre di astronomia con le scope, per togliere i suoi stessi incantesimi protettivi silente impiega un po' di tempo ( abbastanza perchè harry, in piena volcità su una scopa se ne accorga e lo senta) e sopratutto pronuncia una formula. secondo la tua teoria invece nel quinto libro lui avrebbe lanciato tre incantesimi diversi nel giro di un istante. (facciamo pure due tralasciando il discorso sul rilanciare la protezione). è un incongruenza non ti pare?
No, lui utilizza Fanny che essendo un animale magico ha un modo diverso per smaterializzarsi. La realtà é che l'incantesimo posto sul castello si limita ai maghi, infatti anche gli elfi domestici possono smaterializzarsi tranquillamente. L'unica cosa che infastidisce é che non viene mai detto niente prima a riguardo a Fanny che si smaterializza e nulla sul perché non lo faccia anche sul secondo libro.(alla fine bastava dire della possibilità nel secondo aggiungendo che essendo risorta dalle ceneri ancora da poco non poteva ancora utilizzarlo)
@@marcoachilli6884 premetto che sto supponendo, ma abbiamo visto Silente combattere contro Voldemort senza una sola parola, quindi potrebbe anche essere che lui abbia tolto l'incantesimo mentalmente senza bacchetta, abbia stordito i tizi del ministero, sia andato da Harry, si sia smaterializzato nella caverna che poi ha usato per Hagrid, abbia rimesso l'incantesimo e se ne sia andato. In più la scena di cui parli è solo nel film, quindi ufficialmente al sesto anno loro vanno fino alla testa di Porco e poi si smaterializzano.
Trepidavo e attendevo da tempo per tale video ! Qualche he considerazione e commento in relazione a ciò che hai detto. Penso vi sia nel mondo di HP una reale percezione della potenza dei maghi, percezione interna, ovviamente. Prendiamo qualche esempio: l’Incanto Fidelius può essere evocato solamente da un mago molto potente, così come la capacità di animare le statue al Ministero non è data a tutti: non penso basti conoscere la parola magica e fare il giusto movimento. Il duello contro Voldemort lascia inoltre Silente stremato, ciò significa che vi sia un costo della magia, anche se esso non è mai reso esplicito. Probabilmente è possibile scagliare, come dici nel video, cento wingardium leviosa, ma penso che dare vita a una statua sia compito più arduo. Veniamo dunque al nocciolo del problema: le limitazioni e la costruzione dei duelli. Le limitazioni, mi pare evidente, cambiano dall’inizio alla fine della saga e ciò è dovuto all’ampiezza di quest’ultima. Rimangono però, a titolo di esempio, le Tre leggi di Gamp sulla trasfigurazione. I combattimenti e i duelli: dici che conta solo la rapidità e poco la conoscenza magica, io non credo. Voldemort ha molta più facilità nel difendersi dagli incantesimi di Harry di quanto quest’ultimo ne abbia, perché è un mago molto più capace ed esperto. Penso che il grande problema del mondo magico di HP è che ci sia tantissima gente con capacità magiche mediocri (da intendersi nel senso etimologico di ‘medio’) le cui abilità e conoscenze si equivalgono: san fare tutti la stessa cosa e son egualmente potenti. C’è un ristrettissimo numero di maghi che, al contrario, è molto superiore (Silente, Voldemort, Grindelvald, Piton, Bellatrix, la McGranitt etc.) e il cui potererisulta tanto sconfinato che essi paiono imbattibili (onestamente, tolto Silente chi avrebbe potuto, armi pari, sconfiggere Voldemort? Forse Piton e la McGranitt assieme, forse). Che ne pensi?
ottima analisi ed ottima grammatica(unita ad una corretta punteggiatura). Sono sorpreso di vedere qualcuno di simile su questa piattaforma,che sia anche in grado di esprimere delle riflessioni in merito al mondo di Harry Potter. Bramo il momento in cui potremo scontrarci su un concetto che ci porrà in netto contrasto,Umberto!
Nicola Ricciardi Domine non sum dignus! Anche se la pratica della disputatio non nego essere tra le mie predilette. A breve allora un sujet de querelle! Ti ringrazio comunque e chiedo venia per le nefandezze stilistiche del commento, redatto in fretta sulla metro.
@@umberto7641 Non gradisco il latino e quindi non saprei affrontare un confronto in suddetta lingua,ma conosco l'italiano e l'inglese,però. Non intendevo certo dire che avrei voluto affrontarti in una singolar tenzone dialettica legata alla lingua latina,ma solo a tema potteriano. Più che altro perché non ho conoscenze in merito,in realtà Per dirti:io non amo il latino,però se dovessi scegliere tra lo studiare il vietnamita ed il latino,probabilmente propenderei per la prima opzione. Ma cambierei scelta se dovessero propormi il latino con la chimica-fisica @Giuliano Maria in realtà non ho bene idea di cosa tu stia dicendo,non ricordando praticamente nulla del latino fatto alle scuole medie. Al massimo ricordo le prime tre persone del verbo essere,ma non so cosa sia un accusativo,mi dispiace.
D'accordo sul discorso sistemi magici... Il sistema magico di un universo basato sulla magia dovrebbe essere pesante, oppure leggero ma con cognizione di causa, quando la Rowling sembra fare le cose a metà... Ti spiega una valanga di cose, ma non abbastanza proprio quando ci si immerge in ciò che può spingere la narrazione
Secondo me il sistema magico in Harry Potter è quasi da considerare più una competenza nel quale più vai avanti più puoi dare per scontato certe cose (come suonare uno strumento musicale o il praticare un'arte marziale). Ad esempio i movimenti con la bacchetta erano importanti all'inizio poiché i protagonisti erano inesperti, ma poi dopo aver compreso i concetti di base diventa intuitivo. Ciò ha anche senso considerando che l'effetto degli incantesimi rimane uguale anche cambiando l'utilizzatore, tuttavia ciò che cambia è la padronanza che l'utilizzatore ha di esso, così come chitarristi possono suonare lo stesso identico pezzo, solo che il più esperto si concentrerà di più sui dettagli. Facendo un'accademia di musica trovo molte somiglianze nei due sistemi didattici: i primi tempi si acquisisce la tecnica, poi man mano si va avanti si da più importanza all'esecuzione, dando per scontate le cose già fatte.
anche il patronus ha diversi "livelli", cioè vediamo che all'inizio anno una specie di scudo e solo quando uno è potente o ha un ricordo felice, riesce ad avere un patronus formato
Io che sto guardando questo video nel 2021 e sento questa esclamazione :"Per l'amor di dio tra 2 settimane parto per 1 settimana in Inghilterra". AHHAHAHAHAHHAHAH
Il "problema" é che Harry Potter non nasce come saga, ma fino al secondo libro più o meno la Rowling, checché dica oggi che continua a ripetere che durante il famoso viaggio in treno del 1991 avrebbe già deciso quanti peli sul culo aveva Silente, andava a braccio. Solo quando la saga ha iniziato ad avere successo allora si è messa lì e ha creato i personaggi, tutto l'universo e le sue regole... quindi queste discontinuità e queste ingenuità sono in gran parte "fisiologiche", e ce ne sono tantissime!
Per quanto riguarda l' "andare a braccio", credo che sia vero per alcune parti della storia e meno per altre. È abbastanza evidente già dal primo libro come la Rowling abbia in mente un arco ben chiaro per alcuni dei personaggi (vedi Piton, che non a caso ha un percorso narrativo che anche osservato retrospettivamente non cede di una virgola), da alcuni particolari lanciati apparentemente senza pensare che acquistano senso solo molti romanzi dopo. Io credo che il problema sia sempre stato che la Rowling si concentra maniacalmente solo su ciò che davvero le interessa- quindi lo sviluppo di alcuni personaggi, l'aspetto morale della storia e la crescita personale di Harry- tralasciando alcuni aspetti di natura più pratica che non le interessano in maniera particolare, vedi il discorso delle bacchette, che osservato nel suo insieme presenta falle non indifferenti. Capace anche che queste mancanze di natura più tecnica derivino dal target della saga , che è andato maturando nel corso degli anni sviluppando esigenze che lei non poteva soddisfare, oppure da una sua personale carenza come narratrice.
Assolutamente d'accordo con la necessità di un qualche "costo" per la magia di Harry Potter. C'è un motivo se ho sempre preferito un sistema magico come quello di Eragorn, con chiare regole e costi. E' vero, toglie un po' di "magia", ma al tempo stesso aggiunge molta più suspance alle varie situazioni, poichè realmente non puoi avere la certezza che i personaggi saranno in grado di fare certe cose. Specie quando anche cose all'apparenza banali possono portarli quasi alla morte. E nonostante ciò riusciva anche a dare molta "magia", visto che con la giusta abilità e la giusta volontà (e il giusto costo energetico) potevano comunque riuscire a fare cose mirabolanti, arrivando a poter un poco uscire dai limiti delle parole da conoscere, contestualizzando però comunque come fare e che rischi questo potesse comportare. Invece in Harry Potter è una cosa che mi ha sempre dato un forte fastidio, questa assoluta libertà di scagliare incantesimi senza apparente limite. Più volte nella saga si arriva al punto in cui pensi "Ah, ci sono dei mangiamorte in fondo al corridoio? Bhe dai, nessun problema. Piazzatici davanti e inizia a scagliare Diffindo a ripetizione come una mitragliatrice, vediamo se rimane qualcosa dei mangiamorte dopo quell'inferno di lame". Ovviamente nessun personaggio fa cose simili, ma sarebbero letteralmente le scelte più logiche che potrebbero/dovrebbero fare. "Tu, giovane studentello, ti trovi nei guai ma non puoi usare maledizioni senza perdono altrimenti ti sbattono in prigione? E dove sta il problema?! Inizia a castare 100 volte Confringo verso i tuoi nemici e non rimarrà nulla di loro o di ciò che ti circonda. Avrai sterminato i tuoi nemici, ma avrai salvato la tua anima ;) ". Oltretutto in Harry Potter si vedono spesso magie dalla dubbia natura. Ad esempio quando Silente e Voldemort si scontrano, Silente cerca di bloccare Voldemort con una frusta di fuoco. Voldemort a quel punto si protegge trasformando la frusta di fuoco in un serpente (non si sa se magico o reale, nel libro non specifica). Ora, volendo anche accettare che esista un incantesimo specifico per "crea una frusta di fuoco", quello che fa Voldemort cosa dovrebbe essere? Trasfigurazione? Ok, ma allora vuol dire che c'è un incantesimo specifico per trasformare una frusta di fuoco in un serpente? Oppure è un incantesimo che trasforma qualunque bersaglio in un serpente? A voler semplificare e basandoci su ciò che ci mostrano, verrebbe da dire quest'ultimo. Però questo sarebbe un problema e un' incongruenza, poichè da come ci avevano mostrato nel secondo libro con l'incantesimo Feraverto, glii incantesimi di trasfigurazione sono MOLTO specifici (Feraverto ad esempio funzionava solo su piccoli animali). Quindi a rigor di logica dovrebbe significare che dovrebbero esistere milioni e milioni di incantesimi, ciascuno per ogni singolo specifico caso. E questo implicherebbe che un mago dovrebbe avere nella testa più incantesimi di un' enciclopedia, per poter usare adeguatamente la magia. Però al tempo stesso noi vediamo fin troppo spesso maghi fare magie alla "Voglio ottenere questo effetto e agito la bacchetta", senza che vi sia un incantesimo specifico per quel determinato caso.
Anche a me che ci siano certi incantesimi davvero molto specifici mi ha fatto sempre storcere il naso. A volte sembra che si possano inventare sul momento, ad esempio aggiungendo "maxima" alla fine, o il nome del bersaglio in latino (?) tipo oculus reparto, ma mettersi lì e creare apposta un incantesimo per trasformare animali in calici (tra l'altro a che pro?) è un po' ridicolo.
@@thatssoleo Il problema sai quale è? Sebbene sia brutto il pensiero di avere incantesimi così specifici, e quindi la necessità di conoscerne a migliaia, al tempo stesso il fatto che un minimo li contestualizzino è potenzialmente l' UNICA cosa che ci salva da una situazione ancora peggiore, ossia quella che ho menzionato qui sopra: òa libertà assoluta, il classico "conosco come manipolare questa strana cosa chiamata magia che permea tutto il mondo e ci faccio quello che voglio secondo la mia volontà, senza bisogno di alcun limite o strumento", come appunto sembrano fare Silente e Voldemort. E questo è letteralmente la cosa peggiore che potrebbe accadere, perchè a quel punto basta che un mago sia un po' più bravo a concentrarsi e a percepire la magia attorno a sè ed ecco che con la sola volontà potrebbe decidere cose come "inverto la gravità tutt'attorno a me e mando tutti nello spazio", o ancora "trasformo qualsivoglia cosa in altro come mi pare e piace. Mangiamorte? No, sei un mattone". O la cosa assolutamente peggiore, mettersi a giocare con chimica e fisica. I maghi essendo ignoranti in materie scientifiche non potrebbero farlo, ma persone come Harry o Hermione, che hanno anche conoscenze di quel tipo, potrebbero uscirsene con cose come "ma sì dai, uso la magia per convertire la massa di un sassolino in energia". Per la cronaca, se un cambio 1 a 1 fosse possibile, un grammo di materia ti darebbe come minimo energia sufficiente per radere al suolo un quartiere o due. Eppure la magia di Harry Potter va contro le leggi della fisica, quindi ecco che se effettivamente fosse del tutto libera, allora si rischierebbe di sfociare facilmente in questi eccessi.
É vero che non viene specificato nei libri ma credo che ci siano incantesimi specifici e altri no. Credo che alcuni incantesimi, grazie alla conoscenza dell'utilizzatore, possano essere molto più versatili. Del resto le parole e le bacchette servono solo per semplificare ed in analizzare la magia, tutto il potere sta nella mente e nella fantasia di come applicare l'incantesimo. Ammetto che pure io spesso mi sono chiesto perché non facessero esplodere sempre tutto. Ad ogni modo la rasfigurazione é molto complicata. Lessi da qualche parte che per trasfigurare bisognava tenere in considerazione diverse cose. Il peso dell'oggetto (quantità di materia), se è animato o no e lo si trasforma in animato o no. E gli incantesimi non sono necessariamente fissi. Pitón stesso ne invento alcuni. In che modo? Capendone il funzionamento
@@pfizerastrazeneca9511 Vero, non vi sono incantesimi finiti. Possono essercene sempre più, man mano che li si inventa. Però non si sa nulla purtroppo, sul processo di creazione di un incantesimo. Sarebbe stato bellissimo vedere Harry o Hermione alle prese con un qualche studio per ideare un nuovo incantesimo che potesse tornargli utile, magari proprio influenzando la fisica come dicevo nel commento precedente. Invece niente. Un' altra occasione di approfondire sprecata, purtroppo.
non è che Harry ha sconfitto per 7 anni Voldemort grazie solo eventi a caso, è stato sia per le sue abilità, sia per la fortuna, sia per l'aiuto degli amici, sia per la protezione di Silente, Lily e dell'Ordine della Fenice, sia per la connessione ai pensieri di Voldemort, sia per il piano segreto di Albus, sia per il Prior Incantatio. Inoltre se non avessero avuto Hermione con loro sia Harry sia Ron sarebbero durati 5 minuti in quella scuola, diciamocelo. Non è vero che gli incantesimi non richiedano energia o potenza, e non è vero che qualsiasi mago possa fare qualsiasi incantesimo, altrimenti anche un bimbo di 5 anni che ruba la bacchetta alla madre potrebbe lanciare un "bombarda" e distruggere la casa o un "avada kedavra" e uccidere suo padre. Inoltre se tutti potessero fare tutto tutti i maghi sarebbero fortissimi e non esisterebbe esercitarsi decine di volte come facevano quelli dell'ES per imparare incantesimi, applicarli e controllarli. La Magia è molto potente e ha bisogno di una persona che adeguatamente possa essere all'altezza di ciò che viene richiesto. Non credo che se un bimbo lancia un "aguamenti" esca l'esatta portata d'acqua che farebbe uscire Silente da adulto. Credo che la "portata" sia diversificata in base alle proprie esigenze, infatti nello scontro con Voldemort esce una quantità d'acqua enorme e riesce a farla vorticare e muovere con la bacchetta e l'altra mano con grande impegno, concentrazione e potere magico (se ci provasse un altro si affogherebbe con le sue stesse mani, tipo Goyle quando lancia il fuoco maledetto e poi non riesce minimamente a controllarlo e muore avvolto da esso). Se avesse voluto un bicchiere d'acqua o dover spegnere un incendio di una casa avrebbe dovuto sempre dire "aguamenti" ma la quantità di acqua uscita dalla bacchetta sarebbe stata diversa, in base alle proprie volontà ed esigenze. La cosa spiacevole della Magia è che non puoi sapere chi l'ha fatta in casa di maghi minorenni che vivono con altri maghi ma puoi tanarla subito in casa di maghi minorenni che vivono con babbani (così facendo Dobby ha messo nei guai Harry, tanto per fare un esempio).
EFuoriEBuioMaC6TuTzn Tutto all’interno della saga è fatto in modo per far sì che harry ne esca sempre vincente e di conseguenza come dice Caleel non rispetta la prima legge del sistema magico perché quando le cose si mettono male esce sempre un incanto patronus super potente (prigioniero di Azkaban) o un prior inactatio (Calice di Fuoco) ecc.. a salvare la situazione. Dubito che l’incantesimo che ha lanciato Silente contro Voldemort sia un aguamenti infatti non pronuncia parole per tutta la battaglia, rendendo tra le altre cose vero quello che dice Caleel sull’incongruenza dei primi anni in cui la pronuncia degli incantesimi era così importante. Per assurdo una strega/mago con riflessi pronti e la giusta determinazione è in grado di sopraffare una strega potente come Bellatrix arrivando persino ad ucciderla ( Doni della morte). Inoltre i maghi sono perfettamente capaci di captare qualsiasi incantesimo venga lanciato da un mago minorenne in qualsiasi parte del mondo (lo dice anche Caleel introno al minuto 10)
Dover imparare a controllare un incantesimo è diverso dallo spendere energia per evocarlo. Quindi di base l'ES poteva stare 10 giorni di fila ad evocare Patronus senza alcun problema
Io gli incantesimi n. v. li ho sempre visti come il risultato finale di un processo di apprendimento, come tutti noi alle elementari abbiamo imparato a fare i calcoli aritmetici con carta e matita, e solo dopo molto esercizio si arriva a farli a mente, così dovrebbe valere per padroneggiare gli incantesimi. Poi nella realtà ci sono innumerevoli adulti che continuano a non essere capaci a fare i calcoli a mente, come nella fantasia ci sono molti maghi diplomati che sono comunque delle schiappe. Mi sono fatto l'idea leggendo i libri che molti mangiamorte a scuola erano delle zappe e o per indole o per convenienza si sono aggregati a voldemort per farsi forti. PS per una grande pasta tonno e pomodoro ci va anche un' alicetta , provare per credere.
Se avvantaggia il signor Potter allora succede. Tiè, spiegato il sistema in breve. Edit: Mazza quanti like, dite che è scorretto chiedervi di iscrivervi al mio canale?
L'ho sempre considerato il più grosso problema della saga, però sentirlo da qualcuno con una comprensione dell'opera maggiore della mia è stato davvero interessante; in particolare sulla faccenda dei livelli di forza, tolti Silente e Voldemort non sono mai riuscito a fare una stima precisa sulle capacità dei personaggi.
Quando le abilità o i poteri dei personaggi di un certo universo sono specificamente caratterizzati per fungere da plot armor, è più che normale non avere bene a mente il tier level dei vari personaggi di un universo fantastico. Il metodo di magia leggero crea sempre plot armor.
Che poi a livello di potere magico il podio è Silente,Grindelwald e terzo Voldemort che supera il secondo perché crea gli horcrux ma di base è inferiore a gellert e lo si capisce dal fatto che nel quinto libro nello scontro tra Silente e Voldemort il primo(che già sa dell'esistenza degli horcrux e quindi lo affronta con la consapevolezza di non poterlo definitivamente far sparire il mago oscuro)stravince nettamente il duello anche se Voldemort ha usato la magia oscura pesante,mentre come dice lo stesso Silente con grindelwald la battaglia è stata quasi pari con Albus un poco più forte
Caleel " la vittoria di Harry Potter negli scontri non è data mai dalle sue capacità magiche ma dalla fatalità di cose accadute precedentemente" E io faccio la Ola
Volendo, gli incantesimi del Principe Mezzosangue possono "sfuggire" alla regola dei movimenti perché sono artificiali e creati da zero da Piton, però non siamo noi a doverci arrampicare sugli specchi.
Quando HP usa Sectum Sempra punta semplicemente la bacchetta contro il nemico di turno... Il che per un incantesimo da battaglia andrebbe anche bene... sarebbe bastate che nell'annotazione letta dal libro ci fosse scritto "puntare con decisione la bacchetta verso il nemico" invece che solo "contro i nemici".
@@marconicolini386 In verità il movimento di Sectusempra è proprio il puntare la bacchetta visto che l'incantesimo è una spada invisibile che si inficca di punta nel bersaglio, tanto che se durante la formula il mago perde la presa sulla bacchetta l'incantesimo colpisce in linea retta verso l'ultima direzione puntata. E' sempre un incantesimo inventato da un ragazzino per ferire i bulli della scuola, quindi è ovvio che ha trovato la forma più semplice possibile.
@@marconicolini386 non è mai dichiarato come movimento proprio perché è un incantesimo giovanile di un ragazzino che giustamente ha annotato le due cose utili delle sue sperimentazioni, la formula e l'indicazione "contro i nemici" che serve sia da indicazione per il movimento che per lo stato d'animo necessario per lanciare l'incantesimo. Sul fatto che l'incantesimo vada per dritto rispetto a dove punti la bacchetta si capisce dal ricordo di Piton in cui per colpire il mangiamorte che voleva uccidere Lupin colpisce invece George.
Ho voluto riguardare questo video per indagare di più sulla questione dei sistemi magici in rapporto ad una saga a cui mi sto affezionando, ma dopo aver letto i libri inizio a sentirmi un po' confusa. Sembra quasi che Caleel mischi involontariamente o meno film e libri senza riferirsi in particolare a nessuno dei due, quando in realtà c'è un'enorme differenza e riferirsi nello specifico ai libri avrebbe creato un analisi più affidabile, accurata e interessante...
Momento g rammar nazi, per rimanere in tema “leviósa e non leviosá” 😂: -é temére, non témere E per il video sulla luna nera: -nòcciolo della questione, non nocciòlo (che é la pianta!) -fare da bàlia, non balìa (che ha un altro significato!) Concludo questo commento pedante! Buona giornata!
@@kooriame3315 è vero. Nel correggere ha sbagliato pure il "grammar nazi". Amo la 👅 Italiana, anche per queste cose. Comunque Caleel, siccome è uno scrittore ha la licenza poetica ergo: Egli non sbaglia. Mai! Egli è assoluto Egli è ineluttabile Egli è il giusto, ultimo superstite di Cripton e salvatore della terr... Ah no, scusatemi. Mi sono fatto prendere la manina, con le ditine che andavano da sole sul telefonino. 😋
氷雨Koori Ame touché! ☺️ Anche se il mio era più un discorso di significato che di accenti! In fondo l’accento acuto non cambia il significato del verbo essere, ma riconosco l’errore. ☺️
Buon uomo si dice nòcciolo, non nocciòlo: il primo indica la parte interna legnosa che protegge il seme di alcuni frutti, il secondo è un sostantivo maschile che indica l’albero delle nocciole e il legno che se ne ricava. Treccanni docet. Il momento Granger è finito, andate in pace!
Nei libri si parla della legge della traccia magica, secondo la quale si possono individuare gli incantesimi di maghi minorenni. Questo concetto viene ripreso e precisato dopo la fuga dal matrimonio di Bill e Fleur dove Hermione chiede se forse Harry avesse ancora la traccia (ricordiamoci che erano stati attaccati da due mangiamorte) ma Ron risponde che essendo dunque una legge magica questa scompare al compimento del 17esimo anno d’età, sta di fatto che il trio non potesse essere intercettato da nessuno. Come viene palesato da Moody durante il capitolo dei 7 Potter ci sono strumenti o metodi che non possono essere riconosciuti dalla traccia come Scope, Thestral e soprattutto la Pozione Polisucco! La fedeltà delle bacchette dipende anche dal loro nucleo, viene da subito palesato che le bacchette in crine di unicorno (come quella di Piton per ricollegarmi alla questione del “disarmo triplo”) siano le più fedeli e le più restie alla magia oscura, quindi l’incantesimo di disarmo non costituisce una certezza per quanto riguarda la fedeltà della bacchetta. Inoltre anche la potenza del mago dipende dall’accoppiata legno bacchetta lo specifica lo stesso Olivander... Infatti le bacchette in corda di cuore di drago sono tra le più ambiziose e veloci nell’apprendere, a differenza delle altre; oltretutto la “potenza” del mago dipende anche dalle sue doti, esempio lampante è Voldemort che prima di frequentare Hogwarts non era per niente a conoscenza della sua natura, ma già capace di infliggere dolore e spostare oggetti a suo piacimento a differenza di Harry che era totalmente inconsapevole delle sue capacità magiche ma che, essendo inferiori a quelle di Voldemort, si manifestavano solo in determinate situazioni. Lo stesso vele per Silente e la stessa Hermione che non solo ha una bacchetta in corda di cuore di drago, quindi più veloce nell’apprendimento, ma anche perché Hermione è totalmente dedita ad uno studio “matto e disperato”. Precisato questo, il mago può produrre decisamente un certo tipo di incantesimo e di determinata potenza solo attraverso la pratica e all’affinità che lo stesso ha con la magia. Piton era talmente sensibile alla magia che era riuscito non solo a percepire Harry sotto al mantello dell’invisibilità ma anche a creare più incantesimi! La potenza non è una cosa buttata lì per caso, certamente dipende dalle doti ma anche dall’allenamento! Non tutti siamo bravi negli sport o nel disegno, ma possiamo sempre migliorare anche se chi è dotato risulta più versato e anche più bravo no? Detto ciò, credo che alcune regole e limitazioni siano ben spiegate anche se implicitamente, e inoltre credo che le leggi di Sanderson non siano sempre da rispettare, con un foglio di carta e una penna si può scrivere tutto ciò che si vuole, e citando la mia cara Hermione, “Piuttosto eccitante no? Infrangere le regole!”
Allora, la questione delle vittorie di Harry non dovute all'abilità ma al fato ( perché Harry è il Prescelto) è un topos del fantasy; in quanto agli incantesimi lanciati senza bacchetta, e senza formula, è quello che succede ad Harry di continuo nei suoi 11 anni di vita pre-Hogwarts, si chiama magia accidentale, e dimostra come, effettivamente, la bacchetta sia solo un mezzo per concentrare il potere magico. Allo stesso modo l'abilità e la forza di un mago non determinano quanti incantesimi sia in grado di fare, ma quanto in fretta e con quanta precisione sotto pressione, e quanta potenza sia in grado di infondervi; un Patronus corporeo non è affatto facile da ottenere, per esempio; a me sembra un sistema magico abbastanza preciso e funzionale.
Rakoon1985 sono d’accordo. La potenza di Harry si afferma e conferma attraverso la materializzazione del suo Patronus. Motivo per il quale non reputo corretta la posizione di Harry nella classifica proposta nell’altro video da Caleel al quale dico che, a proposito di pronuncia, nella parola temere l’accento cade nella seconda “e”, non nella prima. Leviosá docet 😂
Oda Nobunaga Il valore di un mago è dato principalmente dal valore che egli ha come uomo. È questo il messaggio da cogliere, il coraggio e l’altruismo di Harry sono innegabili e oggettivi. Come la stessa Rowling (Da autrice) mette nella bocca di Hermione già nella sua prima opera. La sua crescita, come mago e come persona, è assolutamente coerente con il suo valore. È lui a scegliere e non si tira mai indietro.
preciso nelle spiegazione non è la stessa cosa di preciso nella regolamentazione, qui si parla di plausibilità e coerenza, di cui la Rowling scarseggia
Nel primo libro Harry compie delle "protomagie" anche quando non sa di essere un mago, ad esempio quando gli ricrescono i capelli quando zia Petunia glieli taglia. Dunque si può intuire che sono i maghi ad avere la magia dentro di loro, e non la bacchetta. Per il resto sono d'accordo.
Quello che non mi è mai piaciuto del sistema in HP è la totale mancanza (ed ignoranza) di magie non latino-derivate. Sappiamo che le rune usate in Antiche Rune sono quelle nordiche, e che gli egizi usavano la necromanzia, ma a parte quello ci dicono solo parole in latino + movimento bacchetta = profit. Voldemort dovrebbe essere il grandissimo mago superpowa incredibile, ma si fa inculare da un elfo domestico, proprio perché non si sa quasi nulla della loro magia.
@@deidaraakatsuki9026 no, sono vincolati da contratti magici stile Calice di fuoco a non attaccare i loro padroni (per gli elfi) o i maghi in generale (per i folletti).
Ricordati comunque che Voldemort,così come Silente,non è mai stato estremamente "potente" in ogni sua caratteristica. Egli stesso tende proprio a non interessarsi di ciò che reputa scadente,in questo caso gli elfi e tutto ciò che riguarda loro, e questa è stata la sua rovina,in parte.
Sono d'accordo su quasi tutto, solo sull'importanza della parola e della gestualità ho una possibile spiegazione: può essere che essa sia presente nel primo libro semplicemente perché viene spiegata dai professori a dei maghi undicenni e principianti! Al primo anno di studio, per fare uscire bene gli incantesimi ci vogliono la pronuncia e i gesti super precisi, mentre un mago adulto o quasi, è in grado di lanciarli anche in forma non verbale, analogamente a come un quarantenne non guida la macchina come un diciottenne alla prima lezione di scuola guida! Su tutto il resto mi trovi d'accordo, complimenti per il canale!
Personalmente ho sempre interpretato la necessità di perfetta pronuncia come approccio per principianti agli incantesimi, tanto è vero che con l'avanzare dell'istruzione magica dapprima i gesti perdono man mano di importanza fino a giungere al sesto anno agli incantesimi non verbali.. indice che né gesti né parole sono indispensabili al funzionamento di in incantesimo, ma solo il pensiero.. va anche considerato che non tutti i maghi riescono a fare incantesimi non verbali.. vi è necessità di una mente allenata e disciplinata e questo è un tema molto ricorrente a partire dal sesto libro. Risulta poi quanto mai palese che la magia umana è "diversa" da quella delle creature magiche, anche se non viene mai data una vera e propria spiegazione al riguardo ho sempre interpretato la cosa più che come diversità della magia una non curanza dei maghi nei confronti delle creature magiche (considerate generalmente inferiori). Prendiamo l'esempio dell'impossibilità di smaterializzazione entro i confini di Hogwarts: vale solo per gli umani gli elfi domestici possono comodamente farlo; secondo me più che merito della magia elfica è un "demerito" degli incantesimi usati, i quali anziché impedire l'evento stesso della materializzazione impedisce ai soli umani di poterlo fare
Mi è piaciuto davvero tantissimo questo video, i sistemi magici mi affascinano enormemente. Ho scoperto lo scorso anno questa saga, “l’atteaversaspecchi” e trovo che il sistema magico di questo universo sia davvero molto interessante e particolare. Se magari ti venisse voglia di leggerlo, mi farebbe davvero molto piacere una recensione ed un approfondimento sul sistema magico di questa saga. Grazie mille, ti adoro Adrian ❣️
In verità il concetto di "livello di potenza" è presente. Ne "Il calice di fuoco", quando il falso Moody introduce le maledizioni senza perdono dice esplicitamente che l'avada kedavra deve essere sostenuto da un grande potere magico, tanto che se tutti gli studenti in classe lo lanciassero contemporaneamente contro di lui riuscirebbero forse a fargli uscire il sangue dal naso. Si dice poi che Silente è il mago più potente di tutti, e inoltre il fatto che la scuola sia suddivisa in sette anni suggerisce che uno studente al primo anno non è abbastanza potente da usare incantesimi del settimo (cosa che potrebbe fare tranquillamente se per lanciare un incantesimo bastasse imparare la formula e il movimento della bacchetta). Ho sempre pensato che il potere magico cresca con l'età e si sviluppi pienamente nell'adolescenza, un po' come il vigore fisico, e che poi spetti al singolo mago sviluppare al massimo le sue potenzialità tramite lo studio e l'esercizio. Infine, sulle bacchette: anche per me è sempre stato chiaro che esse sono solo degli incanalatori, infatti già nei primissi capitoli del primo libro scopriamo che Harry era in grado di fare magie senza bacchetta, e inoltre se il potere fosse delle bacchette anche i babbani potrebbero impugnarle con successo.
ma poi, considera che fino all'ultimo libro, quindi l'anno dei MAGO, non abbiamo notizia di ragazzi, coetanei del Trio, che studiano l'incantesimo di Memoria, tranne Hermione che è quella che si mette nei libri e nell'esercizio più e prima di tutti. Harry pure è un'eccezione, imparando un Patronus a 13 anni, ma anche lui è uno che si impegna nello studio se vede l'utilità di qualcosa, vale per tutte le magic che studia e per il patronus in particolare. Quindi evidentemente oblivion è una magia complicata almeno quanto il Patronus, che è da sesto anno: il che spiegherebbe perché prima del MAGO non si ha permesso di far magia fuori scuola: se un babbano ti vede, non lo puoi Obliviare
per risponderti a 6:59, gli incantesimi come "crucio" funzionano solo se il mago lo vuole davvero,perché la Rowling ha già spiegato che in Harry Potter la magia ha forza solo in base alle emozioni dei personaggi. Una persona che vuole fare del male e sente questo sentimento dentro di sé,sarà in grado di mostrare quel sentimento grazie ad un incantesimo particolare(in questo caso,"crucio"). Più è forte dentro di te quel sentimento,e più un dato incantesimo che attinge a quel sentimento per funzionare,riesce ad essere potente. Queste sono proprio le basi dell'universo d'Harry potter,Caleel... Non ti ricordi il discorso fatto da Remus Lupin ad Harry quando discutevano dell'incanto patronum? Per quanto riguarda Silente,hai ragionissima a voler asserire che non ci è mai stato spiegato sin da prima le potenzialità della fenice che lo accompagna... Ma questa cosa è stata giustificata dalla Rowling proprio grazie alle parole di Aberforth,quando egli ci rende noto la tendenza di Silente a voler essere un tipo abbastanza riservato,anche quando non dovrebbe.
@@ANDREALEONE95 abbastanza,ma neanche troppo. Comunque,di base tutti i sistemi di magia leggeri si somigliano un po' l'un con l'altro,e dipende dalle minuzie espresse in esse,che possono renderle migliori o fatte meglio. La "forza" però,in realtà,è meglio descritta rispetto alla magia del mondo di harry potter,anche grazie al vasto numero di persone che ci ha lavorato su(ovviamente mi riferisco al mondo dietro all'universo espanso)
Il che non ha senso. Il sentimento quale sarebbe? Bellatrix prova semplicemente divertimento, non profondo odio. Spesso la maledizione cruciatus è utilizzata in modo "istituzionalizzato", come per un interrogatorio, dove le emozioni non hanno spazio per fare un buon lavoro.
@@sarasthoughts ma questa è una tua supposizione. Bellatrix prova piacere nel far del male,Bellatrix prova piacere nel far del male verso le persone contro cui prova odio(e disprezzo). Per questo un crucio da parte sua,nei riguardi di Voldemort,avrebbe un effetto estremamente ridotto. Bellatrix non è un essere umano come tutti,ha un pensiero deviato sia in virtù dei problemi derivanti da un continuo accoppiamento tra consanguinei e sia perché possiede una mente deviata(soprattutto dopo l'incarceramento).Lei sì gode nel far del male,ma alla base c'è un sentimento di odio che poi diviene piacere dopo aver visto l'agonia sulla faccia di chi soffre per mano sua. Perdonami,ma tu hai letto i libri di harry potter? Perché tutte queste cose sono spiegate,nei romanzi... Certo,sicuramente non per filo e per segno,ma sono spiegate P.S. nel libro,si specifica come lei abbia usato,assieme a Barty Crouch jr,la maledizione cruciatus rendendo pazzi i genitori di Neville,come effetto collaterale(non voluto,quindi). Lei lo ha usato sì ai fini di interrogatorio,ma senza che questo incantesimo venga ideato per fare interrogatori,poiché lo scopo è far soffrire. Lei voleva far soffrire le sue vittime,durante un interrogatorio
Concordo sul fatto che molte notizie importanti vengano completamente omesse, come ad esempio il fatto che Silente possa smaterializzarsi all'interno di Hogwarts grazie a Fanny; anche se per essere precisi se non ero nel 6° libro gli studenti del 6° anno per l'appunto possono imparare a smaterializzarsi e per farlo si esercitano nella sala grande, nella quale è stato tolto momentaneamente il vincolo di non smaterializzazione, magari Silente con qualche escamotage ha fatto la stessa cosa nel suo ufficio grazie all'aiuto di Fanny. Comunque volevo sottolineare il fatto che con l'introduzione di Animali Fantastici la Rowling sta dando al lettore nuove informazioni per comprendere meglio la saga di Harry Potter che prima erano sconosciute. Esempio la famosa battaglia tra Silente e Grindelwald, nei libri si si parla dello scontro, della loro amicizia e della fine dei due maghi, ma come realmente sia andato lo scontro neanche accennato. Ora con l'ultimo film/libro si viene a scoprire dell'esistenza di un altro membro della famiglia Silente e per di più ci viene rivelato che Nagini non è un semplicissimo serpente, ma bensì una Maledictus! Cosa che nella saga non viene minimamente accennata, ma che tecnicamente ci si poteva aspettare che Nagini fosse speciale; in fin dei conti Voldemort aveva scelto come suoi Horcrux oggetti speciali quindi perché scegliere un Serpente come Horcrux e perchè proprio Nagini che segreto nasconde?
Ciao caleel 😊 ho trovato il video molto interessante e mi ha dato tanti spunti di riflessione... però devo dire che almeno per me il concetto di potenza magica è sempre stata una cosa molto ovvia 🤔 lo stesso moody/crouch jr nel calice dice molto chiaramente che anche se tutti gli studenti nella stanza lanciassero un avada kedavra non riuscirebbero neanche a fargli uscire sangue dal naso proprio perché i ragazzi non sono potenti abbastanza. Questo è solo un esempio però boh ci sono tanti altri momenti in cui questa cosa mi è sembrata chiara 🤔 forse però questo dipende dal fatto che ho letto la saga milioni di volte e forse alla prima lettura questo non traspare ahaha
E credo che il concetto di potenza magica superi sia la conoscenza delle formule magiche che dei movimenti della bacchetta. Lo stesso riddle da bambino faceva una marea di magie senza becchetta o conoscenza di formule magiche...
Andrea Bontempi la mia interpretazione è semplicemente che un mago nasce più o meno potente esattamente come noi siamo più o meno portati a fare certe cose 🤔 poi sul fatto che non venga mai detto in modo esplicito hai ragione! Per questo immagino che sia una cosa che quasi “piove dal cielo” e che quindi non viene giustificata. Ci sono maghi che sono nati più potenti di altri e su questo non ci si può fare nulla. Si può migliorare con lo studio ma la base è quella.
Un piccolo appunto. Sono d'accordo in linea di massima con le affermazioni circa il "sistema magico" e l'assenza del costo per la magia, a differenza di quanto accada per Il Signore degli Anelli oppure Dragonlance, dove la magia viene influenzata dalle lune e da incantesimi più difficili di quanto si possano padroneggiare in base allo studio. Ma in Harry Potter tecnicamente c'è solo un accenno: quando Silente e Harry, nel sesto libro, rinvengono la barca con cui attraversare il lago, Harry mette in dubbio il rischio di ribaltarsi e cadere nel lago, ma Silente dice di non preoccuparsi perchè la barca è probabilmente tarata sul "peso" magico di un mago e che, a paragone suo, Harry risulta avere una forza magica quasi impercettibile.
Ti ho conosciuto con questo video e sono dispiaciuta di non averti mai visto prima. Video davvero interessante, mi recupero al più presto anche quello sul sistema magico in generale!
Bel video, ma mi aspettavo qualche commento o chiarimento sulla "Felix Felicis" o il "Veritaserum" , per me è sempre stati la soluzione a tutti i problemi
Secondo me il problema di base è che Harry Potter non era stato inizialmente pensato come una saga. Per questo ka natura stessa del mondo magico cambia radicalmente tra un libro e l'altro. Il primo libro ha elementi tipicamente alla Roah Dahl quindi volutamente sopra le righe, divertenti e assurdi con la stessa descrizione dei personaggi che è più sul grottesco che non realistica. I personaggi sono macchiette, le scale si muovono, bisogna schiantarsi contro i binari, le lettere urlano, i piatti si lavano da soli, i muri nascondono stradine, ci sono fantasmi burloni in giro, vengono continuamente assegnati punti per ogni azione, la bacchetta e le parole sono necessarie. Tutto questo muta completamente nel momento in cui la saga decide di diventare più cupa, dark e adulta. E allora sparisce il tono da libro grottesco per l'infanzia, spariscono le descrizioni di corpi esagerati e macchiette, spariscono gli incantesimi effettivamente troppo tirati per i capelli per un mondo magico in cui avrebbe più senso che spostamenti e luoghi siano più facili da raggiungere. Non ci sono più sequenze buffe, maggiolini volanti, muri contro cui schiantarsi. La stessa separazione tra il regno magico e quello degli umani non è più così netta, ci si muove tra uno e l'altro con maggiore disinvoltura. Inoltre la scuola assume connotazioni da college serio e tanti aspetti buffi come scale moventi, quadri parlanti, fantasmi buffi, cose che volano a caso vengono persi. L'ambiente stesso cambia, perdendo connotazioni prettamente campagnole e diventando via via più urbano. È abbastanza chiaro che il senso di tutto era l'essere partiti con l'idea di fare un libro per l'infanzia più improntato sulla magia in quanto buffa e un mondo magico che sembra un circo e poi maturare nel tono assieme ai lettori passando ad una magia più dark, più horror, meno teatrale e circense. Il problema è che così la natura del mondo magico perde coerenza, perché anche se gli studenti della scuola crescono e i lettori insieme a loro, il mondo attorno a loro, le sue leggi fisiche, magiche, politiche e geografiche non dovrebbero cambiare.
Io l’unica domanda che ancora mi pongo ed a cui non troverò forse mai risposta è...come scoprono Fred e George la formula per far funzionare e usare la mappa del malandrino
Premetto, sperando di non fare torto a nessuno, che non sono un grande fan di HP, ne ho visti i film ma non ho mai avuto il desiderio di approfondire i libri, ed il motivo, che a volte provo a condividere con chi rimane scioccato dalla mia non potterianità, è proprio riassunto al minuto 12.19. Ti ringrazio profondamente per averlo espresso ed argomentato in maniera chiara (come sempre quando argomenti, vorrei aggiungere). Tutti dicono che i libri sono più belli, milioni di persone adorano HP e quindi sono certo che è senza dubbio una saga splendida...ma sinceramente un eroe che riesce laddove nessuno era mai riusciuto prima, e lo fa per (perdonatemi) "il potere delle botta di c*lo" non riescie proprio ad avvincermi. Grazie per il tuo lavoro di analisi, in generale su film, libri, serie, etc. Trovo il tuo modo di spiegare molto chiaro e metodico.
Non trovo giusto il discorso "Incantesimi verbali e non verbali." Ci viene detto fin da subito che non è affatto facile imparare e fare incantesimi non verbali, Harry e Ron fanno parecchia fatica ad apprendere il meccanismo e all'inizio anche Hermione. Secondo te è possibile insegnare direttamente gli incantesimi non verbali a un bambino di 11 anni che si appresta per la prima volta alla magia con una bacchetta? E' impossibile. Gli incantesimi non verbali vanno visti come un "plus", un livello successivo più complesso. E' come se tu ti mettessi per la prima volta davanti a un pc e invece di partire dalle basi ti metti a programmare e studiare l'html. Non cancellano niente sull'importanza della pronuncia, anzi, perché comunque l'incantesimo lo devi conoscere e dentro di te nella tua testa sicuramente lo vai a pensare. Non basta pensare "apro la porta" per lanciare un Alohomora non verbale...
è palese che nel primo libro, nato per essere grottesco e sopra le righe come La Fabbrica di Cioccolato (il tipo di scrittura è il medesimo) la magia vuole essere solo verbale, anche nei maghi adulti e potenti. Fa tutto parte di una narrazione che voleva che la magia fosse più teatrale, più buffa e infantile. Non era prevista una saga, e si vede chiaramente. Quando il tono cambia e da letteratura per l'infanzia diventa saga fantasy, si creano tutte le incongruenze e contraddizioni con la basi gettate nei primi libri.
Le uniche forme di "pagamento" legate ad un incantesimo che mi vengono in mente, sono nel 6° libro quando Silente si fa un taglio alla mano per poter accedere al nascondiglio del medaglione e poi bere l'acqua per prenderlo. Tutto questo lo indebolisce ma non è la stessa cosa che succede per esempio ad Eragon che, dopo una magia, ha sempre necessità di nutrirsi. Come sempre complimenti per l'approfondimento di queste termatiche insolite!
Ok, cominciamo: 1. "Avendo una bacchetta sufficientemente fedele in mano e conoscendo le parole corrette e i giusti movimenti da fare, un mago è tecnicamente capace di lanciare qualsiasi incantesimo". Purtroppo questa regola è falsa, è vero, ma è falsa perché l'hai inventata tu. In nessun libro viene mai detta una cosa del genere da alcun personaggio, tutta la lista che farai poi di quando si contravviene a questa regola sono solo prove del fatto che tu abbia torto e che semplicemente una volta pensata la frase che ho citato tu non ti sia mai corretto. 2. "(...) che viene invalidato nel momento in cui apprendiamo che certi maghi sono in grado di lanciare degli incantesimi senza l'ausilio della bacchetta", cioè praticamente già dal capitolo 2 del primo libro. è chiarissimo dall'inizio della saga che il potere magico non risieda nelle bacchette ma che queste siano un mezzo, sembra logico pensare quindi che le parole magiche, la loro pronuncia, i movimenti e tutto il rituale dell'incantesimo siano allo stesso modo dei mezzi per facilitare l'esecuzione di un incantesimo, l'avanzamento nella conoscenza magica quindi permetterebbe ad un mago esperto di fare a meno di questi. 3. "il tutto si riassume in "quel mago è potente e quindi riesce a farlo" ". La potenza di un mago non è una scusa, non ci viene data a random. La potenza di un mago è direttamente proporzionale alla sua intelligenza (1) e al suo studio (2). Se noti, ogni mago è tanto potente quanto è intelligente ed è tanto versato in un'arte magica specifica quanto questa rappresenti il suo modo di pensare e la sua personalità in generale, nella saga nessuno è potente "perché sì", ma piuttosto "intelligente perché sì", che poi è come è anche nella vita reale. 4. L'esempio di Fawks non riguarda il sistema magico, ma come la Rowling scrive le storie, cioè, come tutti gli scrittori a volte si ritrova a dover usare elementi per cui non ha fatto forshadowing. 5. "i maghi sono perfettamente capaci di individuare qualsiasi incantesimo venga fatto da un mago minorenne in qualsiasi parte del mondo, eppure non riesco a riconoscere la magia della pozione polisucco". A parte il fatto che i maghi percepiscono che della magia viene a fatta ACCANTO ad un mago minorenne, e non per forza praticata da lui (lo sappiamo addirittura dal secondo libro), la soluzione di questo finto mistero la dici proprio tu: "i maghi sono perfettamente capaci di individuare qualsiasi INCANTESIMO (...)", non pozione. Il ministero non individua magie IN CORSO ma CHE VENGONO ESEGUITE. 6. "(...) il quale non sembra mai afforntare e sconfiggere le proprie avversità grazie alle proprie capacità, (...) ma sempre soltanto per la casualità del fato", eattamente come detto da Harry stesso durante il primo incontro dell'Esercito di Silente, lui è il primo a dire che se ha fatto grandi cose è stato possibile solamente grazie al caso, ad un aiuto o alla fortuna sfacciata. Non ci stai dicendo niente di nuovo. Harry Potter non è mai stato spacciato come un mago fortissimo che può fare cose che altri non possono fare, anzi. Addirittura ci viene detto che è il Prescelto solo perché alla fine Voldermort ha scelto lui invece che Neville, e cioè che non c'è niente di specifico in lui che lo renda speciale. 7. "(...) piuttosto che un mondo magico dove tutti possono sparare tutti gli incantesimi che vogliono senza alcuna ripercussione". Penso che sia proprio questo il punto fondamentale. In HP il prezzo da pagare per i propri incantesimi non è magico (il "mana", come dici tu), ma umano. La Rowling pone una domanda: "se fossi un mago, in grado di scagliare qualsiasi incantesimo a costo 0, solo perché tu va, tu cosa faresti?". Harry Potter ci insegna che in un mondo dove virtualemente tutto è possibile, il prezzo più grande da pagare, il sacrificio più grande, è quello di sopportare le conseguenze delle nostre azioni. Se potessi andare in giro ad ammazzare, torturare, ricattare e distruggere, lo faresti solo perché non ti costerebbe niente? In fondo è questo il senso del libro e se non capisci questo mi viene il dubbio che tu la serie l'abbia effettivamente capita.
@@aicek invece è proprio così, basta leggere i libri. Ed il senso dell'intera saga sta proprio nel fatto che harry, a parte l'essere un mago, non ha nulla di speciale se non che SCEGLIE (ma non è certo magia) di opporsi a chi usa la magia per i propri fini egoisti.
@@puzzardosalami3443 lasciami dire che è un senso del cavolo, lui siccome è il protagonista in ogni libro deve sempre esserci una botta di culo che lo salva quando lui i 6 anni di scuola di magia ha imparato solo expeliarmus
@@aicek sei libero di pensarlo, e un po' è vero, però è anche la bellezza del libro. Harry è costantemente protetto da altri, ma ha senso anche perché è un ragazzino, come può un 11enne sconfiggere un mago oscuro che è molto più potente di lui? Non può! È lo sforzo combinato di tutti, concentrato su harry, che gli permette di vincere. (e sì, Anche una buona dose di fortuna). Può non piacere, ma questa è la poetica del libro 💪
@@puzzardosalami3443la cosa può andare bene 2 o 3 volte non per tutti e 7 anche perché per proteggerlo sono morti molti (troppi) personaggi ( cof coff moody) il tutto non si sa perché
Anche Overlord ha un sistema magico da (video)gioco di ruolo in stile D&D e funzionano entrambi molto bene proprio perché strutturati. Non ti chiedo in Overlord perché il protagonista e i suoi "npg" siano letteralmente Dio e i suoi diretti sottoposti, perché hanno "livellato" da far schifo dopo tanto tempo. E nemmeno gli altri personaggi seguono assurde regole che si contraddicono. I sistemi magici pesanti sono meno misteriosi, forse, ma li trovo molto interessanti, sono molto più "strategic-shonen": il lettore può riflettere in modo concreto alle soluzioni dei problemi e vedere se le sue teorie sono esatte.
Finalmente Caleel, non vedevo l'ora di vedere questo video, ora non mi resta che aspettare il secondo libro dei Rinnegati. Comunque belli i messaggi subliminali con Moltres e James Potter
Ciao Caleel nei miei racconti non ho mai dato peso a queste tre regole. Cioè in una mia storia i personaggi così come il lettore sono ignari da dove provenga tutto il potere (almeno all'inizio poi verrà spiegato in seguito attraverso le ricerche dei protagonisti) ed essendo umani possono usare un % di energia magica che diminuirà dal troppo consumo della propria linfa/energia vitale. In una scena dove il protagonista crea una sfera di energia distruttiva di elemento MASSA, consumerà tutta la sua linfa vitale perdendo addirittura sangue dal naso (le vene si dilateranno, aumenta l'affanno e tanto altro) e quando sferrerà l'attacco contro il nemico perderà momentaneamente i sensi (non abituato nemmeno al consumo di tutta la sua energia) Non so se mi sono spiegato ma mai pensavo esistessero queste tre regole per l'uso e provenienza della magia. Comunque volevo chiederti un'altra cosa, una specie di rottura di palle XD Su RUclips non trovo riassunti in italiano sulla serie di The Walking Dead (TWD) volevo sapere se potevi creare una tua timeline e aggiungere il tuo punto di vista come fai sempre. Grazie mille :P
Fra l'altro Caleel non so se lo sai ma su Netflix c'è questa serie che si chiama "La strega imbranata" che sia per trama che per contenuti è uguale, spiaccicata ad Harry Potter, il problema è che è basata su un libro uscito nel 1963.....
secondo me la magia è come un talento, per esempio puoi andare a scuola calcio imparare i fondamentali per stoppare la palla ma se sei Messi la stoppi come vuoi anche non facendo i gesti canonici, e anche gli incantesimi li devi saper mandare non basta saper dire avada kedavra dipende da chi lo dice e con quale intensità, anche moody aveva detto che l'intera classe non avrebbe potuto fargli niente anche se avesse voluto con l'avada kedavra perchè non erano abbastanza potenti e determinati, la magia è un talento che chi più chi meno ha e esercitandosi puoi migliorare, è c'è anche una spesa vista in termini di fatica perchè dopo gli allenamenti nella stanza delle necessità erano tutti stanchi. Inoltre la magia minorile si riesce a scoprire perchè c'è la traccia, che però nel caso il mago si trovi con maghi maggiorenni si confonde dalla loro magia, quindi nel ministero dove è pieno di magia non può essere usata e non credo che tutti gli ospiti del ministero vogliano passare sotto la cascata prima di entrare. non vedo tutte queste incongruenze che dici, oknon vengono spiegate ma non è difficile trovare un motivo. Harry è solo fortunato e lo sappiamo tutti e lo sa anche lui, non ha il minimo di talento solo forse coraggio e molto molto culo e con Piton non ha fatto un duello ma è stato preso di sorpresa e quindi per questo la bacchetta non ha cambiato padrone.
A me quello che non piace del sistema magico di Harry Potter è che viene dato troppo poco spazio alla magia che possono usare le altre creature magiche: ci viene solo accennato che è diversa, ma da quel poco che abbiamo visto gli elfi sono dannatamente più capaci dei maghi umani, e sta cosa mi ha sempre perplesso
@@tizioacaso6676 anche i folletti CAZZO I FOLLETTI SONO COSÌ RICCHI DA POTER COMPARE ARMI PER GLI ELFI E FINANZIARE UNA GUERRA Ma non lo farebbero, sono come i nani di Tolkien Avari fino al midollo
@@findekano1981 altro che ermione col tutti i suoi comitati, se questi si rendono conto dei loro poteri reali ci fanno a pezzi e si dichiarano specie dominante
In generale, tutto (o quasi) ciò che riguarda le creature non umane, ma comunque senzienti, della saga è vago. I centauri, per esempio: sono una razza antichissima e con avanzate conoscenze in campo astronomico, e in questo la Rowling si è rifatta al mito greco. Eppure, da dove proviene il gruppo che vive nella foresta? I centauri sono un unico popolo? O ancora i sirenidi, oppure i folletti...cavolo, i folletti sono tra le creature di HP più interessanti...ma mannaggia se hanno mai dato qualche informazione, nemmeno in Animali fantastici (intendo tutti e tre i film). Viene dato ad intendere qualche diatriba coi maghi, ma alla fine è morta lì la questione. Stesso discorso per gli elfi domestici: da dove nasce quel bisogno di servire i maghi? È innato, oppure gli è stato inculcato? So che sono un po' degli sproloqui, però rimangono delle zone d'ombra...non dico gravi, però molto deludenti.
Video davvero interessante, non avevo mai riflettuto sull'aspetto del sistema magico. Ho giusto qualche dubbio: 1) sono quasi sicuro che nel corso dei libri si spieghi che il potere risiede nel mago e che la bacchetta é solo un tramite, quindi penso che la questione degli incantesimi non verbali sia così risolta. 2) riguardo la cascata del ladro potrebbe essere legato al fatto che la magia delle altre specie é differente (gli elfi domestici che si smaterializzano dentro il castello per capirci), quindi potrebbe esserci la possibilità che "i maghi non possano farlo", anche se effettivamente potrebbe essere un po' forzato 3) Avada Kedavra ha bisogno, per ammissione del falso Moody nel quarto libro, di una grande forza mentale per essere sostenuto. "Potreste dire tutti le parole in questo momento e dubito che mi fareste uscire anche solo il sangue dal naso", quindi un mago non può lanciarlo se non é mentalmente pronto. Non é del tutto legato al potere magico, ma nei sette libri ci sono dei riferimenti alla potenza del mago (ad esempio quando Voldemort rompe l'incantesimo di memoria eseguito da Crouch su Berta Jorkins) Ad ogni modo sono dettagli, complessivamente l'analisi é corretta e precisa, come sempre
Interessantissima la tua riflessione! Solo una cosa: riguardo agli incantesimi verbali e non verbali, non dipende, oltre che dall’incantesimo, anche dalla bacchetta? Ad esempio olivander aveva detto che il legno con cui erano state fabbricate le bacchette dei gemelli Weasley era un legno molto “dispettoso” che preferiva incantesimi molto rumorosi e soprattutto che prediligevano incantesimi verbali, quindi in un certo senso gli incantesimi non hanno il pieno “controllo” sulla propria natura, alla fine deve adattarsi alla bacchetta attraverso la quale viene lanciato (ad esempio mi pare di ricordare che ci sono bacchette che prediligono magia oscura e addirittura alcune che non riescono a lanciare incantesimi di natura oscura). Spero di essermi spiegata ahaha
ho visto il video d'introduzione e subito questo, è stato veramente molto interessante, niente di nuovo alle mie orecchie ma trasformare miei ragionamenti in punti strutturati si è rivelato illuminante, per darmi una visione d'insieme. Io penso che sistemi pesanti e leggeri siano semplicemente due concetti completamente diversi, citi il signore degli anelli in cui come hai giustamente detto ci si ritrova costantemente a chiedersi come funzionano i poteri dei personaggi ma senza mai capirlo generandogli sempre attorno un'aura molto affascinante, il miglior esempio più che Gandalf potrebbe essere Tom Bombandil. In un sistema pesante invece le attrattive sono molto diverse personalmente trovo estremamente avvincente il momento in cui si scoprono o capiscono le meccaniche di funzionamento del potere nelle storie fantasy. Da bambino adoravo Eragon e il mio arco preferito in assoluto è quello in cui è agli insegnamenti del vecchio Oromis scoprendo costantemente nuovi dettagli. A questo proposito, ammesso che leggerai mai questo commento, sarebbe stupendo sapere cosa ne pensi di Eragon stesso, che nonostante la trama tutto sommato banalotta ci ho sempre trovato tantissime cose quantomeno interessanti e originali come ad esempio una differenziazione fra maghi e stregoni con diverse dinamiche e diversi rischi nonchè una direi vasta costruzione del mondo stesso chiaramente nemmeno paragonabile ad un lavoro Tolkieniano ma sarebbe ingiusto paragonare un quattordicenne ad un docente di oxford.
Schianta tutti, con l'aiuto di Fanny (anche se è un po' nebuloso come passaggio, perché se da un lato sembra sia merito della fenice, dall'altro dice "ho dovuto mettere ko anche Kingsley" come se avesse fatto tutto da solo) e poi, letteralmente: "Fanny fece il giro dell’ufficio e si librò bassa sopra di lui. Silente lasciò andare Harry e levò una mano per afferrare la lunga coda dorata della fenice. Un attimo dopo erano entrambi scomparsi in un lampo di fuoco."
Prima schianta tutti, poi scompare con la fenice. Comunque, in un altro passaggio, Silente dice che lui può materializzarsi e smaterializzarsi a Hogwarts, perché è un privilegio della sua carica di preside.
La parte di Silente che si smaterializza con Fanny è solo nel film, nel libro è Silente che fa svenire tutti tranne Harry McGranitt e Marietta e poi se non sbaglio va via con la metropolvere
Wingardium Leviosa!❤😍😂😂😘💕 che ricordi, speriamo che la serie su Harry Potter non rovini tutta l'opera... e che ci sia Pix... Chiunque faccia impazzire La Umbridge e Gazza è mio amico! 😈
Finalmente questo video e mi trovo pienamente d'accordo. È sempre stata una delle cose che mi davano fastidio della saga. Ovviamente riconosco i pregi, ma ho sempre percepito la costruzione della Rowling come un po' campata per aria, come dici per esempio riguardo al deus ex machina che interviene ogni volta a salvare Harry o a risolvere certe situazioni. Se ne parla come difetto del sistema magico, ma credo sia proprio un difetto della narrazione: quando non si sa come uscirne si usa la magia, perché? Non serve spiegare, è magia! Che penso sia proprio la cosa più da evitare in assoluto. Poi credo che nei libri dal quarto in poi anche alcune improvvisazioni abbiano aspetto più organico e più accettabile... ma certe cose sono evidentemente puro frutto di convenienza e si vede che certe premesse vengono abbandonate per trascuratezza. Introdurre dei livelli di forza o diverse capacità di apprendimento riguardo a gesti e parole negli incantesimi, anche solo con poche frasi casuali avrebbe dato molto più realismo. Apprezzo tantissimo la scrittura della Rowling e tutto sommato anche la trama, ma queste imprecisioni mi hanno sempre tenuta un po' distaccata, abituata a altre opere in cui i canoni erano più rigidi e quindi la tensione era molto più concreta. Mi ritrovo su tutto quello che hai detto e devo dire è piacevole sentire qualcuno esprimere quello che è stato il mio pensiero per un sacco di tempo.
Viene detto esplicitamente che l'uso degli incantesimi non verbali è una tecnica molto avanzata. È ovvio che dipenda dalle abilità soggettive del mago non è casuale. Allo stesso modo come una persona potrebbe essere portata nella guida dei caccia o di un astronave mentre altre persone non saprebbero nemmeno da dove iniziare. La magia di un minorenne viene tracciata grazie a un atto incantesimo non viene percepita. Non è vero cosa stai dicendo? E i patronus allora non mi pare che tutti fossero capaci di usare i patronus allo stesso modo. Ma il meccanismo della lealtà della bacchetta per disarmo vale solo per quella di San buco!
Analisi come sempre molto ben fatta, ma sono in disaccordo su Fanny, ed in particolar modo sul sostenere che è qualcosa che non è mai stato introdotto prima. Sin dal secondo libro è chiarito che alcune specie magiche (vedasi elfi domestici) sono in grado di apparire all'interno di Hogwarts senza problemi e limitazioni, quindi è abbastanza ragionevole che una creatura per di più leggendaria sia in grado di fare la stessa cosa.
Allora per il discorso della smaterializzazione ad Hogwarts, Silente può rimuovere gli incantesimi di anti smaterializzazione, come vediamo nel sesto libro per fare gli esami
Probabilmente la Rowling, nel tentativo di creare un mondo meraviglioso, ricco di sorprese, con una magia tendenzialmente positiva che potesse suscitare stupore nel lettore e fargli brillare gli occhi (intento più che onorevole), si sia lasciata prendere un po’ troppo la mano, introducendo tantissimi strumenti e oggetti magici che, a conti fatti, diventano davvero difficili da gestire. Comunque, opinione personale, credo che una gerarchia di potenza tra i maghi esista: per quanto non chiaramente specificato forse, si ha la netta sensazione che effettivamente un incantesimo lanciato da Silente o Voldemort possa risultare più potente ed efficace dello stesso incantesimo lanciato da uno studente. Può essere potenza innata, oppure una riproduzione perfetta della formula e dei gesti necessari a generare l’incantesimo (per quanto, come tu stesso hai detto, questi due aspetti vengano messi un po’ in secondo piano con il proseguire della storia, e ho paura che sia anche per favorire l’azione e il ritmo degli scontri). In questo senso, che magari può essere più coerentemente inserito nel sistema di Harry Potter, che appunto fa leva soprattutto sulla conoscenza che su doti intrinseche del mago, la gerarchia nascerebbe dal fatto che solo il mago più attento, che ha studiato di più e che conosce a menadito dettagli e segreti di pronunce e gesti, può sbloccare il reale potenziale di quell’incantesimo, gli altri ne useranno una versione monca. Concludo dicendo che, ancora una volta, abbiamo la prova che creare un mondo fantasy coerente e non contraddittorio, è tutt’altro che una passeggiata. Dipende tutto da ciò a cui si vuole dare priorità (e mi rifaccio al concetto di ESTRAPOLAZIONE di cui avevi parlato nel precedente video): voglio creare un mondo con determinate regole magiche perché porca di quella miseria voglio che i maghi possano fare quello che vogliono perché la magia è fighissima e ne voglio tantissima? Allora avrò dei vincoli sulla struttura sociale del mondo stesso. Voglio creare un mondo con una determinata struttura perché mannaggia voglio che i maghi partano in minoranza per poi cercare un riscatto sociale come ribelli? Allora dovrò creare un sistema magico che giustifichi il fatto che i maghi partano in minoranza. Perdona il mio lungo commento e complimenti per queste interessanti analisi!
Ciao Caleel, inizio con il dire che è proprio un bel video, spiegato molto bene! Sono d'accordo con te quasi su tutto ma c'è un punto che non mi è molto chiaro! A me pare di ricordare che, nei libri, venga lasciato intendere che le leggi di Hogwarts non valgano anche per le creature magiche (es. gli elfi domestici si possono materializzare e smaterializzare a e da Hogwarts)! Quindi a logica Fanny, che è una fenice, dovrebbe poter usare i suoi poteri, giusto? Grazie in anticipo e continua così!
Il problema è che essendo nata come storia per ragazzini, come si nota tantissimo fino al secondo libro, moltissime cose non vengono mai spiegate, e il tutto viene narrato con una leggerezza incredibile, proprio perché non è nato per essere un fantasy maturo come il signore degli anelli, poi ha iniziato ad avere successo, il target è maturato e ha iniziato ad aggiungere sempre più regole, più elementi magici come i doni della morte, la legge della fedeltà delle bacchette e via dicendo, ma ormai le basi le aveva già fondate, e molte cose sono andate a contrapporsi e diventare incongruenze. In pratica è nato come sistema magico leggero e pian piano ha sempre più cercato di diventare sistema magico pesante senza mai riuscirci pienamente.
@@kanto93able esatto, il fatto è che nasce tondo e muore quadrato e si sente. Lo si accetta e buona. Anche perché aldilà del sistema magico davvero tre ragazzini riescono a superare i tranelli della Pietra? Davvero in una scuola tengono un cane a tre teste che potrebbe sbranare gli studenti? Davvero mandano dei minori in una foresta piena di lui mannari, mostri eccetera per punizione? Cioè, la sospensione della realtà perché è un racconto per ragazzi è essenziale, soprattutto nei primi libri. Nella storia ma con le sue limitazioni e, sicuramente, come fantasy fatto bene è una cosa abbastanza oscena (e va benissimo così)
La verità è ben diversa: la narrazione cambia di linguaggio, considerazioni e punti di vista con la crescita dei personaggi. I primi libri i protagonisti sono dei bambi e il mondo è visto dai loro occhi, mentre man mano che si va avanti l'atmosfera diventa sempre più cupa, più seria, più pericolosa. I doni della morte sono stati pensati fin dal primissimo libro, cme ha detto la rowling in varie interviste, così come l'amore di piton per lilly, come tanti altri colpi di scena dell'ultimo libro. Se ti riferisci ai film, potrei capire, hanno trattato il 10% di ciò che succede nei libri. Non si tratta di una saga "scritta per bambini" o poco seria.
@@tommasoterzano5180 io non prenderei come oro colato tutto ciò che dice la Rowling a posteriori. So che aveva già deciso come sarebbe finito, so che aveva scritto molto in anticipo "7 anni dopo". Avrà pensato anche subito ai doni della morte. Ma i primi libri restano per bambini per come sono scritti e per anche le falle logiche (le ingenue prove della Pietra sembrano proprio prese da facile per bambini). Ma se davvero davvero avesse pensato dal primo libro a tutto, sarebbero ancora più gravi tutte le falle che ci sono. Tipo i thestral (Harry ha accoppato raptor ad esempio, e quello se lo ricorda, perché poi ci sarebbe ovviamente anche la madre) o la lealtà delle bacchette (soprattutto con la proprietà transitiva della lealtà). E poi i grandi elefanti nella stanza: giratempo, Felix felicis e veritaserum
@@mapocapo9850 Del tutto d'accordo con quanto avete precisato te e Manuelx98.
Per quanto si possa essere fan di una serie divenuta cult del suo genere non si può tappare gli occhi e fingere di non vederne alcuni evidenti difetti. Penso sia normale per un opera così vasta e scritta in un lasso di tempo così lungo, soprattutto con la premessa evidenziata da Manuelx98 che è nata come racconto leggero per poi evolversi con il successo inaspettato ottenuto.
Pensiamo ad esempio a un altro cult dei nostri tempi come Dragon Ball, nato come una storia comica e leggera (anche un pò spinta se consideriamo il target di età) basata sul racconto del Viaggio in Occidente. Toriyama non aveva la minima intenzione di renderlo ciò che poi è diventato negli anni e non poteva certo prevedere un tale successo mondiale.
Tali considerazioni non sono per sminuire un opera ma per poterla analizzare in maniera oggettiva.
È nato (primo e secondo libro) per ragazzi, ma poi ha cercato sempre più di rendersi appetibile agli adulti, essendo più dark dal Prigioniero di Azkaban in poi, cercando di introdurre, a volte non perfettamente, nuovi elementi e dandone per scontati altri. Comunque è una saga meravigliosa.
Caleel voglio una tua canottiera bianca autografata che metti sempre nelle storie di Instagram
Per quanto la Rowling non abbia spiegato molte cose nei dettagli, ci sono cose che hai citato su cui non sono d'accordo. Ad esempio, riguardo alla "potenza" dei maghi, se ci si fa caso ci sono diversi momenti nella saga in cui viene fatto intendere che certi maghi possono fare certe cose ed altri no. E ciò dipende da tanti fattori, per come l'ho sempre capita io: sia dal potere magico intrinseco presente nel mago (ad esempio, un Tom Riddle ha già di suo un potere magico altissimo e superiore, che so, a quello di Ron), sia dalla bacchetta, sia dall'aspetto MENTALE di chi fa la magia (ad esempio Bellatrix che dice a Harry "devi volerlo" quando prova a lanciarle Crucio) e anche dalla preparazione e dallo studio che il mago si è costruito. Ad esempio, riguardo a quest'ultimo fattore, viene più volte fatto vedere che Hermione sappia eseguire quasi ogni incantesimo che viene introdotto o insegnato meglio di Harry e Ron. Ciò dipende sia dal fatto che Hermione abbia indubbiamente un ottimo potere magico di base, sia dal suo intenso impegno nello studio e nella comprensione di più forme di magia possibili. Pertanto, non basta conoscere la formula magica per poter eseguire correttamente un incantesimo, si deve riuscire ad "entrare" nell'incantesimo, ovviamente con più o meno velocità ed abilità a seconda del potere del mago, come fa Harry nel "Calice di Fuoco" quando per imparare Accio si esercita giorni e notti consecutivamente con Hermione prima di poterlo padroneggiare. Ma così come accade quando impara a lanciare un Patronus con Lupin, o quando insegna all'ES. Ci sono magie che per quanto si possa conoscere la formula, richiedono un grande impegno, studio e potere per essere eseguite: ad esempio l'incanto Fidelius, che sicuramente Harry non sarebbe stato in grado di fare pur conoscendo le parole. Ma anche il celebre Avada Kedavra, non è una magia così scontata come hai detto, lo stesso Barty JR nei panni di Moody quando la introduce dice ai ragazzi che se glielo avessero provato a lanciare tutti insieme in quel preciso istante difficilmente gli avrebbero fatto uscire il sangue dal naso. Questo sia dovuto ad un aspetto mentale, in quanto lanciare un incantesimo che uccide è terribilmente difficile e non tutti hanno lo "stomaco" per poterlo fare (paragonabile a premere il grilletto di una pistola) sia dovuto al potere magico che non tutti hanno. E arrivando a questo punto: Silente e Voldemort hanno indubbiamente un potere superiore agli altri maghi della saga, non solo per la loro CONOSCENZA, ma soprattutto perché hanno un'abilità innata nel controllare la magia che un Harry o un Ron, per quanto possano studiare e migliorare, non potranno mai raggiungere. Tom Riddle da giovane era in grado di manipolare i suoi poteri in un modo sorprendentemente sviluppato; e qua arriviamo anche al discorso delle bacchette. Per quanto la Rowling abbia fatto confusione nel discorso della fedeltà (dato che come hai giustamente sottolineato, a volte basta disarmare, a volte invece si deve uccidere per "rubare" la fedeltà), viene più volte detto che per il resto le bacchette sono strumenti in grado di indirizzare e potenziare la magia prodotta dal mago, ma che anche senza di esse comunque un mago abile può produrre magie, magari più rozze ma comunque efficaci. La Bacchetta di Sambuco, quindi, altro non è che una bacchetta che è in grado di ottimizzare al meglio la magia prodotta dal mago, ma comunque un mago scarso in possesso di quella bacchetta può comunque essere sconfitto, come si capisce dal fatto che essa passi di mano in mano nel corso dei secoli. Al contrario, una bacchetta disastrata come quella di Ron al secondo anno, non riuscirà ad ottimizzare il potere della magia prodotta, anzi lo ridurrà.
Infine, il costo della magia: per quanto non ci sia un sistema basato sull'energia che viene sottratta ad ogni incantesimo, si capisce che lanciare incantesimi alla lunga stanca il mago, soprattutto se essi sono complessi. Quando Harry deve imparare a lanciare il Patronus, all'inizio dopo 2-3 tentativi è già lesso, perché è una magia molto difficile e non è abituato. Oppure, prendendo ad esame uno scontro, viene detto che dopo il duello con Voldemort, Silente non si era ripreso al top della forma, perché era stato molto stancante. Ovvio, non è un sistema preciso ma comunque lascia intendere che non si possano lanciare incantesimi a profusione senza subire alcuna ripercussione.
Chiedo scusa per il commento eccessivamente lungo ma è un argomento interessante e volevo dire la mia, ciononostante è indubbio che ci siano delle incongruenze, ma meno di quante ne hai lasciate ad intendere secondo me.
Talmente che è lungo sto commento quando ho messo leggi tutto mi ha tirato una laggata il telefono 😂
Guardando il video mi son trovata d'accordo su tante cose molte delle quali credevo aver notato solo io, ma con il tuo commento ho capito che forse non abbiamo seguito, o letto, la saga in maniera attenta come te, perchè hai confutato, giustamente, molte delle incongruenze che effettivamente, ora che mi fai ricordare, non ci sono. Di certo la scrittrice avrebbe potuto essere un tantino più precisa, ma chi scrive sa bene quanto sia difficile mantenere il filo dopo centinaia e centinaia di pagine, senza contare poi il grande successone che è stato e che ha condotto magari l'autrice a scelte o sviluppi un po' banali tanto più all'interno della magia.
Cmq grazie per il tuo commento, di certo molto utile!
sono d'accordo con quello che dici , e ti dirò anche un 'altra cosa. per quanto riguarda " il teletrasporto " di Silente, è noto che le creature magiche non del tutto sono influenzate dalle magie dei maghi, siccome è ben spiegato che gli elfi possono tranquillamente smaterializzarsi nel castello perché la natura della loro magia è completamente diversa, di fatto non utilizzano neanche la bacchetta per eseguire magie. Detto ciò riguardo a Silente avrei due teorie , la prima e che sia la fenice a fare quel tipo di magia per il padrone(appurato che essendo una creatura magica di natura diversa è esclusa dalle leggi classiche riguardante la magia tra maghi); seconda scelta più interessante e che in realtà sia Silente a realizzare quel "trucco " magico , incanalando l'essenza magica di Fanny . Dunque con questa seconda affermazione è possibile spiegare diverse cose nel mondo magico di Harry Potter. Incanalare la magia, d'altronde la bacchetta non serve a questo?
I maghi di uagadou precedentemente non utilizzavano la bacchetta!
Per quanto riguarda gli incantesimi non verbali ecc... a questo punto è più semplice, incanalare la magia dunque un certo incantesimo nella bacchetta senza l'ausilio di parole o gesti. Solo questione di padronanza dell'incantesimo stesso .
@@giovannicoppola1738 ahahahah sì però perdonami, è difficile argomentare in risposta a un video con un commento e basta😂 mi ci è voluto un po'
@@reyanit735 ti ringrazio, comunque niente di speciale, penso siano cose di cui si possono accorgere tutti, solo che magari molte volte non ci si fa caso, ma anche giustamente, perché tutti questi discorsi in fondo sono eccessivamente puntigliosi, l'importante è che la storia abbia un senso e segua delle regole di massima (e lo fa), poi sappiamo tutti che è impossibile giustificare ogni particolare se si inventa un mondo dal nulla. L'unica cosa che per me veramente non ha senso nella saga è il viaggio nel tempo del terzo libro, per il resto non trovo incongruenze degne di nota
In verità "la cascata del ladro" l'ho sempre interpretata come una magia dei folletti che questi ultimi non vogliono condividere con i maghi, per il resto del tutto d'accordo
Ottimo osservazione!
@@Caleelyt tu una volta facesti un video dove dicesti "leggendo una cosa di Pottermore" che la bacchetta era solo un incanalatore, per il fatto di Fanny penso che silente da grande mago, sia riuscito a fare lui da incalanatore per la magia di Fanny
Si ma sempre nel settimo libro quando vanno alla gringott, all'ingresso ci sono due maghi con dei bastoni per rilevare camuffamenti vari, quindi anche i maghi hanno i loro metodi
@@deadlord7994 Si ma la Polisucco è una pozione da reparto proibito, probabilmente tra i fattori per cui è considerata una pozione proibita alla quasi totalità di studenti di Hogwarts (con conseguenza che la quasi totalità dei maghi non saprebbero prepararla) è anche il fatto che sia difficilmente rilevabile e cancellabile.
@@deadlord7994 sì ma la ca scata del ladro non è specifica è una magia che dissipa gli incantesimi o incantamenti, è talmente potente da dissipare la maledizione imperius sul Folletto, senza contare che i sensori rilevano la magia oscura e non credo che la polisicco sia annoverata tra la magia oscura , la trasfigurazione di Ron di certo non era magia oscura eppure entrambe sono state dissipate dalla cascata, be deduco che è molto più potente dei detector oscuri e anche con uno spettro di azione molto più ampio, che va dalla trasfigurazione a una maledizione senza perdono, non mi stupirei se nel caso un animagus ci passasse sotto venisse riportato alla forma umana
bacchette, lealtà, maghi di diversa forza, costi da pagare per gli incantesimi.....baggianate dico io.....i quadri, quelli non hanno senso.
SPIEGATEMI QUESTI QUADRI PER FAVORE. non hanno un senso, Silente non è morto, c'è il quadro lì che dava istruzioni a Piton e ragionava sul prossiumo passo da fare nel piano. Non è che imita la personalità o cose così, mantengono i ricordi, possono imparare cose nuove e ragionano di mente propria. se Voldemort voleva l'immortalità si bastava farsi dipingere su una bella spiaggia delle Hawaii e se ne stava tranquillo
Il trono del muori insegna
@@ninjabot3606 esatto!!!
Quanto cazzo hai ragione
😂😂😂😂 Immagine mentale indelebile... 😂😂😂😂😂
Dannazione, ora mi immagino Voldemort abbronzato
Piton: tuo padre era una cattedra!
Harry: 🤔
Non so perché ho letto cadrega al posto di cattedra
Ovviamente la cattedra di DADA 😂
@@airproci Grazie per avermelo fatto notare.
Ero veramente convinto ci fosse scritto "Cadrega", meh, peccato.
Harry: Prof, forse sua madre era il luogo dove ora riposa Mirtilla?
Piton:👹...
Su alcuni punti non sono d'accordo e mi piacerebbe discuterne.
Per prima cosa gli incantesimi non verbali e quelli evocati senza l'ausilio della bacchetta: nei libri è stato più volte ripetuto che un mago capace può fare magie senza bacchetta, ma questo non significa che non vi sia una differenza, perché gli incantesimi n.v. sono spesso molto più fiacchi, vorrei fare l'esempio di Dolohov che, nonostante sia uno dei Mangiamorte più pericolosi, non riesce ad uccidere Hermione nel 5 libro e questo perché non era riuscito a pronunciare la formula della maledizione, che perciò gli è riuscita male. Anche durante una lezione di Piton al 6 anno sull'argomento gli studenti erano in gran difficoltà, quasi nessuno era riuscito per la fine dell'ora.
Che sia la persona a possedere la magia e la bacchetta uno strumento seppur potente per incanalarla mi è sempre sembrato chiaro francamente, i bambini magici cominciano a mostrare segni di magia sin dai sette anni, per cui molto prima di andare da Ollivander. Anche qui innumerevoli esempi di giovani streghe e maghi capaci di piccoli incantesimi ( Lily, Piton, Harry...).
Riguardo a Silente e Fawkes, beh, la storia ci viene pur sempre presentata attraverso gli occhi di un ragazzino, e sono incline a credere che lo Stregone, durante i suoi molti anni passati con la creatura ne conosca più profondamente i segreti rispetto ad Harry che all'epoca del 2 libro l'aveva vista una manciata di volte. Poi non so, gli Elfi Domestici riescono a Smaterializzarsi e portarsi dietro altri dove un mago invece non potrebbe. Forse per la Fenice non è diverso.
Ciò che hai detto su Harry è vero, ma lo riconosce lui stesso. Specialmente nel 5 libro quando tutti un po' lo osannano per le sue imprese ammette che è quasi sempre stato aiutato. Silente stesso dice ad Harry quando questo glielo chiede che non possiede nessun potere superiore o sconosciuto a Voldemort se non l'amore. Che l'aiuto arrivi sempre per caso mi sembra il concatenarsi di una serie di eventi che formano una linea abbastanza sensata, no?
Che poi gli incantesimi non abbiano un costo non è sempre vero, e non mi pare giusto citare l'Avada Kedavra considerata la sua effettiva difficoltà. Il falso Moody lo dice nel 4 libro alla sua classe, che avrebbero potuto sforzarsi di lanciargli l'incantesimo in trenta e dubitava fossero riusciti anche solo a fargli uscire il sangue dal naso. Che un mago abile possa farlo? Sicuramente. Ma se dessi una pistola a qualcuno, quanti riuscirebbero ad uccidere un altro essere umano, nonostante premere il grilletto sia così semplice? Perché come dice un vecchio più saggio di noi, " Uccidere non è neanche lontanamente facile come credono gli innocenti". Il primo tentativo di Harry con la Maledizione Cruciatus è stato abbastanza deludente nonostante la rabbia e l'odio che provava per Bellatrix. L' Incanto Patronus poi può essere sfiancante e Lupin dice chiaramente che molti maghi qualificati incontrano serie difficoltà.
Se poi lo stesso incantesimo possa avere diversi livelli di efficacia credo lo abbiamo visto con le Fatture disarmanti e i Sortilegi Scudo, anche quell'incantesimo per riordinare la stanza se fatto da Tonks o da Silente beh, una differenza c'è. Spero di essermi espressa chiaramente. Mi dispiace un po' per il commento insolitamente lungo, ma questa è una Saga che mi sta a cuore e parlarne è sempre un piacere! Un bacio a tutti😃😘😘
Luisiana Basso Ho letto fino in fondo cercando almeno un errore grammaticale😅e nulla, è il commento più passionale, qualificato e ineccepibile che io abbia mai letto❤️
@@francescosalvador4581 grazie mille😊
Accidenti, ho passato gli ultimi 20 minuti a scrivere un commento e poi ho scoperto che qualcuno è arrivato molto prima di me XD Concordo molto! Sciocca io che guardo i video con 24h di ritardo XD
Ma figurati, e poi puoi sempre esprimere il tuo pensiero
Guarda il tuo ragionamento è sicuramente più sensato rispetto a quello di caleel secondo me. Hai fatto esempi diversi Ma sei arrivato alle mie stesse conclusioni.
6:00 certo che viene detto. Nel settimo libro ogni volta che si parla della bacchetta di sambuco da Hermione e da Olivander viene detto ampiamente che le bacchette servono solo a concentrare la magia e non ne sono la fonte. Come dice Hermione, una bacchetta è potente quanto il mago che la impugna. La differenza sta al massimo in quanto la bacchetta riesce a concentrare il potere magico
Piton: tuo padre era un maiale!
McGranitt: no, era una cattedra
Harry: io me ne vado
Hagrid: no, per me è ancora in circolazione
Ad "UCCELLO LEGGENDARIO" ho avuto paura che uscisse la foto di Rocco.
Per fortuna è uscito moltres
Sono gay e gli uccelli mi piacciono diciamo ma se sento uccello leggendario mai e poi mai penserò a qualcosa di diverso da articuno zapdos e moltres come prima cosa
Signori miei, uccello leggendario è per me che sono amante folle della seconda gen è solo e soltanto Ho-Oh. Mi dispiace per tutti, ma per me è cosi😂😂😂😂
Ma adesso che c'è la Brexit come faranno gli studenti irlandesi a studiare ad Hogwarts ?
Nella storia tecnicamente non ci sono solo quelli dell' Irlanda del nord, quindi Regno Unito?
Il mondo magico vive scollegato da quello dei babbani.
@@nothinghere80 non valeva la regola che quando il mondo dei babbani è in guerra anche quello dei maghi lo è ?
@@slavianalbanovich9025 boh
In nero
15:44 ma in realtà si, Harry non è riuscito a creare un cruciatus contro Bellatrix potente come quello che avrebbe potuto fare Voldemort, oppure Goil (o Tiger ora non ricordo) è riuscito a fare sì un ardemonio potente ma non è riuscito a fermarlo, quindi non è proprio uguale tra un mago potente e uno studente ,
precisamente. In futuro,dopo che Caleel abbia raccolto nuove delucidazioni dai commenti sotto a questo video,servirebbe un qualcosa che funga da postilla,con le diverse risposte che Adrian non era riuscito a trovare e che gli hanno poi fatto intendere erroneamente alcuni dettagli di questi romanzi
@@nicolaricciardi2052 si ma se i libri gli hanno fatto intendere soluzioni sbagliate allora le cose non sono palesemente spiegate bene.
@@Mqstodon oddio, io ho letto i libri ed ho inteso le cose diversamente ma non sono certo un genio. Caleel, tra l'altro, vive pure in mezzo al mondo di Harry Potter e mi pare strano che delle tematiche simili non le abbia mai affrontate prima con altri amici, visto che mi pare anche normale discutere di queste cose con altri.
Però hai ragione quando affermi che dei pessimi libri sono stati scritti male anche in virtù di quello che non fanno ben comprendere. Però ciò non si riflette in queste opere
*Goyle
@@ALE220fficial scusa, credo sia colpa del correttore Italiano, grazie comunque
8:57 L'impossibilità di Smaterializzarsi è dovuta dal fatto che c'è un incantesimo che (come a casa di Lumacorno) impedisce al mago di Smaterializzarsi, e su pottermore c'è scritto che è il preside che fa l'incantesimo, quindi lui ha semplicemente preso Fanny, ha annullato l'incantesimo, si è smaterializzato, e ha rimesso l'incantesimo, cosa che ha fatto anche per i corsi di Smaterializzazione ( se non sbaglio infatti ha tolto l'incantesimo dalla Sala Grande per permettere agli studenti di allenarsi li).
e quindi scusa com'è che l'avrebbe rimesso fuggendo (ipotesi) a chilometri di distanza? oppure si è fermato un attimo fuori dai cancelli? in ogni caso noi vediamo che nel sesto libro, quando harry e silente arrivano sulla torre di astronomia con le scope, per togliere i suoi stessi incantesimi protettivi silente impiega un po' di tempo ( abbastanza perchè harry, in piena volcità su una scopa se ne accorga e lo senta) e sopratutto pronuncia una formula.
secondo la tua teoria invece nel quinto libro lui avrebbe lanciato tre incantesimi diversi nel giro di un istante. (facciamo pure due tralasciando il discorso sul rilanciare la protezione). è un incongruenza non ti pare?
No, lui utilizza Fanny che essendo un animale magico ha un modo diverso per smaterializzarsi. La realtà é che l'incantesimo posto sul castello si limita ai maghi, infatti anche gli elfi domestici possono smaterializzarsi tranquillamente. L'unica cosa che infastidisce é che non viene mai detto niente prima a riguardo a Fanny che si smaterializza e nulla sul perché non lo faccia anche sul secondo libro.(alla fine bastava dire della possibilità nel secondo aggiungendo che essendo risorta dalle ceneri ancora da poco non poteva ancora utilizzarlo)
@@marcoachilli6884 premetto che sto supponendo, ma abbiamo visto Silente combattere contro Voldemort senza una sola parola, quindi potrebbe anche essere che lui abbia tolto l'incantesimo mentalmente senza bacchetta, abbia stordito i tizi del ministero, sia andato da Harry, si sia smaterializzato nella caverna che poi ha usato per Hagrid, abbia rimesso l'incantesimo e se ne sia andato.
In più la scena di cui parli è solo nel film, quindi ufficialmente al sesto anno loro vanno fino alla testa di Porco e poi si smaterializzano.
7.26 "E' temére, non témere" semicit.
Trepidavo e attendevo da tempo per tale video !
Qualche he considerazione e commento in relazione a ciò che hai detto. Penso vi sia nel mondo di HP una reale percezione della potenza dei maghi, percezione interna, ovviamente. Prendiamo qualche esempio: l’Incanto Fidelius può essere evocato solamente da un mago molto potente, così come la capacità di animare le statue al Ministero non è data a tutti: non penso basti conoscere la parola magica e fare il giusto movimento. Il duello contro Voldemort lascia inoltre Silente stremato, ciò significa che vi sia un costo della magia, anche se esso non è mai reso esplicito. Probabilmente è possibile scagliare, come dici nel video, cento wingardium leviosa, ma penso che dare vita a una statua sia compito più arduo.
Veniamo dunque al nocciolo del problema: le limitazioni e la costruzione dei duelli. Le limitazioni, mi pare evidente, cambiano dall’inizio alla fine della saga e ciò è dovuto all’ampiezza di quest’ultima. Rimangono però, a titolo di esempio, le Tre leggi di Gamp sulla trasfigurazione.
I combattimenti e i duelli: dici che conta solo la rapidità e poco la conoscenza magica, io non credo. Voldemort ha molta più facilità nel difendersi dagli incantesimi di Harry di quanto quest’ultimo ne abbia, perché è un mago molto più capace ed esperto. Penso che il grande problema del mondo magico di HP è che ci sia tantissima gente con capacità magiche mediocri (da intendersi nel senso etimologico di ‘medio’) le cui abilità e conoscenze si equivalgono: san fare tutti la stessa cosa e son egualmente potenti. C’è un ristrettissimo numero di maghi che, al contrario, è molto superiore (Silente, Voldemort, Grindelvald, Piton, Bellatrix, la McGranitt etc.) e il cui potererisulta tanto sconfinato che essi paiono imbattibili (onestamente, tolto Silente chi avrebbe potuto, armi pari, sconfiggere Voldemort? Forse Piton e la McGranitt assieme, forse).
Che ne pensi?
ottima analisi ed ottima grammatica(unita ad una corretta punteggiatura). Sono sorpreso di vedere qualcuno di simile su questa piattaforma,che sia anche in grado di esprimere delle riflessioni in merito al mondo di Harry Potter. Bramo il momento in cui potremo scontrarci su un concetto che ci porrà in netto contrasto,Umberto!
Nicola Ricciardi Domine non sum dignus! Anche se la pratica della disputatio non nego essere tra le mie predilette. A breve allora un sujet de querelle!
Ti ringrazio comunque e chiedo venia per le nefandezze stilistiche del commento, redatto in fretta sulla metro.
@@umberto7641 Rosa rosae rosum anche a lei
@Giuliano Maria WTF?! Io volevo solo farmi una risata,lol.
Nicola Ricciardi Io pensavo che fosse un sincero invito a un sano confronto; sono desolato che il latino non ti aggradi; un’occasione perduta.
@@umberto7641 Non gradisco il latino e quindi non saprei affrontare un confronto in suddetta lingua,ma conosco l'italiano e l'inglese,però. Non intendevo certo dire che avrei voluto affrontarti in una singolar tenzone dialettica legata alla lingua latina,ma solo a tema potteriano. Più che altro perché non ho conoscenze in merito,in realtà
Per dirti:io non amo il latino,però se dovessi scegliere tra lo studiare il vietnamita ed il latino,probabilmente propenderei per la prima opzione. Ma cambierei scelta se dovessero propormi il latino con la chimica-fisica
@Giuliano Maria in realtà non ho bene idea di cosa tu stia dicendo,non ricordando praticamente nulla del latino fatto alle scuole medie. Al massimo ricordo le prime tre persone del verbo essere,ma non so cosa sia un accusativo,mi dispiace.
Ma quanto sei Piero Angela in Superquark in questo video?
D'accordo sul discorso sistemi magici... Il sistema magico di un universo basato sulla magia dovrebbe essere pesante, oppure leggero ma con cognizione di causa, quando la Rowling sembra fare le cose a metà... Ti spiega una valanga di cose, ma non abbastanza proprio quando ci si immerge in ciò che può spingere la narrazione
Secondo me il sistema magico in Harry Potter è quasi da considerare più una competenza nel quale più vai avanti più puoi dare per scontato certe cose (come suonare uno strumento musicale o il praticare un'arte marziale). Ad esempio i movimenti con la bacchetta erano importanti all'inizio poiché i protagonisti erano inesperti, ma poi dopo aver compreso i concetti di base diventa intuitivo. Ciò ha anche senso considerando che l'effetto degli incantesimi rimane uguale anche cambiando l'utilizzatore, tuttavia ciò che cambia è la padronanza che l'utilizzatore ha di esso, così come chitarristi possono suonare lo stesso identico pezzo, solo che il più esperto si concentrerà di più sui dettagli. Facendo un'accademia di musica trovo molte somiglianze nei due sistemi didattici: i primi tempi si acquisisce la tecnica, poi man mano si va avanti si da più importanza all'esecuzione, dando per scontate le cose già fatte.
Ottimo parallelo😊
anche il patronus ha diversi "livelli", cioè vediamo che all'inizio anno una specie di scudo e solo quando uno è potente o ha un ricordo felice, riesce ad avere un patronus formato
Io che sto guardando questo video nel 2021 e sento questa esclamazione :"Per l'amor di dio tra 2 settimane parto per 1 settimana in Inghilterra". AHHAHAHAHAHHAHAH
ODDIO AHAHAHAHQHHQHQ
Haaahaaaahaaa
Orco odio
@@luframotta96😏🐅🐱🐆🦓 xdzdfi, xx🇦🇶🇦🇶❤️😋x -, :
Confermo fa ancora ridere
Il "problema" é che Harry Potter non nasce come saga, ma fino al secondo libro più o meno la Rowling, checché dica oggi che continua a ripetere che durante il famoso viaggio in treno del 1991 avrebbe già deciso quanti peli sul culo aveva Silente, andava a braccio. Solo quando la saga ha iniziato ad avere successo allora si è messa lì e ha creato i personaggi, tutto l'universo e le sue regole... quindi queste discontinuità e queste ingenuità sono in gran parte "fisiologiche", e ce ne sono tantissime!
Albus Percival Wulfric Brian Silente ha 16462643664727373 peli sul culo
J.K Rowling-1991
@@idonotknow2652 Ammazza, è uno scimmione 🤣
Anche secondo me la trama è stata "mozzata" anche per questo
Verissimo! 👍🏻
Per quanto riguarda l' "andare a braccio", credo che sia vero per alcune parti della storia e meno per altre. È abbastanza evidente già dal primo libro come la Rowling abbia in mente un arco ben chiaro per alcuni dei personaggi (vedi Piton, che non a caso ha un percorso narrativo che anche osservato retrospettivamente non cede di una virgola), da alcuni particolari lanciati apparentemente senza pensare che acquistano senso solo molti romanzi dopo. Io credo che il problema sia sempre stato che la Rowling si concentra maniacalmente solo su ciò che davvero le interessa- quindi lo sviluppo di alcuni personaggi, l'aspetto morale della storia e la crescita personale di Harry- tralasciando alcuni aspetti di natura più pratica che non le interessano in maniera particolare, vedi il discorso delle bacchette, che osservato nel suo insieme presenta falle non indifferenti. Capace anche che queste mancanze di natura più tecnica derivino dal target della saga , che è andato maturando nel corso degli anni sviluppando esigenze che lei non poteva soddisfare, oppure da una sua personale carenza come narratrice.
Assolutamente d'accordo con la necessità di un qualche "costo" per la magia di Harry Potter. C'è un motivo se ho sempre preferito un sistema magico come quello di Eragorn, con chiare regole e costi. E' vero, toglie un po' di "magia", ma al tempo stesso aggiunge molta più suspance alle varie situazioni, poichè realmente non puoi avere la certezza che i personaggi saranno in grado di fare certe cose. Specie quando anche cose all'apparenza banali possono portarli quasi alla morte. E nonostante ciò riusciva anche a dare molta "magia", visto che con la giusta abilità e la giusta volontà (e il giusto costo energetico) potevano comunque riuscire a fare cose mirabolanti, arrivando a poter un poco uscire dai limiti delle parole da conoscere, contestualizzando però comunque come fare e che rischi questo potesse comportare.
Invece in Harry Potter è una cosa che mi ha sempre dato un forte fastidio, questa assoluta libertà di scagliare incantesimi senza apparente limite. Più volte nella saga si arriva al punto in cui pensi "Ah, ci sono dei mangiamorte in fondo al corridoio? Bhe dai, nessun problema. Piazzatici davanti e inizia a scagliare Diffindo a ripetizione come una mitragliatrice, vediamo se rimane qualcosa dei mangiamorte dopo quell'inferno di lame". Ovviamente nessun personaggio fa cose simili, ma sarebbero letteralmente le scelte più logiche che potrebbero/dovrebbero fare.
"Tu, giovane studentello, ti trovi nei guai ma non puoi usare maledizioni senza perdono altrimenti ti sbattono in prigione? E dove sta il problema?! Inizia a castare 100 volte Confringo verso i tuoi nemici e non rimarrà nulla di loro o di ciò che ti circonda. Avrai sterminato i tuoi nemici, ma avrai salvato la tua anima ;) ".
Oltretutto in Harry Potter si vedono spesso magie dalla dubbia natura. Ad esempio quando Silente e Voldemort si scontrano, Silente cerca di bloccare Voldemort con una frusta di fuoco. Voldemort a quel punto si protegge trasformando la frusta di fuoco in un serpente (non si sa se magico o reale, nel libro non specifica). Ora, volendo anche accettare che esista un incantesimo specifico per "crea una frusta di fuoco", quello che fa Voldemort cosa dovrebbe essere? Trasfigurazione? Ok, ma allora vuol dire che c'è un incantesimo specifico per trasformare una frusta di fuoco in un serpente? Oppure è un incantesimo che trasforma qualunque bersaglio in un serpente? A voler semplificare e basandoci su ciò che ci mostrano, verrebbe da dire quest'ultimo. Però questo sarebbe un problema e un' incongruenza, poichè da come ci avevano mostrato nel secondo libro con l'incantesimo Feraverto, glii incantesimi di trasfigurazione sono MOLTO specifici (Feraverto ad esempio funzionava solo su piccoli animali). Quindi a rigor di logica dovrebbe significare che dovrebbero esistere milioni e milioni di incantesimi, ciascuno per ogni singolo specifico caso. E questo implicherebbe che un mago dovrebbe avere nella testa più incantesimi di un' enciclopedia, per poter usare adeguatamente la magia. Però al tempo stesso noi vediamo fin troppo spesso maghi fare magie alla "Voglio ottenere questo effetto e agito la bacchetta", senza che vi sia un incantesimo specifico per quel determinato caso.
Anche a me che ci siano certi incantesimi davvero molto specifici mi ha fatto sempre storcere il naso. A volte sembra che si possano inventare sul momento, ad esempio aggiungendo "maxima" alla fine, o il nome del bersaglio in latino (?) tipo oculus reparto, ma mettersi lì e creare apposta un incantesimo per trasformare animali in calici (tra l'altro a che pro?) è un po' ridicolo.
@@thatssoleo Il problema sai quale è? Sebbene sia brutto il pensiero di avere incantesimi così specifici, e quindi la necessità di conoscerne a migliaia, al tempo stesso il fatto che un minimo li contestualizzino è potenzialmente l' UNICA cosa che ci salva da una situazione ancora peggiore, ossia quella che ho menzionato qui sopra: òa libertà assoluta, il classico "conosco come manipolare questa strana cosa chiamata magia che permea tutto il mondo e ci faccio quello che voglio secondo la mia volontà, senza bisogno di alcun limite o strumento", come appunto sembrano fare Silente e Voldemort. E questo è letteralmente la cosa peggiore che potrebbe accadere, perchè a quel punto basta che un mago sia un po' più bravo a concentrarsi e a percepire la magia attorno a sè ed ecco che con la sola volontà potrebbe decidere cose come "inverto la gravità tutt'attorno a me e mando tutti nello spazio", o ancora "trasformo qualsivoglia cosa in altro come mi pare e piace. Mangiamorte? No, sei un mattone". O la cosa assolutamente peggiore, mettersi a giocare con chimica e fisica. I maghi essendo ignoranti in materie scientifiche non potrebbero farlo, ma persone come Harry o Hermione, che hanno anche conoscenze di quel tipo, potrebbero uscirsene con cose come "ma sì dai, uso la magia per convertire la massa di un sassolino in energia". Per la cronaca, se un cambio 1 a 1 fosse possibile, un grammo di materia ti darebbe come minimo energia sufficiente per radere al suolo un quartiere o due. Eppure la magia di Harry Potter va contro le leggi della fisica, quindi ecco che se effettivamente fosse del tutto libera, allora si rischierebbe di sfociare facilmente in questi eccessi.
É vero che non viene specificato nei libri ma credo che ci siano incantesimi specifici e altri no. Credo che alcuni incantesimi, grazie alla conoscenza dell'utilizzatore, possano essere molto più versatili. Del resto le parole e le bacchette servono solo per semplificare ed in analizzare la magia, tutto il potere sta nella mente e nella fantasia di come applicare l'incantesimo.
Ammetto che pure io spesso mi sono chiesto perché non facessero esplodere sempre tutto.
Ad ogni modo la rasfigurazione é molto complicata. Lessi da qualche parte che per trasfigurare bisognava tenere in considerazione diverse cose. Il peso dell'oggetto (quantità di materia), se è animato o no e lo si trasforma in animato o no.
E gli incantesimi non sono necessariamente fissi. Pitón stesso ne invento alcuni. In che modo? Capendone il funzionamento
@@pfizerastrazeneca9511 Vero, non vi sono incantesimi finiti. Possono essercene sempre più, man mano che li si inventa. Però non si sa nulla purtroppo, sul processo di creazione di un incantesimo. Sarebbe stato bellissimo vedere Harry o Hermione alle prese con un qualche studio per ideare un nuovo incantesimo che potesse tornargli utile, magari proprio influenzando la fisica come dicevo nel commento precedente. Invece niente. Un' altra occasione di approfondire sprecata, purtroppo.
Il sistema magico di Eragon è una scopiazzatura di quello di Terramare, solo con le nerdate da gdr al posto dei riferimenti alla psicologia junghiana
non è che Harry ha sconfitto per 7 anni Voldemort grazie solo eventi a caso, è stato sia per le sue abilità, sia per la fortuna, sia per l'aiuto degli amici, sia per la protezione di Silente, Lily e dell'Ordine della Fenice, sia per la connessione ai pensieri di Voldemort, sia per il piano segreto di Albus, sia per il Prior Incantatio. Inoltre se non avessero avuto Hermione con loro sia Harry sia Ron sarebbero durati 5 minuti in quella scuola, diciamocelo.
Non è vero che gli incantesimi non richiedano energia o potenza, e non è vero che qualsiasi mago possa fare qualsiasi incantesimo, altrimenti anche un bimbo di 5 anni che ruba la bacchetta alla madre potrebbe lanciare un "bombarda" e distruggere la casa o un "avada kedavra" e uccidere suo padre. Inoltre se tutti potessero fare tutto tutti i maghi sarebbero fortissimi e non esisterebbe esercitarsi decine di volte come facevano quelli dell'ES per imparare incantesimi, applicarli e controllarli. La Magia è molto potente e ha bisogno di una persona che adeguatamente possa essere all'altezza di ciò che viene richiesto. Non credo che se un bimbo lancia un "aguamenti" esca l'esatta portata d'acqua che farebbe uscire Silente da adulto. Credo che la "portata" sia diversificata in base alle proprie esigenze, infatti nello scontro con Voldemort esce una quantità d'acqua enorme e riesce a farla vorticare e muovere con la bacchetta e l'altra mano con grande impegno, concentrazione e potere magico (se ci provasse un altro si affogherebbe con le sue stesse mani, tipo Goyle quando lancia il fuoco maledetto e poi non riesce minimamente a controllarlo e muore avvolto da esso). Se avesse voluto un bicchiere d'acqua o dover spegnere un incendio di una casa avrebbe dovuto sempre dire "aguamenti" ma la quantità di acqua uscita dalla bacchetta sarebbe stata diversa, in base alle proprie volontà ed esigenze.
La cosa spiacevole della Magia è che non puoi sapere chi l'ha fatta in casa di maghi minorenni che vivono con altri maghi ma puoi tanarla subito in casa di maghi minorenni che vivono con babbani (così facendo Dobby ha messo nei guai Harry, tanto per fare un esempio).
EFuoriEBuioMaC6TuTzn
Tutto all’interno della saga è fatto in modo per far sì che harry ne esca sempre vincente e di conseguenza come dice Caleel non rispetta la prima legge del sistema magico perché quando le cose si mettono male esce sempre un incanto patronus super potente (prigioniero di Azkaban) o un prior inactatio (Calice di Fuoco) ecc.. a salvare la situazione. Dubito che l’incantesimo che ha lanciato Silente contro Voldemort sia un aguamenti infatti non pronuncia parole per tutta la battaglia, rendendo tra le altre cose vero quello che dice Caleel sull’incongruenza dei primi anni in cui la pronuncia degli incantesimi era così importante. Per assurdo una strega/mago con riflessi pronti e la giusta determinazione è in grado di sopraffare una strega potente come Bellatrix arrivando persino ad ucciderla ( Doni della morte). Inoltre i maghi sono perfettamente capaci di captare qualsiasi incantesimo venga lanciato da un mago minorenne in qualsiasi parte del mondo (lo dice anche Caleel introno al minuto 10)
Dover imparare a controllare un incantesimo è diverso dallo spendere energia per evocarlo.
Quindi di base l'ES poteva stare 10 giorni di fila ad evocare Patronus senza alcun problema
Io gli incantesimi n. v. li ho sempre visti come il risultato finale di un processo di apprendimento, come tutti noi alle elementari abbiamo imparato a fare i calcoli aritmetici con carta e matita, e solo dopo molto esercizio si arriva a farli a mente, così dovrebbe valere per padroneggiare gli incantesimi. Poi nella realtà ci sono innumerevoli adulti che continuano a non essere capaci a fare i calcoli a mente, come nella fantasia ci sono molti maghi diplomati che sono comunque delle schiappe. Mi sono fatto l'idea leggendo i libri che molti mangiamorte a scuola erano delle zappe e o per indole o per convenienza si sono aggregati a voldemort per farsi forti.
PS per una grande pasta tonno e pomodoro ci va anche un' alicetta , provare per credere.
"A tavola con il Troll" di Gilderoy Allock/Lockhart
🤣🤣🤣🤣
Ciao Caleel! Adoro i tuoi video, sono molto interessanti e sai spiegare molto bene, complimenti👍. La tua voce è molto rilassante 😀
Caleel: fra due settimane partirò per un viaggio in Inghilterra incentrato su Harry Potter
Coronavirus: i'll ignore that/ no, i don't think you will
Se avvantaggia il signor Potter allora succede. Tiè, spiegato il sistema in breve.
Edit: Mazza quanti like, dite che è scorretto chiedervi di iscrivervi al mio canale?
Sì è scorretto
@@matteosessa3208 editato subito, avevo il dubbio in effetti.
@@artofrav si scherza
@@matteosessa3208 NA PAURA MI HAI MESSO
Beh grazie al ca, è il protagonista
L'ho sempre considerato il più grosso problema della saga, però sentirlo da qualcuno con una comprensione dell'opera maggiore della mia è stato davvero interessante; in particolare sulla faccenda dei livelli di forza, tolti Silente e Voldemort non sono mai riuscito a fare una stima precisa sulle capacità dei personaggi.
Quando le abilità o i poteri dei personaggi di un certo universo sono specificamente caratterizzati per fungere da plot armor, è più che normale non avere bene a mente il tier level dei vari personaggi di un universo fantastico. Il metodo di magia leggero crea sempre plot armor.
Che poi a livello di potere magico il podio è Silente,Grindelwald e terzo Voldemort che supera il secondo perché crea gli horcrux ma di base è inferiore a gellert e lo si capisce dal fatto che nel quinto libro nello scontro tra Silente e Voldemort il primo(che già sa dell'esistenza degli horcrux e quindi lo affronta con la consapevolezza di non poterlo definitivamente far sparire il mago oscuro)stravince nettamente il duello anche se Voldemort ha usato la magia oscura pesante,mentre come dice lo stesso Silente con grindelwald la battaglia è stata quasi pari con Albus un poco più forte
Caleel " la vittoria di Harry Potter negli scontri non è data mai dalle sue capacità magiche ma dalla fatalità di cose accadute precedentemente"
E io faccio la Ola
Volendo, gli incantesimi del Principe Mezzosangue possono "sfuggire" alla regola dei movimenti perché sono artificiali e creati da zero da Piton, però non siamo noi a doverci arrampicare sugli specchi.
Quando HP usa Sectum Sempra punta semplicemente la bacchetta contro il nemico di turno...
Il che per un incantesimo da battaglia andrebbe anche bene... sarebbe bastate che nell'annotazione letta dal libro ci fosse scritto "puntare con decisione la bacchetta verso il nemico" invece che solo "contro i nemici".
@@marconicolini386 In verità il movimento di Sectusempra è proprio il puntare la bacchetta visto che l'incantesimo è una spada invisibile che si inficca di punta nel bersaglio, tanto che se durante la formula il mago perde la presa sulla bacchetta l'incantesimo colpisce in linea retta verso l'ultima direzione puntata. E' sempre un incantesimo inventato da un ragazzino per ferire i bulli della scuola, quindi è ovvio che ha trovato la forma più semplice possibile.
@@RobertoGiovannini mea culpa per avere azzeccato il movimento ma mancato che fosse dichiarato.
@@marconicolini386 non è mai dichiarato come movimento proprio perché è un incantesimo giovanile di un ragazzino che giustamente ha annotato le due cose utili delle sue sperimentazioni, la formula e l'indicazione "contro i nemici" che serve sia da indicazione per il movimento che per lo stato d'animo necessario per lanciare l'incantesimo. Sul fatto che l'incantesimo vada per dritto rispetto a dove punti la bacchetta si capisce dal ricordo di Piton in cui per colpire il mangiamorte che voleva uccidere Lupin colpisce invece George.
Ho voluto riguardare questo video per indagare di più sulla questione dei sistemi magici in rapporto ad una saga a cui mi sto affezionando, ma dopo aver letto i libri inizio a sentirmi un po' confusa.
Sembra quasi che Caleel mischi involontariamente o meno film e libri senza riferirsi in particolare a nessuno dei due, quando in realtà c'è un'enorme differenza e riferirsi nello specifico ai libri avrebbe creato un analisi più affidabile, accurata e interessante...
Momento g
rammar nazi, per rimanere in tema “leviósa e non leviosá” 😂:
-é temére, non témere
E per il video sulla luna nera:
-nòcciolo della questione, non nocciòlo (che é la pianta!)
-fare da bàlia, non balìa (che ha un altro significato!)
Concludo questo commento pedante! Buona giornata!
Fai bene a correggerlo, visto che fa lovscrittore
Da grammar nazi, apprezzo un sacco
Si ma occhio alla "e" con l'accento, si usa "è" per il verbo essere con l'accento aperto, non "é" con quello acuto. 😉
@@kooriame3315 è vero. Nel correggere ha sbagliato pure il "grammar nazi". Amo la 👅 Italiana, anche per queste cose.
Comunque Caleel, siccome è uno scrittore ha la licenza poetica ergo:
Egli non sbaglia. Mai!
Egli è assoluto
Egli è ineluttabile
Egli è il giusto, ultimo superstite di Cripton e salvatore della terr... Ah no, scusatemi. Mi sono fatto prendere la manina, con le ditine che andavano da sole sul telefonino.
😋
氷雨Koori Ame touché! ☺️ Anche se il mio era più un discorso di significato che di accenti! In fondo l’accento acuto non cambia il significato del verbo essere, ma riconosco l’errore. ☺️
Legge: Espandi su ciò che hai già inserito prima di inserire nuove cose.
Eichiro Oda: "pathetic"
L’istante in cui hai detto “maiale” ed è apparsa per un frame la foto di James Potter ahahahahahahah sono morta
TUO PADRE ERA UN MAIALEEH
3:22 ti prego adesso scrivi un brano sullo scontro Gandalf VS Barlog dal punto di vista di Gandalf e facci un video!
2 mesi, non ci speravo più, grazie!
Buon uomo si dice nòcciolo, non nocciòlo: il primo indica la parte interna legnosa che protegge il seme di alcuni frutti, il secondo è un sostantivo maschile che indica l’albero delle nocciole e il legno che se ne ricava. Treccanni docet.
Il momento Granger è finito, andate in pace!
Nei libri si parla della legge della traccia magica, secondo la quale si possono individuare gli incantesimi di maghi minorenni. Questo concetto viene ripreso e precisato dopo la fuga dal matrimonio di Bill e Fleur dove Hermione chiede se forse Harry avesse ancora la traccia (ricordiamoci che erano stati attaccati da due mangiamorte) ma Ron risponde che essendo dunque una legge magica questa scompare al compimento del 17esimo anno d’età, sta di fatto che il trio non potesse essere intercettato da nessuno. Come viene palesato da Moody durante il capitolo dei 7 Potter ci sono strumenti o metodi che non possono essere riconosciuti dalla traccia come Scope, Thestral e soprattutto la Pozione Polisucco! La fedeltà delle bacchette dipende anche dal loro nucleo, viene da subito palesato che le bacchette in crine di unicorno (come quella di Piton per ricollegarmi alla questione del “disarmo triplo”) siano le più fedeli e le più restie alla magia oscura, quindi l’incantesimo di disarmo non costituisce una certezza per quanto riguarda la fedeltà della bacchetta. Inoltre anche la potenza del mago dipende dall’accoppiata legno bacchetta lo specifica lo stesso Olivander... Infatti le bacchette in corda di cuore di drago sono tra le più ambiziose e veloci nell’apprendere, a differenza delle altre; oltretutto la “potenza” del mago dipende anche dalle sue doti, esempio lampante è Voldemort che prima di frequentare Hogwarts non era per niente a conoscenza della sua natura, ma già capace di infliggere dolore e spostare oggetti a suo piacimento a differenza di Harry che era totalmente inconsapevole delle sue capacità magiche ma che, essendo inferiori a quelle di Voldemort, si manifestavano solo in determinate situazioni. Lo stesso vele per Silente e la stessa Hermione che non solo ha una bacchetta in corda di cuore di drago, quindi più veloce nell’apprendimento, ma anche perché Hermione è totalmente dedita ad uno studio “matto e disperato”. Precisato questo, il mago può produrre decisamente un certo tipo di incantesimo e di determinata potenza solo attraverso la pratica e all’affinità che lo stesso ha con la magia. Piton era talmente sensibile alla magia che era riuscito non solo a percepire Harry sotto al mantello dell’invisibilità ma anche a creare più incantesimi! La potenza non è una cosa buttata lì per caso, certamente dipende dalle doti ma anche dall’allenamento! Non tutti siamo bravi negli sport o nel disegno, ma possiamo sempre migliorare anche se chi è dotato risulta più versato e anche più bravo no? Detto ciò, credo che alcune regole e limitazioni siano ben spiegate anche se implicitamente, e inoltre credo che le leggi di Sanderson non siano sempre da rispettare, con un foglio di carta e una penna si può scrivere tutto ciò che si vuole, e citando la mia cara Hermione, “Piuttosto eccitante no? Infrangere le regole!”
Proprio oggi che devo studiare per una verifica😰❤
Va bhe ovviamente lo guarderò lo stesso
Ho pensato la stessa cosa "proprio quando stavo facendo i compiti"
@@Azzu6914 già
Allora, la questione delle vittorie di Harry non dovute all'abilità ma al fato ( perché Harry è il Prescelto) è un topos del fantasy; in quanto agli incantesimi lanciati senza bacchetta, e senza formula, è quello che succede ad Harry di continuo nei suoi 11 anni di vita pre-Hogwarts, si chiama magia accidentale, e dimostra come, effettivamente, la bacchetta sia solo un mezzo per concentrare il potere magico. Allo stesso modo l'abilità e la forza di un mago non determinano quanti incantesimi sia in grado di fare, ma quanto in fretta e con quanta precisione sotto pressione, e quanta potenza sia in grado di infondervi; un Patronus corporeo non è affatto facile da ottenere, per esempio; a me sembra un sistema magico abbastanza preciso e funzionale.
Rakoon1985 sono d’accordo. La potenza di Harry si afferma e conferma attraverso la materializzazione del suo Patronus. Motivo per il quale non reputo corretta la posizione di Harry nella classifica proposta nell’altro video da Caleel al quale dico che, a proposito di pronuncia, nella parola temere l’accento cade nella seconda “e”, non nella prima. Leviosá docet 😂
In quanti fantasy da tolkien in poi il protagonista vince sempre a culo?
Oda Nobunaga Il valore di un mago è dato principalmente dal valore che egli ha come uomo. È questo il messaggio da cogliere, il coraggio e l’altruismo di Harry sono innegabili e oggettivi. Come la stessa Rowling (Da autrice) mette nella bocca di Hermione già nella sua prima opera. La sua crescita, come mago e come persona, è assolutamente coerente con il suo valore. È lui a scegliere e non si tira mai indietro.
Più che a culo, grazie alla divina provvidenza.
preciso nelle spiegazione non è la stessa cosa di preciso nella regolamentazione, qui si parla di plausibilità e coerenza, di cui la Rowling scarseggia
Nel primo libro Harry compie delle "protomagie" anche quando non sa di essere un mago, ad esempio quando gli ricrescono i capelli quando zia Petunia glieli taglia. Dunque si può intuire che sono i maghi ad avere la magia dentro di loro, e non la bacchetta. Per il resto sono d'accordo.
Ma poi è anche abbastanza ovvio, altrimenti anche i babbani potrebbero fare magie con una bacchetta
Quello che non mi è mai piaciuto del sistema in HP è la totale mancanza (ed ignoranza) di magie non latino-derivate. Sappiamo che le rune usate in Antiche Rune sono quelle nordiche, e che gli egizi usavano la necromanzia, ma a parte quello ci dicono solo parole in latino + movimento bacchetta = profit.
Voldemort dovrebbe essere il grandissimo mago superpowa incredibile, ma si fa inculare da un elfo domestico, proprio perché non si sa quasi nulla della loro magia.
Elfi e folletti, se volessero, potrebbero fare il culo ai maghi tranquillamente
@@deidaraakatsuki9026 no, sono vincolati da contratti magici stile Calice di fuoco a non attaccare i loro padroni (per gli elfi) o i maghi in generale (per i folletti).
Ricordati comunque che Voldemort,così come Silente,non è mai stato estremamente "potente" in ogni sua caratteristica. Egli stesso tende proprio a non interessarsi di ciò che reputa scadente,in questo caso gli elfi e tutto ciò che riguarda loro, e questa è stata la sua rovina,in parte.
@@edoardoprevelato6577 lo so, ma questo dettaglio l'ho omesso volutamente
Quando ho visto HP io pensavo intendessi H.P.Lovecraft infatti non stavo capendo bene cosa stavi dicendo Hahahahha
Sono d'accordo su quasi tutto, solo sull'importanza della parola e della gestualità ho una possibile spiegazione: può essere che essa sia presente nel primo libro semplicemente perché viene spiegata dai professori a dei maghi undicenni e principianti! Al primo anno di studio, per fare uscire bene gli incantesimi ci vogliono la pronuncia e i gesti super precisi, mentre un mago adulto o quasi, è in grado di lanciarli anche in forma non verbale, analogamente a come un quarantenne non guida la macchina come un diciottenne alla prima lezione di scuola guida!
Su tutto il resto mi trovi d'accordo, complimenti per il canale!
Personalmente ho sempre interpretato la necessità di perfetta pronuncia come approccio per principianti agli incantesimi, tanto è vero che con l'avanzare dell'istruzione magica dapprima i gesti perdono man mano di importanza fino a giungere al sesto anno agli incantesimi non verbali.. indice che né gesti né parole sono indispensabili al funzionamento di in incantesimo, ma solo il pensiero.. va anche considerato che non tutti i maghi riescono a fare incantesimi non verbali.. vi è necessità di una mente allenata e disciplinata e questo è un tema molto ricorrente a partire dal sesto libro. Risulta poi quanto mai palese che la magia umana è "diversa" da quella delle creature magiche, anche se non viene mai data una vera e propria spiegazione al riguardo ho sempre interpretato la cosa più che come diversità della magia una non curanza dei maghi nei confronti delle creature magiche (considerate generalmente inferiori). Prendiamo l'esempio dell'impossibilità di smaterializzazione entro i confini di Hogwarts: vale solo per gli umani gli elfi domestici possono comodamente farlo; secondo me più che merito della magia elfica è un "demerito" degli incantesimi usati, i quali anziché impedire l'evento stesso della materializzazione impedisce ai soli umani di poterlo fare
Mi è piaciuto davvero tantissimo questo video, i sistemi magici mi affascinano enormemente. Ho scoperto lo scorso anno questa saga, “l’atteaversaspecchi” e trovo che il sistema magico di questo universo sia davvero molto interessante e particolare. Se magari ti venisse voglia di leggerlo, mi farebbe davvero molto piacere una recensione ed un approfondimento sul sistema magico di questa saga. Grazie mille, ti adoro Adrian ❣️
In verità il concetto di "livello di potenza" è presente. Ne "Il calice di fuoco", quando il falso Moody introduce le maledizioni senza perdono dice esplicitamente che l'avada kedavra deve essere sostenuto da un grande potere magico, tanto che se tutti gli studenti in classe lo lanciassero contemporaneamente contro di lui riuscirebbero forse a fargli uscire il sangue dal naso. Si dice poi che Silente è il mago più potente di tutti, e inoltre il fatto che la scuola sia suddivisa in sette anni suggerisce che uno studente al primo anno non è abbastanza potente da usare incantesimi del settimo (cosa che potrebbe fare tranquillamente se per lanciare un incantesimo bastasse imparare la formula e il movimento della bacchetta). Ho sempre pensato che il potere magico cresca con l'età e si sviluppi pienamente nell'adolescenza, un po' come il vigore fisico, e che poi spetti al singolo mago sviluppare al massimo le sue potenzialità tramite lo studio e l'esercizio. Infine, sulle bacchette: anche per me è sempre stato chiaro che esse sono solo degli incanalatori, infatti già nei primissi capitoli del primo libro scopriamo che Harry era in grado di fare magie senza bacchetta, e inoltre se il potere fosse delle bacchette anche i babbani potrebbero impugnarle con successo.
ma poi, considera che fino all'ultimo libro, quindi l'anno dei MAGO, non abbiamo notizia di ragazzi, coetanei del Trio, che studiano l'incantesimo di Memoria, tranne Hermione che è quella che si mette nei libri e nell'esercizio più e prima di tutti. Harry pure è un'eccezione, imparando un Patronus a 13 anni, ma anche lui è uno che si impegna nello studio se vede l'utilità di qualcosa, vale per tutte le magic che studia e per il patronus in particolare. Quindi evidentemente oblivion è una magia complicata almeno quanto il Patronus, che è da sesto anno: il che spiegherebbe perché prima del MAGO non si ha permesso di far magia fuori scuola: se un babbano ti vede, non lo puoi Obliviare
Pienamente d'accordo sulla parte dell'importanza delle movenze della mano e della pronuncia all'inizio per poi essere abbandonate
per risponderti a 6:59, gli incantesimi come "crucio" funzionano solo se il mago lo vuole davvero,perché la Rowling ha già spiegato che in Harry Potter la magia ha forza solo in base alle emozioni dei personaggi. Una persona che vuole fare del male e sente questo sentimento dentro di sé,sarà in grado di mostrare quel sentimento grazie ad un incantesimo particolare(in questo caso,"crucio"). Più è forte dentro di te quel sentimento,e più un dato incantesimo che attinge a quel sentimento per funzionare,riesce ad essere potente.
Queste sono proprio le basi dell'universo d'Harry potter,Caleel... Non ti ricordi il discorso fatto da Remus Lupin ad Harry quando discutevano dell'incanto patronum?
Per quanto riguarda Silente,hai ragionissima a voler asserire che non ci è mai stato spiegato sin da prima le potenzialità della fenice che lo accompagna... Ma questa cosa è stata giustificata dalla Rowling proprio grazie alle parole di Aberforth,quando egli ci rende noto la tendenza di Silente a voler essere un tipo abbastanza riservato,anche quando non dovrebbe.
Praticamente ha spudoratamente copiato il funzionamento dei poteri della Forza.
@@ANDREALEONE95 abbastanza,ma neanche troppo. Comunque,di base tutti i sistemi di magia leggeri si somigliano un po' l'un con l'altro,e dipende dalle minuzie espresse in esse,che possono renderle migliori o fatte meglio. La "forza" però,in realtà,è meglio descritta rispetto alla magia del mondo di harry potter,anche grazie al vasto numero di persone che ci ha lavorato su(ovviamente mi riferisco al mondo dietro all'universo espanso)
Il che non ha senso. Il sentimento quale sarebbe? Bellatrix prova semplicemente divertimento, non profondo odio. Spesso la maledizione cruciatus è utilizzata in modo "istituzionalizzato", come per un interrogatorio, dove le emozioni non hanno spazio per fare un buon lavoro.
@@sarasthoughts ma questa è una tua supposizione. Bellatrix prova piacere nel far del male,Bellatrix prova piacere nel far del male verso le persone contro cui prova odio(e disprezzo). Per questo un crucio da parte sua,nei riguardi di Voldemort,avrebbe un effetto estremamente ridotto. Bellatrix non è un essere umano come tutti,ha un pensiero deviato sia in virtù dei problemi derivanti da un continuo accoppiamento tra consanguinei e sia perché possiede una mente deviata(soprattutto dopo l'incarceramento).Lei sì gode nel far del male,ma alla base c'è un sentimento di odio che poi diviene piacere dopo aver visto l'agonia sulla faccia di chi soffre per mano sua. Perdonami,ma tu hai letto i libri di harry potter? Perché tutte queste cose sono spiegate,nei romanzi... Certo,sicuramente non per filo e per segno,ma sono spiegate
P.S. nel libro,si specifica come lei abbia usato,assieme a Barty Crouch jr,la maledizione cruciatus rendendo pazzi i genitori di Neville,come effetto collaterale(non voluto,quindi). Lei lo ha usato sì ai fini di interrogatorio,ma senza che questo incantesimo venga ideato per fare interrogatori,poiché lo scopo è far soffrire. Lei voleva far soffrire le sue vittime,durante un interrogatorio
Concordo sul fatto che molte notizie importanti vengano completamente omesse, come ad esempio il fatto che Silente possa smaterializzarsi all'interno di Hogwarts grazie a Fanny; anche se per essere precisi se non ero nel 6° libro gli studenti del 6° anno per l'appunto possono imparare a smaterializzarsi e per farlo si esercitano nella sala grande, nella quale è stato tolto momentaneamente il vincolo di non smaterializzazione, magari Silente con qualche escamotage ha fatto la stessa cosa nel suo ufficio grazie all'aiuto di Fanny. Comunque volevo sottolineare il fatto che con l'introduzione di Animali Fantastici la Rowling sta dando al lettore nuove informazioni per comprendere meglio la saga di Harry Potter che prima erano sconosciute. Esempio la famosa battaglia tra Silente e Grindelwald, nei libri si si parla dello scontro, della loro amicizia e della fine dei due maghi, ma come realmente sia andato lo scontro neanche accennato. Ora con l'ultimo film/libro si viene a scoprire dell'esistenza di un altro membro della famiglia Silente e per di più ci viene rivelato che Nagini non è un semplicissimo serpente, ma bensì una Maledictus! Cosa che nella saga non viene minimamente accennata, ma che tecnicamente ci si poteva aspettare che Nagini fosse speciale; in fin dei conti Voldemort aveva scelto come suoi Horcrux oggetti speciali quindi perché scegliere un Serpente come Horcrux e perchè proprio Nagini che segreto nasconde?
oh sih, un video di Harry Potter❤
Davvero un video molto interessante.Complimenti Caleel!
Ciao caleel 😊 ho trovato il video molto interessante e mi ha dato tanti spunti di riflessione... però devo dire che almeno per me il concetto di potenza magica è sempre stata una cosa molto ovvia 🤔 lo stesso moody/crouch jr nel calice dice molto chiaramente che anche se tutti gli studenti nella stanza lanciassero un avada kedavra non riuscirebbero neanche a fargli uscire sangue dal naso proprio perché i ragazzi non sono potenti abbastanza. Questo è solo un esempio però boh ci sono tanti altri momenti in cui questa cosa mi è sembrata chiara 🤔 forse però questo dipende dal fatto che ho letto la saga milioni di volte e forse alla prima lettura questo non traspare ahaha
E credo che il concetto di potenza magica superi sia la conoscenza delle formule magiche che dei movimenti della bacchetta. Lo stesso riddle da bambino faceva una marea di magie senza becchetta o conoscenza di formule magiche...
Andrea Bontempi la mia interpretazione è semplicemente che un mago nasce più o meno potente esattamente come noi siamo più o meno portati a fare certe cose 🤔 poi sul fatto che non venga mai detto in modo esplicito hai ragione! Per questo immagino che sia una cosa che quasi “piove dal cielo” e che quindi non viene giustificata. Ci sono maghi che sono nati più potenti di altri e su questo non ci si può fare nulla. Si può migliorare con lo studio ma la base è quella.
Un piccolo appunto. Sono d'accordo in linea di massima con le affermazioni circa il "sistema magico" e l'assenza del costo per la magia, a differenza di quanto accada per Il Signore degli Anelli oppure Dragonlance, dove la magia viene influenzata dalle lune e da incantesimi più difficili di quanto si possano padroneggiare in base allo studio.
Ma in Harry Potter tecnicamente c'è solo un accenno: quando Silente e Harry, nel sesto libro, rinvengono la barca con cui attraversare il lago, Harry mette in dubbio il rischio di ribaltarsi e cadere nel lago, ma Silente dice di non preoccuparsi perchè la barca è probabilmente tarata sul "peso" magico di un mago e che, a paragone suo, Harry risulta avere una forza magica quasi impercettibile.
bel video!quando farai la2ªparte del video sulle ambientazioni disney&altri sulle storie di walt?
Ti ho conosciuto con questo video e sono dispiaciuta di non averti mai visto prima.
Video davvero interessante, mi recupero al più presto anche quello sul sistema magico in generale!
Bel video, ma mi aspettavo qualche commento o chiarimento sulla "Felix Felicis" o il "Veritaserum" , per me è sempre stati la soluzione a tutti i problemi
Secondo me il problema di base è che Harry Potter non era stato inizialmente pensato come una saga. Per questo ka natura stessa del mondo magico cambia radicalmente tra un libro e l'altro. Il primo libro ha elementi tipicamente alla Roah Dahl quindi volutamente sopra le righe, divertenti e assurdi con la stessa descrizione dei personaggi che è più sul grottesco che non realistica. I personaggi sono macchiette, le scale si muovono, bisogna schiantarsi contro i binari, le lettere urlano, i piatti si lavano da soli, i muri nascondono stradine, ci sono fantasmi burloni in giro, vengono continuamente assegnati punti per ogni azione, la bacchetta e le parole sono necessarie. Tutto questo muta completamente nel momento in cui la saga decide di diventare più cupa, dark e adulta. E allora sparisce il tono da libro grottesco per l'infanzia, spariscono le descrizioni di corpi esagerati e macchiette, spariscono gli incantesimi effettivamente troppo tirati per i capelli per un mondo magico in cui avrebbe più senso che spostamenti e luoghi siano più facili da raggiungere. Non ci sono più sequenze buffe, maggiolini volanti, muri contro cui schiantarsi. La stessa separazione tra il regno magico e quello degli umani non è più così netta, ci si muove tra uno e l'altro con maggiore disinvoltura. Inoltre la scuola assume connotazioni da college serio e tanti aspetti buffi come scale moventi, quadri parlanti, fantasmi buffi, cose che volano a caso vengono persi. L'ambiente stesso cambia, perdendo connotazioni prettamente campagnole e diventando via via più urbano. È abbastanza chiaro che il senso di tutto era l'essere partiti con l'idea di fare un libro per l'infanzia più improntato sulla magia in quanto buffa e un mondo magico che sembra un circo e poi maturare nel tono assieme ai lettori passando ad una magia più dark, più horror, meno teatrale e circense. Il problema è che così la natura del mondo magico perde coerenza, perché anche se gli studenti della scuola crescono e i lettori insieme a loro, il mondo attorno a loro, le sue leggi fisiche, magiche, politiche e geografiche non dovrebbero cambiare.
Io l’unica domanda che ancora mi pongo ed a cui non troverò forse mai risposta è...come scoprono Fred e George la formula per far funzionare e usare la mappa del malandrino
ahahah oddio l'altra sera c'era "Il Prigioniero di azkaban" e guardandolo mi è venuta in mente proprio questa domanda 😂
Premetto, sperando di non fare torto a nessuno, che non sono un grande fan di HP, ne ho visti i film ma non ho mai avuto il desiderio di approfondire i libri, ed il motivo, che a volte provo a condividere con chi rimane scioccato dalla mia non potterianità, è proprio riassunto al minuto 12.19.
Ti ringrazio profondamente per averlo espresso ed argomentato in maniera chiara (come sempre quando argomenti, vorrei aggiungere).
Tutti dicono che i libri sono più belli, milioni di persone adorano HP e quindi sono certo che è senza dubbio una saga splendida...ma sinceramente un eroe che riesce laddove nessuno era mai riusciuto prima, e lo fa per (perdonatemi) "il potere delle botta di c*lo" non riescie proprio ad avvincermi.
Grazie per il tuo lavoro di analisi, in generale su film, libri, serie, etc. Trovo il tuo modo di spiegare molto chiaro e metodico.
Non trovo giusto il discorso "Incantesimi verbali e non verbali."
Ci viene detto fin da subito che non è affatto facile imparare e fare incantesimi non verbali, Harry e Ron fanno parecchia fatica ad apprendere il meccanismo e all'inizio anche Hermione. Secondo te è possibile insegnare direttamente gli incantesimi non verbali a un bambino di 11 anni che si appresta per la prima volta alla magia con una bacchetta? E' impossibile. Gli incantesimi non verbali vanno visti come un "plus", un livello successivo più complesso. E' come se tu ti mettessi per la prima volta davanti a un pc e invece di partire dalle basi ti metti a programmare e studiare l'html. Non cancellano niente sull'importanza della pronuncia, anzi, perché comunque l'incantesimo lo devi conoscere e dentro di te nella tua testa sicuramente lo vai a pensare. Non basta pensare "apro la porta" per lanciare un Alohomora non verbale...
è palese che nel primo libro, nato per essere grottesco e sopra le righe come La Fabbrica di Cioccolato (il tipo di scrittura è il medesimo) la magia vuole essere solo verbale, anche nei maghi adulti e potenti. Fa tutto parte di una narrazione che voleva che la magia fosse più teatrale, più buffa e infantile. Non era prevista una saga, e si vede chiaramente. Quando il tono cambia e da letteratura per l'infanzia diventa saga fantasy, si creano tutte le incongruenze e contraddizioni con la basi gettate nei primi libri.
Le uniche forme di "pagamento" legate ad un incantesimo che mi vengono in mente, sono nel 6° libro quando Silente si fa un taglio alla mano per poter accedere al nascondiglio del medaglione e poi bere l'acqua per prenderlo. Tutto questo lo indebolisce ma non è la stessa cosa che succede per esempio ad Eragon che, dopo una magia, ha sempre necessità di nutrirsi. Come sempre complimenti per l'approfondimento di queste termatiche insolite!
Ok, cominciamo:
1. "Avendo una bacchetta sufficientemente fedele in mano e conoscendo le parole corrette e i giusti movimenti da fare, un mago è tecnicamente capace di lanciare qualsiasi incantesimo". Purtroppo questa regola è falsa, è vero, ma è falsa perché l'hai inventata tu. In nessun libro viene mai detta una cosa del genere da alcun personaggio, tutta la lista che farai poi di quando si contravviene a questa regola sono solo prove del fatto che tu abbia torto e che semplicemente una volta pensata la frase che ho citato tu non ti sia mai corretto.
2. "(...) che viene invalidato nel momento in cui apprendiamo che certi maghi sono in grado di lanciare degli incantesimi senza l'ausilio della bacchetta", cioè praticamente già dal capitolo 2 del primo libro. è chiarissimo dall'inizio della saga che il potere magico non risieda nelle bacchette ma che queste siano un mezzo, sembra logico pensare quindi che le parole magiche, la loro pronuncia, i movimenti e tutto il rituale dell'incantesimo siano allo stesso modo dei mezzi per facilitare l'esecuzione di un incantesimo, l'avanzamento nella conoscenza magica quindi permetterebbe ad un mago esperto di fare a meno di questi.
3. "il tutto si riassume in "quel mago è potente e quindi riesce a farlo" ". La potenza di un mago non è una scusa, non ci viene data a random. La potenza di un mago è direttamente proporzionale alla sua intelligenza (1) e al suo studio (2). Se noti, ogni mago è tanto potente quanto è intelligente ed è tanto versato in un'arte magica specifica quanto questa rappresenti il suo modo di pensare e la sua personalità in generale, nella saga nessuno è potente "perché sì", ma piuttosto "intelligente perché sì", che poi è come è anche nella vita reale.
4. L'esempio di Fawks non riguarda il sistema magico, ma come la Rowling scrive le storie, cioè, come tutti gli scrittori a volte si ritrova a dover usare elementi per cui non ha fatto forshadowing.
5. "i maghi sono perfettamente capaci di individuare qualsiasi incantesimo venga fatto da un mago minorenne in qualsiasi parte del mondo, eppure non riesco a riconoscere la magia della pozione polisucco". A parte il fatto che i maghi percepiscono che della magia viene a fatta ACCANTO ad un mago minorenne, e non per forza praticata da lui (lo sappiamo addirittura dal secondo libro), la soluzione di questo finto mistero la dici proprio tu: "i maghi sono perfettamente capaci di individuare qualsiasi INCANTESIMO (...)", non pozione. Il ministero non individua magie IN CORSO ma CHE VENGONO ESEGUITE.
6. "(...) il quale non sembra mai afforntare e sconfiggere le proprie avversità grazie alle proprie capacità, (...) ma sempre soltanto per la casualità del fato", eattamente come detto da Harry stesso durante il primo incontro dell'Esercito di Silente, lui è il primo a dire che se ha fatto grandi cose è stato possibile solamente grazie al caso, ad un aiuto o alla fortuna sfacciata. Non ci stai dicendo niente di nuovo. Harry Potter non è mai stato spacciato come un mago fortissimo che può fare cose che altri non possono fare, anzi. Addirittura ci viene detto che è il Prescelto solo perché alla fine Voldermort ha scelto lui invece che Neville, e cioè che non c'è niente di specifico in lui che lo renda speciale.
7. "(...) piuttosto che un mondo magico dove tutti possono sparare tutti gli incantesimi che vogliono senza alcuna ripercussione". Penso che sia proprio questo il punto fondamentale. In HP il prezzo da pagare per i propri incantesimi non è magico (il "mana", come dici tu), ma umano. La Rowling pone una domanda: "se fossi un mago, in grado di scagliare qualsiasi incantesimo a costo 0, solo perché tu va, tu cosa faresti?". Harry Potter ci insegna che in un mondo dove virtualemente tutto è possibile, il prezzo più grande da pagare, il sacrificio più grande, è quello di sopportare le conseguenze delle nostre azioni. Se potessi andare in giro ad ammazzare, torturare, ricattare e distruggere, lo faresti solo perché non ti costerebbe niente? In fondo è questo il senso del libro e se non capisci questo mi viene il dubbio che tu la serie l'abbia effettivamente capita.
Se fosse come dici tu harry sarebbe morto al primo libro, cioè non va mica bene che harry sopravviva 7 anni solo col fattore Culo
@@aicek invece è proprio così, basta leggere i libri. Ed il senso dell'intera saga sta proprio nel fatto che harry, a parte l'essere un mago, non ha nulla di speciale se non che SCEGLIE (ma non è certo magia) di opporsi a chi usa la magia per i propri fini egoisti.
@@puzzardosalami3443 lasciami dire che è un senso del cavolo, lui siccome è il protagonista in ogni libro deve sempre esserci una botta di culo che lo salva quando lui i 6 anni di scuola di magia ha imparato solo expeliarmus
@@aicek sei libero di pensarlo, e un po' è vero, però è anche la bellezza del libro. Harry è costantemente protetto da altri, ma ha senso anche perché è un ragazzino, come può un 11enne sconfiggere un mago oscuro che è molto più potente di lui? Non può! È lo sforzo combinato di tutti, concentrato su harry, che gli permette di vincere. (e sì, Anche una buona dose di fortuna). Può non piacere, ma questa è la poetica del libro 💪
@@puzzardosalami3443la cosa può andare bene 2 o 3 volte non per tutti e 7 anche perché per proteggerlo sono morti molti (troppi) personaggi ( cof coff moody) il tutto non si sa perché
Sono contento che qualcun altro, con più dimistichezza, esprima le mie stesse parole
Hai visto Goblin Slayer, ha il sistema magico di di D&D e stranamente funziona benissimo in quell'anime.
Anche Overlord ha un sistema magico da (video)gioco di ruolo in stile D&D e funzionano entrambi molto bene proprio perché strutturati. Non ti chiedo in Overlord perché il protagonista e i suoi "npg" siano letteralmente Dio e i suoi diretti sottoposti, perché hanno "livellato" da far schifo dopo tanto tempo. E nemmeno gli altri personaggi seguono assurde regole che si contraddicono.
I sistemi magici pesanti sono meno misteriosi, forse, ma li trovo molto interessanti, sono molto più "strategic-shonen": il lettore può riflettere in modo concreto alle soluzioni dei problemi e vedere se le sue teorie sono esatte.
Finalmente Caleel, non vedevo l'ora di vedere questo video, ora non mi resta che aspettare il secondo libro dei Rinnegati. Comunque belli i messaggi subliminali con Moltres e James Potter
Grande Caleel ti stimo, sei il best
Ciao Caleel nei miei racconti non ho mai dato peso a queste tre regole. Cioè in una mia storia i personaggi così come il lettore sono ignari da dove provenga tutto il potere (almeno all'inizio poi verrà spiegato in seguito attraverso le ricerche dei protagonisti) ed essendo umani possono usare un % di energia magica che diminuirà dal troppo consumo della propria linfa/energia vitale. In una scena dove il protagonista crea una sfera di energia distruttiva di elemento MASSA, consumerà tutta la sua linfa vitale perdendo addirittura sangue dal naso (le vene si dilateranno, aumenta l'affanno e tanto altro) e quando sferrerà l'attacco contro il nemico perderà momentaneamente i sensi (non abituato nemmeno al consumo di tutta la sua energia) Non so se mi sono spiegato ma mai pensavo esistessero queste tre regole per l'uso e provenienza della magia. Comunque volevo chiederti un'altra cosa, una specie di rottura di palle XD Su RUclips non trovo riassunti in italiano sulla serie di The Walking Dead (TWD) volevo sapere se potevi creare una tua timeline e aggiungere il tuo punto di vista come fai sempre. Grazie mille :P
Fra l'altro Caleel non so se lo sai ma su Netflix c'è questa serie che si chiama "La strega imbranata" che sia per trama che per contenuti è uguale, spiaccicata ad Harry Potter, il problema è che è basata su un libro uscito nel 1963.....
@Lux Æterna ok ma lui non stava criticando la serie
Ha detto che la serie è basata su un libro del 63, uscito quindi 20 anni prima di Harry Potter
@Lux Æterna sì ma io non parlavo della serie in sè ma del freeboting schifoso fatto dalla Rowling
@@victorygame7296 solo per curiosità, sei fan del Trono del Muori? 😂
@@romelander6678 no, ma ne ho sentito parlare, sia da barbascura che da mortebianca
@Lux Æterna non so che cosa dirti fra
secondo me la magia è come un talento, per esempio puoi andare a scuola calcio imparare i fondamentali per stoppare la palla ma se sei Messi la stoppi come vuoi anche non facendo i gesti canonici, e anche gli incantesimi li devi saper mandare non basta saper dire avada kedavra dipende da chi lo dice e con quale intensità, anche moody aveva detto che l'intera classe non avrebbe potuto fargli niente anche se avesse voluto con l'avada kedavra perchè non erano abbastanza potenti e determinati, la magia è un talento che chi più chi meno ha e esercitandosi puoi migliorare, è c'è anche una spesa vista in termini di fatica perchè dopo gli allenamenti nella stanza delle necessità erano tutti stanchi. Inoltre la magia minorile si riesce a scoprire perchè c'è la traccia, che però nel caso il mago si trovi con maghi maggiorenni si confonde dalla loro magia, quindi nel ministero dove è pieno di magia non può essere usata e non credo che tutti gli ospiti del ministero vogliano passare sotto la cascata prima di entrare. non vedo tutte queste incongruenze che dici, oknon vengono spiegate ma non è difficile trovare un motivo. Harry è solo fortunato e lo sappiamo tutti e lo sa anche lui, non ha il minimo di talento solo forse coraggio e molto molto culo e con Piton non ha fatto un duello ma è stato preso di sorpresa e quindi per questo la bacchetta non ha cambiato padrone.
A me quello che non piace del sistema magico di Harry Potter è che viene dato troppo poco spazio alla magia che possono usare le altre creature magiche: ci viene solo accennato che è diversa, ma da quel poco che abbiamo visto gli elfi sono dannatamente più capaci dei maghi umani, e sta cosa mi ha sempre perplesso
Se gli elfi si rivoltassero farebbero sembrare voldemort un bimbiminchia di lol
@@tizioacaso6676 anche i folletti
CAZZO
I FOLLETTI SONO COSÌ RICCHI DA POTER COMPARE ARMI PER GLI ELFI E FINANZIARE UNA GUERRA
Ma non lo farebbero, sono come i nani di Tolkien
Avari fino al midollo
@@findekano1981 altro che ermione col tutti i suoi comitati, se questi si rendono conto dei loro poteri reali ci fanno a pezzi e si dichiarano specie dominante
In generale, tutto (o quasi) ciò che riguarda le creature non umane, ma comunque senzienti, della saga è vago. I centauri, per esempio: sono una razza antichissima e con avanzate conoscenze in campo astronomico, e in questo la Rowling si è rifatta al mito greco. Eppure, da dove proviene il gruppo che vive nella foresta? I centauri sono un unico popolo?
O ancora i sirenidi, oppure i folletti...cavolo, i folletti sono tra le creature di HP più interessanti...ma mannaggia se hanno mai dato qualche informazione, nemmeno in Animali fantastici (intendo tutti e tre i film). Viene dato ad intendere qualche diatriba coi maghi, ma alla fine è morta lì la questione.
Stesso discorso per gli elfi domestici: da dove nasce quel bisogno di servire i maghi? È innato, oppure gli è stato inculcato?
So che sono un po' degli sproloqui, però rimangono delle zone d'ombra...non dico gravi, però molto deludenti.
Quando ha detto maiale ed è uscita per pochissimi secondi la foto di James...ADORO😂
Ciau Caleel. Ho un esame domani. Grazie mille per questo bellissimo video.
Video davvero interessante, non avevo mai riflettuto sull'aspetto del sistema magico. Ho giusto qualche dubbio:
1) sono quasi sicuro che nel corso dei libri si spieghi che il potere risiede nel mago e che la bacchetta é solo un tramite, quindi penso che la questione degli incantesimi non verbali sia così risolta.
2) riguardo la cascata del ladro potrebbe essere legato al fatto che la magia delle altre specie é differente (gli elfi domestici che si smaterializzano dentro il castello per capirci), quindi potrebbe esserci la possibilità che "i maghi non possano farlo", anche se effettivamente potrebbe essere un po' forzato
3) Avada Kedavra ha bisogno, per ammissione del falso Moody nel quarto libro, di una grande forza mentale per essere sostenuto. "Potreste dire tutti le parole in questo momento e dubito che mi fareste uscire anche solo il sangue dal naso", quindi un mago non può lanciarlo se non é mentalmente pronto. Non é del tutto legato al potere magico, ma nei sette libri ci sono dei riferimenti alla potenza del mago (ad esempio quando Voldemort rompe l'incantesimo di memoria eseguito da Crouch su Berta Jorkins)
Ad ogni modo sono dettagli, complessivamente l'analisi é corretta e precisa, come sempre
16:36 un maiale selvatico appare
Interessantissima la tua riflessione! Solo una cosa: riguardo agli incantesimi verbali e non verbali, non dipende, oltre che dall’incantesimo, anche dalla bacchetta? Ad esempio olivander aveva detto che il legno con cui erano state fabbricate le bacchette dei gemelli Weasley era un legno molto “dispettoso” che preferiva incantesimi molto rumorosi e soprattutto che prediligevano incantesimi verbali, quindi in un certo senso gli incantesimi non hanno il pieno “controllo” sulla propria natura, alla fine deve adattarsi alla bacchetta attraverso la quale viene lanciato (ad esempio mi pare di ricordare che ci sono bacchette che prediligono magia oscura e addirittura alcune che non riescono a lanciare incantesimi di natura oscura). Spero di essermi spiegata ahaha
16:35 Maiale ed esce James, morto ahahahahahah
Comunque in 22 minuti mi hai demolito tutto , hai messo l'accento e fatto notare cose a cui non avevo minimamente pensato ahahah ti adoro
Adesso la domanda é, preferite sistemi magici pensanti o leggeri? 😊❤ Ottimo video comunque 😍
ho visto il video d'introduzione e subito questo, è stato veramente molto interessante, niente di nuovo alle mie orecchie ma trasformare miei ragionamenti in punti strutturati si è rivelato illuminante, per darmi una visione d'insieme. Io penso che sistemi pesanti e leggeri siano semplicemente due concetti completamente diversi, citi il signore degli anelli in cui come hai giustamente detto ci si ritrova costantemente a chiedersi come funzionano i poteri dei personaggi ma senza mai capirlo generandogli sempre attorno un'aura molto affascinante, il miglior esempio più che Gandalf potrebbe essere Tom Bombandil. In un sistema pesante invece le attrattive sono molto diverse personalmente trovo estremamente avvincente il momento in cui si scoprono o capiscono le meccaniche di funzionamento del potere nelle storie fantasy. Da bambino adoravo Eragon e il mio arco preferito in assoluto è quello in cui è agli insegnamenti del vecchio Oromis scoprendo costantemente nuovi dettagli. A questo proposito, ammesso che leggerai mai questo commento, sarebbe stupendo sapere cosa ne pensi di Eragon stesso, che nonostante la trama tutto sommato banalotta ci ho sempre trovato tantissime cose quantomeno interessanti e originali come ad esempio una differenziazione fra maghi e stregoni con diverse dinamiche e diversi rischi nonchè una direi vasta costruzione del mondo stesso chiaramente nemmeno paragonabile ad un lavoro Tolkieniano ma sarebbe ingiusto paragonare un quattordicenne ad un docente di oxford.
@caleel potresti fare video più spesso su il nostro Harry . Mi fai molto compagnia quando spesso sono solo
Like per farglielo leggere
👇🏻
Caleel e Harry Potter: chi litiga si ama
Ma quando silente doveva essere arrestato sbaglio o sconfiggeva da solo tutti i presenti e solo nel film usa la fenice per teletrasportarsi?
Schianta tutti, con l'aiuto di Fanny (anche se è un po' nebuloso come passaggio, perché se da un lato sembra sia merito della fenice, dall'altro dice "ho dovuto mettere ko anche Kingsley" come se avesse fatto tutto da solo) e poi, letteralmente:
"Fanny fece il giro dell’ufficio e si librò bassa sopra di lui. Silente lasciò andare Harry e levò una mano per afferrare la lunga coda dorata della fenice. Un attimo dopo erano entrambi scomparsi in un lampo di fuoco."
Prima schianta tutti, poi scompare con la fenice. Comunque, in un altro passaggio, Silente dice che lui può materializzarsi e smaterializzarsi a Hogwarts, perché è un privilegio della sua carica di preside.
@@evafantozzi668 quello solo nel film
La parte di Silente che si smaterializza con Fanny è solo nel film, nel libro è Silente che fa svenire tutti tranne Harry McGranitt e Marietta e poi se non sbaglio va via con la metropolvere
Vi segnalo moltres a 9:46
Inoltre, il maiale a 16:35
le transizioni di sto video sono qualcosa che va ben oltre il sublime
Wingardium Leviosa!❤😍😂😂😘💕 che ricordi, speriamo che la serie su Harry Potter non rovini tutta l'opera... e che ci sia Pix... Chiunque faccia impazzire La Umbridge e Gazza è mio amico! 😈
Quale serie? Dove?
Finalmente questo video e mi trovo pienamente d'accordo. È sempre stata una delle cose che mi davano fastidio della saga. Ovviamente riconosco i pregi, ma ho sempre percepito la costruzione della Rowling come un po' campata per aria, come dici per esempio riguardo al deus ex machina che interviene ogni volta a salvare Harry o a risolvere certe situazioni. Se ne parla come difetto del sistema magico, ma credo sia proprio un difetto della narrazione: quando non si sa come uscirne si usa la magia, perché? Non serve spiegare, è magia! Che penso sia proprio la cosa più da evitare in assoluto. Poi credo che nei libri dal quarto in poi anche alcune improvvisazioni abbiano aspetto più organico e più accettabile... ma certe cose sono evidentemente puro frutto di convenienza e si vede che certe premesse vengono abbandonate per trascuratezza. Introdurre dei livelli di forza o diverse capacità di apprendimento riguardo a gesti e parole negli incantesimi, anche solo con poche frasi casuali avrebbe dato molto più realismo. Apprezzo tantissimo la scrittura della Rowling e tutto sommato anche la trama, ma queste imprecisioni mi hanno sempre tenuta un po' distaccata, abituata a altre opere in cui i canoni erano più rigidi e quindi la tensione era molto più concreta. Mi ritrovo su tutto quello che hai detto e devo dire è piacevole sentire qualcuno esprimere quello che è stato il mio pensiero per un sacco di tempo.
Viene detto esplicitamente che l'uso degli incantesimi non verbali è una tecnica molto avanzata. È ovvio che dipenda dalle abilità soggettive del mago non è casuale. Allo stesso modo come una persona potrebbe essere portata nella guida dei caccia o di un astronave mentre altre persone non saprebbero nemmeno da dove iniziare. La magia di un minorenne viene tracciata grazie a un atto incantesimo non viene percepita. Non è vero cosa stai dicendo? E i patronus allora non mi pare che tutti fossero capaci di usare i patronus allo stesso modo. Ma il meccanismo della lealtà della bacchetta per disarmo vale solo per quella di San buco!
* Sambuco
Analisi come sempre molto ben fatta, ma sono in disaccordo su Fanny, ed in particolar modo sul sostenere che è qualcosa che non è mai stato introdotto prima. Sin dal secondo libro è chiarito che alcune specie magiche (vedasi elfi domestici) sono in grado di apparire all'interno di Hogwarts senza problemi e limitazioni, quindi è abbastanza ragionevole che una creatura per di più leggendaria sia in grado di fare la stessa cosa.
Ma della magia di Eragon cosa ne pensi?
Ora vogliamo un video su avatar e il sistema magico (video bellissimo)
16:34 Easter Egg.
Livellando Harry Potter ha preso un talento di metamagia: ora può lanciare incantesimi senza componenti verbali
9:46 sono morto.
Allora per il discorso della smaterializzazione ad Hogwarts, Silente può rimuovere gli incantesimi di anti smaterializzazione, come vediamo nel sesto libro per fare gli esami
O quando tornano con harry dalla grotta dell'horqrux e Silente inizia a parlare una lingua che harry non conosce
Hai mai letto eragon? Uno dei sistemi magici più belli
Probabilmente la Rowling, nel tentativo di creare un mondo meraviglioso, ricco di sorprese, con una magia tendenzialmente positiva che potesse suscitare stupore nel lettore e fargli brillare gli occhi (intento più che onorevole), si sia lasciata prendere un po’ troppo la mano, introducendo tantissimi strumenti e oggetti magici che, a conti fatti, diventano davvero difficili da gestire.
Comunque, opinione personale, credo che una gerarchia di potenza tra i maghi esista: per quanto non chiaramente specificato forse, si ha la netta sensazione che effettivamente un incantesimo lanciato da Silente o Voldemort possa risultare più potente ed efficace dello stesso incantesimo lanciato da uno studente. Può essere potenza innata, oppure una riproduzione perfetta della formula e dei gesti necessari a generare l’incantesimo (per quanto, come tu stesso hai detto, questi due aspetti vengano messi un po’ in secondo piano con il proseguire della storia, e ho paura che sia anche per favorire l’azione e il ritmo degli scontri). In questo senso, che magari può essere più coerentemente inserito nel sistema di Harry Potter, che appunto fa leva soprattutto sulla conoscenza che su doti intrinseche del mago, la gerarchia nascerebbe dal fatto che solo il mago più attento, che ha studiato di più e che conosce a menadito dettagli e segreti di pronunce e gesti, può sbloccare il reale potenziale di quell’incantesimo, gli altri ne useranno una versione monca.
Concludo dicendo che, ancora una volta, abbiamo la prova che creare un mondo fantasy coerente e non contraddittorio, è tutt’altro che una passeggiata. Dipende tutto da ciò a cui si vuole dare priorità (e mi rifaccio al concetto di ESTRAPOLAZIONE di cui avevi parlato nel precedente video): voglio creare un mondo con determinate regole magiche perché porca di quella miseria voglio che i maghi possano fare quello che vogliono perché la magia è fighissima e ne voglio tantissima? Allora avrò dei vincoli sulla struttura sociale del mondo stesso. Voglio creare un mondo con una determinata struttura perché mannaggia voglio che i maghi partano in minoranza per poi cercare un riscatto sociale come ribelli? Allora dovrò creare un sistema magico che giustifichi il fatto che i maghi partano in minoranza.
Perdona il mio lungo commento e complimenti per queste interessanti analisi!
11.00 quella è magia dei folletti...
Il frame nascosto di James quando parli del "maiale", è top.
"perché io sono uno scrittore di fantasy"...................... ah, okay
non vedo l'ora di leggere i suoi libri!
Ciao Caleel, inizio con il dire che è proprio un bel video, spiegato molto bene! Sono d'accordo con te quasi su tutto ma c'è un punto che non mi è molto chiaro! A me pare di ricordare che, nei libri, venga lasciato intendere che le leggi di Hogwarts non valgano anche per le creature magiche (es. gli elfi domestici si possono materializzare e smaterializzare a e da Hogwarts)! Quindi a logica Fanny, che è una fenice, dovrebbe poter usare i suoi poteri, giusto? Grazie in anticipo e continua così!