La processione degli "Otto Santi" Ruvo di Puglia.
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- Опубликовано: 15 сен 2024
- Cuscini donati nel 1943 da mio nonno materno Pellegrini Michele,commerciate di tessuti in corso Ettore Carafa.In un clima di misticismo e fede, in un'atmosfera suggestiva e coinvolgente, la notte tra il Mercoledì e il Giovedì Santo rappresenta l'appuntamento tanto atteso non solo dalla Città ma soprattutto dai numerosi turisti e appassionati che, nonostante la fredda mattinata primaverile, non esitano a vivere uno dei momenti più belli della Settimana Santa Rubastina: la processione degli "Otto Santi".
Questo è il nome con cui popolarmente si indica il gruppo statuario del " trasporto di Gesù al sepolcro", di notevole fattura e di grande impatto emotivo, realizzato nel 1920 dal Maestro Raffaele Caretta.
L'opera in cartapesta, è composta da otto personaggi: Giuseppe d'Arimatea e Nicodemo, il Cristo morto avvolto nel bianco lenzuolo e sormontato da un piccolo angelo che reca una corona luminosa, la Madonna Addolorata e S. Giovanni e nell' ultima fila la Maddalena, Maria di Cleofa e Maria Salome. La processione molto conosciuta e amata in modo particolare dagli emigrati che tornano numerosi in tale circostanza, è organizzata dalla Confraternita di S. Rocco che ha sede nella omonima chiesetta . Suggestivo il percorso della processione che, a passo lentissimo, scandito dai colpi lugubri del tamburo e dalle melodie struggenti della banda che squarcia il silenzio della notte, attraversa le strette e difficoltose strade del centro antico, illuminate da molteplici lumini e impallidite dai bianchi lenzuoli appesi ai balconi che ricordano simbolicamente la sindone che avvolse il corpo di Gesù.
Ciao dovete venire tutti a ruba vedere l'anno prossimo gli otto santi La confraternita di San Rocco
A
Marcia funebre "Piccolo Angelo"
Una delle processioni più belle dell'intera settimana santa pugliese per la bellezza del simulacro ma perchè proprio l'insolita notte tra il Mercoledì e il Giovedì?. Sarebbe calzata perfettamente a pennello durante la notte tra il Venerdi e Sabato come da liturgia. Non vorrei l' erronea tendenza ad attribuire la giornata del Giovedì Santo al giorno dei "Sepolcri" (Altari della reposizione) e quindi portando alla processione della "Deposizione al sepolcro"; sarebbe questo l'unico motivo quasi plausibile in una chiave di lettura folkloristica
Il motivo è un altro. Prima della riforma liturgica voluta da Pio XII, volta ad introdurre la Messa Crismale nel mattino del Giovedì Santo, facendo quindi slittare la Missa in Coena Domini alla sera (non ci lasciamo ingannare dal nome di questa ultima celebrazione: fino agli anni '50 essa si svolgeva entro mezzogiorno), almeno il rientro della processione avveniva in piena regola con la liturgia. Del resto, quella del Giovedì Santo era ai tempi - ed anche oggi, volendo - l'unica data libera per l'introduzione di un altro rito processionale, essendo il Venerdì Santo dedicato ai Misteri ed il Sabato Santo alla Pietà.
Prima di scrivere, leggete un pò la storia di questi riti. Troverete tutte le risposte che cercate
@@maurodebari7471 Ho solamente chiesto, senza essere maleducato. Sono tranese e ho sempre amato i riti della settimana santa ruvese..
E non avete visto niente... non avete visto i misteri e la processione del Cristo risorto