la ballata della collina di campanule

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  • Опубликовано: 2 окт 2024
  • LA BALLATA DELLA COLLINA DI CAMPANULE
    Questa è la ballata della collina di campanule,
    della collina di campanule e dei suoi segreti.
    C'era una collina di campanule viola,
    il vento soffiava, il sole calava.
    C'era una collina di campanule viola,
    campanule danzanti sul finir del dì.
    Corolle istoriate di macchie rosate,
    formavano onde in seno al vento.
    Corolle istoriate di macchie rosate,
    il verde del colle increspavano inquiete:
    misteri sussurravano,
    (che il vento ululando
    tentava di celare):
    i misteri del Male.
    Misteri sussurravano,
    (che il vento ululando
    tentava di celare):
    i misteri del Male.
    Nell'erba mormoravano proseguendo la danza,
    pregne dell'oro del sole morente,
    nell'erba mormoravano proseguendo la danza,
    di sangue, di streghe, di vite infrante;
    scorgevano ombre,
    ai piedi del colle,
    quando la luna
    iniziava le sue veglie.
    Scorgevano ombre,
    ai piedi del colle,
    quando la luna
    iniziava le sue veglie.
    Questa è la ballata della collina di campanule,
    della collina di campanule e dei suoi segreti.
    Le campanule chinavano
    il capo riverente.
    Il sole salutavano,
    salutavano il vento,
    si muovevano a stento.
    L'astro dorato si tuffava
    nel vuoto e stremava
    con esso il vento.
    Il cielo era spento.
    D'un tratto:
    tre ombre e una luce comparvero lontano.
    Tre streghe, una torcia e un fagotto in mano.
    Nella fredda notte avanzaron silenti,
    torcendosi le mani, digrignando i denti.
    In una nera buca scavata appena,
    il piccolo fagotto strillante gettarono.
    Senza rimorso la terra vangarono
    e riempiron la fossa con feroce lena.
    Un urlo soffocato. Poi nulla più.
    L'atroce misfatto era compiuto.
    Con sguardi malvagi le vecchie serpi,
    attorno al cumulo presero a ballare.
    Con antiche parole e oscuri gesti,
    il capro diabolico volevano evocare.
    Ohè! Ohè!
    Ohè!
    Le campanule chine per lutto e per orrore,
    lacrime non avevano da piangere.
    Poiché il vento era fuggito in preda al terrore,
    il loro calice altrove non potevan volgere.
    Oh! Oh!
    Oh!
    Un rosso demonio dal capo cornuto,
    al rito delle streghe aveva risposto.
    Con un gemito sordo e un sibilo acuto,
    dalla nefanda fossa era sorto.
    Ohè! Ohè!
    Ohè!
    Le empie donne abbracciaron l'Oscuro,
    che con tre battiti delle sue ali possenti,
    si levò lesto in alto nel cielo,
    portando le streghe tra le nubi silenti.
    La luna che fino ad allora
    si era nascosta dietro alle montagne
    osò gettare uno sguardo di spalle
    nella vallata in quella triste ora.
    Il sabbat delle streghe
    era terminato.
    Il re del male
    avevano evocato.
    C'era una collina di campanule viola,
    il vento taceva, la luna sorgeva.
    C'era una collina di campanule viola,
    meste campanule nell'oscurità.
    Questa è la ballata della collina di campanule,
    della collina di campanule e dei suoi segreti.
    trascrizione letteraria di un brano musicale per piano da me composto

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