Dovresti fare una serie sulle guerre di indipendenza italiane, un po come facesti con la vita del grande Giulio Cesare. Te lo dico perché come racconti tu la storia non lo fa nessuno. ❤️
Ciao Roberto, come visitatore tedesco di una rievocazione storica a San Martino della Battaglia, dopo aver visto la lotta degli italiani e dei francesi contro gli austriaci , mi sono interessato alle guerre d'indipendenza italiane. Ecco perché sono stato molto contento della tua conferenza e non vedo l'ora che la storia continui.
Un documentario molto avvincente su questo periodo fondamentale della storia dell'Italia che ho scoperta studiando la vita di Giuseppe Verdi di cui il famoso " Va pensiero " dell'opera Nabucco fu proprio il primo inno d'indipendenza contro gli austriaci. Non vedo l'ora del prossimo episodio. Grazie mille.🙏 Caro saluto dalla Francia. 😀🇮🇹🇫🇷
Roberto fate un video sulla repubblica romana? sarebbe molto interessante, e' un periodo poco trattato ma molto importante! Grazie! Ottimo lavoro come sempre ;)
La rivolta di marzo a Vienna fu contro l’imperatore Ferdinando, Francesco Giuseppe divenne imperatore solo a dicembre dopo l’indicazione dello zio Ferdinando.
Scusate questo sfogo, Ma io amo l’Italia e vedere che alcuni fanno un italietta è umiliante!!! Io mi entusiasmo a vedere il tuo canale di scripta Manent mi dà orgoglio mi dà gioia di essere su questa Italia chiama l’Italia non la deride!!
Ottima narrazione delle due campagne della prima guerra risorgimentale, cui vorrei aggiungere una piccolissima precisazione, ed una segnalazione: 1. I Croati, sino al 1918, non erano "alleati" dell'Impero austro ungarico, ma semplicemente ne facevano parte: sarebbe lo stesso dire che i Gallesi erano alleati della Gran Bretagna durante le due guerre mondiali... 2. La I Guerra d'Indipendenza vide anche la partecipazione di forze navali: la Marina Regia Sarda, quella delle Due Sicilie, quella pontificia, tutte accorse nell'Adriatico per soccorrere Venezia, che a sua volta si era dotata di una modesta flotta da guerra, contro la Marina austriaca , che, dotata solo di navi da guerra a vela, si rinchiuse nella base di Trieste, evitando ogni eventuale contatto di fuoco contro la coalizione "italiana" meglio armata e dotata di una buona percentuale di unità a vapore. Così andò che fu solo la Marina di Carlo Alberto, comandata da Giuseppe Albini e dal padre di Goffredo Mameli, a compiere qualche piccola azione relativa al blocco di Trieste, rimanendo poi in Adriatico (con base ad Ancona, porto degli Stati della Chiesa) anche quando la flotta napoletana se ne ritiro', e sin dopo la fine della II campagna e la sconfitta di Novara. Il Tuo aff.mo e modestissimo storico navale dilettante aveva scritto su questo argomento sulla "Rivista Italiana Difesa" nei primi anni Duemila... Cordialmente e con stima Paolo Cau
ciao Roberto bellissimo documentario molto interessante sarebbe bello anche le altre due guerre di indipendenza anche un video su Cavour e il risorgimento
Ancora una volta complimenti per la qualità dei contenuti e per le modalità comunicative. Se nel futuro dovesse progettare altri video sul risorgimento, mi permetto di suggerire la figura di Giorgio Asproni, l'uomo che, per dirne solo una, fece da mediatore fra Garibaldi, Alexandre Dumas e Samuel Colt. Di sicuro un soggetto molto originale e pieno di sorprese.
Gesù Roberto, riesci a raccontare questi avvenimenti in una maniera tale che mi sembra di sentirli oggi per la prima volta, pur avendoli studiati ai miei tempi. Aggiungo che a Curtatone morì un mio concittadino, Prof. Leopoldo Pilla, comandante di un reggimento di studenti.
e a proposito della famosa carica di Pastrengo dei Carabinieri una curiosità: la decisione di caricare fu presa per salvare la vita a Carlo Alberto che si era spinto troppo avanti ed era circondato dalle truppe Austriache insieme a pochi uomini della sua guardia personale
A Curtatone e Montanara non c'erano regolari piemontesi ma a Curtatone circa mille studenti modenesi e toscani e a Montanara circa duemila "Cacciatori" napoletani che si erano rifiutati di obbedire all'ordine abbandonare la lotta
Complimenti. Aggiungo una considerazione: come gli Etruschi insegnano, quando si è divisi in tante fazioni, si perde sempre. La storia è maestra di vita ma gli uomini non la stanno ad ascoltare.
Grazie Roberto, mi piace moltissimo questa parte della storia. Mio bis bis nonno Giuseppe Petrigh e nato a 1866 in un piccolo borgo chiamato Canal di Grivo, vicino a Faedis (Udine). E nato nell' impero austroungarico e dopo alcuni mesi e diventato Regno d'Italia o Regno dell Veneto, non sono sicuro. Nell 1985 ( più o meno) e arrivato all Argentina per fuggire alla fame o per qualche altro motivo. Adesso e parte della mia storia familiare
Complimenti faccio il paragone fra te e Barbero. Non voglio dire che barbero sa meno di te, perché lui sa più di te, Ma quello che voglio dire è che tu onori di più tuo paese senza metterci dentro i pettegolezzi che potrebbero infangare la memoria storica dell’Italia dando ragione stranieri che dicono peste corna di noi. Quindi eticamente tu sei un vero italiano è un ottimo narratore la mia scelta tra te e Barbero pur guardandolo ancora, non a scelta ! Preferisco la tua classe che onora di più l’Italia e qui ci si dovrebbe chinare il capo. Dovete capire tutti quelli che leggeranno questo commento che non è con i pettegolezzi si migliora un canale e sei tu in un bel paniere pieno di squisitezze ci metti tante fettecchie, Renderai delle notizie importanti pattume !!! i veri storici quelli che hanno un’etica importante e non fanno pur di avere consensi gossip.👎
Credo che Carlo Alberto sia stato il migliore di Casa Savoia, anche se all'epoca fu soprannominato "il Re tentenna", però ricordiamoci che nel bel mezzo della guerra fù tradito dal Papa e dai Borbone. 😎
Bel documentario e lodevole, visto che la storia d'Italia noi italiani la conosciamo poco. Personalmente sono molto appassionato dell'argomento. Posso proporre un suggerimento? Anche nei dizionari si fa questo tipo di distinzione, in sintesi: nazione è il popolo, con la sua cultura, le sue radici e la sua lingua. Patria è la terra e le tradizioni del popolo. Cosa diversa... è lo Stato. l'Italia può essere dunque pensata secondo ciascuno di questi tre concetti, col particolare fondamentale che, evidentemente, la Nazione, cioè il popolo, esiste indipendentemente e a prescindere dai confini amministrativi degli stati. Perché gli italiani hanno fatto la rivoluzione? Perché erano prigionieri e divisi. Da notare che una nazione può essere costituita da più popoli che condividono una piattaforma culturale, linguistica e di tradizione identitaria. È il caso italiano, ma anche di altre nazioni europee. Se esempio, quella tedesca o quella spagnola
"Ah pensiero sull'Ali dorate [.] O mia patria sii bella perduta" Anni dopo ci sarà la rivincita a Solferino e San Martino anche se verremo piantati in asso a Villa Franca dai mangia rane. Se non si scrivono al canale di Scripta Manent del nobile Trizio dovranno imparare la versione estesa dell'inno di Mamelli, tutte le strofe sconosciute e conosciute dell'inno nazionale. Viva l'Italia
Ascoltato solo oggi... sempre bravo. Un periodo storico che non viene mai spiegato bene e che si giudica anche noioso e invece..... lo sapevi che la Marcia di Radezki, così trascinante e allegra è stata composta per festeggiare la riconquista di Venezia nel '49? Aspetto il seguito per ripassare la nostra Storia. E come minaccia proporrei: "se non vi iscrivete subito a Scripta Manent dovrete proteggere il re a Pastrengo da soli, ottenendo la Vittoria come hanno fatto i carabinieri con la famosa carica." Ciao
3:59 a dire di tanti in quel periodo in Europa era la Spagna quella più arretrata di tutte Infatti le ha cominciato la sua rivoluzione industriale solo dopo la Seconda Guerra Mondiale
Chi si non si iscrive al canale sarà costretto mangiare dal lunedì al venerdì la pasta con la marmellata e alla sera bisogna cantare l'inno nazionale austriaco come se fosse il padre nostro , nel weekend invece di mangiare la pasta con il ragù si mangerà la pasta con il ketchup
Attento, Trizio! L'ultima asburgica vera e propria fu Maria Teresa. I suoi figli erano "di Lorena" e da allora la dinastia è stata chiamata "Asburgo-Lorena".
Un buon lavoro. Complimenti. Ma una domanda é d’obbligo. Carlo Alberto interviene davvero per arginare dei rivoluzionari oppure vede in loro grazie alla grandissima capacità politica di Cavour, una guerra ai danni dell‘Austri che avrebbe potuto portare soprattutto vantaggi economici ad un Regno Piemontese devastato dai debiti economici provocati dalla incapacità della monarchia Sabauda? In fondo il piemonte con l‘emanazione della costituzione era protetto dalle rivoluzioni post caduta di Napoleone. Quindi secondo me sarebbe bello si potesse approfondire questa parte storica che poco viene citata nella scuola e che da spazio invece ad un falso storico di un Piemonte patriota che si sacrifica per formare l’Italia
In realtà durante la prima guerra d'indipendenza Cavour non era primo ministro(Cavour diventa primo ministro nel 1852) e poi Carlo Alberto intervenne per non essere incolpato per non aver aiutato gli insorti nel momento di bisogno.
@@kiroleswahba8303 vero. Cavour non era primo ministro. Ma vorrei insistere sulla sua influenza politica che lo portò ad esserlo e al far intravvedere alla monarchia Sabauda una grossa opportunità per molti versi poi verificatasi. Un esempio fu quello che avvenne dopo l‘unità nel Sud Italia rispetto a quello che il sud italia come regno delle 2 sicilie era e rappresentava in europa rispetto al piemonte ( cultura, crescita produttività). Non vorrei entrare nella diatriba che sostengono ancora oggi comitati pro Regno delle due Sicilie ma i dati parlano da se. La controversia alla monarchia esplosa in europa fu la risposta alla restaurazione post rivoluzione francese e va dato atto a Cavour di averlo interpretato nel modo migliore. Mi piacerebbe discutere con la redazione di questo tema per dare una possibile buona e correta interpretazione dei fatti.
In realta' il debito pubblico piemontese era salito negli anni precedenti solo per gli investimenti infrastrutturali ed era in calo. Se ci fu devastazione di conti, fu a causa delle guerre d'indipendenza , che quindi non furono fatte per risollevare una voragine di debito che prima non c'era. Oltretutto il Regno delle 2 Sicilie era parecchio inferiore sia economicamente (le aziende erano quasi tutte in mano estera) che culturalmente al Regno di Sardegna ed e' corretto dire che il Piemonte si sacrifico' perche', come affermo' lo storico Galasso, l'unificazione nazionale poteva essere fatta solo dai Savoia o dai Borbone di Napoli che rifiutarono e con l'unificazione Torino perse lo status di capitale
Una Nazione nata male , dove molte regioni ed ex Stati prè unitari una volta annessi , non vennero trattati alla pari ,ma quasi come colonie, specialmente per quanto concerne l'ex reame meridionale. Se poi andiamo a studiarci gli staterelli come Ducato di Modena, Parma e Piacenza, scopriamo che erano Nazioni floride, ben organizzate a cui l'Unità non apportò grandi benefici.
Ok discuto dell'argomento. Proprio all'inizio del video hai espressamente fatto riferimento all'Italia settentrionale. Condivido in pieno. Era un problema dell'Italia del nord. Coinvolgere il sud è stato un atto coloniailista e brutale. L'unità d'Italia non si sarebbe mai dovuta fare. L'Italia non sarebbe mai dovuta esistere. Infatti questa è stata voluta da famiglie come i Rothschild. Una famiglia europea di origine ebraica. Cinque linee del ramo austriaco della famiglia sono state elevate alla nobiltà austriaca, avendo ricevuto baronie ereditarie dell'Impero asburgico dall'Imperatore Francesco II nel 1816. Raccontala bene la storia. Il meridione è stato defraudato delle sue ricchezze culturali, artistiche e naturali, oltre che economiche
d'accordo con te, la storia del Risorgimento a noi tramandata è stata "rivisitata" in modo tale da fare apparire i Savoia come "salvatori" e protettori dell'Italia, ma in realtà erano degli opportunisti che hanno visto la possibilità di conquistare dei territori a discapito di altre potenze occupanti. sia al Nord come al sud si voleva l'indipendenza, nel senso di basta dominazioni straniere, ma non per finire sotto un'altra potenza straniera, né al Sud né da noi al Nord volevamo i Savoia, volevamo essere indipendenti, peccato...
I Neoborbonici sparano falsità dal giorno 1, e ovviamente la gente ci crede, e non ne ha colpa. Come se non bastasse per creare una bufala ci vogliono pochi minuti, per smontarla delle ore. Pino Aprile nel testo "Carnefici" da pag. 391 a pag. 411 parla del cosiddetto "genocidio" avvenuto nei confronti del meridione. Peccato che in quelle stesse pagine dice: "Sulla cifra complessiva dei morti, non mi esprimo, non potendola provare". Perché parlare di qualcosa che non puoi provare? In ogni caso la tesi di Aprile viene avallata, così lui crede, dal fatto che il censimento del Regno delle due Sicilie del 1860 parla di tot. persone, ma poi, con le nuove statistiche ne mancano 120.000. Il problema? Innanzitutto non ci fu alcun censimento da parte del regno Borbonico durante il 1860, quel dato portato da Aprile si riferisce alle congetture fatte dall'Annuario Statistico Italiano in assenza di dati precisi precedenti, e che infatti lo stesso Correnti definirà errate. Infatti se al sud mancavano 120.000 persone nel Lombardo-Veneto ne mancavano 448.000 secondo i calcoli statistici Austriaci. Quindi cosa? Sono morte 448.000 persone? Ovviamente no. Le fonti? Tenete: "Censimento generale 31 Dicembre 1861: popolazione di diritto, TIp. Letteraria e degli ingegneri, Firenze 1865." "C. Correnti, P. Maestri, Annuario Statistico Italiano, Anno II, Tip. Letteraria, Torino 1864." "Specchio statistico dei comuni delle province meridionali d'Italia, Ferrante, Napoli 1861" "Svimez, 150 anni di statistiche italiane: Nord e Sud, 1861-2011, Il Mulino, Bologna 2011.". Il migliore è Ciano, che nel suo libro "I Savoia e il massacro del Sud, Grandmelò, Roma 1996, p. 34." dice "La fucilazione di massa divenne pratica quotidiana. Dal 1861 al 1871 un milione di contadini furono abbattuti. Mai nessuna statistica fu data dai piemontesi. Nessuno doveva sapere." E allora Ciano come fa a saperlo se non esistono fonti a riguardo? Insomma, che dire. Del Boca fa una cosa simile riguardo Fenestrelle nel libro "Maledetti Savoia, Piemme, Milano 2011, pag. 152" dove dice: "Certo, le vittime dovettero essere migliaia anche se non vennero registrate da nessuna parte", da chi, ma anche come, lo avrebbe appreso Del Boca non si sa, Del Boca non lo dice. Vogliamo i dati reali? Eccoli, i prigionieri erano 1.186 e restarono a Fenestrelle per meno di tre settimane, in tutto ne morirono 5. Le fonti: "Barbero, I prigionieri dei Savoia" e "Bossuto, Costanzo, Le Catene dei Savoia". In poche parole, dell'eccidio di Fenestrelle non si hanno prove, per ammissione stessa di coloro che dicono che ci sarebbe stato, mentre però esistono le prove del contrario. Parliamo di Pontelandolfo, vi va? A parlarne è Giordano Bruno Guerri nel libro "Il sangue del Sud, Milano 2010, pp. 140-151.", qui Guerri parla di 900 o addirittura 1000 morti secondo i calcoli recenti, probabilmente gonfiati, da parte dei nuovi studi dei meridionalisti. Il riferimento è a Pino Aprile che poco prima aveva scritto quelle cifre nel libro "Terroni, p. 57", e anche lui si rifà a qualcuno d'altro, e quel qualcuno è Ciano, che nel suo libro "I savoia e il massacro del Sud, pagina 85 e 180" parla di come centinaia di cittadini inermi furono trucidati dai Bersaglieri e che i morti superano sicuramente il migliaio ma di come le cifre reali non furono mai svelate dal governo piemontese. Le fonti per dire ciò? Ovviamente Ciano non ne ha, vi dovete fidare, così, in amicizia. E' ironico, ma a dare le cifre con le fonti è invece Gigi di Fiore nel libro "I vinti del Risorgimento, p. 258", dove ci dice che i morti tra agosto e settembre furono un totale di 112 morti. Insomma, non proprio un migliaio. Inoltre, questo tipo di vicende legate al brigantaggio, ahinoi erano presenti anche in epoca Borbonica, basti pensare al villaggio di Bosco. Analfabetismo? Alla monarchia borbonica poco importava dell'istruzione dei suoi sudditi e il censimento post-unitario parla chiaro: l'analfabetismo interessava a nord 464 maschi e 574 femmine su mille, mentre erano 835 i maschi e 938 su mille le donne che al sud non sapevano ne leggere ne scrivere. Infatti, nonostante il Regno delle due Sicilie vantasse una popolazione vasta, alla fine degli anni 30' dell'ottocento i fogli e le riviste meridionali erano poco più di 1/4 del totale pubblicato nell'intera penisola, cioè 40 su 188. Fonti: "C. Correnti, P. Maestri, Annuario Statistico Italiano, anno II, Tip. Letteraria, Torino 1864, p. 388." E. Di Ciommo, La nazione possibile. Mezzogiorno e questione nazionale nel 1848, Franco Angeli, Milano, p. 32." Aprile nel suo libro "Carnefici" scrive che documenti al centro di studi ancora in corso presso archivi locali del sud dimostrano che nelle Due Sicilie c'erano almeno una scuola pubblica maschile e una scuola pubblica femminile per ogni comune, oltre a una quantità enorme di scuole private. Le fonti di Pino Aprile? Non ci sono, non dice di quali archivi o documenti stia parlando, ne dove sono precisamente. Potrei andare avanti, ma non ho tutto il giorno. Potrei parlare come Pietrarsa non venne chiusa forzatamente o trasferita, bensì continuò ad operare fino al 1975, potrei parlare di come le aziende meridionali soffrirono dall'apertura dei mercati e molte chiusero per questo, potrei parlare del fatto che Mola nel libro "La liberazione d'Italia nell'opera della Massoneria" citi lo studioso Giulio Di Vita, peccato che di Giulio Di Vita non si abbiano tracce, e questa apocrifa fonte è però citata ovunque. L'unità di Italia la si voleva fare sia a nord che a sud, chiaro che fosse un qualcosa che interessava la borghesia in particolar modo, che era distaccata dai nobili e abbastanza istruita da avere una propria coscienza politica reale. Inoltre in nessuna scuola viene insegnata sta favoletta che i Savoia fossero degli eroi, se non fosse stato per Cavour non si avrebbe avuto nulla, anzi, nelle scuole a venir eroicizzati sono soprattutto personaggi quali Mazzini, che era Repubblicani, altro che Savoia. Siamo in una Repubblica che ha scacciato i propri re, ovviamente nessun re viene eroicizzato. Ma non ho così tanto tempo, perciò vi lascio con due libri che fanno al caso di chi volesse comprendere la verità: "Pino Ippolito Armino, Il fantastico regno delle Due Sicilie, Editori Laterza" e "Renata De Lorenzo, Borbonia Felix, Salerno Editrici".
Miei bisnonni, uno dal impero austroungarico, l'altro dallo stato Pontificio, sono stati costretti ad scappare in Sudamerica per conto di questa cazzata massonica di Unità d'Italia.
Nel 1812 si ribellò Cagliari contro i Savoia,perché la Sardegna ha sempre patito il pugno di ferro dei Savoia. Sardegna che ha sempre patito la fame con i savoia
Chi non si iscrive al canale è un filo asburgico… e come tale sarà condannato ad ascoltare la marcia di Radetzky ed a battermi le mani ad oltranza fino a che non crolla stremato !!!😂😂
Una minuscola precisazione. Nella cartina iniziale, poco dopo il primo minuto, viene riportata la repubblica di Cracovia, ma questa era stata annessa dall'Austria due anni prima, nel 1846. D'imperio naturalmente
Perché "Battaglia del Goito"? Di Goito Goito è paese sul Mincio Sarebbe come dire "la battaglia del Pastrengo"... Curtatone e Montanara sono molto più vicini nella realtà, anche perché sono lo stesso luogo: Montanara è un paese, Curtatone è il comune che lo comprende... Scusate la pignoleria, ma sono mantovano e in questi luoghi ci sono cresciuto... A Montanara combatté il battaglione di universitari pisani: resistette stoicamente e si fece decimare sul posto dai regolari imperiali Per prendere meglio la mira, si dice che tagliarono la punta dei loro berretti universitari C'è un monumento a loro memoria nel comune di Curtatone
Caro Roberto, ora, se non fai i video sulle altre due guerre di indipendenza italiane, ti minaccio io questa volta! Visto che ti piace tanto la storia di roma antica, ti facciamo recitare a memoria tutto il diritto romano dagli albori alla versione odierna! Vedi tu!
Non riesco a capire a cosa mirasse l'intervento di truppe pontificie e di truppe napoletane che per i ovvie ragioni erano regni contrari all'unità d'Italia.Infatti dodici anni dopo questi due regni scomparvero fagocitati dal regno di Sardegna, cioè dai piemontesi.
Ma la battaglia di Curtatone e Montanara, pur vinta dagli Austriaci, non fu prima di quella di Goito, vinta dai Piemontesi? Io ricordo che fu la resistenza a Curtatone e Montanara che diede modo ai Piemontesi di presentarsi in forze a Goito e vincere. Tanto è vero che nei miei lontani anni di scuola Curtatone e Montanara venivano addirittura ricordate come vittorie dovute all'eroismo dei volontari Toscani, studenti universitari. Può darsi che tale errore fosse determinato da una imprecisione del testo scolastico che intendeva evidenziare il successo strategico di quella resistenza al fine della successiva vittoria di Goito. Allora i predetti testi scolastici insegnavano anche che il "Quadrilatero" formato da Verona, Mantova, Legnago e Peschiera era stato espugnato dai Piemontesi nonché menzionavano la vittoria di Garibaldi, al comando dei Cacciatori delle Alpi, a Luino. Potreste verificare? Comunque, che abbia ragione o torto, grazie per l'utile trasmissione in un periodo in cui molti commentatori si improvvisano storici mossi esclusivamente da pulsioni antitaliane.
Nessun errore. Ricordi benissimo. La battaglia di Curtatone e Montanara è avvenuta il giorno prima di quella di Goito ed è avvenuta esattamente come hai descritto. La battaglia di Pastrengo è avvenuta ancor prima, alla fine di Aprile del '48 mentre le battaglia che hai citato sono di un mese dopo, fine maggio '48. Quella di Luino fu più che altro una scaramuccia tra scappati di casa ( 4 gatti per parte rispetto alle battaglia di cui si è parlato ) ed avvenne un mese dopo i fatti di Goito.
Bravi Trizio,voi siete dei veri patrioti.Per amare l"Italia bisogna conoscerla.
Aar es s uccellie3ze6
Ave
Dovresti fare una serie sulle guerre di indipendenza italiane, un po come facesti con la vita del grande Giulio Cesare.
Te lo dico perché come racconti tu la storia non lo fa nessuno. ❤️
Ciao Roberto, come visitatore tedesco di una rievocazione storica a San Martino della Battaglia, dopo aver visto la lotta degli italiani e dei francesi contro gli austriaci , mi sono interessato alle guerre d'indipendenza italiane. Ecco perché sono stato molto contento della tua conferenza e non vedo l'ora che la storia continui.
Chi non si iscrive dovrà passare una serata con il Maresciallo Radetzky ascoltando la sua marcetta e mangiando specialità austriache
Bravissimo! Sono spagnola e ti ascolto tanto per praticare il mio italiano come per imparare della Storia di Italia. Ho capito tutto 👏👏👏👏
Ciao Tizio, quiero felicitarte por tu trabajo en divulgar la historia. Saludos desde Argentina
Un documentario molto avvincente su questo periodo fondamentale della storia dell'Italia che ho scoperta studiando la vita di Giuseppe Verdi di cui il famoso " Va pensiero " dell'opera Nabucco fu proprio il primo inno d'indipendenza contro gli austriaci. Non vedo l'ora del prossimo episodio.
Grazie mille.🙏
Caro saluto dalla Francia.
😀🇮🇹🇫🇷
Grazie come sempre, Roberto ! un plauso a te, a tuo fratello ed alla vostra squadra
Hai fatto un quadro della guerra molto più soddisfacente di quello fato dal mio prof. all'Università. Davvero complimenti!
Bel, racconto grazie mille per condividere!
Saluti dal Messico.
Roberto fate un video sulla repubblica romana? sarebbe molto interessante, e' un periodo poco trattato ma molto importante! Grazie! Ottimo lavoro come sempre ;)
Scusa intendo quella del 19simo secolo :D
Bravissimo Trizio, finalmente ho chiaro cosa e come è andata la prima guerra di indipendenza
Chi non si iscrive al canale dovrà andare a Milano ed erigere una serie di barricate sulla tangenziale nell'orario di punta.
😂😂😂
La rivolta di marzo a Vienna fu contro l’imperatore Ferdinando, Francesco Giuseppe divenne imperatore solo a dicembre dopo l’indicazione dello zio Ferdinando.
Anche le X giornate di Brescia sono un argomento interessante di quel periodo, grandissimo video comunque, complimenti.
Bellissimo documentario Roberto, chiaramente attendiamo i video delle altre guerre di indipendenza..
Come sempre estremamente interessante, curato ed esposto magistralmente! Grazie
Que bela narrativa, Trizio! Grazie!
Scusate questo sfogo,
Ma io amo l’Italia e vedere che alcuni fanno un italietta è umiliante!!!
Io mi entusiasmo a vedere il tuo canale di scripta Manent mi dà orgoglio mi dà gioia di essere su questa Italia chiama l’Italia non la deride!!
Bravo Trizio sei simpaticissimo e sempre molto chiaro nel raccontare
Grazie mille, bellissimo video. Ci sarà spero un seguito?
Ottima narrazione delle due campagne della prima guerra risorgimentale, cui vorrei aggiungere una piccolissima precisazione, ed una segnalazione:
1. I Croati, sino al 1918, non erano "alleati" dell'Impero austro ungarico, ma semplicemente ne facevano parte: sarebbe lo stesso dire che i Gallesi erano alleati della Gran Bretagna durante le due guerre mondiali...
2. La I Guerra d'Indipendenza vide anche la partecipazione di forze navali: la Marina Regia Sarda, quella delle Due Sicilie, quella pontificia, tutte accorse nell'Adriatico per soccorrere Venezia, che a sua volta si era dotata di una modesta flotta da guerra, contro la Marina austriaca , che, dotata solo di navi da guerra a vela, si rinchiuse nella base di Trieste, evitando ogni eventuale contatto di fuoco contro la coalizione "italiana" meglio armata e dotata di una buona percentuale di unità a vapore. Così andò che fu solo la Marina di Carlo Alberto, comandata da Giuseppe Albini e dal padre di Goffredo Mameli, a compiere qualche piccola azione relativa al blocco di Trieste, rimanendo poi in Adriatico (con base ad Ancona, porto degli Stati della Chiesa) anche quando la flotta napoletana se ne ritiro', e sin dopo la fine della II campagna e la sconfitta di Novara.
Il Tuo aff.mo e modestissimo storico navale dilettante aveva scritto su questo argomento sulla "Rivista Italiana Difesa" nei primi anni Duemila...
Cordialmente e con stima
Paolo Cau
Attendo il video della seconda guerra d’indipendenza. Complimenti
Molto bello, mi piacerebbe un video anche riguardo la seconda guerra di indipendenza
bravissimo come sempre, continua così, avrai sempre il nostro appoggio. Grazie
ciao Roberto bellissimo documentario molto interessante sarebbe bello anche le altre due guerre di indipendenza anche un video su Cavour e il risorgimento
Roberto complimenti per questo video : mi ha fatto risorgere un sano sentimento patriottico.
Ancora una volta complimenti per la qualità dei contenuti e per le modalità comunicative. Se nel futuro dovesse progettare altri video sul risorgimento, mi permetto di suggerire la figura di Giorgio Asproni, l'uomo che, per dirne solo una, fece da mediatore fra Garibaldi, Alexandre Dumas e Samuel Colt. Di sicuro un soggetto molto originale e pieno di sorprese.
Complimenti per il video molto interessante
Gesù Roberto, riesci a raccontare questi avvenimenti in una maniera tale che mi sembra di sentirli oggi per la prima volta, pur avendoli studiati ai miei tempi. Aggiungo che a Curtatone morì un mio concittadino, Prof. Leopoldo Pilla, comandante di un reggimento di studenti.
La minaccia peggiore, secondo me, è l'invio a casa di un'orchestra che ogni giorno per ore e ore suona la Marcia di Radetzky.
A quando la seconda guerra di indipendenza?😁
Questo me lo sono gustato tutto d'un fiato
Bravo professore, applausi!
Mi sono iscritta al canale 😂
Chao Roberto!! Eu entendo 80% da sua aula, o que para mim e' muitissimo bom!! Meus parabens!! Espero entender 100% ate' o fim do ano. Obrigado.
e a proposito della famosa carica di Pastrengo dei Carabinieri una curiosità: la decisione di caricare fu presa per salvare la vita a Carlo Alberto che si era spinto troppo avanti ed era circondato dalle truppe Austriache insieme a pochi uomini della sua guardia personale
A Curtatone e Montanara non c'erano regolari piemontesi ma a Curtatone circa mille studenti modenesi e toscani e a Montanara circa duemila "Cacciatori" napoletani che si erano rifiutati di obbedire all'ordine abbandonare la lotta
Complimenti. Aggiungo una considerazione: come gli Etruschi insegnano, quando si è divisi in tante fazioni, si perde sempre. La storia è maestra di vita ma gli uomini non la stanno ad ascoltare.
Ma in realtà gli Etruschi erano tutte città-stato alleate tra di loro , che si sopportavano vicendevolmente
@@Dio-solaire-D.-Ethelo-Brando È vero, ma a volte si facevano la guerra tra loro. In ogni caso, la ringrazio per la precisazione.
@@bruno68berretta53 era delle guerre civili per lo più
Il primo moto d'indipendenza fu a Messina il primo settembre 1847, seguito da Reggio Calabria il giorno dopo.
Difatti a Messina centro c'è la via 1 Settembre 👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻
Grazie Trizio.
veramente bravo complimenti anche per lo short su Genova
Bellissimo e interessante👏👏👏👏
Grazie Roberto, mi piace moltissimo questa parte della storia. Mio bis bis nonno Giuseppe Petrigh e nato a 1866 in un piccolo borgo chiamato Canal di Grivo, vicino a Faedis (Udine). E nato nell' impero austroungarico e dopo alcuni mesi e diventato Regno d'Italia o Regno dell Veneto, non sono sicuro. Nell 1985 ( più o meno) e arrivato all Argentina per fuggire alla fame o per qualche altro motivo. Adesso e parte della mia storia familiare
E pensa che il tuo bis bis bis nonno e diventato suddito del regno d'Italia prima degli abitanti dello Stato Pontificio.
@@chetzdunchien Certo, è come dici tu. Mille grazie
Non ci credo che in 30 minuti di video non hai nemmeno accennato alle X Giornate di Brescia, la Leonessa d'Italia.
Complimenti faccio il paragone fra te e Barbero.
Non voglio dire che barbero sa meno di te,
perché lui sa più di te,
Ma quello che voglio dire è che tu onori di più tuo paese senza metterci dentro i pettegolezzi che potrebbero infangare la memoria storica dell’Italia dando ragione stranieri che dicono peste corna di noi.
Quindi eticamente tu sei un vero italiano è un ottimo narratore la mia scelta tra te e Barbero pur guardandolo ancora, non a scelta ! Preferisco la tua classe che onora di più l’Italia e qui ci si dovrebbe chinare il capo.
Dovete capire tutti quelli che leggeranno questo commento che non è con i pettegolezzi si migliora un canale e sei tu in un bel paniere pieno di squisitezze ci metti tante fettecchie,
Renderai delle notizie importanti pattume !!! i veri storici quelli che hanno un’etica importante e non fanno pur di avere consensi
gossip.👎
Credo che Carlo Alberto sia stato il migliore di Casa Savoia, anche se all'epoca fu soprannominato "il Re tentenna", però ricordiamoci che nel bel mezzo della guerra fù tradito dal Papa e dai Borbone. 😎
Grande Roberto, il risorgimento italiano non viene più ricordato come merita. 😎
vi mandiamo Johann Strauss a casa e nel vostro soggiorno comporra' giorno e notte la marcia di Radetzky con conseguenti prove musicali...
Un video sulla sexonda e terza guerra d indipendenza sarebbe bello da vedere
Muy bueno. Y la segunda?
Bel documentario e lodevole, visto che la storia d'Italia noi italiani la conosciamo poco. Personalmente sono molto appassionato dell'argomento.
Posso proporre un suggerimento? Anche nei dizionari si fa questo tipo di distinzione, in sintesi: nazione è il popolo, con la sua cultura, le sue radici e la sua lingua. Patria è la terra e le tradizioni del popolo. Cosa diversa... è lo Stato. l'Italia può essere dunque pensata secondo ciascuno di questi tre concetti, col particolare fondamentale che, evidentemente, la Nazione, cioè il popolo, esiste indipendentemente e a prescindere dai confini amministrativi degli stati. Perché gli italiani hanno fatto la rivoluzione? Perché erano prigionieri e divisi. Da notare che una nazione può essere costituita da più popoli che condividono una piattaforma culturale, linguistica e di tradizione identitaria. È il caso italiano, ma anche di altre nazioni europee. Se esempio, quella tedesca o quella spagnola
Quando esce il video della 2 guerra d'indipendenza?
Farai anche le altre due?
Ma perchè non metti le tue puntate in un podcast su spotify?
Grazie
"Ah pensiero sull'Ali dorate [.] O mia patria sii bella perduta"
Anni dopo ci sarà la rivincita a Solferino e San Martino anche se verremo piantati in asso a Villa Franca dai mangia rane.
Se non si scrivono al canale di Scripta Manent del nobile Trizio dovranno imparare la versione estesa dell'inno di Mamelli, tutte le strofe sconosciute e conosciute dell'inno nazionale. Viva l'Italia
Ascoltato solo oggi... sempre bravo. Un periodo storico che non viene mai spiegato bene e che si giudica anche noioso e invece..... lo sapevi che la Marcia di Radezki, così trascinante e allegra è stata composta per festeggiare la riconquista di Venezia nel '49? Aspetto il seguito per ripassare la nostra Storia. E come minaccia proporrei: "se non vi iscrivete subito a Scripta Manent dovrete proteggere il re a Pastrengo da soli, ottenendo la Vittoria come hanno fatto i carabinieri con la famosa carica." Ciao
Dovresti fare un video sulla nascita del Regno di Sardegna
3:59 a dire di tanti in quel periodo in Europa era la Spagna quella più arretrata di tutte Infatti le ha cominciato la sua rivoluzione industriale solo dopo la Seconda Guerra Mondiale
in descrizione c'è scritto "Federico II" , anziché "Ferdinando II"
Bellissimo come sempre! Se non vi iscrivete vi obblighiamo a suonare la marcia di Radetski a memoria senza spartito
Chi non si inscrive al canale, dovrà trovare la spiegazione di oggi nell'inno Fratelli d'Italia.
Chi si non si iscrive al canale sarà costretto mangiare dal lunedì al venerdì la pasta con la marmellata e alla sera bisogna cantare l'inno nazionale austriaco come se fosse il padre nostro , nel weekend invece di mangiare la pasta con il ragù si mangerà la pasta con il ketchup
Quando farai la 2guerra d indipendenza
Trizio non e'un guerrafondaio, e poi non ha soldati
@@pietrodurso211 dai, arruoliamoci
Attento, Trizio! L'ultima asburgica vera e propria fu Maria Teresa. I suoi figli erano "di Lorena" e da allora la dinastia è stata chiamata "Asburgo-Lorena".
Fai un video sulla seconda e terza guerra d indipendenza
Chi non si iscrive al canale dovrà imparare il nome completo di Radetzky
Un buon lavoro. Complimenti. Ma una domanda é d’obbligo. Carlo Alberto interviene davvero per arginare dei rivoluzionari oppure vede in loro grazie alla grandissima capacità politica di Cavour, una guerra ai danni dell‘Austri che avrebbe potuto portare soprattutto vantaggi economici ad un Regno Piemontese devastato dai debiti economici provocati dalla incapacità della monarchia Sabauda? In fondo il piemonte con l‘emanazione della costituzione era protetto dalle rivoluzioni post caduta di Napoleone. Quindi secondo me sarebbe bello si potesse approfondire questa parte storica che poco viene citata nella scuola e che da spazio invece ad un falso storico di un Piemonte patriota che si sacrifica per formare l’Italia
In realtà durante la prima guerra d'indipendenza Cavour non era primo ministro(Cavour diventa primo ministro nel 1852) e poi Carlo Alberto intervenne per non
essere incolpato per non aver aiutato gli insorti nel momento di bisogno.
@@kiroleswahba8303 vero. Cavour non era primo ministro. Ma vorrei insistere sulla sua influenza politica che lo portò ad esserlo e al far intravvedere alla monarchia Sabauda una grossa opportunità per molti versi poi verificatasi. Un esempio fu quello che avvenne dopo l‘unità nel Sud Italia rispetto a quello che il sud italia come regno delle 2 sicilie era e rappresentava in europa rispetto al piemonte ( cultura, crescita produttività). Non vorrei entrare nella diatriba che sostengono ancora oggi comitati pro Regno delle due Sicilie ma i dati parlano da se. La controversia alla monarchia esplosa in europa fu la risposta alla restaurazione post rivoluzione francese e va dato atto a Cavour di averlo interpretato nel modo migliore. Mi piacerebbe discutere con la redazione di questo tema per dare una possibile buona e correta interpretazione dei fatti.
In realta' il debito pubblico piemontese era salito negli anni precedenti solo per gli investimenti infrastrutturali ed era in calo. Se ci fu devastazione di conti, fu a causa delle guerre d'indipendenza , che quindi non furono fatte per risollevare una voragine di debito che prima non c'era. Oltretutto il Regno delle 2 Sicilie era parecchio inferiore sia economicamente (le aziende erano quasi tutte in mano estera) che culturalmente al Regno di Sardegna ed e' corretto dire che il Piemonte si sacrifico' perche', come affermo' lo storico Galasso, l'unificazione nazionale poteva essere fatta solo dai Savoia o dai Borbone di Napoli che rifiutarono e con l'unificazione Torino perse lo status di capitale
Se non ci iscriviamo al canale, si andrà a passo di corsa fino a Vienna. Ovviamente in inverno e senza scarpe.
Chi non si iscrive al canale dovrà andare dai neoborbonici per parlare di tutti i meriti dei Savoia
Una Nazione nata male , dove molte regioni ed ex Stati prè unitari una volta annessi , non vennero trattati alla pari ,ma quasi come colonie, specialmente per quanto concerne l'ex reame meridionale. Se poi andiamo a studiarci gli staterelli come Ducato di Modena, Parma e Piacenza, scopriamo che erano Nazioni floride, ben organizzate a cui l'Unità non apportò grandi benefici.
Ok discuto dell'argomento. Proprio all'inizio del video hai espressamente fatto riferimento all'Italia settentrionale. Condivido in pieno. Era un problema dell'Italia del nord. Coinvolgere il sud è stato un atto coloniailista e brutale. L'unità d'Italia non si sarebbe mai dovuta fare. L'Italia non sarebbe mai dovuta esistere. Infatti questa è stata voluta da famiglie come i Rothschild. Una famiglia europea di origine ebraica. Cinque linee del ramo austriaco della famiglia sono state elevate alla nobiltà austriaca, avendo ricevuto baronie ereditarie dell'Impero asburgico dall'Imperatore Francesco II nel 1816.
Raccontala bene la storia. Il meridione è stato defraudato delle sue ricchezze culturali, artistiche e naturali, oltre che economiche
d'accordo con te, la storia del Risorgimento a noi tramandata è stata "rivisitata" in modo tale da fare apparire i Savoia come "salvatori" e protettori dell'Italia, ma in realtà erano degli opportunisti che hanno visto la possibilità di conquistare dei territori a discapito di altre potenze occupanti. sia al Nord come al sud si voleva l'indipendenza, nel senso di basta dominazioni straniere, ma non per finire sotto un'altra potenza straniera, né al Sud né da noi al Nord volevamo i Savoia, volevamo essere indipendenti, peccato...
I Neoborbonici sparano falsità dal giorno 1, e ovviamente la gente ci crede, e non ne ha colpa. Come se non bastasse per creare una bufala ci vogliono pochi minuti, per smontarla delle ore.
Pino Aprile nel testo "Carnefici" da pag. 391 a pag. 411 parla del cosiddetto "genocidio" avvenuto nei confronti del meridione. Peccato che in quelle stesse pagine dice: "Sulla cifra complessiva dei morti, non mi esprimo, non potendola provare". Perché parlare di qualcosa che non puoi provare? In ogni caso la tesi di Aprile viene avallata, così lui crede, dal fatto che il censimento del Regno delle due Sicilie del 1860 parla di tot. persone, ma poi, con le nuove statistiche ne mancano 120.000. Il problema? Innanzitutto non ci fu alcun censimento da parte del regno Borbonico durante il 1860, quel dato portato da Aprile si riferisce alle congetture fatte dall'Annuario Statistico Italiano in assenza di dati precisi precedenti, e che infatti lo stesso Correnti definirà errate. Infatti se al sud mancavano 120.000 persone nel Lombardo-Veneto ne mancavano 448.000 secondo i calcoli statistici Austriaci. Quindi cosa? Sono morte 448.000 persone? Ovviamente no. Le fonti? Tenete: "Censimento generale 31 Dicembre 1861: popolazione di diritto, TIp. Letteraria e degli ingegneri, Firenze 1865." "C. Correnti, P. Maestri, Annuario Statistico Italiano, Anno II, Tip. Letteraria, Torino 1864." "Specchio statistico dei comuni delle province meridionali d'Italia, Ferrante, Napoli 1861" "Svimez, 150 anni di statistiche italiane: Nord e Sud, 1861-2011, Il Mulino, Bologna 2011.".
Il migliore è Ciano, che nel suo libro "I Savoia e il massacro del Sud, Grandmelò, Roma 1996, p. 34." dice "La fucilazione di massa divenne pratica quotidiana. Dal 1861 al 1871 un milione di contadini furono abbattuti. Mai nessuna statistica fu data dai piemontesi. Nessuno doveva sapere." E allora Ciano come fa a saperlo se non esistono fonti a riguardo? Insomma, che dire. Del Boca fa una cosa simile riguardo Fenestrelle nel libro "Maledetti Savoia, Piemme, Milano 2011, pag. 152" dove dice: "Certo, le vittime dovettero essere migliaia anche se non vennero registrate da nessuna parte", da chi, ma anche come, lo avrebbe appreso Del Boca non si sa, Del Boca non lo dice. Vogliamo i dati reali? Eccoli, i prigionieri erano 1.186 e restarono a Fenestrelle per meno di tre settimane, in tutto ne morirono 5. Le fonti: "Barbero, I prigionieri dei Savoia" e "Bossuto, Costanzo, Le Catene dei Savoia". In poche parole, dell'eccidio di Fenestrelle non si hanno prove, per ammissione stessa di coloro che dicono che ci sarebbe stato, mentre però esistono le prove del contrario.
Parliamo di Pontelandolfo, vi va? A parlarne è Giordano Bruno Guerri nel libro "Il sangue del Sud, Milano 2010, pp. 140-151.", qui Guerri parla di 900 o addirittura 1000 morti secondo i calcoli recenti, probabilmente gonfiati, da parte dei nuovi studi dei meridionalisti. Il riferimento è a Pino Aprile che poco prima aveva scritto quelle cifre nel libro "Terroni, p. 57", e anche lui si rifà a qualcuno d'altro, e quel qualcuno è Ciano, che nel suo libro "I savoia e il massacro del Sud, pagina 85 e 180" parla di come centinaia di cittadini inermi furono trucidati dai Bersaglieri e che i morti superano sicuramente il migliaio ma di come le cifre reali non furono mai svelate dal governo piemontese. Le fonti per dire ciò? Ovviamente Ciano non ne ha, vi dovete fidare, così, in amicizia. E' ironico, ma a dare le cifre con le fonti è invece Gigi di Fiore nel libro "I vinti del Risorgimento, p. 258", dove ci dice che i morti tra agosto e settembre furono un totale di 112 morti. Insomma, non proprio un migliaio. Inoltre, questo tipo di vicende legate al brigantaggio, ahinoi erano presenti anche in epoca Borbonica, basti pensare al villaggio di Bosco.
Analfabetismo? Alla monarchia borbonica poco importava dell'istruzione dei suoi sudditi e il censimento post-unitario parla chiaro: l'analfabetismo interessava a nord 464 maschi e 574 femmine su mille, mentre erano 835 i maschi e 938 su mille le donne che al sud non sapevano ne leggere ne scrivere. Infatti, nonostante il Regno delle due Sicilie vantasse una popolazione vasta, alla fine degli anni 30' dell'ottocento i fogli e le riviste meridionali erano poco più di 1/4 del totale pubblicato nell'intera penisola, cioè 40 su 188. Fonti: "C. Correnti, P. Maestri, Annuario Statistico Italiano, anno II, Tip. Letteraria, Torino 1864, p. 388." E. Di Ciommo, La nazione possibile. Mezzogiorno e questione nazionale nel 1848, Franco Angeli, Milano, p. 32." Aprile nel suo libro "Carnefici" scrive che documenti al centro di studi ancora in corso presso archivi locali del sud dimostrano che nelle Due Sicilie c'erano almeno una scuola pubblica maschile e una scuola pubblica femminile per ogni comune, oltre a una quantità enorme di scuole private. Le fonti di Pino Aprile? Non ci sono, non dice di quali archivi o documenti stia parlando, ne dove sono precisamente.
Potrei andare avanti, ma non ho tutto il giorno. Potrei parlare come Pietrarsa non venne chiusa forzatamente o trasferita, bensì continuò ad operare fino al 1975, potrei parlare di come le aziende meridionali soffrirono dall'apertura dei mercati e molte chiusero per questo, potrei parlare del fatto che Mola nel libro "La liberazione d'Italia nell'opera della Massoneria" citi lo studioso Giulio Di Vita, peccato che di Giulio Di Vita non si abbiano tracce, e questa apocrifa fonte è però citata ovunque. L'unità di Italia la si voleva fare sia a nord che a sud, chiaro che fosse un qualcosa che interessava la borghesia in particolar modo, che era distaccata dai nobili e abbastanza istruita da avere una propria coscienza politica reale. Inoltre in nessuna scuola viene insegnata sta favoletta che i Savoia fossero degli eroi, se non fosse stato per Cavour non si avrebbe avuto nulla, anzi, nelle scuole a venir eroicizzati sono soprattutto personaggi quali Mazzini, che era Repubblicani, altro che Savoia. Siamo in una Repubblica che ha scacciato i propri re, ovviamente nessun re viene eroicizzato. Ma non ho così tanto tempo, perciò vi lascio con due libri che fanno al caso di chi volesse comprendere la verità: "Pino Ippolito Armino, Il fantastico regno delle Due Sicilie, Editori Laterza" e "Renata De Lorenzo, Borbonia Felix, Salerno Editrici".
Miei bisnonni, uno dal impero austroungarico, l'altro dallo stato Pontificio, sono stati costretti ad scappare in Sudamerica per conto di questa cazzata massonica di Unità d'Italia.
Per favore ti chiedo di parlare anche della gloriosa resistenza della repubblica Romana ti ringrazio anticipatamente un saluto
Nel 1812 si ribellò Cagliari contro i Savoia,perché la Sardegna ha sempre patito il pugno di ferro dei Savoia.
Sardegna che ha sempre patito la fame con i savoia
Chi non si iscrive al canale è un filo asburgico… e come tale sarà condannato ad ascoltare la marcia di Radetzky ed a battermi le mani ad oltranza fino a che non crolla stremato !!!😂😂
Una minuscola precisazione. Nella cartina iniziale, poco dopo il primo minuto, viene riportata la repubblica di Cracovia, ma questa era stata annessa dall'Austria due anni prima, nel 1846. D'imperio naturalmente
Interessante, vêneto lá terra dele mio nono e de lá mia nona paterna
Perché "Battaglia del Goito"?
Di Goito
Goito è paese sul Mincio
Sarebbe come dire "la battaglia del Pastrengo"...
Curtatone e Montanara sono molto più vicini nella realtà, anche perché sono lo stesso luogo: Montanara è un paese, Curtatone è il comune che lo comprende...
Scusate la pignoleria, ma sono mantovano e in questi luoghi ci sono cresciuto...
A Montanara combatté il battaglione di universitari pisani: resistette stoicamente e si fece decimare sul posto dai regolari imperiali
Per prendere meglio la mira, si dice che tagliarono la punta dei loro berretti universitari
C'è un monumento a loro memoria nel comune di Curtatone
La mia minaccia è:
Recitare a memoria un'intera cantica a scelta della Divina Commedia. Ad ogni errore 30 frustate sulla schiena.
Così commovente che si deve rinunciare alla cena...
Sono stupefatta che sia diventata italiana guardando i vostri documentazioni, saluti da Berlino!
Scusa Roberto ma non hai parlato della Repubblica romana
Se non vi iscrivete sarete costretti a vedere per 24 ore di fila Pomeriggio 5
Caro Roberto, ora, se non fai i video sulle altre due guerre di indipendenza italiane, ti minaccio io questa volta! Visto che ti piace tanto la storia di roma antica, ti facciamo recitare a memoria tutto il diritto romano dagli albori alla versione odierna! Vedi tu!
Non riesco a capire a cosa mirasse l'intervento di truppe pontificie e di truppe napoletane che per i ovvie ragioni erano regni contrari all'unità d'Italia.Infatti dodici anni dopo questi due regni scomparvero fagocitati dal regno di Sardegna, cioè dai piemontesi.
De la segunda no encuentro nada tuyo.Lo dejaste a cargo de otro?
Súbito la 2a guerra di indipendenza
Il nome del generale sconfitto a Novara era GEROLAMO RAMORINO e non NAVARINO. Ramorino era un ex generale napoleonico
Viva il Piemonte , viva il conte Cavour 😍
Chi non mette like è filo-austriaco
"Chi non si iscrive sarà rimpinzato di Palle di Mozart fino a scoppiare"
Per chi non si iscrive, trasferimento allo Spielberg con trattamento da secolo XIX
Bello. Bello. Bello
ora come ora li rimpiango ogni singolo giorno.
e rimpiango gli spagnoli in sardegna
No dopo 161 anni bello🤩 ne mancano 3 più l impresa dei mille bello
1895 è arrivato all Argentina
Il morbo infuria
il pan ci manca
sul ponte sventola
bandiera bianca
E successo un 48
Ma la battaglia di Curtatone e Montanara, pur vinta dagli Austriaci, non fu prima di quella di Goito, vinta dai Piemontesi?
Io ricordo che fu la resistenza a Curtatone e Montanara che diede modo ai Piemontesi di presentarsi in forze a Goito e vincere.
Tanto è vero che nei miei lontani anni di scuola Curtatone e Montanara venivano addirittura ricordate come vittorie dovute all'eroismo dei volontari Toscani, studenti universitari. Può darsi che tale errore fosse determinato da una imprecisione del testo scolastico che intendeva evidenziare il successo strategico di quella resistenza al fine della successiva vittoria di Goito.
Allora i predetti testi scolastici insegnavano anche che il "Quadrilatero" formato da Verona, Mantova, Legnago e Peschiera era stato espugnato dai Piemontesi nonché menzionavano la vittoria di Garibaldi, al comando dei Cacciatori delle Alpi, a Luino.
Potreste verificare? Comunque, che abbia ragione o torto, grazie per l'utile trasmissione in un periodo in cui molti commentatori si improvvisano storici mossi esclusivamente da pulsioni antitaliane.
Nessun errore. Ricordi benissimo. La battaglia di Curtatone e Montanara è avvenuta il giorno prima di quella di Goito ed è avvenuta esattamente come hai descritto. La battaglia di Pastrengo è avvenuta ancor prima, alla fine di Aprile del '48 mentre le battaglia che hai citato sono di un mese dopo, fine maggio '48. Quella di Luino fu più che altro una scaramuccia tra scappati di casa ( 4 gatti per parte rispetto alle battaglia di cui si è parlato ) ed avvenne un mese dopo i fatti di Goito.
@@Shiktlah Molte grazie per la cortese risposta. Cordiali saluti
@@francescopalazzolo2319 Ma figurati, se ti sono stato un po' di aiuto mi fa piacere.
Tutto perfetto. Ma gli italiani non esistevano! Semmai parliamo di popoli italici.
La grandi vittorie di goito e pastrengo però non si può sentire😂
E da qui il detto qui succede un quarantotto