Esprimo gratitudine profonda all' Università gregoriana che mi ha dato la possibilità di seguire questa lezione di confronto così interessante e bella, che ancora una volta mi conferma come, nonostante le lingue e le culture di appartenenza siano le più diverse, l'intento di tutte le tradizioni ed i percorsi spirituali sia uno. Grazie a Gioia Lussana, per la sua grande preparazione, competenza e passione 🙏
Quarta Parte di risposta ad Antonio De Pietro: "Per quel che riguarda la mia esperienza, da giovane ho praticato e vissuto lo yoga, ho conosciuto e studiato le religioni orientali. Ma da quando ho vissuto la conversione ho sperimentato che il Cristianesimo non consiste in filosofie o miti, o in una vaga ricerca del senso della vita, o nello sforzo di un metodo o di una tecnica di "autotrascendenza" che annulla in un "Tutto cosmico", sebbene questo possa essere inteso come "amore universale"... Ho sperimentato nella mia carne che il Cristianesimo vissuto in prima persona è tutt'altra realtà. Per questo bisogna esortare e invitare i cristiani "pro forma" a non accontentarsi del loro stato, nel caso in cui potrebbero vivere di un generico senso religioso o di qualsivoglia religione, ma mettendo in pratica le parole di Gesù, di cercarlo fino a poterlo finalmente trovare nella pienezza del Rapporto amoroso prima di tutto da Egli stesso desiderato... Sì, perché il Cristianesimo non è altro che una storia d'AMORE con una Persona in Carne e Ossa: Gesù di Nazareth. Dai Vangeli e dal Nuovo Testamento si evince tale verità. Gesù lo si può incontrare vivo, basta desiderarlo e volerlo. Perché Egli è il Risorto, il Vivente e la risposta al mistero della vita e di ogni vita".
Come parla e come si muove questa persona ci mostra la sua integrità,e ci trasmette un impatto...al di là di quello che dice...(che è comunque interessante e può avere un utilità ai fini di un lavoro...”pratico”!!! Complimenti a gioia😊
Se non ho compreso male lei parlando dell'induismo..ha fatto cenno della coscienza immota è del dinamismo delle cose reali..,, mi scusi se esco fuori tema ma Parmenide ed Eraclito in questo allora non si contraddicono primo e secondo caso. Magnifica conferenza saluti.
La via Spirituale e' unica non ha religione preferita, ha l uomo come presenza, l anima pura, lo spirito che si incarna il divino in ciascun uomo , riconoscere in noi il divino.😍
Come può un prete cattolico comprendere la non dualità che sia in Occidente che in Oriente, avvengono non in un luogo spazio temporale ma semplicemente per Grazia . Lei bravissima nello spiegare divisione ,unità mistica non con il Divino ma nel Divino che è già qui, e non in un cielo separato è lontano. Grazie
Grazie Gioia , lo spirito di Margherita parla dentro te e si trasmette ancora a noi perchè 'lo spirito parla allo spirito con voce ineffabile'. Leggo il Miroir e l'ho anche regalato desiderando il fuoco di Margherita ed il suo distacco, la sua gioia ..il fine Amour. Quanto ha sofferto Margherita, quanto dolore ha dovuto tras formare per desiderare, volere, essere tutto ed essere nulla abbracciando tutte le creature ancora sofferenti in lei? Quanto ha sofferto questa donna fino a bruciare sul rogo!?
"Non è forse scritto nella vostra Legge: «Io ho detto voi siete dèi»? Se essa ha chiamato dèi coloro ai quali fu rivolta la parola di Dio, a colui che il Padre ha consacrato e mandato voi dite: Tu bestemmi?" (Giovanni 10, 34-36)
Terza Parte di risposta ad Antonio De Pietro: "Quando San Paolo afferma che "l'uomo spirituale può giudicare ogni cosa" ha in mente la sua esperienza mistica che è rapporto personale d'Amore con Cristo e non qualsivoglia spiritualità umana. Così è anche dei mistici cristiani che su questo punto sono stati unanimemente di una chiarezza sconcertante, ma nonostante ciò vengono citati in modo parziale e improprio. Una delle personalità che spesso da tale punto di vista è inflazionata è San Giovanni della Croce, che però ad esempio scrive: "Poiché in questa età di grazia la fede in Cristo è diventata stabile e la legge evangelica si è manifestata non v'è nessuna ragione che si interroghi Dio (...). Infatti dandoci il Figlio suo, che è la sua parola, l'unica che Egli pronunzi, in essa ci ha detto tutto in una sola volta e non ha più niente da manifestare". È facile citare parti parziali di testi per confermare le proprie visioni. Ma ciò non mi pare corretto, anche dal punto di vista metodologico e scientifico. Se dalla dottrina di San Giovanni della Croce escludiamo l'Amore di Cristo, falsiamo l'essenza della sua esperienza mistica".
Seconda parte di risposta ad Antonio De Pietro: "Ma ciò che ho ritenuto doveroso precisare è tutt'altra cosa. Credevo di essere stato abbastanza chiaro ed esaustivo... Il mio non voleva essere un "giudizio" sulla persona e sulla professionalità della relatrice, né sulle sue convinzioni spirituali e mistiche. Se ha la pazienza di rileggere con più attenzione il confronto scritto che abbiamo avuto con la docente o non so con chi, potrà rendersi conto di questo. E se su questo punto non sono stato abbastanza chiaro chiedo le mie scuse. Ho voluto solamente ricordare che per Noi cristiani è essenziale il rapporto con Cristo Gesù vero Dio e vero Uomo. Ciò sembra scontato, certo, ma in pratica ci si potrebbe chiedere se la visione incarnata del cristiano strettamente collegata alla realtà della Resurrezione possa conciliarsi con il mito, la filosofia e la mistica orientale. Il dialogo interreligioso è certamente altamente positivo, sicuramente necessario e proficuo, nonché il reciproco rispetto, che non deve certo annullare le diversità... E anche le inconciliabilità. Un'altra cosa è livellare tutto, accettando certe affermazioni offensive, perché non rispettose nei confronti della diversità. Nel confronto che ho suscitato in un mio precedente intervento di un anno fa, mi è arrivata tale risposta, che spero non sia della relatrice (Mr D): "Lei è pieno di concetti e condizionamenti riguardo a ciò che lei stesso crede sia giusto. Il Cristianesimo ha raggiunto vette altissime, non per questo però, altre religioni o scuole, sono da meno come lei sostiene. Di fatto sono sullo stesso livello, perché il nucleo centrale di tutte le esperienze profonde fatte nei millenni dagli uomini fino ad oggi, è la stessa cosa. Il resto sono concetti, idee, credenze, dogmi arroganti, vaneggiamenti intellettuali di mera natura transitoria". A questo punto io sostengo che non si possono accettare certe "posizioni" a cuor leggero, magari condividendole..., disperdendo così il gregge del Signore, soprattutto quella parte meno preparata o che simpatizza eccessivamente per certe tendenze orientali, non conoscendo altro...".
Quinta Parte di risposta ad Antonio De Pietro: "Una fedele di Trieste che, pur essendo battezzata, aveva in seguito abbracciato e praticato lo yoga e il buddismo, tempo fa mi ha proprio testimoniato e confermato la medesima esperienza da me fatta quando ero giovane, dopo aver scoperto il Vero Rapporto d'Amore che l'uomo è chiamato a vivere. Se "io" testimonio ciò, desidero che gli altri accettino e rispettino la mia testimonianza, come del resto scrive San Giovanni Evangelista, senza darmi del dogmatico arrogante che sproloquia "vaneggiamenti intellettuali di mera natura transitoria". Dato che lei con gentilezza si è preso la briga di benevolmente provocarmi, colgo l'occasione di rispondere che non ho nessuna intenzione di prendere sul serio me stesso, come mi è stato scritto, ma Gesù Cristo, il Figlio del Dio Vivente, mio Creatore, Salvatore e Signore. Egli benedica tutti. Grazie della pazienza. Saluti.
La dottrina dell'uno è espressa da Gesù nel Vangelo, Gv 17 - perché siano uno come noi. ... Padre tu in me ed io in loro... Perché siano perfetti nell'unità
Il cristiano "conosce Gesù " Vivo, Gesù gli parla. Non sono una mistica, ma Gesù quando è stato necessario mi ha parlato, Lui mi ha difeso. Lui x me è tutto. Detto questo, ascolto volentieri i doni che Dio ha fatto ad altre culture, penso che può aiutarmi nella liberazione dall'ego
Questi tentativi di livellare l'esperienza cristiana con la ricerca umana della perfezione espressa dagli antichi miti e filosofie orientali mi sembrano sbagliati già in partenza. L'esperienza cristiana non è un mito o una filosofia, ma l'incontro tra la creatura decaduta nel peccato, (da sottolineare: di natura creaturale), con il Logos Incarnato, Gesù di Nazareth, di natura Divina. L'uomo senza questo incontro, che è incontro con la Grazia divina assolutamente gratuita, non può assolutamente autoredimersi. Questa è l'esperienza fatta da tutti i mistici cristiani che sono i Santi, iniziando proprio da San Paolo. La sua trasformazione è avvenuta a partire dall'incontro col Risorto e da un rapporto d'amore e di identificazione profonda con Lui, che sì lo ha elevato alla partecipazione della natura divina, ma che lo conserva sempre come creatura, sebbene trasformata in Lui. Anche nella Santissima Trinità permane la differenza delle Persone, anche se profondamente unite nell'unica Natura e Amore divino. Certo, come dice Gesù, lo Spirito soffia dove vuole, e ce lo hanno dimostrato grandi personalità sante come, per esempio, Mahatma Gandhi. Ma sappiamo che questi sono fenomeni rarissimi. Di solito il popolo ha bisogno di un orientamento, proprio per non essere come gregge disperso. Dio si è autorivelato all'umanità in Gesù Cristo e sarebbe quantomeno stoltezza andare a cercare altre vie quando Egli ci ha indicato la Via Maestra e sicura! Questo è proprio quello che scrive risolutamente San Giovanni della Croce (proprio lui che è stato e continua ad essere usato per certi inpropri raffronti!). Proprio egli stesso, santa Teresa di Gesù e tutti gli altri mistici dicono che il risultato della trasformazione si deve vedere praticamente nella vita di Carità, dono della grazia divina. È un qualcosa di concreto e che deve essere testimoniato nei fatti. La mia santità non è dimostrabile dalle disquisizioni filosofiche, da convinzioni personali che posso avere, ma dai frutti che la mia trasformazione interiore operata dalla grazia divina produce ("Dai frutti li riconoscere"). Dal mio donarmi senza riserve a Dio e al prossimo. I Santi sono riconosciuti dalla Chiesa proprio a partire da tale concretezza, come nel caso di Madre Teresa di Calcutta. Anche io ho letto l'opera di Margherita e l'ho apprezzata tanto per la sua profondità, secondo me, da equiparare anche a quella dello stesso Giovanni della Croce... Ma da questo a riconoscere la sua santità ce ne vuole! Questa si può dimostrare soltanto dalle sue virtù eroiche che probabilmente, avendo scritto un'opera di tale portata, aveva, ma che tuttavia devono essere dimostrate. Questa è la testimonianza cristiana, a partire da Cristo Crocifisso, proseguendo nei suoi primi martiri, fino ad arrivare a tutta la storia di santità che arriva fino a noi. Carissima Professoressa, ho apprezzato la sua erudizione e la sua capacità di equiparazione e di sintesi. Ma non condivido questo modo di livellare e banalizzare esperienze così profonde con le religiosità e filosofie meramente naturali. Soprattutto bisogna stare molto attenti a non far dire a grandi personalità, come Giovanni della Croce o altri, cose che non hanno mai detto, prendendo come spunto frasi estrapolate dal contesto. Per capire di più ciò che voglio dire può confrontare il mio testo: Renato Rubino, "Terapeutica dell'affettivita'. Lettura antropologico-spirituale del Dittico Salita-Notte di San Giovanni della Croce", Cittadella Editrice, Assisi 2007, pp. 662.
Le sembrano sbagliati perché lei è pieno di concetti e condizionamenti riguardo a ciò che lei stesso crede sia giusto. Il cristianesimo mistico ha raggiunto vette altissime, non per questo però, altre religioni o scuole, sono da meno come lei sostiene. Di fatto sono sullo stesso livello, perché il nucleo centrale di tutte le esperienze profonde fatte nei millenni dagli uomini fino ad oggi, è la stessa cosa. Il resto sono concetti, idee, credenze, dogmi arroganti, vaneggiamenti intellettuali di mera natura transitoria.
@Renato Rubino Non mi riferivo neanche lontanamente a ciò che lei scrive. Non mi interesso di dialoghi interreligiosi, o politica mondiale religiosa che dir si voglia, ovvero di milioni di parole finte usate per distorcere il senso di quello che va al di là delle parole. Cosa intende per "eresia" esattamente?
Lei non ha neppure la pallida idea dell'esperienza mistica cristiana. Il problema è di chi l'ha invitata, perché il suo intervento non è appropriato alla sede.
@@renatorubino1776 Ah ah ah! Lei si prende troppo sul serio! È stato un piacere scambiare quattro chiacchiere, le auguro un buon proseguimento di vita. Arrivederla!
![La vitalità cosciente nello Shivaismo kashmiro - Gioia Lussana [Prima Parte]](http://i.ytimg.com/vi/NWgAKeouDA8/mqdefault.jpg)
Una potenza nel suo intelletto veramente immensa! Grazie per gli spunti così interessanti!
Ma quanto brava e preparata è sta donna ?!??!!?? Tanti complimenti e averne di docenti come lei !!
Gioia Lussana è unicissima...c'ero anch'io a quella lezione magistrale.
Esprimo gratitudine profonda all' Università gregoriana che mi ha dato la possibilità di seguire questa lezione di confronto così interessante e bella, che ancora una volta mi conferma come, nonostante le lingue e le culture di appartenenza siano le più diverse, l'intento di tutte le tradizioni ed i percorsi spirituali sia uno. Grazie a Gioia Lussana, per la sua grande preparazione, competenza e passione 🙏
Una conferenza di altissimo livello, grazie.
Bellissima conferenza 👍Tutto spiegato benissimo 👍👏👏👏Grazie🙏
Eccellente, grazie!
Quarta Parte di risposta ad Antonio De Pietro:
"Per quel che riguarda la mia esperienza, da giovane ho praticato e vissuto lo yoga, ho conosciuto e studiato le religioni orientali.
Ma da quando ho vissuto la conversione ho sperimentato che il Cristianesimo non consiste in filosofie o miti, o in una vaga ricerca del senso della vita, o nello sforzo di un metodo o di
una tecnica di "autotrascendenza" che annulla in un "Tutto cosmico", sebbene questo possa essere inteso come "amore universale"...
Ho sperimentato nella mia carne che il Cristianesimo vissuto in prima persona è tutt'altra realtà. Per questo bisogna esortare e invitare i cristiani "pro forma" a non accontentarsi del loro stato, nel caso in cui potrebbero vivere di un generico senso religioso o di qualsivoglia religione, ma mettendo in pratica le parole di Gesù, di cercarlo fino a poterlo finalmente trovare nella pienezza del Rapporto amoroso prima di tutto da Egli stesso desiderato...
Sì, perché il Cristianesimo non è altro che una storia d'AMORE con una Persona in Carne e Ossa: Gesù di Nazareth.
Dai Vangeli e dal Nuovo Testamento si evince tale verità. Gesù lo si può incontrare vivo, basta desiderarlo e volerlo. Perché Egli è il Risorto, il Vivente e la risposta al mistero della vita e di ogni vita".
Come parla e come si muove questa persona ci mostra la sua integrità,e ci trasmette un impatto...al di là di quello che dice...(che è comunque interessante e può avere un utilità ai fini di un lavoro...”pratico”!!!
Complimenti a gioia😊
@Mirela Cholan grazie delle risposte 😊
Se non ho compreso male lei parlando dell'induismo..ha fatto cenno della coscienza immota è del dinamismo delle cose reali..,, mi scusi se esco fuori tema ma Parmenide ed Eraclito in questo allora non si contraddicono primo e secondo caso. Magnifica conferenza saluti.
Grazie, bravissima 🙏🏻
La via Spirituale e' unica non ha religione preferita, ha l uomo come presenza, l anima pura, lo spirito che si incarna il divino in ciascun uomo , riconoscere in noi il divino.😍
Molto interessante
Ogni parola è ogni altra parola
Come può un prete cattolico comprendere la non dualità che sia in Occidente che in Oriente, avvengono non in un luogo spazio temporale ma semplicemente per Grazia . Lei bravissima nello spiegare divisione ,unità mistica non con il Divino ma nel Divino che è già qui, e non in un cielo separato è lontano. Grazie
grazie,grazie,grazie.
Molto bello ed affascinante, tutto ciò.
🌹
Grazie Gioia , lo spirito di Margherita parla dentro te e si trasmette ancora a noi perchè 'lo spirito parla allo spirito con voce ineffabile'.
Leggo il Miroir e l'ho anche regalato desiderando il fuoco di Margherita ed il suo distacco, la sua gioia ..il fine Amour.
Quanto ha sofferto Margherita, quanto dolore ha dovuto tras formare per desiderare, volere, essere tutto ed essere nulla abbracciando tutte le creature ancora sofferenti in lei?
Quanto ha sofferto questa donna fino a bruciare sul rogo!?
Complimenti!
Grazie, estremamente interessante
"Non è forse scritto nella
vostra Legge: «Io ho detto
voi siete dèi»?
Se essa ha chiamato dèi
coloro ai quali fu rivolta la parola di Dio,
a colui che il Padre ha consacrato
e mandato voi dite: Tu bestemmi?"
(Giovanni 10, 34-36)
Terza Parte di risposta ad Antonio De Pietro:
"Quando San Paolo afferma che "l'uomo spirituale può giudicare ogni cosa" ha in mente la sua esperienza mistica che è rapporto personale d'Amore con Cristo e non qualsivoglia spiritualità umana. Così è anche dei mistici cristiani che su questo punto sono stati unanimemente di una chiarezza sconcertante, ma nonostante ciò vengono citati in modo parziale e improprio. Una delle personalità che spesso da tale punto di vista è inflazionata è San Giovanni della Croce, che però ad esempio scrive:
"Poiché in questa età di grazia la fede in Cristo è diventata stabile e la legge evangelica si è manifestata non v'è nessuna ragione che si interroghi Dio (...). Infatti dandoci il Figlio suo, che è la sua parola, l'unica che Egli pronunzi, in essa ci ha detto tutto in una sola volta e non ha più niente da manifestare".
È facile citare parti parziali di testi per confermare le proprie visioni. Ma ciò non mi pare corretto, anche dal punto di vista metodologico e scientifico. Se dalla dottrina di San Giovanni della Croce escludiamo l'Amore di Cristo, falsiamo l'essenza della sua esperienza mistica".
Seconda parte di risposta ad Antonio De Pietro:
"Ma ciò che ho ritenuto doveroso precisare è tutt'altra cosa.
Credevo di essere stato abbastanza chiaro ed esaustivo...
Il mio non voleva essere un "giudizio" sulla persona e sulla professionalità della relatrice, né sulle sue convinzioni spirituali e mistiche.
Se ha la pazienza di rileggere con più attenzione il confronto scritto che abbiamo avuto con la docente o non so con chi, potrà rendersi conto di questo. E se su questo punto non sono stato abbastanza chiaro chiedo le mie scuse.
Ho voluto solamente ricordare che per Noi cristiani è essenziale il rapporto con Cristo Gesù vero Dio e vero Uomo.
Ciò sembra scontato, certo, ma in pratica ci si potrebbe chiedere se la visione incarnata del cristiano strettamente collegata alla realtà della Resurrezione possa conciliarsi con il mito, la filosofia e la mistica orientale.
Il dialogo interreligioso è certamente altamente positivo, sicuramente necessario e proficuo, nonché il reciproco rispetto, che non deve certo annullare le diversità... E anche le inconciliabilità.
Un'altra cosa è livellare tutto, accettando certe affermazioni offensive, perché non rispettose nei confronti della diversità.
Nel confronto che ho suscitato in un mio precedente intervento di un anno fa, mi è arrivata tale risposta, che spero non sia della relatrice (Mr D):
"Lei è pieno di concetti e condizionamenti riguardo a ciò che lei stesso crede sia giusto. Il Cristianesimo ha raggiunto vette altissime, non per questo però, altre religioni o scuole, sono da meno come lei sostiene. Di fatto sono sullo stesso livello, perché il nucleo centrale di tutte le esperienze profonde fatte nei millenni dagli uomini fino ad oggi, è la stessa cosa. Il resto sono concetti, idee, credenze, dogmi arroganti, vaneggiamenti intellettuali di mera natura transitoria".
A questo punto io sostengo che non si possono accettare certe "posizioni" a cuor leggero, magari condividendole..., disperdendo così il gregge del Signore, soprattutto quella parte meno preparata o che simpatizza eccessivamente per certe tendenze orientali, non conoscendo altro...".
Eccellente
Quinta Parte di risposta ad Antonio De Pietro:
"Una fedele di Trieste che, pur essendo battezzata, aveva in seguito abbracciato e praticato lo yoga e il buddismo, tempo fa mi ha proprio testimoniato e confermato la medesima esperienza da me fatta quando ero giovane, dopo aver scoperto il Vero Rapporto d'Amore che l'uomo è chiamato a vivere.
Se "io" testimonio ciò, desidero che gli altri accettino e rispettino la mia testimonianza, come del resto scrive San Giovanni Evangelista, senza darmi del dogmatico arrogante che sproloquia "vaneggiamenti intellettuali di mera natura transitoria".
Dato che lei con gentilezza si è preso la briga di benevolmente provocarmi, colgo l'occasione di rispondere che non ho nessuna intenzione di prendere sul serio me stesso, come mi è stato scritto, ma Gesù Cristo, il Figlio del Dio Vivente, mio Creatore, Salvatore e Signore.
Egli benedica tutti.
Grazie della pazienza.
Saluti.
Grazie!
Bellissima conferenza. Non è un caso che la professoressa si chiami Gioia. Grazie :))
La dottrina dell'uno è espressa da Gesù nel Vangelo, Gv 17 - perché siano uno come noi. ... Padre tu in me ed io in loro... Perché siano perfetti nell'unità
Per noi cristiani lo Spirito Santo procede dal Padre e dal Figlio. Gesù ha detto senza di me non potete far nulla
Ogni essere è ogni altro essere
Il cristiano "conosce Gesù " Vivo, Gesù gli parla. Non sono una mistica, ma Gesù quando è stato necessario mi ha parlato, Lui mi ha difeso. Lui x me è tutto. Detto questo, ascolto volentieri i doni che Dio ha fatto ad altre culture, penso che può aiutarmi nella liberazione dall'ego
LA GOCCIA DI MIELE NEL CUORE.
Liisellaterrano
Sì, in certi casi, siamo migliori noo donne.
Questi tentativi di livellare l'esperienza cristiana con la ricerca umana della perfezione espressa dagli antichi miti e filosofie orientali mi sembrano sbagliati già in partenza.
L'esperienza cristiana non è un mito o una filosofia, ma l'incontro tra la creatura decaduta nel peccato, (da sottolineare: di natura creaturale), con il Logos Incarnato, Gesù di Nazareth, di natura Divina. L'uomo senza questo incontro, che è incontro con la Grazia divina assolutamente gratuita, non può assolutamente autoredimersi.
Questa è l'esperienza fatta da tutti i mistici cristiani che sono i Santi, iniziando proprio da San Paolo.
La sua trasformazione è avvenuta a partire dall'incontro col Risorto e da un rapporto d'amore e di identificazione profonda con Lui, che sì lo ha elevato alla partecipazione della natura divina, ma che lo conserva sempre come creatura, sebbene trasformata in Lui.
Anche nella Santissima Trinità permane la differenza delle Persone, anche se profondamente unite nell'unica Natura e Amore divino.
Certo, come dice Gesù, lo Spirito soffia dove vuole, e ce lo hanno dimostrato grandi personalità sante come, per esempio, Mahatma Gandhi.
Ma sappiamo che questi sono fenomeni rarissimi. Di solito il popolo ha bisogno di un orientamento, proprio per non essere come gregge disperso. Dio si è autorivelato all'umanità in Gesù Cristo e sarebbe quantomeno stoltezza andare a cercare altre vie quando Egli ci ha indicato la Via Maestra e sicura!
Questo è proprio quello che scrive risolutamente San Giovanni della Croce (proprio lui che è stato e continua ad essere usato per certi inpropri raffronti!). Proprio egli stesso, santa Teresa di Gesù e tutti gli altri mistici dicono che il risultato della trasformazione si deve vedere praticamente nella vita di Carità, dono della grazia divina. È un qualcosa di concreto e che deve essere testimoniato nei fatti.
La mia santità non è dimostrabile dalle disquisizioni filosofiche, da convinzioni personali che posso avere, ma dai frutti che la mia trasformazione interiore operata dalla grazia divina produce ("Dai frutti li riconoscere"). Dal mio donarmi senza riserve a Dio e al prossimo.
I Santi sono riconosciuti dalla Chiesa proprio a partire da tale concretezza, come nel caso di Madre Teresa di Calcutta.
Anche io ho letto l'opera di Margherita e l'ho apprezzata tanto per la sua profondità, secondo me, da equiparare anche a quella dello stesso Giovanni della Croce...
Ma da questo a riconoscere la sua santità ce ne vuole!
Questa si può dimostrare soltanto dalle sue virtù eroiche che probabilmente, avendo scritto un'opera di tale portata, aveva, ma che tuttavia devono essere dimostrate.
Questa è la testimonianza cristiana, a partire da Cristo Crocifisso, proseguendo nei suoi primi martiri, fino ad arrivare a tutta la storia di santità che arriva fino a noi.
Carissima Professoressa,
ho apprezzato la sua erudizione e la sua capacità di equiparazione e di sintesi.
Ma non condivido questo modo di livellare e banalizzare esperienze così profonde con le religiosità e filosofie meramente naturali.
Soprattutto bisogna stare molto attenti a non far dire a grandi personalità, come Giovanni della Croce o altri, cose che non hanno mai detto, prendendo come spunto frasi estrapolate dal contesto.
Per capire di più ciò che voglio dire può confrontare il mio testo:
Renato Rubino,
"Terapeutica dell'affettivita'. Lettura antropologico-spirituale del Dittico Salita-Notte di San Giovanni della Croce", Cittadella Editrice, Assisi 2007, pp. 662.
Le sembrano sbagliati perché lei è pieno di concetti e condizionamenti riguardo a ciò che lei stesso crede sia giusto. Il cristianesimo mistico ha raggiunto vette altissime, non per questo però, altre religioni o scuole, sono da meno come lei sostiene. Di fatto sono sullo stesso livello, perché il nucleo centrale di tutte le esperienze profonde fatte nei millenni dagli uomini fino ad oggi, è la stessa cosa. Il resto sono concetti, idee, credenze, dogmi arroganti, vaneggiamenti intellettuali di mera natura transitoria.
@@ilsignorvattelapesca6310 La sua è pura eresia. Da non confondere con il dialogo interreligioso.
@Renato Rubino Non mi riferivo neanche lontanamente a ciò che lei scrive. Non mi interesso di dialoghi interreligiosi, o politica mondiale religiosa che dir si voglia, ovvero di milioni di parole finte usate per distorcere il senso di quello che va al di là delle parole. Cosa intende per "eresia" esattamente?
Lei non ha neppure la pallida idea dell'esperienza mistica cristiana.
Il problema è di chi l'ha invitata, perché il suo intervento non è appropriato alla sede.
@@renatorubino1776 Ah ah ah! Lei si prende troppo sul serio! È stato un piacere scambiare quattro chiacchiere, le auguro un buon proseguimento di vita. Arrivederla!