Grazie!!!! Mi hai commosso!!! Ho passato innumerevoli estati alla pressa... Hai fatto una bellissima descrizione dell' ITALIA di un a volta Ancora grazie.... Complimenti.
Anche il suo commento conferma che una volta si tribolava molto, ma si era felici. Una volta c’era il rispetto, l’educazione e la vera amicizia! Tutti si davano una mano e tutti condividevano il poco che c’era!
Grande video, bellissimi ricordi, ho assistito molte volte alla messa in moto del motore Landini, ma non capivo all'ora perché si scaldava la testata del motore. Grazie per questo video, saluti ha tutti ciao
Ultima campagna di trebbiatura anno 1987. Ricordi nostalgici di sveglia all' alba, sudate a non finire, scorpacciate a più non posso di ogni bontà, ma il momento più bello era rientrare a casa stanchi morti e realizzare che la giornata doveva ancora iniziare. Doccia veloce, senza neanche cenare e correre in paese a divertirsi con i coetanei/e che tornavano da ogni dove, in vacanza dai nonni. Classe 1961 Cordiali saluti dall' Abruzzo.
@@pietrobersani3009 Mio padre, classe 1925, all' età di 19 anni è rimasto orfano del papà. Dal 1947 al 1961 in Belgio nelle miniere di carbone. Nel 1950, comprò la prima trebbiatrice con battitore da appena 60 cm azionata da un motore su carrello trainato con gli animali. Dal '50 fino al '53, nove mesi in Belgio e tre in Italia per fare la trebbiatura. Nel 1954 passò a una Mais da 70 cm di battitore, azionata da un 25 CV Fiat gommato e fino al '61 otto mesi in Belgio e quattro in Italia, trebbiatura e aratura conto terzi. Nel '67 prima pressaraccoglitrice marca Rota con trattore Massey Ferguson 135. Nel '69 comprò un 82 cm Austro-Hoffer che lo fece smadonnare per tre interminabili anni, nel '72 riuscì ad avere una 110 cm Renato Rossini con pressaraccoglitrice Welger AP61 e nel 1973 completo' il tutto con l'acquisto di un altro Massey Ferguson 188 4rm. Lui ha proseguito l' attività fino al 1985, anno in cui la silicosi ha cominciato ad avere il sopravvento. Gli ultimi due anni '86 e '87 li abbiamo fatti io e mio fratello, fino a quando nel 1988 nostro padre ci ha lasciato all'età di 63 anni. Poi ci sarebbe stato il passaggio alla mietitrebbia, ma lavorando tutti e due, abbiamo lasciato l'attività. Ricordo con affetto i piacevoli giorni trascorsi insieme, stanchi sfiniti ma felici e soddisfatti. Cordiali saluti dal Gran Sasso d'Italia.
È il racconto appassionante di una vita passata a lavorare duramente! So cosa significhi perdere il papà, io l’ho perso quando avevo solo 12 anni. La terra sprofonda sotto i piedi, ed è durissima andare avanti, ma suo padre lo ha fatto senza risparmiarsi! Grazie per aver condiviso il racconto dell’attività di famiglia, ed è bello che in pochi mesi si sia creato un così bel gruppo di amici su questo canale!!
@@pietrobersani3009 Tengo solo a precisare che il mio lavoro mi ha portato a fare il pendolare da diverse città del centro Italia, compresi dieci anni a Roma, dal 1980 al 1990. Nonostante tutto sono rimasto a vivere sempre nel paesino abruzzese dove sono nato e questo mi ha anche permesso di custodire gelosamente fino ad oggi, tutta l'attrezzatura. In futuro decideranno i figli cosa farne...
@@pietrobersani3009 Mio padre l'ho perso a 27 anni, fortunatamente avevo già un lavoro, una moglie e una figlia di due anni. Comunque è stata difficile lo stesso, purtroppo a te è andata peggio, perdere un genitore da bambino, è certamente una delle esperienze più dure da affrontare e superare. 🙏😔🙌
I miei zii avevano il Landini e tante attrezzature x tutti i lavori e x ultimi le mietitrebbia molto grandi fino circa agli anni '80 era bellissimo ,,, ogni volta che andavo a Mirandola era una gioia immensa grazie x avermi fatto rivivere quei tempi faticosi ma bellissimi e soprattutto pieni di umanità e boglia di lavorare
Ciao solo adesso ho visto che mi ha risposto e la ringrazio tanto della gentilezza io vivo in Abruzzo dal 71 appena potevo venivo a Mirandola ora l'età e la salute non me lo consentono qui si sta molto bene,,,ma il cuore e i ricordi mi 0ortano lì anche se il tempo ha cambiato tutta la fisionomia di quella terra ,,come è nella natura e nella vita e il tempo tutto trasforma ,,le auguro di cuore salute e serenità,,,, Luisa 🍀@@pietrobersani3009
congratulazioni per il bel video, i miei sono stati forse gli ultimi mezzadri del piemonte e ricordo il periodo della mietitura come fosse ora, il video offre già una idea di meccanizzazione ma in realtà molta forza ,motrice come nel mio caso era rappresentata solamente dai buoi, solo per la trebbiatura era necessario il fantomatico trattore Landini ed il macchinario dei contoterzisti che servivano le comunità di più villaggi. la trebbiatura era un evento che riuniva la manovalanza che veniva interscambiata tra le cascine del territorio l'evento era laborioso pesante ma festoso e riuniva la comunità con grandi pranzi a base di agnolotti, peperonata, salumi e bottiglioni di Barbera, c'erano diversi livelli di forzuti, quelli che portavano i sacchi di grano da 1 quintale su per le scale sino al granaio e quelli che portavano le balle di paglia più leggere dal mio canto data l'età intorno ai 10, mi limitavo a tirare i fili di ferro che servivano per legare la balle di paglia. l'andamento dell' 'evento era fondamentale per la valutazione dell'annata. se ben ricordo allora il grano valeva 20K£ il quintale da far bastare per tutto l'anno, e bisognava fare i conti con il fattore che contava i sacchi con molta precisione. la vita era molto dura ma serena e la ricordo con molto affetto.
Grazie davvero per averci raccontato questi bei ricordi. È bello leggere testimonianze di vita vissuta, ed è bellissimo che questi ricordi vengano scritti da amici di tutt’Italia!!! ❤️
Ho 74 anni. Ricordo le trebbiatrici di mio nonno e le macchine di mio zio rappresentante delle BCS a Piacenza. Bei ricordil , . Grazie Sig. Bersani !!!
Video documentario veramente molto bello. Ho visto le fatiche del lavoro, raccontate dai nonni, del periodo ancora prima della guerra, quando la meccanizzazione era ancora quasi assente, fino all'avvento delle prime macchine. Bel lavoro. 👍👍
Non mi sento ancora vecchio, ma ho di questi bei ricordi..in "Irpinia d'oriente"...era un "rito"...che si ripeteva annualmente ...con tanto di colazione,pranzo , e cena.....
Grazie Bersani, ho vissuto in prima persona questi momenti o 74 anni e attualmente sono residente ad Hammamet sono davanti a casa al fresco e confesso che vedere questo video mi a emozionato non poco, ero bambino e a noi veniva affidato il compito di fare i fili, quanta nostalgia, ora in pensione scrivo libri su questi ricordi e sul mio personale vissuto, belli o brutti quei tempi non li posso dimenticare,grazie molte per tutto questo.
Mi consenta una sola critica; bella la musica di cui ho capito due sole parole,”fratelli e sorelle” qualche canzone Italiana e magari un coro piacentino sarebbe stato più gradito, ma va bene anche cosi, grazie ancora.
Grazie per aver condiviso i suoi ricordi. Riguardo alla scelta dei brani musicali, nella descrizione del filmato ho scritto i motivi della scelta dei brani. Neppure io capisco una parola delle varie canzoni, ma le ho scelte per le emozioni che sanno restituire
Grazie per queste bellissime parole. Comunità e unione senza ideologie sono le basi con cui ho fondato questo canale. È bello poter condividere usanze e costumi della nostra storia.
Dei miei parenti, facevano anche 50km a/r ...per venire ad aiutarci,e noi ricambiavano la cortesia.....e il vino (miero)🍷 rosso al fresco nel pozzo......
Complimenti per i video è complimenti ancora per il lavoro che fai.conte guarda questi. Persone come lavorano altro che reddito aiutate a coltivare la terra è vedrete che non ci sarà più disoccupazione
Da bambino lo ho visto tagliare a mano con i Falcetti, si riuniva tutto il parentado, poi arrivava la trebbia in un prato collegavano le cinghie e cominciava la festa per i bambini per nonno e zii cugini ecc era farsi il "culo" ma durante la guerra nessuno patì la fame, lo nascondevano (imboscavamo) chiaramente gli sfollati venivano aiutati. Bravissimo. Non avevano trattori, provvedeva una coppia di buoi, certi anni due.
Propria una storia vera e cresciuta da mio nonno zii e mio padre e mamma è amici tutti io sono Calabrese e mi ricordo bene questa metitura è la trebbia❤️❤️❤️
Complimenti per il bel video documentario. Vado spesso a vedere le rievocazioni dei vecchi mestieri, anche se mio padre e i miei nonni me l'hanno raccontato talmente tante volte che è come se ci avessi lavorato anche io. A casa mia abbiamo un bel Velite d '39 con ruote in ferro. Saluti dalla bassa Romagna
Sono capitato per caso in questo bellissimo video e i tanti ricordi della mia infanzia sono riaffiorati come fosse ieri. Ricordo di mio padre, classe 23, che insieme a tutto il parentato e persone chiamate a giornata intenti a mietere col falcetto il grano. Poi si caricavano tutte le fascine sul carretto trainato dall'asino e si andava alla trebbiatrice che di solito stazionava su uno spiazzo all'ingresso del paese. Tantissime persone che lavoravano vicino a queste macchine mentre io ammiravo tutti quei meccanismi in movimento. Bei tempi perché nella povertà si vedeva che le persone non esitavano ad aiutarsi a vicenda nel momento del bisogno.
Complimenti bel lavoro e bellissimi pensieri che condivido in pieno ,è vero sarebbe bellissimo tornare indietro . Io sono molisano penso che in tutta l'Italia avveniva in quegli anni la stessa cosa.Dalle mie parti si mieteva ancora a mano e poi con la BCS. Successivamente con l'arrivo delle mietitrebbie si è sbiadito tutto.
I tempi della trebbiatura sull'aia del podere dove vivevano i zii e nonni li ho vissuti, mia madre da Roma mi ci mandava, il giorno che nel podere entro' la mieti trebbiatrice dissi: e' finita un epoca, ricordi struggenti
Buonasera Pietro, volevo fare i miei complimenti per questo meraviglioso video genuino, vero, emozionante che dovrebbe essere trasmesso nei vari canali nazionali. Complimenti!
Caro ricordo anche per me, cominciato nel 1958, mio padre ando in fiera a Milano con un amico, videro un Motocoltivatire bellissimo aveva come attrezzo attaccato una piccola Mietilega, pensarono di proporla come adatta a fare il passaggio del trattore, fu un gran successo si pago con solo 2 anni di mietitura, nonostante il costo era di 1.500.000 £ ancora oggi il mietitore non c'è piu, ma la Rapid Special si esiste per questi bellissimi ricordi
Io nel 1970 ero in Sicilia, e mi o fatto 20 giorni di stare con la trebbia. E stata dura io non lo so quanta polvere o ingoiato.....alla fine ho fatto una valigia di cartone e sono scappato dalla Sicilia. Ma la Sicilia è sempre nel mio cuore ❤ ❤ ❤ ❤
io c'ero! su tutta la filiera!....e..........vorrei stare di nuovo!........ trattore Landini cingolato e Trebbiatrice Artemio Bubba! non mancava la sirena (già usata durante la IIa Guerra mondiale durante gli allarmi aerei) per dare il segnale di inizio e fine del tempo di lavoro! -------l'Italia di oggi è fondata anche su questo!
È vero gli uomini che lavoravano avevano un fazzoletto al collo x asciugare il sudore grondante x il caldo e uno sulla bocca x la troppa polvere e un cappello di paglia faceva molto caldo ,,,,invece le donne avevano delle maniche con gli elastici che andavano dal polso a metà del braccio ,,,noi bambini a turno preparavamo il fil di ferro x le balle di paglia allora ci sembrava di lavorare tanto ma in realtà era un piccolissimo aiutino
Mi piacerebbe vedere all’opera il diffusissimo (nel centro Italia) l’elevatore da paglia “CICOGNA” fabbricato ad Assisi. Sono ovviamente sempre più rari.
@@AntonioRago-f3z Cicoria è stata una piccola azienda artigiana poco conosciuta, commercializzava presse imballatrici e poco altro. Era presente in quelle fiere come Verona e forse Bologna ma molto marginalmente. Quindi l’assonanza del nome con (CICOGNA) crea confusione .
Io sono nato nell’epoca sbagliata….. dovevo nascere 80-90 anni fa! Avrei patito la fame, ma di certo avrei vissuto con persone semplici e dall’animo nobile, pronte ad aiutarsi e a condividere il poco che c’era. Oggi abbiamo tutto, ma in pratica….. non abbiamo niente!
Io e mio fratello volevamo fare i filetti e per un po’ ci sopportava il nonno poi dato che rallentavamo il ritmo ci faceva fare una corsa allora andavamo a fare salti nella loppa ( la pulitura del chicco in dialetto toscano . Eravamo nel 1963 e la località era Panzano in Chianti podere valdicastello.
Rivissuto estati della mia infanzia nel ferrarese. Però, a mio avviso, manca l'evidenza di una fase assai dura sempre fatta dalle donne: la gestione della pula (ovvero il rivestimento del chicco) che usciva di lato e (almeno da noi) veniva portata via con i carri. Spesso bruciata. Ci si doveva coprire dalla testa ai piedi ( compreso occhialoni e fazzolettone per riparare le vie respiratorie). Perché la pula e la polvere si infiltrava ovunque. Immaginatevi cosa doveva essere lavorare così bardate tutta la giornata.......
Io nel 1954 ero addetto alla pressa paglia come legare le balle? Era la mansione più impegnativa essere abile nel fare passare lago da una parte all'altra ed inserire il filo di ferro.Un lavoro massacrante! Parlo per esperienza diretta.mi viene da ridere sentire oggi dire che fa tanto caldo...
Dopo la taglia liga veniva fatto,i covoi oppure le crocette e si lasciavano 15 giorni nel campo,e il grano si essicava, poi con i carri si portava sul'aia e si faceva,el cavaion, e poi arrivava la trebbia,con l'imballatrice e via......
Esatto, si tratta di Renzo Figari. In alcuni passaggi ho dovuto far uso di una voce “robotica” per correggere alcune imprecisioni poiché Renzo è stato un po’ preso in quest’ultimo periodo, ma tornerà alla grande con il documentario sul restauro dell’Orsi Anteo….. 😎
Questa illustrazione della trebbi.atura non è completa quando il frumento veniva tagliato e legato prima di essere portato a casa si facevano i covoni dove il frumento si essicava ulteriormente, nel frattempo sul terreno libero veniva seminato il mais tardivo giallo chiamato anche cinquantino.passati quindi gli 8-10 giorni questi covoni venivano caricati sui carri o sui rimorchi e portati a casa dove veniva fatto un grande pagliaio dove si metteva a fianco la trebbiatrice o chiamata anche trebbia che collegata al trattore mediante una cinghia il quale avviava tutto il movimento della trebbia nella quale veniva inserito le faglie di frumento che la trebbia aveva il compito di separare il grano dalla paglia.
Nella zona di Piacenza i covoni li raccoglievano subito e si portavano al riparo sotto un portico denominato in dialetto “Barchessa”, poi quando c’era la disponibilità della trebbiatrice si provvedeva alla trebbiatura. (Me lo ha appena detto una “ragazza” di quasi 92 anni che questi mestieri li ha fatti)
Caro, in premessa Le dico che non ho nulla contro le canzoni italiane, semplicemente, alle immagini preferisco abbinare brani che siano in grado di emozionare. Da vent'anni a questa parte ho sempre scelto con questo criterio gli accompagnamenti musicali. Quando ho deciso di pubblicare questo documentario, ho modificato alcune frasi errate, ma a parte questo non avrei mai cambiato niente altro, eccetto il formato del video: Adesso lo rifarei in 16:9 per le attuali tv. Mi spiace che i brani musicali non siano di Suo gradimento, ma stia tranquillo che su RUclips ci sono centinaia di video sulla trebbiatura e sono sicuro che cercando potrà trovarne uno di Suo gradimento. Stia bene.
L’ho fatto quasi vent’anni fa, ma anche oggi NON CAMBIEREI NULLA dei brani musicali! La musica deve emozionare e quelle che ho messo, specie quella di inizio che è la stessa del finale anticato, creano un atmosfera fuori dal tempo, altrimenti avrei fatto quello che fanno tutti e avrei messo delle belle fisarmonicate! Suvvia, cerchi su RUclips e vedrà che troverà centinaia di video secondo i Suoi gusti. Stia bene.
Per alzare e livellare la trebbia si usava la BINDA il convoglio era formato dal trattore l’imballatrice la trebbia e per ultimo un rimorchietto per l’attrezzatura tra cui la bascula per pesare il grano perché la trebbiatura veniva pagata al quintale al proprietario della trebbia
Con la "binda" era importante tenere stretta nella mano la manovella in fase di smontaggio dalla "piazzatura", che se sfuggiva faceva veramente male, oltre ad essere pericoloso per la trebbiatrice che sarebbe scesa troppo velocemente a terra. Saluti a tutti e tanta nostalgia di vita vissuta direttamente fino al 1987. 👋🙌🥰
Grazie!!!! Mi hai commosso!!! Ho passato innumerevoli estati alla pressa... Hai fatto una bellissima descrizione dell' ITALIA di un a volta Ancora grazie.... Complimenti.
Grazie infinite!! Sono onorato di queste parole!!!
Una battaglia persa in partenza che distrusse quel poco di agricoltura buona che avremmo potuto avere.
Un bellissimo documentario mi ha fatto rivivere le immagini i della mia infanzia
Complimenti
Grazie, l’obiettivo era proprio quello di scrivere la storia per farla rivivere a chi l’ha vissuta e per farla conoscere alle nuove generazioni
Questi tempi li ho vissuti. e sono tra i ricordi preziosi della mia esistenza.
Anche il suo commento conferma che una volta si tribolava molto, ma si era felici. Una volta c’era il rispetto, l’educazione e la vera amicizia! Tutti si davano una mano e tutti condividevano il poco che c’era!
Che meraviglia!
Complimenti al regista e a tutti i partecipanti.
Documentario veramente fatto bene!
Grazie infinite!!!
Congratulazioni, un bel ritorno ad un passato vissuto personalmente.
Grande video, bellissimi ricordi, ho assistito molte volte alla messa in moto del motore Landini, ma non capivo all'ora perché si scaldava la testata del motore. Grazie per questo video, saluti ha tutti ciao
Grazie Alberto, mi fa molto piacere! 😊
Strepitoso reportage❤
@@raffaeleviggiano4901
Grazie infinite 🙏
Ultima campagna di trebbiatura anno 1987.
Ricordi nostalgici di sveglia all' alba, sudate a non finire, scorpacciate a più non posso di ogni bontà, ma il momento più bello era rientrare a casa stanchi morti e realizzare che la giornata doveva ancora iniziare.
Doccia veloce, senza neanche cenare e correre in paese a divertirsi con i coetanei/e che tornavano da ogni dove, in vacanza dai nonni.
Classe 1961
Cordiali saluti dall' Abruzzo.
Grazie di aver condiviso questi bei ricordi
@@pietrobersani3009
Mio padre, classe 1925, all' età di 19 anni è rimasto orfano del papà.
Dal 1947 al 1961 in Belgio nelle miniere di carbone.
Nel 1950, comprò la prima trebbiatrice con battitore da appena 60 cm azionata da un motore su carrello trainato con gli animali.
Dal '50 fino al '53, nove mesi in Belgio e tre in Italia per fare la trebbiatura.
Nel 1954 passò a una Mais da 70 cm di battitore, azionata da un 25 CV Fiat gommato e fino al '61 otto mesi in Belgio e quattro in Italia, trebbiatura e aratura conto terzi.
Nel '67 prima pressaraccoglitrice marca Rota con trattore Massey Ferguson 135.
Nel '69 comprò un 82 cm Austro-Hoffer che lo fece smadonnare per tre interminabili anni, nel '72 riuscì ad avere una 110 cm Renato Rossini con pressaraccoglitrice Welger AP61 e nel 1973
completo' il tutto con l'acquisto di un altro Massey Ferguson 188 4rm.
Lui ha proseguito l' attività fino al 1985, anno in cui la silicosi ha cominciato ad avere il sopravvento.
Gli ultimi due anni '86 e '87 li abbiamo fatti io e mio fratello, fino a quando nel 1988 nostro padre ci ha lasciato all'età di 63 anni.
Poi ci sarebbe stato il passaggio alla mietitrebbia, ma lavorando tutti e due, abbiamo lasciato l'attività.
Ricordo con affetto i piacevoli giorni trascorsi insieme, stanchi sfiniti ma felici e soddisfatti.
Cordiali saluti dal Gran Sasso d'Italia.
È il racconto appassionante di una vita passata a lavorare duramente! So cosa significhi perdere il papà, io l’ho perso quando avevo solo 12 anni. La terra sprofonda sotto i piedi, ed è durissima andare avanti, ma suo padre lo ha fatto senza risparmiarsi! Grazie per aver condiviso il racconto dell’attività di famiglia, ed è bello che in pochi mesi si sia creato un così bel gruppo di amici su questo canale!!
@@pietrobersani3009
Tengo solo a precisare che il mio lavoro mi ha portato a fare il pendolare da diverse città del centro Italia, compresi dieci anni a Roma, dal 1980 al 1990.
Nonostante tutto sono rimasto a vivere sempre nel paesino abruzzese dove sono nato e questo mi ha anche permesso di custodire gelosamente fino ad oggi, tutta l'attrezzatura.
In futuro decideranno i figli cosa farne...
@@pietrobersani3009
Mio padre l'ho perso a 27 anni, fortunatamente avevo già un lavoro, una moglie e una figlia di due anni.
Comunque è stata difficile lo stesso, purtroppo a te è andata peggio, perdere un genitore da bambino, è certamente una delle esperienze più dure da affrontare e superare.
🙏😔🙌
Che ricordi da bambino bellissimi quanta nostalgia, per quel mondo che fu.
I miei zii avevano il Landini e tante attrezzature x tutti i lavori e x ultimi le mietitrebbia molto grandi fino circa agli anni '80 era bellissimo ,,, ogni volta che andavo a Mirandola era una gioia immensa grazie x avermi fatto rivivere quei tempi faticosi ma bellissimi e soprattutto pieni di umanità e boglia di lavorare
Grazie a lei signora Luisa, proprio ieri sono stato alla sagra di San Biagio e magari ci siamo anche incrociati 😊
Ciao solo adesso ho visto che mi ha risposto e la ringrazio tanto della gentilezza io vivo in Abruzzo dal 71 appena potevo venivo a Mirandola ora l'età e la salute non me lo consentono qui si sta molto bene,,,ma il cuore e i ricordi mi 0ortano lì anche se il tempo ha cambiato tutta la fisionomia di quella terra ,,come è nella natura e nella vita e il tempo tutto trasforma ,,le auguro di cuore salute e serenità,,,, Luisa 🍀@@pietrobersani3009
congratulazioni per il bel video, i miei sono stati forse gli ultimi mezzadri del piemonte e ricordo il periodo della mietitura come fosse ora, il video offre già una idea di meccanizzazione ma in realtà molta forza ,motrice come nel mio caso era rappresentata solamente dai buoi, solo per la trebbiatura era necessario il fantomatico trattore Landini ed il macchinario dei contoterzisti che servivano le comunità di più villaggi. la trebbiatura era un evento che riuniva la manovalanza che veniva interscambiata tra le cascine del territorio l'evento era laborioso pesante ma festoso e riuniva la comunità con grandi pranzi a base di agnolotti, peperonata, salumi e bottiglioni di Barbera, c'erano diversi livelli di forzuti, quelli che portavano i sacchi di grano da 1 quintale su per le scale sino al granaio e quelli che portavano le balle di paglia più leggere dal mio canto data l'età intorno ai 10, mi limitavo a tirare i fili di ferro che servivano per legare la balle di paglia. l'andamento dell' 'evento era fondamentale per la valutazione dell'annata. se ben ricordo allora il grano valeva 20K£ il quintale da far bastare per tutto l'anno, e bisognava fare i conti con il fattore che contava i sacchi con molta precisione. la vita era molto dura ma serena e la ricordo con molto affetto.
Grazie davvero per averci raccontato questi bei ricordi. È bello leggere testimonianze di vita vissuta, ed è bellissimo che questi ricordi vengano scritti da amici di tutt’Italia!!! ❤️
Pp
Ho 74 anni. Ricordo le trebbiatrici di mio nonno e le macchine di mio zio rappresentante delle BCS a Piacenza. Bei ricordil , . Grazie Sig. Bersani !!!
Grazie della sua testimonianza 😊
Io lho vissuta, negli anni 50/60 si lavorava molto ma si era felici, e ci si aitava tra vicini!😂😂😂😂
Video documentario veramente molto bello.
Ho visto le fatiche del lavoro, raccontate dai nonni, del periodo ancora prima della guerra, quando la meccanizzazione era ancora quasi assente, fino all'avvento delle prime macchine.
Bel lavoro. 👍👍
Grazie di cuore
Non mi sento ancora vecchio, ma ho di questi bei ricordi..in "Irpinia d'oriente"...era un "rito"...che si ripeteva annualmente ...con tanto di colazione,pranzo , e cena.....
Grazie Bersani, ho vissuto in prima persona questi momenti o 74 anni e attualmente sono residente ad Hammamet sono davanti a casa al fresco e confesso che vedere questo video mi a emozionato non poco, ero bambino e a noi veniva affidato il compito di fare i fili, quanta nostalgia, ora in pensione scrivo libri su questi ricordi e sul mio personale vissuto, belli o brutti quei tempi non li posso dimenticare,grazie molte per tutto questo.
Mi consenta una sola critica; bella la musica di cui ho capito due sole parole,”fratelli e sorelle” qualche canzone Italiana e magari un coro piacentino sarebbe stato più gradito, ma va bene anche cosi, grazie ancora.
Grazie per aver condiviso i suoi ricordi. Riguardo alla scelta dei brani musicali, nella descrizione del filmato ho scritto i motivi della scelta dei brani. Neppure io capisco una parola delle varie canzoni, ma le ho scelte per le emozioni che sanno restituire
Il lavoro e la collaborazione tra le persone crea la comunità e l'unione senza tante ideologie. Grazie per la testimonianza un caro saluto❤
Grazie per queste bellissime parole. Comunità e unione senza ideologie sono le basi con cui ho fondato questo canale. È bello poter condividere usanze e costumi della nostra storia.
Dei miei parenti, facevano anche 50km a/r ...per venire ad aiutarci,e noi ricambiavano la cortesia.....e il vino (miero)🍷 rosso al fresco nel pozzo......
bravissimo ai fatto tornare giovani tanti italiani
Grazie, mi fa molto piacere
Bei ricordi di gioventù, grazie
Complimenti per i video è complimenti ancora per il lavoro che fai.conte guarda questi. Persone come lavorano altro che reddito aiutate a coltivare la terra è vedrete che non ci sarà più disoccupazione
😂😂😂 verissimo!!!
Davvero un bellissimo documentario , onore ai nostri antenati che per tanto tempo hanno sudato e faticato nelle campagne.
Grazie 🙏
Io mi so cresciuto negli anni 60 e poi sono emigrato negli Stati Uniti America e mi ricordo della metitura a mano uomini e donne👍👍👍
Da bambino lo ho visto tagliare a mano con i Falcetti, si riuniva tutto il parentado, poi arrivava la trebbia in un prato collegavano le cinghie e cominciava la festa per i bambini per nonno e zii cugini ecc era farsi il "culo" ma durante la guerra nessuno patì la fame, lo nascondevano (imboscavamo) chiaramente gli sfollati venivano aiutati. Bravissimo. Non avevano trattori, provvedeva una coppia di buoi, certi anni due.
Propria una storia vera e cresciuta da mio nonno zii e mio padre e mamma è amici tutti io sono Calabrese e mi ricordo bene questa metitura è la trebbia❤️❤️❤️
Complimenti per il bel video documentario. Vado spesso a vedere le rievocazioni dei vecchi mestieri, anche se mio padre e i miei nonni me l'hanno raccontato talmente tante volte che è come se ci avessi lavorato anche io. A casa mia abbiamo un bel Velite d '39 con ruote in ferro. Saluti dalla bassa Romagna
Tenga stretto, anzi, strettissimo il Vèlite!! 😀
Sono capitato per caso in questo bellissimo video e i tanti ricordi della mia infanzia sono riaffiorati come fosse ieri. Ricordo di mio padre, classe 23, che insieme a tutto il parentato e persone chiamate a giornata intenti a mietere col falcetto il grano. Poi si caricavano tutte le fascine sul carretto trainato dall'asino e si andava alla trebbiatrice che di solito stazionava su uno spiazzo all'ingresso del paese. Tantissime persone che lavoravano vicino a queste macchine mentre io ammiravo tutti quei meccanismi in movimento. Bei tempi perché nella povertà si vedeva che le persone non esitavano ad aiutarsi a vicenda nel momento del bisogno.
Bellissimi ricordi…. Anche mio padre era del 23
Complimenti bellissimo video , molto esaudiente la spiegazione 👍
Grazie mi fa molto piacere
Complimenti bel lavoro e bellissimi pensieri che condivido in pieno ,è vero sarebbe bellissimo tornare indietro . Io sono molisano penso che in tutta l'Italia avveniva in quegli anni la stessa cosa.Dalle mie parti si mieteva ancora a mano e poi con la BCS. Successivamente con l'arrivo delle mietitrebbie si è sbiadito tutto.
Con l'arrivo della tecnologia si fatica meno e il prodotto e' migliore, e meno sprechi di grano!!!
Io ricordo be le trebbiatira che avveniva nel cortile di casa nostra...ed era una festa.....
Bei ricordi di un tempo che fu da ragazzo si trebbiava io ero piu delle volte alla pressa polvere esudore
I tempi della trebbiatura sull'aia del podere dove vivevano i zii e nonni li ho vissuti, mia madre da Roma mi ci mandava, il giorno che nel podere entro' la mieti trebbiatrice dissi: e' finita un epoca, ricordi struggenti
Buonasera Pietro, volevo fare i miei complimenti per questo meraviglioso video genuino, vero, emozionante che dovrebbe essere trasmesso nei vari canali nazionali. Complimenti!
Grazie infinite!!! Lei è troppo gentile 😊
Caro ricordo anche per me, cominciato nel 1958, mio padre ando in fiera a Milano con un amico, videro un Motocoltivatire bellissimo aveva come attrezzo attaccato una piccola Mietilega, pensarono di proporla come adatta a fare il passaggio del trattore, fu un gran successo si pago con solo 2 anni di mietitura, nonostante il costo era di 1.500.000 £ ancora oggi il mietitore non c'è piu, ma la Rapid Special si esiste per questi bellissimi ricordi
Bellissimo video, quanti bei ricordi. Ho vissuto in pieno gli anni della trebbiatura con i Landini che si sentivano rombare da una valle all'altra.
Io nel 1970 ero in Sicilia, e mi o fatto 20 giorni di stare con la trebbia. E stata dura io non lo so quanta polvere o ingoiato.....alla fine ho fatto una valigia di cartone e sono scappato dalla Sicilia. Ma la Sicilia è sempre nel mio cuore ❤ ❤ ❤ ❤
io ci sono stato in queste trebbiatura anni 60 era sempre una festa e tutti si aiutavano
Che bei tempi io ero piccolo ma ricordo bene la trebbiatura del grano in calabria era una festa bellissima
Grazie Carmine, per aver condiviso i suoi ricordi
Documentario struggente. Io vivo nel passato, in questo passato.
Grazie Lorenzo, le Sue parole mi riempiono di orgoglio!
Con la mente ?
@@luitale3243 non interessato ai tuoi commenti.
Condivido ché tempi bellissimi di amici veri di profumi eccezionali mandi da un friulano1947
io c'ero! su tutta la filiera!....e..........vorrei stare di nuovo!........ trattore Landini cingolato e Trebbiatrice Artemio Bubba! non mancava la sirena (già usata durante la IIa Guerra mondiale durante gli allarmi aerei) per dare il segnale di inizio e fine del tempo di lavoro! -------l'Italia di oggi è fondata anche su questo!
È vero gli uomini che lavoravano avevano un fazzoletto al collo x asciugare il sudore grondante x il caldo e uno sulla bocca x la troppa polvere e un cappello di paglia faceva molto caldo ,,,,invece le donne avevano delle maniche con gli elastici che andavano dal polso a metà del braccio ,,,noi bambini a turno preparavamo il fil di ferro x le balle di paglia allora ci sembrava di lavorare tanto ma in realtà era un piccolissimo aiutino
Mi piacerebbe vedere all’opera il diffusissimo (nel centro Italia) l’elevatore da paglia “CICOGNA” fabbricato ad Assisi. Sono ovviamente sempre più rari.
Qui bisognerebbe far intervenire il mio carissimo amico Gianfranco Tardioli di Assisi…
Chissà perché ricordo cicoria.
@@AntonioRago-f3z Cicoria è stata una piccola azienda artigiana poco conosciuta, commercializzava presse imballatrici e poco altro. Era presente in quelle fiere come Verona e forse Bologna ma molto marginalmente. Quindi l’assonanza del nome con (CICOGNA) crea confusione .
E soprattutto concordo con il suo commento finale!
Io sono nato nell’epoca sbagliata….. dovevo nascere 80-90 anni fa! Avrei patito la fame, ma di certo avrei vissuto con persone semplici e dall’animo nobile, pronte ad aiutarsi e a condividere il poco che c’era. Oggi abbiamo tutto, ma in pratica….. non abbiamo niente!
Grazie x questo bel video
Grazie a lei 🙏
Complimenti!!!
@@massimobuzzago6699
Grazie 🙏
Mio papà aveva la mietilega e mi raccontava tutte queste cose,io ero piccolo e mi ricordo poco purtroppo.Mi sarebbe piaciuto viverle ❤
Mi ricorda la mia giovinezza dove tutti si aiutavano tutti erano amici veri, che tempi belli .
I miei tempi erano ancora più antichi si faceva la mietitura con la falce è si Trebbiava con i buoi bei tempi
Ciao Pietro. Come sta tuo cugino Pierluigi?. Pettina bambole dalla mattina alla sera, adesso che ha tutto il tempo libero?
@@nicolafalabella7377come si trebbiava con i buoi?
mio padre aveva una trebbiatrice e quando era il periodo della mietitura il piazzale davanti si riempiva di carri ed era una festa
Bell documentario molto interessante ma per favore un altra volta mettete del musica Italiana avete tanta bell musica voi!!!! Distinti saluti da Malta
Io e mio fratello volevamo fare i filetti e per un po’ ci sopportava il nonno poi dato che rallentavamo il ritmo ci faceva fare una corsa allora andavamo a fare salti nella loppa ( la pulitura del chicco in dialetto toscano .
Eravamo nel 1963 e la località era Panzano in Chianti podere valdicastello.
Grazie per aver condiviso questo bellissimo aneddoto
Come li rimpiango ero bambino facevo di tutto in campagna , r sono rimasto a lavorare in campagna non me ne sono mai pentito
Che c'entra la musica inglese con la tradizione italiana?
Legga la descrizione del video
Come si chiama il libro sul Landini??
Si chiama “Trattori classici italiani”
Giorgio Nada editore
@@pietrobersani3009 grazie mille e buona serata!
Altri tempi, altri profumi del pane.....😅
Rivissuto estati della mia infanzia nel ferrarese. Però, a mio avviso, manca l'evidenza di una fase assai dura sempre fatta dalle donne: la gestione della pula (ovvero il rivestimento del chicco) che usciva di lato e (almeno da noi) veniva portata via con i carri. Spesso bruciata. Ci si doveva coprire dalla testa ai piedi ( compreso occhialoni e fazzolettone per riparare le vie respiratorie). Perché la pula e la polvere si infiltrava ovunque. Immaginatevi cosa doveva essere lavorare così bardate tutta la giornata.......
Io nel 1954 ero addetto alla pressa paglia come legare le balle? Era la mansione più impegnativa essere abile nel fare passare lago da una parte all'altra ed inserire il filo di ferro.Un lavoro massacrante! Parlo per esperienza diretta.mi viene da ridere sentire oggi dire che fa tanto caldo...
E da quanto mi raccontano non ci si fermava mai fino a sera…..
Bel video
Grazie
Dopo la taglia liga veniva fatto,i covoi oppure le crocette e si lasciavano 15 giorni nel campo,e il grano si essicava, poi con i carri si portava sul'aia e si faceva,el cavaion, e poi arrivava la trebbia,con l'imballatrice e via......
Ciao
Il commento fuori campo e' lo stesso dei video del ripristino del Landini...
Esatto, si tratta di Renzo Figari. In alcuni passaggi ho dovuto far uso di una voce “robotica” per correggere alcune imprecisioni poiché Renzo è stato un po’ preso in quest’ultimo periodo, ma tornerà alla grande con il documentario sul restauro dell’Orsi Anteo….. 😎
@@pietrobersani3009 caspita!
Questa illustrazione della trebbi.atura non è completa quando il frumento veniva tagliato e legato prima di essere portato a casa si facevano i covoni dove il frumento si essicava ulteriormente, nel frattempo sul terreno libero veniva seminato il mais tardivo giallo chiamato anche cinquantino.passati quindi gli 8-10 giorni questi covoni venivano caricati sui carri o sui rimorchi e portati a casa dove veniva fatto un grande pagliaio dove si metteva a fianco la trebbiatrice o chiamata anche trebbia che collegata al trattore mediante una cinghia il quale avviava tutto il movimento della trebbia nella quale veniva inserito le faglie di frumento che la trebbia aveva il compito di separare il grano dalla paglia.
Nella zona di Piacenza i covoni li raccoglievano subito e si portavano al riparo sotto un portico denominato in dialetto “Barchessa”, poi quando c’era la disponibilità della trebbiatrice si provvedeva alla trebbiatura. (Me lo ha appena detto una “ragazza” di quasi 92 anni che questi mestieri li ha fatti)
Grazie mio Padre faceva questo lavoro mi sembra Lui ma non è buonasera
Che mansione aveva suo padre?
Caro le gira un video della mietitura dei vecchi tempi, sotto fondo mette una canzone straniera. Noi ITALIANi non sappiamo cantare !
Caro,
in premessa Le dico che non ho nulla contro le canzoni italiane, semplicemente, alle immagini preferisco abbinare brani che siano in grado di emozionare. Da vent'anni a questa parte ho sempre scelto con questo criterio gli accompagnamenti musicali. Quando ho deciso di pubblicare questo documentario, ho modificato alcune frasi errate, ma a parte questo non avrei mai cambiato niente altro, eccetto il formato del video: Adesso lo rifarei in 16:9 per le attuali tv.
Mi spiace che i brani musicali non siano di Suo gradimento, ma stia tranquillo che su RUclips ci sono centinaia di video sulla trebbiatura e sono sicuro che cercando potrà trovarne uno di Suo gradimento.
Stia bene.
L'oca arrosto e li moccolotti de lo vatte
I moccolotti non li ho mai assaggiati, ma rimedierò! 😀
@@pietrobersani3009 provar x credere che a quei tempi tutto era + sano
Grande filmato, grandi ricordi di un passato cho ho vissuto, figlio di un trebbiatore e io stesso trebbiatore.
Grazie Giuseppe
La musica stona con l’attomosfera
L’ho fatto quasi vent’anni fa, ma anche oggi NON CAMBIEREI NULLA dei brani musicali! La musica deve emozionare e quelle che ho messo, specie quella di inizio che è la stessa del finale anticato, creano un atmosfera fuori dal tempo, altrimenti avrei fatto quello che fanno tutti e avrei messo delle belle fisarmonicate! Suvvia, cerchi su RUclips e vedrà che troverà centinaia di video secondo i Suoi gusti.
Stia bene.
che lontani ricordi ! Ero piccolo anni 50' !
👏👏👏io ho fatto in tempo vedere e giocarci sopra questa trebbiatrice ,❤️❤️❤️
Fortunato…..
Per alzare e livellare la trebbia si usava la BINDA il convoglio era formato dal trattore l’imballatrice la trebbia e per ultimo un rimorchietto per l’attrezzatura tra cui la bascula per pesare il grano perché la trebbiatura veniva pagata al quintale al proprietario della trebbia
Con la "binda" era importante tenere stretta nella mano la manovella in fase di smontaggio dalla "piazzatura", che se sfuggiva faceva veramente male, oltre ad essere pericoloso per la trebbiatrice che sarebbe scesa troppo velocemente a terra.
Saluti a tutti e tanta nostalgia di vita vissuta direttamente fino al 1987.
👋🙌🥰
Non è che siamo migliorati molto le macchine nuove si spaccano sempre e lievita il prezzo del prodotto