Davvero intensa e commovente questa testimonianza di Ferrarotti. Da suggerire come lezione universale nelle scuole di ogni ordine e grado per la sua intensità, per la chiarezza, la genuinità e la sua disarmante onestà intellettuale. Ho iniziato a conoscere Pavese da poco, da uno spunto suggeritomi da una foto ad una rosa a cui ho dato una mia lettura nella mia campagna calabrese dove vivo da due anni. Da questa lettura le ricerche successive mi hanno condotto ai dialoghi con Leucò che con è certo una delle opere più diffuse e che infatti non conoscevo al contrario di altri più conosciuti titoli. E poi tutta una serie di nessi e connessi con questa mia terra natia, le nostre reciproche vite e quell'angolo di Piemonte che ho frequentato per 30 anni. Grazie a Franco Ferrarotti e grazie a Cesare Pavese ed al loro sodalizio umano prima che intellettuale e a cui con infinita grazia siamo stati introdotti. Verrebbe da citare Garcia Lorca a proposito della Campagna da cui tutto ha origine ma non come mito. Per la campagna rifugio di anime in tormento...........
grazie di cuore per quella intervista che mi ha commosso da vero in profondità....piu attuale che mai..pensando alla guerra in ucraina...i morti hanno tutto lo stesso colore...ogni guerra e una guerra fraticidia..... l'idea della riscoperta della lentezza,del passo lento del contadino..mi ricordava franco cassano nel suo "pensiero meridiano"invitandoci a una vità camminando lentamente come un treno di campagna...in un periodo dove tutto deve svolgersi in fretta...si puo viaggare essendo fermi,ma andando in profondità... l'ìdea della traduzione giusta...scegliere la parola giusta nel posto giusto.....grazie da vero per tante parole giuste piene di sagezza,di affetto e di cuore,grazie al professore ferrarotti.per me e stata la puntata migliore di tutte le puntate su pavese,grazie alla fondazione pavese per metterle a nostra disposizione e di contribuire cosi a una crescenza della nostra propria identità!
Ferrarotti ,avendo un'amicizia così stretta con Pavese non poteva che farci conoscere quello che ha raccontato .Ottime considerazioni che fanno onore a un grande professore di sociologia .Non mi sarei aspettato tenuta pre sente una certa contiguità tra la letteratura e la sociologia delle valutazioni così pertnenti, anche se ,pur bravissimo, trovo che gli mancasse quella percezione del. fatto estetico,che è in grado.di giungere più dappresso al senso e al significato delle cose scritte da Pavese.Non resta comunque che esprimere un grande plauso alla correttezza con cui ci ha parlato di religione di esistenza di quotidiano della bruttezza e porcheria della guerra. Davvero molto bello!
volevo esprimere un plauso a ciò che Ferrarotti dice dell' uso della parola fatto da Pavese.Per quanto sia il signor Nessuno penso che non ci sia scrittore italiano che abbia saputo farne l' uso che ne fece il grande piemontese.Per trovare pagine del tipo di quella in cui racconta di come uno dei protagonisti di La bella Estate , Ciccotto { forse Francescotto) intratteneva le donne dei paesini di collina vicini a quello in cui abitava occorre risalire a Verga se non a Boccaccio .Pavese era davvero un ingegnere della lingua.Possedeva una così Grande abilità nel trattarla che esistono ben pochi esempi nella storia della nostra letteratura che gli si possano avvicinare.
Davvero intensa e commovente questa testimonianza di Ferrarotti. Da suggerire come lezione universale nelle scuole di ogni ordine e grado per la sua intensità, per la chiarezza, la genuinità e la sua disarmante onestà intellettuale. Ho iniziato a conoscere Pavese da poco, da uno spunto suggeritomi da una foto ad una rosa a cui ho dato una mia lettura nella mia campagna calabrese dove vivo da due anni. Da questa lettura le ricerche successive mi hanno condotto ai dialoghi con Leucò che con è certo una delle opere più diffuse e che infatti non conoscevo al contrario di altri più conosciuti titoli. E poi tutta una serie di nessi e connessi con questa mia terra natia, le nostre reciproche vite e quell'angolo di Piemonte che ho frequentato per 30 anni. Grazie a Franco Ferrarotti e grazie a Cesare Pavese ed al loro sodalizio umano prima che intellettuale e a cui con infinita grazia siamo stati introdotti. Verrebbe da citare Garcia Lorca a proposito della Campagna da cui tutto ha origine ma non come mito. Per la campagna rifugio di anime in tormento...........
grazie di cuore per quella intervista che mi ha commosso da vero in profondità....piu attuale che mai..pensando alla guerra in ucraina...i morti hanno tutto lo stesso colore...ogni guerra e una guerra fraticidia..... l'idea della riscoperta della lentezza,del passo lento del contadino..mi ricordava franco cassano nel suo "pensiero meridiano"invitandoci a una vità camminando lentamente come un treno di campagna...in un periodo dove tutto deve svolgersi in fretta...si puo viaggare essendo fermi,ma andando in profondità... l'ìdea della traduzione giusta...scegliere la parola giusta nel posto giusto.....grazie da vero per tante parole giuste piene di sagezza,di affetto e di cuore,grazie al professore ferrarotti.per me e stata la puntata migliore di tutte le puntate su pavese,grazie alla fondazione pavese per metterle a nostra disposizione e di contribuire cosi a una crescenza della nostra propria identità!
È ancora vivo! Ha 97 anni. Grande uomo!
Bravo Ferrarotti,ha chiarito molto,in maniera sincera su Cesare Pavese...
Grazie
Ferrarotti ,avendo un'amicizia così stretta con Pavese non poteva che farci conoscere quello che ha raccontato .Ottime considerazioni che fanno onore a un grande professore di sociologia .Non mi sarei aspettato tenuta pre sente una certa contiguità tra la letteratura e la sociologia delle valutazioni così pertnenti, anche se ,pur bravissimo, trovo che gli mancasse quella percezione del. fatto estetico,che è in grado.di giungere più dappresso al senso e al significato delle cose scritte da Pavese.Non resta comunque che esprimere un grande plauso alla correttezza con cui ci ha parlato di religione di esistenza di quotidiano della bruttezza e porcheria della guerra. Davvero molto bello!
Molte grazie per l'intensità.
Questo uomo è straordinario. Un esempio di cultura in via di estinzione, purtroppo.
Eccezionale, formidabile , grande Ferrarotti 👍
Grazie infinite a questi uomini di superlativa Cultura
Professore grazie. Parole preziose, sante.
Un regalo questa intervista
Bellissimo, complimenti
Che intervista meravigliosa! Grazie
Commovente bellezza, grazie…
Il Professore! ❤
Che dire , Ferrarotti Fantastico , Chiro , trasparente ,amico
Proprio così. Una testimonianza davvero preziosa.
Ferrarotti,un grande sopra e dentro l'umanità,per capirne il verso ed il senso.
🥺🥺🥺Grazie !
Stupendo. ..
Solo 40 minuti di conversazione.....che peccato. Lo ascolterei per ore. Grazie.
Questa intervista quando è stata fatta? Ferrarotti a 96 anni, ha questa forma? Incredibile.
L'intervista è stata fatta inizio aprile! 🙂
@@FondazCesarePavese Grazie. Impressionante. Grazie mille per aver registrato queste bellissime testimonianze.
Grande Ferrarotti
Che bello sentire come parla...una ventata di goduria..anche se il contenuto è meraviglioso, il linguaggio è musica.
A quando risale questa intervista?
Grazie per le vostre marmellate
volevo esprimere un plauso a ciò che Ferrarotti dice dell' uso della parola fatto da Pavese.Per quanto sia il signor Nessuno penso che non ci sia scrittore italiano che abbia saputo farne l' uso che ne fece il grande piemontese.Per trovare pagine del tipo di quella in cui racconta di come uno dei protagonisti di La bella Estate , Ciccotto { forse Francescotto) intratteneva le donne dei paesini di collina vicini a quello in cui abitava occorre risalire a Verga se non a Boccaccio .Pavese era davvero un ingegnere della lingua.Possedeva una così Grande abilità nel trattarla che esistono ben pochi esempi nella storia della nostra letteratura che gli si possano avvicinare.
Uomo d'altri tempi