Documentary | Carlo Ginzburg. Dialogue on Pavese

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  • Опубликовано: 7 дек 2020
  • A conversation between Carlo Ginzburg and Giulia Boringhieri, on the occasion of the 70th anniversary of Cesare Pavese's death, which occurred shortly after his victory of the Strega Prize in 1950.
    The documentary, originally conceived for the final ceremony of the 2020 Pavese Prize (which was then re-arranged closed-doors and live streamed due to the resurgence of the Coronavirus emergency), was premiered at 2020 Turin International Book Fair.
    A production by Fondazione Cesare Pavese and Comune di Santo Stefano Belbo
    With the contribution of: Regione Piemonte, Fondazione CRC
    Shooting and editing: Daniele Ferrero
    Photography: Bruno Murialdo
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Комментарии • 28

  • @chiaracollistaude5122
    @chiaracollistaude5122 3 года назад +51

    Veramente bellissimo e emozionate. Mi ha dato tanto da pensare. Sono la prima figlia di Giorgio Colli. Colli ha avuto stretti contatti con Pavese all'interno della casa editrice Einaudi. Già nel 1945 Colli parlava a Pavese di un'edizione più completa possibile di Friedrich Nietzsche. Entrambi avevano un grande interesse per la grecità.

  • @attiliocapelli4484
    @attiliocapelli4484 Месяц назад +1

    Il no finale mi avvicina a quest' uomo meraviglioso. Esistono silenzi che svelano un' anima. Grazie.

  • @nicoladiricco8587
    @nicoladiricco8587 3 года назад +16

    Carlo Ginzburg, uomo di straordinaria umiltà, e di incredibile dolcezza

  • @andreaasioli6821
    @andreaasioli6821 3 года назад +10

    parole davvero toccanti. grazie.
    era bello, passeggiando per le vie di bologna o entrando nella sala dell'archiginnasio, vedere o intravedere ginzburg, e lasciarsi irraggiare dalla calda aura della sua personalità. (scrivo 'era', e non 'è', perché non ci abito più, tutto lì).
    per chi ama la figura di pavese consiglio tra l'altro il capitolo 'il fratello infelice' contenuto nel libro di ernesto ferrero 'i migliori anni della nostra vita'.

  • @robertociucciove9391
    @robertociucciove9391 3 года назад +18

    Il Prof. Ginzburg come in ogni occasione capace di andare al cuore delle questioni oggetto di analisi e confronto. Qui particolarmente coinvolgente ed emozionato nel ricordo di Pavese, e non di Pavese solamente.

  • @sabine2039
    @sabine2039 3 года назад +9

    grazie infinite per questa bellissima intervista che mi ha commosso moltissimo,che fortuna potere ascoltare il professore ginzburg rispondendo alle domande profonde e sensibile di giulia boringhieri..

  • @mariadesimone582
    @mariadesimone582 3 года назад +8

    Stupenda intervista,parole di un'Anima del presente, che evoca un'Anima del passato.

  • @albertocioni7641
    @albertocioni7641 3 года назад +6

    il lapsus calami (ma lo è?) poco dopo il 7' di questa bella intervista, dalle "classi subalterne" (che è il detto di Carlo Ginzbug) a "classi materne", beh che dire? vale tutta la conversazione. Forse la classi subalterne sono davvero una madre, ma una madre dimenticata, dimenticata dai figli che non ricordano l'amore delle madri. Se ne dimenticano e devono impiegare poi tutta una lunga vita per ricordarsene

  • @pisnell
    @pisnell 2 года назад +4

    Più che interessante intervista; come c'era da aspettarsi, peraltro.
    Obietterei sull'empatia, limitatamente all'esempio scelto di Carlo Levi, il cui romanzo mi aveva fatto innamorare per scaturire intero da quell'intimo partecipare che in sé ritrova i moti altrui. Il ricomporre quelle memorie a distanza di anni forse favorì l'immedesimazione; e fu del resto per la poca freddezza clinica, com'egli stesso ammette, che finì per mai esercitare la professione di medico.

  • @alessandrocannavacciuolo3392
    @alessandrocannavacciuolo3392 3 года назад +3

    Che persona straordinaria. Grazie

  • @Wouugh
    @Wouugh 3 года назад +3

    stupenda intervista. Grazie davvero

  • @iwillpro
    @iwillpro 3 года назад +3

    Grazie

  • @marinellamaccagni6951
    @marinellamaccagni6951 Год назад +1

    Intervista meravigliosa.

  • @angelamanganaro5429
    @angelamanganaro5429 9 месяцев назад

    Grazie per questa toccante intervista.

  • @Perro6699
    @Perro6699 2 года назад +2

    Veramente bellísimo

  • @vicenteoliva
    @vicenteoliva 2 года назад +3

    che musica suona durante la conversazione

    • @lorellal3147
      @lorellal3147 2 года назад +2

      il brano si intitola Belonging Muted dura soltanto 25 secondi

    • @Perro6699
      @Perro6699 2 года назад

      Mierda

  • @claudioorlandi73
    @claudioorlandi73 Год назад +1

    Figlio di Leone e Natalia... 🙌❤️

  • @marinacesanelli1363
    @marinacesanelli1363 2 года назад +2

    Diciamo o non diciamo?

  • @silvio2869
    @silvio2869 5 месяцев назад

    Nella descrizione, si parla di emergenza sanitaria.
    Sarebbe il caso di Chiamarlo " Golpe 19", ma l'occasione di poter essere fascisti senza problemi, è stata troppo Ghiotta
    In particolare, per i cosiddetti intellettuali

  • @carminesessa4542
    @carminesessa4542 2 года назад +3

    L’imbarazzo di uno storico invitato a parlare di uno scrittore “medio” (cit. Pasolini).

    • @dharmarc83
      @dharmarc83 11 месяцев назад

      Pasolini se la tirava troppo e tirava troppo la corda.

    • @ricottinaboy7257
      @ricottinaboy7257 5 месяцев назад

      e tirava di naso

  • @Perro6699
    @Perro6699 2 года назад

    Pavese mal poeta y pésimo escritor

  • @emanuelacomerio5334
    @emanuelacomerio5334 Год назад

    Non so cosa pensare. Di analogo al tipo di lavoro, gia' lessi il Diario integrale di Etti Hillesum: i grandi letterari parlano di flusso emozionale di un parlato ed un lessico veramente famigliare, ma nel senso che si compone di una alternanza di presenze, assenze, vuoti e pieni. Anche i registri umorali sono sempre diversi, perche' fatti di momenti esaltanti ma anche di struggimenti depressivi e nostalgici. Tutto passa, o meglio, tutti passano lasciando il loro lessico. Certamente Etti Hillesum, sicuramente per la selezione tematica, quei tutti appartenevano quantomeno ad unita' tematiche di interesse. Nell'opera omnia Ginzburg, e noi lo sappiamo dallo strumento di trasmissione e dai suoi scritti, possiamo dire che piu' che una unita' intellettuale vi sia tutto un ambiente piu' eclettico, piu' amicale, piu' da circolo di amici veri o di interesse. In questa prospettiva certamente un circolo piu' omnicomprensivo, meno esclusivo o elitario ma piu' utile praticamente.