Caro Marco il punto della situazione è proprio questo!!! Esattamente!!! Quello che ho sempre cercato di dire per esperienza vissuta a bordo a partire dalla scuola! Personalmente, non ho mai fatto ruffiano e di me è stato detto tutto e non è stato detto niente. E certe cose te le porto avanti nella vita e nel sociale, nella sofferenza della famiglia.. perché forse non ho avuto nemmeno una famiglia con una cultura un grado di comprendere i "difetti" piuttosto che le "potenzialità" dietro a un difetto che se compreso potrebbe essere un merito anche per una Company stessa.. e la discriminazione poi diventa talmente pesante da portarti all esasperazione soprattutto quando ti viene negato anche lo status sociale... Per questo me ne sono andato. Comi, il problema e esattamente quello che hai detto tu!.. un Abbraccio. Quello che ho sempre inteso dire: un difetto va prima compreso, non discriminato quando non si riesce a tirare fuori una potenzialità. La cosa più terribile e oi essere presi in giro .. molte volte la gente non si rende conto che forse il "discriminato di turno" non e abbastanza stupido da non rendersi conto della situazione... In merito allo stigma e alla credibilità che ha. E sopportare questa umiliazione e credimi .. terribile e molto complicato! Un Abbraccio
Data la mia età ed esperienza lavorativa semplicemente se succede a me una cosa del genere la persona vola in mare dal ponte più alto con la faccia rotta. In 2 secondi avrei massimo rispetto. Garantito
Un ambiente lavorativo di bordo ha diversi aspetti che la genteba terra non comprende. Ci sono diversi aspetti che chi lavoraba terra sottovaluta. Prima di tutto e l argomento "safety" coinvolge diversi aspetti. To posso assicurare che oggi fare il comandante significa fare 10 mestieri in uno è non è legato solo a navigazione. C è ben altro. Te lo posso assicurare. Per fartela breve gli aspetti normativi in cui molto spesso sei solo, hai che fare con autorità, leggi locali etc.. oltre a questo a bordo Hai un ambiente eterogeneo con diverse nazionalità diversi usi e costumi diversi modi di pensare. Devi saper gestire anche quello. Perché credimi, non è da sottovalutare l'aspetto psicologico e hai la responsabilità di fare in modo che un ambiente sia anche il più sereno possibile(questondinsolito non avviene dappertutto, particolarmente in italia e qui che dovrebbe subentrare l autorita): Di solito questo sulle navi italiane non avviene perché in italia non esiste ne la mentalità le un'autorità in grado di garantire questo. Esiste poi, piu in generale un aspetto legato al business che molto spesso, non tiene conto degli aspetti Inerenti alla "safety" dell'ambiente di lavoro e questo crea frequentemente, conflitti tra DPA, company e comandanti stessi, compresi gli ufficiali e personale tecnico (e il master e il primo a risponderne,peraltro!) Tutto questo dovrebbe essere armonizzato da una autorità marittima! In italia non mimparebsia mai avvenuto. Anzi, ho avuto esperienze in passato rasenti al limitebdell illegalita. Tyrre cose completamente ignorare. Questo in italia. In questo, sono d'accordo con Marco sulla questione riguardante le società internazionali. Per esempio chi ti scrive e ormai da tempo che sta lavorando per società britanniche, e ogni tanto mi capita di fare lavori anche su piccole società italiane per cercare di ritornare con la.mia famiglia. Ma credimi, ti posso garantire che la differenza si sente: Davvero a livello di addestramento ed istruzione, in North Europa si è molto più all'avanguardia.... questo po posso confermare. Una diversa mentalità e una diversa gestione delle cose. Dalle certificazioni all addestramento.... etc etc. Questi son solo alcuni aspetti. Chi fa questo lavoro lo sa.
Secondo me il problema principale sono quelle persone che, per anzianità, raggiungono delle posizioni di potere, ed una volta raggiunte si sentono il diritto di maltrattare gli ultimi arrivati.
Carissimo chi ti scrive è il Com.te Enrico D'Orazio, al momento in pensione,per farla capire dal 1989 al 2019 al comando di panamax e capezise. Condivido solo in parte la tua esposizione,personalmente prima di essere comandante sono stato sempre uno psicologo,ho cercato sempre di capire i problemi che affliggevano le persone a bordo,ottenendo sempre o quasi sempre il massimo dai miei sottoposti.Questo perché sono una persona con mentalità aperta che ha avuto un educazione sociale di sinistra.Buon lavoro.
Caro Comandante, certamente essere rouscitona creare valore a bordo le puo rebdere onore, ma credo tuttavia che aver mentalità aperta e sociale non abbia a che fare con il "colore politico" chinlenscrive ha visto ignoranti di ogni credo e colore. Con tutto il rispetto. Ci sono, in ogni essere umano? aspetti legati all "animo unano" oltre che all'ambiente culturale in cui uno vive. Un Caro Saluto.
perché stai lontano da casa 8 mesi l anno Perché i marittimi sono invisibili per lo stato Perché non c’è certezza di lavoro , oggi ci sei come domani non ci sei Perché magari vedi quello raccomandato che ti scavalla o che sta piu mesi a terra invece che a bordo Perché devi avere a che fare con treni aerei coincidenze, e se capita un imprevisto può succedere che la nave parte e ti fanno stare fuori fino a quando nn ti trovano un altro imbarco Perché devi avere millemila documenti in corso di validità perché se sei allievo vai in mezzo ai pirati per 650€ Perché non hai ore di sonno Perché dopo un lungo viaggio stancante per imbarcare appena arrivi a bordo ti mettono subito a lavorare Perché cosi come puoi divertirti e vedere posti mozzafiato, puoi passare 4 mesi di inferno a causa di un equipaggio/ comandante che ti tratta male Perché se arrivi al comando di una nave , dopo che ti sei fatto 4/6 mesi a bordo in caso di emergenza speciale puoi essere richiamato dopo un paio di giorni a imbarcare di nuovo, oltre a tutte le infinite responsabilità e al minimo sbaglio se ti va bene sei licenziato…. Lasciate perdere la mercantile
Perché ci sono anche tanti ladroni a bordo che sono la causa del decadimento della marineria della penisola... Perché chi e in ufficio (e che e già stato marittimo) una volta passato allo stato maggiore fa quello che cavolo gli pare, dimenticandosi da dove ne è venuto.... Perché, quando ci sono state le riforme sul CCNL, il doppio registro etc, non e stato fatto una cippa di nulla dai marittimi stessi che nel corso degli anni se ne sono fregato altamente della situazione pensando prima.a loro stessi e poi agli altri, mentre chissà come mai tutti sbarcavano malati lucrando con i soldi della cassa marittima .. per queste e altre ragioni tralasciamo il bullismo, le cattiverie fatte ad altri e tutto ciò che ha reso gli ambienti di bordo spettegolatoi da bordello.... C'è ne sono diverse ragioni.... Anziché lamentarsi della situazione, forse come dico sempre NON CI RESTA CHE GUARDARCI YUTTI ALLO SPECCHIO... in questo come giustamente è stato esposto siamo moooolto indietro nella.penisola... per questo io me ne sono andato con certificazioni UK...
Ah dimenticavo: ai colleghi italiani mancano fondamentalmente due cose: la prima e la capacità di comprendere, do vedere oltre ogni difetto. La seconda e la MERITOCRAZIA, che a prescindere dalle "dicerie della gente" nate da mobbing sul lavoro e cattiverie gratuite fatte al fine di diffamare per non fare assumere, pare abbia lasciato posto alle troppe raccomandazioni, questo in alcuni casi non in tutti ovviamente... E per fortuna...
Perché li dobbiamo chiedere a questo governo italiano di cacca ,che tutela solo ed esclusivamente chi ha l'impiego pubblico. Poi lo dobbiamo chiedere ai sindacati che vanno a braccetto con gli armatori. A me quello che mi fa più rabbia sono le paghe. Una vergogna. In marina militare un motorista non sa neanche il verso di rotazione di un elica. Dove lavoro io , con il privato,devo fare tutto e di più. Quello che consiglio ai giovani è di entrare a lavorare nel pubblico. Vivi mille anni a non fare un cacchio.
Caro ragazzo chi scrive e' il Comandante Enrico D'Orazio, probabilmente non sei pronto per questo tipo di vita.Nessuno ti regala niente.Quando io ho cominciato da allievo nel 1972 sulle navi c'erano i topi e i cacaracci. Necessita sacrificio ,abnegazione e amore per il lavoro.
@@enricodorazio1579 per come è gestito in italia il settore dei marittimi meglio cosi guarda, il problema non è tanto la solitudine ecc, la passione non la fa pesare, ma il problema è l incertezza lavorativa che questo mestiere da oggi, troppi soldi da spendere in corsi , e se non hai la spintarella difficile che lavorerai in modo continuativo
io lavoravo con compagnie americane battenti bandiere liberiane, ci sono rimasto per oltre 35 anni. quello che dice in video è vero e non è vero, non sono certamente lavori per fighetti e roba varia, gli attributi li devi avere in tutti i sensi. mica è facile fare 45 giorni di navigazione con solo cielo e mare. mica è facile continuare a navigare dopo un naufragio a venti anni (amoco Cadiz) se non tieni gli attributi non navighi mai più. io sono un ex ufficiale di macchina non è facile e semplice lavorare in un ambiente simile. la cosa vera è che si guadagnava molto di più che sulle bandiere italiane. chi faceva il bello e il brutto tempo erano due persone, il comandante è il direttore di macchina, ma più che altro il comandante. tutto il resto sono solo chiacchiere da bar dello sport.
A volte non è questione di personale ma semplice difficoltà di imparare tante nuove cose. Sulle compagnie italiane invece si trovano situazioni difficili basate principalmente su rapporti con ufficiali e comandanti
Marco, però come dico sempre è anche questione di mentalità! Come dico sempre. In italia esiste la regola dispensare a se stessi. Credo anche quella sia una forma di ostracismo. in questo siamo molto ma molto indietro. Ma lo vedi anche dalla formazione, non dico nulla di strano....
Ps. Parlando degli aspetti più umani, o psicologici, che se venissero compresi garantiti oltre ad avere un ambiente lavorativo più sereno riusciresti certamente a trarre il meglio da gente che non te lo aspetteresti nemmeno.. e questo te lo.posso garantire. L ho visto prima su me steso e poi l ho fatto.anche con altri. Ho cercato anche di sviluppare un progetto analogo in italia ma quando Haifa che fare con le stesse persone meglio lasciare perdere. Purtroppo è questione di mentalità.. e anche discriminazione meglio lasciar perdere. Credimi... .
Caro Marco il punto della situazione è proprio questo!!! Esattamente!!! Quello che ho sempre cercato di dire per esperienza vissuta a bordo a partire dalla scuola! Personalmente, non ho mai fatto ruffiano e di me è stato detto tutto e non è stato detto niente. E certe cose te le porto avanti nella vita e nel sociale, nella sofferenza della famiglia.. perché forse non ho avuto nemmeno una famiglia con una cultura un grado di comprendere i "difetti" piuttosto che le "potenzialità" dietro a un difetto che se compreso potrebbe essere un merito anche per una Company stessa.. e la discriminazione poi diventa talmente pesante da portarti all esasperazione soprattutto quando ti viene negato anche lo status sociale... Per questo me ne sono andato. Comi, il problema e esattamente quello che hai detto tu!.. un Abbraccio.
Quello che ho sempre inteso dire: un difetto va prima compreso, non discriminato quando non si riesce a tirare fuori una potenzialità. La cosa più terribile e oi essere presi in giro .. molte volte la gente non si rende conto che forse il "discriminato di turno" non e abbastanza stupido da non rendersi conto della situazione... In merito allo stigma e alla credibilità che ha. E sopportare questa umiliazione e credimi .. terribile e molto complicato!
Un Abbraccio
BRAVO!
parole sante tutto vero
bravo comandante è prorio così
Parole sante.
Su questo Sono assolutamente d'accordo! Il motivo per cui me ne sono andato!!!
Data la mia età ed esperienza lavorativa semplicemente se succede a me una cosa del genere la persona vola in mare dal ponte più alto con la faccia rotta. In 2 secondi avrei massimo rispetto. Garantito
Avviene anche nei villaggi turistici!
Un ambiente lavorativo di bordo ha diversi aspetti che la genteba terra non comprende. Ci sono diversi aspetti che chi lavoraba terra sottovaluta. Prima di tutto e l argomento "safety" coinvolge diversi aspetti. To posso assicurare che oggi fare il comandante significa fare 10 mestieri in uno è non è legato solo a navigazione. C è ben altro. Te lo posso assicurare. Per fartela breve gli aspetti normativi in cui molto spesso sei solo, hai che fare con autorità, leggi locali etc.. oltre a questo a bordo Hai un ambiente eterogeneo con diverse nazionalità diversi usi e costumi diversi modi di pensare. Devi saper gestire anche quello. Perché credimi, non è da sottovalutare l'aspetto psicologico e hai la responsabilità di fare in modo che un ambiente sia anche il più sereno possibile(questondinsolito non avviene dappertutto, particolarmente in italia e qui che dovrebbe subentrare l autorita): Di solito questo sulle navi italiane non avviene perché in italia non esiste ne la mentalità le un'autorità in grado di garantire questo. Esiste poi, piu in generale un aspetto legato al business che molto spesso, non tiene conto degli aspetti Inerenti alla "safety" dell'ambiente di lavoro e questo crea frequentemente, conflitti tra DPA, company e comandanti stessi, compresi gli ufficiali e personale tecnico (e il master e il primo a risponderne,peraltro!) Tutto questo dovrebbe essere armonizzato da una autorità marittima! In italia non mimparebsia mai avvenuto. Anzi, ho avuto esperienze in passato rasenti al limitebdell illegalita. Tyrre cose completamente ignorare. Questo in italia. In questo, sono d'accordo con Marco sulla questione riguardante le società internazionali. Per esempio chi ti scrive e ormai da tempo che sta lavorando per società britanniche, e ogni tanto mi capita di fare lavori anche su piccole società italiane per cercare di ritornare con la.mia famiglia. Ma credimi, ti posso garantire che la differenza si sente: Davvero a livello di addestramento ed istruzione, in North Europa si è molto più all'avanguardia.... questo po posso confermare. Una diversa mentalità e una diversa gestione delle cose. Dalle certificazioni all addestramento.... etc etc. Questi son solo alcuni aspetti. Chi fa questo lavoro lo sa.
Secondo me il problema principale sono quelle persone che, per anzianità, raggiungono delle posizioni di potere, ed una volta raggiunte si sentono il diritto di maltrattare gli ultimi arrivati.
Queste mi permetta sono banalità.Comte Enrico D'Orazio
Carissimo chi ti scrive è il Com.te Enrico D'Orazio, al momento in pensione,per farla capire dal 1989 al 2019 al comando di panamax e capezise. Condivido solo in parte la tua esposizione,personalmente prima di essere comandante sono stato sempre uno psicologo,ho cercato sempre di capire i problemi che affliggevano le persone a bordo,ottenendo sempre o quasi sempre il massimo dai miei sottoposti.Questo perché sono una persona con mentalità aperta che ha avuto un educazione sociale di sinistra.Buon lavoro.
Caro Comandante, certamente essere rouscitona creare valore a bordo le puo rebdere onore, ma credo tuttavia che aver mentalità aperta e sociale non abbia a che fare con il "colore politico" chinlenscrive ha visto ignoranti di ogni credo e colore. Con tutto il rispetto. Ci sono, in ogni essere umano? aspetti legati all "animo unano" oltre che all'ambiente culturale in cui uno vive. Un Caro Saluto.
perché stai lontano da casa 8 mesi l anno
Perché i marittimi sono invisibili per lo stato
Perché non c’è certezza di lavoro , oggi ci sei come domani non ci sei
Perché magari vedi quello raccomandato che ti scavalla o che sta piu mesi a terra invece che a bordo
Perché devi avere a che fare con treni aerei coincidenze, e se capita un imprevisto può succedere che la nave parte e ti fanno stare fuori fino a quando nn ti trovano un altro imbarco
Perché devi avere millemila documenti in corso di validità
perché se sei allievo vai in mezzo ai pirati per 650€
Perché non hai ore di sonno
Perché dopo un lungo viaggio stancante per imbarcare appena arrivi a bordo ti mettono subito a lavorare
Perché cosi come puoi divertirti e vedere posti mozzafiato, puoi passare 4 mesi di inferno a causa di un equipaggio/ comandante che ti tratta male
Perché se arrivi al comando di una nave , dopo che ti sei fatto 4/6 mesi a bordo in caso di emergenza speciale puoi essere richiamato dopo un paio di giorni a imbarcare di nuovo, oltre a tutte le infinite responsabilità e al minimo sbaglio se ti va bene sei licenziato….
Lasciate perdere la mercantile
Perché ci sono anche tanti ladroni a bordo che sono la causa del decadimento della marineria della penisola... Perché chi e in ufficio (e che e già stato marittimo) una volta passato allo stato maggiore fa quello che cavolo gli pare, dimenticandosi da dove ne è venuto.... Perché, quando ci sono state le riforme sul CCNL, il doppio registro etc, non e stato fatto una cippa di nulla dai marittimi stessi che nel corso degli anni se ne sono fregato altamente della situazione pensando prima.a loro stessi e poi agli altri, mentre chissà come mai tutti sbarcavano malati lucrando con i soldi della cassa marittima .. per queste e altre ragioni tralasciamo il bullismo, le cattiverie fatte ad altri e tutto ciò che ha reso gli ambienti di bordo spettegolatoi da bordello.... C'è ne sono diverse ragioni.... Anziché lamentarsi della situazione, forse come dico sempre NON CI RESTA CHE GUARDARCI YUTTI ALLO SPECCHIO... in questo come giustamente è stato esposto siamo moooolto indietro nella.penisola... per questo io me ne sono andato con certificazioni UK...
Ah dimenticavo: ai colleghi italiani mancano fondamentalmente due cose: la prima e la capacità di comprendere, do vedere oltre ogni difetto. La seconda e la MERITOCRAZIA, che a prescindere dalle "dicerie della gente" nate da mobbing sul lavoro e cattiverie gratuite fatte al fine di diffamare per non fare assumere, pare abbia lasciato posto alle troppe raccomandazioni, questo in alcuni casi non in tutti ovviamente... E per fortuna...
Perché li dobbiamo chiedere a questo governo italiano di cacca ,che tutela solo ed esclusivamente chi ha l'impiego pubblico. Poi lo dobbiamo chiedere ai sindacati che vanno a braccetto con gli armatori. A me quello che mi fa più rabbia sono le paghe. Una vergogna. In marina militare un motorista non sa neanche il verso di rotazione di un elica. Dove lavoro io , con il privato,devo fare tutto e di più. Quello che consiglio ai giovani è di entrare a lavorare nel pubblico. Vivi mille anni a non fare un cacchio.
Caro ragazzo chi scrive e' il Comandante Enrico D'Orazio, probabilmente non sei pronto per questo tipo di vita.Nessuno ti regala niente.Quando io ho cominciato da allievo nel 1972 sulle navi c'erano i topi e i cacaracci. Necessita sacrificio ,abnegazione e amore per il lavoro.
@@enricodorazio1579 per come è gestito in italia il settore dei marittimi meglio cosi guarda, il problema non è tanto la solitudine ecc, la passione non la fa pesare, ma il problema è l incertezza lavorativa che questo mestiere da oggi, troppi soldi da spendere in corsi , e se non hai la spintarella difficile che lavorerai in modo continuativo
io lavoravo con compagnie americane battenti bandiere liberiane, ci sono rimasto per oltre 35 anni. quello che dice in video è vero e non è vero, non sono certamente lavori per fighetti e roba varia, gli attributi li devi avere in tutti i sensi. mica è facile fare 45 giorni di navigazione con solo cielo e mare. mica è facile continuare a navigare dopo un naufragio a venti anni (amoco Cadiz) se non tieni gli attributi non navighi mai più. io sono un ex ufficiale di macchina non è facile e semplice lavorare in un ambiente simile. la cosa vera è che si guadagnava molto di più che sulle bandiere italiane. chi faceva il bello e il brutto tempo erano due persone, il comandante è il direttore di macchina, ma più che altro il comandante. tutto il resto sono solo chiacchiere da bar dello sport.
stessi problemi che ci sono in qualsiasi azienda italiana, uomini delle caverne che hanno posti di comando
A volte non è questione di personale ma semplice difficoltà di imparare tante nuove cose. Sulle compagnie italiane invece si trovano situazioni difficili basate principalmente su rapporti con ufficiali e comandanti
uomini delle caverne? Spesso peggio, cani rognosi e tignosi, che neppure i cani del canile vorrebbero tra di loro....
Marco, però come dico sempre è anche questione di mentalità! Come dico sempre. In italia esiste la regola dispensare a se stessi. Credo anche quella sia una forma di ostracismo. in questo siamo molto ma molto indietro. Ma lo vedi anche dalla formazione, non dico nulla di strano....
Ps. Parlando degli aspetti più umani, o psicologici, che se venissero compresi garantiti oltre ad avere un ambiente lavorativo più sereno riusciresti certamente a trarre il meglio da gente che non te lo aspetteresti nemmeno.. e questo te lo.posso garantire. L ho visto prima su me steso e poi l ho fatto.anche con altri. Ho cercato anche di sviluppare un progetto analogo in italia ma quando Haifa che fare con le stesse persone meglio lasciare perdere. Purtroppo è questione di mentalità.. e anche discriminazione meglio lasciar perdere. Credimi...
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