Grazie all'associazione "La Scintilla..." e grazie ai colleghi del Liceo A.Volta di Colle. Sono orgoglioso della qualità della proposta culturale condivisibile attraverso RUclips. Se è vero che la Storia nell'accezione positivista non si costruisce con il "E Se..." è profondamente vero che il significato crociano della contemporaneità dell'evento storico presuppone il "E Se..." che rende leggibile in una "società liquida" di baumaniana memoria il nostro tempo storico. Realtà la nostra che diventa sempre più vera come la "fine della Storia" che non ha "né vinti né vincitori". Il percorso impostato va incoraggiato con tanti "E Se..." per le future inziative che l'associazione proporrà. Complimenti e ancora grazie. Salvo Gambuzza
Quando alla fine della "Cripta dei capuccini" il protagonista esclama "Dio conservi..." sta intonando il "Gott erhalte..." ossia le parole all'inizio del vecchio inno imperiale (suonava come l'attuale inno tedesco, sulle notte di Haydn). Per questo il capuccino gli intima di tacere, nell'immediato dopoguerra la sistuazione politica in austria era estremamante tesa e intonare il vecchio inno poteva essere una provocazione. La versione italiana che cantava mia nonna nell' infanzia era appunto "Serbi dio l'austriaco regno.." dove serbi sta per conservi.
Io a questa cosa delle nonne reazionarie che cantavano gli inni preunitari, consentimi pacatamente di dirlo, poco ci credo. Mi paiono delle rivisitazioni fantasiose di noi postmoderni italiani patologicamente ammalati di autocritica radicale; rivisitazioni oniriche che attribuiamo ad avi altrettanto onirici. Questi tuttalpiù erano vezzi di qualche manipolo di aristocratico organico ai Regimi al potere, il grosso del popolo contadino se ne FOTTEVA in buona sostanza dell...austriaco Regno e di un tale dio che avrebbe dovuto serbarlo (ma che specie di dio ideologico è questo?).
@@antonioservillo6948 Sono d'accordo, mia nonna cantava da piccola quell'inno in quanto suddita austriaca, lo facevano cantare in alcune celebrazioni pubbliche, fosse nata qualche chilometro più in là avrebbe cantato qualcos'altro. Poi più avanti lo ricordava come si ricordano vecchie canzoni di altri tempi. Non intendevo dare un tono politico all'aneddoto. A parte poche frange esaltate dalla propaganda che le rendeva particolarmente "patriottiche" per la gente comune c'era una realtà di miseria e di fatica per la sopravvivenza. Mi ha colpito nel leggere alcune memorie la rassegnazione, l'impotenza e l'umiltà con cui i coscritti affrontavano guerre volute da altrui. Ricordo gli scritti di un contadino istriano, allo scoppio della guerra parte per il fronte come militare austriaco, alla fine del conflitto ritorna nella sua terra divenuta italiana. Egli non fa un commento, non fa un paragone tra prima e dopo il conflitto, la sua è una continua narrazione di fatiche, malattie e difficoltà varie in cui la guerra era stata solo un'oscena parentesi. Il mio commento intendeva chiarire il senso del brano del libro letto all'inizio della conferenza.
@@alext3456 mio padre quando al circolo ufficiali si alzò con altri ufficiali al suono della "marcia reale",commentò che se cavour fosse nato a Napoli si sarebbero alzati all'inno borbonico
Considerazioni molto interessanti ma il titolo del video è sbagliato; delle eventuali conseguenze della vittoria degli imperi centrali ne parla solo nel minuto finale! Nel merito dei contenuti trattati trovo un po' forzata l'idea di una GB grande burattinaia del conflitto Franco - Prussiano per far fuori la Francia da Suez. I motivi per quella guerra eranto tutti interni alla dinamica Grandeur francese vs Prussia che voleva unificare la Germania come impero tedesco a guida prussiana.
Lei ha pienamente ragione, il punto è che il professor cardini ha approcciato l'argomento partendo da Adamo ed Eva e quindi dell'argomento di cui doveva trattare praticamente non ne parla.
Temo che l'impero turco si sarebbe sfasciato comunque e il Medio Oriente sarebbe stato lo stesso un problema, anche se in un modo probabilmente diverso da quello attuale Lo ha detto proprio il professore in questa conferenza che praticamente tutta l'Africa del Nord era di fatto, se non nella forma, fuori dal controllo turco già dalla prima metà dell'Ottocento e nello stesso cuore dell'Impero un movimento come i Giovani turchi da cui esce il futuro fondatore della Turchia moderna era già oltre la fase embrionale molto prima della sconfitta degli Imperi Centrali.
che ci sia la parte finale non lo metto in dubbio, ma ho avuto l'impressione che ci siano dei tagli intermedi, ad ogni modo grazie per aver caricato video con questi temi controfattuali così poco trattati in genere.
TheTraiano La sua impressione non è del tutto sbagliata. Ci sono stati alcuni momenti di interruzione per piccoli problemi tecnici. Grazie per l'apprezzamento. Il festival E se...I periodi ipotetici tornerà il prossimo anno.
La Scintilla Associazione buongiorno. Ho tre proposte per il prossimo festival: E se le forze dell'Asse avessero vinto la Seconda Guerra Mondiale? E se i Romani avessero vinto a Teutoburgo? E se Alessandro Magno avesse accettato l'offerta che Dario III° li fece nel 331 a.C.?
Grazie all'associazione "La Scintilla..." e grazie ai colleghi del Liceo A.Volta di Colle.
Sono orgoglioso della qualità della proposta culturale condivisibile attraverso RUclips.
Se è vero che la Storia nell'accezione positivista non si costruisce con il "E Se..." è profondamente vero che il significato crociano della contemporaneità dell'evento storico presuppone il "E Se..." che rende leggibile in una "società liquida" di baumaniana memoria il nostro tempo storico.
Realtà la nostra che diventa sempre più vera come la "fine della Storia" che non ha "né vinti né vincitori". Il percorso impostato va incoraggiato con tanti "E Se..." per le future inziative che l'associazione proporrà.
Complimenti e ancora grazie. Salvo Gambuzza
meravigliosi questi video!!!
Quando alla fine della "Cripta dei capuccini" il protagonista esclama "Dio conservi..." sta intonando il "Gott erhalte..." ossia le parole all'inizio del vecchio inno imperiale (suonava come l'attuale inno tedesco, sulle notte di Haydn). Per questo il capuccino gli intima di tacere, nell'immediato dopoguerra la sistuazione politica in austria era estremamante tesa e intonare il vecchio inno poteva essere una provocazione.
La versione italiana che cantava mia nonna nell' infanzia era appunto "Serbi dio l'austriaco regno.." dove serbi sta per conservi.
come l'attuale inno inglese ;)
Io a questa cosa delle nonne reazionarie che cantavano gli inni preunitari, consentimi pacatamente di dirlo, poco ci credo. Mi paiono delle rivisitazioni fantasiose di noi postmoderni italiani patologicamente ammalati di autocritica radicale; rivisitazioni oniriche che attribuiamo ad avi altrettanto onirici. Questi tuttalpiù erano vezzi di qualche manipolo di aristocratico organico ai Regimi al potere, il grosso del popolo contadino se ne FOTTEVA in buona sostanza dell...austriaco Regno e di un tale dio che avrebbe dovuto serbarlo (ma che specie di dio ideologico è questo?).
@@antonioservillo6948 Sono d'accordo, mia nonna cantava da piccola quell'inno in quanto suddita austriaca, lo facevano cantare in alcune celebrazioni pubbliche, fosse nata qualche chilometro più in là avrebbe cantato qualcos'altro. Poi più avanti lo ricordava come si ricordano vecchie canzoni di altri tempi. Non intendevo dare un tono politico all'aneddoto.
A parte poche frange esaltate dalla propaganda che le rendeva particolarmente "patriottiche" per la gente comune c'era una realtà di miseria e di fatica per la sopravvivenza. Mi ha colpito nel leggere alcune memorie la rassegnazione, l'impotenza e l'umiltà con cui i coscritti affrontavano guerre volute da altrui. Ricordo gli scritti di un contadino istriano, allo scoppio della guerra parte per il fronte come militare austriaco, alla fine del conflitto ritorna nella sua terra divenuta italiana. Egli non fa un commento, non fa un paragone tra prima e dopo il conflitto, la sua è una continua narrazione di fatiche, malattie e difficoltà varie in cui la guerra era stata solo un'oscena parentesi.
Il mio commento intendeva chiarire il senso del brano del libro letto all'inizio della conferenza.
@@alext3456 mio padre quando al circolo ufficiali si alzò con altri ufficiali al suono della "marcia reale",commentò che se cavour fosse nato a Napoli si sarebbero alzati all'inno borbonico
Considerazioni molto interessanti ma il titolo del video è sbagliato; delle eventuali conseguenze della vittoria degli imperi centrali ne parla solo nel minuto finale! Nel merito dei contenuti trattati trovo un po' forzata l'idea di una GB grande burattinaia del conflitto Franco - Prussiano per far fuori la Francia da Suez. I motivi per quella guerra eranto tutti interni alla dinamica Grandeur francese vs Prussia che voleva unificare la Germania come impero tedesco a guida prussiana.
Lei ha pienamente ragione, il punto è che il professor cardini ha approcciato l'argomento partendo da Adamo ed Eva e quindi dell'argomento di cui doveva trattare praticamente non ne parla.
@@alessandro9502 e pure qualche minutino
Immenso Cardini
Temo che l'impero turco si sarebbe sfasciato comunque e il Medio Oriente sarebbe stato lo stesso un problema, anche se in un modo probabilmente diverso da quello attuale Lo ha detto proprio il professore in questa conferenza che praticamente tutta l'Africa del Nord era di fatto, se non nella forma, fuori dal controllo turco già dalla prima metà dell'Ottocento e nello stesso cuore dell'Impero un movimento come i Giovani turchi da cui esce il futuro fondatore della Turchia moderna era già oltre la fase embrionale molto prima della sconfitta degli Imperi Centrali.
ma come? avete tagliato le parti più interessanti del discorso?
No. Il discorso di Cardini finiva proprio così. Nessun taglio.
che ci sia la parte finale non lo metto in dubbio, ma ho avuto l'impressione che ci siano dei tagli intermedi, ad ogni modo grazie per aver caricato video con questi temi controfattuali così poco trattati in genere.
TheTraiano
La sua impressione non è del tutto sbagliata. Ci sono stati alcuni momenti di interruzione per piccoli problemi tecnici. Grazie per l'apprezzamento. Il festival E se...I periodi ipotetici tornerà il prossimo anno.
La Scintilla Associazione buongiorno. Ho tre proposte per il prossimo festival:
E se le forze dell'Asse avessero vinto la Seconda Guerra Mondiale?
E se i Romani avessero vinto a Teutoburgo?
E se Alessandro Magno avesse accettato l'offerta che Dario III° li fece nel 331 a.C.?
si certo,"li" fece....SONO UN ASINO
Giusta domanda...
geniali
e se mi nonno al posto dei .....
Com'è bella la ragazza sulla destra 😍