Interessante questa versione, complimenti! Faccio per un attimo l'avvocato del diavolo (anche data l'alta percentuale di spettatori che non vedono l'ora che il mago sbagli): la carta scelta appare, tra altre 4, dopo due errori e, prima di ritrovarla ci sono un terzo errore (tra queste cinque...è questa? No!) e un quarto (allora è tra queste? No!). La carta girata, nel finale, è chiaramente voluta, ma come rispondere agli spettatori che, provocatoriamente, dicono "alla fine ce l'hai fatta, ma a momenti mi facevi vedere tutto il mazzo?". Cercando di auto-rispondermi mi viene in mente che si potrebbe giustificare nel finale dicendo "ok, non la sto trovando, ma sono sicuro che sia una tra questa DI FACCIA". Stendere il nastro con tutto il mazzo (dove la scelta è l'unica di dorso) e a questo punto la gag comica viene rafforzata dall'ultimo errore, che è però la soluzione del gioco ("niente, non è proprio serata, è l'unica DI DORSO..."). Ripeto, la mia è solo una provocazione voluta, ma abbiamo avuto tutti spettatori irritanti. Grazie per i vostri preziosi contributi.
Interessante però non mi è chiaro il passaggio logico tra "taglio per cercare la tua carta" e "vediamo se è tra le prime 5", anche perché tu l'hai fatta mettere in mezzo, perché dovrebbe trovarsi in cima? Grazie se vorrai rispondere!
C'è però qualcosa che non torna nell'effetto di Nicolò (o che semplicemente non ha approfondito per questioni di tempo): il mago sbaglia numerose volte durante l'effetto e la carta non è mai dove crede che sia. Alla fine lui però trova la carta dello spettatore tra quell 5 che ha girato a faccia in alto. Come giustifica dunque il fatto che la carta sia sparita e si trovi girata nel mazzo? Accade cioè che la figura del mago non è più quella di un imbranato che sta cercando di salvare un gioco ma di un prestigiatore che ha effettivamente fatto accadere la magia. Nella versione del Biddle Trick che più o meno tutti conosciamo, invece, il prestigiatore non si pone come "imbranato" e quindi nel finale può, al suo comando, far sparire la carta tra le 5 e farla apparire nel mazzo a faccia in alto. Io personalmente nella versione "basilare" del gioco utilizzo l'idea della sensibilità tattile: la carta dello spettatore è l'unica che lui ha toccato e dunque posso riconoscerla rispetto alle altre. Non la porto in cima ma al centro (overhand shuffle tenendo un break) e quindi sono giustificato nel buttare mazzetti di carte sul tavolo fino ad arrivare alla carta, solo a quel punto dico "credo che la tua carta sia tra queste, forse tra queste 5... Anzi, sono abbastanza sicuro sia tra le prime 4!" (faccio l'effetto con 4 carte). Da qui in poi lo sviluppo è quello classico
Potresti anche aver ragione, ma sono comunque in disaccordo con te per un motivo: bene o male tutti i "sucker trick" (o almeno quelli che conosco) alla fine arrivano alla magia, e la simulazione di errori è parte integrante dell'effetto. D'altra parte anche la tua presentazione è valida, e la differenza sta proprio in ciò che realizza l'effetto. Nella tua, la chiave è l'abilità tattile, grazie alla quale si realizza l'effetto, mentre in quella di Nicolò si tratta di una goffaggine simulata, un po' come fa Lennart Green. In conclusione, ogni via è valida purché sia studiata bene e sia efficacie, e questo lo si scopre solo provando.
@@SiboWoW Assolutamente, questi sono semplicemente approcci diversi. Per quanto riguarda ciò che dici sui sucker trick credo di essere stato un po' superficiale nella mia argomentazione, provo ad approfondire: certo questi giochi si basano su "errori" ripetuti per poi arrivare alla magia, ciò che non mi convince dell'effetto di Nicolò (e torno a ripetere: magari lui ne è conscio ma non l'ha detto nel video per questioni di tempo a disposizione) è il modo in cui alla fine si arriva alla magia. Sembra che lui faccia un errore dopo l'altro e poi faccia accadere la magia senza nessuna logica. Generalmente (e qua chiamo in soccorso qualcuno che conosce più sucker trick di me ahahah) in questi giochi la "riuscita" dell'effetto magico ha sempre una sua logica, ad es. al mago non viene l'effetto ma poi "si impegna" e funziona, oppure scopre che c'era qualcosa che impediva l'effetto, oppure palesa la burla, oppure si rende conto che grazie all'aiuto del pubblico l'effetto funziona ecc ecc. Nel suo effetto si ha una situazione in cui il mago in qualche modo è vittima di qualcosa di strano e di inspiegabile (soprattutto nel finale in cui la carta sparisce), però poi con quale criterio stende il mazzo per far vedere che è a faccia in alto? Perché la carta sparisce? Cosa hanno a che vedere questi due momenti con il concetto di "dannazione l'effetto non mi viene, cerco di arrampicarmi sugli specchi". Sono provocazioni in buona fede le mie, è chiaro, cerco di stimolare una riflessione perché l'effetto pur essendo usato e abusato è uno dei miei preferiti in assoluto!
4:24 però fare soltanto un pass come controllo mi sembra poco adatto perché la persona Pansa che la carta sia verso il mezzo ma poi viene vista tra le prime 5..
Infatti mi è capitato con un trucco di mentalismo che la carta inizialmente fosse sul fondo e poi compariva in cima e mi è stato fatto notare appunto dal mio amico. Io semplicemente faccio uno shuffle controllando sempre in fondo e poi faccio un taglio e la porto in cima.. in questo modo sembrerà che il mazzo è stato mischiato e quindi si ha quella "casualita" che la carta è salita in cima a caso e non è stata forzata.. Di fatto, se avesse fatto uno shuffle conservando le prime 3/5 carte in cima e avesse fatto un falso taglio, la carta in cima era assolutamente giustificata. :)
io lo spaccio sempre come un trucco di "mentalismo" con la scusa che cerco di utilizzare la psicologia vado a prendere 4 carte simili alla scelta più la carta scelta facendo delle domande allo spettatore tipo "la carta è rossa o è nera, dimmi o la verità o una bugia tanto io capisco se menti e bla bla bla" , non mi piace andare a prendere le prime 5 perchè è strano che la carta si trovi proprio tra le prime 5 , è facile pensare che ce l'ho fatta finire io. Mentre cerco le 5 carte nel mazzo levo delle carte che "scarto" dalla mia ricerca e le lascio sul tavolo fino a lasciare metà mazzo circa, in modo da avere la scusa per aver solo mezzo mazzo in mano.. da spiegare così è difficile ma dalla mia esperienza mi sembra che sia un buon metodo..
Ottimo spunto. Il mio problema più grande col Biddle trick è sempre stato il metodo, e l'idea di Nicolò è eccellente.
Questo trucco lo avevi presentato ai tempi di sezione aurea.
Mi piace molto il metodo che usasri a quel tenpo per scaricare la carta
Bell'idea Nicolò!!!
Per me come la fa Paviato è la migliore . Con la sua presentazione!
Interessante questa versione, complimenti! Faccio per un attimo l'avvocato del diavolo (anche data l'alta percentuale di spettatori che non vedono l'ora che il mago sbagli): la carta scelta appare, tra altre 4, dopo due errori e, prima di ritrovarla ci sono un terzo errore (tra queste cinque...è questa? No!) e un quarto (allora è tra queste? No!). La carta girata, nel finale, è chiaramente voluta, ma come rispondere agli spettatori che, provocatoriamente, dicono "alla fine ce l'hai fatta, ma a momenti mi facevi vedere tutto il mazzo?".
Cercando di auto-rispondermi mi viene in mente che si potrebbe giustificare nel finale dicendo "ok, non la sto trovando, ma sono sicuro che sia una tra questa DI FACCIA". Stendere il nastro con tutto il mazzo (dove la scelta è l'unica di dorso) e a questo punto la gag comica viene rafforzata dall'ultimo errore, che è però la soluzione del gioco ("niente, non è proprio serata, è l'unica DI DORSO...").
Ripeto, la mia è solo una provocazione voluta, ma abbiamo avuto tutti spettatori irritanti.
Grazie per i vostri preziosi contributi.
Molto divertente, bravo, bello spunto!
Bella spiegazione e idea
Interessante però non mi è chiaro il passaggio logico tra "taglio per cercare la tua carta" e "vediamo se è tra le prime 5", anche perché tu l'hai fatta mettere in mezzo, perché dovrebbe trovarsi in cima? Grazie se vorrai rispondere!
Nicolò ha dato un senso ad un gioco che non mi ha mai attirato
bellissima l'idea anche se forse sfrutta troppe volte la scusa dell'errore e quindi rischia di essere capita
Ottimo
grazie
C'è però qualcosa che non torna nell'effetto di Nicolò (o che semplicemente non ha approfondito per questioni di tempo): il mago sbaglia numerose volte durante l'effetto e la carta non è mai dove crede che sia. Alla fine lui però trova la carta dello spettatore tra quell 5 che ha girato a faccia in alto. Come giustifica dunque il fatto che la carta sia sparita e si trovi girata nel mazzo? Accade cioè che la figura del mago non è più quella di un imbranato che sta cercando di salvare un gioco ma di un prestigiatore che ha effettivamente fatto accadere la magia.
Nella versione del Biddle Trick che più o meno tutti conosciamo, invece, il prestigiatore non si pone come "imbranato" e quindi nel finale può, al suo comando, far sparire la carta tra le 5 e farla apparire nel mazzo a faccia in alto.
Io personalmente nella versione "basilare" del gioco utilizzo l'idea della sensibilità tattile: la carta dello spettatore è l'unica che lui ha toccato e dunque posso riconoscerla rispetto alle altre. Non la porto in cima ma al centro (overhand shuffle tenendo un break) e quindi sono giustificato nel buttare mazzetti di carte sul tavolo fino ad arrivare alla carta, solo a quel punto dico "credo che la tua carta sia tra queste, forse tra queste 5... Anzi, sono abbastanza sicuro sia tra le prime 4!" (faccio l'effetto con 4 carte). Da qui in poi lo sviluppo è quello classico
Potresti anche aver ragione, ma sono comunque in disaccordo con te per un motivo: bene o male tutti i "sucker trick" (o almeno quelli che conosco) alla fine arrivano alla magia, e la simulazione di errori è parte integrante dell'effetto.
D'altra parte anche la tua presentazione è valida, e la differenza sta proprio in ciò che realizza l'effetto.
Nella tua, la chiave è l'abilità tattile, grazie alla quale si realizza l'effetto, mentre in quella di Nicolò si tratta di una goffaggine simulata, un po' come fa Lennart Green.
In conclusione, ogni via è valida purché sia studiata bene e sia efficacie, e questo lo si scopre solo provando.
@@SiboWoW Assolutamente, questi sono semplicemente approcci diversi. Per quanto riguarda ciò che dici sui sucker trick credo di essere stato un po' superficiale nella mia argomentazione, provo ad approfondire: certo questi giochi si basano su "errori" ripetuti per poi arrivare alla magia, ciò che non mi convince dell'effetto di Nicolò (e torno a ripetere: magari lui ne è conscio ma non l'ha detto nel video per questioni di tempo a disposizione) è il modo in cui alla fine si arriva alla magia. Sembra che lui faccia un errore dopo l'altro e poi faccia accadere la magia senza nessuna logica. Generalmente (e qua chiamo in soccorso qualcuno che conosce più sucker trick di me ahahah) in questi giochi la "riuscita" dell'effetto magico ha sempre una sua logica, ad es. al mago non viene l'effetto ma poi "si impegna" e funziona, oppure scopre che c'era qualcosa che impediva l'effetto, oppure palesa la burla, oppure si rende conto che grazie all'aiuto del pubblico l'effetto funziona ecc ecc.
Nel suo effetto si ha una situazione in cui il mago in qualche modo è vittima di qualcosa di strano e di inspiegabile (soprattutto nel finale in cui la carta sparisce), però poi con quale criterio stende il mazzo per far vedere che è a faccia in alto? Perché la carta sparisce? Cosa hanno a che vedere questi due momenti con il concetto di "dannazione l'effetto non mi viene, cerco di arrampicarmi sugli specchi".
Sono provocazioni in buona fede le mie, è chiaro, cerco di stimolare una riflessione perché l'effetto pur essendo usato e abusato è uno dei miei preferiti in assoluto!
Nel terzo (mi pare) volume di Card College ce ne è una versione molto intelligente
4:24 però fare soltanto un pass come controllo mi sembra poco adatto perché la persona Pansa che la carta sia verso il mezzo ma poi viene vista tra le prime 5..
Infatti mi è capitato con un trucco di mentalismo che la carta inizialmente fosse sul fondo e poi compariva in cima e mi è stato fatto notare appunto dal mio amico.
Io semplicemente faccio uno shuffle controllando sempre in fondo e poi faccio un taglio e la porto in cima.. in questo modo sembrerà che il mazzo è stato mischiato e quindi si ha quella "casualita" che la carta è salita in cima a caso e non è stata forzata..
Di fatto, se avesse fatto uno shuffle conservando le prime 3/5 carte in cima e avesse fatto un falso taglio, la carta in cima era assolutamente giustificata. :)
io lo spaccio sempre come un trucco di "mentalismo" con la scusa che cerco di utilizzare la psicologia vado a prendere 4 carte simili alla scelta più la carta scelta facendo delle domande allo spettatore tipo "la carta è rossa o è nera, dimmi o la verità o una bugia tanto io capisco se menti e bla bla bla" , non mi piace andare a prendere le prime 5 perchè è strano che la carta si trovi proprio tra le prime 5 , è facile pensare che ce l'ho fatta finire io.
Mentre cerco le 5 carte nel mazzo levo delle carte che "scarto" dalla mia ricerca e le lascio sul tavolo fino a lasciare metà mazzo circa, in modo da avere la scusa per aver solo mezzo mazzo in mano.. da spiegare così è difficile ma dalla mia esperienza mi sembra che sia un buon metodo..
Credo di aver visto qualcosa di simile in un trucco chiamato la carta impossibile
Non sto capendo bene com'è il trucco. Cioè se le carte vanno effettivamente girate. Magari fai una prova prima di spiegare la tecnica