Buongiorno Professore ho due dubbi che non riesco a spiegarmi, Il primo riguarda l'arco trionfale della cappella Scrovegni in particolare la scena dell'Annunciazione perchè Giotto ha usato la prospettiva invertita per i due balconi aggettanti e perchè sono orientati in senso contrario ai coretti spaziosi. Un altro dubbio che non riesco a risolvere riguarda un'opera che ho visto nel museo di Valencia. E' una cattura di Cristo in cui un saldato sembra stringere i genitali di Gesu', se potessi le invierei la foto. Grazie mille per la sua chiarezza Mariangela
La prima questione, assai dibattuta e per la verità ostica per la critica, dovrebbe risolversi, a mio modo di vedere, interpretandola come un'ingenuità. Giotto arriva a "sentire" la prospettiva e a riprodurla in soluzioni che, prese singolarmente, funzionano in maniera quasi perfetta . Ma la sua è una prospettiva empirica, non ha basi matematiche che la sostengano e non è strutturata secondo un piano complessivo. Le scene, dunque, hanno prospettive diverse, sono se si trattasse della somma di situazioni distinte e non necessariamente collegate fra loro. Per la seconda questione alzo le mani... non ho la più pallida idea
Buongiorno Professore ho letto uno scritto sul Giudizio universale di Giotto che dice letteralmente "per la prima volta viene abolita la suddivisione della scena in fasce orizzontali sovrapposte: Giudizio, Paradiso e Inferno sono presentati in un insieme unitario e tutte le figure si muovono nel medesimo spazio. Il Giudizio non è più presentato ma rappresentato, è un vero e proprio “avvenimento”. Ecco Professore Non riesco a capire la differenza fra presentazione e rappresentazione? grazie mille e buon lavoro e grazie ancora
Si tratta solo di un modo enfatico per sottolineare la scelta rivoluzionaria di Giotto il quale, anziché utilizzare una suddivisione rigida (e più riconoscibile dai fedeli, dunque più efficace in senso didascalico), sceglie di superare l'impaginazione tradizionale e di inserire i personaggi in uno spazio unitario. Ovviamente ciò che perde in semplicità di lettura lo guadagna in fascino, naturalismo dell'impianto, capacità di trasmettere passione. Non più un "compitino" in tre "pagine" diverse, dunque, ma un ragionamento più esteso e completo affrontato tutto insieme
Buongiorno Professore ho due dubbi che non riesco a spiegarmi, Il primo riguarda l'arco trionfale della cappella Scrovegni in particolare la scena dell'Annunciazione perchè Giotto ha usato la prospettiva invertita per i due balconi aggettanti e perchè sono orientati in senso contrario ai coretti spaziosi. Un altro dubbio che non riesco a risolvere riguarda un'opera che ho visto nel museo di Valencia. E' una cattura di Cristo in cui un saldato sembra stringere i genitali di Gesu', se potessi le invierei la foto. Grazie mille per la sua chiarezza Mariangela
La prima questione, assai dibattuta e per la verità ostica per la critica, dovrebbe risolversi, a mio modo di vedere, interpretandola come un'ingenuità. Giotto arriva a "sentire" la prospettiva e a riprodurla in soluzioni che, prese singolarmente, funzionano in maniera quasi perfetta . Ma la sua è una prospettiva empirica, non ha basi matematiche che la sostengano e non è strutturata secondo un piano complessivo. Le scene, dunque, hanno prospettive diverse, sono se si trattasse della somma di situazioni distinte e non necessariamente collegate fra loro. Per la seconda questione alzo le mani... non ho la più pallida idea
@@claudiopepi grazie tante sempre disponibile e chiaro
Buongiorno Professore ho letto uno scritto sul Giudizio universale di Giotto che dice letteralmente "per la prima volta viene abolita la suddivisione della scena in fasce orizzontali sovrapposte: Giudizio, Paradiso e Inferno sono presentati in un insieme unitario e tutte le figure si muovono nel medesimo spazio. Il Giudizio non è più presentato ma rappresentato, è un vero e proprio “avvenimento”. Ecco Professore Non riesco a capire la differenza fra presentazione e rappresentazione? grazie mille e buon lavoro e grazie ancora
Si tratta solo di un modo enfatico per sottolineare la scelta rivoluzionaria di Giotto il quale, anziché utilizzare una suddivisione rigida (e più riconoscibile dai fedeli, dunque più efficace in senso didascalico), sceglie di superare l'impaginazione tradizionale e di inserire i personaggi in uno spazio unitario. Ovviamente ciò che perde in semplicità di lettura lo guadagna in fascino, naturalismo dell'impianto, capacità di trasmettere passione. Non più un "compitino" in tre "pagine" diverse, dunque, ma un ragionamento più esteso e completo affrontato tutto insieme
@@claudiopepi grazie mille sempre puntuale