Come si fa la rivoluzione? Con Porpora Marcasciano e Giada Arena | Lucy - Sulla cultura

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  • Опубликовано: 18 дек 2024
  • Porpora Marcasciano, storica attivista LGBTQ+ e presidente onoraria del MIT - Movimento Identità Trans, nella sua vita ha scritto, recitato e soprattutto lottato, diventando una delle figure più rappresentative del movimento queer italiano (e non solo). Ha ripercorso con Giada Arena la sua biografia tra personale e politico, rivoluzione e "favolosità", aiutandoci a capire come portare avanti le battaglie per i diritti nell'Italia di oggi.
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Комментарии • 17

  • @LiB280
    @LiB280 6 месяцев назад +8

    Ma che bella intervista!
    Non conoscevo Porpora Marcasciano
    Grazie 🙏al Canale LUCY sulla CULTURA
    👏👏👏Brava! : 《 Nel quotidiano dobbiamo divertirci.. la vera riboluzione é nel quotidiano.
    Ci vogliono tristi ... 》
    Sai quel detto???
    《 Se sei triste...fai un favore al diavolo! 》 alle cose cattive che si introducono nella tua vita...se ti lasci intristire

  • @lor3nz8
    @lor3nz8 6 месяцев назад +3

    Che persona magnifica che è Porpora Marcasciano! Grazie❤

  • @eziobasso6756
    @eziobasso6756 6 месяцев назад +3

    Bellissima intervista

  • @karmadharaya3
    @karmadharaya3 6 месяцев назад +8

    Grazie per questa bellissima intervista ❤

    • @giadarena
      @giadarena 6 месяцев назад

      Grazie a te per averla guardata :)

  • @LiB280
    @LiB280 6 месяцев назад +1

    Buongiorno! Come si intitola IL LIBRO???

    • @giadarena
      @giadarena 6 месяцев назад +3

      "AntoloGaia", pubblicato per Edizioni Alegre nel 2015 ✨

    • @LiB280
      @LiB280 6 месяцев назад +1

      Grazie per il titolo! 👍

  • @LiB280
    @LiB280 6 месяцев назад +6

    Nomina spesso Angela Davis...
    l'Angela Davis dei BLACK PANTERS/ le Pantere Nere in America?

  • @jerbamara
    @jerbamara 6 месяцев назад +3

    Non sarebbe più corretto educare la società ad accettare che non tutti gli individui di sesso maschile rientrano nei canoni della mascolinità e non tutti quelli di sesso femminile rientrano nei canoni della femminilità? In altre parole, non sarebbe più rivoluzionario lavorare sui canoni, piuttosto che sui corpi, l'abbigliamento, i cambi di nome sui documenti? Perché dobbiamo accettare l'orrore di mutilazioni / pompaggi e terapie ormonali per portare avanti un cambio di genere che rimarrà solo finzione? Sei un bambino che ama vestire le bambole più che giocare a pallone? Invece di farti fare il "percorso trans", educhiamo la società ad accettarti, e non come un "fenomeno", ma come una variante della normalità. Sei una bambina che non ama le bambole, ma il pallone? Stessa cosa.
    Credo che non ci sarebbe bisogno di "percorsi trans", se i bambini e gli adolescenti si sentissero liberi di seguire le loro inclinazioni a prescindere dal loro sesso. Ma ormai è diventato un business, strettamente collegato a quelli della chirurgia estetica e della "maternità assistita". Altro che "diritti"!

    • @MarcoIuliano468
      @MarcoIuliano468 5 месяцев назад

      A me la transizione ha salvato la vita, non penso dovrebbe parlare di qualcosa se non ne è informato, non si tratta di estetica ma di essere e di identità. Vada a dire al me 14enne che si è quasi dissanguato che soffre solo per un fatto estetico.

    • @jerbamara
      @jerbamara 5 месяцев назад +2

      @@MarcoIuliano468 Non mi permetterei mai di dire e nemmeno di pensare che qualcuno soffre "solo per un fatto estetico". Se si soffre, anche solo per un naso aquilino o per delle orecchie a sventola, c'è un problema di accettazione di sé stessi, purtroppo fomentato dall'insensibilità di chi ci circonda e dalle mode.
      Se a Lei la transizione ha salvato la vita, ne sono lieta, ma sono anche contenta che ai miei tempi non esistesse la possibilità di effettuare "percorsi trans", perché forse lo avrei voluto fare anch'io. Ero una bambina che soffriva il fatto di non essere nata maschio e non sa quello che ho provato nella mia fase di transizione tra l'infanzia e l'adolescenza. In realtà, non è che volessi diventare un uomo invece che una donna: io avrei voluto restare un essere asessuato che avesse gli stessi diritti di cui godevano i coetanei maschi.

    • @angelosinuello9571
      @angelosinuello9571 3 месяца назад

      @@jerbamara Forse quello che serve è garantire una scelta matura e consapevole a chi prende una decisione così importante per la sua vita, ma penso che sia giusto che una persona possa scegliere quello che lei chiama "l'orrore di mutilazioni / pompaggi e terapie ormonali per portare avanti un cambio di genere" perché per quella persona potrebbe non essere "solo finzione".
      Che poi sia necessario educare la città ad accettarti e noi stessi ad accettarci, sono d'accordo. Ma se, nonostante tutto e con consapevolezza, qualcuno vuole comunque rifarsi il naso o cambiare sesso, perché togliergli quella libertà? Perché per qualcun altro è un "orrore"? Anche qui ci vorrebbe un'educazione all'accettazione.

    • @jerbamara
      @jerbamara 3 месяца назад

      @@angelosinuello9571 Io penso che dietro la decisione (non la ritengo una "scelta") di modificare radicalmente il proprio corpo ci siano dei problemi abbastanza gravi, anche quando si tratta "solo" di rifarsi il naso. Per me, la chirurgia plastica dovrebbe essere solo ricostruttiva e le terapie ormonali dovrebbero essere somministrate solo in presenza di problemi di salute. Non voglio mancare di rispetto a nessuno, è solo che ho smesso di credere alla "libertà" ad oltranza. Ho smesso quando mi sono resa conto di quanto venisse strumentalizzato quel concetto a favore di business di ogni sorta.
      Dico che il "cambio di sesso" è una finzione perché terapia e chirurgia possono agire solo su aspetti fisici secondari. Da qualche parte ho letto una definizione che mi pare molto... calzante: "forma di travestitismo altamente tecnologica". Come sappiamo tutti, chi nasce maschio non ha la possibilità di avere (per ora, ma a forza di esperimenti sulle cavie "volontarie", chissà...) un VERO apparato genitale femminile, né i cicli ormonali femminili, nè la gravidanza o la libertà di non averne, e chi nasce femmina non ha la possibilità di avere un VERO apparato genitale maschile, né la possibilità di utilizzarlo al meglio, magari anche per riprodursi, volendo. Oltretutto, chi si sottopone a quello che mi permetto di continuare a definire un orrore, dovrà essere medicalizzato a vita, come chi soffre di una grave malattia. Le pare davvero libertà, questa? Non pensa che la libertà sia quella di essere quello che ci si sente, in armonia con il sesso che il caso ti ha assegnato?
      Conosco diverse donne dal fare e dall'abbigliamento mascolino, che hanno persino partorito dei figli. Sono donne anche mingherline, che però prediligono lavori tradizionalmente maschili. Io vivo in montagna e mi riferisco a quelli del mio ambiente. Che so? Fare legna nel bosco, tagliare alberi con la motosega, far partorire le vacche, pulire le strade del paese. Donne che, alla sera, amano giocare a carte nell'osteria, e che la domenica vanno a caccia o a pesca. Non so se conosce il fenomeno delle "vergini giurate" albanesi. Ecco, tipo quelle, ma che lo hanno scelto in una società che non lo richiedeva affatto. Ottime madri, per niente chiocce, ma capaci di dare grande affetto, amatissime dai figli. Per me, quelle donne hanno avuto, ad un certo punto della loro vita, il coraggio di affermarsi per quello che sono, affrontando commenti e battute, finché la gente non si è abituata. Forse vivo in una realtà che è in concreto più aperta di quella della città e dove il "diverso" viene accettato con più facilità? Dimenticavo che quelle donne hanno mantenuto il loro nome femminile e che non hanno mai preteso che ci si rivolgesse loro al maschile. Donne che hanno scelto la libertà.

  • @mariapialentinio7913
    @mariapialentinio7913 5 месяцев назад

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