Recensione a "Ombre di Fiori sul mio cammino" ruclips.net/video/uy57L9nS7Q8/видео.html Recensione a "Di ricordi si muore" ruclips.net/video/W89h7BcEz7I/видео.html "Tempesta sul lago", le frasi più belle: ruclips.net/video/cbYqj9vTzVc/видео.html Recensioni scritte a vari romanzi di Liala: recensioniromanzirosa.blogspot.com/search/label/Liala Panoramica generale sulle opere di Liala: ruclips.net/video/f591o1FL2e4/видео.html
Che ricordi! In estate andavo a casa di mia zia, single, forse allora detta "signorina", al mare. Era una casa piccola e noi nipoti eravamo accampati in soggiorno e nelle camere da letto. Lei aveva sacchi neri, quelli grandi, pieni di romanzi di Liala, chissà, magari sognava l'amore...
eh sì, Liala è stata "un best seller" per tantissime tra le nostre nonne e zie. Tra l'altro come dico nei video a lei dedicati, i suoi romanzi sono meno "frivoli e disimpegnati" di quello che una certa critica letteraria con la puzza sotto il naso ha sempre pensato di questo genere di letteratura (unicamente perché fatta da donne, ovviamente...) Se Liala non l'hai mai letta, ti consiglio di partire da "Ombre di fiori...", "Bisbigli nel piccolo mondo" e "di ricordi si muore", secondo me i suoi capolavori. Anche se c'è da dire che "l'universo letterario di Liala" era parecchio autoreferenziale e delle volte la sensazione (quando di lei ne hai letti di diversi) è che si "auto-fagocitasse da sola" nella continua ripetizione di certi stilemi (ma non è la sola, una deriva del genere è presente anche in altre autrici del genere, come Charlotte Lamb). Trovi molte recensioni e gli stralci migliori qui recensioniromanzirosa.blogspot.com/search/label/Liala
@@recensionilibri1986 Grazie del suggerimento, immagino che letto uno letti tutti o quasi... È ciò che penso dei romanzi di Grazia Deledda, e i miei conterranei sardi mi fucilano, sempre quel senso del peccato, della colpa, del male, del destino, dell'ineluttabilità ... Aiuto, tutto ciò è soffocante e oppressivo... Molto più interessante la biografia della Deledda, molto lontana dal santino che se ne fa.
sì, esatto, diciamo che il macrocosmo letterario di Liala presente in quasi tutti i suoi libri, tende molto a ripetersi (per quanto, ripeto, sia meno frivolo e stupido di quello che si potrebbe pensare in partenza per preconcetto e pregiudizio) ma va anche compreso il perché: lei scriveva per "tenere a bada" il trauma della morte dell'uomo che amava alla follia (un pilota, e Liala ha inserito quasi sempre proprio l'uomo pilota o ufficiale, nei suoi romanzi) perciò quando si scrive per quel motivo, è inevitabile essere "ripetitivi" (senza neanche esserne consapevoli). è anche il motivo per cui le sue storie d'amore sono melodrammatiche e spesso si concludono con la morte. Pensa che delle volte più che non i dialoghi (ormai anacronistici, inclusa la figura della donna che tratteggiava) le parti di forza dei suoi romanzi (dalle 200 pagine in su!) sono proprio le descrizioni dei paesaggi (raggiungeva tocchi poetici altissimi descrivendo la luna, i laghi, il cielo, i fiori...) Comunque, se ne può fare anche un'analisi relativa alla condizione della donna "piccolo borghese" in quegli anni nei quali Liala scriveva (esistevano ancora concetti come "sposa illibata, onore della donna, donna che doveva essere accompagnata"...) tanto per capire come sono cambiati i tempi. C'è da dire però che nell'inevitabile sessismo anche introiettato (Liala è comunque figlia del suo tempo, sulla condizione femminile aveva comunque una certa idea di moralità bigotta del suo tempo oltre che di "sottomissione d'amore") di tanto in tanto nei suoi romanzi trovi figure di donne (quasi) emancipate. Per esempio una delle protagoniste di "L'azzurro nella vetrata" fa proprio l'architetto.
@@recensionilibri1986Infatti in questo genere "rosa" i personaggi maschili di primo piano sono sempre "virili". Al contrario di certa letteratura è cinematografia grossolanamente femminista degli ultimi 30 anni, dove l uomo è spesso rappresentato da individui inconsistenti caratterialmente, inconcludenti, a tratti anche ridicoli. Ah questi omuncoli di oggi, con le loro ridicole barbette, incapaci di sfidarsi a duello, e magari solo per aver incrociato il tuo sguardo magnetico...😊...
@@alessandrobernardi9347 il Rosa è un genere (ormai) molto vasto, con tanto di sottogeneri... Non so perché sei fissato col duello... non è il mio scenario "fetish ottocentesco" di riferimento 🤣 e comunque per i miei sex symbol letterari di riferimento non c'è bisogno di sfidarsi a duello, io sono a favore della poliandria 🤣 perciò entrambi nelle mie grazie 😋senza bisogno di duello 🤣
Recensione a "Ombre di Fiori sul mio cammino"
ruclips.net/video/uy57L9nS7Q8/видео.html
Recensione a "Di ricordi si muore"
ruclips.net/video/W89h7BcEz7I/видео.html
"Tempesta sul lago", le frasi più belle:
ruclips.net/video/cbYqj9vTzVc/видео.html
Recensioni scritte a vari romanzi di Liala:
recensioniromanzirosa.blogspot.com/search/label/Liala
Panoramica generale sulle opere di Liala:
ruclips.net/video/f591o1FL2e4/видео.html
Che ricordi! In estate andavo a casa di mia zia, single, forse allora detta "signorina", al mare. Era una casa piccola e noi nipoti eravamo accampati in soggiorno e nelle camere da letto. Lei aveva sacchi neri, quelli grandi, pieni di romanzi di Liala, chissà, magari sognava l'amore...
eh sì, Liala è stata "un best seller" per tantissime tra le nostre nonne e zie.
Tra l'altro come dico nei video a lei dedicati, i suoi romanzi sono meno "frivoli e disimpegnati" di quello che una certa critica letteraria con la puzza sotto il naso ha sempre pensato di questo genere di letteratura (unicamente perché fatta da donne, ovviamente...)
Se Liala non l'hai mai letta, ti consiglio di partire da "Ombre di fiori...", "Bisbigli nel piccolo mondo" e "di ricordi si muore", secondo me i suoi capolavori.
Anche se c'è da dire che "l'universo letterario di Liala" era parecchio autoreferenziale e delle volte la sensazione (quando di lei ne hai letti di diversi) è che si "auto-fagocitasse da sola" nella continua ripetizione di certi stilemi (ma non è la sola, una deriva del genere è presente anche in altre autrici del genere, come Charlotte Lamb).
Trovi molte recensioni e gli stralci migliori qui
recensioniromanzirosa.blogspot.com/search/label/Liala
@@recensionilibri1986 Grazie del suggerimento, immagino che letto uno letti tutti o quasi... È ciò che penso dei romanzi di Grazia Deledda, e i miei conterranei sardi mi fucilano, sempre quel senso del peccato, della colpa, del male, del destino, dell'ineluttabilità ... Aiuto, tutto ciò è soffocante e oppressivo... Molto più interessante la biografia della Deledda, molto lontana dal santino che se ne fa.
sì, esatto, diciamo che il macrocosmo letterario di Liala presente in quasi tutti i suoi libri, tende molto a ripetersi (per quanto, ripeto, sia meno frivolo e stupido di quello che si potrebbe pensare in partenza per preconcetto e pregiudizio) ma va anche compreso il perché: lei scriveva per "tenere a bada" il trauma della morte dell'uomo che amava alla follia (un pilota, e Liala ha inserito quasi sempre proprio l'uomo pilota o ufficiale, nei suoi romanzi) perciò quando si scrive per quel motivo, è inevitabile essere "ripetitivi" (senza neanche esserne consapevoli). è anche il motivo per cui le sue storie d'amore sono melodrammatiche e spesso si concludono con la morte.
Pensa che delle volte più che non i dialoghi (ormai anacronistici, inclusa la figura della donna che tratteggiava) le parti di forza dei suoi romanzi (dalle 200 pagine in su!) sono proprio le descrizioni dei paesaggi (raggiungeva tocchi poetici altissimi descrivendo la luna, i laghi, il cielo, i fiori...)
Comunque, se ne può fare anche un'analisi relativa alla condizione della donna "piccolo borghese" in quegli anni nei quali Liala scriveva (esistevano ancora concetti come "sposa illibata, onore della donna, donna che doveva essere accompagnata"...) tanto per capire come sono cambiati i tempi. C'è da dire però che nell'inevitabile sessismo anche introiettato (Liala è comunque figlia del suo tempo, sulla condizione femminile aveva comunque una certa idea di moralità bigotta del suo tempo oltre che di "sottomissione d'amore") di tanto in tanto nei suoi romanzi trovi figure di donne (quasi) emancipate. Per esempio una delle protagoniste di "L'azzurro nella vetrata" fa proprio l'architetto.
@@recensionilibri1986Infatti in questo genere "rosa" i personaggi maschili di primo piano sono sempre "virili".
Al contrario di certa letteratura è cinematografia grossolanamente femminista degli ultimi 30 anni, dove l uomo è spesso rappresentato da individui inconsistenti caratterialmente, inconcludenti, a tratti anche ridicoli.
Ah questi omuncoli di oggi, con le loro ridicole barbette, incapaci di sfidarsi a duello, e magari solo per aver incrociato il tuo sguardo magnetico...😊...
@@alessandrobernardi9347 il Rosa è un genere (ormai) molto vasto, con tanto di sottogeneri...
Non so perché sei fissato col duello... non è il mio scenario "fetish ottocentesco" di riferimento 🤣
e comunque per i miei sex symbol letterari di riferimento non c'è bisogno di sfidarsi a duello, io sono a favore della poliandria 🤣 perciò entrambi nelle mie grazie 😋senza bisogno di duello 🤣