Un principio interessante, Stefania, forse senza pensarci credo di aver fatto qualcosa di simile con il mio personaggio Puzzoneddu, che come tu sai emigra in America, quindi attraversa il mare. Nel raccontare la sua storia ho scritto, ad esempio, che vide per la prima volta il mare a pagina 28 del libro Le avventure di pinocchio donatogli dalla maestra, in seguito è affascinato dal colore azzurro degli occhi della moglie.
Scusi la lunghezza ma ho urgenza di ragionare con lei sull'intersezione di alcuni procedimenti operativi. Progettare la trama e i dettagli di logica funzionale. E' una considerazione fondamentale, se sommiamo molti altri dettagli concettuali abbiamo finalmente una rete di aspetti vitali dei personaggi che conferisce un universo compatto.. Mantiene la materia identitaria credibile del protagonista e di tutti gli altri. Ogni figura nel romanzo deve possedere un elemento dominante che scaturisce nelle situazioni "colorandole" della sua presenza al pari di Scarlet e dei suoi pomodori. Giusto? Un personaggio muore, e in seguito riappare una cosa che gli apparteneva, torna la sua anima.. (Tipo un cavallo, un gioiello, un uccello variopinto). Un oggetto occorre per uno scopo, ma poi viene utilizzato in seguito per altro e cambia funzione. Vive metamorfosi. Si passa ad un altro capitolo e ci ritroviamo dentro un pezzo, un frammento di ciò che furoreggiava nel cap. precedente... legando l'uno episodio al seguente. E altre mirabili magie. Un oggetto di cui non comprendiamo il nesso, che acquista una collocazione nel cap. che viene dopo. Ma tutto questo non viene mai insegnato, si sta sullo schema in tre atti e basta. Troppo poco, uno scheletro. Ho studiato sul web gli archetipi e i contro archetipi di K.M.WEILAND, nel suo corso; interessante d'accordo, la mitica tragedia in tre atti dell'età classica, non metto in dubbio. Ma questo lo insegnano in molti anche nella sceneggiatura. Oltre, vedo che Lei sta andando ben oltre per fortuna. Occorre un diagramma, una grafica in cui inserire i trucchetti come questo della funzionalità logica, ne vado alla caccia e sono ghiotto al punto che me li noto a parte in un elenco. In un altro suo video lei spiega l'importanza del progetto della trama, credo che siano questi i motivi coinvolgenti che spingono la funzione razionale della mente coinvolgendola nell'operazione del progetto, spingendo quindi l'autore a qualcosa di razionale rispetto all'azione passionale, che piace a tutti, di mettersi al computer e fare andare la tastiera di punto in bianco per giorni mesi e anni. Con i dettagli che conferiscono identità e reazione, come i flashes di oggetti misteriosi che poi si motivano successivamente. Lei con i suoi video ci ha spiegato un concetto decisivo, sono pochi a farlo. Ci insegna a mettere anche muscoli vasi sanguigni organi e pellaccia nel romanzo oltre all'eroe il re il villain e la fanciulla.... Le auguro buon lavoro e attendo successive elargizioni di ulteriori "ferri" del mestiere. Grazie della pazienza.
Un principio interessante, Stefania, forse senza pensarci credo di aver fatto qualcosa di simile con il mio personaggio Puzzoneddu, che come tu sai emigra in America, quindi attraversa il mare. Nel raccontare la sua storia ho scritto, ad esempio, che vide per la prima volta il mare a pagina 28 del libro Le avventure di pinocchio donatogli dalla maestra, in seguito è affascinato dal colore azzurro degli occhi della moglie.
Scusi la lunghezza ma ho urgenza di ragionare con lei sull'intersezione di alcuni procedimenti operativi. Progettare la trama e i dettagli di logica funzionale. E' una considerazione fondamentale, se sommiamo molti altri dettagli concettuali abbiamo finalmente una rete di aspetti vitali dei personaggi che conferisce un universo compatto.. Mantiene la materia identitaria credibile del protagonista e di tutti gli altri. Ogni figura nel romanzo deve possedere un elemento dominante che scaturisce nelle situazioni "colorandole" della sua presenza al pari di Scarlet e dei suoi pomodori. Giusto? Un personaggio muore, e in seguito riappare una cosa che gli apparteneva, torna la sua anima.. (Tipo un cavallo, un gioiello, un uccello variopinto). Un oggetto occorre per uno scopo, ma poi viene utilizzato in seguito per altro e cambia funzione. Vive metamorfosi. Si passa ad un altro capitolo e ci ritroviamo dentro un pezzo, un frammento di ciò che furoreggiava nel cap. precedente... legando l'uno episodio al seguente. E altre mirabili magie. Un oggetto di cui non comprendiamo il nesso, che acquista una collocazione nel cap. che viene dopo. Ma tutto questo non viene mai insegnato, si sta sullo schema in tre atti e basta. Troppo poco, uno scheletro. Ho studiato sul web gli archetipi e i contro archetipi di K.M.WEILAND, nel suo corso; interessante d'accordo, la mitica tragedia in tre atti dell'età classica, non metto in dubbio. Ma questo lo insegnano in molti anche nella sceneggiatura. Oltre, vedo che Lei sta andando ben oltre per fortuna. Occorre un diagramma, una grafica in cui inserire i trucchetti come questo della funzionalità logica, ne vado alla caccia e sono ghiotto al punto che me li noto a parte in un elenco. In un altro suo video lei spiega l'importanza del progetto della trama, credo che siano questi i motivi coinvolgenti che spingono la funzione razionale della mente coinvolgendola nell'operazione del progetto, spingendo quindi l'autore a qualcosa di razionale rispetto all'azione passionale, che piace a tutti, di mettersi al computer e fare andare la tastiera di punto in bianco per giorni mesi e anni. Con i dettagli che conferiscono identità e reazione, come i flashes di oggetti misteriosi che poi si motivano successivamente. Lei con i suoi video ci ha spiegato un concetto decisivo, sono pochi a farlo. Ci insegna a mettere anche muscoli vasi sanguigni organi e pellaccia nel romanzo oltre all'eroe il re il villain e la fanciulla.... Le auguro buon lavoro e attendo successive elargizioni di ulteriori "ferri" del mestiere. Grazie della pazienza.
Che bel canale! Complimenti!
Un consiglio fantastico!!!
Non si capisce bene