LA PRIMA VISITA GRATUITA E' DAVVERO UN VANTAGGIO?

Sempre più centri dentistici offrono la prima visita gratuita, e se da un lato questo può sembrare vantaggioso per i pazienti in realtà dietro questo approccio si possono nascondere altre motivazioni.
Il prof. Cappellin condivide importanti riflessioni su come le prime visite gratuite spesso non sono la migliore opzione per la salute dei pazienti.
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Comunicazione sanitaria informativa ai sensi delle leggi 248/2006 e 145/2018 (comma 525) curata dalla Cappellin Foundation srl Società Benefit per conto della Clinica dentale Cappellin srl Società Benefit
PINEROLO aut. san. 60bis, direttore sanitario dr.ssa Ilaria Barbalinardo, Albo TO 3496
TORINO aut. san. 8/16, direttore sanitario dr.ssa Elisa Bottero, Albo TO 3201s

[@user-jm8xl3gh9y]

si chiama concorrenza e libero mercato, un concetto a cui gli ordini professionali non sono purtroppo molto avvezzi

[@clinicadentalecappellin3051]

In Italia, piaccia oppure no, esiste un Ministero della Salute che, proprio recentemente, ha chiarito come la pubblicità sanitaria debba rispondere a determinati requisiti NON commerciali, essendo la salute un bene tutelato e sensibile.
Nessun problema a proporre beni e servizi differenziati a costi differenti, è giustissimo che ciascuno sia libero di scegliere sia da parte di chi ne usufruisce (pazienti) sia da parte di chi li offre (centri dentistici).
Pubblicizzare prestazioni mediche gratuite è espressamente VIETATO, perché è chiaro che lo scopo non è solo quello di tutelare la salute del paziente (altrimenti sarebbero campagne di prevenzione o diagnosi precoce finanziate dallo Stato), bensì c'é un fine commerciale, che la legge espressamente vieta.
Gli stessi social (Facebook, Google...) hanno norme molto rigide sulla pubblicità sanitaria (su cui guadagnano, quindi se la normano è perché è davvero importante...) vietando per esempio PRIMA e DOPO che possano essere suggestivi e indurre aspettative non realistiche...

[@user-jm8xl3gh9y]

@@clinicadentalecappellin3051 quello che lei invoca (comprensibilmente) è la tutela dei privilegi del suo ordine professionale, non della salute dei pazienti, che hanno tutto da guadagnare (in termini di accessibilità economica e quindi anche di salute) da una maggiore liberalizzazione (o commercializzazione come direbbe lei) delle prestazioni sanitarie. L'espediente della prima visita gratuita va in questa direzione, perché favorisce l'accesso alle prestazioni odontoiatriche e la trasparenza degli onorari professionali. È una pratica virtuosa che il ministero della salute dovrebbe incoraggiare e non vietare, se davvero facesse l'interesse dei pazienti e non delle corporazioni professionali.