La protesta dei PASTORI SARDI, spiegata semplicemente
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- Опубликовано: 13 сен 2024
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Aumentano i gay e si abbassa il prezzo del pecorino
hahahaha grazie
ma si alza quello dei cucchiai
Citazioni qualitativamente significative
Titolo di Libero di domani?
verità che fanno male!
6:28 "1,20 centesimi"
ecco che non dormirà la notte sarà intrattabile per giorni
Sei una persona orribile XD
Ahahaha pure io all'inizio ho fatto una faccia strana, poi ho capito che intendeva 1.20€
@Pinocchio _ ci sono sempre, anche quando non scrivo
Il video di Shy alle 18 è come un bacino della buonanotte improvviso e anticipato: sei piacevolmente sorpreso ma sai che c'è qualcosa di sbagliato.
il pecorino di cittadinanza lo voglio nel prossimo programma di governo
Diego fusaro che ha pubblicato una fake news, non l'avrei mai detto...
ELIA ARDUINI ora arriveranno le turbopolemiche peggio che sotto i video di gio
@@gufohmalefico Ovvio che arriveranno, quando mai non arrivano? XD
@@gufohmalefico le turbopolemiche ahahahah
@@marioreale333 Colpo di scena, l'italiano non morirà se si usano certe parole straniere
Per un istante avevo sperato nel super-clickbate "La protesta dei pastori sardi spiegata da un SARDO"
😂
**costoso**
Non capisco se è il video di ieri in ritardo o quello di oggi in anticipo
Mi accodo
entrambe
È quello di domani in anticipo
Alle 18?
Come ai vecchi tempi?
WOW!
Un giorno in più ma yeah, a me va bene come compromesso.
Doveva farsi perdonare.
Da sardo non posso che essere solidale con i pastori sardi, solo che a forza di buttare il latte per terra, tutte le scarpe mi puzzano di ricotta.
non è ricotta e non è colpa del latte
Tanto mica mangi con le suole, chettenefrega
personalmente concordo con i motivi della protesta, tuttavia sono fortemente contrario ai mezzi con cui è portata avanti : ritengo il buttar via il cibo un grave peccato, soprattutto se di origine animale.
@@julianspazzi4065 è una cosa sbagliata si ma il fine giustifica i mezzi
@@julianspazzi4065 è un gesto simbolico, senza di esso non avrebbe mai avuto lo stesso impatto mediatico
Quando c'era il Regno di Sardegna questi problemi non c'erano !1!1!
@@sr8705 sono d'accordo cazzo
Ce n'erano di peggiori...anche perchè i Re erano piemontesi...
Quando ci era LUI...!!!!
Quando c'erano i cartaginesi...
Quando c'erano i nuragici si stava meglio.
Mi immagino Shy su una scogliera che: "Non riesco né a scendere né a salire. Né a scendere né a salire ma porca miseria". "Ma dai metti il piede su quella rientranza a forma di pecora!"
Ero in prima superiore l'ultima volta che un video è stato caricato alle 18, sono in Università...
Fusaro racconta turbo-balle usando termini apolidi e sradicati tentando di venderci un meta-libro a 20€ zeppo di ragliamenti da Bar Sport?
PERCHÉ NON SONO TURBO-STUPITO?
Perché sei troppo impegnato a ridere, campione :)
Socrate diceva di pensare da saggio e parlare da persona comune, questo perché sono i contenuti ad essere davvero importanti. Lui dà molto più spazio alla forma, concentrandosi pochissimo sulla sostanza, così da risultare solo una versione più 'elegante' di lettore medio di bufale su facebook.
A me dispiace, questo perché le opinioni di contrasto servono a questo paese, soprattutto se ben elaborate come è tipico dei filosofi.
E PIM E PUM E PAM
Fusaro il mago della superturbocazzola?
Giopizzi, in un interessante video di 17 minuti, commenta la parte meno importante dello stesso? Sorprendente.
Allora secondo me di 11 minuti sei andato un po' a girarci intorno senza dare il vero senso alla questione (ma è comprensibile, parliamo di 70 anni di politiche sulla pastorizia in Sardegna, non certo una protesta partita venerdi). Verissimo il libero mercato, domanda-offerta ecc. ma manca la fotografia generale di quello che c'è dietro, cioè una politica clientelare, quasi (e senza quasi) coloniale. Al mercato italiano interessa cosa? Il pecorino Romano, perchè di scarsa qualità ma facilmente esportabile, conservabile per tempo, arrivabile fino agli USA. Costa poco (5 euro al kg, ma con ricavi fino a 25-30 euro al kg all'estero). Il Pecorino Sardo, come il Fiore Sardo, sono buonissimi ma è più difficile esportarli. Ecco qui che per la politica italiana non è una "commodity", ovvero la materia prima da esportare (come i metalli per l'Africa, per dire). Lo stato italiano infatti usa i pastori per massimizzare il suo export, non il loro benessere. Per quello bastano le politiche clientelari (vota mio cuggino che ci da l'euro al litro).
Cosa serve? Politiche e interventi STRUTTURALI
- Il pastore non deve essere un mero mungitore ma deve entrare nella filiera come produttore.
- Creare cooperative di pastori e piccole imprese abili a trattare il formaggio, fare un salto nella filiera. La loro grandezza poi darà più potere contro i trasformatori industriali della GDO.
- Diversificare il prodotto. Abbiamo citato la qualità schifosa del Romano, però 7/10 di latte servono per il Romano. Ecco, si produca più Sardo, più Fiore Sardo ecc. E si esporti quello, quindi ampliando la promozione di tali prodotti, "industrializzandoli", e non lasciarli a prodotti di nicchia da agriturismo
- Investire in tecnologie. Se il formaggio viene fatto con più macchinari, il costo per la produzione ma anche solo la mungitura (meccanizzata) sarà con un valore aggiunto molto maggiore.
- Politiche apparentemente estranee alla vicenda ma trasversalmente fondamentali: riduzione del costo dei trasporti, sia sull'export con l'Italia e l'Europa sia sui trasporti interni (ripristino dei treni merci in Sardegna, soppressi 10 anni fa) in modo da ridurre il costo nel passaggio della filiera.
Queste cose migliorerebbero e stabilizzerebbero tutto il settore. Noterai che sono tutte politiche "sardocentriche", non è un caso. Ovviamente questo richiede tempo, soldi e "istruzione" dei pastori all'imprenditoria. Quindi cosa è più facile? Elemosinare 5-10-20 centesimi al partito di Roma (che sia il PD prima, FI prima ancora, Lega oggi, DC 40 anni fa ecc.). Purtroppo sono i sardi che non vogliono cambiare, parlano di orgoglio sardo ma poi si affidano agli italiani, e queste son le risposte ottenute. Serve un processo di indipendenza culturale prima che politica, quella politca poi avverrà di conseguenza.
@La falsità di youtube In effetti far esplodere le mammelle dev'essere un'esperienza a cui assistere...
Sono d'accordo sul fatto gli interventi strutturali siano sempre i più efficaci, ma attuando questi punti non si rischia di tagliare fuori dalla filiera i caseifici spostando solo il soggetto del problema? (supponendo che i caseifici siano sardi e acquistino prevalentemente latte di pecora e capra, non ne so molto ma ti chiedo proprio perché dal commento mi sembri ben informato)
Ben detto, è il solito problema, semplicemente ci sono troppi passaggi tra produttore e consumatore, in più regioni contadini e pescatori l'hanno già fatto, si ci unisce in grosse cooperative e si tratta e vende il prodotto direttamente al compratore finale, ci sono mercati di verdure e frutta biologica aperti direttamente dai contadini, di sti tempi vanno anche di moda, addirittura in zona Rimini ho visto una catena di ristoranti di pesce gestiti interamente dai pescatori con prezzi dei piatti molto competitivi, e li con i turisti sono bei soldi, è difficile ma con ingegno e organizzazione si può fare, sempre meglio che pretendere un improbabile miracolo dallo Stato.
Ricordo i miei compaesani veneti , sempre per qualche questione del latte, che bombardavano d letame la celere Ahahahah!!!
@@alessandrodefalco6846 beh qualcuno dovrebbe produrre comunque il formaggio, semplicemente gli operai dei caseifici estromessi dal mercato andrebbero a lavorare nei caseifici delle cooperative d'allevatori, a loro non cambierebbe niente, sarebbero i proprietari dei caseifici a subire il colpo ma non si può accontentare tutti.
Il pecorino, quello buono ( sardo, abruzzese ecc) costicchia, quello romano no. Perchè non lo so, ma è chiaro che se i pastori sardi ( a cui va la mia totale simpatia) non cambiano paradigma, struttura e non cominciano ad unirsi per cambiare regole del gioco ed essere attori in un film che li vede come comparse, la situazione è destinata a ripetersi, se non a peggiorare . Cari amici pastori, non aspettatevi nulla dai politici, unitevi , consorziatevi e fate i modo di avere filiera corta e redditizia per voi. Altri lo hanno già fatto e con successo, quindi è fattibile.
Ci sono gia molte cooperative
13:33 - 13:44, il momento in cui mi sarei tranquillamente perso in 92 minuti d'applausi. Sostenere l'Italia, essere "dei patrioti" significa incazzarsi quando le cose non funzionano e criticare ogni problema in modo che possa venire risolto. Concentrarsi su ciò che funziona ed usarlo per difendere l'Italia dai critici (interni ed esterni) è il modo migliore per rovinare questo paese ancora di più. Va detto, però, che questo concetto si può applicare a tutto. Anche certi "europeisti" che quando uno critica l'UE si mettono a citare Schengen, il nobel per la pace e la democrazia, invece di dire "Si, ci sono dei problemi e l'Unione non sarà accettabile finché non saranno risolti" fanno la stessa cosa, danneggiano l'UE invece di aiutarla. La questione è che se qualcosa non funziona, fosse anche per delle "sciocchezze" non va difeso, va migliorato, anche se tutto il resto funzionasse alla perfezione
Quali sarebbero le critiche produttive del belga?
ottimo appunto, simone lusuardi. detto da europeista che ben sa che l'unione europea va quanto meno riformata...
quelle con una base che non sia presa paro paro da qualche velina di mosca
@@politicallyrude3045 Non ho ancora ascoltato il suo discorso, dunque tutto ciò su cui posso basarmi è quanto detto da Shy, il che è fondamentalmente quello che ho scritto io: non possiamo incazzarci perché ci criticano, ma anzi dovremmo capire che le criticità dell'Italia sono ben note anche all'estero.
Ricordiamoci però che il tipo è, appunto, belga. Per quanto possa apprezzare l'Italia, la cultura italiana e quant'altro non è lui ad esser tenuto a fare critiche costruttive, ma siamo noi a dover "Aprire gli occhi", concetto un po' troppo abusato da certi complottisti, ma non per questo meno valido
@@simonelusuardi1035 Benissimo, ora che abbiamo detto le cose più banali, andiamo al succo.
Ascoltiamo cosa ha detto Verhofstadt e poi ci facciamo un idea, no?
Se non hai interesse ti riassumo, non ha detto niente che non fosse un insulto diretto al Presidente del Consiglio, appellato come burattino, e a chiunque non fosse schierato politicamente con il PD e dintorni.
Nient'altro.
Riassumo in una battuta:
"Conte burattino, Berlusconi merda, invece Monti, Letta, Renzi e Gentiloni non sono burattini e sono bellissimissimi :**** tadb!!11!!"
Mi sono perso la notizia sul cambio di fuso orario? Perché io sul mio orologio leggo 18:00
Il costo del formaggio come epifania dell'età adulta mi ha colpito. Degna di un poeta signor breaking
Kurgsz
Kursg
Kugres
...
"in a nutshell"
Well played, Masala. Well played.
"kurgzsshsh!IMBECILLE!!!" (non-cit.)
Sono figlio di un pastore dell'alto Lazio, quindi anche mio padre è nella filiale del pecorino romano. Una soluzione al problema c'è ma purtroppo non da risposte nell'immediato. Per fortuna da noi questa situazione non la soffriamo in quanto nella mia zona i pastori, in cooperativa, hanno fondato un caseificio (ormai pluridecennale) con la quale trasformare e vendere direttamente il formaggio. Ovviamente la cooperativa è gestita da manager che la dirigono nell`interesse dei pastori toscolaziali (che fungono da padroni del caseificio). Così facendo la catena si è ristretta, i nostri pastori non soffrono la dipendenza dai caseifici ed il profitto di questi ultimi viene incassato dagli allevatori stessi. Credo che la cooperazione sia una gran cosa e mi piacerebbe pensare che questa situazione incoraggi i pastori sardi in tal senso.
Confermo, andare a vivere da soli e fare la spesa è traumatico, io ad esempio ho scoperto quanto moltissime cose che prima mangiavo abitualmente come pecorino, cioccolata, yoghurt, bistecche ecc siano superflue se guardi il cartellino del prezzo ahahah. Viva il barbonaggio e i 20 euro a settimana di spesa che altrimenti non pago l'università
REVOLUTIONS51 ciao fra, scusa lo spam, sono un rapper emergente che cerca di farsi notare, se tu potessi darmi una mano mi farebbe molto piacere
Probabilmente non c'entra nulla, ma quando parli della tua Sardegna tiri fuori un orgoglio che io ti invidio, essendo nato a Napoli ma residente da 20 anni (ne ho 22) a Roma. Mi fa piacere sapere che ci sono ancora persone genuinamente attaccate alla loro terra, in maniera sana e non ossessiva ed autarchica. Tvb Breaking ❤
Il problema è serio e non riguarda solo i pastori sardi, ma in generale il rapporto tra agricoltori/allevatori e la grande distribuzione. Non si possono pagare le arance agli agricoltori *0,07€/kg* o il latte di capra meno di quello che costa per produrlo, siamo alla follia. E la conseguenza è che diventa patologicamente normale pagare i lavoratori 20 euro al giorno per mandare avanti la baracca.
Questo è il classico esempio di stortura del sistema capitalista rispetto alla quale lo Stato ha il DOVERE di mettere dei paletti, perché altrimenti in nome del profitto viene calpestata la dignità degli individui, che è la contraddizione per eccellenza insita in questo modello economico. Si potrebbe ad esempio stabilire un massimale di guadagno per la grande distribuzione ed in generale per gli intermediari, in modo che guadagni qualcosina in più chi sta a monte della filiera, senza che i prezzi si alzino eccessivamente (anzi, dal punto di vista teorico potrebbero anche abbassarsi). Ne ho detta una, poi ovviamente sul merito si può discutere.
Il punto però è che l'argomento è troppo poco dibattuto, quando invece dovrebbe essere *centrale* per rendere sostenibile l'intero sistema, sia dal punto di vista economico che dal punto di vista etico e della giustizia sociale, a partire da chi munge il latte per arrivare alla cassiera che fa lo scontrino al supermercato. Ma figuriamoci, è una battaglia troppo di sinistra per poter essere considerata dall'attuale classe politica italiana. Oramai la sinistra in Italia, ma anche a livello globale, è diventata il nemico pubblico numero uno, quando tutte queste degenerazioni derivano proprio dal fatto che il modello capitalista non abbia un contrappeso ideologico forte e credibile. Abbiamo un mondo governato da 50 sfumature di destra, eppure è pieno di rincoglioniti che continuano a prendere a cazzotti la scialuppa di salvataggio solo perché è rossa.
Esattwmente come la penso anchio, auspichiamo bene
Un liberista ti direbbe che il mercato si equilibra da solo al suo punto di pareto-ottimalità, e che una produzione statale non avrebbe modo di trovare 'la quantità giusta da produrre'' (gente come Haykek).
Mi sembra che i fatti parlino da soli su quanto fantasiose siano queste idee.
Qualcuno di sinistra si è schierato con i pastori, però. W il pecorino sardo!
La grande distribuzione, secondo il mio modesto parere, verrà relativamente presto bypassata, scavalcata, in quanto passaggio inutile e anzi deleterio per il consumatore. Già molti agricoltori hanno iniziato a vendere su internet e mi auguro che lo facciano anche altri del settore primario.
@@sedifric873 il liberista dovrebbe capire che la teoria della "mano invisibile che regola il mercato" è una stronzata sbufalata da parecchio
Ciao Shy la situazione è estremamente complessa; non credo che il governo o chi in sua vece riesca a risolvere il problema in 5 o 6 ore.Sono anni ormai che il settore agro-pastorale in Sardegna ,ma non solo sta soffrendo,non penso comunque che negli anni futuri questo mestiere scomparirà..Per il prezzo del latte ovino forse con un consorzio più esteso e maggiori controlli??I caseifici invece dovrebbero investire nel riciclo del materiale di scarto dei processi produttivi,come la scotta.Esistono ad esempio in Francia dei processi industriali biotecnologici che sfruttano proprio questi materiali (tra l'altro anche inquinanti per l'ambiente)per produrre dei beni per cui esiste un mercato(biomassa da lievito af esempio).Perché non fare la stessa cosa in Sardegna??con tutta la produzione di scotta potremmo davvero dar vita ad un mercato ed essere competitivi...nonostante conosca bene i problemi che ciò comporterebbe ,( costi di produzione e trasporti)
Guy Verhofstadt ha avuto l'autorità e il coraggio di dire quello che nessuno aveva il coraggio di dire.
Già lo stimavo, ma ora lo considero un eroe.
Ah che bello vedere i commenti dei legaioli dell'ultimo minuto che si triggerano :')
@@marioreale333 ventenne trollerino spotted
Da conoscitore del settore lattiero caseario italiano e sardo devo farti i complimenti Shy, hai trattato l'argomento con puntualità. La situazione attuale comunque deriva da anni di mancata visione imprenditoriale e malagestione da parte di tutti i protagonisti, dai pastori ai caseifici, che non sono stati previdenti di un crollo della richiesta di mercato soprattutto negli USA, da cui deriva la maggior fonte di guadagno. Non c'è una soluzione rapida purtroppo, è un problema sistemico
“ e mangiate il pecorino sardo che è buono porca la merda”
Ma questi toni a prima mattina?
Giusto così, evviva questa prelibatezza pecorosa :D
Non vedo il link per il video dell'intervento di Verhofstadt.
Gran lavoro come sempre, grazie Shy.
Per altro ho voluto sentire la risposta completa di Conte a Verhofstadt, e mi è sembrata davvero debolissima. Tutto un "eh, ma gli altri...!!!"
"eh ma gli altri..." : tipico prodotto italiano a cui non viene abbassato il prezzo abbastanza. (badumm tss)
La risposta di Conte è debolissima e nei commenti la gente lo glorifica. Potrebbero sostituirlo con un suo cartonato e nessuno si accorgerebbe di nulla, le persone lo appoggerebbero comunque! Non ho parole :(
@@marioreale333 E la molecola dell'acqua è costituita da due atomi di idrogeno e da un atomo di ossigeno legati chimicamente tra loro.
@mario tu e conte avete problemi a "c ontare qualcosa".entrambi.
@@marioreale333 non conta chi sei, conta cosa fai.
Tutti sanno cosa fa Conte ma, sai cosa fa questo ragazzo che ha commentato?
Facile essere qualcuno, difficile fare qualcosa di concreto.
Ma io mi chiedo; tutti quelli che fanno agricoltura o pastorizia tendono a non vendere il proprio prodotto da trasformare ma a venderlo già trasformato perché ovviamente rende di più. Anziché protestare perché gli pagano poco il latte non gli converrebbe consorziarsi e vendere loro il formaggio direttamente?
ma questi video all’alba così spesso?
insomnia
Da non sardo (senza il pass) ti ringrazio tanto per il discorso, hai centrato a pieno i nodi dei problemi fondamentali. Soprattutto sulle problematiche di fluttuazioni del mercato e problematica dell'allevamento che non si può sempre adattare (e al contempo lo stato che non dovrebbe scadere nel mero protezionismo etc.etc.)
Sono ignorante in materia ma una "unione dei pastori" per settare un prezzo minimo sarebbe illegale? Si scontra un po' con il liberismo economico forse, ma mi sembra una soluzione idealmente sostenibile. I pastori in qualche modo devono andare avanti. Poi i caseifici potrebbero migliorare in efficienza o aumentare il prezzo. L'unico problema lo vedo nel lungo termine, i pastori potrebbero a loro volta essere più efficienti e lucrare sul prezzo fisso (che potrebbe però in alternativa essere una misura protettiva del governo a medio termine per evitare il problema).
L'unico scenario irrisolvibile è che la gente non sia disposta a pagare il pecorino ad un prezzo al dettaglio minore degli effettivi costi di produzione più un margine decente.
Comunque vidi un documentario (una delle poche cose per cui ho usato netflix) sullo sciroppo d'acero, bene primario del canada. Praticamente si trovarono nella stessa situazione dei sardi anni fa e fecero appunto un ente-commissione che stabilisce un prezzo fisso minimo e che fa da storage per i prodotti eccedenti ogni anno, mettendoli via e riprendendo dalle riserve negli anni di minor produzione. Un sistema equilibrato per mantenere alti i prezzi e bassa l'offerta facendo guadagnare tutti. Il problema è che alcuni non volevano più stare in quel sistema perchè erano costretti ad avere a che fare con questo ente ed il libero mercato era morto.
Ovviamente non puoi mettere via per anni il latte di capra, non sarebbe bello.
Questo commento come al solito sarà occultato da mille altri commenti inutili ma lo metto lo stesso.
Sono sardo anche io, figlio di pastore e laureato in economia. Il mio punto di vista è questo: non esiste sovraproduzione di latte in Sardegna, ma esistono solo industriali incompetenti ad aprirsi ad altri mercati. Parliamoci chiaro. La colpa non è del pastore, ma dell'industriale che ha scarsa capacità manageriale.
La gran parte del formaggio viene esportato negli Stati Uniti e avere "solo" un partner ti rende debole perchè le sue debolezze diventano le tue.
Vedi Shy, il crollo della domanda dipende da tanti fattori, ma il mondo è vario e di mercati ce ne sono tanti. Diciamocela tutta: esistono tantissimi prodotti che inondano il mercato che fanno schifo, ma non spariscono. Motivo? Hanno dei manager con i contro cazzi.
E qua si continua sempre a mettere "mio cuggino" come manager.
Applausi e cmq protestare o bloccare o ritardare i tir è un conto costringerli a buttare il latte un altro.... quel latte buttato chi lo paga? Rischiano di far peggio ad esagerare.. anche perché non c'è il latte solo dalla Sardegna
Per quanto non mi piaccia l'idea di un prezzo minimo per il latte, non mi sembra che l'argomento del ''ne comprerebbero di meno'' funzioni in questo caso. Il problema è proprio che ne hanno prodotto troppo, e quel latte da qualche parte l'avranno dovuto prendere. Puoi anche venderne 10 volte tanto, ma se te lo pagano sotto il prezzo di produzione...
Senza contare che non mi sembra una mossa meno ''da Maduro'' che quote e multe più salate. Sono entrambi modi per obbligare la domanda e l'offerta a quella che i liberisti chiamerebbero ''pareto-ottimalità'' (dimostrando nel frattempo come non funzioni nei fatti).
Ottima disquisizione, davvero ti faccio i complimenti!!! Solo un appunto, Arborea non tratta e non compra latte di pecora!!! Ti prego, noi conferitori di latte vaccino e soci della cooperativa 3A di arborea, abbiamo subito danni ingiusti x questo tipo di mal informazione!!! Sarebbe carino da parte tua precisare questa cosa!!! Il prezzo del latte vaccino si aggira intorno ai 40centesimi al litro... e purtoppo dipende dal mercato e non siamo tutelati!!! Grazie per l'attenzione
Slurp!
Sono piemontese ma confermo che il pecorino sardo è qualcosa di divino, accompagnato da un buon nebbiolo di langa poi.. :)
Grazie per i tuoi approfondimenti!
La gente non compra il formaggio perché il prezzo finale è stratosferico... Ma quanto ci guadagna la grande distribuzione?
Tanto... Ma è anche vero che molti prodotti devono buttarli perché l'invenduto sul fresco c'è perché scade presto.
IMHO, ogni volta che un'azienda agricola chiude, specialmente in zone geografiche di difficile sopravvivenza, non chiude solo un'impresa, né è solo la perdita di tradizione e conoscenza. È una perdita anche di gestione del territorio. Dove ci sono realtà agricolo-zootecniche secolari o addirittura millenarie s'è venuto a creare un vero e proprio equilibrio tra l'uomo e l'ambiente, necessario alla sopravvivenza di entrambi. Perdere una parte di questo binomio significa alterarne l'altro e mai in senso positivo.
Approvo da "continentale" la protesta dei pastori. Anzi, sarebbe positivo che la cosa dilaghi a tutto il paese. All'estero gli allevatori sono molto più tutelati che non in Italia e le logiche di mercato stanno distruggendo il settore in tutta la penisola.
Comunque la soluzione del prezzo calmierato non è sbagliata, ma risulta complicatino da attuare. Secondo me, si potrebbe puntare a una soluzione simile, e da parte dello stato, dare dei bei premi d'abbattimento ai pastori (cosa che scommetto faranno)per ridurre la produzione. La cosa però, è il caso di dirlo, ha due belle problematiche. la prima, è pratica. L'allevatori sardi lavorano più su pascolo estensivo dove il prezzo di mantenimento di un animale risulta non eccessivo, ma il guadagno dipende dalle quote fisse vendute, che più sono, più rendono l'allevamento "rilevante" e vantaggioso) La seconda, è dovuta al fatto che , come succederà sicuramente, appena la situazione tornerà "normale" si avrà una carenza di prodotto e dagli di problematiche già viste in precendenza con quella porcata delle quote latte semidimezzate che han fatto in EU (che nessuno cita mai, ma per il settore,è una delle peggiori cose fatte dai nostri governi. E poi si ha la faccia come il culo di incolpare l'europa...)
Domanda ignorantissima da persona esterna al settore e al mondo: vendere il latte e/o pecorino in eccesso all'estero, magari a prezzi decisamente bassi, giusto per ampliare il mercato e non buttare gli eccessi?
Oppure accettare l'abbattimento del prezzo finale per vendere quantitativamente di più e, comunque, riuscire a guadagnare una percentuale per ogni singola vendita?
Non so nulla di economia, lo riconosco e ammetto che queste idee sono un po' tanto campate per aria, ma .. desidero sapere e accrescere la mia comprensione di realtà che, seppur siano un po' lontane da quella che vivo di persona, un po' mi toccano in quanto amante del pecorino.
@@marcoottina654 Il prezzo di vendità è già inferiore al prezzo di produzione.
@@politicallyrude3045 Ah, pare mi fossi dimenticato di questo importante dettaglio. Ora mi è più chiaro il perché di tutte queste tensioni. :/
Qualche piccola precisazione, da sardo dell'entroterra, per completezza di informazione: 1) Il grosso del famigerato 'Pecorino romano' viene esportato perlopiù verso gli USA, da almeno un secolo 2) Molti dei pastori sono soci di cooperative, che fanno all'incirca lo stesso prezzo, o verrebbero sbattute fuori dal mercato anch'esse 3) Non è vero che nel centro Sardegna non c'è nulla, ci sono io ed è già sufficiente.
Oddio, quando a ittiri lo pagavano a 1.40, i pinna lo pagavano a 0.85.
@@Mario-cf2ee Evidentmente c'era un lag nella variazione dei prezzi all'ingrosso, infatti dopo hanno dovuto abbassare anche loro.
Non trovo il link dell'intervento dell'europarlamentare belga
Spammate sti pollici che così lo aggiungono
@@mercuriusangustifolio7699 twitter.com/guyverhofstadt/status/1095639850999562242
"Cambino lavoro, rivolto a persone che fanno i pastori dall'età di 14 anni, suona un po' come mangino brioche" meraviglioso
Non vorrei banalizzare troppo la questione ma fare una cooperativa per esportare il prodotto finito ed accorciare la filiera? Nelle valli bergamasche funziona abbastanza ed anzi hanno creato perfino un percorso di studio
Valentino 1 è esattamente quello che ha fatto Arborea nel settore del latte vaccino! Ma vaglielo a spiegare a quelli che, anziché provare a replicare una realtà che è riuscita a funzionare, gli assaltano le cisterne.
@@frapipp9489 capisco quello che dici ma non capisco il motivo di rimanere uniti 'volontariamente o meno' in una situazione dove si ha tutto da perdere e nessun potere contrattuale. Mi sembra una forma di adeguamento al peggio ormai troppo comune nel nostro paese. Mi sembra che il mal comune mezzo gaudio non funzioni affatto
Valentino 1 ti spiego perché: se oggi tu venissi in Sardegna e chiedessi come si crede di poter risolvere il problema, forse l’80% delle persone ti direbbe che basta fissare il prezzo del latte a 1 euro; è più facile incolpare qualcuno della propria situazione che trovare una soluzione reale, che informarsi, che fare degli investimenti per il futuro. Oggi la politica e le banche ti danno il contentino, l’euro per litro, e l’anno prossimo saremo nuovamente qui a discutere delle stesse cose. Poi è dalla notte dei tempi che si sa che in Sardegna non si riesce a creare una reale cooperazione, si è tutti uniti nelle proteste e il giorno dopo ognuno torna a recintare il suo orticello, tant’è che quelli di Arborea, che questa cooperazione l’hanno messa in pratica, vengono addirittura tacciati di non essere sardi!
@@frapipp9489 tutto chiaro. Tutto il mondo è paese
Io, da sardo, aggiungo che la filiera del pecorino produce CULTURA tanto quanto il MAN di Nuoro, forse anche di più. Perché se i pastori non producono più latte di pecora perdiamo quel sapore unico e identitario di un territorio. Non possiamo permetterci assolutamente di perdere questo patrimonio, e ai pastori andrebbero a mio avviso garantite almeno le coperture per i costi fissi, così da avere potere contrattuale verso i caseifici che, come dici tu, potrebbero rifiutarsi di comprare tutto il latte che i pastori propongono. Quanto costa mantenere un gregge di pecore? Curarle quando stanno male? Quanto costa farle pascolare in terreni non propri ma ricchi d'erba? E il fieno d'inverno? Ecco, mi riferisco a queste cose.
Che bello quel momento in cui youtube non ti manda le notifiche ma tu comunque entri al momento della pubblicazione del video e riesci a guardarlo a tempo debito.
È vero, il pecorino sardo è devastante. Ho una casa in Sardegna e, ogni volta che ci vado, ne compro almeno venti tonnellate
Bravissimo a citare Kurzgesagt, è un canale di qualità eccelsa.
MaxArt ciao fra, scusa lo spam, sono un rapper emergente che cerca di farsi notare, se tu potessi darmi una mano mi farebbe molto piacere
Grande Shy, sei la dimostrazione che, anche chi non è laureato in economia, può usare la testa per documentarsi e parlare poi avendo ben capito l'argomento. Alla faccia di chi spara supercazzole turbocapitaliste o signoraggiste
E perché così presto? Non mi fido, per sicurezza lo guardo tra 3 ore
Carissimo, vorrei sapere cosa pensi della legge in preparazione sulla autonomia delle regioni del nord. Grazie. Sei in gamba.👍
Be' se inizio ora a risparmiare per quando avrò 90 ani li avrò 500.000 euro e devo dire che andare su Marte a 90 anni mi ispira molto. (Ma su Marte ci sono i bancomat per ritirare la pensione?)
non serve, su Marte pagano in pecorino
Non c’è il reddito di cittadinanza lì prima i terrestri
Faccio il casaro nel consorzio del Parmigiano Reggiano, e nell'ambito ci sono problematiche simili. Una buona fetta del consumo è "statale", tipo mense per asili o scuole, la scelta viene fatta per concorsi, e vince sempre il Grana Padano per il prezzo al kg decisamente inferiore. Il Padano ha una produzione industriale e permette l'utilizzo di latte con molte meno restrizioni, che quindi costa decisamente meno degli altri specifici come il Pecorino Sardo. Se lo stato imponesse l'utilizzo di altri formaggi oltre al meno costoso, probabilmente si darebbe una mano alle altre realtà .
farsi dare del burattino al parlamento europeo da verhofstadt in italiano è una combo incredibile!
quando un belga ha ragione, ha ragione
@@fabioartoscassone9305 non è tanto lui ad avere ragione, quanto il governo italiano ad avere torto
@Michel.rs in effetti..purtroppo(cit.)
@@Alexrassi potresti elaborare sul perché queste affermazioni?
@@marioreale333 cosa stai dicendo? Il governo fa schifo, siamo in recessione, il decreto dignità è una barzelletta che ha fatto più danni che altro, la scolarizzazione è bassissima e salvini è un bullo... Orgoglio cosa?
Il problema è che ci sono imprenditori che devono cambiare lavoro e imprenditori che comunque vada guadagnano di più. Se il nostro fosse un sistema che davvero premia chi ha successo e fa cambiare lavoro a chi fallisce, le proteste dei pastori avrebbero meno senso.
11:42 superlativo... Anche io sono sardo
Sono clienti di Sofina il gigante energetico francese GDF-Suez, la multinazionale del cibo Danone e la catena di grande distribuzione belga Colruyt. Sofina ha, inoltre, una partecipazione nella società controllata da GDF-Suez, la Suez Environnement; l’anno scorso questa azienda aveva partecipato con una sua offerta alla gara sulla privatizzazione dell’acqua pubblica in Grecia”
Sbaglio o manca l'intervento di Verhofstadt nei link in descrizione?
Ciò che in questa vicenda lascia basiti, è l'incapacità di promuovere efficacemente un prodotto d'eccellenza (il pecorino sardo). Se il mercato venisse adeguatamente stimolato (a livello mondiale) non ci sarebbe invenduto. Una filiera da cui prendere esempio (con le dovute differenze) è quella del parmigiano reggiano.
Per il pecorino di cittadinanza bisogna andare nei centri di collocamento?
@@marioreale333
1 ho risposto alla sua battuta
2 sono Sardo e so benissimo quanto sia grave la situazione, non serve che me lo ricordi tu. Non sai nemmeno quale sia la mia opinione e riguardo.
Standing ovation sull'effetto bellezza!! 👏👏
Shy, ci sarebbe da parlare anche della crisi dell'olio che ha colpito per esempio la Puglia, con 90% di produzione in meno in un anno, oltre un milione di giornate di lavoro in meno.
oltre al danno della xylella, l'anno scorso c'è stata la beffa delle gelate nel nord barese (ancora non colpito dalla xylella), dove tanti consorzi non hanno manco iniziato la raccolta. Dallo stato il vuoto assoluto.
Tornando sulla xylella, la burocrazia ha dato il colpo di grazia -in salento, terra ormai morente per gli ulivi-, dove gli agricoltori non possono espiantare gli alberi secchi e non possono reimpiantare, perdendo anni, reddito, futuro, vita e lavoro in campagna.
Altro colpo di grazia il falso olio italiano, facilmente vendibile come italiano in commercio, ai prezzi che siamo abituati a vedere al supermercato.
Ci si lamenta dell'olio non Italiano ma, hai mai provato olio Libanese?
Probabilmente il migliore al mondo.
Capisco il bisogno di salvaguardare la produzione autoctona ma, se conviene di più eaportare il nostro olio ed importare olio, che ci vuoi fare?
E poi, il problema Xylella purtroppo è un problema ambientale naturale.
Comunque non esiste solso olio pugliese toscano ligure o sardo.
Ripeto, uno dei migliori è del Libano.
Ma anche Spagnolo (Andalusia)
Il problema è l'eccessiva OFFERTA non la mancanza di DOMANDA. La cosa è un tantino differente.
Non ci sono più le mezze stagioni di una volta. Cavolo, oggi sono arrivate le 21:00 già alle 18.... mannaggia a te e alla tua mancanza di tatto con questa alternanza di AlPacchi e Puntate Anticipate....
Io sono uno studente andato in protesta, fiero di essere italiano e fiero di aver aiutato (spero) i pastori.
Lo ammetto, non ero pronto
Mi hai scombussolato il fuso orario!
Ma grazie per questa puntata 💗
Pochi giorni fa il motore Raptor ha raggiunto la potenza necessaria per essere usato su Starship, veicolo con cui andremo su Marte. twitter.com/elonmusk/status/1092272377889738753
Ogni giorno ci sono aggiornamenti sui passi avanti fatti da Spacex, dove lavorano le menti più brillanti di questo pianeta, io sono super ottimista, credo che se c'è qualcuno che possa riuscire nell'impresa di colonizzare Marte quello è Elon, ha dimostrato innumerevoli volte di essere in grado di realizzare cose definite da tutti impossibili.
Mars one era una buffonata, spacex is the real shit.
Bel posticino, leggermente freddo, un po' arido, tanto spazio per i pascoli. Per quando un pecorino marziano?
@@evgenyillarionov714 mai sentito parlare di terraformazione, gnurant?
Star Sheep troopers?
Pastorizia spaziale....
@@lukesabaton5469that's the dream man! anche se ad essere onesti non credo che riusciremo ad assistervi. Nella migliore delle ipotesi sarà un processo che richiederà centinaia di anni, ed è fantascienza per ora. Ma la tecnologia migliora ogni giorno, siamo intelligenti, e avere una sfida difficile da affrontare è positivo. Un giorno magari una versione riadattata degli umani farà delle passeggiate su Marte all'aria aperta.
Mio modesto punto di vista.
Chi produce il bene e lo vende deve fissare il prezzo, non chi lo compra.
È un po' come se andassi in edicola a chiedere un quotidiano e anziché pagarlo 1.2 euro imponessi 0.7 .
Se i caseifici non sono riusciti a vendere tutto il formaggio prodotto purtroppo perderanno soldi. Quando si investe in un prodotto a volte va bene, a volte va male.
Al giro dopo compreranno meno latte. Nessuno vieta ai caseifici, correggetemi se sbaglio, di comprare meno latte.
Si, in questo caso sarebbe comunque una perdita per i pastori, soffrirebbero comunque da questa flessione della vendita dei formaggi, ma trovo che tutta la questione sarebbe eticamente più corretta.
Voi che ne pensate?
Signor breaking italy cosa ne pensa della vicenda della vicenda di HelenaLive, bannata da twitch, non per aver detto qualcosa di offensivo o omofobo (ha anzi dichiarato il suo supporto per tutte le persone con tutte le possibili propensioni sessuali o di genere), ma per aver dichiarato che biologicamente i generi sono 2 (non so in quale contesto), da lì, senza troppe pretese è stata bandita per sempre da twitch, nonostante fosse una effettiva verità scentifica e avesse detto più volte che è simpatizzante per chi non si rispecchia in questi generi e sente il bisogno di cambiarlo.
Ha fatto notare che su twitch va bene essere nudi, bestemmiare, mostrare violenza verbale ma non dire verità oggettive che non vanno bene ai Gender Knight.
Io trovo la cosa allucinante, l'ho scoperto tramite il video di PewDiePie (l'ultimo rilasciato "I'm BANNED for life..."), parte dal minuto 14 circa se vi interessa.
La verità oggettiva è che i sessi sono due, non i generi.
Biologicamente ci sono più di due sessi in realtà, gli intersex sono sessi a parte
@@fib1478 In sociologia il termine genere è un termine che si riferisce alla gamma di caratteristiche considerate inerenti ai concetti di mascolinità e femminilità; questa gamma di caratteristiche è variabile a seconda dei contesti storico-sociali
Indipendentemente dall IDENTITA' di genere, i generi biologicamente sono 2, se non vogliamo considerare l'ermafroditismo un genere e non una deformazione. E anche puntigliando non vedo come un'affermazione del tipo "i generi biologicamente sono 2" sia lesivo di strike tali da cancellarti totalmente il tuo "lavoro" di streamer. Non è un attacco, non è un'accusa o un'offesa, non è neanche bullismo (dopo poi che nello stesso video aveva espresso il proprio sostegno per qualunque tipo di predisposizione personale). I generi sono 2 scientificamente, indipendentemente da come alcuni individui della società moderna abbiano sotto-stratificato o suddiviso gli stessi.
Sarebbe un po' come pretendere da domani di non chiamare più videogiochi i videogiochi ma pretendere il sottogenere esplicito, pena, chiunque usi il termine oggettivamente giusto ma non prescelto da alcuni cavalieri della tastiera, denuncia, report,strike o qualsivoglia danno.
Lorenzo Zanotti rimane comunque sbagliato, genere è un termine sociologico mentre sesso biologico, e l'ermafroditismo completo non esiste, esistono persone con cromosomi come xxy che non sono ascrivibili a "deformazioni"
@@matteokamberi5304 Po' esse, non è che po esse (cit mario brega).
Mi tiro fuori da certi tecnicismi inutili.
La cosa tragica è che i Savoia hanno governato la Sardegna ( PRIMA di conquistare il resto d'Italia), ma hanno pensato "bene" di sviluppare le infrastrutture e le industrie solo in Piemonte
Grazie Alessandro per fare video, mi apri gli occhi, ogni volta che ti guardo mi sento ignorante
Un paio di appunti:
1 - il latte di capra ha mercato ed è venduto in quanto molto più magro di quello di vacca e di pecora: è il latte di pecora "liscio" che non ha mercato perché, nonostante la scrematura e la pastorizzazione, ha un sapore troppo deciso per essere impiegato in cucina o per essere bevuto;
2 - non facciamo confusione: Arborea tratta solo latte vaccino ed è inclusa in una situazione completamente differente in modalità, procedure e, diciamolo, salute.
Detto questo, non posso che essere completamente d'accordo con quanto detto. Aggiungo, anzi: i pastori, per quanto possa solidarizzare con loro, non capiscono.
Mi spiego: chiedere un prezzo maggiore del latte immediatamente avrebbe l'effetto di incasinare il mercato perché lo stato dovrebbe ricorrere a incentivi assistenziali, e noi sardi sappiamo bene cosa ciò comporta: chi è interessato si cerchi cosa succede nell'iglesiente o ad Ottana. Incentivi dati a cazzo con conseguente presa per i fondelli, voti a incompetenti e crollo ulteriore del mercato.
Detto questo, la soluzione non è semplice ma, sinceramente, anche solo consorziarsi e fare latte e formaggio di qualità basterebbe. Purtroppo la vedo dura: conosco veterinari ASL che valutano lo stato di salute delle pecore e che fanno analisi organolettiche sul latte che si mettono le mani tra i capelli quotidianamente, e conosco pastori che si bruciano la paglia a vicenda e si rubano a vicenda i pascoli, spostando i muretti coi confinanti di notte.
Questa protesta, per quanto giusta, si sta rivelando come tutte le altre nei decenni passati: si alza un pochino la voce, ci si fa dare un bel gruzzolo, tutti ad approfittarne, il mercato va a troie e di nuovo tutti in piazza. Mai una volta che si cerchi di trovare una soluzione lungimirante o, almeno, si cerchi di andare verso quella direzione. E la Sardegna, nel frattempo, rimane sempre il fanalino di coda dell'Europa.
Conosco qualche sardo... da quello che mi raccontano la situazione è parecchio critica, un bel casino... Comunque viva il formaggio di qualità senza lattosio.
La citazione a Mark The Hammer è pura arte
Ma che orari frizzantini
C’è poco da inventarsi, ci sono solo 3 opzioni:
1- Innovazione: si inventano nuovi usi per il latte ovino in modo che la domanda aggiuntiva rialzi i prezzi
2- Riduzione della produzione: si fanno uscire dal mercato i produttori meno efficienti (in genere quelli più piccoli) in modo da ridurre la produzione e rialzare un minimo i prezzi.
Mi pare di capire che finora dall’innovazione non siano arrivate soluzioni ed è difficile immaginare che si facciano progressi in tempi brevi, non resta che la soluzione 2.
Non è indolore, chi perde il lavoro va sostenuto e formato per fare altro, ma è la soluzione migliore.
La peggiore è sussidiarli “tanto i pastori sono vecchi e i loro figli faranno altro”, perché così si condanna a morte anche la cultura pastorale e la produzione del pecorino.
Tradizione e cultura si preservano facendo in modo che restino economicamente sostenibili senza doping statale.
E niente, da me un litro di latte costa quasi 2€
Se sei del nord è normale
@@MattAppost Beh, insomma. XD
se stai parlando del supermercato non hai capito.
se parli di acquistarlo dal produttore, è un prezzo folle.
in veneto, quando acquistavo il latte crudo da un allevatore, lo pagavo 1€
colpa delle accise e dei magnasghei
Grazie per aver fatto questo video.
Ok, ascoltiamo questa protesta dei pastori sardi. Beh . . Non ho parole
Non c'è nulla ? Ottimo servizio come sempre.. ma cosa intendi con al centro non c'è nulla ?
Shy, questo video prima delle 20:00... Tutto bene?
Io ho visto l'intervento nel parlamento europeo e Verhofstadt ha detto tutto tranne che parlare bene dell'Italia,Conte ha fatto bene a replicare a gente che come quella. Il Belgio che ci rimprovera per i porti chiusi ma alla fine fa il vago e scena muta quando c'è prendersi dei profughi.
Parla di come Berlusconi abbia creato le condizioni per il malgoverno di adesso, parla di come Salvini e Di Maio stiano inculando l'Italia a balzelli e di come Conte sia un burattino, si dichiara dispiaciuto della situazione perché crede che l'Italia meriti di più. e tendenzialmente sono d'accordo con lui.
Berlusconi? Ma che hai visto?
Mark the hammer è passato qui.. ♥
Il futuro è il ruralismo, è palese, l'Italia guadagnerebbe e verrebbe ridotta la disoccupazione. Personale opinione, anzi, se volete ripondere: discutiamo argomentando
Che scemenze, viva l'industri e lo sviluppo!
Non so se sia il futuro, ma so che è un trend generazionale, questo del ritorno alla terra. Quando lo vidi descritto nel romanzo "Marina Bellezza" di Silvia Avallone, pensai che era una buffonata: come si può immaginare un futuro coi pastori? Eppure i ritmi alienanti della società di mercato scocciano parecchi. Investire sulla terra non sarebbe una brutta idea, è notizia recente che Cambridge investa in terreni californiani che abbiano già reso il triplo. Io sono contro la società industriale e il capitalismo, quindi non posso che tifare per il ruralismo.
La gente (io compreso) preferisce in larghissima parte vivere nell'agio piuttosto che zappare. Il lavoro fisico prima o poi diventerà un semplice hobby di pochi
E niente.. Shy che cita Mark The Hammer. Posso morire felice così
una delle poche manifestazioni che io approvo e che trovo abbia senso.
Spero trovino una soluzione in fretta. qua parliamo di una tradizione italiana (formaggio), una qualità che si dovrebbe tenere ben stretto.
Credo che il problema sia causato dalla crisi,dalla recessione. l'alto numero di invenduti è molto probabile che sia causato dall'alto costo del pecorino che nn incontra la domanda.
Speriamo che Gigino e company non rovinino anche l'industria agroalimentare italiano.
Potrò dire ai miei figli che io c'ero, lì in mezzo a manifestare
Shy ho ascoltato solamente i primi 35 secondi del tuo video e ti rispondo SUBITO, vorrei incontrarti faccia a faccia.
Video uscito all'alba.
non sono più abituato a queste alzatacce
La Exmar è un gruppo armatoriale belga che opera nel trasporto internazionale di gas e petrolio Verfhofstadt è di direttore indipendente, una carica remunerata con un assegno inferiore ai 5 mila euro al mese
Il parmigiano reggiano è la cosa più buona del mondo però anche il pecorino sardo spinge
Giusto per informare manca il link del belga
Che stracazzo di ore sono??
C'è davvero tanto lavoro dietro questo tipo di mercato, la filiera è molto complessa in quanto necessita l'accordo di varie persone ed aziende e dà lavoro a tantissima gente...ma è giusto tenere anche conto del mercato e spesso fare in modo che tutto risulti equilibrato è difficile...detto questo essendo un bene di lusso rialzare il prezzo sebbene di poco potrebbe essere una via, anche se probabilmente non molto accettata.
anche io ho amici sardi, ma le pecore le compro in abruzzo su comodi bastoncini
"Non ci dormo la notte se dico qualcopsa di non corretto"
quindi non dormi da mesi e mesi???
tagliati il pizzetto lascia i baffetti
Si dice per favore XD
No che il pizzetto da capretta sarda gli sta bene 😍
Ciao a tutti, io conosco poco la realtà politica Sarda, ma vedo molte persone che chiedono a gran voce interventi strutturali a lungo termine. Solo che questi non sono da richiedere allo Stato ma ai commercianti stessi. Inoltre questi interventi potrebbero sì creare un meccanismo virtuoso in futuro, ma non risolverebbero nulla nel presente. E sappiamo bene che la gente scontenta vuole risposte immediate (vedi alla voce "reddito di cittadinanza"). Mi pare che troppo spesso ci aspettiamo che lo Stato faccia miracoli dall'alto, quando in casi come questi, di microeconomia specifica, c'è oggettivamente poco che possa fare, se non stanziare fondi extra che calmano gli animi ma non risolvono nulla. Piuttosto impegniamoci tutti a comprare più pecorino (sardo o romano). Questo dovrebbe far aumentare la domanda e di conseguenza ricalibrarla all'offerta (correggetemi se sbaglio).