Lc 15,11-32 - Toccare il fondo
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- Опубликовано: 2 дек 2024
- Disse ancora: «Un uomo aveva due figli. Il più giovane disse al padre: Padre, dammi la parte del patrimonio che mi spetta. E il padre divise tra loro le sostanze. Dopo non molti giorni, il figlio più giovane, raccolte le sue cose, partì per un paese lontano e là sperperò le sue sostanze vivendo da dissoluto. Quando ebbe speso tutto, in quel paese venne una grande carestia ed egli cominciò a trovarsi nel bisogno. Allora andò e si mise a servizio di uno degli abitanti di quella regione, che lo mandò nei campi a pascolare i porci. Avrebbe voluto saziarsi con le carrube che mangiavano i porci; ma nessuno gliene dava. Allora rientrò in se stesso e disse: Quanti salariati in casa di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame! Mi leverò e andrò da mio padre e gli dirò: Padre, ho peccato contro il Cielo e contro di te; non sono più degno di esser chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi garzoni. Partì e si incamminò verso suo padre.
Quando era ancora lontano il padre lo vide e commosso gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò. Il figlio gli disse: Padre, ho peccato contro il Cielo e contro di te; non sono più degno di esser chiamato tuo figlio. Ma il padre disse ai servi: Presto, portate qui il vestito più bello e rivestitelo, mettetegli l'anello al dito e i calzari ai piedi. Portate il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato. E cominciarono a far festa.
Il figlio maggiore si trovava nei campi. Al ritorno, quando fu vicino a casa, udì la musica e le danze; chiamò un servo e gli domandò che cosa fosse tutto ciò. Il servo gli rispose: È tornato tuo fratello e il padre ha fatto ammazzare il vitello grasso, perché lo ha riavuto sano e salvo. Egli si arrabbiò, e non voleva entrare. Il padre allora uscì a pregarlo. Ma lui rispose a suo padre: Ecco, io ti servo da tanti anni e non ho mai trasgredito un tuo comando, e tu non mi hai dato mai un capretto per far festa con i miei amici. Ma ora che questo tuo figlio che ha divorato i tuoi averi con le prostitute è tornato, per lui hai ammazzato il vitello grasso. Gli rispose il padre: Figlio, tu sei sempre con me e tutto ciò che è mio è tuo; ma bisognava far festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato».
Luca 15,11-32
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Parole stupende ❤️ grazie! 🌈🌹🌹
Esatto, è meglio essere nessuno, però in quel niente che sei, trovare La consapevolezza dell'essere.
Noi siamo qua per volontà di Dio, e nei nostri errori quotidiani troviamo la Vera Via della salvezza del nostro spirito Santo.
Grazie
Grazie don Cristiano 🙏🏻.
Però quel Padre è Dio!!
Sei un cristiano.
Come hai ragione.....💙🌈
Grande Don
L'amore, La fede e la speranza sono le tre cose che Fanno di noi La parte integrante della vita sulla Terra.
Lei dice tante belle parole per promuovere i suoi scritti, la verità non esiste, come il male è nascosto dietro l'angolo, anche il bene è nascosto dietro l'angolo. La verità non esiste, la vita è un mistero, oggi puoi sorridere alla vita ma il giorno dopo puoi anche versare lacrime amare
Se poi vogliamo parlare di Gesù, l, Amore mio è tutto un'altra cosa, chi ama Gesù non servono tante parole, io conosco tutto il suo percorso di vita su questa terra, vi siete mai chiesti perché è venuto da noi? Io so il perché ma voi Parroci, non spiegate hai credenti il perché, anche se casomai avreste capito. Non credo
Attende da tutti noi un esame di coscienza, e chiede il nostro atto di perdono verso il nostro modo di vivere.
Don io sono a terra ma spingo come un mulo.
Si continua a spingere come muli.
Io ho toccato il fondo, lei caro Don Cristiano racconta senza aver vissuto questo momento, io potrei dire di più perché, un detto dice che, chi ha patito ne sa più del medico