La colpa è nostra, perché il giorno che gli ipocriti usano per commemorare l'unità d'Italia che non esiste, noi del Sud dovremmo 'Commemorare' quel giorno della memoria. Inoltre, fosse per me, butterei giù le statue di quel criminale di garibaldi, e inalzerei quelle dei Briganti! Cerchiamo di fare 'fronte comune' per una volta e diamoci una mossa.
Ragazzi io a scuola ho studiato un'altra storia... non in tutte le scuole insegnano che il sud era arretrata... io infatti lo sapevo già!! e ho studiato tutto quello che c'era da studiare ! mai generalizzare cmq viva il sud !!! (detto da un PIEMONTESE)
qualcuno disse....."chi non fa i conti con il proprio passato, non avrà futuro".....quanto è amara e veritiera questa frase!!...Forza Sud,,è arrivato il momento che la nostra memoria, diventi la memoria di tutti.....
Il Pil pro capite meridionale, al momento dell’unità d’Italia sovrapponibile a quello del resto del paese con un divario inferiore al 5%, passa al 93% rispetto al dato nazionale nel 1891, all’80% nel 1918, e continua a scendere fino al 44% rilevato nel 1995, e tuttora continua a scendere in termini percentuali (Dati estratti da “Il prodotto delle regioni e il divario Nord-Sud in Italia (1861 - 2004)” di Paolo Malanima Istituto ISSM-CNR, Napoli e Vittorio Daniele Università “Magna Græcia”, Catanzaro) I numeri dimostrano che la politica economica nazionale dal 1861 in poi ha privilegiato le regioni settentrionali creando e aumentando un divario produttivo e di reddito che inizialmente non esisteva, essendo l'Italia preunitaria tutta indifferentemente arretrata . Il triangolo industriale cominciò a prendere forma solo alla fine dell'1800. Per dare un'idea della mentalità della nostra politica economica nazionale, nel secondo dopoguerra al sud Italia furono destinati solo il 10% dei fondi del piano Marshal, percentuale inferiore al suo peso demografico e nonostante la guerra avesse provocato più distruzioni al sud. E più che lecito ritenere che un Regno delle due Sicilie indipendente (o con un unità italiana equa) sarebbe cresciuto al pari delle altre regioni italiane. La fandonia che l'arretratezza del sud rispetto al resto di italia fosse un retaggio secolare endemico ha sempre creato nei meridionali un senso di subalternità e di impotenza fatalistica che ha contribuito a creare per decenni un condizione di sostanziale rassegnazione. La consapevolezza invece che in realtà il meridione in passato è stato capace di essere economicamente competitivo rispetto al reato d'Italia prima dell'annessione al Regno di Sardegna non ha solo generato negli italiani del sud rabbia per i torti del passato, ma anche fiducia nei propri mezzi e la voglia di riscatto che può avvenire solo se le sperequazioni della politica economica del passato, che continuano tuttora (basta vedere gli investimenti nelle infrastrutture prevalentemente al nord), cessino .
A me riempie di orgoglio quando spiego agli stranieri (quei pochi che non lo sanno) che l'italiano è solo una lingua che vuole spacciarsi anche per nazionalità e che se lo è su una carta d'identità è solo per conseguenze politiche dovute a una illegittima proclamazione. Illeggittima perché moralmente discutibile. Chiaramente per un paese senza morale non farà una piega ma per noi che siamo retti, dotati di struttura scheletrica, è importante. Un abbraccio.
concordo pienamente con te basterebbe solo coordinarci e internet ci da questa possibilita organizziamoci cominciamo a farci sentire qualcuno a detto che il sogno di un uomo resta un sogno ma il sogno di mille uomini diventa realta´ viva il sud viva o re
La colpa è nostra, perché il giorno che gli ipocriti usano per commemorare l'unità d'Italia che non esiste, noi del Sud dovremmo 'Commemorare' quel giorno della memoria. Inoltre, fosse per me, butterei giù le statue di quel criminale di garibaldi, e inalzerei quelle dei Briganti! Cerchiamo di fare 'fronte comune' per una volta e diamoci una mossa.
Io sono veneto , non mi sono mai riconosciuto in questo stato
LA LIBERTà, NON è CAMBIARE PADRONE!!
C. CROCCO
quando mi dicono sei italiano? io rispondo no, sono napoletano!!!! e la cosa mi riempie di orgoglio!!! w il sud
Ragazzi io a scuola ho studiato un'altra storia... non in tutte le scuole insegnano che il sud era arretrata... io infatti lo sapevo già!! e ho studiato tutto quello che c'era da studiare ! mai generalizzare cmq viva il sud !!! (detto da un PIEMONTESE)
LUTTO NAZIONALE!
Napolitano, 14:03 Tu non mi rappresenti!
I miei eroi risorgimentali sono Carmine Crocco, Michela De Cesare, Angelina Romano, Ninco Nanco...
...e cosa poteva dire uno che TRATTA con la MAFIA???
qualcuno disse....."chi non fa i conti con il proprio passato, non avrà futuro".....quanto è amara e veritiera questa frase!!...Forza Sud,,è arrivato il momento che la nostra memoria, diventi la memoria di tutti.....
PRESIDENTE DEI MIEI STIVALI NON MI RAPPRESENTI LURIDOOOOOOOOOOOOOOO
Il Pil pro capite meridionale, al momento dell’unità d’Italia sovrapponibile a quello del resto del paese con un divario inferiore al 5%, passa al 93% rispetto al dato nazionale nel 1891, all’80% nel 1918, e continua a scendere fino al 44% rilevato nel 1995, e tuttora continua a scendere in termini percentuali (Dati estratti da “Il prodotto delle regioni e il divario Nord-Sud in Italia (1861 - 2004)” di Paolo Malanima Istituto ISSM-CNR, Napoli e Vittorio Daniele Università “Magna Græcia”, Catanzaro)
I numeri dimostrano che la politica economica nazionale dal 1861 in poi ha privilegiato le regioni settentrionali creando e aumentando un divario produttivo e di reddito che inizialmente non esisteva, essendo l'Italia preunitaria tutta indifferentemente arretrata . Il triangolo industriale cominciò a prendere forma solo alla fine dell'1800. Per dare un'idea della mentalità della nostra politica economica nazionale, nel secondo dopoguerra al sud Italia furono destinati solo il 10% dei fondi del piano Marshal, percentuale inferiore al suo peso demografico e nonostante la guerra avesse provocato più distruzioni al sud.
E più che lecito ritenere che un Regno delle due Sicilie indipendente (o con un unità italiana equa) sarebbe cresciuto al pari delle altre regioni italiane.
La fandonia che l'arretratezza del sud rispetto al resto di italia fosse un retaggio secolare endemico ha sempre creato nei meridionali un senso di subalternità e di impotenza fatalistica che ha contribuito a creare per decenni un condizione di sostanziale rassegnazione. La consapevolezza invece che in realtà il meridione in passato è stato capace di essere economicamente competitivo rispetto al reato d'Italia prima dell'annessione al Regno di Sardegna non ha solo generato negli italiani del sud rabbia per i torti del passato, ma anche fiducia nei propri mezzi e la voglia di riscatto che può avvenire solo se le sperequazioni della politica economica del passato, che continuano tuttora (basta vedere gli investimenti nelle infrastrutture prevalentemente al nord), cessino .
abbasso L' ITALIA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Viva o' Rre nuost!!!!!!
A me riempie di orgoglio quando spiego agli stranieri (quei pochi che non lo sanno) che l'italiano è solo una lingua che vuole spacciarsi anche per nazionalità e che se lo è su una carta d'identità è solo per conseguenze politiche dovute a una illegittima proclamazione. Illeggittima perché moralmente discutibile. Chiaramente per un paese senza morale non farà una piega ma per noi che siamo retti, dotati di struttura scheletrica, è importante. Un abbraccio.
concordo pienamente con te basterebbe solo coordinarci e internet ci da questa possibilita organizziamoci cominciamo a farci sentire qualcuno a detto che il sogno di un uomo resta un sogno ma il sogno di mille uomini diventa realta´ viva il sud viva o re
W IL SUD W O RE
Concordo.
k lot stu napolitano! manco si vergogna..
@wares00 scusa ma io di positivo non riesco a trovare assolutamente niente da 150 anni a questa parte.
stù viekkije rimbambit e napolitan....