Anche io facevo questo lavoro avevo 13 anni andavamo adiedi negli anni 60 era così per tutti era un sacrificio questo era il lavoro una volta andavamo avanti i divertivamo con le compagne quando pioveva ci bagnavamo lavoravamo lostesso❤
Avevano solo l'obbiettivo di portare il pane a casa..quanta bellezza e tristezza insieme..la mancata consapevolezza di essere piu' di due mani e una schiena che si spezza..povere donne..ma da li' e' nato il desiderio di battersi per I diritti..il paragone sociale col mondo di oggi sarebbe superficiale..dovremmo solo ritrovare I giusti valori affinche' possano essere raggiunti. Grazie per questi splendidi video della nostra storia 🙏💖
Anche se non così...andavo anch'io a raccogliere olive....eravamo tantissime ragazze. Era faticoso,ma quanto divertimento e amicizie vere. Tornavamo a casa stanche ma contente. 😘😘😘❤❤❤❤❤❤❤
@@assuntarisolo5306 mia namma lombardia imprenditrice anche lei tutto il giorno in risaie campi grano raccolti semine anche lei con le sue contadine sempre insieme. Ha dato sempre da mangiare a tutte poi sono arrivati i sindacati due anni sciopero in fase di raccolti hanno dovuto chiudere per fallimento e lasciare a casa tutte. Poi lavandaia a mano con secchioni in ghisa cinque figli mariti ammalati due vecchi e una sorella cieca. Peccati che per lei i sindacati non ci sono mai stati.
Concordo le Sue affermazioni, in riguardo alla sua povera mamma, dei grandi sacrifici che a fatto in quell'epoca al NORD ITALIA. Mando cordiali saluti dalla Sicilia occidentale.
@@feliceantoniorusso5512 signor Felice La ringrazio molto. Ed un saluto a tutte le mamme d'Italia che in quel periodo si sono rovinate la salute, per campare. Buona serata
Ma tutti quelli che commentano che i giovani al giorno d'oggi non sono alla loro altezza, davvero preferireste vivere ancora in una società del genere? Pensate che tutti i giovani al giorno d'oggi non fanno niente nella vita? Io fossi in voi ringrazierei che i tempi sono cambiati e le condizioni di vita migliorate
D'accordissimo con te.anch' io ho una certa età, ho vissuto quei tempi miseri,ma ero bambino e rimpiango soltanto la spensieratezza dell'età stessa.Sento persone che parlano di rispetto, dignità e valori morali che oramai non esistono più: non esistono più semplicemente perché noi umani( parola molto grossa) ce li siamo dimenticati.Siamo diventati egoisti,menefreghisti e sempre pronti a farci la guerra l'uno contro l'altro.un saluto
Meglio per parecchie cose i tempi di oggi, poi la donna ora ha ruoli di grande responsabilità, ci sono infatti bravissime donne in tutti i campi, anche in medicina. Di Leo Diana
A nessuno piacerebbe vivere quei tempi, ma una riflessione viene spontanea: i giovani di oggi non avrebbero mai la forza di queste donne. Oggi c'è una mollezza fisica e mentale che impedisce ai giovani di perseverare nel conseguimenti dei loro obiettivi. Tutto qui
Pensare che mia nonna poteva essere in mezzo a loro, invece è partita per l'Australia, 40 giorni di nave e tante possibilità. Così me la raccontava la mia cara nonna Rosa❤ tempi davvero duri, ma lei è riuscita a DARCI TUTTO.
Invece io credo abbiano avuto vite molto più vissute e sostanziose rispetto a quelle, spesso vuote, condotte da un gran numero di persone al giorno d’oggi. Queste donne del passato certamente non sapevano cosa fossero la depressione e le tante psicosi contemporanee. Nonostante la fatica, erano donne fiere e sorridenti, perché la loro vita era carica di senso. Peraltro dai racconti dei miei nonni so che quelli erano tempi in cui le persone erano molto solidali le une con le altre; c’era unione tra la gente, a cominciare dalle famiglie numerose e affiatate, che la sera si raccoglievano attorno ai focolari a raccontare storie, scherzare, giocare a carte etc…etc… C’erano più miseria e fatica fisica, ma credo che la sera andassero a dormire avendo nel cuore più soddisfazione e felicità di quando non accada invece a molte persone dei giorni nostri.
Anche per una vita di lavoro così sacrificante capisco ancor di più perché mia madre Vedova non sorrideva mai………… 😰❤️ Lei si portava dietro mia sorella maggiore di me…… già mantenere 10 figli era durissima allora! Si alzavano alle 5 del mattino per andare a raccogliere olive oppure funghi😰❤️❤️❤️ Mamma🙏❤️❤️❤️🎩🥰
Bella la calabria io sono calabrese di lamezia terme pero sono emigrata in svizzera e o tanta nostargia della calabria perche non scendo sempre mi manca tanto la mia calabriaa❤️❤️
La Calabria, come tutto il meridione, non é bella ma bellissima ed avrebbe tantissime potenzialità, ma purtroppo i politici eletti ed anche una passiva ed inetta società civile, la rendono una regione dove si vive in precariato perenne. D'accordo per la nostalgia ma, fidati, emigrando in Svizzera ti sei salvata
La Calabria è un luogo fantastico. È la terra del mito dove si è dipanata la vicenda di Ulisse nell'Odissea di Omero. Detto ciò trasferendoti in Svizzera ti sei "salvata".
Ei mio pıccolo sogno a comprar a cazza in İtalia e vivir per sempre ingraziare per Dıo e orar rosario spozarmi un gıorno e tenere fıglı :) sono tropo veckıa 32 anos.. Pero.. İmagino estarıa bello. Pure en altrı pıcolı cıta ın İtalya.. Andare en cıezaa e vıver vıta bella... Ooo
Anche io o fatto questo lavoro con mia madre facevamo 5 chilometri di mattina e 5 di sera raccoglievamo lolive amano pure quando pioveva ci bagniavamo tutti facevamo tanti sacrifici ma lo facevamo con il cuore grazie a Dio che ci dava la salute per lavorare ci davano 1200lire al giorno sempre ringraziando a Dio questo accadeva nel 63❤❤
E poi la sera piavano pure lì Sganassoni dar marito,,, che bello!!! Bei tempi... Se mia moglie era così manco annavo a lavora’,, Non facevo più un Cazzo!!! Bevevo fumavo e menavo solamente pe sfogamne!!!
Se non ci fosse stata la scuola non avrebbero mai progredito la vita che ha fatto la mia mamma e come questa ,la mia mamma mi allattava poi mi metteva sotto a un filare di viti per quello che a hanno fatto sarebbero altro che da beatificare .grazie a tutte queste mamme ricordiamole ogni momento.
Sono molto più belle queste donne del video di molte che girano oggi rifatte e piene di sé....ricordiamoci tutti quanti che le mani sporche di terra e di lavoro sono mani piene di dignità. Un saluto dal Nord Italia.
da notare anche l'italiano parlato dal giornalista, lessici forbito ed impeccabile impiego delle forme verbali. A distanza di 60 e più anni, l'italiano si è uniformato verso il basso
Padroni Sfruttatori. Donne coraggiose forti e rassegnate. Vedere questi video ci fa capire che gli emigranti dai paesi poveri devono essere accolti e rispettati.
spiacente ma non sono d'accordo i migranti che vengono qui non vengono per lavorare vengono per fare la bella vita e quando hanno ottenuto la cittadinaza chiedono il reddito di cittadinanza cosi completano l'opera del non fare niente,gli italiani che sono emigrati sono andati a lavorare nei campi di caffè e nelle miniere e non a fare la bella vita nei campi di accoglienza con il miglior cellulare in mano.Nel sud italia i miei genitori hanno lavorato come schiavi nelle piantagioni di tabacco alla raccolta delle olive e dell'uva e quando non c'era da fare queste cosa andavano a pulire i terreni raccoglievano pietre, da casa mancavano mesi.
Guardando questo video a queste donne lavoratrici a giorno d'oggi si meriterebbero a ciascuna di loro una medaglia d'oro come premio a valore di Stato.
È Veroooo !!!! Questi Valori oggi la Donna ITALIANA LI A PERSI , OGGI CON NIETE SI LASCIA I MARITI ..RESTANO IN CASA VOGLIONO I SOLDI ..SPOLPPANO IL MARITO AI FIGLI SI PARLA SEMPRE MALE , POI ENTRA UN SCONOSCIUTO , CHE I FIGLI LO DEVON CHIAMARE PAPÁ , PERCHÈ IN ITALIA NON SI PARLA MAI DI QUESTA VIOLENZA , A QUESTI FIGLI RIINEGARE IL PADRE .. UN PADRE É ANCHE VIOLENZA , PUTROPPO IN ITALIA È QUESTA LA REALTÄ DI OGGI ..VALORI DELLE FAMIGLIA 0 ..LE FAMIGLIE CHE SIAMO DOVUTO EMIGRARE ... ABBIAMO ANCORA QUEI VALORI DEI NOSTRI GENITORI É NONNI , LA DIGNITÀ É LAVORARE CON SACRIFICI , NON ASPETTARE CHE LO STATO CI DEVE , I SOLDI SI SUDANO , È BISOGNA AMCHE SAPERLI SPENDERE , A ESSERE FANATICI NON A SENSO ..CI VUOLE LA RESPONSABILITÀ AD ESSERE GENITORI Wiwa 🇮🇹👍👌👏dei Sacrifici , le famiglie x Bene Educate ...🍀 saluti 🇩🇪🍰☕🏡
Buona sera. Signora Concetta Lavicoli. I valori oggi come oggi si stanno perdendo o si sono già persi. Però devo anche dire che ci sono anche persone come lei che i valori li portate nel cuore. Anche io sono stato emigrato a 14 anni e mi alzavo alle 5 di mattina per andare a scuola, e di pomeriggio al lavoro. In una terra straniera, facendo tanti sacrifici per prendere un Diploma e guadagnare e vivere dignitosamente e onestamente. Tornando al video e veramente commovente ,e si provano grandi emozioni Umanamente. Guardando questo video con attenzione, vedendo lavorare queste donne, e una cosa assurda e anche impensabile e non ci sono parole, che camminano a piedi scalzi sotto la pioggia ,fare tutti questi km a piedi portare il peso delle olive della giornata e anche consegnarli, accudire la famiglia. E poi l'indomani di nuovo al lavoro. Queste Donne sono il simbolo della nostra ITALIA, che anno dato con i loro grandi sacrifici il loro contributo, da non dimenticare Vi mando un cordiale saluto.
@@feliceantoniorusso5512 Verissimo ...è chi sè li dimenticä , ai miei figli sono grandi ormai , uno di 32 , la femmina di27 , sono nati qui in Germania , li ho imparati l'italiano .è anche un poco del mio indialetto , è quello di mio marito , Abbiamo il Nome é il sangue Italiano 🇮🇹❤👍🍀✨Buonanotte ..Preghiamo x questa Pandemia 😢😢
Buona sera. Signora Concetta Lavicoli. Volevo anche aggiungere al discorso, che tutta L'Italia a contributo alla ricostruzione. Cominciando dal Nord e il Sud Dell'Italia, isole comprese Sicilia e Sardegna .Vorrei anche dire che noi che abbiamo lavorato all'estero, io e famiglia in Germania ,anche lei e famiglia lo stesso ,abbiamo dato il nostro contributo,per la costruzione della casa ,etc, etc....Portando in Italia benessere per fare lavorare le persone. Signora Concetta, quei tempi di allora restano oggi dei ricordi. Oggi tra il Covid che non ci voleva per tutto il mondo .Non ce più serenità nelle persone. Non si può andare avanti così,come siamo messi soprattutto in Italia .Auguro che il .DIO ci protegga. Dalla Sicilia vi mando un cordiale saluto.
Cera LA povertà fatiche ma loro tutte in ogni regione hanno portato l'Italia al benestare ,e guarda oggi dove siamo arrivati anziche andare avanti stiamo tornando indietro !!!!
Maria Rosa, qui in Lombardia molte donne andavano a "mondare il riso", anche mia mamma ha fatto questo lavoro stagionale che secondo lei era tra i peggiori 😞
Tutta L'ITALIA è stata costruita con moltissimi sacrifici dal Nord al SUD, ISOLE Comprese .Ma queste donne Calabresi e anche i bambini, in queste assurde condizioni di lavoro Credo che toccano veramente il cuore, vedendo questo video, che a giorno d'oggi queste cose non esistono più, portando a queste lavoratrici di allora il mio massimo e anche onorato rispetto.
Impressionante! Poderia ser o sul de Portugal - as mesmas faces, a mesma dureza, a mesma força nestas mulheres. A língua é quase a mesma; a miséria, a casa, tudo muito parecido.
Correvano gli anni 1956/57 e mia mamma raccoglieva le olive a cottimo se non erro 5 a 1 . Avevo sui tredici anni ed ero in un collegio a Pompei, mi chiamarono perché mia mamma fu ricoverate nell'ospedale di Reggio Calabria. Era curva come un punto interrogativo e lamentava dolori fortissimi alla schiena. Quando l'ho vista sono rimasto senza parole, gli occhi lucidi e incredulo. Tutti i ricoverati di quel reparto, circa una quarantina alloggiavano per terra sopra un materasso. L'ospedale di Reggio non aveva letti. Non aggiungo altro.
Sicuramente più dignitoso e onesto che finire in un call center a cercare di bidonare qualcuno. Era meglio avere poco,faticare ma stare insieme parlarsi,cantare essere solidali e magari felici nella propria semplicità o povertà che dir si voglia o stare sui sociale fotografare le pietanze viceré a 10 metri uno dall' altra e manco parlarsi più insieme senza distogliere lo sguardo mai da un telefono?
Meravigliose. ,,,donne fiere del la loro fatica ricche della loro grande dignità a cui bastava il poco. Non lo sapevano ma erano Le nostre radici. sciapo
Che tristezza 😕 povera gente, dopo aver fatto otto chilometri a piedi ti tocca stare abbassato tutto il giorno a raccogliere le olive🤨 a fine serata altri otto chilometri per tornare a "casa chiamiamola cosi'".. Magari fare pure il bucato "a mano" e il resto dei servizi.. Mah'.. Un Grande rispetto a queste donne...
Certo perché secondo te BISOGNA APPREZZARE LA FAME!! WUESTO VIDEO ERA PARTE DI UN TENTARIVO DI OTTENERE MIGLIORI CONDOZIONI LAVORATIVE..QUELLO CHE CI RITROVIAMO MUOVSMENTE A FARE NOI OGGI....XCHE' I NOSTRO STIOENDI ..SONO TORNATI DA FAME...CARO MIO... ORETENDERE FI VIVERE BENE NN È UN DELITTO..È UN DIRITTO!!
@@cristilungu9107 la raccolta in ritardo la fa chi non conosce... informati meglio sull'eccellenza dell'olio extravergine calabrese e sui premi che hanno ricevuto vari per l'anno 2020
@@cristilungu9107 , carissimo, io non avrei fatto nessun commento sull'olio calabrese dato che l'hai quasi schifato. Pensa solo al sacrificio di tante donne, compreso mia mamma che hanno insegnato l'umiltà a tante persone... a te no !.
Vedendo di nuovo questo video, che parla anche per se stesso. Ricordo oggi che allora ero un bambino,vi era la fame,soprattutto al Sud Dell'Italia. Mi auguro che i giovani d'oggi ne prendano atto senza offesa guardando questo triste video , di queste grandi donne lavoratrici, che tocca il cuore di ognuno di noi.
Oggi ancora ricordo che negli 60 veniva il barbiere a casa, mi tagliava i capelli, e mia madre gli dava il pane di casa in cambio ,soldi la lira ne circolava pochissimo. Questo da noi al Sud Dell'Italia si chiamava baratto. Si mangiava allora pane e Olive, pomodori, frutta bucata. LA CARNE si mangiava per le feste natalizie , Pasqua e in altre occasioni. Perché non c'era niente. Aggiungo anche che noi che abbiamo una certa età, abbiamo anche avuto una vita durissima nel nostro percorso. Buona sera ,vi mando cordiali saluti.
@@ivana1402 Grazie Ivana, allora erano brutti tempi, ma eravamo più felici c'era più fratellanza e anche più rispetto verso il prossimo, non in questi tempi odierni che i valori si stanno perdendo o si sono già persi. Io questo video del 1959 storico lo sto prendendo sul serio a cuore anche mi ricordano gli anni della mia adolescenza. Le mando cordiali saluti.
Buona sera Alessio, quegli anni durissimi per tutti noi del 1959 io me li ricordo come adesso perfettamente. Erano brutti tempi, e vi era più rispetto, e orgogliosi anche nel lavoro che si faceva. Ti mando cordiali saluti
Lo Stato Italiano il padre di famiglia, deve creare lavoro, lavoro, lavoro per tutti, soprattutto per i giovani, per restare in Italia,e non farli emigrare all'estero come abbiamo fatto noi. I soldi li deve investire giusti con delle basi. Il futuro della nostra Italia sono i nostri giovani .Il nostro paese sta invecchiando velocemente, si fanno pochi figli o niente. W L'ITALIA . .
Litalia non fa figli la politica sene frega tanto le portano i i marocchini ma affinchee li portano loroo anche loroo lavorano come noi le portino anche i sfaticati
Ti si deve spezzare il cuore a pensare al presente nostro e al futuro dei nostri figli,quelle almeno erano persone umane noi stiamo andando verso il transumanesimo,tanti automa tutti uguali senza passioni e poche emozioni.Erano più libere di noi.
@@NinaNina-qq2bi più libere? Cultura:0 Soldi:0 Tempo:0 Ignoranza:infinita Diritti sul lavoro:0 Salute :0 Io vedo degli esseri umani che vivevano da bestie
Queste sono o erano le nostre mamme, a loro va il nostro amore e gratitudine per i valori e condizioni di miglior vita di cui oggi godiamo. Viva l' Italia, viva le nostre donne.
Certoo ooonoreeeee a cueste donne e disonore alle moglie dei politici che si riempono la panciaa ai ristoranti senza fare un cazzo anzi vivere sulle spalli di cuesti lavoratori che soffrono e fanno una vita dura mentre mogli di politici cuando escono a ristoranti si sfidono chi deve aprire la bottiglia di vino piu costosa forse una bottiglia di vino anche 5ooo mila dollari maledetti vigliachi mentre i poveri in calabria non le difendi nessuno brutti porci politiciiii
Βλέποντας αυτό το παλαιό και όμορφο βίντεο δεν ξεχωρίζω τις γυναίκες της ΝΌΤΙΑΣ Ιταλίας και Σικελίας από τις γυναίκες της Πελλοπονήσου στην Ελλάδα. Βλέπω την μητέρα μου και αναπολώ τα παιδικά μου χρόνια στην Μεσσηνία Καλαμάτα που μαζεύαμε πριν πολλά χρόνια τις Ελιές
Nessuna meraviglia. Probabilmente le donne nel filmato sono le discendenti dei coloni greci che colonizzarono più di 2500 anni fa il sud dell'Italia (Magna Grecia).
Ο ΙΤΑΛΟΣ ΑΠΟ ΚΑΤΩ, Σ0Υ ΛΕΕΙ ΤΗΝ ΑΠΟΛΥΤΗ ΑΓΝΩΣΤΗ ΑΛΗΘΕΙΑ >>> ΕΙΝΑΙ ΑΠΟΓΟΝΟΙ ΤΩΝ ΕΛΛΗΝΩΝ ΑΠΟΙΚΩΝ ΤΗΣ ΝΟΤΙΑΣ ΙΤΑΛΙΑΣ................ΠΡΙΝ 2500 ΧΡΟΝΙΑ !!!! ...... ❤
Quanta miseria che c'era. Senza facebook e senza instagram. Si accettava quel cje c'era. Oggi in ogni caso la miseria continua ancora ma per altri vedi tendopoli dei raccoglitori di pomodori. Ps due di loro sono bellissime
Donne forti, concrete e dedite al lavoro senza lamentarsi più di tanto. Dobbiamo a queste generazioni la nostra vita. Oggi le donne di riferimento sono le cosiddette influencer, e quelle come Barbara D’urso. Vanno aggiunte quelle che sognano di diventare veline, o che vogliono andare al grande fratello oppure sposare un calciatore. Queste donne invece senza vergognarsi andavano scalze a raccogliere le olive.So che erano altri tempi, tuttavia questi che stiamo vivendo non è che siano il massimo: oggi c’è solo confusione dei ruoli, ci sono donne che si lamentano giustamente della discriminazione economica e sociale, salvo poi , spesso diventare come e peggio degli uomini.Viviamo solo meglio grazie alla scienza, per il resto abbiamo fatto molti regressi. Le donne di questo video per fare quel lavoro dovevano camminare tanto, avevano famiglie numerose da sfamare. Oggi spesso con un solo figlio ci si lamenta e si grida che è tutto troppo. È vero: siamo malati da curare.
Rispetto massimo per questa gente che ha fatto la storia recente d'Italia e da questi documenti filmati si capisce che chi vessava, (in parte vessa ancora), basava tutto sull'ignoranza delle persone vessate ... il vero problema della società è l'ignoranza, parte tutto da lì ... in un modo o nell'altro ...
Il contributo degli Arbëreshë all'Unità d'Italia. le celebrazioni per il 150° Anniversario dell'Unità d'Italia (1861-2011), ed anche per ognuno di noi, Italo-Albanesi è doveroso ricordare ed onorare tutti quei patrioti italiani che, con generosità e amor patrio, sacrificarono la loro vita per creare un'Italia unita, libera ed indipendente a partire dai fermenti irredentisti del 1844, del 1847 (con l'insurrezione calabrese e la repressione che ne seguì) e dei Moti rivoluzionari del 1848 (Prima Guerra d'Indipendenza: Il 29 gennaio 1848 il re Ferdinando Il di Borbone, sotto la pressione degli avvenimenti, fu costretto a concedere la costituzione, giurandola poi solennemente il 10 febbraio successivo) fino al 1861. Tra di essi c'erano tanti volontari Italo - Albanesi delle nostre piccole Comunità Arbëreshe: Acquaformosa, Castroregio, Cerzeto, Civita, Ejanina, Firmo, Frascineto, Lungro, Macchia Alb.se, Plataci, San Basile, San Benedetto Ullano, San Cosmo Alb.se, San Demetrio Corone, San Giorgio Alb.se, San Martino di Finita, Santa Caterina Alb.se, Santa Sofia d' Epiro, Spezzano Alb.se, Vaccarizzo Alb.se, dei paesi arbëreshë della Sicilia e di tutti gli altri paesi arbëreshë (giunti nel Regno di Napoli nel XV sec., provenienti da tutta l' Albania e da varie regioni della Grecia (greco - albanesi), in particolare dal Peloponneso (Morèa) e dall' Attica, ed accolti benevolmente dai sovrani e dal papa dell'epoca), che hanno dato il loro grande e prezioso contributo patriottico, con l'alto sacrificio della loro vita. Essi non sono conosciuti da tutti perché, purtroppo, non vengono menzionati nella storia ufficiale in quanto appartengono alla cosiddetta "microstoria" e quindi non fanno notizia; eppure, sono proprie le "piccole storie locali" che hanno generato la "grande storia", anche perché molti di essi si allearono ad incrementare l'esercito di Garibaldi per partecipare alla leggendaria Spedizione dei Mille e questi, pieno di ammirazione, li definì "leoni in battaglia" perché ben sapeva quanto fosse ardimentoso l'animo patriottico degli Arbëreshë. Essi furono sempre al fianco dell' "Eroe dei due mondi" fino alla battaglia del Volturno, l'1 e il 2 ottobre del 1860, comandati dal colonnello Domenico Damis di Lungro, compiendo azioni di valore. Fu, infatti, allora che Garibaldi, colmo di orgoglio, voltosi al condottiero albanese esclamò: « Damis, questi tuoi albanesi sono leoni! ». Molti di costoro erano intellettuali ed avevano idee liberali e risorgimentali. Si erano formati sia nel Collegio "Corsini", eretto a San Benedetto Ullano l'11 ottobre del 1732, che nel Collegio Italo - Greco "Sant' Adriano" di San Demetrio Corone, eretto il 1° marzo 1794, e costituivano l' "intellighenzia albanese" di Calabria. Anche Plataci, nel suo piccolo, ha dato un rilevante e generoso tributo di sangue al Risorgimento Italiano e all'Unità d'Italia, a partire dal 1848 allorché nell' Alto Jonio Cosentino scoppiarono i Moti rivoluzionari liberali per scacciare il regnante Borbone, e vi partecipò con un gruppo di soldati volontari: Nicolantonio Marchese, Salvatore Ferdinando Trojano, Francesco Busicchio, Angelo Basile, Giacinto Bellusci, Giovanni Trojano Costa, Pietro Brunetti, Rocco Cartolano, Giovanni D' Agostino, Giovanni Dramissino, Pietro Stamato Fino, Angelo Brunetti, Giuseppe Dramissino, Giovanni Costa, Francesco D' Agostino, Nicola D' Agostino, Pietro D' Agostino e Giovanni Crisostomo Trojano, figlio del sac. platacese Don Francesco parroco di Farneta. Il 26 agosto 1860, inoltre, trentadue platacesi risultano volontariamente arruolati all'Esercito d' Italia e, dopo che il re d’Italia, Vittorio Emanuele II, con decreto del 14 dicembre 1860, istituì la Guardia Nazionale, sostennero la spedizione di Garibaldi. La Guardia Nazionale platacese, che combatteva i Borboni ed i briganti, era costituita da 12 sezioni con 77 militi, 6 sergenti, 12 caporali, 1 luogotenente (D. Angelo Basile), 2 secondi tenenti (D. Vincenzo Bellusci e D. Cratisto Trojano), 1 sergente foriero, 1 caporale foriero e 1 capitano (D. Ferdinando Troiano) che formavano il Consiglio di Disciplina e avevano il compito di controllare l'ordine pubblico e quello di dare la caccia ai briganti che cercavano con l'aiuto dei contadini di dare forza a Francesco II di Borbone. In quell'anno era sindaco del paese e presidente del Consiglio di Ricognizione della locale Guardia Nazionale Moisè Trojano. Anche Il nipote del sacerdote Angelo Basile (prifti gjèlit) di Plataci, che partecipò ai Moti del 1848 a Napoli contro i Borboni, alla promulgazione della Costituzione e alla formazione del Parlamento partenopeo, prese parte attiva ai Moti risorgimentali.
.mi son stancato di leggere ma ho letto tutto non posso arrivare a te perche sei molto istruto ai detto molto molto sei una persona irstruita e cuesti servono in italia per aprire locchio congratulazione sei un laureato auguriii
@@VP-lc5xq ciao, grazie non l’ho scritto io l’articolo, e su internet, commuque , non tutte le arbereshe erano d'accordo con Garibaldi e i monarchie del nord Italia piemonte e Savoia, molte arbereshe erano contrarie all'unità d'Italia e ci furono molte lotte intestine anche tra le arbereshe e molto sangue fu versato, molte migliaie di arbereshe hanno persa la vita per niente, alla fine il sud non ottenne nulla dall'unificazione italiana fu tutta una conspirazione tra le ricche monarchie e Massoni del Nord
Povere donne, quanta fatica....e quanta miseria.....
'
Proprio così era allora.
Vedendo queste DONNE vedo il volto di mia nonna quando SACRIFICI e tantissimo LAVORO
Rispetto per tutte queste donne. Mi ricordo da mia nonna che a lavorato come loro e io ho aiutato lei per divertirmi...
Amo questo Popolo Italiano. 💕🇮🇹
QUESTI VIDEO ANDREBBERO FATTI VEDERE NELLE SCUOLE
PER FAR CAPIRE LE DIFFICILTA E GLI SFORZI CHE SI FACEVANO UNA VOLTA.
ALTRO CHE INFLUENZER
👍👍👍👍👍👍👍👍👍👍👏👏👏👏👏👏👏
Vero
Anche io facevo questo lavoro avevo 13 anni andavamo adiedi negli anni 60 era così per tutti era un sacrificio questo era il lavoro una volta andavamo avanti i divertivamo con le compagne quando pioveva ci bagnavamo lavoravamo lostesso❤
Avevano solo l'obbiettivo di portare il pane a casa..quanta bellezza e tristezza insieme..la mancata consapevolezza di essere piu' di due mani e una schiena che si spezza..povere donne..ma da li' e' nato il desiderio di battersi per I diritti..il paragone sociale col mondo di oggi sarebbe superficiale..dovremmo solo ritrovare I giusti valori affinche' possano essere raggiunti. Grazie per questi splendidi video della nostra storia 🙏💖
Ma in questo caso cosa c'entra battersi per l'uguaglianza dato che anche gli uomini lavoravano come schiavi? Solo i ricchi vivevano bene
Purtroppo nel dopoguerra era cosi’ in tutto l’Europa meridionale, ma da calabrese Ed essendo figlio di contadini mi si rompe Il cuore
Anche se non così...andavo anch'io a raccogliere olive....eravamo tantissime ragazze. Era faticoso,ma quanto divertimento e amicizie vere. Tornavamo a casa stanche ma contente. 😘😘😘❤❤❤❤❤❤❤
Quanti sacrifici x non avere nulla, povere donne....
Im migliore complimento e guardare riflettere e rispettare ,,,,
Tanto rispetto per queste donne ma che vita triste che avevano, la vita era così dura a quei tempi.
Sembra impossibile. Un lavoro veramente duro. Tutto il giorno con la schiena piegata, una cosa veramente inaccettabile
Mia nonna e le donne della sua epoca ha fatto lo stesso lavoro.......Puglia........quanti racconti......
Mia nonna e le donne della sua epoca ha fatto lo stesso lavoro.......Puglia........quanti racconti......
@@assuntarisolo5306 mia namma lombardia imprenditrice anche lei tutto il giorno in risaie campi grano raccolti semine anche lei con le sue contadine sempre insieme. Ha dato sempre da mangiare a tutte poi sono arrivati i sindacati due anni sciopero in fase di raccolti hanno dovuto chiudere per fallimento e lasciare a casa tutte. Poi lavandaia a mano con secchioni in ghisa cinque figli mariti ammalati due vecchi e una sorella cieca. Peccati che per lei i sindacati non ci sono mai stati.
Concordo le Sue affermazioni, in riguardo alla sua povera mamma, dei grandi sacrifici che a fatto in
quell'epoca al NORD ITALIA. Mando
cordiali saluti dalla Sicilia occidentale.
@@feliceantoniorusso5512 signor Felice La ringrazio molto. Ed un saluto a tutte le mamme d'Italia che in quel periodo si sono rovinate la salute, per campare. Buona serata
Ma tutti quelli che commentano che i giovani al giorno d'oggi non sono alla loro altezza, davvero preferireste vivere ancora in una società del genere? Pensate che tutti i giovani al giorno d'oggi non fanno niente nella vita? Io fossi in voi ringrazierei che i tempi sono cambiati e le condizioni di vita migliorate
Finalmente un commento intelligente!
D'accordissimo con te.anch' io ho una certa età, ho vissuto quei tempi miseri,ma ero bambino e rimpiango soltanto la spensieratezza dell'età stessa.Sento persone che parlano di rispetto, dignità e valori morali che oramai non esistono più: non esistono più semplicemente perché noi umani( parola molto grossa) ce li siamo dimenticati.Siamo diventati egoisti,menefreghisti e sempre pronti a farci la guerra l'uno contro l'altro.un saluto
Meglio per parecchie cose i tempi di oggi, poi la donna ora ha ruoli di grande responsabilità, ci sono infatti bravissime donne in tutti i campi, anche in medicina. Di Leo Diana
Oggi fanno I tik e tok.... queste donne hanno fatto nel mazzo onore a loro oggi vi lamentare della rassa
A nessuno piacerebbe vivere quei tempi, ma una riflessione viene spontanea: i giovani di oggi non avrebbero mai la forza di queste donne. Oggi c'è una mollezza fisica e mentale che impedisce ai giovani di perseverare nel conseguimenti dei loro obiettivi. Tutto qui
Pensare che mia nonna poteva essere in mezzo a loro, invece è partita per l'Australia, 40 giorni di nave e tante possibilità. Così me la raccontava la mia cara nonna Rosa❤ tempi davvero duri, ma lei è riuscita a DARCI TUTTO.
Lode onore e rispetto per queste grandi donne che sono state le nostre nonne e madri
Tanto rispetto x queste done calabrese mi ricordano mio paese albania
La forza delle donne metavigliose
Le olive si raccolgano il mese di novembre Scalze.
Quanto e'bello il fazzoletto in testa😍
Mamma mia povere donne..,non hanno mai vissuto ...❤
Invece io credo abbiano avuto vite molto più vissute e sostanziose rispetto a quelle, spesso vuote, condotte da un gran numero di persone al giorno d’oggi. Queste donne del passato certamente non sapevano cosa fossero la depressione e le tante psicosi contemporanee. Nonostante la fatica, erano donne fiere e sorridenti, perché la loro vita era carica di senso. Peraltro dai racconti dei miei nonni so che quelli erano tempi in cui le persone erano molto solidali le une con le altre; c’era unione tra la gente, a cominciare dalle famiglie numerose e affiatate, che la sera si raccoglievano attorno ai focolari a raccontare storie, scherzare, giocare a carte etc…etc… C’erano più miseria e fatica fisica, ma credo che la sera andassero a dormire avendo nel cuore più soddisfazione e felicità di quando non accada invece a molte persone dei giorni nostri.
@@rafayilmalak3109 si hanno vissuto.. una vita di stenti ...
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Anche per una vita di lavoro così sacrificante capisco ancor di più perché mia madre Vedova non sorrideva mai………… 😰❤️ Lei si portava dietro mia sorella maggiore di me…… già mantenere 10 figli era durissima allora! Si alzavano alle 5 del mattino per andare a raccogliere olive oppure funghi😰❤️❤️❤️ Mamma🙏❤️❤️❤️🎩🥰
Poveri in un lato, ricchi dall'altro... Vale anche per noi oggi?
Oggi quasi tutti vogliono abbigliamento firmato, chirurgia plastica a gogò, vacanze bellissime e droga xchè nn sono abbastanza felici🤦♀️...
Bisogna inchinarsi davanti a queste donne sfruttate mal pagate .
Rispetto
Povera gente!!!
anche mia madre si faceva i suoi 7km solo andata uguale alla prima intervistata lavoro duro, anch`io andavo spesso con lei
Queste erano donne!!!!
Bella la calabria io sono calabrese di lamezia terme pero sono emigrata in svizzera e o tanta nostargia della calabria perche non scendo sempre mi manca tanto la mia calabriaa❤️❤️
La Calabria, come tutto il meridione, non é bella ma bellissima ed avrebbe tantissime potenzialità, ma purtroppo i politici eletti ed anche una passiva ed inetta società civile, la rendono una regione dove si vive in precariato perenne.
D'accordo per la nostalgia ma, fidati, emigrando in Svizzera ti sei salvata
La Calabria è un luogo fantastico.
È la terra del mito dove si è dipanata la vicenda di Ulisse nell'Odissea di Omero.
Detto ciò trasferendoti in Svizzera ti sei "salvata".
Ei mio pıccolo sogno a comprar a cazza in İtalia e vivir per sempre ingraziare per Dıo e orar rosario spozarmi un gıorno e tenere fıglı :) sono tropo veckıa 32 anos.. Pero.. İmagino estarıa bello. Pure en altrı pıcolı cıta ın İtalya.. Andare en cıezaa e vıver vıta bella... Ooo
Che donne grandi lavoratrici
Anche io o fatto questo lavoro con mia madre facevamo 5 chilometri di mattina e 5 di sera raccoglievamo lolive amano pure quando pioveva ci bagniavamo tutti facevamo tanti sacrifici ma lo facevamo con il cuore grazie a Dio che ci dava la salute per lavorare ci davano 1200lire al giorno sempre ringraziando a Dio questo accadeva nel 63❤❤
@@angelaiemma4880 complimenti signora Angela tanto di cappello con donne come voi
L amministratore lo sentirei per ore
Donne Sante umili buone belle, niente a che vedere con le donne di oggi pieni di vizii sfizii capricci e comodità
Tempi belli, no ora....
Spero tu stia scherzando
@@marcomagazzu6791 mi riferivo al piu rispetto...e al tempo pulito non oggi....
Ah okk 👍🏻
Formaggio ulive cipolla e malanzane peperoni sotto aceto e pane fatto in casa
A me piacerebbe vedere se i clandestini si adatterebbero.
Penso proprio di no !
Eh cosa intendi?
Ma cosa c'entra...in quei anni dapertutto era uguale..eh cosa pensi ...
Quando la RAI aveva un senso...
02:04 in natura ? O.o
E poi la sera piavano pure lì Sganassoni dar marito,,, che bello!!!
Bei tempi...
Se mia moglie era così manco annavo a lavora’,,
Non facevo più un Cazzo!!!
Bevevo fumavo e menavo solamente pe sfogamne!!!
quando ero in calabria pure io li raccoglievo andavo sempre con mia madre
Se non ci fosse stata la scuola non avrebbero mai progredito la vita che ha fatto la mia mamma e come questa ,la mia mamma mi allattava poi mi metteva sotto a un filare di viti per quello che a hanno fatto sarebbero altro che da beatificare .grazie a tutte queste mamme ricordiamole ogni momento.
Rispetto.
Una vita durissima ma vissuta con dignità..💝
Sono molto più belle queste donne del video di molte che girano oggi rifatte e piene di sé....ricordiamoci tutti quanti che le mani sporche di terra e di lavoro sono mani piene di dignità.
Un saluto dal Nord Italia.
Nella povertà estrema non c'è dignità ma solo sottomissione!!
Terreno fecondo per la malavita.
E vero verissimo 🎉😢
da notare anche l'italiano parlato dal giornalista, lessici forbito ed impeccabile impiego delle forme verbali. A distanza di 60 e più anni, l'italiano si è uniformato verso il basso
Altro ke tik tok....andassero a lavorare questi ke si kiamano influencer....
Ma andate a c.....
Povera italia dell epoca...e povera italia di oggi..
Bellissime persone ,mi ha commosso molto vedere questo video .semplici .
Qui non girava la droga ,fatica ONESTÀ e amore per la famiglia.
E morte precoce
E neanche la boldrina & kompagne
@@tartarugagialla5901 a tarta cambia colore, molte di quelle donne vivono ancora adesso
@@tranquillonicoli9645 si quelle che avevamo 14 anni
@@tartarugagialla5901 a quei tempi a 14 lavoravano già da 2/3 anni, mica come adesso,,
Rispetto, profondo rispetto, commosso rispetto verso queste donne! A loro e a donne e uomini come loro dobbiamo TUTTO nel nostro Paese!
CONCORDO .AVOLA 50 .Vi mando cordiali saluti.
Verissimo! Le mie due nonne, una del sud, l altra del nord, grandi lavoratrici, sacrificate, tanti figli e tante rinunce.
Σε αυτούς χρωστάμε ότι οι χώρες μας πήγαν μπροστά μέσα από αυτήν την σκληρή δουλειά Ιταλία και λιγότερο ή Ελλαδα
Rispetto per queste donne
Padroni Sfruttatori. Donne coraggiose forti e rassegnate. Vedere questi video ci fa capire che gli emigranti dai paesi poveri devono essere accolti e rispettati.
spiacente ma non sono d'accordo i migranti che vengono qui non vengono per lavorare vengono per fare la bella vita e quando hanno ottenuto la cittadinaza chiedono il reddito di cittadinanza cosi completano l'opera del non fare niente,gli italiani che sono emigrati sono andati a lavorare nei campi di caffè e nelle miniere e non a fare la bella vita nei campi di accoglienza con il miglior cellulare in mano.Nel sud italia i miei genitori hanno lavorato come schiavi nelle piantagioni di tabacco alla raccolta delle olive e dell'uva e quando non c'era da fare queste cosa andavano a pulire i terreni raccoglievano pietre, da casa mancavano mesi.
Guardando questo video a queste donne lavoratrici a giorno d'oggi si meriterebbero a ciascuna di loro una medaglia d'oro come premio a valore di Stato.
È Veroooo !!!! Questi Valori oggi la Donna ITALIANA LI A PERSI , OGGI CON NIETE SI LASCIA I MARITI ..RESTANO IN CASA VOGLIONO I SOLDI ..SPOLPPANO IL MARITO AI FIGLI SI PARLA SEMPRE MALE , POI ENTRA UN SCONOSCIUTO , CHE I FIGLI LO DEVON CHIAMARE PAPÁ , PERCHÈ IN ITALIA NON SI PARLA MAI DI QUESTA VIOLENZA , A QUESTI FIGLI RIINEGARE IL PADRE ..
UN PADRE É ANCHE VIOLENZA , PUTROPPO IN ITALIA È QUESTA LA REALTÄ DI OGGI ..VALORI DELLE FAMIGLIA 0 ..LE FAMIGLIE CHE SIAMO DOVUTO EMIGRARE ... ABBIAMO ANCORA QUEI VALORI DEI NOSTRI GENITORI É NONNI , LA DIGNITÀ É LAVORARE CON SACRIFICI , NON ASPETTARE CHE LO STATO CI DEVE , I SOLDI SI SUDANO , È BISOGNA AMCHE SAPERLI SPENDERE , A ESSERE FANATICI NON A SENSO ..CI VUOLE LA RESPONSABILITÀ AD ESSERE GENITORI Wiwa 🇮🇹👍👌👏dei Sacrifici , le famiglie x Bene Educate ...🍀 saluti 🇩🇪🍰☕🏡
Buona sera. Signora Concetta Lavicoli. I valori oggi come oggi si stanno perdendo o si sono già persi. Però devo anche dire che ci sono anche persone come lei che i valori li portate nel cuore. Anche io sono stato emigrato a 14 anni e mi alzavo alle 5 di mattina per andare a scuola, e di pomeriggio al lavoro. In una terra straniera, facendo tanti sacrifici per prendere un Diploma e guadagnare e vivere dignitosamente e onestamente. Tornando al video e veramente commovente ,e si provano grandi emozioni Umanamente. Guardando questo video con attenzione, vedendo lavorare queste donne, e una cosa assurda e anche impensabile e non ci sono parole, che camminano a piedi scalzi sotto la pioggia ,fare tutti questi km a piedi portare il peso delle olive della giornata e anche consegnarli, accudire la famiglia. E poi l'indomani di nuovo al lavoro. Queste Donne sono il simbolo della nostra ITALIA, che anno dato con i loro grandi sacrifici il loro contributo, da non dimenticare
Vi mando un cordiale saluto.
@@feliceantoniorusso5512 Verissimo ...è chi sè li dimenticä , ai miei figli sono grandi ormai , uno di 32 , la femmina di27 , sono nati qui in Germania , li ho imparati l'italiano .è anche un poco del mio indialetto , è quello di mio marito , Abbiamo il Nome é il sangue Italiano 🇮🇹❤👍🍀✨Buonanotte ..Preghiamo x questa Pandemia 😢😢
Buona sera. Signora Concetta Lavicoli. Volevo anche aggiungere al discorso, che tutta L'Italia a contributo alla ricostruzione. Cominciando dal Nord e il Sud Dell'Italia, isole comprese Sicilia e Sardegna .Vorrei anche dire che noi che abbiamo lavorato all'estero, io e famiglia in Germania ,anche lei e famiglia lo stesso ,abbiamo dato il nostro contributo,per la costruzione della casa ,etc, etc....Portando in Italia benessere per fare lavorare le persone. Signora Concetta, quei tempi di allora restano oggi dei ricordi. Oggi tra il Covid che non ci voleva per tutto il mondo .Non ce più serenità nelle persone. Non si può andare avanti così,come siamo messi soprattutto in Italia .Auguro che il .DIO ci protegga. Dalla Sicilia vi mando un cordiale saluto.
@@concettaiavicoli5693 belle parole bella donna ! Onore a te
E un bel spaccato della nostrani vita i giovani dovrebbero vedere questo vedeo grazie🌈
Queste donne hanno conosciuto il vero senso della fatica, del sacrificio. Per loro non era contemplata la possibilita' di una vita diversa, migliire.
Anche,io ho raccolto le olive!ero una bambina!per me era un divertimento!ma molto faticoso! 😊😊♥️
Cera LA povertà fatiche ma loro tutte in ogni regione hanno portato l'Italia al benestare ,e guarda oggi dove siamo arrivati anziche andare avanti stiamo tornando indietro !!!!
Maria Rosa, qui in Lombardia molte donne andavano a "mondare il riso", anche mia mamma ha fatto questo lavoro stagionale che secondo lei era tra i peggiori 😞
@@mariateresaspagliardi4692 mi
E non si lamentavano mai erano molto fiere e orgogliose
Tutta L'ITALIA è stata costruita con moltissimi sacrifici dal Nord al SUD, ISOLE Comprese .Ma queste donne Calabresi e anche i bambini, in queste assurde condizioni di lavoro
Credo che toccano veramente il cuore, vedendo questo video, che a giorno d'oggi queste cose non esistono più, portando a queste lavoratrici di allora il mio massimo e
anche onorato rispetto.
Impressionante! Poderia ser o sul de Portugal - as mesmas faces, a mesma dureza, a mesma força nestas mulheres. A língua é quase a mesma; a miséria, a casa, tudo muito parecido.
Mia madre a fatto questo lavoro.... Senza parole, tanta emozione..
Come erano le donne unavolta.Non come oggi,erano ricchi dentro
Correvano gli anni 1956/57 e mia mamma raccoglieva le olive a cottimo se non erro 5 a
1 . Avevo sui tredici anni ed ero in un collegio a Pompei, mi chiamarono perché mia mamma fu ricoverate nell'ospedale di Reggio Calabria. Era curva come un punto interrogativo e lamentava dolori fortissimi alla schiena. Quando l'ho vista sono rimasto senza parole, gli occhi lucidi e incredulo. Tutti i ricoverati di quel reparto, circa una quarantina alloggiavano per terra sopra un materasso. L'ospedale di Reggio non aveva letti. Non aggiungo altro.
Il. Mio. Lavoro. E. Stato un. Successo. Grazie. Alle. Persone. Che. Mi hanno. Servito
Cuesta e un indegnitaa penso che puoi fare ricorso contatta un legale tante cose non le sappiamo noi
@Stella dell'Est maaaaa che dici mache diciiiiii lospedali a reggio fa schifo stai dicendoooooo pocoooooooo
I sacrifici di allora erano una cosa sconcertante e dir poco
Sicuramente più dignitoso e onesto che finire in un call center a cercare di bidonare qualcuno. Era meglio avere poco,faticare ma stare insieme parlarsi,cantare essere solidali e magari felici nella propria semplicità o povertà che dir si voglia o stare sui sociale fotografare le pietanze viceré a 10 metri uno dall' altra e manco parlarsi più insieme senza distogliere lo sguardo mai da un telefono?
👍🏼👍🏼👍🏼👍🏼👍🏼
Sono fiero e orgoglioso di questa generazione di donne un esempio di onestà lealtà mi sono commosso grazie
Non mi definerai orgogliosa, ma triste per la vita che sono state costrette a fare.
Proiettate questi filmati a Montecitorio...
Povere, quanto lavoravano duramente..ora si lamentano!!!!!!!!!!!!!!
onore e rispetto per tutte queste donne i giovani imparassero
Meravigliose. ,,,donne fiere del la loro fatica ricche della loro grande dignità a cui bastava il poco. Non lo sapevano ma erano Le nostre radici. sciapo
Quando sacrifici , adesso sono tutti stanchi senza che fanno un cavolo ,spero che qualcuno lo guarda questo video bello.
Che tristezza 😕 povera gente, dopo aver fatto otto chilometri a piedi ti tocca stare abbassato tutto il giorno a raccogliere le olive🤨 a fine serata altri otto chilometri per tornare a "casa chiamiamola cosi'".. Magari fare pure il bucato "a mano" e il resto dei servizi.. Mah'.. Un Grande rispetto a queste donne...
Vere eroine del quotidiano..grandi donne !
Onore per queste donne che sanno cosa significa la fame è il sacrificio non come ora che non apprezziamo i valori
Certo perché secondo te BISOGNA APPREZZARE LA FAME!!
WUESTO VIDEO ERA PARTE DI UN TENTARIVO DI OTTENERE MIGLIORI CONDOZIONI LAVORATIVE..QUELLO CHE CI RITROVIAMO MUOVSMENTE A FARE NOI OGGI....XCHE' I NOSTRO STIOENDI ..SONO TORNATI DA FAME...CARO MIO...
ORETENDERE FI VIVERE BENE NN È UN DELITTO..È UN DIRITTO!!
Questa è gente che ha fatto L'Italia. Onore a loro 🇮🇹
hanno fatto cosa? 20 kilometri e 2 litro di olio?
Onore ....a tutte queste mamme e nonne calabresi ❤❤ oggi si ha tanto e non si ha niente
Sono D'accordo.
Viva la donna calabrese e viva l'olio d'oliva calabrese il miglior olio italiano e uno dei migliori nel mondo!!!💙
Questo nn è vero, tutto il rispetto per i operai, ma il olio calabrese è un olio scadente, dato la raccolta in gran ritardo
@@cristilungu9107 la raccolta in ritardo la fa chi non conosce... informati meglio sull'eccellenza dell'olio extravergine calabrese e sui premi che hanno ricevuto vari per l'anno 2020
@@cristilungu9107 , carissimo, io non avrei fatto nessun commento sull'olio calabrese dato che l'hai quasi schifato. Pensa solo al sacrificio di tante donne, compreso mia mamma che hanno insegnato l'umiltà a tante persone... a te no !.
@@BomberGrafico 😂😂😂👍
@@cristilungu9107 ma che ti fumi hahaha olio scadente , ma l'hai mai provato?mi sa di no
Vedendo di nuovo questo video, che parla anche per se stesso. Ricordo oggi che allora ero un bambino,vi era la fame,soprattutto al Sud Dell'Italia. Mi auguro che i giovani d'oggi ne prendano atto senza offesa guardando questo triste video , di queste grandi donne lavoratrici, che tocca il cuore di ognuno di noi.
Oggi ancora ricordo che negli 60 veniva il barbiere a casa, mi tagliava i capelli, e mia madre gli dava il pane di casa in cambio ,soldi la lira ne circolava pochissimo. Questo da noi al Sud Dell'Italia si chiamava baratto. Si mangiava allora pane e Olive, pomodori, frutta bucata. LA CARNE si mangiava per le feste natalizie , Pasqua e in altre occasioni. Perché non c'era niente. Aggiungo anche che noi che abbiamo una certa età, abbiamo anche avuto una vita durissima nel nostro percorso. Buona sera ,vi mando cordiali saluti.
Grazie Felice 💙
@@ivana1402 Grazie Ivana, allora erano brutti tempi, ma eravamo più felici c'era più fratellanza e anche più rispetto verso il prossimo, non in questi tempi odierni che i valori si stanno perdendo o si sono già persi. Io questo video del 1959 storico lo sto prendendo sul serio a cuore anche mi ricordano gli anni della mia adolescenza. Le mando cordiali saluti.
Questa Era poverta Questa Era vita dura Altro Che le lagne di oggi
Buona sera Alessio, quegli anni durissimi per tutti noi del 1959 io me li ricordo come adesso perfettamente. Erano brutti tempi, e vi era più rispetto, e orgogliosi anche nel lavoro che si faceva. Ti mando cordiali saluti
Lo Stato Italiano il padre di famiglia, deve creare lavoro, lavoro, lavoro per tutti, soprattutto per i giovani, per restare in Italia,e non farli emigrare all'estero come abbiamo fatto noi. I soldi li deve investire giusti con delle basi. Il futuro della nostra Italia sono i nostri giovani .Il nostro paese sta invecchiando velocemente, si fanno pochi figli o niente. W L'ITALIA .
.
Litalia non fa figli la politica sene frega tanto le portano i i marocchini ma affinchee li portano loroo anche loroo lavorano come noi le portino anche i sfaticati
Quando vedo questi documentari mi si spezza il cuore pensando all'infanzia dei miei genitori...
Ti si deve spezzare il cuore a pensare al presente nostro e al futuro dei nostri figli,quelle almeno erano persone umane noi stiamo andando verso il transumanesimo,tanti automa tutti uguali senza passioni e poche emozioni.Erano più libere di noi.
@@NinaNina-qq2bi forse non hai capito il senso del messaggio
@@NinaNina-qq2bi libere e senza cartilagine alle ginocchia. Bei tempi.
@@NinaNina-qq2bi più libere? Cultura:0
Soldi:0
Tempo:0
Ignoranza:infinita
Diritti sul lavoro:0
Salute :0
Io vedo degli esseri umani che vivevano da bestie
@@NinaNina-qq2bi libere?se quelle erano libere io mi faccio suora
Queste erano donne di una volta donne meravigliose complimenti a voi
RISPETTO tantissimo
Uma gente boa e pura, orgulho de descender de gente del Sud di Italia!
Queste sono o erano le nostre mamme, a loro va il nostro amore e gratitudine per i valori e condizioni di miglior vita di cui oggi godiamo. Viva l' Italia, viva le nostre donne.
Un bacione a queste grandi DONNE.
Mia figlia sbuffa se deve lavare un piatto
Nn è colpa loro se le cose sono migliorate, io penso che ora i figli sono viziati
@@mariateresaspagliardi4692 Teresa non rimpiango quei tempi penso solo ke da un eccesso si sia passato ad un altro
@@antoniodalessio2184 Antonio, hai ragione!!! 🙋♀️
Ho raccolto anch'io le ulive come loro e vi assicuro era molto faticoso 1000.lire 8 ore di lavoro.
Perché pensate che in Piemonte sia stato diverso per una fetta di polenta facevano uguale e anche i km erano apiedi a qei tempi era così per tutti
Pensare quello che lamentano quelle di oggi....
Onore a queste donne .
Certoo ooonoreeeee a cueste donne e disonore alle moglie dei politici che si riempono la panciaa ai ristoranti senza fare un cazzo anzi vivere sulle spalli di cuesti lavoratori che soffrono e fanno una vita dura mentre mogli di politici cuando escono a ristoranti si sfidono chi deve aprire la bottiglia di vino piu costosa forse una bottiglia di vino anche 5ooo mila dollari maledetti vigliachi mentre i poveri in calabria non le difendi nessuno brutti porci politiciiii
massimo rispetto per queste donne, grazie per avermi insegnato a non lamentarmi piu
Vidéos pj9ki8nuki9orno et
Chants
Quanti sacrifici e quanta fatica,......e pure trattate come animali da suma.
Sono fiero e orgoglioso di questa generazione i valori della vita erano genuini rispetto e stima reciproca era la normalità
Il governo dove stava povere donne
Prima con quei soldi si sono fatti le case a loro e i propri figli ora nn ci si riesce e nmeno ad arrivare a fine mese
l italia non c é mai stata per la calabria..
800 lire scalzi lavorano povera gente ma hanno sempre il sorriso
È vero, nonostante tutta la fatica, i sacrifici e la povertà sapevano anche sorridere
Che donne..👏👏👏👏😢
Βλέποντας αυτό το παλαιό και όμορφο βίντεο δεν ξεχωρίζω τις γυναίκες της ΝΌΤΙΑΣ Ιταλίας και Σικελίας από τις γυναίκες της Πελλοπονήσου στην Ελλάδα. Βλέπω την μητέρα μου και αναπολώ τα παιδικά μου χρόνια στην Μεσσηνία Καλαμάτα που μαζεύαμε πριν πολλά χρόνια τις Ελιές
Nessuna meraviglia.
Probabilmente le donne nel filmato sono le discendenti dei coloni greci che colonizzarono più di 2500 anni fa il sud dell'Italia (Magna Grecia).
Ο ΙΤΑΛΟΣ ΑΠΟ ΚΑΤΩ, Σ0Υ ΛΕΕΙ ΤΗΝ ΑΠΟΛΥΤΗ ΑΓΝΩΣΤΗ ΑΛΗΘΕΙΑ >>> ΕΙΝΑΙ ΑΠΟΓΟΝΟΙ ΤΩΝ ΕΛΛΗΝΩΝ ΑΠΟΙΚΩΝ ΤΗΣ ΝΟΤΙΑΣ ΙΤΑΛΙΑΣ................ΠΡΙΝ 2500 ΧΡΟΝΙΑ !!!! ...... ❤
Giuro che non mi lamenterò più la prossima volta che mi suonerà la sveglia ⏰
Brave queste donne anch'io sono andata a raccogliere le olive dalla piccola età avevo appena dodici anni ciao Stefania
che buona gente che esisteva
Quanta miseria che c'era. Senza facebook e senza instagram. Si accettava quel cje c'era. Oggi in ogni caso la miseria continua ancora ma per altri vedi tendopoli dei raccoglitori di pomodori.
Ps due di loro sono bellissime
Donne forti, concrete e dedite al lavoro senza lamentarsi più di tanto. Dobbiamo a queste generazioni la nostra vita. Oggi le donne di riferimento sono le cosiddette influencer, e quelle come Barbara D’urso. Vanno aggiunte quelle che sognano di diventare veline, o che vogliono andare al grande fratello oppure sposare un calciatore. Queste donne invece senza vergognarsi andavano scalze a raccogliere le olive.So che erano altri tempi, tuttavia questi che stiamo vivendo non è che siano il massimo: oggi c’è solo confusione dei ruoli, ci sono donne che si lamentano giustamente della discriminazione economica e sociale, salvo poi , spesso diventare come e peggio degli uomini.Viviamo solo meglio grazie alla scienza, per il resto abbiamo fatto molti regressi.
Le donne di questo video per fare quel lavoro dovevano camminare tanto, avevano famiglie numerose da sfamare. Oggi spesso con un solo figlio ci si lamenta e si grida che è tutto troppo.
È vero: siamo malati da curare.
Rispetto massimo per questa gente che ha fatto la storia recente d'Italia e da questi documenti filmati si capisce che chi vessava, (in parte vessa ancora), basava tutto sull'ignoranza delle persone vessate ... il vero problema della società è l'ignoranza, parte tutto da lì ... in un modo o nell'altro ...
Il contributo degli Arbëreshë all'Unità d'Italia. le celebrazioni per il 150° Anniversario dell'Unità d'Italia (1861-2011), ed anche per ognuno di noi, Italo-Albanesi è doveroso ricordare ed onorare tutti quei patrioti italiani che, con generosità e amor patrio, sacrificarono la loro vita per creare un'Italia unita, libera ed indipendente a partire dai fermenti irredentisti del 1844, del 1847 (con l'insurrezione calabrese e la repressione che ne seguì) e dei Moti rivoluzionari del 1848 (Prima Guerra d'Indipendenza: Il 29 gennaio 1848 il re Ferdinando Il di Borbone, sotto la pressione degli avvenimenti, fu costretto a concedere la costituzione, giurandola poi solennemente il 10 febbraio successivo) fino al 1861.
Tra di essi c'erano tanti volontari Italo - Albanesi delle nostre piccole Comunità Arbëreshe: Acquaformosa, Castroregio, Cerzeto, Civita, Ejanina, Firmo, Frascineto, Lungro, Macchia Alb.se, Plataci, San Basile, San Benedetto Ullano, San Cosmo Alb.se, San Demetrio Corone, San Giorgio Alb.se, San Martino di Finita, Santa Caterina Alb.se, Santa Sofia d' Epiro, Spezzano Alb.se, Vaccarizzo Alb.se, dei paesi arbëreshë della Sicilia e di tutti gli altri paesi arbëreshë (giunti nel Regno di Napoli nel XV sec., provenienti da tutta l' Albania e da varie regioni della Grecia (greco - albanesi), in particolare dal Peloponneso (Morèa) e dall' Attica, ed accolti benevolmente dai sovrani e dal papa dell'epoca), che hanno dato il loro grande e prezioso contributo patriottico, con l'alto sacrificio della loro vita.
Essi non sono conosciuti da tutti perché, purtroppo, non vengono menzionati nella storia ufficiale in quanto appartengono alla cosiddetta "microstoria" e quindi non fanno notizia; eppure, sono proprie le "piccole storie locali" che hanno generato la "grande storia", anche perché molti di essi si allearono ad incrementare l'esercito di Garibaldi per partecipare alla leggendaria Spedizione dei Mille e questi, pieno di ammirazione, li definì "leoni in battaglia" perché ben sapeva quanto fosse ardimentoso l'animo patriottico degli Arbëreshë. Essi furono sempre al fianco dell' "Eroe dei due mondi" fino alla battaglia del Volturno, l'1 e il 2 ottobre del 1860, comandati dal colonnello Domenico Damis di Lungro, compiendo azioni di valore.
Fu, infatti, allora che Garibaldi, colmo di orgoglio, voltosi al condottiero albanese esclamò: « Damis, questi tuoi albanesi sono leoni! ». Molti di costoro erano intellettuali ed avevano idee liberali e risorgimentali. Si erano formati sia nel Collegio "Corsini", eretto a San Benedetto Ullano l'11 ottobre del 1732, che nel Collegio Italo - Greco "Sant' Adriano" di San Demetrio Corone, eretto il 1° marzo 1794, e costituivano l' "intellighenzia albanese" di Calabria.
Anche Plataci, nel suo piccolo, ha dato un rilevante e generoso tributo di sangue al Risorgimento Italiano e all'Unità d'Italia, a partire dal 1848 allorché nell' Alto Jonio Cosentino scoppiarono i Moti rivoluzionari liberali per scacciare il regnante Borbone, e vi partecipò con un gruppo di soldati volontari: Nicolantonio Marchese, Salvatore Ferdinando Trojano, Francesco Busicchio, Angelo Basile, Giacinto Bellusci, Giovanni Trojano Costa, Pietro Brunetti, Rocco Cartolano, Giovanni D' Agostino, Giovanni Dramissino, Pietro Stamato Fino, Angelo Brunetti, Giuseppe Dramissino, Giovanni Costa, Francesco D' Agostino, Nicola D' Agostino, Pietro D' Agostino e Giovanni Crisostomo Trojano, figlio del sac. platacese Don Francesco parroco di Farneta.
Il 26 agosto 1860, inoltre, trentadue platacesi risultano volontariamente arruolati all'Esercito d' Italia e, dopo che il re d’Italia, Vittorio Emanuele II, con decreto del 14 dicembre 1860, istituì la Guardia Nazionale, sostennero la spedizione di Garibaldi. La Guardia Nazionale platacese, che combatteva i Borboni ed i briganti, era costituita da 12 sezioni con 77 militi, 6 sergenti, 12 caporali, 1 luogotenente (D. Angelo Basile), 2 secondi tenenti (D. Vincenzo Bellusci e D. Cratisto Trojano), 1 sergente foriero, 1 caporale foriero e 1 capitano (D. Ferdinando Troiano) che formavano il Consiglio di Disciplina e avevano il compito di controllare l'ordine pubblico e quello di dare la caccia ai briganti che cercavano con l'aiuto dei contadini di dare forza a Francesco II di Borbone.
In quell'anno era sindaco del paese e presidente del Consiglio di Ricognizione della locale Guardia Nazionale Moisè Trojano. Anche Il nipote del sacerdote Angelo Basile (prifti gjèlit) di Plataci, che partecipò ai Moti del 1848 a Napoli contro i Borboni, alla promulgazione della Costituzione e alla formazione del Parlamento partenopeo, prese parte attiva ai Moti risorgimentali.
.mi son stancato di leggere ma ho letto tutto non posso arrivare a te perche sei molto istruto ai detto molto molto sei una persona irstruita e cuesti servono in italia per aprire locchio congratulazione sei un laureato auguriii
@@VP-lc5xq ciao, grazie non l’ho scritto io l’articolo, e su internet, commuque , non tutte le arbereshe erano d'accordo con Garibaldi e i monarchie del nord Italia piemonte e Savoia, molte arbereshe erano contrarie all'unità d'Italia e ci furono molte lotte intestine anche tra le arbereshe e molto sangue fu versato, molte migliaie di arbereshe hanno persa la vita per niente, alla fine il sud non ottenne nulla dall'unificazione italiana fu tutta una conspirazione tra le ricche monarchie e Massoni del Nord
@@VP-lc5xq i briganti arbereshe non erano d’accordo con il risorgimento, ancora oggi c'è divisione tra gli arbereshe, su questa tema
Femme remarquable une vie très dure
Commosso...
Mi ricorda i racconti della mia nonna.
Dura realtà...