BLONDE | P0RN0GRAFIA del TRAUMA
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- Опубликовано: 17 сен 2024
- #Blonde #MarilynMonroe #Netflix
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Norma Jean Baker:
Ha lottato per la parità salariale.
È stata tra le prime donne a fondare una sua casa di produzione.
Aveva in casa una biblioteca di 500 titoli ma aveva continuamente paura che la considerassero ignorante.
Durante la guerra ha lavorato come meccanico.
Ci sono molti lati di lei di cui si dovrebbe parlare invece dei soli aspetti tragici.
👠
Nel libro vengono quasi tutti trattati, il film taglia abbastanza della vita prima, ma ci sta, ha solo due ore e quaranta e il romanzo è di 1000 pagine. La casa di produzione no, però è punto grigio. Norma fondò la casa di produzione proprio perché stanca di esser schiava dello studio, quindi della sua continua sessualizzazione e anche degli abusi. Però la casa di produzione è stata un po' un fallimento, è comunque ritornata sotto contratto con la Fox (che le aveva anche fatto causa) per mantenerla. E alla fine ha fatto solo un film con essa. Unica cosa a cui è servita è che he avuto potere decisionale sulla scelta dei ruoli e della produzione, cosa rara per l'epoca.
Sia il romanzo che il film non dovrebbero nemmeno essere presi in considerazione. Se non è un biopic di Marilyn, non la si tiri in balllo.
@@iconslegends5230 che cagata, come se fosse la prima persona nella storia a farlo. A questo punto aboliamo tutto il filone historical fiction, ma che minchiata è?!
@@aqualcunopiaceclassico3201 La tua è una minchiata! Chi se ne frega se non è la prima volta! Infatti i biopic, spesso e volentieri sono pieni di cose inventate! Per di più questo non è neanche un biopic. Se proprio si deve far riferimento Marilyn, allora la si descriva in maniera completa! Non solo 2 ore e 45 minuti di noiosa angoscia e fatti inventati! Chi non la conosce abbastanza, ora ha un'idea completamente distorta e incompleta di lei. Quindi oltre a essere un film disgustoso, è anche disinformativo! E impara a rivolgerti in altri modi alle persone
@@iconslegends5230 Non sono tutti fatti inventati, ma l'idea del film non è essere un documentario su Marilyn Monroe, ma voler narrare un certo status quo normale ad Hollywood. Il titolo è Blonde, non Marilyn. E c'è un bellissimo pezzo nel libro che rende anche molto chiaro perché questo titolo (che è in realtà è già chiaro di per sé): "la Bionda è sempre esistita, prima c'era Jean Harlow, poi la Lombard, poi la Turner, poi la Grable e ora ci sei tu. Chissà, magari sarai l'ultima". Che poi ultima non è stata perché già in quella epoca c'era la sua "sosia" Jayne Mansfield. L'idea del libro è dare un'essenza di verità di come Hollywood trattasse le donne che la formavano, la storia è molto più grande e complessa del semplice riassuntino di cosa ha fatto MM. Marilyn è stata scelta come allegoria poiché è quella che più di tutti è diventata icona della vecchia Hollywood e dello star system. Per molti è stata la più grande diva ed è stata anche l'ultima star costruita minuziosamente dagli studios. Blonde è un romanzo, finzione storica narrato con il taglio di fiaba horror. E così è il film. Quello che avete visto per 2 ore è stata la vita di un moltissime attrici dello studio system.
che poi non riesco a capire perché non si riesca mai a trovare un equilibrio sano quando si parla di Marilyn, la quale aveva sì dei grandi problemi di fragilità emotiva ma era anche una donna intelligente, battagliera sulle questioni che trovava giuste, potente. Cioè lei ha lottato tutta la sua vita per non essere considerata "una bambolina bionda stupida" e nel cinema siamo ancora qui a rappresentarla in questa maniera
L'intelligenza di Norma traspare più volte nel film, non si può negare.
Non capisco cosa ci sia di così negativo nel dipingere una donna fragile non è certo questo il problema del film. Il fatto che fosse una persona che abusasse di pillole ed altro sta anche a certificare che non era una persona stabile e se uno non crede a teorie ci è anche morta perché abusava di sostanze. Cosa vuol dire essere intelligenti? Una persona può essere intelligente e sprecare la sua vita. Questa è semplicemente il taglio che sceneggiatore e regista hanno voluto dare, è la loro visione, non credo sia neppure la visione dell'autrice del libro che tra parentesi non odiava Marylin come qualcuno ha detto semplicemente ritiene e questo lo pensa lei che Marylin fosse schiava di Marylin e del suo passato e che la donna cioè Norma per poter sopravvivere avrebbe dovuto abbandonare Marylin ma non ci et riuscita. Il film invece ey un brutto film ma brillante nel senso che fa molto pensare e molto discutere e di questi tempi in cui tutti parlano unicamente di serie TV io lo trovo già un risultato
Il
Film si intitola BLONDE non a caso.. si vuole raccontare esattamente come può essere vissuto l’essere stereotipata
Sennò si intitolava “la vera vita di marilyn Monroe per davvero e in tutte le sue sfaccettature raccontate per filo e per segno”
@Valentina Boi soprano ma il punto è proprio questo, a mio avviso. Non si dubita del fatto che si intendesse raccontare come può essere vissuto l'essere stereotipata; purtroppo però il film è (o finisce per essere) esso stesso una stereotipizzazione, perchè non racconta mai realmente una Norma Jeane al di fuori di Marilyn. Per 2 ore e 40 vediamo una donna che, certamente, lontano dai riflettori è fragile e ferita, ma anche svampita, stupidina, nulla di ciò che è stata realmente la donna Norma Jeane. Tutto ciò che emerge sono la sua disperazione ed il rifiuto del 'personaggio' Marilyn, un po' poco per raccontarci com'era Norma Jeane veramente. Vediamo solo la "bionda", solo lo stereotipo, e poco altro.
Ho visto questo film ieri facendo una fatica immensa. È veramente un film offensivo oltre che, a tratti, proprio grottesco. La rappresentazione che viene effettuata dell'aborto ( a mio avviso vomitevole ), della stessa Marilyn, per non parlare dell'iper - sessualizzazione alla quale viene sottoposta durante tutto il film sono agghiaccianti. Il carattere punitivo e giudicante di certe scelte registiche lo è a sua volta. Proprio un film insalvabile. Ciò che tuttavia mi è piaciuto sono la bella performance della De Armas e la fotografia - anche se l'uso espressivo che si è cercato di farne a tratti è di difficile comprensione ( mi riferisco alla continua transizione dal colore al bianco e nero senza apparente soluzione di continuità).
Dicono che nel libro le scene rappresentate erano corredate in foto in bianco e nero che sono state ricopiate nella fotografia del film.
Secondo me, il video di Elisa True Crime è molto più serio di sta peperonata!
Se pensi che poi Marilyn VOLEVA dei figli, ma soffrendo di endometriosi a uno stadio avanzato non poteva averne, le scene con il feto fanno ancora più arrabbiare
“l’apice dell’agghiaccio” è un ottimo riassunto
Non vedevo l'ora che uscisse la tua recensione anche perché ero preoccupata per te, volevo sapere se dopo la visione del film stessi bene, se stessi mangiando, se avessi deciso di abbandonare tutto e darti allo sci di fondo. Ti si vuole bene davvero.
Super felice per te e il nuovo fumetto!🍀❤
😂😂 sfogarmi con voi è la mia salvezza, altrimenti sarei già stata su Amazon a comprare gli sci 🎿
Weekend di influenza, la sera prima di BLONDE avevo iniziato DHAMER, poi interrotto perchè avevo la febbre e mi sono detta ma guardiamo blonde, cioè m'ha disturbato de meno un cannibale. Il giorno dopo ho finito la seria di Jeffrey e ad oggi la sera guardo my little pony.
Ho annuito allo schermo per tutto il tempo, hai espresso parola per parola quello che penso. Non ricordo di essermi mai arrabbiata per un film come per questo. Per me è veramente irrispettoso, la figura di Marylin è una bambola fintissima (non per colpa dell'attrice ma proprio per la scrittura) dall'inizio alla fine. Alla scena dell'aborto ho quasi chiuso il computer per lo schifo. Per me è inconcepibile come lo scopo principale del film sia separare Marylin da Norma e poi la recitazione non cambia di una virgola, si esprime ugualmente mentre recita e non ( ripeto non per colpa dell'attrice che poraccia ha fatto quello che poteva). L'unica parte che mi è piaciuta è quella iniziale con Norma bambina.
Tutti in coro: "SEQUESTRO DI PERSONA!"
Ahahah fantastica, ho appena comprato il fumetto💕👠
Questo video è un capolavoro della critica cinematografica di oggi. Non c'è una parola fuori posto, tutte le istanze vengono argomentate in modo preciso e puntuale. Grazie Violetta è bello ascoltare una critica cinematografica così capace
Monroe è una delle tante donne della storia che ha provato a vendere il suo talento ma di cui il mondo ha voluto comprare solo il dolore. Abbiamo spettacolarizzato i suoi traumi
e ci siamo compiaciuti del personaggio fragile e inetto che le abbiamo le abbiamo attribuito. Abbiamo attinto con morboso interesse da tutti i suoi sbagli, fino alla morte per abuso di droghe, che rappresenta la conclusione più logica per una donna che ha cercato di inseguire qualcosa più grande di sé, la punizione divina e la redenzione di tutti i peccati. È il modo in cui da sempre una società paternalista rimette al suo posto le donne che provano a sfidare lo status quo, che cercano il successo invece che rimanere nascoste ed essere remissive, come come ci si aspetterebbe da delle brave ragazze.
Non sono pronto psicologicamente per i prossimi 32 minuti
Ho visto il film prima che uscissero molte recensioni, io per principio in generale amo farmi un'opinione personale guardando la pellicola. Indipendentemente dal fatto che qualcuno me ne abbia già parlato, bene o male che sia.
Da profana, non ho letto il libro e non sono esperta di cinema (ma lo adoro tantissimo), la mia impressione è stata di un film interessante registicamente, lento sì (lho visto "spezzandolo" in due) ma mi ha lasciato qualcosa di positivo. Sarà che ho poca autostima, ed infatti io adoro il tuo carattere guerriero, ma mi sono rivista nell'immedesimarsi nel proprio trauma. Ho traumi differenti rispetto alla Marylin del film, ma parliamo di autostima e di stabilità mentale ed emotiva. A volte ci si può piangere addosso per molto, perche non si hanno gli strumenti per superare certe situazioni. Concordo che sarebbe stato bello vedere una rivalsa o almeno qualche sprazzo di felicità per la protagonista, ma mi è risultato più rappresentativo così. Nella crudezza del trauma che non si riesce a superare. E per me lo sguardo del regista è stato quello.
Ma qui aggiungo che sono d'accordo con te su tutto, certe scene inutili e iper sessualizzate, ma soprattutto la questione dell'aborto... Da brividi. Mi baso solo su quello che superficialmente mi ha lasciato il film. Non tutti/e sono eroi di se stessi. E questo film io non lo prendo come la trasposizione della vita di Marylin, di cui non so nulla se non la base di cultura generale. L'ho preso come un racconto di una donna fragile che fa fatica a superare il proprio trauma, difatti finisce con l'apoteosi del sogno spezzato e di conseguenza il suic-dio. Sarà stato estremizzato, ma a me ha lasciato questo. Durante tutto il film mi è sembrato di stare dentro una bolla.
Poi molti messaggi che manda sono sicuramente sbagliati, e spero non faccia danni in menti più chiuse o conservatrici... Io ho senso critico e mi piace anche molto il confronto e l'argomentazione. Non lo rivedrò, ma mi è piaciuta molto la tua analisi su cui, ripeto, concordo pienamente in quanto messaggio malsano.
Concordo sul fatto che anche io mi sono rivista nel discorso della fragilità, di quelle situazioni tristi e traumatiche che non si superano e per cui non esiste il lieto fine. Purtroppo non siamo tutti super eroi immortali, purtroppo non tutti troviamo nella vita il nostro salvatore. C'è gente che sta male e basta, e c'è poco da aggiungere. Ecco, io mi ci sono rivista, anche in quella depressione negata, in quella positività finta. La scena dove Norma piange allo specchio, implorando Marilyn di venire ad aiutarla, mi ha fatto tornare a momenti della mia vita in cui facevo esattamente la stessa cosa, mettendo in scena una me stessa che non esisteva, sorridendo allo specchio truccandomi mentre piangevo per uscire ed essere pronta ad affrontare il mondo.
Tante cose di questo film sono sbagliate, ma tante cose sono fin troppo vere.
Che triste, una donna resa immortale dalla cultura pop trattata in questo modo misero, classico. Ottima recensione 😊
Aspettavo questo momento come l’acqua agli assetati ❤️
come donna e come fan di Marylin mille volte grazie per questo riscatto.
Posso dire che la scena di Biancaneve nonostante i cliché era più dignitosa? Lei è una ragazzina giustamente terrorizzata è quella scena serve a farci empatizzare con lei, che comunque si riprende dopo un attimo, appena si accorge che non è tutto spaventoso nella foresta
C’è qualcosa che non va se un film del ‘37 aveva una protagonista più attiva di uno del 2022
So bene che Biancaneve non è questa grande icona di femminismo, eh, ma sicuramente più autonomo di quello che sembra
Infatti. E poi era una situazione diversissima, si trattava di una foresta terrificante.
Biancaneve è un'icona del femminismo per QUEL tempo, e rimane come esempio per determinate situazioni. Poi ce ne sono altre.
@@lucremagic3435 Per non parlare del fatto che poco prima il cacciatore (dopo aver tentato di ucciderla non riuscendoci) li ha detto di scappare perchè la regina la vuole leggermente defunta
Per me anche con gli occhi di oggi non è malvagissima, esulando dalla singola scena del bosco. È una ragazza che per tutta la vita ha servito, pulito e cucinato in casa sua.
Fugge perché la sua vita è in pericolo e non essendo in grado di vedersela da sola contro una regina che può pagare dei sicari per farti fuori cerca aiuto.
Cerca, non pretende.
E non lo vuole gratis ma ricambia con quelle che sono le sue skills migliori, ovvero prendersi cura della casa dei suoi salvatori.
È davvero più femminista Biancaneve di questa Marylin, anche senza contestualizzazione storica, rendiamoci conto.
@@TwinnyHeartilly sono d'accordo al 100% con te. Questa forzata ricerca della figura femminile indipendente e che si salva da sola la trovo veramente pericolosa. Ok l'emancipazione ma bisogna insegnare ai più piccoli che la fragilità non è una cosa sbagliata, che se sono in difficoltà DEVONO chiedere aiuto, che il farsi aiutare non rappresenta il loro fallimento. E invece ci esaltiamo davanti all'iperindipendenza (che pure sta facendo tanti danni).
A me il film ha fatto cacare. E penso davvero che la povera Marilyn, anzi Norma, si stia ribaltando nella tomba. Tristemente abusata quando era in vita, dall'infanzia all'eta adulta e altrettanto squallidamente pure da morta 😔
Concordo. Che tristezza.
Non può riposare in pace letteralmente nemmeno nella tomba: è stata sepolta in un cimitero cristiano, da ebrea, accanto ad un uomo che la fetishizzava.
Peccato... Secondo me hanno perso una grande opportunità di fare un film degno di Marylin
Io l'ho visto insieme alla mia migliore amica e mi ricordo perfettamente che alla scena del feto parlante ci siamo guardate in silenzio e abbiamo detto all'unisono "ti prego, dimmi che non l'hanno fatto veramente"
Btw sei fortissima👠 🖤
Sei Unica, Irripetibile... dobbiamo ringraziare questo "film" per essere deliziati dalle tue parole e dai tuoi pensieri, considerazioni, riflessioni, di una obiettività così lampante e palese da essere Pura allo stato Puro...che manco Freud con la sua psicoanalisi ci sarebbe arrivato
Avevo grandi aspettative. Purtroppo concordo un pó su tutto. Marilyn meritava un film degno e una rappresentazione meno pietosa. Ana de Armas formidable, un'occasione immensa sprecata. Congratulazioni per il nuovo fumetto ❤️
Hai dato voce a tutta la mia ira funesta. Grazie 🥰😂
A proposito del messaggio antiabortista, vorrei aggiungere (vi avverto che questa cosa vi farà incazzare ancora più) che Marylin molto probabilmente soffriva di endometriosi, per cui è anche una mancanza di rispetto nei confronti della donna che vogliono raccontare. bah
Si, aveva purtroppo avuto molti aborti spontanei, non volontari.
Nooo, mi hai fatto ricordare la scena sulla spiaggia...
È una teoria, non è certa. Ma oltre ad avere avuto aborti spontanei ha sicuramente avuto aborti medici poiché costretta. Prendiamo proprio il primo. Ovviamente tutta la scena è fantasia, ma l'essenza (ed è questo ciò che importa) è realtà.
Il problema è che Marilyn in questo film dovrebbe essere 'la Diva', un personaggio generico che rappresenta le attrici vittime dello Star System di quei tempi, e l'aborto forzato era successo ad alcune star, ma farlo con MARILYN è stato un colossale autogol.
@@DrGregoryHouseIT Secondo me è proprio l'opposto, proprio perché Marilyn è l'icona per eccellenza dello star System. L'ultima star veramente creata ad arte ela più iconica. L'idea è quella di distruggere l'icona creata da Hollywood. Infatti il titolo è Blonde, non Marilyn. Già questo titolo rende chiara l'idea della Oates che il film rispecchia.
Io mi sono persa nella scena dove Marilyn si trova con la famiglia di DiMaggio, con questa scena stereotipicissima della famiglia italoamericana, con tutte le donne more in cucina, dietro ad un solo calderone a mo' di streghe, che ridono malignamente del fatto che la Monroe non fosse bionda naturale.
Una delle tante scene grottesche che ti fanno ridere, anche se non dovrebbero.
Poi l'embrione di 9 mesi parlante che prega la madre di "non ucciderlo", "sono sempre lo stesso bambino". Orribile.
Ma la battuta del tipo "Ah, non pensavo che gli spaghetti li facessero le persone!" ma siamo seri? Se è una battuta "comica" per rendersi simpatica, perchè l'ha detta come se fosse una cuccioletta smarrita e stupida? Perchè era solo una battuta per fare la simpatica, vero?
@@Leelaa907 vero! Ho eliminato dalla mia mente sta battuta, me l'hai ricordata. Grottesco.
Grazie ho visto questo film con un senso di disagio e voglia che finisse, e non mi spiegavo il perché,la tua recensione mi ha chiarito bene quello che provavo..
Innanzitutto grazie di esistere, è la prima volta che ti vedo e mi hai veramente colpito. Ho vista circa mezz'ora del film spezzettato mentre lo guardava mia moglie: mi ha disgustato e imbarazzato. Mi manca completamente la tua preparazione tecnica ma mi fa piacere che ciò che visceralmente ho provato è simile ha una critica precisa e professionale come la tua. Hai un nuovo iscritto da oggi.
Io ho abbandonato dopo la prima ora. Sinceramente non capisco come, anche molte femministe, stiano amando questo film e la rappresentazione che fa dell'attrice. Sono molto perplessa. La tua analisi rispecchia tutto quello che ho pensato anche io mentre lo vedevo decidendo di non regalare altre due ore del mio tempo a questo film e al regista.
Ho visto questo film una settimana fa e da una settimana ho un'incazzatura che non riesco a scollarmi di dosso. Sono completamente, dico COMPLETAMENTE d'accordo con la tua visione: in primis non è il cosa si racconta ma il come, ed in secondo luogo se lo scopo (ne dubito, ma un film su un'icona solitamente ha questo obiettivo) era inquadrare Marylin in una nuova chiava più umana e meno showbiz, il risultato ottenuto è comunque l'ennesimo ritratto piatto, spettacolarizzante e mercificante di lei ed il suo corpo. Ed infine, non c'è proprio niente, NIENTE, di glam e di sensuale negli abusi. basta eroticizzarli, e che cazzo. Grazie V 💜
Ho perso le speranze in questo film quando Dominik ha dichiarato in un'intervista che le protagoniste di Gli Uomini Preferiscono Le Bionde erano 'p1tt4ne benvestite'.
Ma ovviamente dobbiamo farci convincere che lui sia un grande femminista e rispettoso di Marilyn. Seh, vabbè. Spero vengano perseguitati dal fantasma di Marilyn
@@fra7337 Preparo subito la tavola ouija 🙏
Io rivoglio quelle ore.
L’ho finito solo perché ho un fetish per Xavier Samuel, ma volevo morì dal minuto 3 .-. ma il feto? Ma le riprese vaginali? No, dei, no. 👠 < col tacco, che devono farsi MALE.
io non ho pianto, mi solo sono incazzata per aver perso 2 h e 47 della mia vita, mi sarei potuta rivedere per la 21esima e 22esima volta Mean Girls, che almeno intrattiene ed è pure più profondo
Analisi azzeccatissima come sempre del resto. Condivido con te la sofferenza, la repulsione e la rabbia provata durante tutto il film( non vedevo l'ora che finisse) e comunque bravissima sei riuscita a mantenere un contegno senza sbroccare. Sei stata grande!
Che dire....avevo strane sensazioni su questo film fin dall'inizio, ma non sapevo come spiegarle a parole e come sempre le tue recensioni danno respiro al mio turbinio di pensieri. Poi, quando hai detto "la ca**o di foto del santino del padre", qui sono morta perchè ho pensato la stessa cosa! XD
La scena della fellatio, che trovo cringe nella realizzazione, mi è sembrata efficace nel simbolismo. È letteralmente l’uomo più potente d’America, e anche il simbolo del sogno americano per eccellenza che stupra l’icona del desiderio maschile per eccellenza. Poteva essere esemplificativa se non arrivasse troppo, troppo tardi. Per il resto sono completamente d’accordo su tutto. Io non salvo neanche De Armas, non per lei, ma perché non si può candidare un’attrice per un ruolo scritto così.
👏🏻
Marylin abbi pietà di noi...
(grazie Vi' per le risate ♥️)
We will see 😎
@@ImTheBitchWitch 😂😂😂
Non ero sicuro se valesse la pena guardarlo ma dopo il tuo video mi sono convinto che non è proprio il caso, però almeno mi sono divertito come al solito nel sentirti parlare. Ti faccio i complimenti per come hai parlato del male gaze, onestamente molto spesso chi ne parla usa parole un po' vuote e il discorso risulta fine a se stesso, invece tu hai messo bene in evidenza quali siano i problemi che ne derivano. 👠💕
Best review ever! Ho seguito il video con molta attenzione e curiosità, visto il film, rivista la recensione e, che dire…spot on, precisa, attenta, puntuale. Seguire le tue recensioni è un piacere. Ti vogliamo bene, Violè ❤ continua così 💪🏻
Adoro, adoro, adoro le tue recensioni (ti prego non smettere mai) ma questa supera ogni altra. Ho seguito perfettamente il discorso dall'inizio e alla fine e non posso che trovarmi d'accordo su ogni cosa: la sessualizzazione, la feticizzazione del dolore, l'impostazione totalmente sbagliata ma soprattutto il cringe emanato da questo film. Ne consiglierei la visione soltanto per una perdita di tempo
Ciao! Io in generale sono d'accordo con la tua analisi, ma secondo me non sono tutti aspetti negativi.
Inizio col dire che non ho ancora capito se e quanto questo film mi sia piaciuto, non mi hanno completamente convinta né la sceneggiatura né la regia, però quello che secondo me era l'intento di Andrew Dominik è interessante (non necessariamente condivisibile) e sono contenta di averlo visto.
Scriverò MM e NJ per i nomi per fare prima.
Dominik è partito dal presupposto che MM si sia suicidat4 (questo in particolare l'ha detto in un'intervista, non è una mia interpretazione, e non so bene quali parole rientrino tra quelle che a youtube non piacciono), quindi è andato a ritroso per cercare le ragioni di questo atto. Lui vede NJ come una bambina rifiutata dalla madre, e in generale dagli adulti che la circondano, e reagisce a questo mitizzando la figura assente, quella di cui non sa niente, il padre, che ricercherà negli uomini che incontrerà nella sua vita. Per il regista NJ in qualche modo rimane quella bambina per tutta la vita, da qui il continuo "daddy" (che io ho trovato insopportabile da un certo punto in poi) , i continui rimandi al cassetto che le ha fatto da culla e un atteggiamento bambinesco (che la fa sembrare stupida, sono d'accordo). Al fianco di NJ c'è un'altra figura, che diventerà sempre più ingombrante e fagocitante, quella di MM, quella che siamo abituati a vedere noi e quella che vedono le persone che la circondano, e la librazione avviene solo con la morte, perché quel corpo non è più di NJ, è di MM (scena di quella specie di fantasma che si separa dal corpo e abbraccia il cuscino).
Sono d'accordo che lo sguardo del regista sia estremamente maschile e disturbante, ma in questo particolare caso non è un male. Secondo me l'intento non è mostrarci la vera donna dietro l'icona, ma come l'icona abbia distrutto la donna e come quell'icona sia stata frutto dell'industria dell'epoca e del pubblico (maschile, la folla di ammiratori è sempre composta da uomini nel film) e noi siamo il pubblico, noi siamo "gli aguzzini" di NJ. Considerando questo è anche interessante che tutto sia costruito attorno a foto famose di MM, all'iconografia della diva.
Sono d'accordo che le figure maschili non sono approfondite, ma ai fini del film non è necessario che lo siano, e sul fatto che i riferimenti buttati lì a Checov e Dostoevskij sono un po' poco per mostrarci l'intelligenza di NJ, anche se è l'averli capiti e la capacità di fare collegamenti a cercare di mostrarcelo, non l'averli semplicemente letti.
Anche a me non è piaciuta per alcuni aspetti l'interpretazione di Ana de Armas, ma sì, lei ha fatto quello che le è stato chiesto, sono tutte scelte di regia. Dalle recensioni e dai commenti che ho letto lei sembra essere l'unica cosa che mette d'accordo tutti, mi sento un po' meno sola adesso.😅
Infine non sono invece d'accordo sul fatto che il film sia antiab0rtista e non penso neanche che attribuisca certe posizioni a MM perché donna degli anni '50. Il tutto però è messo in scena molto male e assomiglia a uno spot pro vita (il feto in CGI parlante se lo sarebbero potuti risparmiare). NJ è contenta della prima gravidanza, quel feto è un bambino perché è lei ad attribuirgli quello status per quanto possa essere scientificamente sbagliato, ma è un problema per lo studio, è un problema per la sua carriera, è un problema per MM. Quell'ab0rto è in qualche modo imposto a NJ ( è un qualcosa che gli studi facevano davvero in quegli anni), quindi una violenza e un'intromissione sul suo corpo, tanto quanto lo sarebbe una gravidanza imposta. Il secondo aborto rientra nel discorso su Kennedy.
Ho visto il film ieri sera e come sempre adoro le tue recensioni. Premettendo che le scene col feto sono raccapriccianti, credo che abbiano rappresentato un feto di poche settimane come un bambino completamente formato semplicemente perché per Marilyn quello era un bambino a tutti gli effetti. Per una donna che desidera un figlio come lo desidera lei nel film, anche un embrioncino di pochi giorni è un bambino. Penso che l'intento fosse quello, ma il risultato è davvero qualcosa di terribile, potevano risparmiarselo.
Grazie violetta, tutte le recensioni fatte dai tuoi colleghi maschi..... Lasciamo perdere.
Avevo bisogno di sentire finalmente di sentire una recensione al femminile seria.
Dopo aver visto le tue storie traumatizzate e inca**ate, ho apprezzato ancora di più la tua professionalità in questo video. Te se ama tanto
Grazie violetta per questa atttenta e preziosa analisi!
Ed anche oggi ci siamo goduti 30 minuti di recensione di un film che ciaone non vedrò mai 👠👟 Grazie violettaaaaa
Non hai sbagliato una parola, c’hai due palle sotto che mi rendono fiera di te!!!! Brava!!!! Stai avanti in tutto e per tutto! Sono davvero ammirata!!!!
👠appoggio in pieno tutto ciò che hai detto e sottoscrivo. L’autrice del romanzo probabilmente, non si è presa nemmeno il disturbo di approfondire meglio quella che è stata l’esistenza di Marilyn. Probabilmente il suo unico scopo era quello di traumatizzare il pubblico, indugiando sugli aspetti più “torbidi” della vita della diva, certa che questo avrebbe attirato molta più attenzione, che se ne avesse raccontato semplicemente la carriera, gli amori, il successo e il declino😒
Faccio il mea culpa, io sono prevenuta nei confronti di qualsiasi biopic. Visto il trailer, il mio commento è stato: eccallà, l’ennesimo spreco di tempo e denaro, per speculare sulla vita di una persona, che purtroppo non può più nemmeno dire la propria a riguardo! Ho fatto bene a non guardarlo, altrimenti altro che scarpa! Avrei lanciato la tv, direttamente nella ionosfera!!!😤
Non posso dire altro se non complimenti. Penso che sia una delle migliori recensioni che hai fatto! Way to go!
Aspettavo questo video ....fatta da te ❤️Mi metto comoda 🍷🍷🍷
Violetta concordo totalmente con tutto ciò che hai detto! Sei stata esaustiva e hai trattato ogni singolo punto con una precisione chirurgica, hai fatto benissimo ad affrontare gli aspetti sociali e politici che si trascina questo film che in moltissimi hanno totalmente sorvolato o giustificato; senza tenere conto il problema più importante di questo film: è terribilmente noioso e pretenzioso. Uno stillicidio di tre ore.
Detto questo mi taccio e ricordo che Bergman con Persona nel '66 aveva trattato i temi del femminile,del dualismo e della malattia mentale in una maniera talmente moderna e tutt'oggi fresca che questo filmmaker se lo sogna
Concordo in pieno. Aggiungo solo che, non so se sia solo una mia impressione o meno, ma sembra che chi abbia fatto il film non solo non abbia capito una ceppa di Marilyn ma che proprio non la sopporti e non rispetti minimamente la sua persona 😅. Non capisco comunque come non si possa comprendere minimamente l'importanza di Marilyn nella cultura di massa e comunque farci un "film" sopra, mancando completamente di rispetto a lei, a un certo punto è preferibile lasciarla in pace e smettere di tentare di lucrarci, no?
Nah. I soldi fan troppa gola, e trarre guadagno dalla sessualizzazione del dolore al femminile? Ancora più papabile 💀
Recensione migliore di questo film in tutta RUclips Italia, sei fenomenale! Alcuni punti di questo video li registrerei e li conserverei in un museo.
👠 Come al solito, guardo i tuoi video, e le sensazioni che provo durante la visione di un film trovano pace :) (E non ho l'ho nemmeno ancora finito di guardare!!) Che dire... Grazie :)
sei la migliore in assoluto a recensire film e serie tv, te se ama❤
Bello Bello Bello, orgoglioso di essere uno dei pochi.
Sono arrivata alla scena della sua audizione , 5 minuti scarsi di film e non ho più avuto il coraggio di andare avanti
Ciao violetta! Non ho visto il film, ma mi incuriosiva.. Sono sconvolta da quello che descrivi dalla scena dell'aborto! Come può essere stato permesso??? Che schifo.. Senza contare che immagino il dolore che può aver provato chi ha dovuto affrontare questa decisione. È mostruosa la zero sensibilità del regista. Sono schifata 🤮
Finalmente è uscito il video!
Comunque quando l'ho guardato, ci sono state cose che mi sono piaciute e cose che non mi sono piaciute.
Fra le cose che mi sono piaciute, c'è sicuramente l'estetica,le musiche e anche ana de armas,anche se, più si andava verso la fine, più mi sembrava che andasse in overacting.
Invece fra le cose che non ho apprezzato è come non viene data nessun tipo di dignità a Marilyn.
Nel senso ce la mettono tutta a farla sembrare una che ha dei problemi mentali,ma se magari verso la fine della sua carriera avrebbe avuto senso,non puoi mostrarmela dall'inizio che si comporta come una bambina.
Mi sarebbe piaciuto vedere proprio di più della sua carriera,di quello che era brava a fare,di come si impegnava,e anche si ,di come questo l'ha consumata.
Invece noi non vediamo nulla di ciò,quel poco della sua carriera che si vede è denigrato da lei stessa,e poi il resto del film si concentra tanto sulle sue storie sentimentali.
Per invece la questione aborto, all'inizio pensavo io di star male interpretando quella parte del film,ma a questo punto ci avevo visto bene.
Forse se ci avessero mostrato dall'inizio una Marilyn che desidera diventare madre(come appunto era nella realtà),e che fossero i suoi compagni stessi,o chi per loro a costringerla ad abortire ,sarebbe stato diverso. Si sarebbe dovuto dare la colpa a il sistema stesso,di come decida di usare il corpo di una donna ,di come non avesse voce in capitolo,no invece fare passare lei addirittura come "assassina".
Non ha senso che non nomini mai questo suo desiderio,ma si colpevolizzi così tanto per questa scelta. Poi il feto che parla è stato davvero di cattivo gusto.
Queste sono le mie opinioni,ma io non sono un esperto ovviamente.👠
La tua recensione è migliore e più dettagliata/argomentata di quella che ho letto sul Guardian (chiamano Blonde "intensamente irritante"). Che grandissimo peccato: quando annunciarono l'uscita di questo film ero ansiosa di vederlo, ora ho deciso di non provarci nemmeno, perché ogni singola persona di cui rispetto l'opinione (tu compresa) lo ha bocciato clamorosamente. Grazie, mi avete risparmiato la delusione!
👠 ora me vado a vedè er firm più consapevole ! 😅 grazie per l ottima rece! Precisa come sempre ❤
Non ho ancora visto il video ma avendo visto il film l’altra sera per me si è persa per l’ennesima volta l’opportunità di vedere una Marilyn rappresentata a 360 gradi, non solo come vittima ma come donna dalle idee forti e anticonformiste (cose che lei è stata): una donna acculturata, convintamente comunista che a un certo punto della sua vita si è anche convertita all’ebraismo. Quello che fa il regista con questo film per me invece che essere innovativo, è ripetitivo e banale rispetto alle precedenti rappresentazioni dell’attrice, anzi è possibilmente la peggiore mai fatta. Un Male gaze palese che la sessualizza e eroticizza in scene assolutamente tragiche e dolorose (ex lo stupro o quando subisce violenze da parte del marito Joe DiMaggio) e che diventa anche a tratti grottesco (la scena del p****** a Kennedy TREMENDA). Non aggiungeró nulla sulla scena del dialogo col feto se non WTF, agghiacciante davvero. Veramente un film pessimo per me, e irrispettoso nei confronti della memoria di Marilyn che è stata una donna che avrebbe meritato di essere ricordata per molto di più, e che invece a 60 anni dalla sua morte continua ad essere sfruttata come oggetto per il piacere maschile.
Non ho visto il film e non sono particolarmente interessata, ma ascoltarti è un piacere. Sempre bravissima!
Adoro adoro adoro le tue recensioni sempre così ben scritte, le analisi sempre accurate e azzeccate ❤
Grazie Violetta! Aspettavo con trepidazione questo video. Mi trovo perfettamente d'accordo con tutto ciò che hai detto, ho pensato esattamente tutto ciò mentre guardavo questo film, con la differenza che tu sai come usare le parole giuste per spiegare i problemi della pellicola, in quanto pienamente esperta. Io l'ho visto in tre volte, perché alla prima volta non sono riuscita ad andare avanti. Mi sono costretta giusto per dovere di cronaca, per saperne parlare fino alla fine. L'ho iniziato con grandi aspettative (soprattutto perché mi era stato consigliato e descritto come un gran film 🥲) e più andavo avanti più mi sentivo offesa, presa in giro, perculata, sinceramente. Il messaggio antiabortista è la ciliegina sulla torta di un prodotto strabordante di misoginia, male gaze e chi più ne ha più ne metta. Mi è sembrato di guardare un manifesto pro-vita.
E no, a me non ha nemmeno commosso, appunto, lo guardavo e mandavo a quel paese lo schermo, in certi punti.
Mi dispiace anche per Ana De Armas, brava attrice ma che con questo ruolo ha veramente perso un'occasione. Chiaramente è una questione di scrittura del personaggio e di regia, lo sappiamo. Ma rimane appunto un'occasione che l'attrice poteva avere per fare qualcosa di veramente bello. È riuscita ad ottenere il ruolo di Marylin Monroe in un film su di lei e poi questo è ciò che ne è venuto fuori. Chissà cosa ne pensa.
Alla donna che è stata Marylin non è stata resa alcuna giustizia. Anzi, appunto, sfruttata in vita, sfruttata in morte. Che grandissima tristezza.
D'ora in poi quando mi chiederanno perché questo film non mi è piaciuto, invece di sbattermi per spiegarmi (cosa che mi è già successa) linkerò direttamente il tuo video.
Fai un gran bel lavoro, davvero, grazie!❤
Più che una recensione, questa è un'analisi approfondita delle rappresentazioni politiche e dei rapporti di potere veicolati dal film. Molto interessante, e anche tutto molto ben spiegato e argomentato
Vic... ti meriti un monumento
Non ho visto il film ma mi ha fatto incazzare solo sentire questo video. Ormai da donna che ho, fortunatamente, interiorizzato lo sguardo femminista, ste cose non le sopporto più.
Buongiorno V!
Non entro nel merito del film perché non l'ho visto, quel poco che ho visto non mi ha invogliagliato a vederlo (ripetizioni, ripetizioni a go go 😅).
Ascoltare la tua critica mi ha fatto inorridire e ha rafforzato la mia volontà di non vederlo (al momento, un giorno forse lo recupererò) ma mi lascia molto sfiduciato su una certa direzione involutiva che continuamo a vedere e vivere al giorno d'oggi.
Una cosa mi consola: vedere una donna come te che ha spazio per potersi esprimere, una donna intelligente, forte, preparata e competente (bellissima a mio avviso, ma questo è incidentale).
Grazie per quello che dici, per quello che fai.
Ps: il fumetto sarà mio, il progetto mi stuzzica assai.
👠
Ci sono tante scene che ho trovato raccapriccianti ma, quella che più ho odiato, è la scena finale.
ATTENZIONE SPOILER:
alla fine, lei prende una pillola e poi la inquadrano dall'alto, nuda, morta mentre, contemporaneamente, si vede lei che, ammiccante verso la telecamera, abbraccia il cuscino che ha accanto, come a dire "hai visto come sono sexy quando soffro? Hai visto come ho reagito in modo sexy alla sofferenza? Hai visto come sono sexy da morta?" . Io l'ho trovato terribile
sono assolutamente d'accordo con tutto quello che hai detto; ammetto che ho mollato il film dopo un'ora, non riuscivo a tollerare quella ESTREMA sessualizzazione della povera Ana De Armas, la cui interpretazione è probabilmente una delle poche cose che si salva.
Assurdo di come il film ti porti a un senso di malessere a visione completa. Davvero un peccato anche per Ana de Armas, che a parer mio è davvero una brava attrice, non valorizzata in questo prodotto. Comunque ho adorato la tua recensione, come al solito impeccabile. ☺
Ero indecisa se guardare il film o no. Dopo la tua recensione ho le idee chiare😂 Grande V, le tue recensioni sono sempre profonde e precise!
Io starei ad ascoltarti per ore! Che analisi. E nonostante ti abbia fatto (GIUSTAMENTE) arrabbiare, è incredibile come sia riuscita ad esprimere perfettamente PERCHÉ questo film non va! Ma proprio per niente 👞👟🥾👠👢
Inizialmente questo film mi incuriosiva molto, stranamente non per l'attrice che interpreta Marilyn, siccome non ne vado pazza. Però, sentendo anche altre recensioni oltre la tua, non tollererei quasi tre ore di martirio. C'è un limite a tutto, e mi infastidisce leggere o sentire in giro che questo film "non è per tutti", come a voler giustificare il messaggio (sbagliato) che trasmette e sminuire le critiche costruttive che gli vengono rivolte. 👠
Volevo vederlo ma sinceramente me lo risparmierò. Grazie Violetta. (Scarpe)
👠 ...eh niente, grazie per avermi evitato quasi tre ore di mal di pancia...questa seconda scarpa è quella da lanciare! 👡
Non avevo nessuna intenzione di vedere questo film, ma dopo questa recensione lo guarderò soltanto per il feto parlante
Eccolaaaaa!!!! Vai!!! A ruota libera!!!!
👠💣 Cara Violetta, aspettavo con forte curiosità questa tua recensione e ora più che mai mi sento ripagata dall'attesa. Mi ritrovo totalmente sconcertata e nauseata dopo la visione di questo film, che come dici tu è a tratti pretenzioso (è quello che succede quando fai pseudo film d'autore con sguardo boomer), a tratti asfissiante. Davvero. Tra me e me, per tirarmi su durante la visione, pensavo 'ma a questa povera crista mai na gioia'. Davvero. Mi è dispiaciuto anche per Ana De Armas, la quale seguo da parecchio e so che è cresciuta tanto come attrice, totalmente strumentalizzata. Unica nota felice, quando arrivi alla fine.
PS Nota (stavolta davvero) felice, ho preordinato il tuo ultimo lavoro e dovrebbe arrivare domani! 😍
Basti pensare che gli americani hanno odiato il film perché dicono che l'attrice abbia un accento palesemente straniero, cosa che noi ovviamente non possiamo aver notato. Direi che hanno forzato la mano su parecchie cose... Io non ho visto il film perché non voglio passare due ore a guardare violenza gratuita su un personaggio che non conosco bene e di cui non posso distinguere i fatti veri da quelli romanzati, ma già la tua recensione basta per far capire che il film vuole solo spettacolizzare il dolore e la violenza senza comunicare col pubblico femminile, non con quello del 2022 perlomeno.
👠 un film terribile e ingiustificabile dall'inizio alla fine...ma le tue recensioni sono sempre utili e davvero interessanti, alla visione finale del padre-santino cringe non sapevo se gioire perché il film era finito, o innervosirmi ancora di più...
Bene dopo la tua recensione mi evito volentieri queste due ore e quaranta di incazzatura allora 🤗
Cara violetta, io il film non l'ho visto (ho sentito di spalle mentre cenavo le urla di 2 scene, quella della vasca e lei che cade e urla a teatro) e quello che ho "visto" mi è bastato e avanzato. Solo per quell'audio ho deciso di non guardarlo perché personalmente triggerante e date anche altre recensioni del film posso confermare che se mai lo vedrò sarà solo per rispondere a chi, dall'esterno opposto a cui ti trovi tu, mi dice che è un capolavoro. Sono d'accordo con quello che hai detto e personalmente sono stanca a mia volta di queste "eroine" e confermo che quella non è Marilyn ma non è nemmeno norma jean. Devo dire che dalle storie che hai fatto l'altro giorno, in cui si sentiva proprio che eri incazzata nera, sei stata molto brava a mantenere la calma in questa recensione che sicuramente ha impiegato molta della tua pazienza nel non riempire il film di male parole.
Grazie come sempre per la recensione e non vedo l'ora di comprare il tuo fumetto ed eventualmente vederti ad aprile al romics con un firmacopie(??) spero di sì, un bacionee
Ragazzi chiedo il vostro aiuto: c'è un film che tratta in modo decente la storia di Norma? Sono curiosa
Capisco gran parte delle critiche al film. Ho effettivamente provato un disagio pesante durante tutta la visione ma non mi sento comunque di bocciarlo totalmente. Magari è solo la mia esperienza personale ma nonostante i tanti difetti il film mi ha lasciato qualcosa. Marilyn non è molto approfondita, lo ammetto, ma tutto il sessismo della società patriarcale per me arriva forte e chiaro allo spettatore e bisogna essere davvero delle carogne per non accorgersene.
Probabilmente hai ragione, c'erano molte buone intenzioni mal realizzate, ma io la sessualizzazione del personaggio non l'ho proprio percepita.
D'accordo invece sul giudizio di alcune scelte davvero terribili (la ripresa dall'interno della vagina ed il feto in grafica computerizzata sono davvero tremende).
Commento di supporto perché questo film è una boiata e sono felice di vedere qualcuna altrettanto incazzata 👠
Grazie per la tua recensione, la trovo super puntuale e, onestamente, l'unico sentimento che riesco a provare in questo momento è una profonda rabbia. La morte del femminismo e l'ennesima violenza a Marilyn.
Parole Sante Sistah! Io ho cringiato non poco, tipo quando al presidente gli viene il momento di eccitazione e fanno vedere il missile. Li m'e' partito una risata di nervi e per poco non lanciavo il divano allo schermo... 😅
La tua recensione ha dato parole al mio profondo disgusto quando ho visto il film. Condivido ogni tuo commento
Ero indeciso se vederlo o meno, ora mi hai tolto il dubbio, grazie mille. Penso che alle scene di aborto avrei comunque spento...mi ci sono incazzato già sentendone parlare, figuriamoci a vederle.
Ciao Vi,
ci tengo molto a dire una cosa che, per me, è importante: Joyce Carol Oates, nel romanzo, non ha affatto lo sguardo e il modo di Dominik nel narrarci la storia di questa attrice bionda e bellissima che è Marilyn ma in realtà non lo è. Parte da questo, perché la Monroe ha avuto una vita difficile per molti versi, ma soprattutto è l’emblema della tipica figura femminile mitizzata e imposta dal patriarcato.
La Oates ha tra i suoi temi principali della sua letteratura la condizione femminile in una società votata all'affermazione per mezzo del denaro o della sopraffazione. E affronta questa tema da donna e da femminista.
Nel romanzo ci racconta gli abusi subiti dalla sua marilyn dal punto di vista dell’io interiore del personaggio. Di Norma Jean racconta tutto: pensieri, emozioni, desideri, ambizioni, manie, paure, tormenti e lo fa in un modo decisamente femminile e femminista. Ne fa il simbolo dell’agnello sacrificale che, nonostante tutte le sue lotte e resistenze, viene sacrificata sull’altare del patriarcato.
Nulla a che vedere con il modo in cui è stata rappresentata nel film.
Pur alterando il corso degli eventi e inventandone una parte, l'autrice è una profonda conoscitrice della reale biografia dell'attrice, e deve averne amato moltissimo la figura tragica, la donna al di là del mito.
Tutto questo amore e questo dolore arrivano dalle
pagine al lettore con bellezza e violenza inaudite,
leggere il romanzo è un'esperienza meravigliosa e terribile, un tormento di incomparabile valore letterario e umano.
Trovo orribile che il film (che non ho guardato e non guarderò) possa infangare in qualche modo il romanzo, e macchiare in qualche modo la reputazione dell’autrice, esponente di un femminismo duro e senza sconti tipico della sua generazione.
Ovviamente, credo che il romanzo meriti di essere letto. Lo merita moltissimo.
HO FATTO BENE A NON VEDERLO 😅 grazie Viole che mi hai salvato la sanità mentale ❤❤❤
Ho trovato imbarazzante come lei subisse tutto senza avere alcun controllo della sua vita. Era mezza stordita in 3/4 del film oppure semi-svestita... La scena in cui viene trascinata nella stanza del presidente... Senza senso come anche lei che pochi minuti prima dice ai bodyguard "sì, ma tra noi è diverso... Non abbiamo solo un rapporto fisico..."
Ciao Violetta, ti seguo da anni ormai e adoro le tue recensioni, sarei davvero molto interessata a vederne una su The Handmaid's Tale, serie semplicemente magistrale a mio parere che credo potresti davvero apprezzare :) 👠
Anche a me piacerebbe molto sentire la sua recensione a riguardo ❤
Non potrei essere più d' accordo: un miscuglio sugnoso di nulla condito col niente e una bella spolverata di speculazione. Sembra uno spot infinito di pessimo gusto!
Ma vogliamo parlare del frame che evoca la foto del suo cad**ere che uscì quando morì? Proprio palese lo sfruttamento della sua immagine.
Comunque concordo con te in tutto! 👠
Ciao Vi, questo film ho faticato a vederlo però sono d'accordo con te in tutto. Anzi, grazie per aver parlato di tante situazioni orribili che le donne hanno sempre vissuto. Sei grande cara Vi. un abbraccio
Grandissima 👏👏👏👏👏👏👏
Non posso che darti ragione al 100% . La storia vorrebbe denunciare un sfruttamento e facendolo sfrutta l'immagine della sfruttata, questo è piuttosto ipocrita e incongruente. Se non è un biopic non si tiri in ballo il personaggio reale, ma si crei un personaggio fittizio. Un film che vuole fare effetto e inventa un sacco di fatti mai avvenuti, limitando Marilyn a sola angoscia e sesso. Chi non conosce abbastanza la Monroe, ora ha un'idea di lei distorta e incompleta. Marilyn in realtà, nonostante la sua fragilità emotiva, era una donna molto forte e determinata che sapeva bene dove voleva arrivare, era una persona con un forte senso dell'ironia e dello humor. È stata l'unica in quel periodo che ha combattuto contro i media e le Major, fondando anche una casa di produzione cinematografica. Ha avuto momenti d'angoscia ma ha anche avuto momenti di luce e gioia e soddisfazione. La FOX dopo aver tentato di sostituirla, alla fine ha dovuto accettare le sue condizioni perché il suo carisma era insostituibile. Questo film è un pastrocchio visionario con fatti inventati che non sono mai avvenuti e non si percepisce l'essenza e l'alchimia di Marilyn Monroe. Romanzo e film da dimenticare. Ennesimo sfruttamento di Marilyn con pessimo gusto. Marilyn era un'altra cosa e io la ricorderò sempre per com'era.
Io parlo da persona che ha letto il romanzo, che ho amato, e apprezzato il film. Credo che abbiate un po' tutti deviato il messaggio vedendolo con delle lenti troppo moderne. Condivido pienamente quando dici "il film è del 2022 e deve dare un visione critica", ma bisogna ricordarsi che è un film ambientato nel 1950 e con un funzionamento della società e di Hollywood diverso che non può non essere considerato. Molti parlano di messaggio anti-abortista, però è semplicemente per sensibilità personale. Non si può tacciare il film di schierarsi dalla parte sbagliata per ciò che sta succedendo in America quando il libro è di 22 anni fa e il film è stato girato tra il 2019 e il 2021 (penso che il Covid abbia allungato molto i tempi). Blonde, che non vuole essere una biografia, rende palese dal titolo, che richiama proprio lo stereotipo, che vuole essere una storia molto più universale della sola Marilyn. Prende l'icona più icona di tutti per raccontare e criticare Hollywood. E in qui entra in scena l'aborto. Tu dici "non si è costretti ad abortire, la mostruosità è essere costretti ad aver un figlio". Concordo pienamente, ma questo con lo diciamo con l'occhio di ragazzi del 2022 che non si trovano su un contratto la "clausola morale". Questa era una clausola che si trovavano tutti gli attori sul contratto: ogni comportamento deprecabile era, di rimando, un attacco alla buona reputazione dello Studio e gli attori sarebbero stati puniti, spesso con la sospensione (e va ricordato che allora gli attori non erano liberi professionisti, ma dipendenti della studio, la sospensione voleva dire non guadagnare e non poter lavorare). Per le donne la clausola moralità gestiva più che altro le gravidanze fuori dal matrimonio e i vari studios avevano i loro dottori a cui si rivolgevano. Prendiamo un caso pratico: Jean Harlow, la prima BLONDE di Hollywood. Rimane vedova, diventa amante di un uomo sposato, MGM la obbliga a sposare un uomo (Harold Rosson, direttore alla fotografia) appellandosi proprio alla clausola della moralità, divorzia, incontra Willliam Powell (l'amore della sua vita) circa un anno dopo, rimane incinta e viene costretta ad abortire e le viene vietato di sposarsi perché una bombshell (status che aveva raggiunto nel frattempo) non può essere sposata. Avevano letteralemnte in mano la sua vita e non poteva scegliere. E la lista di attrici con sorti simili è lunga. Judy Garland abortì nel 1941 perché cordialmente (ironia) convinta dalla studio e dalla madre a pensare che avrebbe rovinato la sua carriera e nel '43 perché incinta da Power e non erano sposati (clausola magica). Bette Davis ha avuto una marea di aborti, due solo durante il suo primo matrimonio. Ora, non è dato sapere quanti furono consenzienti e quanti no, nel suo libro dice solo che è contenta e fiera di aver avuto una carriera, numerosi aborti ed essere diventata comunque madre, a 39 anni, un età che poteva rappresentare certe complicanze per l'epoca. E potremmo fare una lista infinita. Quando sai queste cose, il messaggio di Blonde non lo vedi come anti-abortista, ma semplicemente come rappresentazione di una certa realtà. Essere costretti a partorire è tanto brutto quanto essere costretti ad abortire, soprattutto se quel bambino lo vuoi (e il desiderio di Norma di diventare mamma era tanto). Forse doveva essere contestualizzato un po' di più per coloro che non sono molto ferrati con lo studio system? Forse sì, però il film aveva solo due ore e quaranta e solamente riuscire a contestualizzare tutto il funzionamento dello studio system avrebbe richiesto questo tempo 😅. Poi si doveva evitare la parte "feto parlante". Capisco che probabilmente sia il subconscio di Norma, ma davvero cringe e inutile, perché il film ha anche dei palesi difetti. Spero che leggerai questo commento e buon compleanno!
Menomale qualcun’altro ha acceso il cervello 🎉🎉🎉👏🏻👏🏻
@@teresaortis Più che acceso il cervello ho usato le mie conoscenze. Da amante del cinema classico, anche quello Hollywoodiano, so benissimo come funzionava lo studio system e riesco a a mettermi in quella mentalità. Io ho LETTERALMENTE parlato con gente che mi ha detto "ma non gli bastava smettere di fare film?"
@@teresaortis Vedendo quanta gente non ha gradito mi chiedo: sei proprio sicura che siate voi ad avere il cervello acceso?
@@liantos chissà… l’arte più estrema non è necessariamente apprezzata dalla moltitudine, specialmente in questo periodo storico
Sono davvero preoccupata per i messaggi antiabortisti che continuano ad insinuarsi nella cultura mainstream, possono contribuire ad un ulteriore regresso dei diritti civili. Ritengo che un'attrice dovrebbe prendere posizione e rifiutare il ruolo. Rispetto ovviamente la scelta di De Armas, ma penso si sottovaluti la criticità del momento storico. Grazie comunque per la tua deliziosa ironia!